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Biblioteca

4 4
tecnica
Rittal
2015

ƒ Armadi
ƒ Distribuzione di corrente Il mondo delle
ƒ Climatizzazione Infrastrutture IT
ƒ Infrastrutture IT
Nozioni di base e criteri di scelta
ƒ Software & Service

Il mondo delle Infrastrutture IT


12.2015/E54A

Rittal S.p.A
S.P.14 Rivoltana, Km 9,5 • I-20060 Vignate (MI)
Tel. +39(0)2 959301 • Fax: +39(0)2 95360209
E-Mail: info@rittal.it · www.rittal.it

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Il mondo delle
Infrastrutture IT
Nozioni di base e criteri di scelta

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L’autore Martin Kandziora, nato nel 1967, è Vice President Market
Communications di Rittal (sede di Herborn, Germania) dal 2004.
Completati gli studi di elettrotecnica a Stoccarda, inizia il suo percorso
lavorativo come project engineer. Cambia presto settore di attività e per
cinque anni collabora con la rivista Elektro Automation come giornalista
specializzato. Nel 2000 è formatore marketing presso una software
house di Monaco. Attualmente continua a collaborare con associazioni
di settore e comitati professionali. Ha scritto numerose pubblicazioni per
la stampa tedesca e inglese.

Biblioteca tecnica Rittal, volume 4

Pubblicato da: Rittal GmbH & Co. KG, Her-


born, luglio 2014

Tutti i diritti sono riservati.


Vietata la riproduzione e/o la distribuzione
senza consenso scritto.
Gli autori e l’editore, pur assicurando il
massimo impegno nella realizzazione dei
testi e delle immagini di questo documento,
non possono garantire la totale correttezza,
completezza e attualità delle informazioni
fornite. L’editore e gli autori declinano ogni
responsabilità per eventuali danni, diretti e in-
diretti, derivanti dall’utilizzo delle informazioni
contenute nel presente documento.

Copyright: © 2014 Rittal GmbH & Co. KG


Stampato in Italia

Realizzazione:
Rittal GmbH & Co. KG Martin Kandziora,
Dagmar Liebegut
Grafica di: Günter Muhly Grafik, Marketing
und Werbeberatung GmbH, Allendorf (Lumda)
Stampato da: Meinders & Elstermann GmbH
& Co. KG, Belm

2 Infrastrutture IT

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Introduzione
Introduzione
Quando un’azienda cresce, anche le esigenze di digitalizzazione dei suoi pro-
cessi crescono e di pari passo aumenta la necessità di sempre nuove risorse
hardware. Anche le infrastrutture e i locali tecnici, dove sono alloggiati i server
e i sistemi di storage, devono essere adeguati alle innovazioni IT. I moderni
data centre richiedono infatti livelli sempre maggiori di sicurezza, disponibilità
ed efficienza energetica, senza trascurare il fatto che l’obiettivo primario, sia
nelle nuove realizzazioni che nell’ammodernamento delle strutture esistenti,
deve essere la sostenibilità. Le attuali soluzioni IT, modulari, efficienti e scala-
bili, rispondono pienamente a tali requisiti.
Questo volume è concepito come guida di consultazione rapida e offre un
quadro di riferimento per la definizione dei requisiti progettuali. Vengono
approfonditi diversi aspetti delle infrastrutture IT, tra cui alimentazione e distri-
buzione di corrente, tecnologie di rete, soluzioni di raffreddamento efficienti,
sistemi ID, monitoraggio e rack per data centre. Le soluzioni proposte offrono
utili spunti per personalizzare le vostre infrastrutture IT.

Gli esperti IT di Rittal vi augurano una buona lettura.

Un ringraziamento particolare per il supporto tecnico e l’apporto costruttivo


fornito va a Heinrich Styppa, Hartmut Lohrey, Bernd Hanstein, Michael Nico-
lai, Günter Muhly e Burkhard Weber.

Auguro a tutti importanti successi.

Martin Kandziora

Infrastrutture IT 3

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4 Infrastrutture IT

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Sommario

Pagina

Nozioni di base sulle Infrastrutture IT .............. 21


Componenti per le Infrastrutture IT ................... 65
Soluzioni per le Infrastrutture IT ....................... 95
Nozioni tecniche per gli esperti IT ................. 111

Infrastrutture IT 5

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nextlevel
for data center

Rittal apre prospettive inedite per il settore IT. Dal modulo data center
standardizzato RiMatrix S ai singoli componenti ad alta efficienza -
tutti i prodotti sono pronti a magazzino e forniti in tempi rapidi.

Rittal – The System.


◾◾ Rittal – data center completi, prodotti in serie, basati su moduli
preconfigurati RiMatrix S
◾◾ Rittal – componenti di sistema per soluzioni IT personalizzabili

6 Infrastrutture IT

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nextlevel
for data center

Infrastrutture IT 7

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Infrastrutture IT per le
aziende di ogni dimensione
◾◾ RiMatrix S
◾◾ Armadi IT
◾◾ Contenitori IT
◾◾ IT Power
◾◾ IT Cooling
◾◾ IT Monitoring

8 Infrastrutture IT

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◾◾ RiMatrix S – il primo data center in serie fornito chiavi in mano
◾◾ Stanze di sicurezza IT – con certificazione ECB•S

Infrastrutture IT 9

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I vantaggi di RiMatrix
Gli esclusivi sistemi IT di Rittal consentono di realizzare moderne Infrastrut-
ture data center. Potete scegliere tra i componenti standard del sistema
RiMatrix: armadi e contenitori, PDU e sistemi di distribuzione della corrente,
climatizzazione, monitoraggio e soluzioni di sicurezza - tutto per il mondo IT.
Un’ampia gamma di soluzioni altamente scalabili che consentono di adat-
tare l’infrastruttura IT alle vostre specifiche esigenze e che vi garantiscono la
flessibilità necessaria per gli allestimenti futuri.

10 Infrastrutture IT

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Faster – Infrastrutture data center ottimizzate con il concetto «Rittal – The
System.»
Better – Componenti di sistema standardizzati perfettamente coordinati
tra loro
Everywhere – Installazione e messa in servizio a livello internazionale con i
nostri 1000 tecnici

Infrastrutture IT 11

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I vantaggi di RiMatrix S
RiMatrix S è l’alternativa rivoluzionaria per l’allestimento dei data center. Un
sistema basato su moduli data center predefiniti e “pronti all’uso” che trasfor-
mano in realtà il concetto di infrastruttura data center standardizzata. I moduli
contengono già tutti i componenti necessari al data center, dagli armadi IT ai
sistemi di distribuzione della corrente, raffreddamento, monitoraggio e secu-
rity. Tutti i moduli sono preconfigurati, disponibili a magazzino e abbinabili in
tempi rapidi per creare soluzioni on-demand.

12 Infrastrutture IT

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Faster – Moduli data center preconfezionati, disponibili a magazzino
e forniti in tempi rapidi
Better – Moduli data center omologati e pre-certificati per una
straordinaria efficienza
Everywhere – Installazione in una nuova facility o in un data center esistente,
di Security Room e/o container testati con prove di sicurezza

Infrastrutture IT 13

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Configuratore RiMatrix S
La vostra soluzione ideale configurata con moduli data center
standardizzati.

◾◾ I tempi di progettazione, consegna e messa in servizio si riducono notevol-


mente
◾◾ Nel servizio di consulenza è sempre inclusa la valutazione accurata dell’ef-
ficienza (inclusi i consumi energetici), svolta sulla base delle caratteristiche
nominali.
◾◾ La standardizzazione consente un notevole potenziale di risparmio
◾◾ I moduli data center preconfigurati sono unità funzionali complete – dotati
di sistemi di alimentazione, climatizzazione e monitoraggio integrati
◾◾ I moduli sono completamente dimensionati, certificati e corredati di sche-
de tecniche; inoltre sono disponibili a magazzino per la consegna in breve
tempo utilizzando un solo numero d’ordine.

14 Infrastrutture IT

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Il primo data center costruito in
serie. Semplice, plug and play.

RiMatrix S App
Il vostro configuratore per data center standardizzati di fascia media,
store concept e applicazioni cloud flessibili.

L’interfaccia user-friendly vi guida nella realizzazione del vostro data center,


completo di tutto, in cinque semplici passaggi:
1. Requisiti e condizioni di riferimento
2. Dati tecnici
3. Scelta dei moduli standardizzati
4. Pacchetti opzionali
5. La vostra soluzione RiMatrix S

Infrastrutture IT 15

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Catalogo 2014/2015
Il nostro catalogo 2014/2015 contiene tutte le informazioni del portafoglio
prodotti Rittal. E’ strutturato in modo chiaro con riferimenti incrociati di acces-
sori coordinati, prodotti alternativi e informazioni importanti.
Guardate voi stessi!

◾◾ Codici d’ordine e dati


commerciali strutturati
in categorie di prodotto,
secondo le vostre
esigenze
◾◾ Scelta degli accessori e
configurazione a prova
di errore
◾◾ Link di approfondimento
sul sito Internet

16 Infrastrutture IT

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Scopri i benefici

Internet
Spesso le immagini comunicano più delle parole. Convinti di questo,
abbiamo creato numerose pagine web con foto, didascalie e highlight di pro-
dotto. Abbiamo anche sviluppato pratici strumenti di configurazione per molti
prodotti, che ne evidenziano i vantaggi immediati e ne facilitano la scelta e
l’ordinazione. Lasciatevi convincere!

Pagine web
◾◾ Visualizzazione chiara
dei vantaggi
◾◾ Suddivisione in argo-
menti
◾◾ Acquisizione delle infor-
mazioni di base
◾◾ Consigli pratici

Funzioni di configu-
razione e selezione
◾◾ Configurazione semplificata
◾◾ Proposte di varianti
◾◾ Richiesta di offerte vincolanti

Infrastrutture IT 17

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Dettagli tecnici - Biblioteca tecnica
Avete bisogno di informazioni tecniche Cercate suggerimenti utili per la
dettagliate “immediatamente disponibili” progettazione e il funzionamento
sulla vostra scrivania, in impianto o in degli armadi di comando?
cantiere? Richiedete il nostro catalogo Consultate la nostra “Biblioteca
“Dettagli tecnici”. tecnica”, una serie compatta di
edizioni tecniche professionali
per tutti i settori dell’industria e
dell’IT.

Volumi finora pubblicati:


◾◾ Quadri conformi alla nuova
normativa - Applicazione alla
nuova norma EN 61439
◾◾ Climatizzazione degli armadi
di comando e dei processi
◾◾ Nozioni tecniche sugli armadi
di comando

18 Infrastrutture IT

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Catalogo tecnico in formato PDF
Cercate la soluzione più semplice per la vostra applicazione? Consultate il
nostro “Catalogo tecnico” scaricabile dal nostro sito web in formato pdf. Il
volume è di facile lettura e mostra le infinite soluzioni realizzabili con “Rittal –
The System.”

◾◾ Chiara rappresentazione
dei benefici
◾◾ Vantaggi di prodotto in
evidenza
◾◾ Principi di climatizza-
zione spiegati in modo
semplice
◾◾ Consigli pratici di utilizzo

Infrastrutture IT 19

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20 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle
Infrastrutture IT
 Pagina
Introduzione ........................................................................ 22
La disponibilità come fattore competitivo .................................. 24
Esempi di interdipendenza tra prestazioni, disponibilità
e costi ......................................................................................... 25
Potenza ..................................................................................
26
Potenza e sostenibilità ............................................................... 26
Disponibilità.......................................................................... 28
Requisiti specifici della disponibilità .......................................... 28
Livelli di disponibilità (Tier) ......................................................... 29
Classificazione dei livelli di disponibilità .................................... 30
Checklist del TÜV Rheinland sulla disponibilità IT ..................... 32
Fattori che influenzano la disponibilità ....................................... 34
Disponibilità e sicurezza termica ................................................ 35
Requisiti di alimentazione complessivi e UPS ........................... 36
Disponibilità e sicurezza fisica ................................................... 45
Criteri di pianificazione della disponibilità .................................. 46
Efficienza .............................................................................. 48
Fattori per un’infrastruttura IT efficiente ..................................... 48
Formula per il calcolo dell’efficienza di un data center .............. 50
Best practice per incrementare l’efficienza di un data
center ........................................................................................ 52
Data Center Infrastructure Management System (DCIM) .......... 54
Luogo di installazione del data center ................... 56
Fattori per di scelta del luogo più idoneo ................................... 56
Futuro prossimo ................................................................ 62
Opzioni per le Infrastrutture IT del futuro ................................... 62

Infrastrutture IT 21

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT - Introduzione

■ Introduzione
L’IT aziendale
Ogni tipo di attività nel mondo della produzione o dei servizi, dalle piccole e medie
imprese fino alle grandi multinazionali o alla Pubblica Amministrazione necessita di
tecnologie informatiche perfettamente funzionanti. I data center sono strutture
complesse che devono essere in grado di supportare le innovazioni tecniche e
organizzative dell’intera azienda. La risposta a questa sfida è l’infrastruttura IT del
futuro, capace di soddisfare la crescente esigenza di disponibilità, sicurezza ed
elevata efficienza energetica.
3
3

1 1

1 1

L’IT aziendale
Indipendentemente dalle dimensioni  Sistemi di monitoraggio e gestione
del data center, l’infrastruttura IT è remota con i relativi componenti
costituita dai seguenti elementi: hardware e software
 Rack e armadi per server e com-  Sicurezza fisica e protezione antin-
ponenti di rete cendio
 Sistemi di alimentazione e distri-  Soluzioni di security (Security
buzione di corrente, gruppi di Room o Soluzioni di sicurezza
continuità (UPS), certificati).
 Sistemi di raffreddamento e distri-
buzione dell’aria

22 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT - Introduzione

Una delle nuove linee di tendenza del sua configurazione si può prevedere
settore è il “data center all-in-one”, una suddivisione tra l’unità funzionale
configurato in versione mobile, ad e il sistema di raffreddamento (vedi
esempio, all’interno di un container. Brochure “RiMatrix S, pagina 100).
Tale soluzione offre i vantaggi della
modularità e flessibilità, oltre ad essere
implementabile in breve tempo. Nella

3
3

6 4
6
5

3
3 2

I fattori economici dell’infrastrut- ◾◾ Flessibilità


tura IT ◾◾ Scelta del luogo di installazione
I requisiti fondamentali delle moderne ◾◾ Tipologia costruttiva e dimensioni
Infrastrutture IT sono potenza, disponi- ◾◾ Sicurezza e disponibilità
bilità, sicurezza ed efficienza energe- ◾◾ Potenza elettrica
tica. Da essi derivano i costi operativi e ◾◾ Dissipazione termica
i costi di investimento. Nella realiz- ◾◾ Cablaggio
zazione di un data center si devono ◾◾ Efficienza energetica
considerare i seguenti fattori: ◾◾ Scalabilità
◾◾ Costi di investimento e costi
operativi

Infrastrutture IT 23

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT - Introduzione

Disponibilità come fattore competitivo


Interazioni disponibile con continuità nei data
Per elaborare in modo affidabile le center. L’economia ha bisogno di
informazioni è necessario garantire la servizi IT che devono essere forniti con
continuità operativa. Inoltre, infor- elevata disponibilità. Questa esigenza
mazioni non adeguatamente protette può essere soddisfatta grazie ai data
costituiscono un fattore di rischio center.
spesso sottovalutato e possono
mettere a repentaglio la sopravvivenza L’obiettivo principale è la dispo-
stessa dell’azienda.1) nibilità
I data center sono la base fisica delle L’integrazione tra l’infrastruttura IT e la
Infrastrutture IT. I principali motori gestione dei server e delle applicazioni
dell’economia, quali banche, assicu- garantisce il controllo continuo dei
razioni, aziende automotive, fornitori servizi IT. L’individuazione precoce dei
di beni e servizi, non sarebbero più guasti e la loro tempestiva risoluzione
competitivi senza Infrastrutture IT permette di mantenere il livello di
sicure e disponibili nel tempo. Anche disponibilità predefinito.
la stessa rete Internet deve essere
Costs
Costi

VK1 VK2 VK3 VK1 VK2 VK3


Classi di disponibilità (VK) Availability classes (VK)
Potenza Rischio di downtime
Disponibilità Disponibilità

A parità del livello di produttività del data Un aumento della disponibilità minimizza il
center, maggiore è il grado di disponibilità rischio di gravi perdite di produttività.
richiesto e maggiori saranno i costi di inve-
stimento e di esercizio.
Dal punto di vista matematico la che intercorre tra un guasto e il suc-
disponibilità IT può essere misurata cessivo; e l’indicatore MTTR (Mean
dalla seguente formula: Time To Repair) è il tempo medio
necessario per riportare in condizioni
MTBF/(MTBF + MTTR) di corretto funzionamento il data cen-
dove l’indicatore MTBF (Mean Time ter e i suoi componenti.
Between Failures) è il tempo medio 1) www.bsi.bund.de

24 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT - Introduzione

Esempi di interdipendenza tra potenza, disponibilità e


costi
Nei due esempi seguenti è importante determinare con precisione l’esigenza
di disponibilità. L’incremento della disponibilità, ad es. dal 99 % (CD 1) al
99,99 % (CD 3), è correlato a una drastica riduzione del downtime. Tuttavia
all’aumentare della disponibilità aumentano sensibilmente i costi per
l’infrastruttura IT, compresi i suoi costi di esercizio.

Esempio 1 (VK 1: 99 %) Esempio 2 (VK 3: 99,99 %)


Downtime di 88 ore/anno Downtime di 52 minuti in un anno
Se una azienda di medie dimensioni Quando, ad esempio una banca
realizza e utilizza un data center, o un sito di commercio elettronico
generalmente il suo periodo di uti- pianifica un intervento su un cluster
lizzo primario è dal lunedì al venerdì. di risorse IT, la disponibilità è di
In tale finestra temporale l’esigenza gran lunga il fattore prioritario. Tutta
di disponibilità è alta e copre anche l’infrastruttura deve consentire il
le ore notturne se l’azienda opera a massimo livello di disponibilità. I
livello internazionale. Invece nel fine costi per implementare e gestire nel
settimana la disponibilità general- tempo le ridondanze contribuiscono
mente assume un ruolo secondario. ovviamente ad aumentare i costi di
investimento ed esercizio. In ogni
caso, rispetto alle perdite dovute a
guasti imprevisti, si tratta di un inve-
stimento del tutto giustificato.

Infrastrutture IT 25

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Capacità

■ Capacità
Capacità e sostenibilità “a prova di futuro”
Che si tratti di una piccola o media azienda o di una grande multinazionale, i
requisiti di performance dei sistemi informatici sono sempre crescenti.
◾◾ Sviluppo continuo delle tecnologie ◾◾ Incremento del numero di utenti
dei server e loro consolidamento. ◾◾ Virtualizzazione delle soluzioni IT
◾◾ Implementazione di sempre nuove ◾◾ Modernizzazione e utilizzo di appli-
applicazioni per l’automazione dei cazioni basate su cloud e conse-
processi di business e conseguente guente distribuzione dei carichi
aumento dei carichi della rete IT ◾◾ Requisiti di disponibilità
◾◾ Introduzione di nuove tecnologie IT
e loro centralizzazione con conse-
guente aumento del “traffico IT”
L’obiettivo deve essere quello di fornire una soluzione di data center scalabile e
flessibile, per consentire uno sviluppo fortemente dinamico dell’IT stesso.
Numero transistori in million/mm²
Costi

Capacità
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014

Capacità in eccendenza
Scalabilità e adattabilità delle capacità
Fabbisogno attuale di capacità Capacità processore

Scalabilità “Pay as you grow” Linee di sviluppo


Sempre al livello delle esigenze Le attuali dinamiche di sviluppo
effettive mostrano che ogni 18 mesi la capacità
Un data center deve essere continua- dei processori raddoppia. Nella realiz-
mente aggiornato per far fronte alle zazione dei nuovi data center si deve
crescenti richieste di capacità operativa. tenere in considerazione lo sviluppo
Invece, un sovradimensionamento inde- delle tecnologie, implementando solu-
bito non fa che aumentare i costi. zioni che consentano un’espansione
flessibile e modulare.

26 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Capacità

L’unità data center più compatta sul mercato: rack IT con sistemi di climatizzazione, monito-
raggio, UPS, server e rete

Infrastrutture IT 27

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

■ Disponibilità
Requisiti specifici di disponibilità
Per sviluppare con successo un piano di disaster recovery è necessario fare
alcune importanti valutazioni e prendere le decisioni conseguenti. Tra queste
bisogna considerare la disponibilità e l’impatto negativo che un downtime può
avere sul business di un’azienda. I seguenti quesiti aiutano nella determinazione
dei requisiti di disponibilità:
◾◾ Quali sono i requisiti di disponi-
bilità? Per quanto tempo il vostro
client security service deve essere
disponibile in modalità on-line ogni
giorno?
◾◾ Quali sono i costi che l’azienda
dovrà sostenere in caso di guasti?
◾◾ Qual é il downtime accettabile se
una risorsa (ad es. di storage) non è
disponibile?
◾◾ Qual è il downtime accettabile per il
client security service se si verifica
una situazione di emergenza, come
ad esempio la perdita di un server
durante un incendio?
◾◾ Quanto è importante che non vi sia
mai alcuna perdita di dati?
◾◾ Quanto è facile ripristinare i dati
persi? I requisiti di disponibilità variano a seconda
◾◾ In azienda vi sono amministratori di degli utenti e delle applicazioni.
sistema e qual è la loro funzione?
◾◾ Chi è responsabile dei processi di
backup e ripristino dei dati? continua del sistema IT è in costante
◾◾ Quale qualifica hanno i dipendenti crescita.
dell’ufficio IT?1)
Per questo il requisito di disponibilità è
il dato chiave nel processo di realizza-
Il continuo sviluppo delle tecnologie
zione, ampliamento o semplice verifica
informatiche e la loro integrazione in
dell’infrastruttura IT aziendale. La
tutti i settori di business comporta che
domanda fondamentale a cui si deve
neanche le piccole imprese possono
rispondere è la seguente:
più permettersi un fuori servizio del
proprio sistema IT aziendale.
Quali sono i tempi massimi di
Non più di qualche anno fa, alcune downtime tollerabili dell’IT azien-
ore di indisponibilità dell’IT aziendale dale?“2)
era una condizione tollerabile. Oggi,
il numero di coloro che considerano
di vitale importanza la disponibilità
1) Microsoft TechNet Library 2) BITKOM, Reliable Data Center

28 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

Livelli di disponibilità (Tier)


I data center sono sistemi complessi. stabilire quando sia il periodo massimo
L’interazione tra tutti i componenti di fuori servizio annuo tollerabile
IT attivi e passivi di un data center dell’infrastruttura IT aziendale.
influenza la disponibilità. La disponi-
Il rinomato istituto statunitense
bilità effettivamente necessaria di una
“Uptime Institute” ha definito le classi
infrastruttura IT deve essere valutata
di disponibilità nella cosiddetta classifi-
durante la fase di progetto. Si deve
cazione Industry Standards Tier® 1):

Tier I Tier II Tier III Tier IV


Anni ‘60: percorso Anni ‘70: percorso Fine anni ‘80: Anno 1994:
di alimentazione di alimentazione diversi percorsi più percorsi di
singolo, percorso singolo, percorso disponibili ma uno distribuzione di
di raffreddamento di raffreddamento solo attivo, com- corrente e acqua
singolo, nessun singolo, compo- ponenti ridondanti, raffreddamento,
componente nenti ridondanti manutenzione componenti ridon-
ridondante possibile senza danti, tolleranza ai
disponibilità interruzione, guasti,
disponibilità 99,741 %
99,671 % disponibilità disponibilità
99,982 % 99,995 %

Per effetto di Internet e dei processi basati sull’IT è aumentata drasticamente la domanda di
disponibilità.

1) BITKOM, Reliable Data Center

Infrastrutture IT 29

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

Classi di disponibilità (VK)


Insieme all’aumento delle esigenze per i quali è stato progettato. La
di disponibilità delle Infrastrutture IT disponibilità è indicata in percentuale
anche i requisiti delle risorse infor- ed è suddivisa in classi (CD = classe di
matiche sono cresciuti. Si è ormai disponibilità).
affermato nelle Infrastrutture IT ad alta
disponibilità il concetto di ridondanza, Ufficio Federale per la Sicurezza
sia per i sistemi di climatizzazione che Informatica
per quelli di alimentazione. Ciò avviene
◾◾ Il BSI ha sviluppato un sistema di
tramite la duplicazione delle linee di
valutazione dei data center definito
alimentazione e rendendo possibile
VAIR (Analisi della disponibilità
una manutenzione dei sistemi senza
delle Infrastrutture nei data center).
interruzione dell’alimentazione. La
Tramite i sito www.vair-check.de gli
disponibilità si calcola dal tempo di
operatori dei data center possono
fuori servizio (down time) rapportato
inserire in forma anonima i dati della
all’intero periodo nel quale il data
loro infrastruttura e verificare gra-
center deve essere operativo.
tuitamente la resilienza del proprio
data center.
Disponibilità = (1 – fuori servizio/
◾◾ Il BSI definisce:
(tempo operativo + fuori servizio))
– Classe disponibilità
x 100
– Descrizione
– Fuori servizio cumulativo e
Un sistema IT viene definito disponibile
probabile per anno/impatto
quando è in grado di svolgere i compiti

336 – 504 ore/anno 87.66 ore/anno

99 %
95 % 100 % 95 % 100 %

Fuori servizio Fuori servizio


Disponibilità Disponibilità

VK 0: ~ 95 % VK 1: 99,0 %
Fuori servizio = 2 – 3 settimane Fuori servizo = 87,66 ore/anno
◾◾ Nessun requisito di disponibilità ◾◾ Disponibilità normale
◾◾ Non sono necessarie misure ◾◾ I requisiti di disponibilità sono sod-
riguardo la disponibilità. disfatti con la semplice applicazione
◾◾ L’implementazione di misure di pro- di misure di protezione di base (BSI
tezione di base per sistemi IT ha un 100-1 e BSI 100-2).
effetto positivo sulla disponibilità

30 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

8.76 ore/anno 52.6 min./anno

99.9 % 99.99 %
95 % 100 % 95 % 100 %

Fuori servizio Fuori servizio


Disponibilità Disponibilità

VK 2: 99,9 % VK 3: 99,99 %
Fuori servizio = 8,76 ore/anno Fuori servizio = 52,6 minuti/anno
◾◾ Elevata disponibilità ◾◾ Disponibilità molto elevata
◾◾ La semplice applicazione delle ◾◾ Implementazione delle misure di
misure di protezione di base IT protezione IT di base raccoman-
deve essere integrata con l’imple- date, con particolare attenzione a
mentazione di misure specifiche quelle misure che hanno elevato
per l’esigenza di Alta Disponibilità, impatto sulla disponibilità di sistemi
come ad esempio i moduli Contin- quali ad es. le unità UPS nella
gency Planning Concept e Handling server room o i sistemi di alimenta-
Security Incidents, e con un’analisi zione secondaria nel data center,
dei rischi effettuata sulla base del oltre all’implementazione di misure
Manuale per la protezione di base di Alta disponibilità secondo l’High
IT (BSI 100-3). Availability Compendium.

5.26 min./anno 0.5265 min./anno

99.999 % 100 %
95 % 100 % 95 % 100 %

Fuori servizio Fuori servizio


Disponibilità Disponibilità

VK 4: 99,999 % VK 5: 100 %
Fuori servizio = 5,26 minuti/anno Fuori servizio = 0,5265 minuti/anno
◾◾ Disponibilità massima ◾◾ “Disaster tolerant”
◾◾ Le misure di protezione IT di base ◾◾ Modellazione secondo l’High Avai-
sono integrate con una modellazione lability Compendium. Le misure di
addizionale secondo l’High Availability protezione IT di base fanno da rife-
Compendium. rimento per tutti gli ambiti suddetti
◾◾ Si tende sempre più a sostituire le e per ulteriori requisiti desiderabili
misure di protezione di base con quali integrità e affidabilità.
misure specifiche per alta disponi-
bilità.
1) BITKOM, Reliable Data Center

Infrastrutture IT 31

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

Checklist del TÜV Rheinland sulla disponibilità IT

Server room/data center n n+1 2n 2(n+1)


fino a 400 kVA/320 kW in 200 m2 CAT 1 2 3 4
Alimentazione elettrica
Linea media tensione (◾) (◾) ◾ 2
Trasformatori (◾) (◾) ◾ 2(n+1)
Quadro generale di bassa tensione (◾) ◾ ◾ 2(n+1)
Generatore di elettricità di emergenza (motore diesel) – ◾ ◾ 2(n+1)
Gruppi di continuità (UPS) ◾ ◾ 2 2(n+1)
Quadro di distribuzione elettrica data center ◾ n+1 2 2(n+1)
Alimentazione rack ◾ 2 2 2
Climatizzazione
Chiller (cooling unit/refrigerazione) ◾ n+1 2n 2(n+1)
Condizionatori sala CED ◾ n+1 2n 2(n+1)
Sistema di pompe ◾ 2 2n 2(n+1)
Rete di tubazioni ◾ ◾ Ad anello Ad anello
Tecnica di gestione dell’edificio
Valore operativo di soglia Visualizzazione/Segnalazione – ◾ ◾ ◾
Allarme via e-mail, SMS, pannello di segnalazione – ◾ ◾ ◾
Registrazione dati – – – ◾
Possibilità di analisi (ISO 50 001) opzione opzione opzione opzione
Manutenzione
Ridondanza – ◾ ◾ ◾
Percorsi di alimentazione ridondanti – – ◾ ◾
Manutenzione hot-swap – – ◾ ◾
Finestra interventi di manutenzione ◾ ◾ – –
Fonte: Tüv Rheinland: www.tuv.com

Nei diagrammi a blocchi della pagina termini di alimentazione, distribuzione


seguente sono rappresentate le di corrente, climatizzazione, sistema
categorie da CAT I a CAT IV. Da questi di gestione degli edifici e ridondanza.
schemi si evince chiaramente come Ciò è necessario sia per rispondere ai
un data center debba essere proget- requisiti di sicurezza che per ottenere
tato secondo il profilo dei requisiti in la certificazione TÜV.

32 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

CAT I CAT II

Server

CRAC
Raffredamento
Server Server
Server

CRAC
Raffredamento
CRAC

Raffredamento

QE
QE
USV USV
USV
QGBT
QGBT
G
G
CAT I+ con QGMT
connessione esterna QGMT
ridondante

CAT III CAT IV

Server Server
CRAC

CRAC
CRAC

Raffredamento
Server Server
STS STS
CRAC
CRAC

CRAC
Raffredamento
Server Server

QE QE QE QE QE

USV USV STS USV USV STS USV USV

QGBT QGBT QGBT

G G G G G G

QGMT QGBT QGBT

ridondante ridondante ridondante

Legenda
CRAC =Unità di condizionamento aria per data center
(Computer Room Air Conditioner)
QE = Quadro di distribuzione secondaria
UPS = Gruppo di continuità
QGBT = Distribuzione Principale Bassa Tensione
QGMT = Distribuzione Principale Media Tensione
MT = Alimentazione/media tensione
CAT = Categoria di misura

Infrastrutture IT 33

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

Fattori che influenzano la disponibilità


Non esistono ancora norme nazionali TÜV o TSI (Trusted Site Infrastructure)
e internazionali sulla sicurezza nei data per certificare i requisiti di una infra-
center. Nei paesi di lingua tedesca struttura fisica IT.
vengono utilizzati i protocolli di verifica

Ridondanza della potenza di calcolo e dell’infrastruttura IT per garantire:


Temperatura opera-
tiva ottimale Backup dell’alimentazione Sicurezza fisica

◾◾ Norma ASHRAE ◾◾ Protezione dell’a- ◾◾ Per server rack e


(temperatura/umidità) limentazione di armadi di rete
◾◾ Sicurezza termica: corrente ◾◾ Impianto di rileva-
adeguata aspor- ◾◾ Garanzia anche in zione ed estinzione
tazione del calore caso di interruzione incendio DET-AC
(climatizzazione) dell’alimentazione tra- ◾◾ Controllo accessi e
garantita mite UPS o alimenta- allarme anti intrusione
zione di emergenza

34 Infrastrutture IT

bt_it_103_28_47_grund_verfuegbarkeit_ITA_v2.indd 34 25/01/16 15:05


Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

Disponibilità e sicurezza termica


La quasi totalità del consumo di cor- ◾◾ Garanzia di temperatura e umidità
rente in un armadio server o di un data uniforme grazie a sistemi di clima-
center si trasforma alla fine in calore. tizzazione di precisione
Questo carico termico deve essere ◾◾ Modularità per garantire l’espan-
asportato dagli armadi server e/o dal dibilità di singoli armadi server e/o
data center, perché solo così è possi- interi data center
bile garantire la disponibilità continua
dei sistemi IT. La sicurezza termica si Valori raccomandati per la clima-
ottiene adottando le seguenti misure: tizzazione (ASHRAE) negli IT Rack:
◾◾ Temperatura di funzionamento
◾◾ Soluzioni di climatizzazione specifi- ammessa di breve termine: da
che per i rack IT o i data center +5°C a +40°C; raccomandata: da
◾◾ Sistema di ventilazione funzionale 18°C a 27°C; ammessa: da 18°C
nei rack IT a 32°C
◾◾ Funzionalità e sicurezza di funzio- ◾◾ Umidità dell’aria raccomandata:
namento dei componenti impie- umidità relativa da 20 % a 80 %
gati per l’asportazione del calore
(raffreddamento di precisione)

100% 90% 80% 70% 60% 50% 40%

0.014

30%
0.012

0.01

0.008 20%

0.006

0.004 10%

0.002

0.000
5 10 15 20 25 30 35 40
ASHRAE 2004 – Raccomandato
ASHRAE 2008 – Raccomandato
ASHRAE 2011 – Ammesso

Il grafico hx ASHRAE evidenzia di quanto sono cambiati i valori limite di soglia raccomandati
per la climatizzazione dei server dal 2004 al 2011.

Fonte: www.ashrae.org

Infrastrutture IT 35

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

 limentazione, distribuzione, protezione e continuità


A
dell’alimentazione
Di particolare importanza per la disponibilità di un data center è la sicurezza
nell’approvvigionamento dell’energia. Essa inizia con i sistemi di alimentazione e
distribuzione. Se l’edificio è collegato tramite un circuito di alimentazione ad
anello allora la distribuzione di corrente avviene tramite due linee a media
tensione ed è quindi ridondante. Vantaggi: anche in caso di interruzione di una
linea, l’alimentazione viene assicurata dalla seconda linea di media tensione. I
trasformatori riducono la media tensione nel campo da 3 a 30 kV in bassa
tensione a 400 V.

6
z

 UPS
2  PDR - Power Distribu-
tion Rack
3
 PDM - Power Distribu-
tion Module
 PSM - Power System
Module
 Circuito A
 Circuito B
 Distribuzione di
corrente

L’alimentazione elettrica è parte integrante dei componenti infrastrutturali del data center.

36 Infrastrutture IT

bt_it_103_28_47_grund_verfuegbarkeit_ITA_v2.indd 36 25/01/16 15:05


Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

Caratteristiche della tensione fornita dalle reti pubbliche di distribuzione


dell’energia elettrica secondo EN 50 160
Periodo
Caratteristiche Requisiti Intervallo di misura di osser-
vazione
Rete interconnessa:
50 Hz + 4%/– 6% costante;
50 Hz ± 1% durante il ≥ 99.5%
di un anno
Valore medio 10
Frequenza di rete 1 anno
secondi
Reti funzionanti in isola:
50 Hz ± 15% costante;
50 Hz ± 2% durante il ≥ 95%
di un anno
Tensione nominale Unom +
10%/– 15% costante
Variazioni lente 1 setti-
Tensione nominale Unom Valore medio 10 min
della tensione mana
±10% durante il ≥ 95% di una
settimana
Severità del flicker a lungo ter-
Flicker/variazioni
mine Plt < 1 durante il ≥ 95% di 2 ore (flickermetro sec- 1 setti-
rapide della
una settimana e AU10ms < 2% ondo EN 61 000-4-15) mana
tensione
Unom tensione nominale
U (sistema sequenza inversa)/
Squilibrio della U (sistema sequenza diretta) 1 setti-
Valore medio 10-min
tensione < 2% durante il ≥ 95% di una mana
settimana
< limiti secondo EN 50 160
Armoniche Valore medio 10 min di
e THD (fattore di distorsione 1 setti-
da Un2 a Un25 ogni singola tensione
totale) < 8% durante il ≥ 95% mana
armonica
di una settimana
1 setti-
Interarmoniche in corso di definizione
mana
Segnali in ten- < caratteristiche standard –
Distribu- Valore medio 3 sec 1 giorno
sione f(f) durante il ≥ 99% di un giorno
Distribu- Numero < 10 … 1000/anno; Valore efficace 10 ms
Cadute di ten- di cui il 50 % con t < 1 s e U10ms – 1 ….. 90% Unom
1 anno
System sione AU10ms < 60% Unom (Tensione (Tensione nominale)
nominale)
Valore efficace 10 ms
Brevi cadute di Numero < 10 … 1000/anno; di
U10ms ≥ 1% Unom (Ten- 1 anno
tensione brevi cui > il 70 % con durata < 1 s
di sione nominale)
Cadute di ten- Numero < 10 fino a 50/anno
1 anno
sione prolungate Durata > 3 minuti
Numero da < 10 a 1000/anno; Valore efficace 10 ms
Sovratensione
di cui il > 70% con durata < U10ms ≥ 110 % Unom 1 anno
intermittente (L-N)
1 sec (Tensione nominale)
Sovratensione Non speci-
< 6 kV; μs … ms
transitoria ficato

Infrastrutture IT 37

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

Quadri in bassa tensione per data richiede il massimo livello di sicu-


center rezza e trasparenza, che è possibile
garantire ad esempio tramite un
Per considerare anche gli aspetti
sistema di gestione dell’alimentazione.
economici durante il dimensiona-
Inoltre, per un funzionamento affidabile
mento dei quadri BT per data center
dell’infrastruttura IT, sono necessari un
si devono valutare le condizioni del
basso carico di incendio e una bassa
luogo di installazione, il ciclo di utilizzo
suscettibilità alle interferenze elettro-
e i requisiti di disponibilità. L’aspetto
magnetiche.
primario è comunque quello di garan-
tire la sicurezza degli operatori e di
Di seguito sono riportati gli aspetti
prevenire i danni agli impianti. É anche
rilevanti per un sistema ottimizzato di
necessario accertarsi che il quadro
distribuzione e backup dell’alimenta-
scelto sia verificato con prova in labo-
zione:
ratorio (ex prove di tipo, ovvero con
◾◾ Una o più alimentazioni indipen-
verifica di conformità secondo IEC 61
denti, a seconda dei requisiti di
439-1/-2, VDE 0660-600-1/-2) e con
disponibilità
prova addizionale in condizioni d’arco
◾◾ Distribuzione secondaria traspa-
dovuto a un guasto interno (vedi
rente (PDU con indicazione dei
rapporto tecnico IEC/TR 61 641, VDE
consumi istantanei)
0660-500, Allegato 2). Il quadro e i
◾◾ Protezione dell’alimentazione di
dispositivi di protezione devono essere
corrente garantita anche in caso di
scelti dando sempre precedenza alle
interruzione tramite UPS (gruppi di
prescrizioni relative ai requisiti dell’in-
continuità)
tera rete ( selettività totale , selettività
◾◾ Protezione del circuito DC con
parziale). Si raccomanda di collegare
batterie e risorse energetiche alter-
all’alimentazione un quadro B.T. con
native, come fotovoltaico ed eolico
sistema di isolamento della sbarra
◾◾ Capacità di attivare e disattivare il
tramite sistemi a sbarre con compo-
carico IT utilizzando sistemi di prese
nenti di connessione standard. Questo
intelligenti
riduce al minimo il numero dei guasti.
I quadri B.T. devono essere installati
rispettando le distanze minime da
ostacoli specificate dal costruttore
del quadro. Le distanze minime per i
passaggi di manutenzione e servi-
zio devono essere conformi a IEC
60 364-7-729 (VDE 0100-729). Nel
complesso la distribuzione di corrente

38 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

Distribuzione affidabile della mostra come configurare un sistema


corrente di distribuzione di corrente sicuro e
affidabile.
I requisiti sull’alimentazione elettrica
variano in ogni data center a seconda
Tale sistema include:
delle apparecchiature presenti. Tutta-
◾◾ Quadro generale di bassa tensione
via il sistema di base per la distribu-
◾◾ Backbone (dorsale) del data center
zione elettrica di un data center è
◾◾ Quadro di distribuzione secondaria
identico e comprende il collegamento
◾◾ Sistemi multipresa
alla rete di un fornitore di energia
elettrica, uno o più sistemi UPS e un
Gli UPS sono anch’essi alimentati
generatore. L’esempio della soluzione
tramite il sistema di distribuzione di
di Rittal e Siemens (v. pagina 75)
rete secondaria convenzionale.

Infrastrutture IT 39

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

Gruppo statico di continuità (UPS) mente dimensionato tra i 10 e i 15


minuti a pieno carico (100%).
Gli UPS, acronimo inglese di Uninter-
Esso è prolungabile a seconda dell’ap-
ruptible Power Supply (alimentazione
plicazione e del paese di destinazione.
non interrompibile) sono componenti
Unità di alimentazione di emergenza
base di un data center. Essi furono
o batterie addizionali sono collegabili
inizialmente introdotti sulle piattaforme
tramite un semplice hot-swap. La
petrolifere dove vennero utilizzati fino
capacità di un sistema UPS e della
alla metà degli anni ’60. L’UPS è un ele-
batteria è definita in funzione dell’ener-
mento critico nella determinazione della
gia immagazzinata, del tipo di utenze
disponibilità di una infrastruttura IT.
e del livello di consumo. Entro il tempo
In Europa, la norma di riferimento sui
di autonomia i sistemi influenzati
sistemi UPS è la EN 50 091, che pre-
che fanno parte del circuito di carico
scrive i seguenti requisiti:
devono essere spenti o disconnessi.
◾◾ mantenere la continuità dell’alimen-
tazione del carico anche in caso
di superamento dei limiti superiori
(sovratensioni transitorie e picchi
di tensione) o dei limiti inferiori
(interruzioni e buchi di tensione)
nella tensione di rete nell’ordine dei
millisecondi
◾◾ fornire una tensione di uscita sinu-
soidale pulita e di alta qualità
◾◾ filtrare le alte sovratensioni perico-
lose (ad es. fulminazioni)
◾◾ fornire una adeguata capacità di
riserva in caso di interruzione di rete
per assicurare il normale shutdown
dei sistemi protetti o per mante-
nere l’operatività fino a quando i
generatori ausiliari permanenti sono
attivati.

I sistemi UPS generalmente sono


costituiti da due unità funzionali con i
seguenti compiti:
◾◾ attenuazione dei transitori di
tensione, ad es. provocate da fulmi-
nazioni e cadute di tensione
◾◾ commutazione entro pochi millise-
condi in battery mode
L’autonomia delle batterie è inusual-

40 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

Codici di classificazione degli UPS secondo EN 62 040-3


Codice di classificazione UPS

V F I S S 1 2 3

Prestazione dinamica
Caratteristiche dell’uscita Forma d’onda in uscita
della tensione d’uscita
Solo in modo di funziona- 1a lettera: modo Normale 1° numero: prestazioni in
mento Normale o Bypass condizioni di cambiamento
del modo di funzionamento
2a lettera: modo Batteria 2° numero: inserzione del
carico lineare (caso più
sfavorevole) in modalità
normale o batteria
3° numero: inserzione del
carico non lineare (caso
più sfavorevole) in modalità
normale o batteria
Significato dei codici
VFI (“Voltage-Frequency Inde- S: la forma d’onda d’uscita 1: ≤ figura 1 in 5.3.1 (nes-
pendent”): l’uscita dell’UPS é è sinusoidale. Tasso di suna interruzione)
indipendente dalle variazioni della distorsione armonica totale
tensione e della frequenza di D < 0,08 e armoniche nei 2: ≤ figura 2 in 5.3.1 (interru-
alimentazione (rete). La tensione limiti indicati dalla IEC 61 zione fino a 1 ms)
di alimentazione è entro i limiti 000-2-2 in tutte le condizioni
della IEC 61 000-2-2. Questo di carico di riferimento 3: ≤ figura 3 in 5.3.1 (interru-
avviene in quanto la tensione di lineare/non lineare. zione fino a 10 ms) 4.
alimentazione non è regolata e,
in accordo con quanto riportato X: la forma d’onda d’uscita 4. Per i dettagli contattare il
nella Nota a margine, la IEC è sinusoidale come per la costruttore
61000-2-2 definisce solo i livelli classe“S”. Con carico di rife-
normali di armoniche e di distor- rimento lineare e non lineare
sione, senza fornire informazioni il fattore di distorsione D è
sulle variazioni di frequenza. > 0,08 se il carico applicato
supera i limiti stabiliti dal
VFD (“Voltage-Frequency Depen- costruttore
dent”): l’uscita dell’UPS dipende
dalle variazioni della tensione Y: La forma d’onda d’uscita
di alimentazione di rete e della non è sinusoidale se si
frequenza superano i limiti indicati nella
VI: la frequenza di uscita dell’UPS IEC 61 000-2-2 (v. dati del
dipende dalla frequenza di rete; costruttore per la forma
le variazioni di tensioni sono sta- d’onda).
bilizzate da dispositivi elettronici
attivi/passivi di regolazione della
tensione entro i limiti normali di
funzionamento

Nota: la IEC 61 000-2-2 definisce i livelli normali di armoniche e di distorsione previsti per
la rete di alimentazione pubblica sui morsetti dell’utenza, prima del collegamento di una
data installazione.

Infrastrutture IT 41

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

Classificazione delle anomalie di rete e impianti UPS


La norma di prodotto EN 62 040-3 sui sistemi UPS definisce dieci diverse
anomalie della tensione di alimentazione che possono essere intercettate da tali
sistemi:
Soluzione
Anomalie di EN Soluzione
Tempo E.s. con scari-
rete 62 040-3 UPS
catore

Interruzione rete
1. > 10 ms Classifi- –
di alimentazione
cazione 3
VFD Modalità
Fluttuazioni di Voltage + passiva di
2. < 16 ms –
tensione Frequency riserva
Dependent standby
(offline)
Picco /sovraten-
3. 4 a 16 ms –
sione

4. Sottotensioni prolungate Classifi- –


VI Voltage cazione 2
Independ- Modalità
ent Line Interac-
5. Sovratensioni prolungate tive –

Picchi di ten-
6. < 4 ms –
sione

Protezione
Scariche dalle sovrat-
elettriche atmos- ensione e
7. sporadiche
feriche con alta fulminazioni
intensità VFI Volt- (IEC 60 364-
Classifi- 5-53)
age +
cazione 1
Frequency
modalità
Independ-
8. Burst periodici Conversion –
ent
(on line)

Distorsioni
9. continue
armoniche

Variazioni fre-
10. sporadiche –
quenza

Tipi di anomalie dell’alimentazione di rete e soluzioni UPS idonee secondo IEC 62 040-3
(VDE 0558-530) [12]

42 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

Modalità di funzionamento di un
UPS Conclusione
La funzione di base di un UPS
◾◾ Modalità Normale (online) è quella di fornire continuità di
Il raddrizzatore è alimentato dalla alimentazione all’utenza. Inoltre
tensione di rete e la batteria viene esso serve anche per migliorare la
caricata dal circuito DC. qualità dell’alimentazione. La EN
62 040-3 è stata redatta con lo
◾◾ Modalità Batteria scopo di classificare i sistemi UPS
In caso di interruzione della rete di attraverso un codice costituito da
alimentazione pubblica. L’inverter è tre parti, per i dettagli del quale si
alimentato con l’energia immagaz- rimanda alla norma.
zinata nella batteria fino a quando la
batteria è scarica.

◾◾ Modalità Bypass
Quando l’inverter è sovraccarico o
difettoso. Tale modalità è attivata
anche quando il raddrizzatore o la
batteria presentano delle anomalie
di funzionamento. L’UPS in tal caso
è baipassato.

Infrastrutture IT 43

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

Ridondanza dei sistemi UPS sificazione del data center e il tempo


Per garantire l’affidabilità dell’alimenta- massimo di fuori servizio ammissibile
zione elettrica, è opportuno utilizzare indicano se sono necessari sistemi
configurazioni UPS ridondanti. La clas- UPS ridondati.

UPS
Downtime
Cat- Data center/ (fuori
Armadio server Armadio server
egoria Data server room servizio)
Center data center
da 7 kW da 500 a permesso
fino a 7 kW
a 40 kW 2500 Watt/m2
Standard, tempo minimo di Standard, tempo minimo di
backup (autonomia) min. 10 backup (autonomia) min. 10
minuti (incl. ventilazione), la minuti (incl. ventilazione), la
A durata minima dipende dal durata minima dipende dal 12 ore
tempo necessario per uno tempo necessario per uno
shutdown controllato dei shutdown controllato dei
server. server.
B Ridondante (N+1), tempo minimo di backup 10 minuti 1 ora
C Ridondante (2N), tempo minimo di backup 10 minuti 10 min
D Ridondante 2 (N+1), tempo minimo di backup 10 minuti < 1 min
Fonte: Matrice BITKOM “Planning aids for a reliable data center”.

Ridondanze applicabili con l’impiego di sistemi UPS1):

N 100% 100%
2N
100%

100%
N+1 50%
100%
50%

50%
2 (N+1)
50% 50%

N+1 50% 50%

50% 50%

1) BITKOM, Reliable Data Center

44 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

Disponibilità tramite la sicurezza fisica


Informazioni estratte dalle pubblicazioni del BSI (agenzia governativa tedesca
responsabile per la sicurezza informatica)
Manuale per la protezione di base IT Catalogazione delle misure di
Ogni modulo del Manuale (IT Baseline protezione
Protection Manual) contiene una breve Questa sezione fornisce una descri-
descrizione delle risorse, delle proce- zione dettagliata delle misure di prote-
dure e dei sistemi IT che compongono zione citate nel Manuale “IT Baseline
il sistema da proteggere, oltre a una Protection Manual”. Le misure sono
panoramica sulla sicurezza, sui rischi raggruppate in 6 cataloghi:
potenziali e sulle misure raccoman-
date. I moduli sono organizzati nelle ◾◾ M1: Infrastrutture
seguenti sezioni del Manuale: ◾◾ M2: Organizzazione
◾◾ M3: Personale
◾◾ B1: Aspetti generali della sicurezza ◾◾ M4: Hardware e software
informatica ◾◾ M5: Comunicazione
◾◾ B2: Sicurezza della infrastruttura ◾◾ M6: Alimentazione di emergenza
◾◾ B3: Sicurezza dei sistemi IT
◾◾ B4: Sicurezza in rete
◾◾ B5: Sicurezza nelle applicazioni

Catalogazione dei rischi


Questa sezione contiene le descrizioni
dettagliate dei rischi che sono stati
individuati nei singoli moduli come
potenziali minacce. Tali rischi sono
raggruppati nei seguenti cataloghi:

◾◾ G0: Rischi elementari


◾◾ G1: Forza maggiore
◾◾ G2: Problemi organizzativi Controllo e autorizzazione accessi a edifici/
◾◾ G3: Errori umani locali/armadi rack
◾◾ G4: Guasti tecnici
◾◾ G5: Atti intenzionali

Il Catalogo G0, oltre ai rischi elemen-


tari, contiene informazioni di carat-
tere generale che possono essere
utilizzate come base per effettuare
un’analisi dei rischi.

Infrastrutture IT 45

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

Criteri per la pianificazione della disponibilità

Obiettivi

◾◾ Identificare gli scenari di applicazione


◾◾ Valutare i rischi potenziali
Pianificazione e ◾◾ Documentare le decisioni
progettazione ◾◾ Generare il concetto di protezione
◾◾ Definire le linee guida di utilizzo

◾◾ Identificare i requisiti dei prodotti da fornire (se possibile


Approvvigionamen- sulla base degli scenari di applicazione in fase di pro-
to (ove richiesto) gettazione)
◾◾ Selezionare i prodotti adatti

◾◾ Definire e svolgere batterie di test


◾◾ Installazione e configurazione in conformità con le linee
Implementazione guida di protezione
◾◾ Formazione e familiarizzazione di tutte le persone
coinvolte

◾◾ Misure di protezione per il sistema operativo (ad esem-


pio la registrazione)
◾◾ Aggiornamento e miglioramento continuo
Funzionamento ◾◾ Gestione delle modifiche
◾◾ Organizzazione ed esecuzione degli interventi di manu-
tenzione
◾◾ Audit

Ordinamento ◾◾ Revoca delle autorizzazioni


◾◾ Rimozione di database e riferimenti a tali dati
(se necessario) ◾◾ Eliminazione sicura dei supporti dati

◾◾ Progettazione e organizzazione della protezione dei dati


Alimentazione di ◾◾ Uso della ridondanza per aumentare la disponibilità
emergenza ◾◾ Gestione degli incidenti di sicurezza
◾◾ Creazione di un piano di emergenza

Fonte: www.bund.bsi.de

46 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Disponibilità

Il rack IT come elemento base ◾◾ Protezione dagli accessi non auto-


della protezione fisica rizzati; blocchi di sicurezza e sistemi
L’armadio IT fornisce una base sicura di chiusura antieffrazione
per l’alloggiamento dei server e dei ◾◾ Installazione di impianti di rivela-
sistemi IT in un data center. zione ed estinzione incendio
◾◾ Massima garanzia di espandibilità
Requisiti per un armadio server (ulteriori rack IT)
sicuro:
Nei data center ad alte prestazioni, gli
◾◾ Scalabilità per integrare i compo-
armadi IT sono installati sia stand-alone
nenti da 482.6 mm (19˝)
che in batteria. Un armadio modulare
◾◾ Espandibilità attraverso accessori
può essere smontato, rimontato e
intelligenti
modificato con facilità, comprese le
◾◾ Facilità di installazione, riduzione
soluzioni di climatizzazione.
della complessità degli accessori
◾◾ Stabilità; la capacità di carico (fino
a 1.500 kg) consente alta densità di
server e utilizzo di blade server

Data center sicuro, ignifugo, configurabile come soluzione di sistema: è il Micro Data Center
di Rittal

Infrastrutture IT 47

bt_it_103_28_47_grund_verfuegbarkeit_ITA_v2.indd 47 25/01/16 15:05


Nozioni di base sulle Infrastrutture IT - Efficienza

■ Efficienza
Fattori per un IT efficiente
Nonostante l’introduzione di numerose innovazioni per migliorare l’efficienza, il
consumo energetico dei data center è ancora molto elevato, tanto che, tra i costi
operativi, quello energetico è solitamente il fattore di gran lunga più rilevante.
Sono i componenti elettronici e i processori nei data center che dissipano calore
(cioè energia), equivalente alla potenza termica di progetto o TDP (Thermal
Design Power).
È sulla base del TDP che viene progettato il sistema di raffreddamento dei
sistemi IT. Si viene così a creare un conflitto tra potenza di calcolo, costi operativi
e sistemi di climatizzazione interna. In ogni caso, l’efficienza energetica rimane
uno dei requisiti fondamentali dei moderni data center, insieme alla disponibilità e
alla sicurezza.

4
2
4

4 3
3

2
3

2
1
1

2 2
2

 Server IT  Distribuzione di corrente


 Raffreddamento  Illuminazione

48 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT - Efficienza

Secondo le più recenti stime, la Le variabili che influenzano


domanda complessiva di energia di un l’efficienza di un data center
data center è suddivisa nelle seguenti
voci: 50% per i server, 35% per le ◾◾ Efficiente fornitura della energia
soluzioni di raffreddamento, 12% per richiesta
la distribuzione dell’alimentazione e ◾◾ Efficiente dissipazione di potenza
3% per l’illuminazione. dai server
A seconda del sito scelto, i costi ener- ◾◾ Scelta dell’ architettura e del sito
getici pesano in misura differente sui ◾◾ Opzioni di scalabilità
costi di gestione complessivi.
Quanto più alta è la temperatura
dell’aria calda prodotta dagli apparati
IT, tanto più efficiente è il sistema di
raffreddamento. Pertanto, maggiore è
la differenza di temperatura tra aria di
ripresa e aria di mandata, minore è il
volume d’aria necessario per aspor-
tare il carico termico dal data center.
Questo principio vale anche quando il
fluido frigorigeno è acqua. In più con il
50% Server IT 12% Distrib. di corrente
raffreddamento a liquido, quanto più
35% Raffreddamento 3% Illuminazione il raffreddamento avviene in corrispon-
denza dei punti caldi (server), tanto più
efficiente sarà il processo. E quanto
più alta è la temperatura di ritorno
dell’acqua, tanto più a lungo sarà
utilizzabile un sistema di free-cooling,
senza impiego di compressori.

La tecnica di free-cooling a basso consumo energetico è utilizzata


in numerose applicazioni.

Infrastrutture IT 49

bt_it_104_48_55_grund_effizienz_ITA_v2.indd 49 25/01/16 15:07


Nozioni di base sulle Infrastrutture IT - Efficienza

Anche i seguenti aspetti dovrebbero mina il livello complessivo di efficienza


essere considerati al fine di migliorare di un data center.
l’efficienza: la modularizzazione, non-
ché il monitoraggio e il controllo mirato Uso efficiente dell’energia nei data
delle utenze. center
Una valutazione quantitativa può
Nel quadro di una valutazione obiettiva
essere ottenuta in vari modi. L’approc-
del ROI (Return On Investment), si
cio del consorzio Green Grid si basa
devono considerare oltre ai costi di
su due parametri:
investimento anche i costi operativi
◾◾ Data Center Infrastructure Efficiency
previsti. Tra questi spiccano i costi per
(DCIE)
il personale e i costi energetici.
◾◾ Power Usage Effectiveness (PUE)
É la somma dei requisiti di efficienza
Il DCIE misura il livello di efficienza
dei componenti, dei sistemi e quindi
energetica come percentuale.
dell’intera infrastruttura IT che deter-

Formula di calcolo dell’efficienza energetica di un data


center

Data Center Infrastructure Efficiency (DCIE)

Consumo energetico del sistema IT


DCIE = x 100%
Consumo energetico totale del
data center
Power Usage Effectiveness (PUE)

PUE = Consumo energetico totale del data center


Consumo energetico del sistema IT

Calcolo dell’energia termica


(perdita di calore o potenza frigorifera richiesta)

Q = c x m x (Ta – Tz)

Q > E
 nergia termica m > M assa del mezzo
(calore/potenza frigorifera) (aria o acqua)
Ta = Temperatura aria di ripresa
c > C
 oefficiente termico specifico Tz = Temperatura aria di mandata
(aria/acqua)

50 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT - Efficienza

L’indice DCiE misura il livello di sistemi di storage. Il valore teorico


efficienza energetica dei data center in ideale sarebbe 1. In un data center
percentuale. dove il controllo dei costi è prioritario,
tutte le utenze sono ottimizzate per
Il valore PUE, spesso citato, è il
l’efficienza.
rapporto tra la potenza totale assorbita
dal data center e quella utilizzata dai PUE = rapporto tra la potenza
soli apparati IT. elettrica totale assorbita dal data
center e la potenza assorbita dalle
Un valore di PUE pari a 3 caratterizza apparecchiature IT;
un data center fortemente inefficiente: ◾◾ Regola: quanto più inefficienti sono
significa che due terzi della potenza i singoli componenti, tanto peggiore
elettrica fornita è dedicata all’alimen- è l’efficienza energetica dell’intero
tazione dei sistemi di raffreddamento, data center.
mentre solo un terzo è utilizzata dai ◾◾ L’efficienza di un data center è
computer. Quanto più il valore di PUE significativamente influenzata dalle
si avvicina a 1, tanto più efficiente è il prestazioni dei sistemi di raffred-
data center. Valori di PUE pari a 1.3 damento attivo dei server e dalla
sono oggi raggiungibili; ciò significa dissipazione del calore dal data
che solo il 30% dell’energia comples- center.
siva non è utilizzata dai server o dai ◾◾ Anche la differenza di tempera-
tura tra l’aria di ripresa e l’aria di
ingresso ai server o al data center
è uno dei fattori più rilevanti per
la realizzazione di un sistema di
climatizzazione IT efficiente.

In un data center gestito economicamente,


tutti i consumi sono ottimizzati perchè sia
efficiente.

Infrastrutture IT 51

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT - Efficienza

Come migliorare l’efficienza di un data center


◾◾ Sostituzione dei server obsoleti con Esempio di efficienza
nuovi blade server, virtualizzazione e Analogamente alla potenza del data
Server Load Management center, anche la potenza frigorifera
◾◾ Ottimizzazione della climatizzazione massima deve essere dimensionata in
tramite la gestione della temperatura rapporto alla temperatura ambiente più
e dei volumi di aria sfavorevole. Il grafico dell’andamento
◾◾ Impiego della tecnologia di freecoo- settimanale mostra che, senza una
ling integrata (utilizzo gratuito dell’aria gestione complessiva, il raffredda-
ambiente per il raffreddamento) mento il più delle volte è sovradimen-
◾◾ Compartimentazione del corridoio sionato.
caldo e freddo nella infrastruttura IT
◾◾ Gestione dei processi di cooling
secondo l’effettivo fabbisogno
◾◾ Raffreddamento con acqua di falda
o geotermia
◾◾ Generazione alternativa dell’energia,
ad es., tramite un impianto fotovol-
taico per il fabbisogno energetico
specifico del data center
◾◾ Analisi complessiva dei processi
con software DCIM (Data Center
CW

Infrastructure Management)
LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM
◾◾ Scelta del sito, per sfruttare una
temperatura media annua più Raffreddamento insufficiente
favorevole Raffreddamento ottimale
Carico termico (solo sistemi IT)
◾◾ Collegamento dei data center: distri-
buzione dei carichi secondo i criteri
di efficienza, tra cui climatizzazione,
costi energetici, potenza di calcolo

L’efficienza può essere notevolmente incrementata nelle Infrastrutture IT sia con


l’integrazione della tecnica del freecooling, che con la compartimentazione dei corridoi
freddi/caldi o con l’ottimizzazione delle soluzioni di climatizzazione.

52 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT - Efficienza

Monitoraggio
Le informazioni ottenibili dal monito- leggermente superiore per l’adozione
raggio centralizzato consentono di di soluzioni di raffreddamento ad alta
svolgere tre importanti passaggi per efficienza energetica è ammortizzabile
determinare il fabbisogno effettivo di nel giro di pochi mesi.1)
energia:
◾◾ Analisi Monitoraggio, controllo e docu-
◾◾ Ottimizzazione mentazione tramite software
◾◾ Controllo complessi
Il monitoraggio di ogni singolo sistema
La valutazione del fabbisogno ener- nel data center è necessario per
getico totale di un data center può garantire la sicurezza e la disponibilità.
spesso evidenziare delle potenzialità di Per questo motivo un “centro di elabo-
riduzione dei consumi e dei costi ener- razione dati affidabile” deve disporre di
getici. Se il fabbisogno energetico è un Data Center Management System
adeguatamente calcolato nella fase di (DCIM) . Linee guida in tal senso sono
progettazione del data center, spesso state pubblicate nel “IT Infrastructure
è opportuno riconsiderare le decisioni Library (ITIL)” e sono applicabili a
di investimento. Infatti, un investimento qualsiasi organizzazione IT.

1) BITKOM, Energy efficiency in the data center

Infrastrutture IT 53

bt_it_104_48_55_grund_effizienz_ITA_v2.indd 53 25/01/16 15:07


Nozioni di base sulle Infrastrutture IT - Efficienza

Data Center Infrastructure Management System (DCIM)


Per garantire la sicurezza globale server e nel data center, raccolgono
di un data center è necessario un informazioni quali temperatura, umi-
monitoraggio sistematico di tutta dità, velocità dell’aria e prestazioni dei
l’infrastruttura, dai server alle soluzioni computer, trasmettendoli agli ammi-
di climatizzazione, alimentazione, nistratori IT tramite un software DCIM
cablaggio, antincendio, fino ai sistemi (Data Center Infrastructure Manage-
di protezione contro gli accessi non ment System). Anche grazie a tali dati,
autorizzati. Per questo scopo sono il funzionamento del data center viene
necessari sistemi di monitoraggio ottimizzato automaticamente al fine di
intelligenti. I sensori, alloggiati nei rack migliorarne l’efficienza.

L’amministratore può controllare il data center direttamente da un armadio rack con una
semplice postazione estraibile (nella figura: l’unità “monitor-tastiera 1 HE” di Rittal)

54 Infrastrutture IT

bt_it_104_48_55_grund_effizienz_ITA_v2.indd 54 25/01/16 15:07


Nozioni di base sulle Infrastrutture IT - Efficienza

L’autorizzazione agli accessi è un elemento importante della sicurezza fisica.

◾◾ Alimentazione e protezione dell’ali- data center può essere aumentato


mentazione per dare migliorare la produttività e
◾◾ Raffreddamento e distribuzione ai ottimizzare l’efficienza. La connessione
server rack e agli scambiatori di al sistema centralizzato di gestione
calore dell’edificio (BMS) e il monitoraggio
◾◾ Temperatura / umidità nel locale di questi dati sono necessari per
tecnico e nei server garantire il funzionamento ottimale
◾◾ Monitoraggio data center e server ed energicamente efficiente del data
rack center.
◾◾ Sicurezza di accesso (autorizzazioni
incluse)
◾◾ Efficienza, consumo energetico,
bilancio energetico e raffredda-
mento efficiente

È importante che la generazione auto-


matica di report per l’amministratore IT
avvenga a intervalli predefiniti. In que-
sto modo è possibile il monitoraggio
del grado di utilizzo, dei costi operativi
e dell’efficienza del data center. Da
questi dati è possibile ricavare l’anda-
mento dei consumi energetici attuali,
mensili e annuali; lo sfruttamento del

Infrastrutture IT 55

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT - Luogo di installazione

■ Luogo di installazione
Fattori di scelta del luogo più idoneo
Valutazione della location in funzione dell’infrastruttura
L’analisi della location dal punto di vista della sicurezza, della disponibilità e
dell’efficienza energetica è importante nella fase di progettazione di un nuovo
data center.
◾◾ Quali sono le condizioni climati-
che della location, ad esempio la
media della temperatura ambiente
(confronto tra Dubai/Germania/
Norvegia)?
◾◾ Quali Infrastrutture sono disponibili,
ad es. edifici, container, alimenta- Climatizzazione
zione o fonti energetiche alternative
(fotovoltaico)?
◾◾ Quali sono i costi dell’energia
nel luogo di installazione e quali
alternative esistono per il raffredda-
mento?
◾◾ La location ha una buona acces-
sibilità? (costi per le Infrastrutture
necessarie, come arrivare ecc.)?
◾◾ Quale livello di istruzione ha il per-
sonale addetto al data center?

Edifici

56 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT - Luogo di installazione

Connettività di rete

Tassazione

Decisione
sulla
“Location IT”

Sicurezza

Personale qualificato,
Costi energetici rete dei trasporti

Infrastrutture IT 57

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT - Luogo di installazione

Fattori di scelta del luogo più idoneo


Climatizzazione e costi energetici
I costi energetici per l’alimentazione
dei sistemi e per la climatizzazione
possono essere fattori decisivi nella
scelta della location di un nuovo data
center.
La temperatura ambiente media
annuale del luogo di costruzione del
data center (ad es. 9,2 °C in Germa-
nia, 5,8 °C in Norvegia) può essere
un importante criterio di scelta. Con
una temperatura media annua bassa,
è possibile sfruttare per periodi più
lunghi il free cooling (utilizzo dell’aria
fredda esterna per il raffreddamento)
senza dover ricorrere a sistemi frigo-
riferi
Esempio :
◾◾ Norvegia –
Temperatura media annua
+ 5.8°C
◾◾ Germania –
Temperatura media annua
+ 9.2°C
◾◾ Dubai –
Temperatura media annua
+ 27.4°C
Temperatura °C

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

Dubai
Germania
Norvegia

Confronto tra le temperatura medie annuali in Germania, Norvegia e Dubai

58 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT - Luogo di installazione

Fattori di scelta del luogo più idoneo


Accessibilità degli edifici, perso-
nale qualificato

◾◾ Posizione del data


center nell’edificio
- Luce solare
- Sicurezza
- Collegamento alla rete di alimen-
tazione
◾◾ Costi di accessibilità alle Infrastrut-
ture e ai server per controllo, manu-
tenzione, guasti del sistema , ecc.
◾◾ Disponibilità di personale qualificato
e addestrato
◾◾ Espandibilità e quindi sicurezza a
lungo termine

Applicazioni e sistemi IT sempre più complessi non possono essere gestiti in sicurezza
senza la disponibilità di personale qualificato

Infrastrutture IT 59

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT - Luogo di installazione

Fattori di scelta del luogo più idoneo


Connettività di rete, tassazione e
security
Si deve sempre effettuare una valuta-
zione del rischio della location. I poten-
ziali rischi sono:
Connettività di rete
◾◾ Collegamento dei nodi Internet
Tassazione
◾◾ Imposte nazionali e regionali (tasse
sulle attività produttive) e oneri
fiscali
Security
◾◾ Disastri naturali, ad es. rischio di
inondazioni o terremoti
◾◾ Situazione stradale, ad es. percorsi
per il trasporto di merci pericolose
◾◾ Distanza dagli aeroporti (viabilità,
rotte aeree)
◾◾ Stabilità politica e ordinamento
giuridico
◾◾ Vicinanza a impianti o attrezzature
che possono costituire rischi di
incendio , ad esempio, centrali elet-
triche, impianti chimici , gasdotti,
ecc.
◾◾ Potenziali fonti di disturbi elettroma-
gnetici, come trasformatori, cabine
di trasformazione, apparecchiature
di trasmissione e linee ferroviarie
◾◾ Sicura accessibilità e protezione
contro gli atti vandalici

60 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT - Luogo di installazione

Esempio per comprendere il significato dei fattori di scelta del luogo


più idoneo

Si considera una società di servizi con 200 dipendenti e un data center con
capacità di 200 kW. I dipendenti della società utilizzano processi e strumenti
basati su software. I dati digitali sono memorizzati in modo permanente e
vengono eseguiti backup periodici. Alcuni clienti richiedono l’archiviazione dei
propri dati fino a 10 anni, così la quantità corrente di dati è pari a 40 terabyte.
L’orario di lavoro dei dipendenti (Lunedi – Venerdì 6:00-20:00) favorisce
l’utilizzo di energia rinnovabile.

Climatizzazione e Edifici e accessibilità Collegamento alla


costi energetici Posizione centrale, rete, tassazione e
Server alloggiati nel accesso sicuro al security
seminterrato (ambiente seminterrato. Costi elevati per la
fresco), aria condi- Buoni collegamenti di linea dedicata, basse
zionata nell’ala nord trasporto. tasse per le imprese.
dell’edificio, il consumo Ambiente rurale privo
di energia per la clima- di rischi.
tizzazione e i computer
dipende dall’utilizzo del
sistema fotovoltaico nel
corso della giornata,
energia acquistata
ridotta del 90 %.

Infrastrutture IT 61

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Il futuro

■ Il futuro
Opzioni per le future Infrastrutture IT
Nuovi modelli di utilizzo, nuove tecnologie e una mutata comprensione di come i
servizi di un data center debbano essere messi a disposizione degli utenti
influenzano lo sviluppo futuro delle Infrastrutture IT. Sbagliare oggi una decisione
di investimento può risultare costoso domani.

chiara tendenza verso l’utilizzo di


server con alimentazione in corrente
continua (CC), con l’obiettivo di ridurre
ulteriormente il consumo energetico.
Hewlett Packard, primario costruttore
di server su scala globale, stima che
l’efficienza della distribuzione centraliz-
zata di corrente continua è maggiore
del 10 % rispetto a quella della
corrente alternata. Se il server viene
alimentato direttamente con corrente
continua, i costi possono essere ridotti
fino al 15 % e lo spazio fisico per il
server fino al 25 %.

Nuovi componenti elettronici


E’ prevedibile un ulteriore sviluppo
dei server con formato diverso dai
19˝. Per questi componenti è stata
sviluppata una nuova tecnologia per il
raffreddamento a liquido delle schede
Data center sicuri e protetti saranno sempre
madre, che vengono completamente
più diffusi nel prossimo futuro.
incapsulate e raffreddate con un
refrigerante non elettricamente con-
La sicurezza di funzionamento e duttivo. I processori più recenti, come
l’efficienza energetica sono in cima ad esempio quelli dotati di transistor
alla lista delle priorità e sono aspetti tridimensionali, sono oggi presenti sul
complessi. Si va da modelli di fun- mercato con un TDP (Thermal Design
zionamento ottimizzati su varianti di Power) sempre più basso in termini di
raffreddamento a risparmio energetico, consumo energetico.
all’utilizzo di componenti sempre più
efficienti negli alimentatori dei server. I Alta densità di potenza
miglioramenti sono attuati a tutti i livelli, Soluzioni efficienti sono necessarie per
dalla microarchitettura dei server alla applicazioni ad alta intensità di calcolo,
scelta del sito dei nuovi data center. come le applicazioni cloud-based,
l’uso del cosiddetto “Big Data” e
Alimentazione in corrente continua CC la tendenza verso immagini ad alta
I più recenti sviluppi dimostrano una risoluzione e filmati (ad alta e ultra

62 Infrastrutture IT

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Nozioni di base sulle Infrastrutture IT – Il futuro

alta definizione) richiedono soluzioni Le condizioni climatiche


efficienti. In questi casi l’infrastruttura E’ anche in atto un mutamento in
IT può offrire una soluzione intelligente quelli che sono i requisiti sulle con-
alle contrastanti esigenze di presta- dizioni climatiche di un data center.
zioni, disponibilità ed efficienza. I L’associazione ASHRAE ha reso più
nuovi approcci comprendono cluster flessibili le specifiche sulle tolleranze
IT installati in ambienti speciali, come delle temperature di riferimento
nelle gallerie in disuso in Scandinavia ammissibili dei data center. Oggi sono
dove si utilizza l’acqua di mare per consentite temperature ambiente fino
il raffreddamento e si sfruttano fonti a 40 °C. Grazie a questa estensione
rinnovabili. del campo utile di valori di temperature
e umidità è possibile sfruttare al meglio
Progettazione modulare la tecnica del freecooling indiretto, cioè
Per effetto della crescente standar- mediante acqua di raffreddamento o
dizzazione, sempre più data center diretto, cioè con aria esterna filtrata.
saranno costruiti in futuro con una Ad esempio i data center in Nord
struttura modulare. Ciò consentirà Europa possono essere raffreddati
un ampliamento continuo del data con aria esterna ad eccezione solo di
center, grazie a moduli prefabbricati alcuni giorni all’anno. Nella scelta della
per armadi server e di rete, climatizza- location del data center è utile valutare
zione e alimentazione, sempre in linea quanto le condizioni climatiche con-
con la richiesta di potenza di calcolo, sentano di utilizzare il free cooling per
scalabile da 20 kW a 450 kW. Tale un funzionamento a basso consumo
approccio modulare incide tra l’altro energetico.
sulla riduzione dei costi di investimento
e di manutenzione.

Con Infrastrutture IT perfettamente dimensionate si possono realizzare data center a prova


di futuro con potenze di calcolo fino a 450 kW.

Infrastrutture IT 63

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64 Infrastrutture IT

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Componenti di sistema
per le Infrastrutture IT
Page
Armadi IT................................................................................ 66
Configurazione e struttura ......................................................... 68
Utilizzo in ambienti industriali .................................................... 69
Aerazione passiva e dissipazione del calore .............................. 70
Protezione dagli accessi indesiderati ........................................ 71
Gestione dei cavi ........................................................................ 71
Pannellature esterne e chiusure ................................................. 72
Sicurezza di funzionamento ....................................................... 72
Accessori vari ............................................................................. 73

IT power................................................................................. 74
Componenti per la distribuzione di corrente .............................. 74
Componenti di un UPS ............................................................. 77
Componenti del sistema di gestione della corrente (Power Mana-
gement System) ......................................................................... 79

IT cooling............................................................................... 80
Criteri decisionali e varianti per il raffreddamento IT .................. 81
Panoramica dei sistemi ............................................................. 82
Soluzioni di climatizzazione IT ................................................... 83
Raffreddamento ........................................................................ 86

IT monitoring........................................................................ 88
Raffreddamento ......................................................................... 88
IT security.............................................................................. 90
Componenti di security per rack e sale ..................................... 90
Protezione antincendio ............................................................... 92

Infrastrutture IT 65

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - Armadi IT

■ Armadi IT
Le prestazioni di una Infrastruttura IT dipendono in larga misura dalla interazione
tra le sue varie parti. Oggi gli armadi e i rack IT giocano un ruolo fondamentale
per quanto riguarda la disponibilità, l’affidabilità e il TCO (Total Cost of
Ownership) dell’Infrastruttura IT.
Scegliendo armadi server moderni e idonei alle vostre applicazioni potrete
disporre di una piattaforma di sistema nella quale i sistemi di climatizzazione, di
alimentazione e di sicurezza sono perfettamente coordinati tra loro e lo spazio è
ottimizzato. I principali criteri di scelta sono:
◾◾ massima densità di allestimento
◾◾ uso efficiente dello spazio
◾◾ adattabilità
I moderni rack IT sono facilmente configurabili, riducono i costi effettivi di
gestione (TCO) e contribuiscono a razionalizzare il costo di esercizio per singolo
rack.

Configurazione schematica di un Data Center

66 Infrastrutture IT

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - Armadi IT

Il cuore della struttura rack è il sistema TS 8 Rittal, apprezzato dal mercato con i suoi milioni
di esemplari venduti e ulteriormente ottimizzato per i moderni armadi TS IT.

Infrastrutture IT 67

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - Armadi IT

Configurazione e struttura
Le ultime generazioni di server e server di grandi dimensioni sono infatti
apparecchiature di rete sono pro- necessarie profondità rack da 1000
gettate in modo tale da supportare a 1200 mm. Inoltre, per i componenti
l’aumento della densità di potenza in dotati di ventilazione laterale, come i
una unità rack (U). Oggi la potenza core switch, sono necessari armadi
tipica installata per ogni armadio è di con larghezza 800 mm o superiore.
3-5 kW, ma nelle applicazioni ad alta Tali misure soddisfano le specifiche del
densità può essere di 12-40 kW per costruttore riguardo lo spazio libero
rack. Un armadio server deve essere per il flusso dell’aria e il cablaggio.
sicuro, scalabile e deve potere ospi- Una elevata capacità di carico, fino a
tare componenti da 19˝. Per garantire 1500 kg, è necessaria per accogliere
un impiego ottimale dello spazio il gran numero di server, cavi, unità
sono disponibili strutture portanti con di distribuzione dell’alimentazione e
altezza maggiorata, ad esempio pro- punti di contatto per contenitori o per
filati con 47 unità rack (U) (2200 mm). l’uso di pesanti server blade. Server
Profilati da 19˝ a profondità regolabile rack e armadi di rete vengono utilizzati
consentono l’installazione personaliz- in configurazione stand-alone o in
zata di architetture server miste. Oltre batteria. Per questo motivo gli armadi
all’altezza, oggi è richiesta anche una devono essere scalabili, flessibili e
maggiore profondità. Per ospitare facilmente affiancabili.

68 Infrastrutture IT

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - Armadi IT

Allestimento interno essere semplice da montare e deve


La struttura simmetrica del telaio consentire di ridurre la complessità e il
assicura il massimo volume interno numero degli accessori, con conse-
disponibile e consente opzioni di guente risparmio sui costi. E’ anche
accoppiamento per l’utilizzo ottimale importante che un rack IT possa
dello spazio su tutti i livelli di montag- essere modificato in modo flessibile
gio. Un sistema modulare intelligente per adattarsi ai mutevoli requisiti delle
costituito da “rack + accessori” deve apparecchiature IT.



Utilizzo in ambienti industriali
Nel data center, in genere, il grado sono state abbinate le nanotecnologie
di protezione IP (abbreviazione di ai trattamenti superficiali conven-
“Ingress Protection”) non è uno dei zionali (fosfatazione, trattamento di
principali criteri di scelta. A causa della fondo a immersione e verniciatura a
sempre maggiore interdipendenza polveri esterna). Inizialmente questa
tra mondo dell’ IT e produzione, tecnica è stata applicata negli armadi
molte applicazioni informatiche sono di comando per l’industria automobi-
integrate direttamente negli ambienti listica. Infine, sono disponibili armadi
industriali. Per garantire una protezione IT con grado di protezione fino a IP
ottimale della superficie degli armadi, 55, una protezione specifica per gli
in particolare contro la corrosione, ambienti industriali.

Infrastrutture IT 69

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - Armadi IT

Aerazione passiva e dissipazione del calore

Un’altra funzione di base dell’armadio Un numero maggiore di cavi di alimen-


server è quella di fornire soluzioni fles- tazione e di cavi dati può ostacolare
sibili per la dissipazione del calore e la la dissipazione del calore e l’accesso
climatizzazione. Senza un’adeguata alle apparecchiature. Per fornire un
gestione del calore, attiva e/o passiva, flusso d’aria continuo ai componenti
il funzionamento affidabile degli appa- hardware installati, si utilizzano porte
rati installati è a rischio. L’aumento con un’ampia superficie di aerazione.
costante della densità di packaging Generalmente la parte traforata varia
richiede di ottimizzare l’efficienza ener- dal 60 all’80 %. Se i corridoi di aria
getica e allo stesso tempo di utilizzare calda e fredda sono rigorosamente
sistemi di distribuzione di corrente e compartimentati, sono necessari pan-
soluzioni per la gestione termica degli nelli aggiuntivi e deflettori dell’aria.
apparati IT più performanti.

70 Infrastrutture IT

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - Armadi IT

Controllo e protezione con- Gestione dei cavi


tro gli accessi indesiderati

Una gestione dei cavi intelligente, sia


all’interno che all’esterno dell’arma-
dio, è indispensabile per soddisfare
le diverse esigenze di cablaggio. Gli
accessori disponibili sono numerosi:
guidacavi a più livelli (in cascata), gui-
dacavi per fibre ottiche con dispositivo
di limitazione della trazione nei punti di
curvatura, raccolta dei cavi in eccesso
e dei cavi di riserva. All’interno del rack,
Oltre alle caratteristiche meccaniche i cavi devono essere disposti in modo
e termiche, è necessario impedire gli logico anche per consentire facilità di
accessi indesiderati ai rack tramite accesso alle apparecchiature installate.
sistemi di bloccaggio e sicurezza intel- Sistemi idonei per guidare i cavi, oltre
ligenti. Il massimo livello di protezione a proteggere i cavi, consentono anche
antintrusione è offerto dai sistemi di di ridurre le interferenze durante la
chiusura a 4 punti, integrabili anche trasmissione dei segnali. Il passaggio
in un secondo tempo con controlli dei cavi avviene attraverso apposite
elettronici. aperture passacavi disposte sulla
lamiera del tetto o attraverso lo zoccolo
o il pavimento tecnico.

Infrastrutture IT 71

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - Armadi IT

Pannellature esterne e Affidabilità operativa


chiusure

Gli accessori per la personalizzazione La compatibilità con le norme inter-


comprendono, ad esempio, porte nazionali, i brevetti e le certificazioni
trasparenti, tetti con opzioni per il pas- garantiscono l’idoneità degli armadi
saggio dei cavi e pareti laterali diviso- per l’impiego in ogni parte del mondo.
rie. Le pareti laterali non richiedono più L’implementazione delle più moderne
di essere faticosamente avvitate ma tecniche di messa a terra e di equa-
vengono fissate con una tecnica ad lizzazione del potenziale, oltre alla
innesto rapido senza l’uso di attrezzi. disponibilità di versioni EMC opzionali,
Porte e pareti sono dotate di chiusure assicurano alti livelli di security e affi-
di sicurezza per proteggere server e dabilità operativa. Nei moderni armadi
dati dagli accessi non autorizzati. A IT, la compensazione del potenziale è
seconda del livello di protezione richie- automatica e si ottiene direttamente
sto sono disponibili diverse soluzioni di con il dispositivo di blocco dei livelli
chiusura, ad es. serrature a chiave, a da 19˝ (v. immagine dell’armadio TS
badge, dispositivi di blocco combi- IT Rittal).
nato, serrature a controllo elettronico,
sistemi biometrici.

72 Infrastrutture IT

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - Armadi IT

Accessori vari
Personalizzare la vostra configurazione con caricabilità fino a 150 kg e le
è più semplice se si utilizzano accessori guide di montaggio universali per
unici e funzionali, quali ad esempio: l’installazione di architetture server
eterogenee, utilizzando il materiale di
◾◾ Zoccolo, cornice per lamiera di
montaggio indicato dal costruttore
fondo, telaio di sostegno, ele-
del server.
menti di fissaggio al pavimento,
ruote di trasporto e dispositivo
antiribaltamento. In sintesi i criteri per la scelta di un
Guidacavi, telai di sostegno per il armadio server o di rete “sicuro” sono:
montaggio su pavimenti sopraelevati ◾◾ Stabilità a capacità di carico
e altri componenti sono disponibili ◾◾ Semplicità di montaggio e ampia
per l’allestimento dello spazio nel gamma di accessori
fondo dell’armadio. Accessori e ◾◾ Flessibilità di montaggio, allesti-
opzioni consentono di personaliz- mento e modifica
zare facilmente e in modo rapido ◾◾ Integrazione dei sistemi di asporta-
ogni configurazione. Un disposi- zione del calore
tivo antiribaltamento aumenta, ad ◾◾ Opzioni di cablaggio interne al rack
esempio, la sicurezza, così come le ◾◾ Spazio per l’alimentazione di
ruote di trasporto per armadi con corrente
carichi pesanti garantiscono mobilità ◾◾ Security, ad esempio protezione
e flessibilità degli armadi montati in dagli accessi indesiderati
batteria e allestiti con apparecchia- ◾◾ Prevenzione ed estinzione incendi
ture pesanti. ◾◾ Certificazioni e disponibilità
◾◾ Ripiani porta-apparecchi 19˝
L’integrazione hardware è facilitata
grazie un’ampia gamma di ripiani:
fissi, estraibili, regolabili in profondità
o per carichi pesanti fino a 150 kg.
Le feritoie di aerazione dei ripiani
assicurano un flusso d’aria verticale
ottimale.
◾◾ Cassetti
Per un ordinato alloggiamento di
tastiere, documenti tecnici o cavi,
sono disponibili i cassetti multi-
funzione, integrabili anche in un
secondo tempo, e se necessario,
provvisti di serratura.
◾◾ Integrazione delle tecnologie
server
La flessibilità di configurazione di un
armadio IT deve essere garantita
anche in presenza di architetture
server differenti: ciò è possibile con
le guide di scorrimento regolabili
in profondità, le guide di fissaggio

Infrastrutture IT 73

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Power

■ IT power
Componenti dei sistemi di distribuzione di corrente
La distribuzione di corrente richiede ◾◾ Sistema di distribuzione seconda-
massima sicurezza di approvvi- ria trasparente, con struttura ben
gionamento e costante ed elevata definita tra distribuzione principale e
trasparenza nei consumi. Bassi carichi secondaria
di incendio e bassi livelli di interferenza ◾◾ Alimentazione sempre disponibile
dei campi elettromagnetici sono altret- tramite gruppi di continuità (UPS)
tanto importanti per una operatività IT ◾◾ Back-up CC con batterie ausiliarie
affidabile. Di seguito sono riportati gli e fonti energetiche rinnovabili come
aspetti più rilevanti per la protezione e il fotovoltaico e l’eolico
la distribuzione dell’energia: ◾◾ Attivazione e disattivazione del
carico IT tramite sistemi di prese
intelligenti
◾◾ Una o più alimentazioni indipen-
denti, a seconda dei requisiti di
disponibilità

Distribuzione della corrente dall’alimentazione di rete a tutte le utenze IT e backup


dell’energia tramite UPS

1) Rittal Energiemanagement, pagina 22/23

74 Infrastrutture IT

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Power

Esempi di soluzioni “Rittal & Siemens”

◾◾ Sistema di condotti sbarre Siemens LD, utilizzato come dorsale (“power


backbone”), anche con condotti sbarre ridondanti
◾◾ Sistema di condotti sbarre Siemens BD2, utilizzato come linea di deriva-
zione sottopavimento o sopra gli armadi per un’alimentazione diretta dei
rack
◾◾ Collegamento e distribuzione su più linee tramite cassette di derivazione e
sistemi bus standard paralleli
Quadro di distribuzione princi- Dorsali per data center
pale in Bassa Tensione

◾◾ Soluzione di sistema per la realiz- ◾◾ Semplice progettazione e rapido


zazione rapida e sicura di quadri assemblaggio a prova di errore
in bassa tensione ◾◾ Suddivisione chiara tra quadri di
◾◾ Collegamento, omologato con distribuzione secondaria e quadri
prove di tipo, dei sistemi di di distribuzione principale nel data
condotti sbarre Siemens SIVA- center
CON 8PS (LD) al sistema sbarre ◾◾ Struttura compatta per diverse
Ri4Power Rittal aree di applicazione nei data
◾◾ Applicazioni per data center sca- center (diverse taglie di potenza:
labili, modulari ed espandibili su 1000 A, 1600 A e 2000 A )
base modulare, ad esempio con i ◾◾ Elevata disponibilità grazie al
condotti sbarre LD utilizzati come facile collegamento ai quadri di
dorsali per data center distribuzione secondaria (sistema
Siemens BD2)

Infrastrutture IT 75

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Power

Esempi di soluzioni “Rittal & Siemens”

Distribuzione secondaria Sistemi multipresa

◾◾ Ad esempio, utilizzando il sistema ◾◾ Ad esempio con le unità PDU Rit-


BD2 tal (Power Distribution Unit – unità
◾◾ Completa trasparenza della distri- di distribuzione dell’alimentazione)
buzione di energia negli armadi ◾◾ Facile connessione della PDU
montati in batteria alle cassette di derivazione del
◾◾ Elevata sicurezza della fornitura sistema BD2 (connettore CE)
elettrica e monitoraggio automa- ◾◾ “PDU Passiva”, version Basic
tico dei consumi senza la funzione di monitoraggio
◾◾ Alto livello di scalabilità o gestione dei consumi
◾◾ Alto livello di protezione contro gli ◾◾ “PDU metered” con misurazione
accessi indesiderati grazie a punti di corrente e potenza per fase
di uscita sigillabili (alimentazione)
◾◾ Adattamento flessibile a tutte le ◾◾ “PDU switched” con l’opzione
strutture di data center attraverso di accensione e spegnimento per
la possibilità di realizzare cambi di singola presa
direzione linee in 3D (250 A , 400 ◾◾ “PDU managed” con misura-
A , 630 A) zione e monitoraggio dei consumi
elettrici dei dispositivi collegati ad
ogni singola presa

76 Infrastrutture IT

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Power

Componenti di un sistema UPS


◾◾ Raddrizzatore – trasforma la cor- ◾◾ Inverter: converte la corrente fornita
rente dell’alimentazione di rete (AC dal circuito DC in corrente AC
o trifase) in corrente continua (DC) ◾◾ Bypass statico: viene attivato se
◾◾ Circuito DC – utilizzato per ricari- l’inverter non sta funzionando, ad
care la batteria dell’UPS. In caso es. in caso di sovraccarico o di
di interruzione dell’alimentazione di guasto all’inverter, al raddrizzatore o
rete, il circuito DC è alimentato dalla alla batteria
batteria.
◾◾ Batteria o cella a combustibile:
serve per immagazzinare energia

A causa dei diversi requisiti sui singoli dispositivi, i gruppi di continuità UPS sono
suddivisi in tre classi che l’International Engineering Consortium (IEC) ha definito
nella norma di prodotto IEC 62040-3 e l’Unione Europea nella norma europea
EN 50091-3, a seconda della capacità dell’UPS di incrementare la sicurezza:

1 UPS offline
Alimentatore Carico Funzionamento normale senza inter-
ferenze

2 3 4

UPS line-interactive
7
Funzionamento normale tramite un
inverter a quattro quadranti 
Alimentatore Carico

3 5

7
UPS online
Funzionamento normale tramite un
raddrizzatore e un inverter 
Carico

Alimentatore
2 3 4 6

 Interruttore  Inverter a quattro quadranti


 Raddrizzatore / alimentatore  Inverter a quattro quadranti
 Batteria  Interruttore bypass manuale
 Inverter

Infrastrutture IT 77

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Power

UPS offline UPS online (UPS a conversione


◾◾ L’apparecchiatura IT da alimentare continua)
è collegata direttamente alla rete di ◾◾ UPS in classe 1 secondo IEC 62
alimentazione disponibile 040-3.2.16
◾◾ Quando l’UPS rileva sovratensioni ◾◾ Generano una tensione di alimenta-
o sottotensioni avviene la com- zione autonoma rispetto alla rete
mutazione al funzionamento in ◾◾ Le utenze collegate sono alimen-
battery-mode tate in continuo e non vi è pertanto
◾◾ Tempo di intervento per passare alcun ritardo di commutazione
dalla modalità alimentazione di rete ◾◾ Allo stesso tempo, la batteria è
alla modalità batteria: da 4 a 10 ms caricata indipendentemente dalle
◾◾ Abbassamenti e innalzamenti di fluttuazioni di tensione
tensione non vengono compensati ◾◾ Uscita perfettamente sinusoidale
◾◾ Efficienza approssimativa: 95 % ◾◾ Con isolamento galvanico o trasfor-
matori di isolamento, le interferenze
UPS network-interactive o UPS sono filtrate verso il neutro.
line-interactive ◾◾ Efficienza pari a circa il 90%, poiché
◾◾ UPS in classe 2 secondo IEC 62 la tensione è convertita dal bypass
040-3.2.18 statico e si verificano perdite di
◾◾ Filtri elettronici compensano le potenza e dissipazione di calore
fluttuazioni di tensione
◾◾ La batteria è direttamente collegata La sicurezza può essere ulterior-
◾◾ L’UPS interviene in caso di anoma- mente aumentata se gli UPS vengono
lie della tensione di rete configurati in ridondanza o duplicati.
◾◾ Il tempo richiesto per passare al L’utilizzo in parallelo di più sistemi UPS
funzionamento a batteria è com- è utile quando si alimentano grossi
preso tra i 2 e i 4 ms, commutato sistemi. In tal caso i singoli gruppi UPS
senza ritardi in senso opposto sono connessi/disconnessi tramite un
◾◾ Efficienza tra il 95 e il 98% sistema di gestione dei carichi.

78 Infrastrutture IT

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Power

Componenti del Power Management System


Un sistema di gestione delle alimen-
tazioni (Power Management System),
oltre alla disponibilità dell’alimen-
tazione, assicura la trasparenza
dei consumi energetici e la qualità
dell’alimentazione del data center.
La gestione delle alimentazioni può
essere integrata nel Data Center
Management System (DCIM, v. anche
pagina 54) e può fornire le basi per
ottimizzare i consumi energetici e i
costi operativi.
Funzioni
◾◾ Visualizzazione e analisi dei dati e
dei flussi energetici
◾◾ Visualizzazione delle interdipen-
denze
◾◾ Individuazione dei potenziali
risparmi con indicazione dei valori
massimo e minimo
◾◾ Misure energetiche utilizzabili per
svolgere calcoli
◾◾ Confronto tra interno (batterie
di armadi/parte dell’edificio) ed
esterno (ambienti tecnici/impianti)
◾◾ Base per il decision making, ad
es. per pianificare l’ampliamento
dell’alimentazione
◾◾ Verifica del miglioramento dell’effi-
cienza
◾◾ Risoluzione delle anomalie grazie a
immediate e dettagliate informazioni
su eventi, rischi e interferenze
◾◾ Registrazione di eventi e malfunzio-
namenti
◾◾ Rispetto dei contratti di fornitura
tramite controllo delle notifiche dei
consumi delle utenze
◾◾ Notifica automatica al personale di
servizio

Infrastrutture IT 79

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Cooling

■ IT cooling

L’affidabilità operativa e la disponibilità dell’IT dipendono sostanzialmente dalla


capacità di dissipare il calore generato dai componenti installati negli armadi server
e nel data center. Problemi termici nei data center possono essere evitati solo
adottando soluzioni di climatizzazione modulari che gestiscono con precisione
parametri importanti quali temperatura, umidità, velocità e direzione dei flussi
d’aria, pressione atmosferica e potenza dissipata. Un sistema di climatizzazione
e raffreddamento per data center energeticamente efficienti deve tenere conto al
meglio sia delle esigenze effettive che delle condizioni dell’ambiente esterno.
Si deve distinguere tra:
◾◾ sistemi di ventilazione (clima adatto per le persone)
◾◾ sistemi di climatizzazione per la dissipazione del calore (IT cooling)
Il carico termico all’interno di un data Per raffreddare i componenti attivi IT, si
center è generato da: distingue tra:
◾◾ Illuminazione degli uffici, luce del ◾◾ Raffreddamento passivo (utilizzo
sole e altre fonti di calore. Il carico dell’aria del locale)
termico viene dissipato all’esterno ◾◾ Raffreddamento forzato, specifico
in atmosfera grazie ai sistemi di per i rack, tramite condizionatori
condizionamento del locale tecnico. ◾◾ Raffreddamento ad alte prestazioni
◾◾ Apparecchiature IT, ad es. server. (HPC), specifico per un amplia-
Questo carico termico è dissipato mento del data center, senza alcun
dai sistemi di raffreddamento per IT incremento di temperatura nel
(IT cooling). locale

80 Infrastrutture IT

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Cooling

Criteri decisionali e varianti dei sistemi di raffreddamento


La progettazione di una soluzione di climatizzazione che soddisfi le specifiche
esigenze e i requisiti delle applicazioni, senza trascurare le condizioni ambientali
al contorno, richiede di rispondere a tutta una serie di domande fondamentali. Gli
strumenti software disponibili offrono al riguardo tutta l’assistenza necessaria:
◾◾ Quale sistema di raffreddamento ◾◾ Qual’è la portata volumetrica è
deve essere installato, ad es. richiesta?
soluzione ibrida, raffreddamento ◾◾ Quali sono le condizioni ambientali?
passivo, compartimentazione del ◾◾ Qual é la direzione del flusso scelta
corridoio caldo? e quali condizioni e distanze di
◾◾ Come deve essere configurata installazione si devono osservare?
l’installazione in termini di corridoi ◾◾ Quali sono le variazioni di carico
caldi e freddi? e che impatto hanno sui tempi di
◾◾ Quali temperature medie devono raffreddamento?
essere mantenute negli armadi? ◾◾ Come deve essere dimensionato
◾◾ Quanto grande è la differenza di il sistema in considerazione delle
temperatura ΔT tra mandata e esigenze future?
ritorno?

100.00 %

90.00 %

80.00 %

70.00 %

60.00 %

50.00 %

40.00 %

30.00 %

20.00 %

10.00 %

0.00 %

-4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32

Secondo ASHRAE (“2008 ASHRAE Environmental Guidelines for Datacom


Equipment”) la temperatura massima ammessa per l’aria fornita alle unità IT deve
essere compresa tra 18°C e 27°C. Grazie ad un corretto dimensionamento dello
scambiatore di calore, la temperata limite per l’utilizzo della tecnologia freeco-
oling può arrivare fino a circa 1,5 K dalle condizioni di riferimento ammesse da
ASHRAE.

Infrastrutture IT 81

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Cooling

Panoramica delle varianti


◾◾ Raffreddamento del locale raffreddamento in base ai requisiti di
Fornitura di aria fredda e dissipa- potenza effettiva.
zione dell’aria calda espulsa dagli ◾◾ Separazione tra raffreddamento
apparati IT. dei server rack e climatizzazione
del locale tramite corridoi di aria
◾◾ Circuito di climatizzazione CLO-
compartimentati
SED LOOP
◾◾ Utilizzo di componenti ad alta effi-
L’aria in ingresso al data center è
cienza energetica, ad es. ventilatori
raffreddata in uno scambiatore di
a commutazione elettronica, inclusa
calore . Lo scambiatore di calore
la regolazione della potenza dei
viene raffreddato mediante refrige-
compressori
rante o acqua .
◾◾ Integrazione di un sistema a free
◾◾ Raffreddamento degli armadi
cooling o di un sistema di raffredda-
server
mento ad adsorbimento in abbina-
Per carici elevati > 20 kW da dis-
mento all’energia solare
sipare, gli scambiatori di calore nei
◾◾ Mantenimento della temperatura
rack vengono raffreddati diretta-
dell’acqua di raffreddamento e della
mente con acqua di raffreddamento
temperatura del locale ai valori più
o un refrigerante.
alti possibili
◾◾ Controllo di tutti i sottosistemi e ade-
Un sistema di climatizzazione IT ener-
guamento continuo della potenza
geticamente efficiente deve prevedere:
frigorifera all’effettivo fabbisogno.
◾◾ Dimensionamento del sistema di

82 Infrastrutture IT

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Cooling

Soluzioni per la climatizzazione IT


Per il raffreddamento e/o la climatizzazione di un data center si distinguono
diverse soluzioni in funzione della potenza termica da dissipare nel data center
Climatizzazione tramite pavimento installati sul soffitto e raffreddata da
tecnico una unità ventilante a ricircolo d’aria in
Il tradizionale sistema di climatizza- uno scambiatore di calore ad acqua o
zione tramite pavimento tecnico è refrigerante. Durante questo processo,
spesso utilizzato se le potenze ter- una percentuale d’aria di circa il 10
miche da dissipare per ogni armadio % viene sostituita continuamente con
sono inferiori a ca. 8 kW. L’aria fredda aria esterna per migliorare la qualità
viene erogata nel data center attra- dell’aria di ricircolo. Uno svantaggio
verso il pavimento tecnico dotato di della variante di climatizzazione con
pannelli traforati e soffiata direttamente pavimento tecnico è che l’aria di man-
davanti agli armadi server. L’aria calda data (fredda) e l’aria espulsa (calda)
asportata dagli armadi viene solita- possono miscelarsi, diminuendo
mente aspirata da condotti di scarico quindi l’efficienza di raffreddamento.

Infrastrutture IT 83

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Cooling

Climatizzazione con pavimento L’adozione di questa tecnica elimina la


tecnico e compartimentazione del miscelazione dell’aria di mandata e di
corridoio scarico. I server rack possono essere
Per migliorare l’efficienza del sistema raffreddati con l’aria fredda di mandata
di climatizzazione tramite pavimento in modo più mirato e il livello generale
tecnico, è possibile chiudere total- di efficienza energetica aumenta.
mente i corridoi di aria calda e fredda.

Raffreddamento per file / per


armadi in batteria
Se la potenza frigorifera necessaria è
superiore a circa 10 kW, un sistema
classico di climatizzazione a pavi-
mento tecnico non è più sufficiente. In
questi casi i sistemi di climatizzazione
vengono integrati direttamente tra gli
armadi in batteria e forniscono aria
refrigerata attraverso il pavimento tec-
nico. Questo sistema riduce il carico
di raffreddamento della configurazione
classica a pavimento tecnico con
compartimentazione del corridoio. In
situazioni in cui vi è una forte domanda
di potenza di raffreddamento, questi
sistemi possono gestire tutta la dis-
sipazione di calore dagli armadi. Con
questa soluzione il calore è trasferito
a un mezzo refrigerante (acqua o
refrigerante) in uno scambiatore di
calore (aria/acqua o aria/refrigerante) e
quindi dissipato.

84 Infrastrutture IT

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Cooling

Raffreddamento basato su rack


Nel caso di carichi termici superiori a Una climatizzazione a basso consumo
circa 20 kW per singolo rack, cioè in energetico e ad alte prestazioni può
data center ad alte capacità di calcolo essere implementata anche senza
(HPC), il raffreddamento basato su ventilatori. La fornitura d’aria ai sistemi
rack è la soluzione economicamente server tramite le ventole integrate ad
più vantaggiosa e tecnicamente alte prestazioni è oggi estremamente
idonea. Si distingue tra raffreddamento efficiente. Fino a circa 20 kW (ad. es
per rack attivo e passivo. È importante LCP Hybrid di Rittal), le porte passive
attuare il raffreddamento il più vicino sul retro dei rack sono già sufficienti
possibile al punto in cui il calore viene perché i potenti ventilatori dei blade
generato. Sistemi di raffreddamento ad server sono in grado di trasferire
alte prestazioni possono dissipare fino grandi volumi di aria negli scambiatori
a 60 kW per singolo rack. di calore. Per soddisfare i requisiti
Il sistema è chiuso ermeticamente: l’a- di applicazioni con il massimo delle
ria calda non entra nel normale circuito prestazioni, tuttavia, non vi sono
dell’aria ma viene estratta direttamente alternative ai sistemi di climatizzazione
sul retro dei server tramite scambiatori basati su rack. Nel caso in cui l’appli-
di calore raffreddati ad acqua che cazione richieda ancora più potenza o
raffreddano l’aria prima di soffiarla un incremento della ridondanza, questi
nuovamente nella parte anteriore sistemi possono integrarsi reciproca-
dell’armadio. mente. I moduli vengono posizionati
alternativamente tra gli armadi server e
Il sistema di raffreddamento attivo soffiano aria fredda nella parte frontale
richiede un’infrastruttura di produzione in entrambe le direzioni, fornendo
dell’acqua fredda in prossimità degli quindi aria fredda da entrambi i lati.
armadi. L’acqua per gli scambiatori di Quando la ridondanza gioca un ruolo
calore nei sistemi di raffreddamento fondamentale, i moduli di raffredda-
per unità rack è di solito trattata e raf- mento devono essere collegati a due
freddata da un sistema centralizzato. circuiti dell’acqua differenti.

Infrastrutture IT 85

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Cooling

Refrigerazione
Aria, acqua e refrigeranti sono tutti sistemi di refrigerazione (chiller) più
vettori termici che devono essere raf- costosi . ASHRAE (American Society
freddati direttamente o indirettamente of Heating, Refrigerating and Air
negli impianti di refrigerazione o chiller. Conditioning Engineers) ha recen-
Sempre più spesso viene utilizzato il temente aumentato la temperatura
sistema di freecooling per il tratta- massima ammessa per l’aria fornita ai
mento dell’acqua fredda. Nei sistemi server fino a 27 °C , ciò significa che
moderni la temperatura limite per il fre- sono possibili valori di temperatura di
ecooling può arrivare fino a 1,5 K dalla mandata dell’acqua pari a 20 °C.
temperatura dell’acqua desiderata in Esistono tre tipologie di freecooling:
ingresso. In altre situazioni si utilizzano

Frecooling indiretto Freecooling diretto


Il carico termico del data center viene Con il freecooling diretto il carico
trasferito, tramite un flusso d’aria che termico del data center viene immesso
passa nello scambiatore di calore aria/ direttamente nell’atmosfera. L’aria di
acqua dell’unità di ricircolo dell’aria, ad mandata viene miscelata in propor-
una soluzione di acqua e glicole, che zione all’aria espulsa in funzione della
viene successivamente raffreddata temperatura esterna e riscaldata fino a
con aria esterna in uno scambiatore raggiungere la temperatura richiesta.
collocato all’esterno dell’edificio Solo quando le temperature esterne
(chiller). sono elevate, diventa necessario
raffreddare l‘aria di mandata alla tem-
peratura desiderata con il supporto di
circuiti frigoriferi.

86 Infrastrutture IT

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Cooling

Altri sistemi di free cooling Conclusioni


Un altro metodo è il raffreddamento La climatizzazione ad alta efficienza
adiabatico. Qui il flusso d’aria viene energetica di un data center può essere
umidificato e raffreddato in una unità affrontata in modo ottimale dal punto di
di trattamento aria interna. Il raffred- vista tecnico tenendo conto delle con-
damento senza free-cooling, ad es. dizioni all’interno dell’edificio, dei fattori
tenendo aperte le finestre, è ancora economici e dei requisiti di disponibilità.
oggi utilizzato ma è inefficiente. La soluzione di climatizzazione più ido-
Questo perché tutta l’aria esterna nea dipende anche dal tempo di fermo
che entra nell’edificio deve essere impianto (downtime) consentito all’anno.
raffreddata in estate e riscaldata in BITKOM nella pubblicazione “Matrix for
inverno e ciò fa aumentare in modo reliable data center operation “ fornisce
drammatico i costi energetici. le seguenti raccomandazioni:

Climatizzazione1)
Downtime
Catego- Data center/server
Armadio server Armadio server ammesso
ria Data room
del data
center
Da 7 kW Da 500 a center
Fino a 7 kW
a 40 kW 2500 Watt/m2
Raffreddamento di
Climatizzazione
Climatizzazione precisione, compar-
necessaria, ridon-
A necessaria, ridon- timentazione corridoi 12 ore
danza necessaria,
danza opzionale caldo/freddo, supporto
supporto UPS
UPS se necessario
Raffreddamento di
Climatizzazione
Climatizzazione precisione, comparti-
necessaria, ridon-
B necessaria, ridon- mentazione corridoio 1 ora
danza necessaria,
danza necessaria caldo/freddo, sup-
supporto UPS
porto UPS
Raffreddamento di
precisione, apparec-
Climatizzazione Climatizzazione
chiature e condotti
necessaria, ridon- necessaria, ridon-
C ridondanti, comparti- 10 minuti
danza necessaria, danza necessaria,
mentazione corridoio
supporto UPS supporto UPS
caldo/freddo, supporto
UPS
Raffreddamento di
precisione, apparec-
chiature e condotti
Climatizzazione Climatizzazione
ridondanti, comparti-
necessaria, necessaria,
mentazione corridoio
D ridondanza com- ridondanza com- < 1 min
caldo/freddo, supporto
pleta necessaria, pleta necessaria,
UPS, raffreddamento
supporto UPS supporto UPS
di emergenza con
sistema di climatizza-
zione addizionale
Si può concludere che quanto più elevati sono i requisiti di disponibilità
dei sistemi di climatizzatore per gli ambienti IT, tanto maggiore è l’inve-
stimento necessario per soddisfarli.
1) BITKOM, Reliable Data Center

Infrastrutture IT 87

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Monitoring

■ IT monitoring
Componenti del sistema
di monitoraggio
Per la maggior parte delle imprese, Il principio costruttivo modulare
definire la disponibilità dell’IT aziendale consente di adattare il sistema alle
è il presupposto fondamentale per specifiche esigenze, oltre ad essere
avere processi aziendali affidabili e ampliabile grazie ai diversi sensori
controllati. La sicurezza fisica di una e attuatori disponibili. Attraverso
infrastruttura IT nasce all’interno di l’integrazione e il collegamento con i
ogni singolo rack. sistemi centralizzati di facility mana-
Il sistema di monitoraggio fornisce gement, il sistema di monitoraggio
una protezione contro i costi indiretti, diventa il punto informativo chiave di
oltre a costituire l’unità organizzativa un data Center.
decentrata di interfaccia al facility-ma-
nagement.
I messaggi di allarme e anomalia
vengono trasmessi ai sistemi di ◾◾ con connessione diretta
gestione del service e della security.
Lo scambio di dati tramite sistemi
bus, la connessione alla rete locale
e al sistema di gestione degli edifici
assicurano la trasparenza di tutti i dati
relativi alla sicurezza.

Processing Unit Compact CMC III

Unità di accesso del CMC III con CAN bus Sensori CMC III
con sensore accessi a raggi infrarossi integrato con connessione diretta

88 Infrastrutture IT

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Monitoring

Sensori CMC III


con connessione diretta

CAN bus

Infrastrutture IT 89

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Monitoring

■ IT security
Componenti di security per rack e ambienti IT
Il monitoraggio fisico 365 giorni l’anno è possibile solo con un intensivo impiego
di personale e non è una soluzione conveniente in termini economici durante il
normale funzionamento di un rack o di un data center. Inoltre è necessario un
sistema di controllo e protezione dagli accessi non autorizzati. Una soluzione di
security ottimale richiede un approccio a più livelli, che comprenda sia l’accesso
al data center sia al singolo armadio server.

90 Infrastrutture IT

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Monitoring

Requisiti di un sistema di security ◾◾ Il controllo dei sistemi di climatizza-


per data center zione prevede:
◾◾ Il controllo degli accessi prevede: –– Utilizzo di sensori di temperatura
–– installazione di un sistema di e sensori di misura delle condi-
chiusura digitale nell’armadio zioni ambientali
server e nel data center ◾◾ Administration Control tramite:
–– sistema di autorizzazione per –– segmentazione delle topologie di
l’accesso del personale al data rete e degli armadi
center –– installazione di funzioni KVM
–– installazione del sistema di e unità switch (video-tastie-
allarme antintrusione nel data ra-mouse)
center collegato a un servizio di –– integrazione di monitor e display
sicurezza o alle forze dell’ordine (ad es. unità a cassetto moni-
◾◾ Il controllo della infrastruttura IT tor-tastiera)
prevede: Insieme a tutti i parametri rilevanti
–– installazione di sensori di moni- per la sicurezza, anche i sistemi
toraggio e videosorveglianza di back-up dell’alimentazione e di
nell’armadio e nel data center raffreddamento e climatizzazione,
–– utilizzo di sensori e sistemi di possono essere in tal modo monito-
rilevazione precoce ed estinzione rati e visualizzati da una postazione
degli incendi centralizzata.

Infrastrutture IT 91

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Security

Protezione antincendio
Misure antincendio di tipo strutturale
Una protezione antincendio affidabile è un altro importante presupposto per il
funzionamento sicuro di un data center. Quando si pianifica un ampliamento di
un data center si deve stabilire quale sia la tecnologia di estinzione degli incendi
più idonea. Un sistema antincendio garantisce sia le funzioni di spegnimento
degli incendi sia di prevenzione, integrando tecnologie che campionano l’aria e
che rilevano i principi di incendio all'interno di un rack e del data center. Fuoco,
fumo e gas corrosivi rappresentano una seria minaccia per l'IT. Per questo i
sistemi automatici di estinzione incendi o i sistemi a riduzione di ossigeno, che
utilizzano fluidi gassosi, sono soluzioni ampiamente adottate.
Nell'esame delle misure di protezione antincendio devono essere osservati tutti
i regolamenti, le linee guida e gli obiettivi di protezione affinché il data center
possa essere certificato secondo la EN 1047-2.
Protezione antincendio tecnica1)
Dowtime
Catego- Data center/server
Armadio server data
ria data room
center
center
Da 7 kW 500 to ammesso
fino a 7 kW
a 40 kW 2500 W/m2
Sistema di allarme incendio, unità
Unità di monitoraggio con di monitoraggio con rilevazione
rilevazione precoce incendi precoce incendi e tecnologia
A e tecnologia estinguente estinguente separata (con scorta 12 ore
(con scorta di riserva di riserva estinguente passiva) o
estinguente passiva). sistema a riduzione di ossigeno
(sistema di prevenzione incendi).
Sistema di allarme incendio, unità
Unità di monitoraggio con
di monitoraggio con rilevazione
rilevazione precoce incendi
precoce incendi e tecnologia
e tecnologia estinguente
B estinguente autonoma (con scorta 1 ora
autonoma (con scorta
di riserva estinguente passiva) o
di riserva estinguente
sistema a riduzione di ossigeno
passiva)
(sistema di prevenzione incendi).
Sistema di allarme incendio, unità di monitoraggio con rileva-
zione precoce incendi e tecnologia estinguente autonoma (con
C 10 minuti
scorta di riserva estinguente passiva) o sistema a riduzione di
ossigeno (sistema di prevenzione incendi).
Sistema di allarme incendio, unità di monitoraggio con rileva-
zione precoce incendi e tecnologia estinguente autonoma (con
D < 1 minuto
scorta di riserva estinguente passiva) o sistema a riduzione di
ossigeno (sistema di prevenzione incendi) in ridondanza.

1) BITKOM, Reliable Data Center

92 Infrastrutture IT

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Componenti di sistema per le Infrastrutture IT - IT Security

La normativa europea stabilisce i requisiti delle parti strutturali e definisce con


precisione i tempi di propagazione fiamma in caso di incendio. Tali caratteristiche
di resistenza al fuoco degli elementi costruttivi deve essere sempre considerata
in aggiunta alle misure tecniche di protezione antincendio.

Misure antincendio di tipo organizzativo


Insieme alle misure di protezione tecnica e di protezione strutturale contro gli
incendi, devono essere attuate anche misure antincendio di tipo organizzativo,
sempre tenendo conto delle condizioni attuali e degli sviluppi futuri.
Una protezione antincendio a livello organizzativo deve prevedere: piano di emer-
genza, piano di riavvio dell’IT, norme antincendio, piano di intervento vigili del
fuoco, uscite di emergenza, segnalazione e allarmi, divieto di fumo, divieto di
utilizzo di prodotti alimentari, formazione del management e del personale, agenti
di sicurezza, regole per i visitatori e istruzioni per il personale.

Protezione antincendio tecnica1)


Dowtime
Catego- Data center/
Armadio server data
ria data server room
center
center
Da 7 kW da 500 a ammesso
fino a 7 kW
a 40 kW 2500 W/m2
Pareti, pavimento, soffitto: Pareti, pavimento, soffitto:
classe di resistenza al fuoco classe di resistenza al fuoco
minima F90, protezione contro minima F90, protezione contro
gas di scarico e spruzzi di gas di scarico e spruzzi di
A 12 ora
acqua, porte con classe di acqua per 30 minuti, porte con
resistenza al fuoco minima classe di resistenza al fuoco
T90, passacavi con lo stesso minima T90, passacavi con lo
valore di protezione stesso valore di protezione
Verifica delle caratteristiche Verifica delle caratteristiche
ignifughe di pareti, pavimento, ignifughe di pareti, pavimento,
soffitto in accordo con la soffitto in accordo con la
norma europea EN 1047-2, norma europea EN 1047-2,
B 1 ora
passacavi con lo stesso valore passacavi con lo stesso valore
di protezione, protezione di protezione, protezione
contro gas di scarico e spruzzi contro gas di scarico e spruzzi
di acqua per 60 minuti, di acqua per 60 minuti,
Verifica delle caratteristiche Verifica delle caratteristiche
ignifughe di pareti, pavimento, ignifughe di pareti, pavimento,
soffitto in accordo con la norma soffitto in accordo con la norma
europea EN 1047-2, passacavi europea EN 1047-2, passacavi
C 10 minuti
con lo stesso valore di prote- con lo stesso valore di prote-
zione, protezione contro gas di zione, protezione contro gas di
scarico e spruzzi di acqua per scarico e spruzzi di acqua per
60 minuti, 60 minuti,
Verifica delle caratteristiche ignifughe di pareti, pavimento, soffitto
in accordo con la norma europea EN 1047-2, passacavi con lo
D < 1 minuto
stesso valore di protezione, protezione contro gas di scarico e
spruzzi di acqua per 60 minuti,

1) BITKOM, Reliable Data Center

Infrastrutture IT 93

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94 Infrastrutture IT

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Soluzioni
per Infrastrutture IT
 Pagina
RiMatrix S, RiMatrix ......................................................... 96
Progettazione & consulenza ...................................................... 98
Commissioning, service e assistenza al cliente ........................ 99

RiMatrix S ............................................................................ 100


Il primo data center “chiavi in mano” ....................................... 100
Scalabilità fino a 450 kW .......................................................... 101
Sistemi di allestimento
Rack/cooling ............................................................................. 102
Power ........................................................................................ 103
Cooling ...................................................................................... 104
Monitoring ................................................................................. 105

Security with RiMatrix S ............................................................ 106


Flessibilità con RiMatrix S ........................................................ 107

RiMatrix ................................................................................ 108


Sistema modulare per componenti standardizzati ................... 108
Sistemi di allestimento
Rack .......................................................................................... 108
Power ........................................................................................ 108
Cooling ...................................................................................... 109
Monitoring ................................................................................. 109

Infrastrutture IT 95

bt_it_400_94_95_loesungen_ITA_v2.indd 95 25/01/16 15:15


Infrastrutture IT
A prima vista, la costruzione
o l’ammodernamento di un
data center sembra essere un
progetto gigantesco. D’al-
tra parte, poter disporre di
una infrastruttura IT sicura,
Consulenza
energicamente efficiente e Per la realizzazione tecnica di un data
disponibile, è un vantaggio per center, i consulenti IT si concentrano sulle
l’intera azienda. Anche durante aspettative del cliente, fornendo supporto
le fasi di progettazione e di qualificato in tutte le fasi del processo:
analisi, è possibile identificare ◾◾ Consulenza progettuale
nuove potenzialità e sfruttare ◾◾ Preparazione dell’offerta, calcolo del
in modo intelligente le sfide ROI
più complesse. Il risultato è un ◾◾ Gestione dell’ordine
rapido ritorno sull’investimento ◾◾ Logistica, consegna, commissioning
(ROI) attraverso soluzioni per- ◾◾ Documentazione completa
sonalizzate basate su moduli ◾◾ Collaudo, certificazione
standard. ◾◾ Amministrazione
◾◾ Ampliamenti, modifiche
◾◾ Manutenzione, parti di ricambio
◾◾ Service, hotline
Per il cliente finale, un processo perfetta-
mente coordinato e operativo in tutte le
sue fasi è un fattore chiave per il successo
della soluzione scelta.

96 Infrastrutture IT

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Vantaggi:
RiMatrix S: il data center Stan-
◾◾ Bassi costi di investimento
dardizzato ◾◾ Tempi rapidi di fornitura e com-
RiMatrix S (la S sta per standard) rappre-
senta la realizzazione di una data center missioning
preingegnerizzato in un edificio/data center ◾◾ PUE (Power Usage Effective-
già esistente, in una security room o in ness) da 1,5 a 1,15
una soluzione mobile container. Rittal offre ◾◾ La fornitura include tutta la
moduli standardizzati per data center con
documentazione tecnica di
potenza di raffreddamento fino a 450 kW.
prodotto e di progetto (diagram-
mi delle potenze, data sheet e
schemi elettrici verificati)
◾◾ Processo semplificato di certi-
ficazione finale del data center
«chiavi in mano» e testato «on
site»
◾◾ Facilmente ampliabile e pronto
ad accogliere le sfide future

Vantaggi:
RiMatrix: il data center su
◾◾ Soluzioni data center on de-
misura mand su base standard (data
Nel 2005 Rittal lancia RiMatrix, le
soluzioni complete per le costruzioni center personalizzato)
di data center su misura. RiMatrix ◾◾ Scelta flessibile dei componenti
comprende componenti prodotti in serie, e delle tecnologie
che integrano le più moderne tecnologie ◾◾ Sviluppo continuo dei prodotti
Rack, Power, Cooling, Security, gestione
◾◾ Soluzione modulari energeti-
e controllo a distanza.
camente efficienti anche per
Infrastrutture IT con potenza
complessiva superiore a 450 kW
◾◾ Scalabile (“pay as you grow”)
◾◾ Facilmente espandibile fino a
livello dei singoli componenti

Infrastrutture IT 97

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Principi Base Infrastrutture IT – RiMatrix S, RiMatrix

■ RiMatrix S, RiMatrix
Progettazione & consulenza
Forza innovativa + know-how IT + Ciò consente di progettare e imple-
esperienza decennale: tutto da un mentare sistemi IT con la massima ef-
unico fornitore. ficienza in termini di prestazioni, costi,
processi, consumi energetici, compa-
Grazie al nostro ampio portafoglio
tibilità, disponibilità e sicurezza. Il team
di prodotti e servizi, vi offriamo idee,
di progettisti Rittal esegue per voi
innovazioni e la soluzione IT giusta per
tutte le analisi e i calcoli necessari per
la vostra azienda, fin dal primo giorno.
una progettazione tecnica dettagliata,
Affidandovi a Rittal potete contare su
prepara i disegni e la documentazione
soluzioni fascia alta: servizi di Engi-
e sceglie le soluzioni e i componenti
neering & Consulting, Data Center,
più adatti per il vostro ambiente IT.
Infrastrutture IT e Rittal International
Service. Sfruttate il valore del brand
Rittal, l’esperienza e la competenza
specifica di un global player di succes-
so per la crescita dei vostri processi IT
e della vostra azienda.
Rittal sviluppa e ottimizza per voi
soluzioni IT su misura, dalla piccola
unità IT al data center più complessi.
I nostri specialisti calcolano le possi-
bilità di ottimizzazione, analizzando lo
stato attuale, il fabbisogno futuro, le
caratteristiche costruttive e fisiche e le
strutture IT già esistenti.

98 Infrastrutture IT

bt_it_005_96_99_it_struktur_ITA_v2.indd 98 25/01/16 15:03


Principi Base Infrastrutture IT – RiMatrix S, RiMatrix

Commissioning, service e assistenza


Rittal International Services
◾◾ Le installazioni sono eseguite da
personale qualificato a livello inter-
Servizi pre-vendita
nazionale (centro di formazione di Analisi delle esigenze + prove di
Haiger, sistema Super-Visor) carico + termografia + simu-
◾◾ Personale esperto con esperienza lazione e dimensionamento
decennale, aggiornato, operativo in termico
tutto il mondo
◾◾ Gestione per la qualità (audit
indipendenti da parte di consulenti
esterni, prove di qualità interne che Implementazione
includono test di laboratorio, con-
trolli di produzione fino al collaudo e Installazione/integrazione +
all’accettazione del sistema a tutti i messa in funzione + training +
livelli aziendali). certificazione
◾◾ Comprovata esperienza in tutti i
settori (ricerca e sviluppo, acquisti,
vendite, progettazione, manuten-
zione e service). Servizi post-vendita
Manutenzione/installazione +
riparazione + gestione delle parti
di ricambio + formazione tecnica
+ contratti di servizio

Infrastrutture IT 99

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110 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche
per gli esperti IT
Page

Norme e regolamenti ��������������������������������������� 112


Compatibilità elettromagnetica ....................... 121
Cavi in rame ....................................................... 128
Fibre ottiche ....................................................... 131
Cablaggio di rete ............................................... 134
Connettori .......................................................... 138
Dispositivi principali per le tecnologie di rete .... 140
Procedure di accesso alla rete ........................ 144
Terminologia di Internet .................................... 150

Infrastrutture IT 111

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Norme e regolamenti

■ Norme e regolamenti
Principali norme per le tecnologie dell’informazione e
delle telecomunicazioni

Norme di carattere generale


Compatibilità elettromagnetica (EMC) — Parte 6-3: Norme
DIN EN 61 000-6-3 generiche —
(VDE 0839, Part 6-3) Emissione per gli ambienti residenziali, commerciali e per
l’industria leggera
Compatibilità elettromagnetica (EMC) — Parte 6-1: Norme
DIN EN 61 000-6-1 generiche —
(VDE 0839, Part 6-1) Immunità per gli ambienti residenziali, commerciali e per
l’industria leggera
Cablaggi nei locali degli utilizzatori per le tecnologie
DIN EN 50 098-1
dell’informazione- Parte 1: Accesso base ISDN
DIN EN 60 794
Cavi a fibre ottiche
(VDE 0888)
DIN EN 60 825-2 Sicurezza degli apparecchi laser- Parte 2: Sicurezza dei sistemi
(VDE 0837, Part 2) di comunicazione a fibra ottica
DIN EN 55 022 Apparecchi per la tecnologia dell’informazione- Caratteristiche di
(VDE 0878, Part 22) radiodisturbo- Limiti e metodi di misura
Cavi metallici a elementi multipli utilizzati nei sistemi di comu-
DIN EN 50 288-5-1 nicazione e controllo analogico e digitale- Parte 5-1: Specifica
(VDE 0819-5-1:2014-03) settoriale per cavi schermati caratterizzati fino a 250 MHz - Cavi
per cablaggio di piano e per dorsale di edificio
DIN EN 60 603-7-1 Connettori per apparecchiature elettroniche
(VDE 0687-603-7- Parte 7-1: Specifica di dettaglio per connettori schermati a 8 vie,
1:2012-01) fissi e mobili

112 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Norme e regolamenti

Installazione di terminali

Elenco di norme per l’installazione di terminali


Applicazione della connessione equipotenziale e della messa
DIN EN 50 310
a terra in edifici contenenti apparecchiature per la tecnologia
(VDE 0800-2-310:2011-5)
dell’informazione
DIN EN 61 918 Reti di comunicazione industriali
(VDE 0800-500:2009-01) Installazione di reti di comunicazione in ambienti industriali
DIN VDE 0845
Protezione da sovratensione delle apparecchiature per la
VDE 0845
tecnologia dell’informazione (Installazioni IT)
Supplement 1:2010-11

Tipologia e utilizzo di cavi per le telecomunicazioni


Impiego di cavi e conduttori isolati nelle installazioni di teleco-
DIN VDE 0891
municazione e di elaborazione dell’informazione
DIN EN 60 794
Cavi a fibre ottiche
(VDE 0888)
Tecnologia dell’informazione - Installazione del cablaggio
DIN EN 50 174-2 Parte 2: Pianificazione e criteri di installazione all’interno degli
(VDE 0800, Part 174-2) edifici

Infrastrutture IT 113

bt_it_201_112_151_expertenwissen_ITA_v2.indd 113 25/01/16 15:10


Nozioni tecniche per gli esperti IT – Norme e regolamenti

Installazione di reti
Sommario delle norme DIN EN 50 173:
Tecnologia dell’informazione – Sistemi di cablaggio strutturato
Il concetto di cablaggio strutturato è La DIN EN 50 173-1 contiene i
un elemento importante nelle moderne sottosistemi di cablaggio primario e
infrastrutture per le tecnologie dell’in- secondario, oltre alle specifiche, rile-
formazione installate all’interno di vanti per la trasmissione, delle classi
edifici, perché offre vantaggi tecnici di canali e delle relative categorie di
ed economici rilevanti, rispetto a un componenti per i cavi, i connettori e
approccio orientato alla domanda. i cavi di collegamento dei terminali.
Questo concetto è stato inizial- Nella sua versione attuale, la DIN
mente sviluppato per applicazioni EN 50173-1:2011-09, Tecnologia
di utilizzo generale e indipendenti dell’informazione –Sistemi di cablaggio
dalla tipologia del servizio in ambienti strutturato – Parte 1: Requisiti generali
d’ufficio.I principi alla base dei sistemi introduce i requisiti di due nuove
di cablaggio strutturato – topologia categorie di componenti (6A e 7A),
uniforme, classificazione dei canali modifica la perdita di inserzione di un
con caratteristiche definite, interfaccia canale coassiale, modifica la classe
standard per il collegamento dei termi- OF-100, definisce la nuova categoria
nali – si possono anche estendere con OM4 per il cablaggio in fibra ottica,
opportune modifiche ad altri settori integra e modifica i requisiti dei com-
quali: ambienti industriali, edilizia ponenti di collegamento. Altre modi-
residenziale e data centre. La serie di fiche riguardano la definizione di due
norme EN 50 173 è stata sviluppata nuove interfacce per fibre ottiche (12
dal CENELEC/TC 215 per rispondere e 24 fibre), la revisione dei requisiti di
all’esigenza degli utilizzatori di disporre prova sulle prestazioni meccaniche e
di norme specifiche per questi ambiti ambientali dei componenti di collega-
applicativi. Durante il loro sviluppo si mento, l’aggiornamento dell’Allegato
è avuto cura di fare in modo che tutti i F “Applicazioni di rete supportate” e
requisiti e le caratteristiche applicabili a l’introduzione di un nuovo Allegato I
un sottoinsieme o alla generalità degli “Metodi di prova per determinare la
edifici fossero definite una volta per conformità con le norme della serie EN
tutte nella Parte 1. 50 173”.
Pertanto, per realizzare un sistema di
cablaggio strutturato in un ambiente
specifico ( un tipo di edificio o sito) la
DIN EN 50 173-1 deve sempre essere
utilizzata con la parte specifica di
interesse: 2, 3, 4, 5, ecc.

114 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Norme e regolamenti

La norma EN 50 173, Parte 2: di piano (orizzontale) e intermedio,


Locali per ufficio per i quali sono date le configurazioni
contiene le specifiche per il sottosi- di riferimento tipiche e le lunghezze
stema di cablaggio terziario (orizzon- massime dei canali trasmissivi. Oltre
tale) e i requisiti per le connessioni alle alle lunghezze dei canali con cavi in
postazioni di lavoro (dotate di funzio- rame simmetrici e cavi ottici con fibre
nalità informatiche) nei locali adibiti ad di vetro in quarzo, la norma contiene
ufficio. Tali requisiti si applicano anche anche i corrispondenti requisiti per
agli ambienti di uso promiscuo (appar- l’impiego di fibre sintetiche e fibre di
tamenti, studi medici, studi legali, ecc.) vetro in quarzo rivestite in materiale
nei quali vi siano locali adibiti ad ufficio. plastico. Le specifiche dei componenti
Oltre a considerare le nuove classi di di collegamento prendono in conside-
canali EA and FA con le relative cate- razione le condizioni ambientali difficili
gorie di componenti 6A e 7A, questa che spesso si ritrovano negli impianti
norma contiene i requisiti delle fibre industriali. Oltre a considerare le nuove
ottiche multimodo (tipo OM4) e delle classi di canali EA and FA con le rela-
fibre ottiche a modo singolo (tipo OS2) tive categorie di componenti 6A e 7A,
e una revisione delle specifiche per i questa norma contiene una revisione
componenti di giunzione. delle specifiche per i componenti di
collegamento di fibre ottiche.
La norma EN 50 173, Parte 3:
Ambienti industriali La DIN EN 50 173, Part 4:
contiene i requisiti specifici per i Abitazioni
sistemi di cablaggio strutturato in contiene le specifiche per il cablaggio
ambiente industriale. Questa norma strutturato da utilizzare nelle abitazioni
viene incontro alle esigenze degli uti- (case monofamiliari, plurifamiliari).
lizzatori dei sistemi per l’automazione
Tali requisiti si applicano anche agli
industriale che sono sempre più inte-
ambienti di uso promiscuo (appar-
ressati ad implementare un cablaggio
tamenti, studi medici, studi legali,
strutturato invece di soluzioni proprie-
ecc.) nei quali vi siano locali adibiti ad
tarie, specialmente per consentire l’in-
abitazione.
tegrazione di queste soluzioni con la
rete aziendale presente negli ambienti La norma considera che in un appar-
per ufficio. Questi infatti, già da tempo, tamento ci può essere l’esigenza
hanno adottato il cablaggio strutturato di integrare molteplici applicazioni
e per la gran parte utilizzano protocolli appartenenti alle seguenti categorie:
basati su Ethernet. Le applicazioni Informatica e Comunicazione (Informa-
supportate per il monitoraggio e il con- tion and Communication Technologies
trollo di processo sono date nella DIN - ICT), Telcomunicazione e Televisione
EN 50 173-1. Le caratteristiche topo- (Broadcast and Communication
logiche tipiche dei sistemi di cablaggio Technologies-BCT) e Domotica (Con-
industriale sono state prese in debita trol/Command Communications in
considerazione grazie all’introduzione Buildings –CCCB).
di sottosistemi addizionali di cablaggio
A supporto delle applicazioni ICT e

Infrastrutture IT 115

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Norme e regolamenti

BCT, la norma introduce sottosistemi rando anche l’esigenza di configura-


del cablaggio residenziale che pos- zioni ridondanti. Le classi di canali ad
sono essere integrati da un sottosi- alte prestazioni garantiscono soluzioni
stema secondario ove applicabile. infrastrutturali non solo attraenti sotto
Diversamente dalla struttura a stella il profilo economico nell’immediato ma
delle reti ICT e BCT, la topologia delle anche a lungo termine e in più capaci
applicazioni CCCB può assumere di supportare l’incremento continuo di
diverse configurazioni (ad esempio a trasmissione dati tipico di un data cen-
bus, a diramazioni, ad anello chiuso). tre. Anche questa parte della norma
Pertanto il capitolo 5 della norma considera le nuove classi di canali
definisce una struttura di cablaggio EA and FA con le relative categorie
specifica per queste applicazioni, di componenti 6A e 7A. Inoltre essa
che possono essere integrate nel contiene specifiche di dettaglio per
sottosistema di cablaggio dell’area. In il cablaggio in fibra ottica e per i cavi
parallelo si specificano le corrispon- a fibre ottiche multimodo, specifi-
denti applicazioni CCCB, ad esempio che revisionate per i componenti di
quelle riportate nella serie di norme collegamento e l’Allegato B “Utilizzo di
DIN EN 50 090. Oltre a considerare le componenti di collegamento ad alta
nuove classi di canali EA and FA con densità di packaging per il cablaggio
le relative categorie di componenti 6A in fibra ottica”.
e 7A, questa norma riporta i livelli cor-
retti dei canali BCT con cavi coassiali,
formule aggiornate sulla lunghezza dei
canali BCT e specifiche revisionate per
i componenti di collegamento.

La DIN EN 50173, Parte 5:


Centri di elaborazione dati
Fornisce per la prima volta agli ope-
ratori e ai progettisti di data center
un valido strumento per il cablaggio
strutturato di queste installazioni che
hanno esigenze molto particolari. I
data centre sono infatti caratteriz-
zati da una altissima densità di cavi
dati necessari per fornire i servizi del
server (ad esempio servizi web) a una
grande quantità di utenti sia interni
che esterni. La topologia di cablaggio
definita in questa norma ha una strut-
tura flessibile, tale da consentirne l’e-
spansione o modifiche in modo rapido
ed efficiente, limitando al minimo
l’interruzione del servizio e conside-

116 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Norme e regolamenti

Applicazioni ICT supportate (allegato E)

Cat. Applicazione IT Riferimento specifica Nome supplementare


PBX Prescrizioni nazionali
A X.21 Raccomandazione ITU-T X.21
V.11 Raccomandazione ITU-T X.21
S0 Bus (esteso) Raccomandazione ITU-T 1.430 Accesso Base ISDN
S0 Punto-punto Raccomandazione ITU-T 1.430 Accesso Base ISDN
B S1/S2 Raccomandazione ITU-T 1.431 Connessione multiplex
primaria ISDN
CSMA/CD 1Base5 ISO/IEC 8802-3 Star LAN
CSMA/CD ISO/IEC 8802-3 Ethernet
10Base-T
C CSMA/CD ISO/IEC 8802-3 Fast Ethernet
100Base-T4
Token ring 4 Mbit/s ISO/IEC 8802-5
TP-PMD ISO/IEC Strato dipendente dal
FCD 9314-10 mezzo trasmissivo per
CSMA/CD ISO/IEC 8802-3 doppino telefonico
100Base-TX Fast Ethernet
D
Token ring ISO/IEC 8802-5t
100 Mbit/s High-speed token ring
CSMA/CD 1000Base-T ISO/IEC 8802-3
Gigabit Ethernet
ATM LAN ATM Forum ATM-1200/category 6
E
1.2 Gbit/s af-phy-0162.000
F FC-100-TP ISO/IEC 14 165-114
Percorsi di cablaggio della classe in fibra ottica
CSMA/CD 10Base-F ISO/IEC 8802 AM
Token ring ISO/IEC TR 11802-4 Connessione delle stazioni
ai cavi in fibra ottica
FDDI EN ISO/IEC 9314-3 Interfaccia dati condivisa
con cavi in fibra ottica

SM-FDDI ISO/IEC 9314-4 FDDI modem


LCF-FDDI ISO/IEC C 9314-9 FDDI con cavi in fibra
ottica economici
FC-PH ISO/IEC CD 14165-1 Fibre Channel
ATM ITU-T recommen. I.432 B-ISDN

Infrastrutture IT 117

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Norme e regolamenti

Importanti norme tecniche sugli armadi per le tecnologie


dell’informazione e delle telecomunicazioni
“Rittal – The System.” significa solu- server, tecnologie di rete o sviluppo di
zioni di sistema efficaci per il settore data centre - le soluzioni innovative di
dell’IT grazie a infrastrutture modulari Rittal per il settore IT e le sue molteplici
e scalabili. La richiesta crescente di applicazioni sono sempre sinonimo di
sistemi IT sempre disponibili impone sicurezza, disponibilità ed efficienza
l’adozione di soluzioni data centre dei costi. Tutte le soluzioni sono
custom da un unico fornitore. conformi alle normative e ai regola-
Con una ricca esperienza come menti internazionali e sono considerate
partner di sistema nel settore IT, Rittal standard di riferimento nel settore. Le
fa leva sulla conoscenza approfondita norme e i regolamenti pertinenti sono
delle problematiche e dei requisiti di riportati in questa sezione, insieme a
questo specifico mondo. Soluzioni utili raccomandazioni.

118 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Norme e regolamenti

DIN 41 488 Dimensioni dei contenitori


Fogli 1 – 3
DIN 41 494 Strutture per equipaggiamenti elettronici, dimensioni per armadi e
Part 7 contenitori montati in batteria (dimensioni per sistemi da 19˝)
DIN 43 668 668 Chiavi a doppio pettine per celle o porte di armadi elettrici
Misura 3: impianti a bassa tensione
ETS 300 119-3 Equipment Engineering (EE); European telecommunicationstan-
dard for equipment practice, parte 3: Engineering requirements for
miscellaneous racks and cabinets (Caratteristiche costruttive per rack
e armadi vari di varie tipologie)
IEC 60297-3-100 Dimensioni della struttura meccanica degli armadi di comando 482.6
mm (19 inch), Parte 3-100: Dimensioni della struttura meccanica di
armadi di comando, pannelli frontali e rack - Pannelli e rack, parte 2:
Armadi, rack e passi meccanici delle strutture a rack
DIN 43 656 Colori per quadri di comando per ambienti interni

“German Energy Management Altre disposizioni da rispettare per


Act” stabilisce che: “Le installazioni le installazioni elettriche sono le
elettriche e le apparecchiature che Condizioni per la connessione alla
consumano energia elettrica devono rete elettrica (TAB) delle società
essere assemblate e manutenute elettriche e, per le telecomunicazioni e
adeguatamente, vale a dire secondo l’installazione di antenne, si deve fare
le norme tecniche riconosciute, come riferimento rispettivamente alla VDE
le disposizioni della Associazione 0800 e VDE 0855.
tedesca per le tecnologie elettriche,
elettroniche e dell’informazione (VDE)”. Le nuove installazioni dovrebbero
poter essere ampliate in modo
Per l’elevata diffusione e diversità dei economicamente conveniente. Su
sistemi sotto i 1000 V, particolare questo aspetto, importanti informa-
rilevanza assume la VDE 0100 “Dispo- zioni si possono ritrovare nelle norme
sizioni per la costruzione di installazioni DIN edite dall’Istituto tedesco per la
elettriche con tensione nominale sotto standardizzazione.
i 1000 V”.

Infrastrutture IT 119

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Norme e regolamenti

Il marchio CE: aspetti legislativi e normativi

Direttive EU Con l’uso del marchio CE il costruttore


Le direttive EU stabiliscono i principi garantisce sotto la sua responsabilità
per rendere uniforme la legislazione che il prodotto è conforme con tutte
e le normative applicabili nei diversi le direttive applicabili, ciò significa
Stati Membri. Esse sono ad esempio che è obbligo del costruttore quello
impiegate per semplificare lo scambio di reperire le direttive EU applicabili ai
di merci all’interno dell’ EU. suoi prodotti.
I prodotti che soddisfano i requisiti Gli armadi progettati ed utilizzati per
stabiliti dalle direttive sono identificati alloggiare quadri di comando in bassa
attraverso il marchio CE. tensione in accordo con la IEC 61
439 sono soggetti alle disposizioni
Direttive applicabili ai prodotti della Direttiva Bassa tensione, valutati
Rittal: secondo DIN EN 62 208 e marcati
◾◾ Direttiva EMC 2004/108/EC con un marchio CE.
◾◾ Direttiva Bassa Tensione 2006/95/ Gli alloggiamenti vuoti per le applica-
EC zioni generiche e per le applicazioni IT
e i componenti meccanici accessori
non sono attualmente soggetti ad
alcuna direttiva europea.

120 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Compatibilità elettromagnetica

■ Compatibilità elettromagnetica
Cosa si intende per EMC? Le definizioni seguenti si applicano
La compatibilià elettromagnetica all’immunità ai disturbi:
(Electromagnetic Compatibility o EMC) Un elemento di un’apparecchiatura
è la capacità di un dispositivo elettrico elettrica si dice essere immune ai
di funzionare in modo soddisfacente disturbi se i fattori di disturbo (fino ad
nel suo ambiente elettromagnetico, un certo limite) non provocano malfun-
senza influenzare negativamente lo zionamenti quali:
stesso ambiente nel quale possono ◾◾ Degrado del funzionamento
operare altri dispositivi.La sempre Uno scostamento ammissibile dal
maggiore concentrazione in piccoli normale funzionamento.
spazi dei componenti elettronici e la ◾◾ Malfunzionamento
crescente velocità di elaborazione Uno scostamento non ammissi-
dei segnali è spesso causa di guasti bile dal normale funzionamento. Il
nelle apparecchiature elettroniche malfunzionamento termina quando
complesse, nei sistemi di misura e il disturbo diminuisce.
controllo, nei sistemi di elaborazione e ◾◾ Guasto
trasmissione di dati e nei sistemi ICT. Un degrado tale per cui il funzio-
Tali guasti spesso sono riconducibili a namento non è più possibile e può
effetti di tipo elettromagnetico. essere ripristinato, ad esempio,
solo con un intervento di ripara-
Ecco perché sono stati fissati alcuni zione.
requisiti fondamentali sulla:
◾◾ prevenzione e riduzione delle emis-
sioni di disturbo
◾◾ definizione dell’immunità ai disturbi

Infrastrutture IT 121

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Compatibilità elettromagnetica

Concetti EMC di base


◾◾ L’interferenza elettromagnetica è ◾◾ L’accoppiamento è un’interazione
l’effetto di fenomeni elettromagne- tra circuiti differenti, attraverso la
tici sui circuiti, dispositivi, sistemi o quale vi è una trasmissione di ener-
organismi viventi. gia da un circuito all’altro.
◾◾ La sorgente dell’interferenza si ◾◾ L’interferenza (disturbo) è un feno-
riferisce all’elemento che è causa meno elettromagnetico che può
dell’interferenza indurre un effetto indesiderato in
◾◾ Le apparecchiature potenzialmente una installazione elettrica (tensione
suscettibili sono quei dispositivi di disturbo, corrente di disturbo,
elettrici il cui funzionamento può campo di disturbo).
essere influenzato dai fenomeni di
interferenza

Sorgenti di interferenza e fattori di interruttore, campi magnetici generati


interferenza da elevate correnti, ecc.).
Le sorgenti di interferenza possono
L’interferenza può essere sotto forma
essere suddivise in:
di tensioni, correnti, campi elettrici e
◾◾ Sorgenti interne
magnetici o campi elettromagnetici e
–– artificiali, cioè indotte da apparati
può essere di tipo continuo, periodico
tecnici
o impulsivo (casuale).
◾◾ Sorgenti esterne
–– naturali, ad es. fulmini; scariche Per le reti in bassa tensione si deve
elettrostatiche considerare che:
–– artificiali, cioè indotte da apparati
tecnici
◾◾ Gli effetti più forti di interferenza
impulsiva nelle reti in bassa tensione
Quando si tratti di interferenza
sono causati dall’interruzione di
artificiale, cioè causata da dispositivi
carichi induttivi, come attrezzature
tecnici, si deve distinguere tra fattori di
dotate di motori elettrici, elettrodo-
interferenza espressamente realizzati
mestici, lampade fluorescenti.
per svolgere certi compiti (quali tra-
◾◾ Le sovratensioni più pericolose (in
smettitori radio, radar, ecc.) e fattori di
base all’intensità, durata e potenza)
interferenza che si verificano durante il
sono causate dall’intervento di fusi-
funzionamento o che sono causati da
bili in caso di corto circuito (durata
un guasto di un’apparecchiatura e che
nel campo dei millisecondi).
non sono generati deliberatamente (ad
es. scintille elettriche sui contatti di un

122 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Compatibilità elettromagnetica

Scariche elettrostatiche
A volte con lo sfregamento di materiali scariche elettrostatiche indotte da per-
solidi si generano cariche elettriche. sone su apparecchiature di comando
Queste si scaricano molto veloce- e relativi alloggiamenti metallici.
mente su superfici conduttive ma pos- Le tensioni che si generano in questo
sono mantenersi a lungo su superfici caso possono raggiungere i 15000
meno conduttive. V, con correnti di scarica fino a 5 A e
In caso di contatto tra le parti isolanti velocità di salita della corrente fino a
caricate elettrostaticamente e materiali 5 kA/µs.
conduttori, si generano correnti di Il rischio di disturbi al funzionamento e
dispersione che possono danneggiare di danneggiamento aumenta se i pavi-
o persino distruggere, ad esempio, menti sono rivestiti con materiali poco
componenti elettronici sensibili. conduttivi e in caso di bassa umidità
Da non sottovalutare sono anche le dell’aria ambiente.

Esempi di sensibilità dei componenti a semiconduttore


Componenti a rischio Tensione
IC (Circuiti integrati) in P-FP
(Plastic Flat Pack) e P-LCC da 20 V
(Plastic Leaded Chip Carrier)
Diodi Schottky da 30 V
Transistori ad effetto di campo e
da 100 V
EPROM
Amplificatori operazionali da 180 V
Resistenze a film da 350 V
TTL Schottky da 1,000 V
IC in CLCC
da 2,000 V
(Ceramic Leaded Chip Carrier)

Infrastrutture IT 123

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Compatibilità elettromagnetica

Misure per la protezione dei componenti sensibili alle


scariche elettrostatiche
◾◾ I componenti a rischio devono rima- - i tavoli da lavoro e i pavimenti
nere nel loro imballaggio originale devono essere antistatici e a di-
fino al momento della lavorazione. spersione
◾◾ I componenti a rischio devono - la lavorazione deve avvenire su
essere custoditi e trasportati in con- tappetini da lavoro collegati alla
tenitori ad alta conducibilità elettrica pelle dell’operatore con un brac-
o antistatici. ciale a strappo antistatico
◾◾ Quando si estrae un componente - l’abbigliamento da lavoro
dall’imballaggio, questo deve prima dovrebbe essere di cotone e non di
essere scaricato per contatto: solo fibre sintetiche che si possono
in seguito lo si può estrarre. caricare
◾◾ Quando si installa una scheda, - le calzature devono essere rive-
questa dovrebbe prima essere sca- stite con materiale conduttivo.
ricata per contatto e solo in seguito ◾◾ Mantenere una distanza minima di
installata. 10 cm dalle unità di visualizzazione
◾◾ I componenti possono essere (monitor, display ecc).
lavorati solo in luoghi di lavoro
adeguatamente attrezzati:
- le punte delle saldatrici devono
essere messe a terra

Meccanismi di interferenza e contromisure


Si distinguono i seguenti meccanismi
di accoppiamento:

◾◾ Interferenze condotte
◾◾ Interferenze dovute a campi:
- interferenze di campo
- interferenze radiate.

124 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Compatibilità elettromagnetica

Interferenze condotte di forti correnti rapidamente variabili


nel tempo, o da scariche di fulmini -
Accoppiamento galvanico delle tensioni di disturbo che possono
Alcune interferenze avvengono su essere interpretate come segnali o
sezioni di conduttori comuni (linee di causare oscillazioni della tensione. Per
alimentazione, messa a terra ecc.) e ridurre o eliminare tali disturbi servono:
possono essere eliminate o limitate nei ◾◾ conduttori intrecciati o schermati
seguenti modi: ◾◾ elevata separazione tra i conduttori
◾◾ i segmenti di conduttori comuni di alimentazione e i conduttori di
devono essere corti e a bassa segnale
resistenza ◾◾ circuiti con superficie più piccola
◾◾ separazione delle alimentazioni possibile.
◾◾ isolamento galvanico tramite
accoppiatori ottici, trasformatori Interferenze dovute a onde
d’isolamento, relè ecc. nelle linee Le onde elettromagnetiche possono
per i segnali, e separazione tra linee generare tensioni di disturbo nei
di alimentazione e linee di trasmis- conduttori mediante una combina-
sione dati. zione tra accoppiamento capacitivo e
induttivo, quando la lunghezza d’onda
Accoppiamento capacitivo
del disturbo è dell’ordine di grandezza
Interferenze capacitive sono causate
delle dimensioni del circuito o i tempi
da capacità distribuite tra strutture
di salita degli impulsi di disturbo corri-
conduttive affiancate che apparten-
spondono ai tempi tipici del segnale.
gono a circuiti elettrici diversi.
Una possibile contromisura é:
Le contromisure sono:
◾◾ utilizzo di conduttori schermati.
◾◾ limitare la lunghezza dei condut-
tori tra i componenti ed evitare di
Inoltre, per ridurre tale fenomeno, si
disporre più conduttori su percorsi
possono utilizzare:
paralleli
◾◾ filtri
◾◾ utilizzare conduttori schermati.
◾◾ apparecchiature di protezione dalle
sovratensioni.
Accoppiamento induttivo
Tra circuiti elettrici indipendenti ven-
gono indotte - soprattutto ad opera

Infrastrutture IT 125

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Compatibilità elettromagnetica

Interferenza dovuta a campi lità del materiale, troppo bassa per


(bassa frequenza) la lamiera d’acciaio, notevolmente
Forti correnti a bassa frequenza gene- maggiore ad esempio per il Mu-me-
rano un campo magnetico a bassa tal).
frequenza che può indurre tensioni
Interferenza irradiata
di disturbo oppure causare disturbi
(alta frequenza)
tramite effetti magnetici diretti (ad
Le onde elettromagnetiche generate
esempio nelle memorie magnetiche
da un circuito elettrico nello spazio
dei computer, nei monitor, negli appa-
possonoprodurre tensioni di disturbo
recchi elettromagnetici di misura molto
che dipendono dalla distanza dal
sensibili, come quelli per ECG). Anche
luogo in cui vengono generate (campo
i campi elettrici a bassa frequenza e
vicino o lontano). In un campo vicino
di elevata intensità, generati da sovra-
prevale la componente elettrica (E) o la
tensioni a bassa frequenza ( ad es.
componente magnetica (H) del campo
linee aeree ad alta tensione), possono
elettromagnetico, a seconda che la
provocare tensioni di disturbo per
fonte del disturbo siano alte tensioni e
accoppiamento capacitivo. Dal punto
basse correnti, oppure elevate correnti e
di vista pratico è importante ridurre
basse tensioni. Al contrario, in un campo
l’effetto dei campi magnetici
lontano le due componenti E e H non
tramite:
sono più separabili. E’ possibile limitare
tali interferenze con l’impiego di:
◾◾ conduttori schermati
◾◾ conduttori schermati
◾◾ contenitori schermanti (è determi-
◾◾ contenitori schermanti (gabbia di
nante in questo caso la permeabi-
Faraday)

126 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Compatibilità elettromagnetica

Contenitori/schermatura RF
È possibile determinare i requisiti Ogni contenitore metallico offre già, in
richiesti con la seguente checklist. un vasto campo di frequenze, un
buon effetto schermante, garan-
Checklist per la determinazione tendo l’attenuazione dei campi
dei requisiti per i contenitori EMC elettromagnetici. Per gli armadi per
◾◾ Quali disturbi si verificano durante quadri di comando di grandi dimen-
l’utilizzo? (Campo elettrico, magne- sioni si può ottenere un effetto medio
tico o elettromagnetico) di schermatura adottando misure
◾◾ Quali sono i valori limite del disturbo poco costose, come il collegamento
che si possono presentare durante elettrico multiplo tra le varie parti
l’utilizzo? (Intensità del campo, del contenitore. Elevati effetti di
campo di frequenze) schermatura nel campo di frequenze
◾◾ I requisiti richiesti possono essere superiori a ca. 5 MHz si ottengono
soddisfatti tramite l’utilizzo di un tramite l’uso di guarnizioni speciali
contenitore standard o di un conte- che collegano elettricamente, senza
nitore schermato RF? alcuna interruzione, le superfici interne
(Confronto con i diagrammi di non isolate di porte/pareti rimovibili,
attenuazione) lamiere del tetto e del fondo con
◾◾ Esistono altri requisiti EMC? spigoli non isolati del corpo e del telaio
(Chiusura ermetica dei contenitori, del contenitore. Quanto più alte sono
speciale compensazione del le frequenze tanto più critiche sono le
potenziale al loro interno ecc.) aperture, anche piccole, nel conteni-
tore.

Infrastrutture IT 127

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Cavi di rame

■ Cavi di rame
Colori caratteristici di conduttori nudi e isolati
Abbre-
Tipo di Descrizione del Abbreviazi- Descrizione del
Colore viazi- Simbolo Colore
corrente conduttore one conduttore
one
1)
Positivo L+ 1) Condut. neutro
Corrente Giallo/
Negativo L– con funzione di PEN
continua blu verde
Neutro M protezione
chiaro
1)
Corrente Cond. Esterno L1; L2; L3 Conduttore di Giallo/
blu PE
alternata Cond. Neutro N protezione verde
chiaro
1) ll colore non è definito. – Terra E 1)

Abbreviazioni relative alla tecnica costruttiva di conduttori e cavi per


TLC
Esempio: J- Y (St) Y 20 x 2 x 0.6 Lg
= Cavo di installazione,
J- Y (St) Y 20 x 2 x 0.6 Lg isolamento in PVC dei fili,
Pos. denomina- schermo elettrostatico,
zione: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 mantello in PVC del cavo,
20 coppie di fili, diametro
del conduttore 0,6 mm
intreccio a strati.

1 Tipo di cavo 11 Armatura


A-: Cavo per esterno A: Strato in fili di alluminio per prot. dall’induz.
FL-: Conduttore piatto B: Nastro in acciaio per prot. dall’induz.
J-: Cavo per installazione e piattina
Li-: Conduttore a treccia 10 Tipo di cordatura
S-: Cavo di comando Bd: Cordatura a fascio
Lg: Cordatura a strati
2 Isolamento rd: Rotonda
Y: Cloruro di polivinile (PVC) se: A settori
2Y: Polietilene (PE)
02Y: PE a celle 9 Tipo di intreccio/configurazione
DM: Bicoppia Dieselhorst-Martin
3 Schermo Kx: Conduttore coassiale
C: Treccia di rivestimento di rame P: Coppia
(K): Schermo in nastro di rame sopra il rivestimento in PE PiMF: Pairs in Metal Foil
(L): Nastro di alluminio St: Coppie entro lamina metallica
(mS): Schermo magnetico in nastro d’acciaio St I: Bicoppia a st. senza utilizzo del phantom
(St): Schermo statico St II: Bicoppia a stella per cavi locali
St III: Bicoppia a stella, a 800 Hz
4 Guaina St IV: Bicoppia a stella, a 120 kHz
E: Nastro sintetico all’interno St V: Bicoppia a stella, a 550 kHz
FE: Cavo ignifugo St VI: Bicoppia a stella, a 17 MHz
< 20 minuti
G: Rivestimento in gomma 8 Diametro del conduttore in mm
H: Materiale sintetico senza alogeni
L: Guaina liscia in alluminio 7 Elemento dell’intreccio
(L)2Y: Guaina in alluminio saldato a caldo con PE x 1: Filo singolo
M: Guaina in alluminio saldato a caldo x 2: Coppia (doppio filo)
x 3: Triplo
5 Rivestimento protettivo x 4: Bicoppia
Y(v): Guaina in PVC (rinforzata)
2Y: Guaina in PE 6 Numero di elementi dell’intreccio

128 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Cavi di rame

Struttura dei cavi di rame, elementi dell’intreccio


Filo Un filo è un conduttore con rivestimento isolante.

Coppia (due fili)


La coppia consiste di due fili interfacciati che costituiscono un
circuito conduttore.
a b La coppia è l’elemeno intrecciato simmetrico più semplice.

Coppia schermata Una coppia schermata è una coppia posta all’interno di


(PiMF) uno schermo metallico (PiMF). Consiste di due fili intrecciati,
Filo che costituiscono un circuito conduttore (circuito elettrico
a b ausiliario completo), all’esterno dei quali è collocato uno schermo
elettrostatico. Un filo di ferro zincato (filo ausiliario) è collegato
per tutta la lunghezza con lo schermo statico.

Bicoppia a Una bicoppia si compone di quattro fili intrecciati, dei quali


stella i due opposti costituiscono un circuito conduttore (circuito
a
tronco 1
elettrico completo, tronco). I tronchi vengono indicati anche
a b come fili a doppia anima.
b
tronco 2
1a
2a
2b
1b

Bicoppia Dieselhorst- Nella bicoppia Dieselhorst-Martin due fili sono intrecciati a


Martin (bicoppia DM) formare una coppia e le due coppie sono intrecciate fra loro.
Le due coppie hanno un passo di intrecciatura diversa, per
a tronco 1 ottenere una migliore attenuazione dell’interferenza.
b La bicoppia DM presenta una capacità minore e perdite di
a tronco 2 trasmissione minori rispetto alla bicoppia a stella.
b
1a
1b
2a
2b

Fascio Un fascio si compone di cinque elementi intrecciati.

Elem. intrecciati, ad es. coppie

Infrastrutture IT 129

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Cavi di rame

Marcatura, conteggio dei cavi per telecomunicazioni


Marcatura, conteggio dei cavi per telecomunicazioni Marcatura con anelli
(ad es. per J-2Y(Si)v
◾◾ Fasci intrecciati (marcatura con colori e anelli) 2x2x0,6 Bd)
Colori per ogni bicoppia: rosso (rt), verde (gn), grigio (gr), giallo 1a
(ge), bianco (ws)
1b
Anelli per ogni filo: [numero/distanza in mm];
da 11 coppie in su: marcatura aggiuntiva a fasci con spirali 2a
colorate
2b
Bicoppia ---- 1 ----- ----- 2 ----- ----- 3 ----- ----- 4 ----- ----- 5 ----- 17
mm
17
mm
Coppia 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
34 mm
Filo
a [0/0] [2/34] [0/0] [2/34] [0/0] [2/34] [0/0] [2/34] [0/0] [2/34] Colore di base rosso,
b [1/17] [2/17] [1/17] [2/17] [1/17] [2/17] [1/17] [2/17] [1/17] [2/17] anello nero

Marcatura con colori


(ad es. perJ-Y(Sl)
◾ Intreccio a strati (marcatura con colori) Y 2x2x0,6 Lg) nuovo
(vecchio)
Numerazione strato per strato dall’esterno verso l’interno
Tutti i fili “a” bianchi, ogni primo filo “a” dello strato rosso (filo di rt (ge) 1a
conteggio)
Fili “b” in ordine crescente blu (bl), giallo (ge), verde (gn), mar- sw (rt) 1b
Coppia 1
rone (bn), nero (sw) 1a
2a
Strato ---------------- Esterno ------------- ------- Centro ---- Interno -
Coppia 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ws (gn) 1b
2b
Wire
a rosso bianco   bianco  bianco  bianco  bianco   rosso bianco   bianco  rosso ge (bl) 2a
Coppia 2
b bl ge gn bn sw bl   ge gn   bn   sw 2b

Esempio: J- Y (St) Y 20 x 2 x 0.6 Lg


Strato interno rt/sw

ws/sw ws/bl ws/ge


ws/gn
rt/bn ws/bn
Inizio della num-
erazione strato
centrale
ws/ge ws/gn
ws/bl ws/bn
ws/sw ws/sw
ws/bn ws/bl
ws/gn ws/ge
ws/ge ws/gn
rt/bl
Inizio della numerazi-
one stato esterno
Filo ausiliario
Filo di riconoscimento
VDE (rosso/nero) Schermo elettrostatico
Guaina del cavo
Filo di
riconoscimento dell’azienda

130 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Cavi di rame

■ Fibre ottiche
n anelli
2Y(Si)v Tipi di fibre ottiche
Profilo
Sezione trasver- Impulso Propagazione delle Impulso in
dell’indice
sale della fibra in entrata onde uscita
di rifrazione
r
Tipo: indice a gradino Core Sheath
AE AA

280 µm 200 µm n

t t

e rosso, r
Tipo: indice a gradiente
AE AA
n colori
(Sl) n
125 µm 50 µm
nuovo
t t

r
Tipo: fibre monomodali
AE AA

125 µm 10 µm n

t t

Requisiti per i cavi a fibre ottiche

Fibre monomodali Fibre a gradiente


max. 3.5 dB/km per 850 nm
Attenuazione max. 1.0 dB/km per 1310/1550 nm
max. 1.0 dB/km per 1300 nm
Larghezza di min. 200 MHz x km per 850 nm
banda min. 500 MHz x km per 1300 nm

Parametri tipici per le fibre (scelta)

Denominazione:
Esempio Diametro della guaina
G 50/125 (µm)
Diametro del nucleo (µm)

Tipo di fibra
G: indice a gradiente
S: indice a gradino
E: fibra monomodale

Infrastrutture IT 131

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Fibre ottiche

Marcatura dei cavi a fibre ottiche

Sigle di designazione
A- W S F (ZN)2Y Y 12 G 50/125 3.0 B 600 Lg
Esempio:
= Cavo per esterno con fibre inserite liberamente nel cavo, elementi metallici
nel materiale di riempimento del cavo, guaina in PE con elementi non metallici
di scarico della tensione e guaina in PVC, 12 fibre con indice a gradiente con
diametro del nucleo pari a 50 mm e diametro della guaina pari a 125 mm, con
un coefficiente di attenuazione < 3 dB/km e una larghezza di banda di 600 MHz
al km per una lunghezza d’onda di 850 mm, intreccio a strati.

Posizione denomi- A- W S F (ZN)2Y Y 12 G 50/ 125 3.0 B 600 Lg


nazione: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

14
Lg: Intreccio a strati

13
1 Tipo di cavo
xxx: Largh. di banda in MHz L = 1 km
A-: Cavo per esterno
AT-: Cavo per esterno, suddivisibile
J: Cavo per interno
12 Finestre di lunghezza d’onda
B: Lunghezza d’onda 850 nm
2 Struttura
F: Lunghezza d’onda 1300 nm
F: Fibra
H: Lunghezza d’onda 1550 nm
V: Fibre buffered
W: Fibre loosely buffered, riempimento
B: Fibre buffered, riempimento
11
xxx: Coeff. di attenuazione in dB/km
3 Anima del cavo
S: Elemento metallico nell’anima del cavo
10
xxx: Diametro mantello in micron µm
4 Riempimento
F: Riempimento con petrolati
9
5 Guaina
xxx: Diametro nucleo in micron
H: Guaina esterna in materiale privo di alogeni
oppure diametro di campo in micron
Y: Guaina in PVC
per fibre monomodali (MNM)
2Y: Guaina in PE
(L)2Y: Materiale a strati
(ZN)2Y: Guaina in PE con elementi non metallici
8 Tipo di fibra
di scarico tensione
E: Fibra monomodale (MNM)
G: Fibra con indice gradiente
6 Armatura
vetro/vetro
B: Armatura
K: Fibra con indice a gradino, in
BY: Armatura in rivestimento protettivo in PVC
plastica
B2Y: Armatura in rivestimento protettivo in PE
H: Guaina in materiale privo di alogeni
7
Y: Guaina in PVC
xxx: Numero di nuclei

132 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Fibre ottiche

Dati caratteristici di fibre ottiche - esempio


Tipo di fibra G 50/125 E 9/125
Diametro del nucleo in µm 50 ± 3 ≈9
Diametro di campo in µm – 9±1
Diametro del mantello in µm 125 ± 25 125 ± 25
Resistenza a tensione 5N 5N
Resistenza a rottura media 50 N 50 N
Raggio di curvatura 50 mm 50 mm
Largh. di banda in MHz x 850 nm: 200…600;
km a 1,300 nm: 600…1200
850 nm: 2.5…3.5;
Attenuazione in dB/km a
1,300 nm: 0.7…1.5
1,300 nm: < 5;
Dispersione in ps/nm x km a –
1,550 nm: < 20

Infrastrutture IT 133

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Cablaggio di rete

■ Cablaggio di rete
Larghezza di banda
La larghezza di banda è la differenza sivo. La larghezza di banda determina
tra la frequenza massima e minima anche la capacità di trasmissione di un
espressa in Hertz (Hz) tra le quali la canale (espressa in bit/s, Mbit/s o suoi
rete opera. multipli) in quanto vi è una correla-
Teoricamente, quanto più ampia è la zione diretta tra larghezza di banda
larghezza di banda, tanto maggiore è e velocità di trasmissione dei dati.
il contenuto di informazione che può Riassumendo, la massima velocità
essere trasmesso nell’unità di tempo. di trasmissione dati dipende dalla
Pertanto essa rappresenta un valore di larghezza di banda della rete.
riferimento per la capacità di trasmis-
sione analogica di un canale trasmis-

Il cablaggio strutturato di edifici


Il cablaggio interno ad un edificio ◾◾ le norme di installazione
rappresenta una parte del cablaggio ◾◾ la compatibilità elettromagnetica
strutturato, inteso come una modalità ◾◾ le prestazioni e le applicazioni
di cablaggio generico, indipendente ◾◾ l’identificazione dei cavi
dall’applicazione e dal costruttore, Il cablaggio di edificio, anche detto
utilizzabile per integrare servizi di cablaggio secondario, si riferisce a
telefonia e reti dati all’interno di un quella parte del cablaggio strutturato
complesso di edifici. I principali aspetti compresa tra i distributori di edificio
del cablaggio strutturato coperti dalla (centri stella di edificio) e i distributori di
normativa vigente riguardano: piano (centri stella di piano).
◾◾ la progettazione del cablaggio
◾◾ la topologia della rete

134 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Cablaggio di rete

Edificio: Edificio:
Area 2 Area 2

Piano: Area 3 Piano: Area 3

Stanza: C B Stanza: C B
Area 4 Area 4

A A

Verso un Comprensorio: Verso un Verso un


altro edificio Area 1 altro edificio altro edificio

A = Punto di interconnessione 1: tra le aree 1 e 2


B = Punto di interconnessione 2: tra le aree 2 e 3
C = Punto di interconnessione 3: tra le aree 3 e 4

Cablaggio strutturato di edificio con dorsale e cablaggio orizzontale

Fonte: Lexikon der Datenkommunikation

Infrastrutture IT 135

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Cablaggio di rete

Classi di applicazioni di rete e categorie di cavi

Classe Categoria Campo frequenza Possibili applicazioni


A 1 fino a 100 kHz telefono analogico
B 2 fino a 1 MHz ISDN
C 3 fino a 16 MHz 10BaseT, token ring
D 5 fino a 100 MHz 100BaseTX
E 6 fino a 250 MHz Gigabit Ethernet, ATM
F 7 fino a 600 MHz Gigabit Ethernet, ATM

Dati caratteristici tipici per cavi di uso comune nelle telecomunicazioni


Cavo Ø Valori caratteristici Fattore di Impedenza
attenuazione α caratteristica
d R L G C at 800 Hz ZW a 800 Hz
mm Ω/km mH/km µS/km nF/km dB/km Ω
0.4 270 0.7 0.1 34 1.31 1260
0.6 122 0.7 0.1 37 0.91 810
0.8 67 0.7 0.1 38 0.69 590
0.9 52 0.7 0.1 34 0.58 550
1.2 29 0.7 0.1 35 0.45 430

136 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Cablaggio di rete

Marcatura dei cavi per reti


Esempio: 10 Base

Velocità di trasmissione prevista in MBit/s


Base (banda base)
Broad (banda larga)
Lettera F per fibre ottiche
Lettera T per TwistedPair

Cavo (coassiale) con velocità di trasmissione di 10 bit/s e lunghezza massima di


200 m.

Dati caratteristici
Denominazione TwistedPair 10BaseT Elhernet-LWL 10BaseF
Application Ethernet, token ring, FDDI, ATM Ethernet, token ring, FDDI, ATM
N. max di utenti A piacere A piacere
Impedenza in Q – –
Velocità di
trasmissione 10 10
MBit/s
Lunghezza max. 100 500
in m
Note Per collegamenti Ethemet e Per collegamenti punto a punto.
collega-menti punto a punto FDDI Adatto per superare lunghe
ad albero o a stella. Tutti gli 8 distanze. Per la conversione a Twi-
allacciamenti del connettore RJ45 stedPair e cavo coassiale vengono
dovrebbero essere occupati. Con inseriti ponti alle estremità.
un ripetitore non ci sono limitazioni
per la lunghezza.

Architetture dei cavi


Denominazione schematica per i cavi La sigla Y rappresenta la schermatura
con formato XX/YZZ delle anime:
U = unshielded (non schermato)
La sigla XX indica la schermatura F = foil shield (schermato con foglio)
totale del cavo: S = braided shield (schermato con
U = unshielded (non schermato) treccia)
F = foil shield (schermato con foglio)
S = braided shield (schermato con ZZ indica:
treccia) TP = Twisted Pair
SF = braided and foil shield QP = Quad Pair
(schermato con treccia e foglio)

Infrastrutture IT 137

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Connettori

■ Connettori
Classificazione dei connettori/tipi di cavi

Jack/accoppiamento Tipi di cavi


Twinax; BNC E; BNC F Cavo coassiale
RJ 11 – 45 Cavo schermato/non schermato con intrec-
48 modular jacks; 32 modular jacks cio a coppia (da 2 a 4 coppie)
F-SMA E 2000; LC; MTRJ;
Fibre ottiche
ST; ST Duplex; Biconic; FC/PC
D-Sub 9-pin; D-Sub 15-pin;
Conduttori schermati/non schermati
D-Sub 25-pin; ADO 4/8; TAE 4/6

Configurazione dei poli e allocazione delle coppie

Ethernet Token ring

1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8

ISDN TPDDI/ATM

1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8

1000BaseT according to TIA 568 A 1000BaseT according to TIA 568 B


Coppia 2 Coppia 3
Coppia 3 Coppia 1 Coppia 4 Coppia 2 Coppia 1 Coppia 4

ws gn ws ws bl or ws br tk vio ws ws bl or tk vio
1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8

138 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Connettori

Scelta dei connettori per fibre ottiche


Perdite di
Tipo Per Vantaggi Svantaggi
inserzione
F-SMA Fibre mul- 0.7…1 dB Connettore non apribile a mano ◾◾ Connessione/innesto
ti-modali (G50/125) ma con attrezzo (se avvitato con faticosi per campi patch
0.6…0.8 dB coppia torcente predefinita) compatti, a causa della
(G62.5/125) chiusura a vite
◾◾ Nessuna protezione dalla
torsione, per cui il contatto
tra fibre è impossibile;
maggiori valori di atte-
nuazione
DIN Fibre mono- 0.2…0.4 dB Centratura esatta del nucleo ◾◾ Standardizzato solo da
modali, multi- (9/125) della fibra nel connettore norme DIN, non grande dif-
modali 0.2…0.4 dB fusione (telecomunicazioni)
(50/125) ◾◾ Non direttamente montabile,
i pigtail devono essere
saldati
FC/PC Fibre mono- 0.2…0.5 dB Simili ai connettori DIN
modali, multi- (9/125)
modali 0.2…0.5 dB
(50/125)
ST Fibre 0.3…0.4 dB Sistema di bloccaggio con
mono-modali, (G50/125) funzione antitorsione
multi-modali 0.2…0.3 dB
(G62.5/125)
SC Fibre 0.3 dB ◾◾ Inserimento con bloccaggio
mono-modali, a pressione
multi-modali
FDDI Fibre 0.5 dB ◾◾ Nessuno scambio tra percorso ◾◾ Costruzione dispendiosa,
(MIC) mono-modali, di trasmissione e di ricezione non consente adattamenti
multi-modali ◾◾ Corrispondenza univoca delle sul campo
porte tramite codifica ◾◾ Necessità di molto spazio
per i connettori (maschio e
femmina)
E 2000 Fibre 0.2…0.4 dB ◾◾ Meccanismo di inserzione
mono-modali, (9/125) a tacca
multi-modali 0.2…0.4 dB ◾◾ Schermatura /coperchio di
(50/125) protezione dai raggi laser per
gli utenti
◾◾ Design compatto per applica-
zioni ad alta densità
LC Singolo, fibre 0.2 dB ◾◾ Meccanismo di inserimento:
multimodali connettore ad aggancio a
scatto
◾◾ Design compatto per applica-
zioni ad alte densità
MTRJ Singolo, fibre 0.3 – 0.5 dB ◾◾ Meccanismo di inserimento:
multimodali connettore ad aggancio
a scatto
◾◾ Design compatto per appli-
cazioni ad alte densità

Infrastrutture IT 139

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Principali dispositivi per le tecnologie di rete

■ Principali dispositivi per le tecnologie di rete


Distributore di edificio, BD
Il distributore di edificio rappresenta il HV
Dorsale di
punto di interconnessione tra il cablag- edificio
gio di comprensorio e il cablaggio di BD BD
edificio. Il distributore di edificio è il 500 m max. Dorsale di
punto (armadio) in cui convergono tutti edificio
i cavi provenienti dai vari distributori di EV EV EV EV Cablaggio
piano e da dove partono i collegamen- orizzontale
90 m max.
ti per il cablaggio di comprensorio. I di piano
mezzi di trasmissione possono com- TA TA
prendere cavi a fibre ottiche, doppini o
altri cavi per trasmissione dati. HV = Distributore di comprensorio
BD = Distributore di edificio
EV = Distributore di piano
TA = Presa utente

Distributore di edificio Aree del cablaggio strutturato secondo la normativa


EIA/TIA 568
Scheda di rete
(Scheda di interfaccia di rete – I gateway sono necessari quando una
NIC) rete
per reti Ethernet ◾◾ deve essere strutturata (cioè suddi-
Comprende: visa in sottoreti
◾◾ Interfaccia di rete, per 10Base5, ◾◾ deve essere ampliata, cioè ingran-
10Base2, 10BaseT, 100BaseT, dita
ecc., per il collegamento ai cavi di rete ◾◾ deve essere collegata con altre reti;
◾◾ Logica di processo per convertire ad esempio quando diverse reti
i dati dal formato parallelo a quello LAN devono essere interconnesse
seriale tra loro o quando si realizza una
◾◾ Interfaccia al bus per il collega- rete WAN e pertanto si ottiene una
mento al bus di un PC. rete eterogenea.
La scheda di rete opera a sui layer OSI
di Livello 1 e 2; le schede di rete che Ripetitore
supportano 10 e 100 Mbit/s si rego- Un ripetitore rigenera i segnali; aumenta
lano automaticamente per operare alla la lunghezza massima dei segmenti;
corretta velocità. opera sul Livello1 del modello OSI.
◾◾ Ripetitore multiporta: permette
Gateway di segmentare una rete al fine di
Gateway è un termine generico per aumentare la disponibilità
descrivere una molteplicità di appa- ◾◾ Accoppiatore a stella: serve per
recchiature utilizzabili per stabilire una collegare diversi segmenti di una
interconnessione tra reti diverse. rete; permette inoltre la conversione
In funzione della sua complessità, un del mezzo trasmissivo (ad es. da
gateway può essere costituito da un rame a fibra ottica).
singlolo ripetitore fino a una serie di
computer.

Fonte: Lexikon der Datenkommunikation

140 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Principali dispositivi per le tecnologie di rete

◾◾ Hub o concentratore: è un dispo- ◾◾ Bridge Remoto: per collegare reti


sitivo molto diffuso e di impiego attraverso una rete geografica
generale che serve per realizzare ◾◾ Bridge Multiporta (spesso iden-
reti con topologia a stella. Offre fun- tico ad uno switch): per collegare
zionalità aggiuntive (bridge, router) e tra loro più sottoreti.
spesso è utilizzabile in cascata.
Router
Bridge (Switch → Bridge multi- Serve per navigare in reti LAN (locali)
porta) e WAN (geografiche) estese, di
Utilizzabile per suddividere grandi reti diverso tipo, topologia e con protocolli
in sottoreti più piccole; i pacchetti dati differenti; opera a Livello 3 del Modello
non corretti rimangono all’interno della OSI.
sottorete, è cioè possibile la discon-
nessione dello switch in modo che i Gateway
pacchetti dati non sono trasportati alla Serve per collegare tra loro reti
sottorete interna; opera a Livello2 del completamente diverse, ad es. per
Modello OSI; altri tipi: interconnettere una rete LAN ad una
◾◾ Bridge Locale: per collegare tra rete WAN aperta o sistemi host; opera
loro reti tra loro simili o diverse sui Livelli 4, 5, 6 o 7 del Modello OSI.
(ad es Ethernet – token ring)

Il modello di rete OSI a livelli dell’ISO


(OSI: Open Systems Interconnection, innanzitutto attraversare tutti i livelli,
ISO: International Standards Organi- passando per tutti quelli sottostanti,
zation) fino ad arrivare al livello superiore.
L’informazione è quindi trasportata sul
Il modello OSI descrive tutti i mezzo fisico vero e proprio (il cablag-
componenti necessari alla comuni- gio della rete). Ad ogni livello, ai dati
cazione tra i computer, definendo vengono aggiunte delle informazioni di
complessivamente sette livelli (layer) controllo (overhead). Solo i sistemi che
sovrapposti. I programmi applicativi, dispongono di una struttura a livelli
che si trovano nel livello superiore del corrispondente possono comunicare
modello, devono poter funzionare in tra loro. Dei sette livelli del modello,
modo completamente indipendente i tre superiori (5, 6, 7) sono applica-
dal modello e dalla rete. Il loro accesso tion-oriented, mentre i quattro inferiori
al mezzo di trasmissione si realizza (1 - 4) sono trasport-oriented.
attraverso tutti e sette i livelli.

Le informazioni che devono essere tra-


sferite da un sistema a un altro devono

Infrastrutture IT 141

bt_it_201_112_151_expertenwissen_ITA_v2.indd 141 25/01/16 15:10


Nozioni tecniche per gli esperti IT – Principali dispositivi per le tecnologie di rete

Communication between
Application Layer software and application
Data representation Livello
Presentation Layer and encryption application-
oriented
Session Layer Internet host communication
End-to-end connection/
Transport Layer reliability
Path determination and
Network Layer Livello
logical addressing
transport-
Link Layer Physical addressing oriented

Media, signal and


Physical Layer binary transmission

Mezzo fisico di trasmissione


Fonte: Lexikon der Datenkommunikation, pagina 374

Trasporto effettivo
Protocolli virtuali dei livelli
Il modello di riferimento OSI e la divisione in livelli orientati all’applicazione e livelli orientati
al trasporto

Alcuni concetti fondamentali per il contemporaneamente origine e punto


modello OSI: di arrivo dei dati utili trasportati. Nel
caso della trasmissione di un file,
Istanze: un’istanza è un modulo, questo livello si occupa di adattare
appartenente ad un dato livello, che il file stesso alle convenzioni vigenti
può essere realizzato sia sotto forma nel sistema di arrivo (ad es. il nome
hardware che software. La comuni- del file). Un esempio di un servizio, a
cazione può avvenire verticalmente, questo livello, è la posta elettronica.
con istanze poste in livelli superiori o
inferiori, come pure orizzontalmente 6.Presentation Layer (livello di
con istanze separate spazialmente. presentazione)
Offre al programma di applicazione
Servizi: i servizi sono le prestazioni
l’interfaccia verso la rete e stabili-
che un livello offre ad livello superiore.
sce il tipo di accesso che questo
Protocolli: la comunicazione tra le può avere ad essa. A questo scopo
istanze ubicate sullo stesso livello mette a disposizione varie funzioni
avviene tramite protocolli. per il trasporto dei dati. Converte dati
provenienti dal livello superiore in un
Pacchetti: le informazioni vengono
formato standard valido per la rete: i
scambiate tra un livello e l’altro sotto
suoi compiti sono quindi la formatta-
forma di pacchetti.
zione, la strutturazione, la codifica e la
compressione dei dati.
7. Application Layer (livello di
applicazione)
5. Session Layer (livello di ses-
E’ la parte di un software applicativo
sione)
che si occupa della comunicazione,
Mette a disposizione in rete il collega-

142 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Principali dispositivi per le tecnologie di rete

mento per i servizi di rete di livello più anche essere connessioni di rete. Un
elevato. Il livello di sessione è anche esempio di servizio al livello 3 è il livello
responsabile del controllo della comu- pacchetto X.25.
nicazione tra due applicazioni.
2. Link Layer (livello si sicurezza
4. Transport Layer (livello di tra- collegamento dati)
sporto) Si occupa di trasmettere e ricevere
E’ responsabile della costruzione di un dati privi di errori. Il flusso di bit
collegamento tra due apparecchiature proveniente dall’alto è scomposto
ed è l’unico livello di trasporto ad assi- in sequenze (frames), poiché la tra-
curare una connessione end-to-end smissione di singoli blocchetti di dati
tra due punti estremi fisici. Essendo è più facile, quindi risulta più agevole
il più elevato tra i livelli dedicati al monitorarla e correggere eventuali
trasporto, offre un servizio di trasmis- errori. Al momento della ricezione il
sione comune ed indipendente ai livelli livello si occupa della ricomposizione
di applicazione di livello superiore. del flusso di bit utilizzando le sequenze
Il fatto che i livelli dall’1 al 3 siano rea- provenienti dal livello inferiore. Per reti
lizzati come LAN o come WAN non è costruite su linee, come ad es. le reti
di alcuna importanza per questo livello. telefoniche e la rete ISDN, controlla
anche l’apertura e l’interruzione
dei collegamenti. Un esempio delle
3. Network layer (livello di interme- realizzazioni del livello 2 è il protocollo
diazione) HDLC di X.25.
Il livello di intermediazione è un piano
aggiuntivo non realmente necessario 1. Physical Layer (livello di tra-
quando i sistemi alle estremità sono smissione bit)
collegati tra loro con una linea diretta. E’ l’unico livello che entra in contatto
In reti complesse ed eterogenee tut- diretto con il mezzo fisico di trasmis¬s-
tavia una linea diretta si presenta rara- ione e si occupa quindi delle definizioni
mente. Il livello di intermediazione con- di tipo elettrico e meccanico (ad es.
tiene la logica per trasferire i dati, in reti le assegnazioni nei connettori, i valori
eterogenee e complesse, fino all’altra di tensione ed i segnali di interfaccia).
estremità della rete, attraversando Il livello di trasmissione bit definisce
diversi nodi (se i sistemi alle estremità il collegamento fisico all’interno della
sono direttamente collegati, ciò non rete. Si occupa del controllo del
è necessario). In reti a commutazione mezzo e del processo di trasmis-
di pacchetto (ad es. tutte le LAN) sione. E’ l’unico livello che trasmetta e
controlla l’apertura e l’interruzione del riceva direttamente il flusso di bit non
collegamento, si occupa dell’instra- strutturato. Un esempio è l’interfaccia
damento (routing) ed è responsabile X.21, che viene appunto impiegata nel
dell’indirizzamento. Il livello di inter- protocollo X.25
mediazione realizza un collegamento
end-to-end tra apparecchiature che
non devono necessariamente essere i
sistemi alle estremità, ma potrebbero

Infrastrutture IT 143

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Procedure di accesso in Internet

■ Procedure di accesso alla rete


CSMA/CD ed Ethernet tratta di una stella che, tuttavia, con la
La Raccomandazione IEEE- 802.3 gestione assicurata dal nodo centrale
descrive la procedura di accesso (hub) dal punto di vista logico costitui-
CSMA/ CD (Carrier Sense Multiple sce ancora un bus.
Access/Collision Detection) e la La procedura di accesso al mezzo
trasmissione fisica su un bus di dati. CSMA/CD viene spesso erroneamente
Tutte le stazioni sono collegate ad un paragonata a Ethernet, che è in realtà
bus bidirezio¬nale. Si possono trasfe- un prodotto speciale che impiega la
rire dati con velocità da 1 a 10 Mbit/s. procedura CSMA/CD. Fu sviluppata
Sebbene nella Raccomandazione da Xerox, DEC e Intel ed è in uso da
si parta da una struttura bus, le reti circa 20 anni.
odierne vengono costruite piuttosto a I suoi ulteriori sviluppi sono rappre-
forma di stella: ogni stazione mantiene sentati da Fast Ethernet (100Base...)
un collegamento con un nodo centrale e Gigabit Ethernet (1000Base...) per
(hub), che commuta internamente velocità di trasmissione, da 100 fino a
tutte le linee allacciate. Fisicamente si circa 1000 Mbit/s.

Varinti di di cablaggio per Ethernet


Lung- N. Distanza Velocità
Terminali
Tipo di hezza dei seg- minima di
Nome in tutti i
cavo segmenti menti tra termi- trasmis-
segmenti
nali sione
10Base5 Cavo coas-
500/3000 m 5 100/492 2m 10 Mbit/s
ThickWire siale
10Base2 Cavo coas-
185/925 m 5 30/142 0.5 m 10 Mbit/s
ThinWire siale
10BaseT Cavo di rame
100 m 1 1 – 10 Mbit/s
Twisted Pair intrecciato
10BaseFP Fibra ottica 500 m 1 1 – 10 Mbit/s
10BaseFB Fibra ottica 2 km 1 1 – 10 Mbit/s
Cavo di rame
100BaseT 100 m 1 1 – 100 Mbit/s
intrecciato
Cavo di rame
100BaseVG 100 m 1 1 – 100 Mbit/s
intrecciato
Cavo di rame 1000
1000BaseCX 25 m 1 1 –
Twinax Mbit/s
Fibra ottica
440/550 m 1000
1000BaseLX multimodale 1 1 2m
3000 m Mbit/s
monomodale
Fibra ottica 1000
1000BaseSX 260/550 m 1 1 2m
multimodale Mbit/s

144 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Procedure di accesso in Internet

Token ring
La struttura Token-Ring occupa il Si forma così un anello a forma di
secondo posto, quanto a diffusione, stella, che tuttavia rimane un anello
tra i vari tipi di reti LAN. Sviluppata in dal punto di vista logico. L’anello può
origine da IBM, fu più tardi standar- lavorare a 4 o 16 Mbit/s ed è cablato
dizzata con la Raccomandazione con conduttori TwistedPair di rame a
IEEE 802.5 e si trova con maggior più fili.
frequenza soprattutto negli ambienti Il trasferimento dei dati sul Token-Ring
dove prevalgono computer IBM. La avviene in modo unidirezionale. Ogni
tec¬nologia LAN con topologia ad stazione riceve i dati dal lato rice-
anello viene impiegata con successo zione e dopo un piccolo intervallo li
da diversi anni. ritrasmette alla stazione successiva dal
La struttura ad anello semplice è stata lato trasmissione. Lo smorzamento e
leggermente modificata per maggiore il breve intervallo sono necessari affin-
sicurezza rispetto alle interruzioni. Ogni ché l’autorizzazione alla trasmissione
stazione è collegata separata¬mente - il cosiddetto token libero - passi
ad un centro di cablaggio (ripartitore completamente sull’anello. Questa
di linea in circuito chiuso ad anello, o procedura di accesso si chiama
Ring Wiring Concentrator, RWC). Token-passing.

Dorsale – “Backbone” (BB) LAN 1

Parte della rete che agisce da per- Backbone


corso primario per il traffico dei dati.
Forma una infrastruttura separata
per lo scambio di informazioni tra reti LAN 2
e sistemi configurati in sottoreti. Di
norma la dorsale è usata per descri-
vere reti geografiche come le Wide LAN 3
Area Network (WAN) che collegano
diverse sottoreti e le reti locali (LAN),
connesse tramite dispositivi di rete
come bridge e router.Le sue caratte-
ristiche distintive sono bassi livelli di
inattività, elevata capacità di trasmis-
sione e mancanza di connessioni
locali. Viene fatta una distinzione tra
dorsali collassate (collapsed) e dorsali
distribuite (distributed).

Fonte: Lexikon der Datenkommunikation

Infrastrutture IT 145

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Procedure di accesso in Internet

Topologie di rete
La topologia descrive la struttura geometrica fondamentale del cablaggio. Le
quattro topologie principali, anello, bus, stella e albero, sono quelle che hanno
incontrato il maggior successo. Nelle reti più grandi si incontrano generalmente
forme miste di queste topologie di base.

Vantaggi e svantaggi
Anello Nella configurazione ad anello le stazioni della + sicurezza rispetto alle
rete sono collegate ciascuna con la successiva, e interruzioni + larghezza di
l'ultima con la prima, in modo da formare un anello: banda garantita
ad es. Token-Ring; FDDI - costi elevati
- complessità
Bus Tutte le stazioni della rete comunicano tramite un + complessità in reti
cavo per dati comune: ad es. Ethernet. piccole
- problemi di interruzione
- analisi degli errori
- larghezza di banda in reti
più grandi
Stella Da un nodo centrale (hub, switch) si dipartono + sicurezza risp. alle
collegamenti punto a punto verso i singoli nodi della interruzioni + larghezza di
rete: ad es. Ethernet (hub, switch). banda - interruzione del
nodo centrale della rete
Albero La topologia ad albero è contrassegnata da + flessibilità - complessità
un'elevata flessibilità della struttura. La si può
costruire disponendo in cascata più hub o switch:
ad es. 100BaseAnyLan.

Anello
Computer

Stella

Server

Hub

Bus Controller Stazioni di Albero


lavoro

146 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Procedure di accesso in Internet

Protocolli di rete
Il gran numero di protocolli Internet esistenti è stato raccolto in una “Suite di
protocolli Internet” per il controllo della trasmissione e la gestione dei vari compiti
di comunicazione.

Esempi della suite di protocolli Internet (Internet Protocol Suite)


Advantages and
disadvantages
TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol) + ambiente etero-
I computer collegati in rete sono identificati da indirizzi geneo
IP. Un dispositivo con un indirizzo IP è noto come + possibilità di
host (terminale di rete). In origine, il protocollo TCP è instradamento
stato sviluppato come un protocollo monolitico ma è + ampia diffusione
stato poi suddiviso nei protocolli IP e TCP. Il nucleo
della famiglia di protocolli Internet è completato
dall’User Datagram Protocol (UDP) utilizzato come
protocollo di trasporto supplementare . Inoltre sono
disponibili numerosi protocolli ausiliari e protocolli
applicativi, come DHCP e ARP (Address Resolution
Protocol ).

Fu sviluppato alla fine degli anni ‘70 come parte inte-


grante della famiglia di protocolli DoD dal Ministero
della Difesa americano (Department of Defense).
E’ uno della suite di protocolli Internet più diffusi.
Le sue implementazioni sono adottate su tutte le
piattaforme dei più importanti sistemi operativi, come
Unix, VMS, Windows e DOS. Adatto soprattutto in
ambienti eterogenei

IP Internet Protocol

Infrastrutture IT 147

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Procedure di accesso in Internet

TCP/IP protocol set


Il protocollo di trasporto TCP
TCP è un protocollo connection-oriented, con servizi per la correzione degli errori
e il controllo del flusso. La messa in opera di questi servizi comporta la necessità
di risorse aggiuntive per l’apertura e la chiusura dei collegamenti. La correzione
degli errori richiede ulteriori capacità.

Terms relating to TCP/IP protocol set


ARP (Address Resolution Protocol) Corrispondenza tra indirizzi hardware e IP
(Border Gateway Protocol) E’ un protocollo di routing che fornisce informa-
BGP
zioni sulla raggiungibilità delle diverse reti e sul migliore instradamento
BIND (Berkeley Internet Name Domain) Implementazione del DNS
(Boot-Protocol) Un nodo della rete richiede informazioni alla rete. Alle richie-
BOOTP
ste risponde un server BOOTP
Datagram Unità di informazioni al livello 3 o 4 del modello TCP/IP
DNS (Domain Name System) Struttura di un «sistema di servizio nomi»
(Exterior Gateway Protocol) Offre solo informazioni di raggiungibilità; le
EGP
distanze indicate possono non essere il criterio migliore da seguire
ftp (file transfer protocol) Protocollo per la trasmissione dati
HELLO Il protocollo HELLO verifica i router, i rispettivi percorsi e il tempo di risposta
(Internet Control Message Protocol) Fornisce informazioni sullo stato e gli
ICMP
errori nel TCP/IP
MAC (Medium Access Control) Indirizzi di accesso ai mezzi fisici
(Simple Network Management Protocol) Protocollo di gestione per
SNMP
l’installazione e l’amministrazione dei dispositivi di rete
Inizialmente acronimo di Simple Object Access Protocol, è un protocollo di
rete con il quale vengono scambiati messaggi tra i sistemi e vengono eseguite
le richieste di procedure remote. SOAP è definito protocollo standard indu-
striale del World Wide Web Consortium (W3C).
SOAP nello stack del protocollo TCP/IP:
SOAP
Applicazione
SOAP HTTP HTTPS …
Transport TCP
Internet IP (IPv4, IPv6)
Token Token
Open access Ethernet FDDI …
bus ring

148 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT – Procedure di accesso in Internet

SMTP
(Simple Mail Transfer Protocol) I dati vengono trasferiti sotto forma di
Semplice protocollo per lo scambio di blocchi (pacchetti IP o pacchetti Inter-
posta elettronica. net) con moda¬lità di comunicazione
priva di collegamento. Il protocollo si
Il protocollo di intermediazione IP incarica dell’indirizzamento e dell’instra-
Il protocollo Internet si inserisce diret- damento in un sistema Internet/intranet
tamente al di sopra della tecnologia di di due o più reti locali interconnesse tra
rete vera e propria dei livelli 1 e 2, sotto loro mediante l’impiego di gateway e
forma di protocollo di intermediazione. router. Con il protocollo IP ogni nodo
Fornisce al livello al prossimo livello della rete può dialogare direttamente
superiore un servizio Datagram non con gli altri. In IP vi sono gerarchie.
attendibile (non controllato) e privo di
collegamento.

Creazione degli indirizzi IP

Classe Bit
Numero dei Campo di indirizzi
di indi- della Note
bit di rete valido
rizzo classe

A 0 7 Da 1 fino a 126 0 e 127 sono riservati


255 è riservato al broa-
B 10 14 Da 128.1 a 191.254
dcast
Da 192.0.1 a
C 100 21
223.255.254
Da 224.0.0.0 a
D 1110 – È riservato al multicasting
239.255.255.254
Da 240.0.0.0 a
E 1111 – È riservato al multicasting
255.255.255.254

Infrastrutture IT 149

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Nozioni tecniche per gli esperti IT

■ Terminologia di Internet

Browser Programma per leggere ed interpretare pagine HTML


CIX (Commercial Internet Exchange) Intesa tra fornitori in rete per la rilevazione
del traffico di dati
DNS (Domain Name System – sistema di denominazione del dominio) Database
distribuito e gerarchico tra i computer collegati in internet.
FTP (File Transfer Protocol) Servizio Internet per trasferire, scaricare, caricare e
copiare file
HTML (Hypertext Markup Language) Meta-linguaggio di programmazione per la
realizzazione di pagine di informazione sotto forma di file di testo, consulta-
bili con i browser
HTTP (hypertext transfer protocol) Protocollo per la richiesta di pagine Internet.
HTTPS (Internet Network Information Centre - centro informativo della rete Internet)
Centro ufficiale per assegnazione degli indirizzi IP e dei nomi di dominio
a livello mondiale. L’ente internazionale è l'Inter-NIC. Ogni Paese ha un
proprio NIC: quello tedesco si trova a Karlsruhe
InterNIC, (Internet Protocol) Protocollo di base di Internet
NIC
IP (Internet Relay Communication) Forum di discussione «live»
IRC chat (MultiMedia) Una e-mail in formato MIME può contenere, oltre a testi in
formato ASCII, anche file in formato binario. Il mittente crea un file di posta
elettronica in allegato che viene scompattato dal ricevente
MIME (Point-to-Point-Protocol) Protocollo TCP/IP d'uso, su una linea (telefonica)
seriale
PPP (Serial Line Internet Protocol) Protocollo TCP/IP alternativo, su una linea
(telefonica) seriale
SLIP Collegamento del terminale a un computer remoto in rete
TELNET (Ùnified Ressource Locator) Elemento del linguaggio HTML. Con un URL
si possono indirizzare file grafici, programmi o file a qualsiasi computer in
Internet
URL (Wide Area Information Service - server d'informazioni su rete geografica)
Per ricercare informazioni su database esistenti in Internet
WAIS Elenco degli utenti raggiungibili in Internet
WWW (World Wide Web) Sistema informatico in Internet, basato su ipertesto

File di diversi formati possono essere copiati e/o visualizzati in un browser con
l’ausilio degli URL (URL: Unified Ressource Locator). L’URL si compone di pro-
tocollo, nome del computer, directory e file. I protocolli di uso più comune sono
http, ftp, file e mailto.

150 Infrastrutture IT

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Nozioni tecniche per gli esperti IT

Esempi

Viene caricato e rappresentato un file


http http://www.rittal.de/index.html
HTML
Il file EMVJT.PPT viene copiato sul disco
ftp ftp://www.rittal.de/netz//EMV_IT.PPT
fisso
file file://C:/EMV_INFO.htm Viene caricato dal disco fisso locale
Dal browser si avvia un’applicazione di
mailto mailto: mustermann@www.rittal.de posta elettronica. Nella riga del destinata-
rio della e-mail appare l'indirizzo

Domain Name System (DNS) - esso allocato e gestisce le connes-


sistema dei nomi di dominio sioni ai name server adiacenti. Se il
Ad ogni calcolatore collegato a destinatario risiede in un altro dominio,
Internet (host) il DNS associa un nome il name server può inoltrare informa-
logico che rappresenta un indirizzo zioni ad un altro name server tramite
numerico di rete. Lo spazio comples- queste connessioni esterne. I name
sivo per gli indirizzi in Internet viene server interpretano gli indirizzi sim-
suddiviso in domini (zone), gestiti di bolici, contenuti negli indirizzi di rete,
volta in volta da un computer apposi- proce¬dendo da destra verso sinistra.
tamente dedicato a questo compito, il All’estremità destra del nome del
Domain Name Server. dominio si trova il segmento più signi-
I name server sono computer o pro- ficativo dove vengono principalmente
grammi che gestiscono le informazioni distinti l’identificativo a due caratteri
sulla struttura dello spazio gerarchico della singola nazione o i gruppi di
dei nomi degli indirizzi. Ogni name utenza (ad es. “.it”, “.org”)
server è responsabile del dominio ad

Infrastrutture IT 151

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■ Glossario
ASHRAE DCIE
– Wikipedia: L’organizzazione – Data Centre Infrastructure Effi-
ASHRAE, società americana ciency.
dei tecnici del riscaldamento Metrica espressa in percentuale
“American Society of Heating, per valutare il livello di efficienza
Refrigerating and Air- Conditioning energetica in un data centre
Engineers” è una società ameri-
cana di professionisti nel campo DCIM
della climatizzazione, con sede ad – Metrica espressa in percentuale
Atlanta. Fu fondata nel 1894 con il per valutare il livello di efficienza
nome American Society of Heating energetica in un data centre
and Ventilating Engineers (ASHVE). Raddrizzatore
Nel 1954 il nome fu cambiato – Wikipedia: I raddrizzatori sono uti-
in American Society of Heating lizzati nelle apparecchiature elettri-
and Air-Conditioning Engineers che ed elettroniche per trasformare
(ASHAE). Il nome attuale dell’or- la corrente alternata in corrente
ganizzazione deriva dalla fusione continua. Insieme a un inverter e
nel 1959 con l’American Society un convertitore di frequenza costi-
of Refrigerating Engineers (ASRE). tuiscono un modulo di conversione
Il catalogo ASHRAE è un manuale di corrente. Per smorzare compo-
di riferimento sulla climatizzazione, nenti in c.a, una tensione rettificata
basato su quattro volumi aggiornati è di solito filtrata
annualmente. ASHRAE pubblica Unità rack
anche normative e linee guida sulla – Wikipedia: Una unità rack (in ingle-
climatizzazione che sono spesso se “rack unit”, abbreviata “ in U” o
utilizzate come riferimento nei “Ru” o in tedesco “Höheneinheit”,
codici di costruzione. HE) è una unità di misura usata per
Bypass indicare l’altezza delle apparec-
– Wikipedia: dall’inglese bypass (de- chiature elettroniche progettate
viare, passare oltre), è un circuito per essere montate in un rack a
utilizzato per evitare o passare oltre 19 pollici. Le apparecchiature con
un apparecchio (sistemi digitali), altezza 1 unità rack sono indicate
una deviazione dei condotti in una nelle specifiche come “1 U”, le
CPU apparecchiature con altezza 2
CRAC unità rack come “2 U” ecc. Una
(Computer Room Air Condition) unità rack corrisponde a 1,75
– Unità a ricircolo d’aria, fornisco- pollici (44,45 mm). La larghezza
no aria fredda agli ambienti data dei pannelli frontali da 19˝ è pari a
centre. 482,6 mm
Data centre personalizzato (Custo-
mised Data Centre)
– Soluzioni data centre personalizza-
te in un forato standardizzato

152 Infrastrutture IT

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IT Infrastructure Library (ITIL) desco per la sicurezza informatica
– Wikipedia: L’Information Techno- (BSI) per individuare e combattere
logy Infrastructure Library (ITIL) è le fragilità inerenti la sicurezza degli
un insieme di linee guida ispirate ambienti IT (cluster IT).
alle Best Practices di settore nella Monitoring
gestione dei servizi IT (IT Service
Management) e consiste in una se- – In questo contesto si intende:
rie di pubblicazioni che forniscono monitoraggio, controllo e documen-
indicazioni sull’erogazione di servizi tazione mediante l’uso di sistemi
IT e sui processi e mezzi necessari software complessi. Wikipedia:
a supportarli. E’ accettato global- Monitoraggio è un termine generico
mente dalle industrie IT come stan- utilizzato per indicare tutte le proce-
dard de facto per la gestione dei dure sistematiche e immediate di ri-
servizi e dei processi di business levazione (logging), reperimento dati,
IT. Nelle pubblicazioni sulle defini- osservazione e monitoraggio di una
zioni e le regolamentazioni sono attività o di un processo mediante
descritti i processi, l’organizzazione appositi strumenti(ad es. elettrocar-
e gli strumenti necessari per il diografo ECG per il monitoraggio
funzionamento di una infrastruttura a lungo termine) o di altri sistemi di
IT. L’ITIL è orientato alle società IT sorveglianza. L’esecuzione regolare
che forniscono valore aggiunto ai e ripetuta delle osservazioni è un
clienti. Per questo scopo la piani- elemento comune dei programmi
ficazione, l’erogazione, il supporto di monitoraggio che consentono
e l’ottimizzazione dell’efficienza dei di trarre delle conclusioni sulla
servizi IT sono considerati in termini base del confronto dei risultati (vedi
di esigenze dei clienti , in quanto anche Studio longitudinale). Una
questi sono fattori rilevanti per il funzione del monitoraggio consiste
conseguimento degli obiettivi di nell’intervenire in una procedura o in
business di un’azienda. In Germa- un processo in atto se questo non
nia , i contenuti vengono aggiornati mantiene l’andamento desiderato
e migliorati da itSMF Deutschland e / o non sono rispettati o sono su-
e. V. ( IT Service Management perati le soglie specifiche (si vedano
Forum Germania) , che fornisce an- anche le tecnologie di controllo e
che una piattaforma di conoscenze regolazione). Il monitoraggio è quindi
e di scambio di informazioni per un particolare tipo di registrazione
guidare verso il futuro i processi di di eventi .
industrializzazione dell’IT. MT
IT Baseline Protection Catalogue – Alimentazione/media tensione
– Wikipedia: l cataloghi per la DPMT
protezione di base IT (IT Baseline – Distribuzione Principale Media
Protection Catalogues) (prima Tensione
del 2005: IT Baseline Protection DPBT
Manual) sono una raccolta di docu- – Distribuzione Principale Bassa
menti redatti dall’Ufficio federale te- Tensione.

Infrastrutture IT 153

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PDU per ragioni di sicurezza) di risorse
– Power Distribution Unit:Unità di tecniche multiple con una funzione
distribuzione dell’alimentazione identica o comparabile, che non
Fotovoltaico sono richieste durante il normale
– Wikipedia: Conversione diretta funzionamento esente da guasti.
della luce, generalmente solare, RiMatrix
in energia elettrica mediante celle – Componenti di sistema standar-
solari fotovoltaiche dizzati, completamente compatibili
Power Management System tra loro, per configurare, espandere
– Un sistema di gestione dell’alimen- o modificare nuovi data centre
tazione garantisce la trasparenza aziendali, data centre già esistenti
dei consumi energetici, la qualità o in continua crescita. Consiste in
dell’energia erogata e la disponi- moduli prefabbricati da installare in
bilità della distribuzione elettrica stanze si sicurezza (security room)
nel data centre. Può essere una testate, in sistemi di comparti-
componente del Data Centre mentazione dei corridoi aria calda/
Management System. Allo stesso fredda standard o in container.
tempo è la base per ottimizzare i RiMatrix S
consumi e i costi energetici. – Il primo data centre completamen-
Precision Climate Control (clima- te preconfigurato, costruito in serie
tizzazione di precisione) e precertificato dal TÜV Rheinland.
– Funzionalità e affidabilità operativa Configuratore RiMatrix S
in funzione della dissipazione – Configuratore per progettare un
termica data centre RiMatrix S comple-
PUE to e personalizzato. Disponibile
– Power Usage Effectiveness. gratuitamente sul sito Internet Rittal
Consumo di energia totale del data www.rittal.com. E’ disponibile
centre / potenza assorbita dalle anche come App.
apparecchiature IT. L’indice PUE Rittal – The System.
viene calcolato come il rapporto – Concetto di “piattaforma” modu-
tra la potenza elettrica assorbita lare, strutturata e integrata, che
da tutte le apparecchiature che velocizza le fasi di progettazio-
compongono il data centre e quella ne, configurazione, modifica e
assorbita dai computer. commissioning grazie alla perfetta
Ridondante compatibilità dei suoi compo-
– Wikipedia: Il termine “ridondanza”, nenti (prodotti, soluzioni, service
aggettivo “ridondante”, (latino “re- e software) con conseguente
dundare”, traboccare, abbondare) incremento dell’efficienza e della
si riferisce a uno stato di sovrappo- funzionalità.
sizione o abbondanza in termini di TDP
eccesso (vedi eccesso d prodotto – Thermal Device Power
“surplus product”) Tier®
– ridondanza (tecnologia), la disponi- – Livelli di disponibilità (tier) . L’ ame-
bilità (nella maggior parte dei casi ricano Uptime Institute ha definito

154 Infrastrutture IT

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una serie di classi disponibilità per Inverter
l’infrastruttura di un data centre. – Wikipedia: Un inverter (converti-
Le classificazioni TIER fanno riferi- tore) è un dispositivo elettronico
mento all’Industrial Standards Tier® che converte la tensione continua
Classification e sono oggi diventate in tensione alternata, cioé la
uno standard industriale corrente continua in ingresso in
TS 8 server platform una corrente alternata in uscita. Gli
– L’armadio TS 8 è il cuore della inverter, insieme ai raddrizzatori e ai
progettazione di strutture ottimiz- convertitori di frequenza, formano
zate per le installazioni a rack. La un sottogruppo dei convertitori
piattaforma di soluzioni server TS statici.
8 è stata recentemente sviluppata ZUCS
da Rittal con la realizzazione del – Zero U-Space Cooling System.
nuovo sistema di armadi TS IT per Sistema “Zero U” compatto,
le tecnologie di rete e server. utilizzato per la climatizzazione dei
UPS data centre standardizzati Rittal
RiMatrix S. Ogni armadio server
– Uninterruptible power supply ha un proprio scambiatore di
(alimentazione elettrica non inter- claore e un ventilatore integrati nel
rompibile). Nel data centre stan- pavimento tecnico. Questo sistema
dardizzato RiMatrix S di Rittal, un è noto anche come “Zero U Space
sistema UPS (gruppo di continuità) Cooling System (ZUCS)” poiché le
integrato garantisce una elevata unità di raffreddamento non occu-
qualità dell’alimentazione elettrica pano alcuno spazio negli armadi
e una continuità di alimentazione rack. Se una unità dovesse avere
nel caso di interruzioni improvvise. un problema di funzionamento, la
L’UPS modulare funziona in archi- climatizzazione dell’intero modulo
tettura parallela secondo il principio non subisce interruzioni grazie alla
di ridondanza N+1. ridondanza N+1.
UV
– Sub-distribution. Distribuzione
secondaria
Disponibilità
– La formula generica per il calcolo
della disponibilità di una infrastrut-
tura IT è la seguente: Disponibi-
lità = (1–fermo impianto / (tempo
funzionamento + fermo impianto))
x 100. Un sistema IT è definito di-
sponibile quando è nelle condizioni
di svolgere i compiti per i quali è
stato progettato. La disponibilità
è espressa in percentuale ed è
suddivisa in classi (livelli).

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■ Bibliografia
Pubblicazioni BITKOM LEXIKON DER KOMMUNIKA-
Bundesverband Informationswirtschaft TIONS- UND INFORMATIONS-TE-
Telekommunikation und neue Medien CHNIK
e. V. (Federal Association for Informa- (Communication and Information
tion Technology, Telecommunications Technology Lexicon)
and New Media) Albrechtstraße 10 A Hüthig GmbH
10117 Berlin www.bitkom.org/en/ Im Weiher 10
– Reliable Data Centre Guide, De- D-69121 Heidelberg
cember 2013
– Niels Klußmann
– Series on Environment & Energy,
Microsoft TechNet Library
volume 2: Energy Efficiency in the
Microsoft Corporation
Data Center
One Microsoft Way
– A Guide to Planning, Modernization Redmond, WA 98052-6399
and Operation of Data Centers USA
Bundesamt für Sicherheit in http://http://technet.microsoft.com/
der Informationstechnik en-gb/en-uk/library/bb432646.aspx
(Federal Office for IT Security – – Determining cost of availability
BSI)
Godesberger Allee 185 – 189 Beuth Verlag GmbH
53175 Bonn Am DIN-Platz Burggrafenstraße 6
www.bsi.bund.de/EN/ 10787 Berlin
– Information from the Internet – Norme menzionate in questa
Department B 23, Public Relations pubblicazione:
and Press IEC, VDE, DIN
TÜV Rheinland
TÜV Rheinland AG
Am Grauen Stein
51105 Cologne
http://www.tuv.com/en/uk/
www.tuv.com/consulting
– Information from the Internet:
Criteria catalogue for auditing ser-
ver rooms and data centres
LEXIKON DER DATEN-
KOMMUNIKATION
(Data Communication Lexicon)
MITP Verlag GmbH
Königswinterer Str. 418,
D-53227 Bonn
– Klaus Lipinski (ed.)

156 Infrastrutture IT

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Rittal GmbH & Co. KG
Postfach 1662, 35726 Herborn,
Germany
Presentazioni tecniche e pubblicazioni
specialistiche (white paper)
– M odern data centre infrastructu-
res (intervista SME di Bernd
Hanstein)
– Data centre of the future
(Bernd Hanstein)
– Data centre challenge
– Energy-efficient IT climate
control (Daniel Luther)
– Power distribution in the data
centre
– Power back-up in the data
centre using modular
UPS systems (Jörg Kreiling)
– Sensor network for rack and
room monitoring
– RiZone – The Rittal management
software for IT infrastructure
(Bernd Hanstein, Markus Schmi-
dt, Thorsten Weller)
– Fire extinguishing systems in the
data centre (Alexander Wickel)

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4

5 6

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1 2

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TS IT – valore
aggiunto integrato
 Applicazioni personalizzate  Concetto di porta innovativo
Una piattaforma versatile per soddi- Porta trasparente per applicazioni ser-
sfare tutti i requisiti degli armadi rack ver ad alta densità con raffreddamento
per server a liquido LCP o porte aerate per locali
tecnici climatizzati
 Elevata capacità di carico
e allestimenti interni flessibili  Porte posteriori a due battenti
Capacità di carico fino a 1500 kg, con verticali
piani di fissaggio 19˝ regolabili senza Porte posteriori a due battenti a partire
l’impiego di attrezzi. Installazioni anche da un’altezza di 1800 mm per ridurre
su quote di montaggio alternative 21˝, gli ingombri
23˝, 24˝ grazie alle guide laterali dei
profilati 19˝  Accessori funzionali e intelli-
genti
 Montaggio senza l’ausilio di Scelta rapida e semplificata degli
attrezzi accessori grazie al nuovo configura-
Nuova tecnica di montaggio a innesto tore TS IT
rapidodegli accessori (ripiani porta-ap-
parecchi, canaline portacavi ecc.)  Valore aggiunto integrato nel
sistema 19˝
Sul retro montaggio salvaspazio a
 Opzioni intuitive e vantaggiose clip delle PDU zero-U di Rittal su
per la gestione dei cavi entrambi i lati Sul fronte integrazione
Il tetto multifunzione con introduzione senza attrezzi del sistema di gestione
dei cavi ai lati dei profili 19˝ offre cavi e del Dynamic Rack Control
massima accessibilità al cablaggio e
migliora la circolazione dell’aria degli  Posizionamento semplificato
apparati attivi. Scale delle unità rack (U) e reticoli di
fissaggio con passo metrico integrato
 Pareti laterali a montaggio per la regolazione dell’interasse tra i
rapido piani 19˝
Parete laterale in due parti, con
chiusure rapide, serratura integrata e
blocco dall’interno

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Volumi finora pubblicati:

Quadri conformi alla nuova


1 normativa
2013
Applicazione alla nuova norma EN 61439

Climatizzazione degli armadi di


2 comando e dei processi
2013

Nozioni tecniche sugli armadi di


3 comando
2014

Il mondo
4 delle Infrastrutture IT
2015
Nozioni di base e criteri di scelta

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Biblioteca

4 4
tecnica
Rittal
2015

ƒ Armadi
ƒ Distribuzione di corrente Il mondo delle
ƒ Climatizzazione Infrastrutture IT
ƒ Infrastrutture IT
Nozioni di base e criteri di scelta
ƒ Software & Service

Il mondo delle Infrastrutture IT


12.2015/E54A

Rittal S.p.A
S.P.14 Rivoltana, Km 9,5 • I-20060 Vignate (MI)
Tel. +39(0)2 959301 • Fax: +39(0)2 95360209
E-Mail: info@rittal.it · www.rittal.it

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