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AEROFONI CORDOFONI
SERBATOIO D'ARIA E
FIATI MANTICE CORDE PIZZICATE CORDE STROFINATE CORDE PERCOSSE
ANCIA DOPPIA
LEGNI OTTONI ALTRI… TASTIERA DITA PLETTRO ARCHI RUOTA TASTIERA BACCHETTE
IMBOCCATURA SEMPLICE,
ANCIA SEMPLICE ANCIA DOPPIA ANCIA LABIALE ANCIA LABIALE MANO TASTIERA
LIBERA O NATURALE
FLAUTO TRAVERSO CLARINETTO OBOE TROMBA TROMBONE DIDGERIDOO FISARMONICA CORNAMUSA CHITARRA CHITARRA CLAVICEMBALO VIOLINO GHIRONDA PIANOFORTE SALTERIO
FLAUTI DOLCI SAXOFONO CORNO INGLESE TROMBONE ORGANO A CANNE ZAMPOGNA LIUTO BANJO VIOLA
CORNETTA LIRA
CHITARRA ELETTRICA
BASSO ELETTRICO
PERCUSSIONI
A SUONO A SUONO
A SUONO DETERMINATO A SUONO DETERMINATO
INDETERMINATO
INDETERMINATO
SHINING
IL TIMBRO E LA CLASSIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI MUSICALI
Il timbro
Le figure seguenti sono tratte da A. Frova Fisica nella musica ed. Zanichelli.
Confronto fra
un Re3 (146,83Hz)
sinusoidale puro
con un Re3 suonato
dalla corrispon-
dente corda di
un violoncello.
1
.
Sviluppo temporale di un’onda emessa da vari strumenti. 294Hz Re4, 659Hz Mi5, 98Hz Sol2, 349Hz Fa4, 233Hz Sib4,
262Hz Do4 (Do centrale), 392Hz Sol4, 349Hz Fa4.
Sviluppo temporale dell’onda emessa dai Do (Do1 32,70Hz; 65,41Hz; 130,8Hz; 261,6Hz; 523,3Hz; 1047Hz; 2093Hz) del piano-
forte.
La classificazione
Composta da: 1. Meccanismo di eccitazione (generazione della perturbazione) 2. Elemento oscillante (caratteristiche del
(*)
2
Di seguito è riportato un breve estratto della dettagliata, e vasta, classificazione in-
serita nel Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti della Utet.
3
Le tavole seguenti sono tratte dal vocabolario Zingarelli 1994 ed. Zanichelli.
4
5
•· CLASSIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI MUSICALI
IDIOFONI
o Autofoni:
CORDOFONI: strutnenti forniti di una o più corde tese fra punti estremi fissi, le .
quali' soùdfatte Vìbrare mediàiite pizzico, percussìòne o sfregamento.
Alle quattro classi è stata aggiunta una quinta da Francis W. Galpin, autore di A Textbook
ofEuropean Musical Instruments, 1937.
~ .
- ·- sùìià~B~tfg!Tsffiru-~NialiiTiò1f;;"S';Tehs,·· Hombosret"t·-~~n; ·p(5ssiamu -0ffrir~_,.~
estrema sintesi, uno schema di classificazione corredato da alcuni esempi.
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SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE
l - IDIOFONI o Autofoni
L indiretta:
marimba, xilofono, legnetti
lll - AEROFONI
L .
a insuffiazione in<fuetta: (a serbatoio d'aria): :fisarn:\onica e bandoneon (a tastiera
o a bottoni) harmonium (a tastiera), cornamusa o
zampogna
a bocchino
l____. a insuffiazione diretta: corno, cornetto, flicorno, cornetta, tromba, trombone,
tuba, serpentone
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W - CORDOFONI
,~·~ir-.------diretto: arpa, lira,. salterio, liuto, chitarra, mandolino, ukulele
apjzzico
..______ indiretto: clavìcembalo, spinetta, virginale e Lautenklavier {a
tastiera) ~.
V -.ELETTROFONI
a - a produzione meccanica
- a osciUatori onde Martenot, Teremin, trautonium, hellertion,
- elettromagnetici organo Hammond (a tastiera)
- elettrostatici Compton-organ (a tastiera)
Avvertenze
- Nella I e nella II categoria sono elencati strumenti che vengono abitualmente riuniti sotto la denominazione
di "strumenti a percussione" o "percussioni" e fanno parte della compagine orchestrale, insieme ai
"fiati" e agli "archi". Da un punto di vista semio grafico distinguiamo alloro interno strumenti a suono
indeterminato (invariabile in altezza, espresso esclusivamente in notazione ritmica) e strumenti a suono
determinato (variabile, graficamente espresso secondo l'altezza oltre che in notazione ritmica).
- Per quanto riguarda gli strumenti a fiato, presenti nelle mOderne formazioni orchestrali e cameristiche,
si usano normalmente i termini "legni" e "ottoni". I secòndi comprendono tutti gli strumenti a bocchino.
I primi riuniscono alloro interno tutti gli strumenti in legno (clarinetto, oboe, fagotto, ecc.) unitamente
al flauto (oggi in lega metallica, originalmente in legno) e al sassofono (in metallo, ma parente stretto
del clarinetto in quanto a prassi strumentale).
- La categoria degli strumenti digitali, evidentemente assente anche nella classificazione del Galpin,
si è aggiunta a partire dagli anni '50 con lo sviluppo tecnologico con i suoi riflessi sulla musica
elettronica e digitale.
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TAVOLA SINOTTICA DEGLI STRUMENTI E DEL LORO AMBITO
dos do 7
O'rTAVINO
.fLAUTO
FLAUTO GRAVE in SoL (G}.
Qì;IOE
Oi30Ed~AMORE in LA ~---.~
CORN<HNGLESE- Oboe ;.,o-ai., in FA, (F)
CLA~OPICCO]::OinW> (Ej2_ __
CLARJNE;rTO PICCOÙl in DO (C)
- . {.!. ._-
TIMPANI III • 26 pellict
IV ~ 23 ~Dj<:i
~-.·-
32···p-•o_l·li.c·!__.· ---~-
!è_..29pollici
.
. __
V- 20 pollici (acuto)
XILoFoNo
CELESTA
-
c:==J
Suorù reali: estensione effettiva
Suoni reali: estensione Iimite ...
8hs -- - - -- - - ~
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Ili STRUMENTI TRASPOSITORI
Per alcuni strumenti musicali la notazione non corrisponde all'altezza reale dei suoni
prodotti (suoni reali). Que8to avviene per due diversi ordini di cause:
l. Lo strumento produce una gamma dì suoni che si situano alle estremità dell'ambito
dei suoni musicali (all',estremo grave o all'estremo acuto), non potendo pertanto
essere notati in modo agevole e comprensibile sul pentagramma pur ri<>orrendo ad
un utilizzo razionale del setticlavio o a un numero ragionevole di tagli ac;ldizionali
In questi casi l'unica soluzione è la redazione convenzionale. della parte un'ottava
sotto o un'ottava sopra i suoni reali.
Casi tipici sono quelli dell' ottavino o [flauto] piccolo per la regione acuta e del
contrabbasso per la regione grave. Una situazione particolare è quella della musica per
chitarra, redatta su un solo pentagramma in chiave di sol, una ottava sopra i suoni reali:
questo per evitare una notazione pianistica o arpistica su doppio pentagramma, meno
economica rispetto alla tessitura e all'ambito della chitarra. Questi strumenti -non
propriamente traspositori, in quanto in alcun modo l'esecuzione può alterare la tonalità
espressa dalla notazione - si possono denominare semplicemente ottavizzanti.
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Nella pratica musicale è evidente che tanto all'esecutore strumentista quanto al pianista
accompagnatore- e soprattutto al direttore dell'esecuzione- è richiesto orientamento
sicuro e rapido della lettura (orizzontale e verticale) nel setticlavio, consapevolezza
tonale (melodica, armonica), approfondita e collaudata sensibilità intervallare.
Inoltre proprio a questi strumentisti è sempre e comunque indirizzato lo studio del
trasporto, pratica oggi apparentemente inutile per archi e tastiere, vista la destinazione
mirata delle stampe musicali. Per comi e trombe è sempre importante conoscere e
dominare la lettura in chiavi sostanzialmente abbandonate come mezzosoprano, soprano
e baritono.
f{i;~~~:.~;.
l__non traspositori
44
T
Per strumenti con estensione acuta: ottavino, flauto, oboe, clarinetto, sassofoni
(sopranino, soprano, contralto), tromba, violino
"Chiave di violino francese": è una chiave di sol posta sul primo rigo, di uso comune
in Francia tra il XVII e il XVIII secolo. Permetteva stampe eleganti, in cui l'intera
estensione del violino poteva essere pressoché integralmente contenuta nel pentagramma,
senza il ricorso ad antiestetici tagli addizionali.
Continuò ad essere utilizzata per estensioni particolarmente acute: J.S. Bach se ne serve
per la redazione della parte dei due flauti diritti nel IV Concerto Brandeburghese.
Chiave di do
45
l
•: TECNICA DEL TRASPORTO
•·
A. CORELLI: Sonata op.V n. 7 per violino e basso, Sarabanda (Roma 1700), bb. 1-4
Largo
Remin ,~ f r r ® f r l r [ ~ l ['
Tonica
Largo
Simin
13 ## ! r r Tonica
(f) r r r r ~ l F r
Largo
Mimin ~~ fr r cv r r r c ~ l (' r
Tonica
2. l'individuazione della tonalità di trasporto rispetto alla tonalità scritta, con esplicitazione
della nuova armatura di chiave e delle alterazioni momentanee: queste ultime
devono immediatamente essere inquadrate nella loro funzione di gradi alzati (+) o
gradi abbassati(-).
W.A. MOZART: Minuet KV 355
Originale in Re Maggiore
+ + -
r l JSiJ ~J * l j J.J J J §J l f ~] j
+ -
r 1 or &r
Regola pratica per la trasformazione delle alterazioni momentanee
l. La trasposizione implica uno spostamento in senso orario nel circolo delle quinte,
ovvero si procede da una tonalità con più bemolli a una con meno bemolli, da una
con bemolli a una con diesis, da una con meno diesis a una con più diesis, da una
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con bemolli a una con nessun suon6 alterato. In questo caso si devono rilevare nella
Serie (per quinte ascendenti) dei diesis (fll#, do#, sol#, re#, 111#, mi#, si#) tanti suoni
quante sono le quinte ascendenti di distanza tra tonalità scritta e tonalità di trasporto.
Davanti a questi suoni i segni di alterazione momentanea saranno trasformati
ascendendo: bi, ~ ~ ~ ~ q q~ #, ~ ·# ~ x
~ Si~ Maggiore
'~b
3 quinte
Si ~ Maggiore ~ Re Maggiore
~~,, l 4 quinte ~~~-#~~~
--+ La minore
4 quinte
2. La trasposizione implica uno spostamento in senso antiorario nel circolo delle quinte,
ovvero si procede da una tonalità con più diesis a una con meno diesis, da una con
diesis a una con bemolli, da una con meno bemolli a una con più bemolli, da una
con die~is a una con nessun suono alterato. In questo caso si devono rilevare nella
serie (per quinte discendenti) dei bemolli (s~, m~, la],, r~, soJP, do~, faJ,) tanti suoni
quante sono le quinte discendenti di distanza tra tonalità scritta e tonalità di trasporto:
davanti a questi suoni i segni di alterazione momentanea saranno trasformati
discendendo: x --+ # #--+q q~~ ~ ~ 1,1,
# Mi Maggiore ~ Re Maggiore
$*#. l 2 quinte
'~~ l
~ Fa Maggiore
4 quinte ~,~~~~~~~
2 quinte
Do Maggiore
48
5 quinte
'
Esempio di trasporto scritto emi' trascrizione in suoni reali, senza l'impiego del setticlavio:
A. CORELLI: Sonata op. V n. 7 per violino e basso, Sarabanda (Roma 1700), bb. 13-16
r l u r· p l @l
+
Remin '~(!) r t;r F lir· D Tonica
Il
un tono sopra_
Mimin '~(~) r ~r r +
l'C" p r!u r D ,·cp Il
Tonica
un tono sotto
+
Domin
~ ~~'&(!) r ~r r l§r· D rtTTa r D lTonica
Cf3
Esempio completo
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