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Ludwig van Beethoven: Ouverture da “Egmont” op.

84
L’Ouverture tratta da Egmont op. 84 di Ludwig van Beethoven è nella tonalità di fa minore ed è composta
da introduzione lenta di 24 battute, Sostenuto, ma non troppo, una parte Allegro e una coda Allegro con
brio, in cui troviamo la Sinfonia di vittoria.
Nell’introduzione lenta (Sostenuto ma non troppo) Beethoven espone i temi e il materiale tematico che poi
utilizzerà nel corso dell’Ouverture.
Dopo un accordo all’unisono forte di tutta l’orchestra, una prima frase potente, declamata dagli archi
marcato (come è scritto in partitura) e forte si oppone ad una linea melodica e cantabile in piano dei legni a
cui si uniscono, alla fine, anche i violini primi.
La stessa cosa si ripete subito dopo, ma qui gli accenti degli archi sono ora eseguiti anche dagli altri
strumenti dell’orchestra.
La seconda parte, quella affidata ai legni, serve per originare un nuovo frammento melodico-ritmico di sei
note (batt.11), molto lirico, che passa tra i vari strumenti ed è sostenuto dal ritmo incalzante e ostinato,
quasi ossessivo, degli archi e dei timpani (il ritmo di violoncelli e contrabbassi è praticamente lo stesso
utilizzato all’inizio).
Questo frammento melodico-ritmico, che viene ripetuto 10 volte, l’ultima delle quali dai violini primi e
violoncelli con valori raddoppiati, viene proposto su note sempre più gravi e sfocia direttamente sull’Allegro
successivo (batt. 25), quasi questo fosse una naturale conseguenza di quanto successo finora.
In questa parte centrale dell’Ouverture Beethoven descrive, con grande energia, la lotta tra i personaggi
principali della storia.
Viene presentato la prima parte del primo tema e dopo poco, viene presentata la seconda parte di questo
primo tema (che ha una forte somiglianza con il tema della Quinta Sinfonia) che, anche qui, sembra essere
la naturale conseguenza dell’inciso che viene presentato
subito prima dalle viole e dai violoncelli.
Dopo un crescendo, le due parti del primo tema vengono riproposte in fortissimo da tutta l’orchestra:
possiamo sentire in questo momento tutta l’imponenza e la drammaticità di questa ripresa.
Un passaggio modulante dal modo minore al modo maggiore (batt. 94) ci conduce alla prima parte del
secondo tema in cui Beethoven riprende l’introduzione iniziale ma con un tempo più veloce: si ritrova, qui,
l’opposizione tra gli accordi fortissimo degli archi e gli interventi dei fiati in piano, dolce, come è scritto in
partitura.
Una piccola Coda, batt 104, piena di scale ai violini e con accordi forti nell’orchestra chiude questa fase e ci
porta direttamente as momento in cui i vari incisi melodico-ritmici e le varie parti dei due temi si incrociano
fra di loro (ad esempio a batt 145 si può sentire in piano le due parti del primo tema affidate a violoncelli e
contrabbassi, la prima parte, a cui si sovrappone la seconda parte affidata ai violini secondi prima e violini
primi poi).
Un crescendo con un nuovo passaggio modulante, che questa volta ci riporta nella tonalità iniziale di fa
minore, ci indica che stiamo per arrivare ad una ripresa.
La seconda parte del primo tema, porta un nuovo passaggio modulante.
La cellula ritmica del secondo tema (che Beethoven, ricordiamo, ha ricavato dall’introduzione iniziale)
prende il sopravvento finché, a 278, tutto si ferma all’improvviso.
Un accordo in pianissimo (scritto con tre ppp) dei legni con note lunghe, è un momento di calma e di pausa,
prima della Coda finale (Allegro con brio), a batt 287, che rappresenta la vittoria di Egmont e dei suoi ideali
sul duca di Alba e sull’oppressione.
Puoi scaricare gratuitamente la partitura qui:
https://www.free-scores.com/download-sheet-music.php?pdf=23823
E ascoltare qui:
https://www.youtube.com/watch?v=oK3M2oeG2_A

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