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Università «Mediterranea»

degli Studi di Reggio Calabria

Stabilità dei pendii


ing. Domenico Gioffrè

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CARTE DI STABILITA’

Nei pendii di forma semplice, costituiti da terreni omogenei, una valutazione molto rapida
del coefficiente di sicurezza può essere eseguita con l’uso delle carte di stabilità.

Parametri
c
 Numero di stabilità N N
H
 Inclinazione b

 Fattore di profondità D

 Angolo di resistenza al taglio f’

I parametri di resistenza a taglio possono essere espressi, a seconda del tipo di analisi, in
termini di pressioni totali o di pressioni efficaci.

In analisi in termini di pressioni efficaci bisogna tenere in conto delle pressioni interstiziali
(di norma in funzione del coefficiente di pressione neutra ru)
Carte di Stabilità

Carte di stabilità di Taylor (1948)


Analisi in termini di pressioni totali

Carte di stabilità di Bishop e


Morgenstern (1960)
Analisi in termini di pressioni efficaci
Carte di Stabilità di Taylor (1948)

• Sono state ricavate utilizzando il metodo del cerchio di attrito


• Analisi in termini di pressioni totali
• Trovano impiego nello studio di pendii di argilla satura in condizioni
non drenate (o in quei casi in cui le pressioni interstiziali sono nulle, pressioni totali coincidono con quelle efficaci)

Le carte di stabilità di Taylor consistono nei due diagrammi


Carte di Stabilità di Taylor (1948)

c
N
FH
Carta di stabilità di Taylor
ZONA A
La superficie critica passa per il piede del pendio, Schema (A)

ZONA B
Caso 1, la superficie critica passa per il piede del pendio,
curve a linea intera;

Caso 2, la superficie passa al di sotto del piede, curve a


tratto lungo;

Caso 3, la superficie affiora sul pendio, curve a tratto breve.

Zona A relativa a pendii molto acclivi o a modesta


pendenza ma costituiti da terreni con valori
dell’angolo di resistenza a taglio elevati.

Zona B relativa a pendii poco acclivi o a terreni la cui


resistenza a taglio è essenzialmente di tipo coesivo.
Carte di Stabilità di Taylor (1948)

Carta di stabilità di Taylor


Per f=0 1<D<

CASO A
Per calcolare N fare riferimento alle curve a linea intera
Per calcolare n alle curve a tratto breve

CASO B
Per il calcolo di N utilizzare le curve tratto lungo
Carte di Stabilità di Taylor (1948) Esempio 1

Banco orizzontale di argilla satura

Inizialmente si suppone che la resistenza


dell’argilla si costante e che D = 

Parametri
 fu = 0 0.181
 cu = 40 kPa
  = 20 kN/m3
Scavo profondo H = 8m

Pendenza 2.5H:1V, ossia con


inclinazione b di circa 22°
22
Carte di Stabilità di Taylor (1948) Esempio 1

Banco orizzontale di argilla satura

Inizialmente si suppone che la resistenza


dell’argilla si costante e che D = 

c 0.181
0.181  u
FH

cu 40
F   1.38
0.181H 0.181 20  8

22
Carte di Stabilità di Taylor (1948) Esempio 1

Banco orizzontale di argilla satura

Seconda ipotesi la resistenza dell’argilla si


costante e ci sia una formazione rigida a
12m

D  H  12m 0.152
12m 12m
D   1.5
H 8m
n  0.3
cu
0.152  nH  0.3H  0.3  8  2.40m
FH
cu 40
F   1.64
0.152H 0.152  20  8

La presenza dello strato rigido di base, fa 1.5


sì che la superficie critica risalga.
Carte di Stabilità di Taylor (1948) Esempio 2

Banco orizzontale di argilla satura con spessore 15m

Parametri
 fu = 0
 cu = 50 kPa
  = 20 kN/m3
Scavo profondo H = 10m

Si vuole sagomare in modo tale che il


coefficiente di sicurezza non risulti
inferiore a F=1.6
Carte di Stabilità di Taylor (1948) Esempio 2

Banco orizzontale di argilla satura con spessore 15m

b  25

0.156
D  H  15m
15m 15m
D   1.5
H 10m n  0.3
c 50
N u   0.156
FH 1.6  20 10

Inclinazione b= 25°


Sagoma scarpata 2.2H:1V
1.5
Carte di Stabilità di Taylor (1948) Esempio 2

Banco orizzontale di argilla satura con D = 

cu
0.181 
FH

cu 40
F   1.38
0.181H 0.181 20  8
Coefficiente ricavato indipendentemente
dall’inclinazione (purchè inferiore a 53°)
Carte di Stabilità di Taylor (1948) Esempio 2

Banco orizzontale di argilla satura con D = 

cu cu
0.181  0.181 
FH FH
F  1.6
cu 40 cu 50
F   1.38 H   8.63m
0.181H 0.181 20  8 0.181F 0.181 20 1.6

H=10m con F=1.38 H=8,63m con F=1.6


Carte di Stabilità di Taylor (1948) Esempio 2

Banco orizzontale di argilla satura con spessore 15m

Zona A per b=90° si ricava N

0.261

Parametri
 fu = 0
 cu = 50 kPa
  = 20 kN/m3
Scavo profondo H = 10m

Scavo a parete verticale

90
Carte di Stabilità di Taylor (1948) Esempio 2

Banco orizzontale di argilla satura con spessore 15m

Zona A per b=90° si ricava N

0.261

cu
0.261 
FH
altezza limite per F 1
cu 50
H lim    9.57m
0.261F 0.261 20 1

Per avere un coefficiente di sicurezza pari a 1.6 l’altezza


non deve quindi supera H=6,00 m circa (5.98m)
90
Carte di Stabilità di Taylor (1948) Esempio 3

Inizialmente si suppone che la resistenza


dell’argilla si costante e che D = 

Parametri
 f‘ = 15°
 c‘ = 20 kPa Ff  1
  = 20 kN/m3
Scavo profondo H = 15m

Pendenza 2H:1V, ossia con 0.036


inclinazione b di circa 26°
26
Carte di Stabilità di Taylor (1948) Esempio 3

Inizialmente si suppone che la resistenza


dell’argilla si costante e che D = 

c
0.036  Ff  1
FcH

c 20
Fc    1.85
0.036H 0.036  20 15 0.036

26
Carte di Stabilità di Taylor (1948) Esempio 3

Inizialmente si suppone che la resistenza


dell’argilla si costante e che D = 

Parametri
 f‘ = 15° Ff  1.3
 c‘ = 20 kPa
  = 20 kN/m3 15
fmob
'
  11.6
1.3
Scavo profondo H = 15m
0.06
Pendenza 2H:1V, ossia con
inclinazione b di circa 26°
26
Carte di Stabilità di Taylor (1948) Esempio 3

Inizialmente si suppone che la resistenza


dell’argilla si costante e che D = 

c Ff  1.3
0.06 
FcH 15
fmob
'
  11.6
1.3
c 20 0.06
Fc    1.11
0.06H 0.06  20 15

26
Carte di Stabilità di Taylor (1948) Esempio 3

Inizialmente si suppone che la resistenza


dell’argilla si costante e che D = 

Ff  1.2
Fc  1.21
Parametri
 f‘ = 15°
 C‘ = 20 kPa
  = 20 kN/m3 F  1.2
Scavo profondo H = 15m

Pendenza 2H:1V, ossia con


inclinazione b di circa 26°
Carte di Stabilità di Bishop e Morgenstren (1960)

• Analisi in termini di pressioni efficaci


• Sono note le pressioni interstiziali
• Sono ricavate utilizzando il metodo di Bishop semplificato

A parità di ogni altra condizione (geometria e parametri di


resistenza) il coefficiente di sicurezza del pendio varia al
variare della intensità delle pressioni interstiziali (ru)

F  m  n  ru
Carte di Stabilità di Bishop e Morgenstren (1960)

• Analisi in termini di pressioni efficaci


• Sono note le pressioni interstiziali
• Sono ricavate utilizzando il metodo di Bishop semplificato

Gli autori presentano tre gruppi di diagrammi distinti sulla


base dei valori attribuiti al fattore
c' c' c'
0  0.025  0.05
H H H

D 1 D  1.25 D  1.5

Il fattore D non individua la profondità dello strato rigido di base,


ma la profondità del punto più depresso del cerchio critico
Carte di Stabilità di Bishop e Morgenstren (1960)
Carte di Stabilità di Bishop e Morgenstren (1960)
Carte di Stabilità di Bishop e Morgenstren (1960)
Carte di Stabilità di Bishop e Morgenstren (1960)
Carte di Stabilità di Bishop e Morgenstren (1960)
Carte di Stabilità di Bishop e Morgenstren (1960)
Carte di Stabilità di Bishop e Morgenstren (1960)
Carte di Stabilità di Bishop e Morgenstren (1960)

CASO 1:
Se rue>ru il cerchio critico passa
per il piede

CASO 2:
Se rue<ru il cerchio critico si
sviluppa ad una profondità
maggiore

CASO 3:
Se continua a verificarsi che
rue<ru il cerchio critico si
sviluppa ad una profondità
ancora maggiore
Carte di Stabilità di Bishop e Morgenstren (1960) Esempio 1

Il coefficiente di pressione neutra ru una


prima volta è assunto pari a 0.3
successivamente pari a 0.6.

Parametri
 f‘ = 30° c' 10
 c‘ = 10 kPa   0.05
H 20 10
  = 20 kN/m3
Scavo profondo H = 10m

Pendenza 3H:1V
Carte di Stabilità di Bishop e Morgenstren (1960)

ru  0.3

rue  0.4

m  2.58
n  2.18

CASO 1:
Se rue>ru il cerchio critico passa per il piede F  m  n  ru  2.58  2.18  0.3  1.93
Carte di Stabilità di Bishop e Morgenstren (1960)

ru  0.6

rue  0.4

m  2.58
n  2.18

CASO 2:
Se rue<ru il cerchio critico si sviluppa ad una Esiste un cerchio più profondo di quello passante per il
profondità maggiore piede del pendio al quale compete un F più basso
Carte di Stabilità di Bishop e Morgenstren (1960)

ru  0.6

rue  0.8

m  2.64
n  2.18

CASO 2:
Se rue<ru il cerchio critico si sviluppa ad una
F  m  n  ru  2.64  2.18  0.6  1.33
profondità maggiore

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