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A quasi 45 anni dal primo volo, il Boeing ACH-47A detiene ancora il primato di
elicottero d’attacco piu’ grande e pesante mai costruito, anche se sarebbe piu’ corretto
definirlo “cannoniera volante” o AC-130 con i rotori 🙂
Tutti e quattro presero parte alla guerra del Vietnam (inquadrati nel 53rd Aviation
Detachment Field Evaluation (Provisional)) , ma solo uno di essi (l’Easy Money) fece
ritorno in patria.
(photo: US Army)
I particolari seggiolini corazzati erano costruiti in uno speciale acciaio ad alta resistenza
sviluppato dalla Aeronautronics Division of Philco Corporation ed erano forniti di
“cintura” a protezione del torso.
Una delle postazioni armate con mitragliatrice AN/M2 calibro .50. Il contenitore a
imbuto fornito di sacco aveva lo scopo di raccogliere i bossoli (Photo: Boeing
Helicopters)
Postazione con mitragliatrice brandeggiabile M60D calibro 7,62 NATO (Photo:
Boeing Helicopters)
Una delle mitragliatrici calibro 50 si trovava nella rampa. Il mitragliere di questa
postazione aveva il compito di fornire copertura nell’arco posteriore. Notare i due
contenitori portamunizioni da 100 colpi cadauno (Photo: Boeing Helicopters)
Ancora una foto della rampa con 0.50
Postazioni calibro 50 viste dall’esterno dell’elicottero (Photo: Boeing Helicopters)
Pilone sinistro dotato di cannone da 20mm M24A1 e lanciarazzi XM159 a 19 celle
da 70mm (2,75 pollici)
(Photo: US Army – Boeing Helicopters)
Pilone destro: qui vediamo che il lanciarazzi e’ stato sostituito da un pod M18E1
contenente una mitragliatrice gatling M134 Minigun a 6 canne rotanti da 7,62mm
(US Army photo)
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Altra immagine del pilone destro (Photo: Boeing Helicopters)
La torretta M5 di prua contenente un lanciagranate automatico da 40mm tipo
M75 (Photo: Boeing Helicopters)
Con i mitraglieri vigili e pronti a far fuoco, l”interno dell’ACH-47 non era molto
dissimile da quello dei bombardieri pesanti della 2a Guerra Mondiale (Photo:
Boeing Helicopters)
Mitragliere di coda con cal. 50 (photo: US Army)
In questa foto si puo’ notare la “armor belt” che protegge la parte inferiore
dell’abitacolo (US Army photo)
The smile you hope you’d never see – L’Easy Money” oggi, perfettamente restaurato ed
esposto al Redstone Arsenal, in Alabama (photo: Will Nickelson via Flickr)
Di nuovo l’Easy Money restaurato (photo: Will Nickelson via Flickr)
Altra vista del Easy Money. Per una visuale via satellite clicca QUI (photo: Will
Nickelson via Flickr