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PAESE :Italia AUTORE :Di Francesco Peru…

PAGINE :44-48
SUPERFICIE :500 %

1 marzo 2020

sustainability businesspeople.it

Un contratto per costruire la Rete


futuro, evitando che i pericoli distruggano
i benefici della connessione globale:
è l'ultima proposta dell'inventore
del WWW, TIM BERNERS LEE rivolta
a governi, aziende e cittadini

di Francesco Perugini

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Classe '55,
co-inventore
del World Wide Web
insieme a Robert
Cailliau, il 6 agosto
1991Tim Berners Lee
pubblicò il primo sito
al mondo, presso
il Cern. Lo scorso
novembre ha lanciato
la proposta di un
Contratto per il Web

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delmondo digitale,uncodiceeticopertutti gli attori di questosistema:


i novepunti proposti si appellanoa governi,aziendee cittadini. Tutti i
protagonisti delladegenerazionedella Retesonorichiamati aun ruolo
di responsabilitàper raddrizzarei binari di internet, perché«il modo
miglioreper cambiarelepriorità e le azionidi chi è alpotere è parlarne
da ogni angolodel mondo e richiedereil Web chevogliamo».

SUPPORTO STRAORDINARIO
«Da quando Sir Tim Berners-Lee ha lanciato il Contratto per il
Web, abbiamo ricevuto uno straordinario supporto da ogni parte
del mondo. Finora oltre 1.200 organizzazioni da più di 50 Paesie
più di 9 mila individui hanno firmato il contratto», racconta a Bu-
sinessPeopleEmily Sharpe,Director of Policy di Web Foundation.
«Sappiamo che la Rete cambia le vite in meglio, ma negli ultimi
anni abbiamo visto affiancarsi a questibenefici dei seri pericoli per
la privacy, la sicurezzae persino la democrazia.Lamassiccia rispo-
sta al Contratto per il Web mostra chele personenon solo capisco-
noquesto, ma sonopronte a lottare peravere una Retesicurae utile
per tutti». Tra i firmatari ci sono anchecolossi come Google,Face-
book, Microsoft, Virgin, Twitter, Reporters SansFrontières, World
Wide Web Consortium (W3C) e il governofrancese.
Sono novei principi, declinati e approfonditi in 76clausole,da at-
tuare peruna Retechetorni a esserelibera, sana,sicura per le per-
sonee lademocrazia.I primi tre punti riguardano l'azionedei gover-
ni e gli impegni a tenerele tariffe di accessoa internet alla portata di
tutti (connettendoil 90% della popolazionemondiale entroil 2030),
a non bloccarele comunicazioni online - garantendo l'accessoalla
Retenella suainterezza,senzacensure- e al rispetto della privacy,
limitando l'accessoalle informazioni individuali anche per le istitu-
zioni. Dalla parte opposta del tavolo si trovano i cittadini, che sono
«Chiudete l'internet!», recita una frase tanto in vogasui social net- invitati a essere«creatori e collaboratori» - attraversolicenzeaper-
work a corredo di un meme,un'immagine particolarmente diverten- te - e a crearecommunity cherispettino ladignità dellepersone.Ma
te online.Chissàse il pensierodi staccarela spinaabbiamai attraver- soprattutto gli utenti devonolottare per il Web che è un patrimonio
satola mentedi chiil Webl'ha creato,cioèTim Berners-Lee.Di sicuro, di tutti, fa parte della nostravita e andrà in eredità ai nostri figli: per
all'inventoredel World Wide Web non piace quelloin cui si è trasfor- questova difeso daogni tipo di attacco.
mato il WWW che avevaideato nel 1999.«Siamo al 50/50 moment «Il Contratto», aggiungeSharpedi Web Foundation, «presentauna
per il Web», fu l'attaccodell'informatico al Web Summit di Lisbona visione del Web chevogliamo e offre una roadmapdelle strategie e
nel 2018. «Abbiamocreato qualcosadi stupendoinsieme, ma metà delle azioni da intraprendere per raggiungeregli obiettivi. Imposta
del mondo non è ancoraonline, mentre i nostri diritti e libertà sono i passi concreti chegoverni, aziendee tutti noi cittadini possiamo -
a rischio». Berners-Lee- che da anni al MassachusettsInstitute of e dobbiamo - fare per assicurarcicheinternet sia al servizio dell'u-
Technology(Mit) lavora alprogetto Solid,una retealternativa, decen- manità. Il livello di supporto al Contratto è statofantastico, ma que-
tralizzatae senzafini di business- un anno dopo, semprea Lisbona, sto è solo l'inizio. Stiamo lavorando persviluppare ulteriormente le
è passatoall'azione.Lo scorsonovembreha lanciatola propostadi un promessedelineate nel Contratto, per ottenere maggiore appoggio
Contrattoper il Web perdare un futuro migliore alla suainvenzione: daaziende,gruppi civici, cittadini e governi, e per assicurarcichesi
«Le comunità vengonofatte a pezzi,mentrepregiudizio, odio e fake facciano reali progressi sugli impegni presi».
newsvengonodiffusi online.I truffatori usanoil Web perrubare iden-
tità, gli stalkerlo usanoper molestareeintimidire le loro vittime e gli IMPEGNO REALE
interessi acquisitistanno sovvertendola democraziausandotattiche A metàdel guadoci sonoleaziende:dauna partedevonolavorarecon
digitali intelligenti», è statal'analisidel papàdella Rete. legislazioniincompleteo in evoluzione,dall'altracercanodi offrire ser-
Serve,dunque,una nuova Costituzionecondivisa,una Magna Charta vizi semprenuovi agli utenti. Il tutto senzamai dimenticareFinte-

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I 9 principi del contratto per il web


GOVERNI AZIENDE CITTADINI
Consentire a tutti di connettersi In modo Rendere internet economico e accessibile a Essere creatori e collaboratori sul Web
che chiunque, indipendentemente da chi sia o tutti Così nessuno sarà escluso dalla possibilità Cosicché la Rete abbia contenutLffÉcW
dove viva, possa partecipare attivamente online di usare e modellare il Web e rilevanti per ciascuno

Internet deve essere sempre e completamente Rispettare la privacy e i dati personali per Costruire solide community che rispettano
disponibile Affinché nessuno si veda negato costruire la fiducia online Affinché le persone civiltà e dignità Affinché tutti j^sentand sicuri
il diritto di connettersi all'intera Rete abbiano il controllo della loro vita online con e ben accolti sul Web
la possibilità di prendere chiare e significative
Rispettare e proteggere la privacy e i dati scelte sulla loro privacy Combattere per il Web In modo che la R<
personali Cosicché tutti possano utilizzare rimanga una risorga pubblica globale per
internet liberamente, in sicurezza e senza paura Sviluppare tecnologie che supportino il le persone di tutto il mondò, óra e in futui
meglio dell'umanità e osteggino il peggio In
modo che il Web sia davvero bene pubblico
che mette le persone al primo posto

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resse degli azionisti. Ecco perché i punti dal quattro al sei sono centrali altri», dice Alessandro Bogliolo, amministratore di Digit srl che è sta-
nell'architettura del manifesto per il futuro del Web: rendere internet ta tra i primi firmatari italiani del documento. Digit è una benefit com-
accessibile a tutti, rispettare la privacy e - missione unica, ma com- pany, nata come spin-off dell'Università di Urbino, che sviluppa piat-
plessa - «sviluppare tecnologie che supportino il meglio dell'umanità taforme digitali di incontro «tra esigenze e attori che possono fare la
e osteggino il peggio». Certo, l'obiettivo è ambizioso e allo stesso tem- differenza». Un esempio è SmartRoadSense che permette a chiunque
po indispensabile per il futuro non solo della Rete, ma dello sviluppo di contribuire al monitoraggio del manto stradale mettendo a dispo-
armonico dell'umanità: fare sì che internet «sia davvero un bene pub- sizione gli accelerometri dello smartphone. Si aiuta la sicurezza, l'am-
blico che mette le persone al primo posto» biente el'economia (il costo del monitoraggio delle strade con tecniche

Allora che cosa vuol dire, in concreto, sottoscrivere il Contratto per il tradizionali è di circa 150 euro a chilometro). Un altro esempio è Wom,
Web? Lo abbiamo chiesto a chi lo ha fatto con convinzione: «Abbiamo una piattaforma per certificare le buone azioni quotidiane. Gli Wom,

aderito perché il Contratto per il Web è perfettamente in linea con la letteralmente Worth One Minute (vale un minuto), sono dei voucher

nostra visione di quello che dovrebbero essere le tecnologie abilitanti che si possono guadagnare nei modi più disparati - studiando, facen-
- disponibili, libere, flessibili, inclusive - e perché responsabilizza tut- do volontariato, adottando comportamenti sostenibili, ecc. - e posso-
ti: policy maker, aziende, cittadini. Nessuno può più dare la colpa agli no essere utilizzati negli esercizi commerciali decisi a premiare questi
comportamenti utili. Come si conciliano progetti simili con le attività

di Facebook e altri big tech che hanno firmato il Contratto nonostante


i periodici scandali per le loro attività? «I big player non sono il male,

Il contratto anzi hanno un ruolo fondamentale nel garantire che il Web resti alla

portata di tutti. Questo è possibile solo con la monetizzazione dei ser-

propone vizi offerti, che sono preziosi e gratuiti^, chiarisce Bogliolo. «Le grandi
aziende hanno quindi l'esigenza di spingersi al limite di ciò che è lecito,

strategie ma al tempo stesso devono essere disponibili a chiarire i confini di ciò


che si può fare e cosa no. È centrale il punto 5 del Contratto che richia-

e azioni ma al rapporto di fiducia sul Web: è nell'interesse di tutti trovare un


equilibrio per conciliare interessi contrastanti». Basterà una firma per
da mettere cambiare tutto? «No di certo, tra le righe del contratto sono nascoste
sfide che riguardano tecnologie ancora non sviluppate, o non sufficien-
in pratica per temente mature. Tuttavia, non bisogna dimenticare un altro aspetto,

raggiungere un principio di responsabilità nascosto tra i vari punti ma non esplici-


tato: ognuno è responsabile delle proprie azioni anche in Rete, il Web

gli obiettivi non è un luogo dove si è liberi di agire di nascosto». D

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