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Dispensa N. 3
1
Considerazioni introduttive
Alta Tensione, AT
(132 kV)
Media Tensione, MT
(da 1 kV a 35 kV)
BT
Bassa Tensione, BT
(220 o 380 V)
La rete di distribuzione
Variabilità dei carichi elettrici: i
diagrammi di carico per la rete nazionale
Diagramma di carico = andamento nel tempo (giorno, settimana, mese, anno,...) della
potenza richiesta dalle utenze ubicate in una prefissata area.
Nell’esempio, si evidenzia la variabilità su base oraria (in due prefissati giorni) e quella
stagionale.
Curva di durata della
potenza oraria
richiesta sulla rete
nazionale
(fonte: www.terna.it,
anno 2010)
Coeff. di utilizzo della potenza totale installata: f = E / (P_inst. 8760) = 330.455 GWh / (106,5 GW 8760 h) = 0,35
Ore equiv. annue di utilizzo della potenza totale installata: Heq = E / P_inst. = 330.455 GWh / 106,5 GW = 3.103 h
Coeff. di utilizzo della potenza max prelevata: f = E / (Pmax. 8760) = 330.455 GWh / (56,4 GW 8760 h) = 0,67
Ore equiv. annue di utilizzo della potenza max prelevata: Heq = E / Pmax. = 330.455 GWh / 56,4 GW = 5.859 h
Copertura del fabbisogno elettrico
La variabilità della richiesta rende necessaria una modulazione delle immissioni in rete,
basata essenzialmente su criteri economici, in particolare sul “costo marginale” del kWh
(v. definizione più in basso), nonché tecnici, ad esempio:
• alcune tipologie di centrali – in particolare quelle a ciclo combinato di grande taglia –
presentano tempi di messa a regime dell’ordine dei giorni, e non possono essere quindi spente e
riaccese in breve tempo, ma solo parzializzate entro limiti piuttosto ristretti (“minimo tecnico”:
ad ex., per centrali a ciclo combinato, è al massimo pari al 25% circa della Potenza nominale);
• gli impianti eolici, fotovoltaici e idroelettrici ad acqua fluente (senza serbatoio o bacino di
accumulo) non sono programmabili (producono energia in funzione della disponibilità della
risorsa) e il loro mancato utilizzo comporta la rinuncia all’utilizzo di una risorsa “gratuita”.
Diagramma di carico = andamento nel tempo (giorno, settimana, mese, anno,..) della potenza
richiesta dalle utenze ubicate in una prefissata area
L’enorme incremento della produzione FV, rispetto al passato, ha inciso profondamente sulla
disponibilità nelle ore centrali della giornata, abbassando i corrispondenti prezzi orari
Copertura del fabbisogno elettrico
Una volta scelti i gruppi da tenere in servizio, occorre ripartire il carico tra di essi in modo che il costo
dell’energia prodotta risulti il minimo possibile.
Dovranno quindi funzionare al minimo tecnico i gruppi aventi costi marginali maggiori, mentre dovranno
funzionare al massimo della potenza erogabile i gruppi aventi a quel carico un costo marginale inferiore al
costo marginale comune.
In definitiva:
• l’energia “di base” (“base load”) verrà prodotta dalle centrali idroelettriche ad acqua fluente, geotermoelettriche
e termoelettriche di grande potenza ed elevato rendimento (queste ultime eventualmente parzializzate, per
quanto possibile, ovvero fino al “minimo tecnico”);
• la produzione dell’energia modulata verrà affidata alle centrali termoelettriche di minor rendimento (turbogas
“peak load” e regolazione cicli combinati) e alle centrali idroelettriche con serbatoio giornaliero o settimanale;
• alle centrali idroelettriche con grandi serbatoi stagionali e a quelle di pompaggio è riservata la copertura delle
punte del diagramma di carico.
in regime di “salvaguardia” (clienti con usi diversi da quelli di cui al punto precedente,
con almeno un punto di consegna a tensione > 1 kV, e che non si sono ancora avvalsi
della facoltà di scegliere un fornitore del mercato libero):
• mercato regolato per trasporto, distribuz., misura, dispacc. + prezzo dell’energia in
regime di sorveglianza AEEG
• fornitore = operatore aggiudicatario di apposita selezione tramite gara
in regime di mercato libero:
• mercato regolato (trasporto, distribuz., misura, disp.) + prezzo dell’energia
completamente libero
• fornitore: qualsiasi società abilitata alla vendita
(*) Dal 2017 è stato introdotto il servizio di «tutela simile», per favorire la transizione verso l’abolizione del
regime di tutela: è una sorta di mercato libero, ma gli operatori che aderiscono devono offrire per 12 mesi
un’offerta basata sul mercato tutelato, con uno sconto («bonus»)
La filiera dell’energia elettrica e il ruolo dei diversi soggetti coinvolti
Compravendite all’ingrosso: la borsa elettrica
MGP = Mercato del Giorno Prima (si chiude alle 9:00 del giorno precedente a quello cui si riferiscono
offerte e richieste di energia): giorno per giorno (e ora per ora) vengono analizzate, attraverso la
piattaforma elettronica del GME, le offerte di vendita (curva cumulata, prezzo crescente) e quelle di
acquisto (curva cumulata, prezzo decrescente) presentate da Produttori e Acquirenti, rispettivamente, e
viene individuato il punto di equilibrio.
Saranno accettate:
• le offerte di vendita dei Produttori a prezzo non superiore a quello di equilibrio;
• le offerte di acquisto degli Acquirenti a prezzo non inferiore a quello di equilibrio.
La borsa elettrica
Nel mercato “di aggiustamento” (MA: si chiude alle 12:00):
• possono essere presentate ulteriori offerte e domande; il prezzo di equilibrio viene individuato in
modo analogo a quanto visto per il MGP;
• inoltre, possono essere comunicati, su apposita piattaforma del GME, degli scambi bilaterali tra unità
di consumo, in variazione dei programmi preliminari cumulati di prelievo; la variazione dei programmi
può avvenire esclusivamente in seguito a uno scambio bilaterale della stessa quantità di energia
elettrica tra unità di consumo diverse (ma appartenenti alla stessa zona geografica => v. seguito).
Ci sono poi sessioni di mercato per i servizi di dispacciamento (MSD) e di bilanciamento (MB). Alla chiusura
del termine per la comunicazione degli scambi bilaterali di energia, il GME determina, per ciascuna unità di
consumo, il rispettivo programma finale di prelievo, valido ai fini del calcolo degli sbilanciamenti (e delle
relative penali), che viene comunicato agli utenti del dispacciamento e a Terna.
(*) Di solito, i rapporti con le Società di distribuzione e quelle di Trasporto, nonché con Terna per il
servizio di dispacciamento, sono delegati dal Cliente finale alla Società di vendita
Struttura del sistema tariffario
Per ciascuno dei possibili regimi di fornitura (mercato libero, tutela, salvaguardia), le
opzioni tariffarie (e le accise) possono essere differenziate in base a:
• tensione di alimentazione
(BT: fino a 1 kV, MT: oltre 1 fino 35 kV, AT: oltre 35 kV)
• potenza disponibile
( è la potenza per la quale è stato corrisposto, una tantum, il contributo di
allacciamento, e definisce la massima potenza prelevabile in un punto di prelievo, o
“POD”: oltre tale valore, il cliente finale viene disalimentato nel caso venga
installato un limitatore di potenza – come nelle utenze domestiche - oppure può
essere costretto ad adeguare il contratto, in caso di superi ripetuti per due mesi
diversi in uno stesso anno)
Componenti della tariffa elettrica
Il costo del servizio di fornitura di elettricità è formato da tre componenti principali:
1) il prezzo dell'energia (generazione, commercializzazione, dispacciamento);
2) i servizi di rete (trasporto, distribuzione, misura, prelievo di energia reattiva) ;
3) gli oneri generali di sistema (componenti A, UC, MCT => v. dopo).
(*) Potenza impegnata (Testo Integrato Trasm., Distribuz. e Misura, Autorità En. El. e Gas):
o per i clienti finali con potenza disponibile fino a 30 kW: potenza concordata contrattualmente (+10%); può
anche essere inferiore a quella disponibile;
o per gli altri clienti: valore massimo della potenza prelevata nel mese: viene rilevato ogni quarto d’ora il
valore medio della potenza prelevata, si archiviano i tre valori massimi e se ne calcola la media; in
alternativa, è facoltà dell’esercente assumere come potenza prelevata il 70% della potenza massima
istantanea.
I corrispettivi possono essere differenziati in funzione del fattore di utilizzo più o meno elevato della
potenza, della fascia oraria in cui avviene il prelievo di elettricità (opzioni multiorarie: F1, F2, F3 o
biorarie: F1 e F23 = F2 + F3) e di altre condizioni stabilite dal fornitore.
Fasce orarie per le opzioni tariffarie multiorarie
Fasce orarie - Delibera dell'Autorità per l'energia n. 181/06 e s.m.i.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 Periodo
F3 F2 F1 F2 F3 Lun-Ven.
F3 F2 F3 Sab.
F3 Dom. e festivi
Tuttavia:
• il picco di prelievo determina il costo dell’impegno di potenza per tutto il mese in cui si è verificato
• ripetuti superi di potenza rispetto al valore disponibile (in almeno due mesi diversi dello stesso anno)
possono comportare la richiesta da parte del Distributore di adeguare il contratto => oneri di
allacciamento
Fonte: AEEG
Componenti tariffarie
3) Oneri generali di sistema (componenti A, UC e MCT)
• Sono costi individuati per legge a sostegno di interventi d'interesse generale. Incidono per circa il 7% della spesa totale
lorda del cliente. In bolletta sono compresi all'interno dei Servizi di rete e sono destinati in particolare a:
promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili (componente A3);
finanziamento dei regimi tariffari speciali (componente A4);
finanziamento delle attività di ricerca e sviluppo (componente A5);
copertura dei costi già sostenuti dalle imprese e non recuperabili in seguito alla liberalizzazione del mercato
(componente A6);
copertura oneri per l'adozione di misure di tutela tariffaria per i clienti in stato di disagio economico e/o fisico
(componente AS);
copertura delle integrazioni tariffarie alle imprese elettriche minori (componente UC4);
copertura meccanismi di perequazione dei costi di trasmissione, distribuzione e misura (componente UC3);
oneri derivanti da interventi per la promozione dell'efficienza energetica negli usi finali (componente UC7);
smantellamento delle centrali nucleari e misure di compensazione territoriale (componente A2 e MCT)
Fonte: AEEG
Altre voci della bolletta: perdite di rete standard (Del. AEEG 559/2012/R/eel)
Nell’applicazione di alcuni
corrispettivi (prezzo dell’energia e
dispacciamento – relativamente alle
componenti proporzionali all’energia
prelevata), il consumo misurato viene
incrementato forfetariamente secondo
un coefficiente che tiene conto delle
perdite di energia lungo le reti, e che
quindi dipende dalla tensione della
fornitura.
Nell’analizzare le offerti commerciali,
occorre prestare attenzione al fatto che
le perdite di rete siano incluse o meno
nel prezzo offerto (deve essere
esplicitamente indicato nell’offerta).
Fonte: AEEG
Altre componenti tariffarie: penali per l’energia reattiva
Carico puramente resistivo: corrente I e tensione V Carico puramente induttivo (ad ex.: avvolgimenti di motori):
(“U”, in figura) sono perfettamente in fase; la potenza corrente I in ritardo di 90° rispetto alla tensione U; la potenza
istantanea P(i)=U(i)×I(i) è variabile ma sempre istantanea P(i)=V(i)×I(i) è alternativamente positiva e negativa,
positiva, e il valor medio risulta pari al prodotto dei e il valor medio della potenza scambiata tra rete e carico è nullo;
valori efficaci di corrente e tensione: in media, non viene assorbita energia dalla rete.
V I
P max max
2 V 2I V I
2 2 Per un carico puramente capacitivo (condensatori, ma anche i
cavi in sistemi a più fasi), con corrente I in anticipo di 90°
rispetto alla tensione V, il risultato è ovviamente analogo
Altre componenti tariffarie: penali per l’energia reattiva
Caso generico (es. con = 60°) Rappresentazione vettoriale
(V ed I corrispondono ai valori medi, o “efficaci”)
• In giallo: energia fornita al carico, segno +; in grigio: energia restituita alla rete, segno –
• Sommando algebricamente i valori con segno + e -, si ottiene la “POTENZA ATTIVA, P”:
è il valore medio netto prelevato dalla rete, e risulta: P = V×I×cos (cos = fattore di potenza)
• Introducendo una potenza fittizia, detta potenza apparente S = V×I (quella che sarebbe scambiata se non ci fosse sfasamento), e
rappresentandola come un vettore in fase con la tensione, la potenza attiva P=V×I×cos può essere interpretata come una
componente di S; la seconda componente, Q = V×I×sin= P×tg, è detta “potenza reattiva”: NON è effettivamente prelevata dalla
rete, ovviamente (lo è solo P), eppure…. HA UN COSTO, in quanto:
o fissata la tensione di rete, V, per ottenere una certa P è necessaria una I tanto maggiore quanto maggiore è => aumento
delle perdite ohmiche nei cavi;
o a parità di V e I, all’aumentare di diminuisce l’energia attiva prelevata, annullandosi, al limite, per = 90°; tuttavia, i
produttori di energia elettrica devono egualmente realizzare e mantenere in esercizio le centrali, per assicurare il
mantenimento della frequenza e della tensione della rete; i loro investimenti e la loro attività, nel caso limite di carichi
integralmente induttivi o capacitivi, non sarebbe remunerata.
Altre componenti tariffarie: penali per l’energia reattiva
Solo per utenze con potenza disponibile > 16,5 kW, e, in presenza di contatori multiorari,
solo per le fasce F1 ed F2, vengono applicate le seguenti penali:
• Utenze in BT:
o energia reattiva superiore al 33% dell’energia attiva: 0,00727 €/kVARh
o energia reattiva superiore al 75% dell’energia attiva: 0,00937 €/kVARh
• Utenze in MT:
o energia reattiva superiore al 33% dell’energia attiva: 0,00247 €/kVARh
o energia reattiva superiore al 75% dell’energia attiva: 0,00319 €/kVARh
N.B.: energia reattiva superiore al 33% dell’energia attiva cos < 0,95
energia reattiva superiore al 75% dell’energia attiva cos < 0,80
Tariffe elettriche: esempi
Condizioni economiche per i clienti del Servizio di maggior tutela
Valori al netto delle imposte
Anno…. – trimestre…..
CLIENTI DOMESTICI
- Servizi di vendita: energia e dispacciamento (PED), commercializzazione vendita (PCV), componenti di perequazione
(PPE) e di dispacciamento (DISPbt); valori comprensivi delle perdite di rete
- Servizi di rete: distribuzione trasporto e misura (τ1, τ2, τ3)
- Oneri generali: componenti A (A2, A3, A4, A5, As), UC (UC3, UC4, UC6, UC7) e MCT
Anno…. – trimestre…..
CLIENTI DOMESTICI
- Servizi di vendita: energia e dispacciamento (PED), commercializzazione vendita (PCV), componenti di perequazione
(PPE) e di dispacciamento (DISPbt); valori comprensivi delle perdite di rete
- Servizi di rete: distribuzione trasporto e misura (τ1, τ2, τ3)
- Oneri generali: componenti A (A2, A3, A4, A5, As), UC (UC3, UC4, UC6, UC7) e MCT
B) Abitazione di residenza anagrafica con potenza impegnata superiore a 3 kW o abitazione diversa dalla
residenza anagrafica
Anno…. – trimestre…..
Anno…. – trimestre…..
USI DOMESTICI
Forniture per abitazione di residenza anagrafica ("prima casa")
• Forniture fino a 3 kW*
- Consumi fino a 150 kWh/mese 0
- Consumi oltre 150 kWh/mese 2,27
• Forniture oltre 3 kW 2,27
Forniture per non residenti ("seconde case") 2,27
ILLUMINAZIONE PUBBLICA
• Forniture con qualsiasi livello di consumo 1,21
ALTRI USI
Forniture fino a 1.200.000 kWh/mese
- Primi 200.000 kWh consumati nel mese 1,25
- Consumi oltre 200.000 kWh nel mese 0,75
Forniture oltre 1.200.000 kWh/mese
- Primi 200.000 kWh consumati nel mese 1,25
- Consumi oltre 200.000 kWh nel mese 4280 € in misura fissa
IVA Aliquota
USI DOMESTICI e assimilati - Servizi condominiali (edifici residenziali) 10%
ALTRI USI
- Per uso di imprese estrattive, agricole e manifatturiere comprese le poligrafie, editoriali e simili, funzionamento degli impianti
irrigui e di sollevamento e scolo delle acque da parte di Consorzi di bonifica e Consorzi di irrigazione 10%
* In caso di forniture con potenza impegnata fino a 1,5 kW: se si consuma fino a 150 kWh/mese, le imposte non vengono applicate. Se invece si consuma di più, i kWh
esenti da imposte vengono gradualmente ridotti in misura pare al consumo eccedente i 150 kWh/mese.
In caso di forniture con potenza impegnata oltre 1,5 kW e fino a 3 kW: se si consuma fino a 220 kWh/mese le imposte non vengono applicate ai primi 150 kWh. Se si
consuma di più, i kWh esenti da imposte vengono gradualmente ridotti in misura pari al consumo eccedente i 220 kWh/mese.
Imposte sull’energia elettrica
Principali esenzioni o esclusioni dall’accisa (D.Lgs. 504/95 , art. 52 )
Altre esenzioni: en. utilizzata per l'attivita' di produzione di elettricita' e per mantenere la capacita'
di produrre elettricita'; utilizzata per l'impianto e l'esercizio delle linee ferroviarie adibite al
trasporto di merci e passeggeri; impiegata per l'impianto e l'esercizio delle linee di trasporto
urbano ed interurbano; etc.
Altre esclusioni: non è sottoposta ad accisa l’energia elettrica: utilizzata principalmente per la
riduzione chimica e nei processi elettrolitici e metallurgici; impiegata nei processi mineralogici;
impiegata per la realizzazione di prodotti sul cui costo finale, calcolato in media per unità, incida
per oltre il 50 per cento.
Composizione media del costo finale
(clienti in regime di maggior tutela, 3 kW, 2.700 kWh - dati AEEG, 2015)
Esempio di calcolo – utenza domestica
Assumendo come riferimento i costi del mercato tutelato I trimestre 2013, calcolare il costo della
fornitura di energia elettrica per un’utenza domestica (residenza anagrafica), con contatore
monorario, con il seguente profilo di consumo:
• potenza impegnata = 3,0 kW
• consumo mensile (costante nei 12 mesi) = 350 kWh/mese => 4.200 kWh/anno
(*) Dettaglio accise - energia eccedente i 220 kWh/mese = 350-220 = 130 kWh/mese =>
- energia esente da accise = 150-130 = 20 kWh/mese =>
- energia su cui vanno versate le accise = 350-20 = 330 kWh/mese
Esempio di calcolo – mercato libero
Assumendo come riferimento i costi del mercato libero a inizio 2013 riportati in precedenza, calcolare il costo
mensile della fornitura di energia elettrica per un’utenza non domestica con il seguente profilo di consumo:
• potenza prelevata = 2.000 kW
• consumo (gennaio 2013) = 200.000 kWh (F1) + 80.000 kWh (F2) + 180.000 kWh (F3) = 460.000 kWh
(*) Dettaglio accise: - energia eccedente i 200.000 kWh/mese = 260.000 kWh/mese =>
- calcolo accisa mensile: 200.000 × 0,0125 + 260.000 × 0,0075 = 4.450 €
IL SETTORE DEL GAS NATURALE
La filiera del gas naturale
Produzione, importazione, compravendita (attività
libere)
Ministero dello Svluppo
Economico
Stoccaggio
(Stogit e Edison stoccaggio)
* Dal 1° gennaio 2003 tutti i clienti sono idonei alla libera scelta del fornitore: chi non è transitato nel mercato libero
rientra nel mercato tutelato (tariffe massime stabilite da AEEG)
La filiera del gas naturale
(*) solo per le imprese che servono meno di 100.000 clienti è sufficiente la separazione contabile e gestionale
Nota: Shipper = operatore che produce, importa o acquista gas da produttori nazionali, o da altri Shipper, per
rivenderlo a utenti finali (industrie e centrali termoelettriche), grossisti, aziende di distribuzione locale o altri Shipper
La filiera del gas naturale
La Rete Nazionale di Gasdotti (RNG)
PSV (Punto di Scambio Virtuale) e borsa del gas
Fino al 2010, gli operatori potevano scambiarsi gas solo presso il PSV (un
punto virtuale concettualmente localizzato tra i punti di entrata e i punti di
uscita della RNG), mediante contratti bilaterali.
Dopo il DM 18 marzo 2010, a fine 2010 è stato infine avviato un vero e proprio
mercato del gas naturale (gestito dal GME), denominato M-GAS.
Struttura del sistema tariffario
Dal 1° gennaio 2003 esistono due tipologie fondamentali di fornitura:
=> Anche nel mercato libero, la componenti relative all’uso delle infrastrutture sono fissate da
AEEG (o approvate su proposta dell’operatore), e non controllabili dalla Società di vendita
La misura del gas presso il punto di riconsegna (1)
In definitiva:
i consumi di gas sono direttamente ed immediatamente confrontabili solo se
espressi in unità di energia (GJ, MJ, …);
analogamente, i corrispettivi tariffari sono di univoca interpretazione solo se
espressi in €/MJ o €/GJ).
Tuttavia:
per motivi storici e di praticità, è largamente utilizzato il concetto di metro cubo
in condizioni standard (Sm3), ovvero “il volume che un dato quantitativo di
gas, transitato attraverso un gruppo di misura in determinate condizioni di T
e p, occuperebbe alle condizioni standard: T = 15 °C e p = 1,013 bar”;
i consumi in Sm3 ed i costi in €/Sm3 sono confrontabili, a patto che sia
specificato anche il PCS di riferimento.
La misura del gas presso il punto di riconsegna (3)
Nella maggior parte dei casi (clienti minori, con contatori privi di correttore), per
convertire i volumi di gas (m3) in energia (MJ o GJ) si opera in modo approssimato,
assumendo:
• condizioni medie convenzionali di T e p, corrispondenti ad opportuni valori indicati da AEEG (o
calcolati dal distributore coerentemente con le prescrizioni di legge), in base alle quali si calcola il
seguente coefficiente di correzione dei volumi (v. seguito per maggiori dettagli):
C = V corretto / V misurato
• composizione, e quindi PCS, del gas corrispondenti a quelle medie mensili del gas immesso nella rete
di distribuzione (o trasporto) cui è allacciato l’utente, misurato dal trasportatore; tutte le componenti
tariffarie proporzionali ai consumi, per questo motivo, vengono riferite ad un PCS convenzionale
(indicato come “coefficiente P”, ed espresso in GJ/m3), calcolato come valore medio relativo all’anno
termico(*) precedente rispetto a quello in corso, ma, all’atto della fatturazione, vengono corrette in
base al PCS effettivo; applicando il seguente algoritmo:
• p = 20 mbar, per i punti di riconsegna nei quali il valore convenzionale è inferiore o uguale a
0,025 bar;
• quella di taratura dell’impianto di riduzione finale della pressione del gas a monte del gruppo
di misura, per i punti di riconsegna nei quali la pressione relativa di misura è superiore a
0,025 bar; nel caso in cui la misura avvenga a pressione non regolata, l’impresa di
distribuzione è tenuta ad installare un’apparecchiatura idonea per la correzione delle misure.
Misurato (p e t reali)
L’attività di misura rientra nei compiti del Distributore, proprietario del contatore e
responsabile del suo corretto funzionamento
D. AEEG n. 168/04 e 51/08: il Cliente finale ha facoltà di chiedere la verifica del
corretto funzionamento del contatore:
• il Distributore deve intervenire entro 180 gg (+ 60 se si non si può operare “in situ”)
• se la verifica è negativa (contatore malfunzionante):
o sostituzione gratuita
o per consumi fatturati > consumi reali => rimborso dal Distributore
o per consumi fatturati < consumi reali => conguaglio(*)
• se la verifica è positiva (contatore funzionante correttamente):
o pagamento dell’operazione a carico del Cliente (tra 5 e 40 €, a seconda dell’anzianità del
contatore)
(*) A meno che il contatore non abbia più di 25 anni, nel qual caso l’onere rimane a carico del
Distributore
Esempi di tariffe per il mercato tutelato, 2013
Condizioni economiche per i clienti del Servizio di tutela
- Servizi di rete: distribuzione misura e commercializazione (τ1, τ3, UG1, UG2, GS, RE, RS), trasporto (QT), stoccaggio (QS)
Inoltre, può essere previsto un meccanismo di aggiornamento del prezzo (ad ex.:
meccanismo Delibere AEEG n. 195/02 => 134/06 => 79/07)
Esempi di tariffe per il mercato libero, 2013
Esempio di offerta per clienti del mercato libero
Valori al netto delle imposte
- Servizi di rete: distribuzione misura e commercializazione (τ1, τ3, UG1, UG2, GS, RE, RS),
trasporto (QT), stoccaggio (QS)
Addizionale
(Valori in €/Sm3) Accisa Totale IVA (%)
regionale
Usi civili
fino a 120 m3/anno 0,0380 0,0190 0,0570 10
oltre120 m3/anno e fino a 480 m3/anno 0,1350 0,0310 0,1660 22
oltre 480 m3/anno e fino a 1.560 m3/anno 0,1200 0,0310 0,1510 22
oltre1.560 m3/anno 0,1500 0,0310 0,181 22
Usi industriali (*)
consumi fino a 1.200.000 m3/anno 0,012498 0,006249 0,018747 22
consumi oltre 1.200.000 m3/anno (**) 0,007499 0,005200 0,0126988 22
(*) Usi assimilati a quelli industriali (principali esempi): alberghi, ristoranti, distribuzione commerciale (dal 2008 – D. Lgs.
26/07), centri sportivi senza fini di lucro, attività ricettive per assistenza a disabili, orfani e indigenti, cogenerazione (D.Lgs
504/995, art. 26, comma 3: anche in caso di cogenerazione con “teleriscaldamento” per usi civili, incluse le caldaie di
integrazione purché l’impianto rispetti i requisiti L. 10/91, art. 11, comma 2 lett. B, ovvero: Ee,cog ≥ Ec,tot – Riff.: Circ. Min.
Fin.189/D del 1998, Lettera Agenzia Dogane 21/06/2002 prot. 3158, Risoluzione Agenzia delle Dogane n. 2/D del 20 /07/2009;
N.B.: è sufficiente un’unica utenza servita, purche’ l’impianto sia gestito da terzi in modalità “servizio energia”);
recentemente: ospedali (v. Agenzia delle Dogane, nota del 30/07/14).
(**) Tranne usi termoelettrici (produzione per cessione a terzi di oltre il 50% dell’energia el.)
IMPOSTE SUL GAS
Aprile 2015; c€/m 3 per le accise e aliquote percentuali per l’IVA
Imposte (Italia)
IMPOSTE USI CIVILI USI INDUSTRIALI
FASCIA DI CONSUMO ANNUO <120 m3 120-480 m3 480-1560 m3 >1560 <1.2M(m3) >1.2M(m3)
ACCISA
Normale 4,40000 17,50000 17,00000 18,60000 1,24980 0,74990
Territori ex Cassa del Mezzogiorno (A) 3,80000 13,50000 12,00000 15,00000 1,24980 0,74990
ADDIZIONALE REGIONALE(B)
Piemonte 2,20000 2,58000 2,58000 2,58000 0,62490 0,52000
Veneto 0,77470 2,32410 2,58230 3,09870 0,62490 0,51650
Liguria
– zone climatiche C e D 2,20000 2,58000 2,58000 2,58000 0,62490 0,52000
– zona climatica E 1,55000 1,55000 1,55000 1,55000 0,62490 0,52000
– zona climatica F 1,03000 1,03000 1,03000 1,03000 0,62490 0,52000
Emilia Romagna 2,20000 3,09874 3,09874 3,09874 0,62490 0,51646
Toscana 2,20000 3,09870 3,09870 3,09870 0,60000 0,52000
Umbria 0,51650 0,51650 0,51650 0,51650 0,51650 0,51650
Marche 1,55000 1,81000 2,07000 2,58000 0,62490 0,52000
Lazio
– territori ex Cassa del Mezzogiorno (A) 1,90000 3,09900 3,09900 3,09900 0,62490 0,51600
– altre zone 2,20000 3,09900 3,09900 3,09900 0,62490 0,51600
Abruzzo
– zone climatiche E e F 1,03300 1,03300 1,03300 1,03300 0,62490 0,51600
– altre zone 1,90000 2,32410 2,58230 2,58230 0,62490 0,51600
Molise 1,90000 3,09870 3,09870 3,09870 0,62000 0,52000
Campania 1,90000 3,10000 3,10000 3,10000 0,62490 0,52000
Puglia 1,90000 3,09800 3,09800 3,09800 0,62490 0,51646
Basilicata 1,90000 2,58228 2,58228 2,58228 0,62490 0,51646
Calabria 0,51646 0,51646 0,51646 0,51646 0,51646 0,51646
ALIQUOTA IVA % 10 10 22 22 10(C) 10(C)
(*) Tranne usi termoelettrici (produzione per cessione a terzi di oltre il 50% dell’energia el.)
Esempio di applicazione
Ipotesi:
• Utenza ubicata a Napoli, ambito tariffario: centro-sud occidentale
• anno: 2013
• tariffe: cliente terziario, servizio di tutela (v. tabella precedente)
• tipo di contatore: privo di correttore
• coefficiente di correzione dei volumi (fornito dal distributore locale: Napoletanagas), C = 1,02
• PCS medio effettivo = 39,80 MJ/ Sm3
• PCS di rif. = 38,52 MJ/ Sm3 => fattore correttivo tariffe = 39,80 / 38,52 = 1,033
• consumo misurato per il periodo in esame = 4.500 m3
• consumo da fatturare per il periodo in esame = 4.5001,02 = 4.590 Sm3
N. verde AEEG
Ulteriori dati:
- vita utile: 15 anni
- tasso di sconto: 5%
Esempio di applicazione: analisi termodinamica
SISTEMA SISTEMA
UTENZA DI RIFERIMENTO
PROPOSTO
EP,GN
EP,SP Ep,SR
ET ET
{ EE
EP,E EE
Sistema di Riferimento
• EP,SR = (945/0,90) ×0,187×10-3= 0,196 tep/anno
Esempio di applicazione: analisi di impatto ambientale
(emissioni di gas serra)
Sistema Proposto
• Emissioni di gas serra, GN = (945/0,70)×0,20 = 270 kg/anno
• Emissioni di gas serra, en. el = 0,050×2×350×0,48 = 17 kg/anno
• Emissioni di gas serra, TOT= 18+270 = 287 kg/anno
Sistema di Riferimento
• Emissioni di gas serra = (945/0,90)×0,48 = 504 kg/anno
Sistema Proposto
• Consumo di GN dello scalda-acqua (PCI = 9,6 kWh/Sm3) = (945/0,70)/9,6 = 141 Sm3 /anno
• Consumo di GN totale (compresi consumi pre-esistenti per cottura e riscaldamento) = 741 Sm3 /anno
• Costo del GN ≈ 546 + 106 = 652 €/anno (0,880 €/Sm3)
Sistema di Riferimento
• Consumo di GN totale (consumi per cottura e riscaldamento) = 600 Sm3 /anno
• Costo del GN ≈ 455 + 85 = 540 €/anno (0,900 €/Sm3)
- Risparmio sui costi di esercizio ≈ Costo SR – Costo SP = 1.407 - 1.270 = 137 €/anno
- SPB = 1.000 /137 = 7,3 anni
- VAN = 422 €
- IP = 0,42
- TIR 11%
Il valore dell’E.E. risparmiata è: (867-568) = 299 €/anno => valore medio (costo marginale) = 299/1.015 = 0,294 €/kWh:
il costo marginale dell’E.E. consumata dallo scalda-acqua elettrico è molto maggiore del costo medio dell’energia elettrica
consumata nel sistema di riferimento; anche per il gas naturale, il costo marginale dei 141 Sm3 consumati dallo scaldaacqua è
(652-540)/141 = 0,794 €/ Sm3, significativamente diverso rispetto al costo medio.
Facendo un calcolo approssimativo del risparmio, basato sui costi medi nel sistema di riferimento, avremo ottenuto un risparmio
di: 1.015 × 0,214 – 141 × 0,900 = 90 €/anno, che, al netto dei 50 e/anno di manutenzione, darebbe un risparmio di appena 40
€/anno, molto sottostimato!
Usando invece i costi marginali: 1.015 × 0,294 – 141 × 0,794 = 186 €/anno, che, al netto dei 50 €/anno di manutenzione, ci dà
ovviamente il risultato corretto. Il problema va sempre tenuto in considerazione, anche se, di norma, è rilevante soprattutto nel
caso delle tariffe per usi domestici, per effetto della loro struttura a scaglioni.
Costi medi e marginali per utenza domestica, regime di maggior tutela
0,300
0,250
0,200
0,100
0,050
0,000
2500 3000 3250 3500 3750 4000
Consumo di energia elettrica (kWh/anno)
FINE
Esercizi e quesiti
1) Utilizzando gli stessi dati dell’esempio di applicazione relativo all’intervento di sostituzione dello scalda-acqua elettrico con
uno scalda-acqua a gas, valutare un’ulteriore, possibile opzione: installare uno scalda-acqua elettrico a pompa di calore, per il
quale sono noti i seguenti dati:
• COP medio (comprensivo delle perdite nell’accumulo) = 2,8
• investimento richiesto = 1.200 €
2) Un edificio del settore terziario, ubicato a Napoli, è riscaldato da una caldaia a gas (rendimento medio: 87%) che ha ormai
raggiunto il termine della propria vita utile. Il proprietario deve decidere se sostituire la caldaia con una identica (costo: 10.000
€) oppure utilizzare tecnologie alternative. Vengono proposte le seguenti tecnologie: A) caldaia ad alta efficienza (rendimento
medio: 95%, costo 16.000 €); B) pompa di calore elettrica (COP medio: 3,5, costo 30.000 €).
Confrontare, dal punto di vista energetico, economico e ambientale i sistemi proposti con quello convenzionale, utilizzando
come riferimento le tariffe per il mercato tutelato, e assumendo i seguenti dati:
• consumo attuale di energia elettrica (senza pompa di calore) = 100.000 kWh/anno (30% F1, 40% F2, 30% F3)
• potenza massima prelevata senza pompa di calore elettrica = 250 kW
• potenza massima prelevata con pompa di calore elettrica = 490 kW
• ripartizione dei consumi tra le fasce, in caso di installazione della pompa di calore elettrica, inalterata rispetto al caso base
• consumo annuo di energia termica: 300.000 kWh
• consumo di gas naturale esclusivamente dovuto all’alimentazione della caldaia (se presente)
• tasso di attualizzazione: 5,0 %
• vita utile: 10 anni
Ripetere i calcoli economici nell’ipotesi che l’edificio sia un albergo, e quindi sia soggetto ad un diverso regime fiscale per i
consumi di gas.
3) Descrivere in modo sintetico la struttura e il funzionamento del mercato elettrico.
4) Descrivere in modo sintetico la struttura e il funzionamento del mercato del gas naturale.
5) Si determini il prezzo di equilibrio sul mercato elettrico per le seguenti domande e offerte:
Esercizi e quesiti
• Domanda:
1. 100 GWh, prezzo = 120 €/MWh
2. 200 GWh, prezzo = 115 €/MWh
3. 150 GWh, prezzo = 108 €/MWh
• Offerta:
1. 150 GWh, prezzo = 0 €/MWh
2. 200 GWh, prezzo = 105 €/MWh
3. 200 GWh, prezzo = 120 €/MWh
Cosa cambierebbe se l’offerta 2 venisse presentata a 110 €/MWh, invece che a 105 €/MWh?
6) Un’utenza del mercato elettrico, alimentata in Media Tensione (MT), presenta il seguente profilo di consumo annuale:
• Max potenza prelevata = 230 kW
• Consumo F1 = 350 MWh
• Consumo F2 = 280 MWh
• Consumo F3 = 400 MWh
Confrontare dal punto di vista economico le seguenti due offerte di prezzo (considerando che il costo di servizi di rete, oneri
aggiuntivi e accise è indipendente dall’offerta scelta):
Offerta A), prezzi: F1 = 92,1 €/MWh; F2 = 87,8 €/MWh; F3 = 69,7 €/MWh
Offerta B), prezzi: F1 = 91,9 €/MWh; F2 = 87,1 €/MWh; F3 = 71,5 €/MWh
7) Calcolare il prezzo complessivo della seguente fornitura di gas naturale, utilizzano le tariffe per il mercato libero riportate
a titolo di esempio nel testo :
• Utenza: terziario, ubicata a Napoli
• Volume di gas (da misuratore con correttore di volumi) = 300.000 Sm3
• PCS contrattuale = 38,5 MJ/ Sm3
• PCS effettivo misurato =40,0 MJ/ Sm3
Esercizi e quesiti
8) Con riferimento al sistema elettrico Italiano, si descrivano brevemente i criteri e le modalità con cui viene coperta,
giorno per giorno, la richiesta di energia sulla rete nazionale, specificando il ruolo delle diverse tipologie di
impianti di generazione disponibili (fonti rinnovabili programmabili e non, importazioni, termoelettrico
tradizionale, etc.