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TESTO: Ciao, sono io Ti chiamavo per sapere se è possibile vederci Per parlare, per capire Perché il

tempo non ha cancellato queste mie ferite

Ciao, puoi sentirmi? Sono in California ricordando quello che eravamo Così liberi, così Ho dimenticato i
sentimenti, quello che ci univa

Così uguali, ma diversi Lontani ormai

Ciao da questa oscurità So che non vorrai parlar Però io volevo chiederti perdono Per le volte che - ti
ho spezzato il cuore

Ciao dalla mia verità Dammi l'opportunità Di poterti dire ho sbagliato e lo so Ma oramai è tardi Non
rispondi più al telefono

Un sondaggio ha chiesto a circa duemila giovani quali sono le attività nella vita che considerano moderne
e quali invece considerano vecchie. La maggior parte degli intervistati ha messo tra le abilità inutili
scrivere cartoline o sapere a memoria il numero di telefono di amici e parenti; invece al primo posto delle
attività utili c’è la navigazione su internet, perché con internet ogni utente può usare i social network,
scaricare giochi e musica. Rientra nelle abilità inutili guardare le cartine stradali ed è invece necessario
saper usare le mappe di Google. Secondo il sondaggio, saper cucinare è utile, ma non serve imparare a
fare la pasta o il pane, perché ci sono
apparecchi che fanno questi lavori per noi. Secondo i dati del sondaggio molte cose che i genitori nel
passato hanno trasmesso ai figli non sono più fondamentali: in molti casi gli
strumenti elettronici hanno sostituito i genitori nel loro ruolo di insegnanti. Quando un giornale ha
pubblicato i risultati della ricerca i lettori hanno mandato tante mail per commentare la notizia, tra
queste Mino scrive: “la tecnologia è indispensabile, ma dobbiamo saper fare anche piccoli lavori manuali.
Di parere diverso è Claudio, che dice che “lui e sua moglie, a 70 anni, tengono il cervello in 28.
allenamento con internet e lo trovano molto interessante”.

1. Quando Paola e Marco si incontrano, Paola va


A) al supermercato per prendere il pane.
B) alla stazione per comprare un biglietto.
C) a teatro per seguire un corso.
D) al museo per fare un tirocinio.

2. Paola vorrebbe
A) migliorare la pronuncia.
B) fare nuove amicizie.
C) sentirsi importante.
D) vincere la timidezza.

3. Paola deve studiare molto perché


A) per molte materie sono cambiati i professori.
B) si è iscritta a una nuova scuola.
C) il programma di quest’anno è molto vasto.
D) vuole avere voti molto alti.

4. Paola è preoccupata perché


A) deve trasferirsi in un’altra città.
B) nel mese di maggio deve superare un concorso.
C) deve studiare per gli esami di fine anno.
D) nel mese di maggio c’è lo spettacolo di fine corso.

5. Marco ha un carattere
A) riflessivo.
B) positivo.
C) socievole.
D) allegro.

6. Paola propone a Marco di


A) cenare insieme.
B) andare a teatro.
C) fare un viaggio.
D) prendere un caffè.

7. Il sabato e la domenica Marco


A) va al mare.
B) lavora in un bar.
C) ha impegni sportivi.
D) ama stare a casa.

Il congiuntivo imperfetto interviene nella proposizione subordinata se nella principale usate un


verbo/un'espressione (che di solito richiede il modo congiuntivo) e che è all'imperfetto indicativo.
Esempio: VOLEVO CHE MARIA MI AIUTASSE, in questa frase vediamo VOLEVO----volere che + congiuntivo, e
visto che è VOLEDVO (imperfetto indicativo) la subordinata diventa AIUTASSE (un altro imperfetto ma del
modo congiuntivo a causa di VOLERE CHE)!

Questo tempo va usato anche dopo ANCHE SE: esempio: MIO FRATELLO PARLA ITALIANO "COME SE
FOSSE"(essere) NATIVO! In francese è sempre l'imperfetto ma dell'indicativo!

Un altro esempio può essere: IL BAMBINO GUARDA LA MAMMA "COME SE" AVESSE(avere) FAME!

DEVI SCRIVERE LE RISPOSTE NEL ‘FOGLIO DELLE RISPOSTE’.

1. Per le ragazze la divisa comprende una gonna.

2. La scuola ha comprato le divise in un grande magazzino.

3. Le famiglie dei ragazzi non hanno speso niente per le divise.

4. Secondo la preside della scuola non dobbiamo giudicare le persone in base al loro abbigliamento.

5. Molti ragazzi all’inizio non erano favorevoli a indossare la divisa.

6. Alcune mamme sono state contente della divisa perché devono lavare meno abiti.

7. La preside della scuola ha parlato con i genitori contrari all’uso della divisa.

8. La sede della libreria Ottimo è in una via del centro di Roma.

9. Secondo Tiziana Mortellara molti giovani non vanno in libreria perché spesso le librerie sono lontane
dalla loro abitazione.

10. Tiziana Mortellara era maestra in una scuola.


11. Le scuole e i comuni contattano Ottimo per poter avere libri di lettura.

12. Ottimo promuove sconti per studenti.

13. Il personale di Ottimo legge brani di libri ai ragazzi delle scuole.

14. Secondo Tiziana Mortellara la lettura può aiutare i giovani ad affrontare la vita quotidiana.

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