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N “PIU’ DEBITO PUBBLICO

umeri per certificare una condizio-
ne d’emergenza che non può esse-
re gestita con provvedimenti che
già dimostrano di essere insufficienti. Di-
sponibilità politica a collaborare nei terri-
tori, entrando nel merito delle scelte. La
E INTERVENTI CONCRETI
Lega di Alcamo si sente ed è in prima li-
nea. Ed è e si sente in prima linea il suo
commissario cittadino Giovanni Vitale
PER QUELLI PRIVATI”
(nella foto), che ha lavorato per fare chia- IL COMMISSARIO CITTADINO DELLA LEGA VITALE SPOSA LA TESI DELL’EX
rezza sui rischi che incombono se l’emer- GOVERNATORE DELLA BCE MARIO DRAGHI. IN CITTA’ IL PARTITO E’ PRONTO
genza non sarà governata con la necessaria
determinazione. Un approfondimento di
A PARTECIPARE AD UNA UNITA’ DI CRISI PER AFFRONTARE LA CRISI E PER
dati e di percentuali che presenta un quadro DARE UNA RISPOSTA CONDIVISA ALLE ESIGENZE DELLA COMUNITA’
allarmante. La dirigenza leghista è pronta
a dare una mano. Vitale ha proposto
un’unità di crisi comunale al sindaco Sur-
di. Perché è necessario agire prima possi-
bile ed a tutti i livelli. Non a caso la Lega
ha creato una rete tra i suoi dirigenti, rete
coordinata dal commissario provinciale
Bartolo Giglio. Un contatto costante che
Vitale indica come un valore aggiunto per
dare credibilità e peso alla politica.
L'emergenza sta azzerando il sistema
economico in tutti i territori. Si sta defi-
nendo la soluzione della sospensione dei
pagamenti. Ma è la strada giusta? Quel
che tanti non sono in grado di pagare
oggi potranno pagarlo domani? La ri-
presa quando ci sarà e se ci sarà, non po-
trà che essere lenta. Concorda? Possono
esserci soluzioni alternative?
“Considerato il basso tasso di crescita da
cui parte quest’anno l’Italia, al netto del-
l’emergenza sanitaria, ci si aspettava che il
Paese entrasse in recessione con un PIL in
calo dello 0,1 per cento. Adesso lo scenario
peggiore si assesta con una stima del Pil co io, ma a lanciare l’allarme è Confeser- che portano solo da una parte: la carestia.
italiano sotto l'8 percento. Un disastro per centi e con queste premesse se ci salviamo Il buon senso di questi tempi non è mai
la nostra economia con il settore maggior- dal virus, moriremo sicuramente di fame. troppo ed è per questo che la Lega ha chie-
mente colpito: il turismo con migliaia di Necessaria è la moratoria fiscale per un an- sto al governo il blocco di tutte le scaden-
cancellazioni nelle ultime settimane. Nel no e la sospensione di tutte le tasse. Ma ze. Altra battaglia che stiamo portando
2019 la Sicilia ha avuto quindici milioni di questo di sicuro non basta. Se il governo avanti per 15 milioni di italiani è quella
presenze, tra le più prenotate. Stiamo per- non mette liquidità nelle tasche degli ita- sulla cassa integrazione da sbloccare im-
dendo due milioni di euro al giorno in ven- liani per riprendere i consumi la vedo dura. mediatamente, perché i soldi servono ora.
dite mancate e prenotazioni cancellate. C’è un altro virus in circolazione che è il Perché forse nessuno se lo chiede ma la
L’emergenza ha azzerato il sistema econo- grande crollo. Lei, dottor Manca, mi chie- gente cosa mangia per un mese? In Italia
mico in tutti i settori. Le aziende italiane de se è la strada giusta? Io Le rispondo che l’unico che ha la ricetta per sconfiggere
sono ormai senza liquidità. Il lockdown di- l’Italia blocca la produzione senza un pia- l’altro virus è l’ex governatore della Banca
sposto per contenere i contagi ha portato a no straordinario per l’economia e per so- Centrale Europea Mario Draghi che nel
una caduta dei ricavi quantificabile in circa prammercato Berlino e Bruxelles si pren- suo editoriale sul Financial Times ha trac-
18 miliardi di euro, di cui 11,5 miliardi a dono 15 giorni per riflettere. Ma Le pare ciato una strategia europea per combattere
carico delle imprese del commercio, del tu- normale? Il rischio è il tracollo totale del l’imminente recessione causata dalla pan-
rismo e della ristorazione. Per arginare piccolo e medio business, il blocco delle demia di Coronavirus: aumento del debito
questo shock è necessario agire sulla leva attività produttive senza un piano straordi- pubblico, cancellazione dei debiti privati.
del credito, ma i meccanismi di agevola- nario per l’economia. E qui la strada si bi- Mario Draghi, secondo me, coglie un pun-
zione ai prestiti messi in campo dal «Cura forca: rischio fallimento dello Stato o ri- to politico fondamentale, che supera le di-
Italia» non stanno funzionando. Non lo di- schio fallimento economico. Sono strade scussioni sulle teorie economiche: più tem-

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po si perde, più aumenta la probabilità che
la paura di uscire dall’euro venga superata
dalla paura di soldi che finiscono, lavoro
che si perde, aziende che si chiudono. Se
ad oggi c’è un motivo per rimanere nell'eu-
ro sono gli alti costi di uscirne e le rassicu-
razioni fornite da una moneta forte, ma è
anche vero che questi costi e assicurazioni
sono in funzione dell'andamento dell'eco-
nomia. Se tutto é fermo o quasi, se i falli-
menti e le chiusure si moltiplicano, se la li-
quidità finisce, i costi di uscita e la sicurez-
za garantita dall’euro, appariranno note-
volmente più bassi”.
Soddisfatto del lavoro svolto finora dal-
l'amministrazione Surdi per affrontare
l'emergenza?
“Io penso che ai sindaci, di qualsiasi colore
politico, da Nord a Sud, va solo detto
«Grazie». Onore a tutti i sindaci, da Nord
a Sud, che nonostante le evidenti ineffi-
cienze del governo e dell’amministrazione
centrale sono in trincea giorno e notte per
dare e per salvare i loro cittadini. E poi ci
sono i nostri eroi, le tante donne e uomini,
infermieri, medici, volontari, forze dell’or-
dine, vigili del fuoco, vigili urbani che
combattono questo mostro in prima linea.
Il mio pensiero in questo momento va so-
prattutto a loro e a tutti gli operatori del-
l’Ospedale di Alcamo, perché anche in cit-
tà, da quello che ho saputo, mancano le
mascherine, i detergenti disinfettanti e gli
altri presidi sanitari da utilizzare in emer-
genza Covid-19. Tuttavia, anche il miglior
intervento possibile non sarà risolutivo per
il futuro del Paese fino a quando non esi-
sterà una classe dirigente capace di fare
fronte comune a situazioni eccezionali.
Salvare il salvabile del nostro sistema eco-
nomico è imperativo, ma riflettere sull’ina-
deguatezza della classe dirigente è altret-
3 APRILE 2020
ALCAMO
tanto d’obbligo”.
Se il sindaco Domenico Surdi chiamasse
tutte le forze politiche a raccolta per
condividere le scelte per l'emergenza
quale sarebbe la risposta della Lega?
“Siamo stati i primi a proporre un’unità di
crisi comunale comprendente non solo le
forze politiche ma tutti coloro che potesse-
ro apportare un contributo e dare una ma-
no. Aspettiamo. Intanto è arrivata la doccia
fredda dal governo Conte con una sorpresa
per tutti i Comuni. I provvedimenti annun-
ciati dal Presidente del Consiglio per fare
fronte all'emergenza economica e sociale,
determinata dalle restrizioni imposte per
l'epidemia da Coronavirus, sono soldi dei
Comuni perché i 4,3 miliardi annunciati
sono solamente un anticipo di trasferimenti
a valere sul fondo di solidarietà, risorse do-
vute e già iscritte nei bilanci di previsione
delle nostre amministrazioni. Le nuove ri-
sorse sono appena 400 milioni che andreb-
bero ripartiti per quasi otto mila Comuni.
Insufficienti ed è evidente che domani ci
troveremo alla porta dei nostri Comuni mi-
gliaia di cittadini in difficoltà economica e
purtroppo con queste risorse i sindaci non
saranno in grado di soddisfare tutte le ri-
chieste”.
Come sta vivendo questa fase? Il Coro-
navirus ha davvero fermato la politica o
riuscite comunque a confrontarvi? In
che modo?
“Sto vivendo questa fase un po’ come tutti,
restando a casa, studiando, leggendo i quo-
tidiani, ripescando libri mai letti, cercando
di rendere meno pesante questa situazione
e conservando l’entusiasmo che passato
questo momento non sarà più tutto come
prima. Sono stato catapultato come tutti
nel mezzo di questa pandemia, me ne inte-
resso e faccio attenzione a non creare dan-
no a nessuno, pur sforzandomi di mutare
tante cose abituali. Adesso mi incontro con
gli altri colleghi commissari della provin-
cia in conference call per definire la linea
politica comune in emergenza. Di sicuro ci
manca la piazza, il contatto con la gente,
ma cerchiamo di restare aggrappati alla re-
altà con tutti i mezzi che le nuove tecnolo-
gie ci mettono a disposizione. A questo
proposito, se lei mi permette, vorrei ringra-
ziare il commissario provinciale, Bartolo
Giglio, che in questi giorni non ha mai fat-
to mancare la sua vicinanza e il suo appor-
to come è stato per la situazione di Salemi
diventata in meno di ventiquattr’ore «zona
rossa». Ci siamo e continuiamo a lavorare
con tutte le limitazioni del caso. Con ciò
vivo le speranze che mi accendono quanto
mai. Forse adesso abbiamo tutto il tempo
di ricongiungere i puntini. Ovvero quelle
tante tappe che alla fine tendono a incro-
ciarsi definitivamente, per sempre. E' il
momento in cui una persona capisce che
alla fine c’è un punto di arrivo, una meta,
un qualcosa che può rendere finalmente
chiaro un percorso politico intrapreso. Sia-
mo partiti per una meta distantissima ma
con una guida d’eccezione: Matteo Salvini.
In Sicilia, il nostro segretario regionale, il
senatore Stefano Candiani ci ha fornito la
mappa chiara e puntuale da seguire. Si può
facilmente immaginare quanto duro sia il
suo percorso perché la mappa non è mai il
territorio. Ma alla fine, per chi ha il corag-
gio di proseguire, per chi non si ferma, per
chi non accetta compromessi, mai e poi
mai lo stop, il premio arriva. E i puntini si
ricongiungono. Per me ripartirà per la rea-
lizzazione di un sogno per la terra in cui
sono nato e dove voglio far crescere i miei
figli. E allora sarà Storia”.
Continua sul prossimo numero
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