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23/04/2013

LEZIONE 7
Tipi di spiegazioni.
La rassegna della letteratura
Anno Accademico 2012/2013
Metodologia della Ricerca Sociale (GLO)
dott. Ferruccio Biolcati Rinaldi

Tipi di spiegazioni

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Tipi di spiegazione
La forma della teoria (Hedstroem 2006, 15-42)
• Descrizione, spiegazione e previsione
• Tipi di spiegazioni
1. Spiegazioni nomologiche
2. Spiegazioni statistiche
3. Spiegazioni per meccanismi
4. (Spiegazioni controfattuali)

• La caratteristica minima della spiegazione è di offrire


ipotesi causali verosimili sul:
– perché un evento accada;
– perché si verifichi un determinato cambiamento nel tempo;
– perché avvenga una variazione concomitante fra stati ed eventi
nel tempo e nello spazio.

Tipi di asserto
Legge (Meraviglia 2004, 90-98)
• Esprime una relazione tra concetti, solitamente di
natura causale, nella forma di una regola che
asserisce «la presenza di un legame costante fra
classi di eventi», la cui validità non ha
delimitazioni di spazio o di tempo.
• Una legge è quindi un asserto di portata
universale, valido sempre e ovunque, senza
limitazioni spazio-temporali.
• Diversi orientamenti in proposito.
• Es. della ‘luna di miele’ post-elettorale.

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Spiegazioni nomologiche
(Hedstroem 2006, 15-42)
• Definizione: dato un evento e da spiegare, per rispondere adeguatamente
alla domanda “perché e accade?” è necessario sussumere l’evento
all’interno di una legge generale. Spiegare e significherà dunque indicare
una o più leggi generali e le condizioni che le rendono applicabili al caso
specifico.
• Esempi.
• Critiche: leggi sociali indisponibili, natura probabilistica.
• Dal modello nomologico-deduttivo al modello probabilistico-induttivo.
• Tutti gli A sono B. La maggior parte degli A è B.
x è A. x è A. [p]
x è B. x è probabilmente B.
• Normalmente ci aspettiamo risposte che non soltanto affermino che
l’evento era probabile perché esso era già accaduto in passato, ma
vogliamo anche sapere perché esso accade. Es. della stricnina.
• Olismo VS. individualismo metodologico. Es. della differenziazione
organizzativa di Blau.

Spiegazioni nomologiche

Explanans
L1, L2, L3… LN Il volume dell’acqua aumenta
quando diventa ghiaccio
C1, C2, C3… CN La scorsa notte faceva molto freddo
L’auto era nel cortile

Explanandum Il radiatore dell’auto si è rotto

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Spiegazioni nomologiche
Il suicidio di Durkheim
• Legge
– quanto più l’individuo è integrato nella società o nel
gruppo di cui fa parte, tanto più è lontano dal suicidio
• Condizione
– le società cattoliche integrano l’individuo più di quelle
protestanti
• Ipotesi
– il tasso di suicidio è più elevato nelle società
protestanti che in quelle cattoliche

Spiegazioni statistiche
(Hedstroem 2006, 15-42)

• Teorie e pratica
• Più induttivamente orientate.
• Individuazione dei fattori probabilisticamente
rilevanti per l’accadere dell’evento.
• Es. dei diversi livelli di stipendio per genere.
• Utile strategia di analisi.
• VS. approccio per variabili.
• Un’analisi statistica è una verifica di una
spiegazione, non la spiegazione stessa.

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Spiegazioni statistiche
(Hedstroem 2006, 15-42)

Spiegazioni statistiche
Un esempio (Giampaglia e Biolcati Rinaldi 2003)
Tab. 5.7. Modello logit binomiale della probabilità di ricevere l’assistenza economica (AE) – 1995-
1998

Errore
Variabili Coefficiente Odds ratio†
Standard
Intercetta -6,7007 ** 0,1220

In AE l’anno precedente No 0,0000 - 1,00


Sì 4,3326 ** 0,1038 76,14

Genere Maschio 0,0000 - 1,00


Femmina 0,1985 * 0,0963 1,22

Età 0-15 anni 0,6290 ** 0,1259 1,88


16-35 anni 0,0000 - 1,00
36 anni o più -0,3041 ** 0,1140 0,74

Ripartizione geografica Nord/Centro 0,0000 - 1,00


Mezzogiorno -0,5338 ** 0,1068 0,59

Tipologia familiare Persona/genitore solo 1,0721 ** 0,1272 2,92


Coppia con/senza figli 0,0000 - 1,00
Altro -0,0588 0,1557 0,94

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Spiegazioni per meccanismi


(Hedstroem 2006, 15-42)

• Spieghiamo specificando i meccanismi che danno conto


dell’emergere di un fenomeno.
• Polisemia.
• I meccanismi sono costituiti da entità (con le loro proprietà)
e dalle attività svolte da queste entità, tanto isolatamente
quanto in modo interdipendente con altre entità.
– Un meccanismo sociale descrive una costellazione di entità e
attività che sono organizzate in modo tale da generare
regolarmente un particolare tipo di risultato.
• Due livelli
– Struttura delle interazioni tra gli individui
– Credenze, desideri e opportunità degli individui
• Meccanismi finali: regressione all’infinito?

Spiegazioni per meccanismi (Coleman, Katz e Menzel 1957)

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Spiegazioni per meccanismi (Coleman, Katz e Menzel 1957)

La spiegazione per meccanismi

i m o

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Le relazioni macro-micro-macro
(Coleman 1986)

Dottrina Sistema
Livello macro 4
religiosa economico
(protestante) (capitalista)
• •
2 3

1
Livello micro
• •
Valori Orientamenti rispetto
individuali al comportamento economico

Le teorie di medio raggio di Merton


(Merton 2000)
• Le teorie di medio raggio sono «teorie intermedie fra le
ipotesi di lavoro che si formulano abbondantemente
durante la routine quotidiana della ricerca e le speculazioni
onnicomprensive basate su uno schema concettuale unificato che
mirano a spiegare tutte le uniformità, empiricamente osservabili,
del comportamento sociale, dell'organizzazione sociale e del
mutamento sociale» (Merton 1974, 67).
• Si collocano ad un livello intermedio sulle due dimensioni che
caratterizzano le teorie scientifiche: il livello di generalità e
l'ampiezza del dominio.
• Sono abbastanza specifiche da permettere la produzioni di
proposizioni empiricamente verificabili ma non si riducono a
generalizzazioni empiriche, sono applicabili a campi diversi.
• Tra la teoria senza la ricerca e la ricerca senza la teoria.

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Tipi principali di spiegazioni


(Hedstroem 2006, 15-42)

Spiegazioni Spiegazioni Spiegazioni per


nomologiche statistiche meccanismi
Principio Sussunzione in una Individuazione di Specificazione di un
esplicativo legge generale una relazione meccanismo
statistica sociale
Fattori esplicativi Nessuna Nessuna Entità e attività
chiave restrizione, eccetto restrizione, eccetto adeguate a livello
che il fattore che il fattore dell’azione sociale
proposto deve proposto deve e specificazione
esibire una essere delle loro
relazione statisticamente interdipendenze
nomologica con pertinente per
l’evento da l’evento da
spiegare spiegare

La rassegna della letteratura

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La rassegna della letteratura


(Isernia 2001, 64-73)

• A che serve una rassegna


– Illustrare le conoscenze nell’area di ricerca che
interessa, allo scopo di indicare le più promettenti
linee di sviluppo
– Focalizzare la portata del problema di ricerca
– Familiarizzare con il modo in cui altri studiosi hanno
affrontato il problema
• Come si fa una rassegna?
– Fase di espansione: individuare il materiale rilevante,
operando con una rete a «maglie larghe»
– Fase di contrazione: organizzare il materiale ritenuto
rilevante

La rassegna della letteratura


Fase di espansione (Isernia 2001, 64-73)
• Importante distinzione: le fonti bibliografiche sono lo strumento
per reperire le fonti di informazioni utili per la rassegna della
letteratura.
• Fonti bibliografiche
– Rassegne della letteratura (in riviste, riviste dedicate, manuali,
rassegne monografiche settoriali, ecc.)
– Repertori di
• Rassegne
• Bibliografie
• Citazioni (es. Wos, Scopus)
• Sommari (es. International Political Science Abstracts, Sociological Abstracts)
– Altre fonti informatiche formali (es. biblioteca, Amazon)
– Altre fonti informatiche informali («collegio invisibile»)
• Legge dei rendimenti marginali decrescenti
• Come sopravvivere alla rassegna della letteratura

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La rassegna della letteratura


Fase di contrazione (Isernia 2001, 64-73)
• Sintesi organizzata

1. Tenere sempre bene a mente il tema


2. Fare un piano della rassegna
3. Organizzare il materiale secondo un filo
conduttore
– Cronologico
– Per variabili
– Settori o segmenti disciplinari

Di che cosa abbiamo parlato?


Riferimenti bibliografici
• Hedstroem P. (2006), Anatomia del sociale. Sui
• Spiegazioni principi della sociologia analitica, Bruno
Mondadori, Milano: capitolo 2.
nomologiche • Isernia P. (2001), Introduzione alla ricerca
politica e sociale, il Mulino, Bologna: pp. 64-73.
• Spiegazioni statistiche • Per approfondire
• Spiegazioni per • Boudon R. (2009), Il posto del disordine. Critica
delle teorie del mutamento sociale, il Mulino,
Bologna.
meccanismi • Coleman J.S. (1986), Social theory, social
research, and a theory of action, in «American
– La barca di Coleman Journal of Sociology», v. 91, n. 6, pp. 1309-1335.
• Giesen B. e Schmid M. (1982), Introduzione alla
• La rassegna della sociologia. I. Premesse epistemologiche, il
Mulino, Bologna.
letteratura • Marradi A. (2007), Metodologia delle scienze
sociali, il Mulino, Bologna.
• Merton R.K. (2000), Teoria e struttura sociale. I.
Teoria sociologica, il Mulino, Bologna: capitolo
IV.
• Rossi P. Mori M. e Trinchero (1975), Il problema
della spiegazione sociologica, Loescher, Torino.

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