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Solai 1
Solai 1
CHIUSURE ORIZZONTALI
Generalità sulle chiusure orizzontali e chiusure orizzontali in c.a.
Le chiusure orizzontali sono elementi di fabbrica che dividono in
senso orizzontale l’edificio e possono essere:
- Piane (come nelle immagini (riportate a destra) in fase di esecuzione);
- Inclinate o a più piani inclinati come nel caso dei tetti.
Insieme agli altri elementi di fabbrica contribuiscono a racchiudere
lo spazio, garantendo condizioni climatiche e ambientali.
Le chiusure orizzontali possono essere:
- di base con la funzione di staccare ed isolare l’edificio dal terreno;
- di copertura con la funzione di isolare l’edificio dall’esterno;
- intermedie che dividono orizzontalmente lo spazio interno
dell’edificio.
Esiste anche una quarta parte relativa agli impianti, che può essere, rispetto alle
C. O., sia autonoma (nell’estradosso e/o nell’estradosso), che inglobata nel masset-
to.
In ogni caso le tre fasce sono progettate in modo adeguato per ospitare gli impianti:
se sono sull’estradosso possono essere inglobati, ma con protezione, in un getto su
cui poggia il pavimento, oppure se sono ispezionabili cioè non inglobati nel getto ma
lasciati liberi (come nel CIS di Cagliari, come riportato nell’immagine di cantiere
nella pagina seguente), il pavimento poggia su particolari staffe risultando così gal-
leggiante. Se infine gli impianti sono all’intradosso si possono appendere e dopo co-
prire con un controsoffitto.
Esempi di solai in C.A. con nervature e soletta. Occorre notare che gli spessori
esigui o gli interassi tra le nervature elevati hanno l’inconveniente della ossida-
zione delle armature a causa di copri ferri troppo ridotti.
non inferiore a cm 4.
I blocchi di laterizio utilizzati possono Esempi di posa delle armature longitudinali nel caso di so- so di solaio uniforme, completamente
laio in latero - cemento gettato in opera con sbalzo termi- in laterizio, che offre all'intonaco un
essere ricondotti a due tipologie:
nale . supporto omogeneo, evitando le fa-
- 1°) pignatte: hanno forma all’incirca pa-
stidiose "segnature" causate del di-
rallelepipeda con modeste variazioni nel
verso comportamento di due diffe-
profilo e nel tipo di foratura.
renti materiali (il laterizio e il calce-
Il “fondello” dei travetti) mantiengono struzzo).
l’allineamento delle pignatte, la larghezza Per la preparazione dell'impalcato
costante della nervatura e l’omogeneità richiedono un supporto continuo, pia-
del materiale all’intradosso del solaio. no, costituito da un tavolato di legno
- 2°) blocchi con alette: rappresentano sorretto e irrigidito da una doppia
sce al conglomerato che resta precompresso. C.A.P. (B) e a pannelli prefabbricati (C).
“VARESE”, nonché i solai con travetti prefab- 12 cm, l' altezza totale è 4 cm.
Il traliccio metallico (elettrosaldato)
bricati in c.a. *precompresso (CELARSAP –
è composto sempre da un corrente
SCAC ), con travetto a sezione a T rovesciata superiore, due correnti inferiori ed
con anima verticale (vedi pagina seguente). una staffatura d'anima.
Solai a pannelli
Pannelli in latero - cemento
I pannelli sono costituiti da blocchi forati di laterizio disposti in file accostate in modo da poter gettare tra esse una o due ner-
vature di calcestruzzo armato che, con il contributo di ferri diritti, solidarizzano l’ insieme, dandogli la resistenza necessaria
per diventare portante, ed assicurarne la stabilità durante le fasi di montaggio.
A differenza dei solai con travetti, i pannelli possono essere fabbricati in modo da non richiedere sostegni provvisori durante la
messa in opera, oppure in modo che sia sufficiente un solo appoggio intermedio per solai di luce fino a 4 metri.
Occorre notare che durante la posa in opera tra due pannelli contigui è necessario prevedere la posa di un travetto.
L’accostamento di due pannelli crea una nervatura, ovvero una cassaforma, in cui si pone l' armatura e che viene poi colmato
dal getto della soletta di completamento fino al filo superiore dei pannelli.
I travetti utiliz-
zati, sono di
varia natura e
vengono scelti
in base alle
necessità di ca-
rico e alle luci
di solaio.
Solai in acciaio
Nel caso dei solai in lamiera portante la man- spessore della soletta è di solito 5-
6 cm.
sione statica è deputata al solo ordito metalli-
co, per cui spesso si opta per un completa-
mento a secco interponendo tra lamiera e pa-
vimento uno strato di materiale isolante.
Creando un legame tra i due materiali, lo scorrimento è assai contenuto: la soletta è gravata dalla sola compressione mentre la
trave in acciaio si trova in tensione, evitando il pericolo d’instabilità.
Peraltro tale uso efficace dei due materiali consente:
- Un risparmio importante del peso dell’ acciaio; Il confronto tra una costruzione tradizionale e la costruzione composta, mo-
stra che per un carico identico, una riduzione delle dimensioni delle travi, fino al 30% è possibile;
- Una riduzione delle frecce ( da 2 a 4 volte) e aumento della rigidezza (da 2 a 3 volte) al confronto con una soluzione acciaio-
calcestruzzo non composta.
- Un guadagno importante dell’altezza: Questa tecnica permette di ridurre l’altezza del solaio (fino al 30%
dell’altezza);
- Una diminuzione del peso strutturale e in conseguenza del volume delle fondazioni;
- Una rigidezza più elevata, data dal legame trave acciaio/solaio in calcestruzzo è omogeneo che assicura
una più elevata stabilità, pure in aree esposte al pericolo di sismi.
I solai misti in lamiera e soletta in cls pertanto consentono di creare chiusure aventi:
Fasi di montaggio
Le fasi operative necessarie per montare un solaio in lamiera grecata e soletta in cls prevedono che il piano di lamiere sia
connesso alle travi di sostegno con viti autofilettanti o auto maschianti, e che su questo sia poi effettuata la colata del cls.
I turale in calcestruzzo. La posa in opera prevede il collegamento della lamiera alle ali
superiori dei profilati, dopo la predisposizione dell’armatura ed il getto integrativo.