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• Il risentimento dovuto alla guerra franco-prussiana e alla crescita delle ideologie nazionalistiche.
• L’instabilità nei territori balcanici che erano contesi tra l’impero Ottomano, l’impero Austro-
Ungarico e altre potenze come Russia e Italia e ulteriormente aggravata dai movimenti
nazionalistici che vi erano in particolare in Serbia, resa indipendente dopo il congresso di Berlino.
• La politica aggressiva di Guglielmo II.
• Il desiderio di colonizzare da parte degli stati e gli scontri che ciò provocò.
• L’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo.
Si dice guerra di trincea, poiché gli eserciti si ritrovarono in stallo per quattro anni uno contro
l’altro nelle proprie trincee, trasformando lo scontro in una guerra di logoramento.
Prevedeva di aggirare l’esercito francese passando per Belgio e Paesi Bassi, mentre mantenevano
un atteggiamento difensivo nei pressi della Lorena così da attirare le truppe nemiche e poi di
sfruttare le linee ferroviarie per arrivare velocemente sul fronte russo in seguito.
Fu elaborato nel 1905 e poi modificato nel 1911.
Venne messo in atto nel 1914, ma la potenza germanica, una volta arrivata in Belgio si trovò
l’opposizione di quest’ultimo e dell’Inghilterra preso il fiume Marna, in cui si trasformò in una
guerra di trincea e logoramento.
Nel frattempo la Germania combatteva anche sul fronte russo, ma in seguito fu costretta a
concentrare tutte le sue forze sul fronte francese e poi quello italiano.
In seguito all’affondamento del transatlantico Lusitania che trasportava anche cittadini americani e
la campagna sottomarina tedesca che non lasciò più opportunità di pace agli Stati Uniti.
Inoltre gli USA avevano affinità con Francia e Inghilterra da un punto di vista politico, avevano
interessi economici dato che i conflitti stavano bloccando gli scambi commerciali e avevano
prestato capitali all’Intesa da investire nella guerra che dovevano essere restituiti.
Facevano parte dei neutralisti, capeggiati da Giolitti, i socialisti, i cattolici, gli operai, i contadini, il
papa, il governo e il parlamento mentre facevano parte degli interventisti gli intellettuali, gli
studenti e il re.
6)* Quali furono le motivazioni ideologiche di fondo che schierarono su diverse
posizioni (riguardo l'intervento in guerra) i socialisti riformisti e i socialisti
rivoluzionari? /0,5
Tutti i socialisti ritenevano la guerra un male del capitalismo, ma solo i socialisti rivoluzionari erano
a favore dell’entrata in guerra dell’Italia poiché la ritenevano anche anche un mezzo per diffondere
la rivoluzione del proletariato
Il 1917 per via dell’inizio della rivoluzione russa e dell’entrata in guerra degli Stati Uniti.
8) Metti in evidenza due dei fattori più significativi che distinguono il primo
conflitto mondiale dalle precedenti guerre di stampo ottocentesco
/0,7
Venne impiegata anche la popolazione civile nello sforzo bellico e si diede inizio
all’emancipazione femminile, perché le donne venivano impiegate per sostituire gli uomini che
combattevano.
9) Enuncia due dei 14 'punti' previsti dal programma del presidente Wilson alla
vigilia della fine del conflitto. /0,5
La garanzia della libera navigazione sui mari e il principio di nazionalità su cui stabilire l’equilibrio
politico europeo e l’istruzione di una Società Generale delle Nazioni, ovvero l’attuale ONU.
Patto di Londra
Accordo tra il governo italiano e i rappresentanti della Triplice Intesa che ne stipulava l’alleanza.
La battaglia della Marna che si svolse sul fronte occidentale, tra le potenza tedesca e quella angolo-
francese dal 1914 e la battaglia di Caporetto che si tenne nel 1917 tra l’esercito italiano e quelli
austro-ungarico e tedesco.
La prima impedì all’esercito tedesco la riuscita del piano Schlieffen facendolo ripiegare.
La seconda segnò la più grave disfatta dell’esercito italiano che portò alla sostituzione del generale
Cadorna con Diaz e alla dimissione del Governo Boselli con la nomina di Vittorio Emanuele
Orlando.
12) In quali territori correva il fronte italiano e quali erano le 'terre irredente'? /0,4
= /10