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Gastrite
La gastrite è l’INFIAMMAZIONE della mucosa intestinale e risulta essere un problema
gastrointestinale relativamente comune. Una mucosa danneggiata non è in grado di secernere una
quantità di muco sufficiente a costituire una barriera contro l’ACIDO CLORIDRICO. Essa può essere
di due tipi: ACUTA E CRONICA. Quella ACUTA è spesso dovuta : ad errori dietetici, ingestione
di alimenti contaminati da patogeni, abuso di aspirina o di altri farmaci antiinfiammatori non
steroidei(FANS che inibiscono la secrezione di muco riducendo le difese della mucosa) l’eccessivo
consumo di alcolici, il reflusso biliare o la radioterapia. Essa può durare da alcune ore ad alcuni
giorni. Una forma di grave di gastrite acuta è causata dall’ingestione di acidi o basi forti, che
possono provocare gangrena o perforazione della mucosa. La forma CRONICA O
INFIAMMAZIONE PROLUNGATA della mucosa gastrica può essere causata: da ulcere gastriche
benigne o maligne, dal batterio HELICOBACTER PYLORI, talvolta da patologie autoimmuni
quali ANEMIA PERNICIOSA ; fumo, alcolici, fans, cibi troppo speziati, bevande troppo
calde. In presenza di gastrite, la mucosa gastrica diventa edematosa e iperemica (congestionata per
la presenza di liquidi e sangue). Essa può essere associata ad ACLORIDRIA ,IPOCLORIDRIA
(produzione nulla o scarsa di acido cloridrico) oppure da IPERCLORIDRIA (produzione eccessiva
di acido cloridrico.
SINTOMI: il paziente con gastrite acuta può avvertire sensazione di malessere nella zona
addominale, nausea, vomito, cefalea, stanchezza, anoressia e singhiozzo. Inoltre, può presentare
carenza di vitamina B12, bruciore gastrico dopo i pasti, sapore acido in bocca. Alcuni pazienti sono
asintomatici. DIAGNOSI: si basa sull’endoscopia (gastroscopia) , sull’ esame istologico dei prelievi
bioptici, sulla ricerca sierologica di anticorpi contro un antigene del batterio H. pylori (per
rilevarne la presenza) o sull’ analisi dell’aria espirata.
DIAGNOSI INFERMIERISTICHE:
OBIETTIVI: riduzione dell’ansia, riduzione del consumo di cibi irritanti la mucosa gastrica,
adeguato apporto di sostanze nutritive, mantenimento di un adeguato bilancio idrico,
alleviamento del dolore.
BILANCIO IDRI CO: l’ INFERMIERE deve annotare le entrare e le uscite giornaliere per rilevare
precocemente segni di disidratazione. Se la somministrazione di liquidi per via orale viene sospesa,
si prescrive la somministrazione giornaliera di 3 l. di liquidi per via endovenosa. Egli deve valutare
la presenza di sintomi di una gastrite emorragica: ematemesi (VOMITO EMATICO), TACHICARDIA E
IPOTENSIONE.
ALLEVIAMENTO DEL DOLORE :L ‘infermiere valuta l’intensità del dolore e il suo alleviamento o
scomparsa in seguito alla somministrazione di farmaci o all’eliminazione di sostanze irritanti nella
dieta.
ULCERA PEPTICA
È una lesione profonda (con formazione di una cavità) nella mucosa dello stomaco, del piloro,
(orifizio tra stomaco e duodeno), del duodeno, (primo tratto dell’intestino tenue) o dell’esofago.
Secondo la sua localizzazione di parla di ulcera gastrica, duodenale o esofagea. Essa può
coinvolgere la muscolatura liscia e perforarla fino a raggiungere il peritoneo. Quelle duodenali
sono più frequenti di quelle gastriche perché il tessuto duodenale è più sensibile all’ azione
digestiva del succo gastrico e pepsina. Un tipo di ulcera peptica è quella della sindrome di
Zollinger- Ellison caratterizzata dalla presenza di molteplici ulcere gravi (resistenti alle terapie) ,da
estrema iperacidità gastrica e dalla presenza di cellule tumorali, benigne o maligne secernenti
gastrina(GASTRINOMA PANCREATICO: tumore delle isole pancreatiche). L’ ulcera da stress
clinicamente diversa da quella peptica, è un’ulcerazione della mucosa che si sviluppa a livello
gastroduodenale che può essere provocata da vari fattori che inducono stress: shock, che riduce il
contenuto ematico alla mucosa gastrica provocando il reflusso del contenuto dal duodeno allo
stomaco; condizione ischemica che associata alla presenza di acido e pepsina crea ulcerazione;
grave sepsi; ustioni. Distinguiamo altri due tipi di ulcere peptiche: CUSHING e CARLING. La prima
è presente in pazienti con traumi cerebrali ed è profonda e penetrante e può INTERESSARE
STOMACO,ESOFAGO E DUODENO. La seconda, invece, si verifica in seguito un’estesa ustione e
interessa STOMACO E SUODENO.
SINTOMI: possono durare per alcuni giorni, settimane o mesi e possono essere recidivi dopo
periodi asintomatici. Il paziente lamenta dolore sordo, mordente, sensazione di bruciore
nell’epigastrio medio e alla schiena. PIROSI ( bruciore all’ESOFAGO e STOMACO che risale verso
la bocca spesso accompagnato da distensione ed eruttazione a stomaco vuoto
soprattutto),vomito( cibo ingerito e non digerito) stipsi, diarrea, sanguinamento( può rilevarsi
con la presenza di sangue nelle feci) Si ritiene che il dolore compaia quando l’aumento del
contenuto di acido nello stomaco o nel duodeno intacca la lesione e stimola le terminazioni
nervose esposte. Il dolore viene alleviato con l’ingestione di cibo che neutralizza l’acidità; tuttavia,
dopo che lo stomaco si è svuotato o che l’ azione delle sostanze antiacide è cessata, il dolore
ricompare.
PIANO DI ASSISTENZA:ACCERTAMENTO
L’infermiere chiede al paziente di descrivere il dolore e i mezzi a cui ricorre per alleviarlo( cibo,
antiacidi). Il dolore è descritto come bruciante e mordente , compare dopo circa due ore dai pasti,
sveglia il paziente tra mezzanotte e le 3 del mattino. Egli si informa sulla frequenza degli episodi di
vomito e sulle caratteristiche del vomito-cioè se questo è di colore rosso vivo o del colore della
polvere di caffè; -sull’EVENTUALE presenza di sangue nelle feci (feci ematiche o molto scure);
velocità con cui mangia; se fuma; preferenza per cibi piccanti, speziati; consumo di caffè;
CONSUMO DI ALCOLICI; SE ASSUME FANS. SI informa inoltre sul livello di ansia del paziente e quali
fattori che provocano tensione emotiva; come esprime i suoi sentimenti di rabbia e come affronta
le situazioni di stress. Valuta i parametri vitali, presenza di tachicardia o ipotensione che indicano
una possibile anemia da sanguinamento gastrointestinale ; richiede l’esame delle feci per la
ricerca del sangue occulto. Esegue un esame fisico durante il quale palpa l’addome per rilevare
dolenzia.
DIAGNOSI INFERMIERISTICHE:
Dolore, causato dall’azione dell’acido contenuto nei succhi gastrici sulla mucosa gastrica
danneggiata
Ansia legata alla difficoltà di affrontare una patologia acuta
Alterazione dello stato nutrizionale dovuta a cambiamenti della dieta
CHIRURGIA GASTRICA
Viene eseguita in caso di: ULCERA PEPTICA ASSOCIATA AD EMORRAGIA, PERFORAZIONE,
PENETRAZIONE,STENOSI o che non risponde al trattamento farmacologico; CANCRO o
TRAUMA GASTRICO. Le procedure chirurgiche riguardano: gastrectomia parziale
(asportazione di una parte dello stomaco), o una gastrectomia totale con anastomosi tra
esofago e digiuno.
PIANO DI ASSISTENZA. ACCERTAMENTO: in fase preoperatoria si valutano lo stato
nutrizionale del paziente, presenza di vomito o nausea, ematemesi ,si auscultano i rumori
intestinali e con la palpazione vediamo la presenza di masse o di dolenzia. PARAMETRI
VITALI. In fase post operatoria si valuta: complicanze secondarie all’intervento come
emorragie, infezioni, distensioni addominali.
DIAGNOSI: 1)ansia legata all’intervento chirurgico;
2) alterazione dello stato nutrizionale per insufficiente apporto alimentare.
3)dolore dovuto all’incisione chirurgica.
INTERVENTI INFERMIERISTICI: ridurre l’ansia e i timori del paziente nella fase pre
operatoria facendo esprimere tutti i dubbi e rispondendo alle sue domande. Spiegare tutte
le procedure svolte prima e dopo l’intervento( INTUBAZIONE NASOGASTRICA,
somministrazione di liquidi, medicazioni addominali, assistenza polmonare). Ripristinare
gradualmente l’ ALIMENTAZIONE PER VIA ORALE dopo la rimozione del sondino e la ripresa
dei suoni intestinali assicurando il fabbisogno calorico. Educazione alimentare: il paziente
deve consumare i pasti in posizione semisdraiata; DOPO i pasti dovrebbe rimanere sdraiato
per un periodo d 20 -30 min per rallentare lo svuotamento gastrico. I LIQUIDI sono
sconsigliati durante i pasti perché comportano il rapido svuotamento dello stomaco, ma
sono concessi un’ORA PRIMA o DOPO i pasti. I GRASSI sono accettabili ma i carboidrati in
quantità ridotta. I farmaci antispastici contribuiscono al rallentamento dello svuotamento
gastrico. I PASTI devono essere asciutti. PRESCRIVERE iniezioni di vitamina B12 e di ferro,
vitamine e trigliceridi media catena. ALLEVIARE IL DOLORE: dopo l ‘intervento vengono
somministrati analgesici per garantire un adeguato grado di benessere. Fare in modo che il
paziente mantenga un’adeguata funzione polmonare( respirare profondamente e tossire )
e possa camminare. Fargli assumere la posizione di fowler per il drenaggio dello stomaco.
COMPLICANZE: RITENZIONE GASTRICA: che si manifesta con nausea e vomito e rigurgiri
dovuti alla presenza di un edema lungo la linea di sutura che ostacola il transito di liquidi o
di cibo verso l’intestino. In questi casi si ricorre all’aspirazione gastrica. reflusso biliare:
l’asportazione del piloro, che funge da barriera contro il reflusso gastroduodenale, può
provocare gastriti ed esofagiti da reflusso che si manifestano con bruciore epigastrico e
vomito di materiale biliare. Steatorrea: (PRESENZA DI GRASSO NELLE FECI) essa deriva da
un rapido svuotamento gastrico che impedisce un’adeguata miscelazione del bolo
alimentare con i secreti pancreatici e con la bile. Essa può essere controllata con la
riduzione del contenuto di grasso nella dieta e somministrazione di farmaci che riducono la
mobilità gastrica. DEFICIT DI VITAMINE E MINERALI: ALTRI PROBLEMI che l’infermiere
deve valutare il malassorbimento del ferro organico e la concentrazione sierica della
vitamina b12. La gastrectomia totale blocca la produzione del fattore intrinseco necessario
per l’ASSORBIMENTO DELLA vitamina B12 nel tratto gastrointestinale. Se la vitamina non
viene fornita mediante somministrazione parenterale cronica, il paziente soffrirà di
un’avitaminosi, che col tempo provoca gli stessi effetti dell’anemia perniciosa. La
complicanza viene evitata attraverso iniezioni intramuscolari mensili di 100-200 ng di
vitamina b12. La perdita di peso è un altro problema a lungo termine perche il paziente ha
un sensazione si sazietà che riduce l’appetito