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Olga Celentani

Cap 1 Prospettiva storica, nascita e sviluppo ss


Spazio
Servizio sociale si struttura e prende corpo -> questo ci rimanda alla sua funzione
specifica “ punto d’incontro tra bisogni individuali e risorse sociali “ . il vivere in
società è la prima risposta x assicurare una risoluzione allo stato di bisogno. 1 nucleo x
far fronte ai bisogni è la famiglia , il clan ,ma la sua configurazione strutturale e
funzionale subisce nel tempo forti variazioni, muta al mutare delle condizioni esterne,
sociali . è possibile ipotizzare che il bisogno sentito è anche nella parentela-> l’uomo si
sente privo di risorse, in stato di bisogno se non si integra nella rete dei suoi
consanguinei, cosi anche vicinato e la piccola comunità localistica o religiosa, dove
membri sono accumunati da valori e tradizioni comuni , diventano luoghi dove il singolo
fa riferimento x soluzione dei suoi beni .
2 elementi importanti sono :
-società tradizionale , individua nucleo familiare -> unita fondamentale nei rapporti
produzione e relazioni interpersonali .
-comunicazione sociale intercorre all’interno di un gruppo familiare all’altro.
Cio che si delinea è un universo chiuso dove la dimensione in cui costruisce identità
rapporto e condizioni vita e data da famiglia e successivamente in una rete di
comunicazione come vicinato o altre forme comunita.
Tempo
Urbanizzazione e industrializzazione sono alcune delle rivoluzioni all’origine dei
mutamenti nell’assetto sociale cosi nella percezione dell’uomo di se e del mondo .
disgregazione gruppi tradizionali dalla famiglia a vicinato che processo
modernizzazione provoca è una manifestazione del processo di destabilizzazione che
investe società in trasformazione. Disgregazione universo chiuso-> cause economiche ,
storiche e politiche e influenza utopie 800 e pensiero illuminista , rappresentano
premesse, ideologie, cui è riconducibile organizzazione e interventi che daranno vita a
stato assistenziale. Con rivoluzione francese questi principi ideologici trovano
concretezza in provvedimenti legislativi e prassi esecutive che sanciranno assistenza e
terapia . stato assistenziale nasce come risposta ai problemi e sviluppo economie pre-
capitaliste e paleocapitaliste. Spazio di “ aiuto alla persona” cambia le sue
caratterizzazioni . 2 considerazioni :
-gestione bisogni realizzata da servizi e strutture abbiamo slittamento orizzonte di
riferimento dell’individuo x cui rapporto singolo –gruppo di riferimento è frantumato
in una prospettiva universalistica.
-uomo e struttura sono disomogenei. Non possono esserci tra i due processi di
identificazione
Ruolo
Funzione di leggere e provare strategie di risposte ai nuovi bisogni all’interno della
società industriali è a assunto da un sistema complesso e articolato di servizi. Ss
nasce come espressione nuova società moderna e la sua funzione -> è quella di
mitigare effetti della disgregazione della piccola comunita e dei suoi valori ,
facilitarne i cambiamenti sociali e adattamento che questi richiedono agli individui. In
questa nuova realtà sociale individuo puo costruire un proprio senso , sara affidato al
sistema sociale nella sua complessità e non piu a famiglia e aggregazione sociale. si
crea da questo cambiamento situazione di disagio

Compito
Politica sociale si informa di esigenze integratrici , di pianificazione e di controllo e ss
concretizza nella pratica gli obbiettivi , rivolgendosi ai bisogni di singoli gruppi.
Nell’analisi storica alcuni punti importanti sono :
-contesto urbano industriale e processo modernizzazione , rappresenta spazio di
strutturazione e significato del ss in un sistema di interventi e servizi . i primi modelli
si caratterizzano nella ricerca di modelli e canali socializzazione per rendere meno
brutale l’impatto con i nuovi valori che società industriale propone e cercando di
reintegrare nel tessuto sociale quanti se ne trovano ai margini.
-problemi emergenti avevano come unico fattore “ marginalizzazione “ popolazione e
richiesta aiuto diventa pressante cosi come necessita societa di recuperare e
controllare questi problemi visti come dimensioni patologiche.
- contesto storico determina servizio sociale cosi a modernizzazione faceva
riferimento apporto teorico discipline scienze nuove-> che x eccellenza assunsero
uomo e società a loro oggetto analisi.
-tutto ciò che costituisce lavoro sociale che si concretizzerà nel welfare state ->
stato accentratore a cui tutto si riconduce , bisogno, risorse e ruolo primario per
benessere uomo.

CAP 2 PROSPETTIVA METODOLOGICA

Assistenti sociali hanno urgenza di intervenire ed aiutare dando x scontato


conoscenza problemi, strumenti, tecniche e trovano soluzioni con teorie e metodi
scienze sociali -> psicologia e sociologia. Servizio sociale 1950 -> dopo conferenza 5 a
Parigi emerse il ruolo centrale della pratica sia nel lavoro che nella formazione e la
diversa formazione delle scuole di ss. Mentre in usa -> si studia metodo diverso in
europa si studia storia e analisi cambiamento sociale. 1951 Gordon Hamilton-> scrivere
che ss ha perfezionato 3 branche di lavoro chiamate :
-case work
-community organization
-group-work
Diversamente in europa tutto si fonda su intuizione e buon senso perchè assente di
tecniche e negli anni 50 \ 60 articolarono paesi europei un programma assistenza
tecnica da associazione italiana AAI, sotto patrocinio dell’onu x assicurare ->
coordinamento scuole ss e diffusione metodologie usa.
CASE WORK -> SS INDIVIDUALE
Questo metodo di lavoro fu definito troppo psicologico . perlman-> specifica l’uso che
fa di concetti come psicologia dell’io, meccanismi di difesa , esame di realtà, scrive ss
ha 2 interessi : stimolare soluzione problemi del cliente nella vita sociale e attraverso
questo processo stimolare la sua capacità di crescita . molto del lavoro di soluzioni
problema avviene su cose inconsce e consce solo in parte, ciò avviene spontaneamente
nella viva interazione tra assistente sociale e cliente. Teorie freudiane erano state
introdotte in America in una conferenza sulla psicoanalisi x 20 anniversario . in
particolare alcune nozioni e indicazioni metodologiche della sua teoria colpirono
studiosi di scienze sociali :
-importanza relazioni paziente- terapeuta , vero e proprio strumento lavoro
-autodeterminazione paziente-> obbiettivo lavoro terapeutico attraverso processo
consapevolezza e rielaborazione dei propri conflitti
-attenzione e ascolto a tutto quanto viene comunicato da paziente senza preconcetti e
stereotipi x cogliere problema sofferenza del soggetto, e modalità e strategie con cui
la persona ha affrontato o si è difesa emotivamente dal problema fino a momento
richiesta terapeutica.
-esame di realtà x rendere consapevole soggetti dei suoi problemi e delle resistenze
ad affrontarli.
Relazioni – comunicazioni all’interno delle relazione stessa, ascolto, accoglienza e
sostegno-> temi principali che operatori sociali estrapolano da teoria psicoanalitica. Il
case work fu introdotto nei programmi scuole sociali e fu ben presto criticato xke
troppo psicologico o individuale a scapito componenti sociali che possono essere alla
base dei problemi.
GROUP –WORK -> SS DI GRUPPO
Si sviluppa in America in anni 20 , dal loro nascere scienze umane e sociali si
interrogano su percorsi aggregazione e partecipazione dei singoli e su processi
identificazione che questi percorsi sviluppano. Il gruppo-> uno dei possibili percorsi x
affrontare analisi del rapporto individuo –società . cooley mantiene differenza tra
gruppi primari-> famiglia,clan, carichi di affettività che offrono a individuo la sua
prima completa esperienza di rapporto sociale e gruppi secondari-> vicinato, amici,
abbiamo razionalità e rapporto di scambio come gruppo lavoro e altre forme di
aggregazione. Lewin-> “ teoria del campo”-> esiste sempre un rapporto tra
personalità individuo e spazio in cui si trova. Si sviluppano forme di relazione, gruppi
aiuto, aggregazioni solidaristiche in questo periodo nasce associazione “ alcolisti
anonimi “ . molti autori concordano nel ritenere che interesse teorico e pratico x
gruppi si fonda su diversi fattori-> emigrazione, immigrazione e depressione 29. Che
provocarono emarginazione , solitudine, disadattamento sociale e povertà , piu
desiderio di unirsi e cooperare. 1934->si riconobbe lavoro gruppo come metodo
particolare del servizio sociale.
COMUNITY – OGRANISATION-> SS DI COMUNITA
Sviluppatesi in America dove era piu forte il passaggio da società tradizionale a
moderna . le categorie piu colpite furono masse urbane -> disoccupate e viste in un
contesto industriale privo di aspettative. È a Chicago , città piu colpita , furono fatti
studi su relazione uomo-ambiente , influenza ambiente città . nello sviluppo
comportamentale e atteggiamento individuo e gruppo. Analisi città che assimila
abitanti e li segrega in gruppi rigidamente definiti e con localizzazione geografiche
precise . da ricerche emerge consapevolezza bisogno di un radicamento e
appartenenza dei singoli , emerge concetto comunità -> equilibrio realizzato tra
persone diverse cosi come tra individuo e ambiente.

CAP 3 PROSPETTIVA SEMANTICA


Ss ha debolezza x auto definizione teorica e pratica, nel suo ruolo xke ci sono
momenti di condivisione a teorie e modelli e poi momenti di rifiuto e lontana, questa
debolezza rinforzata da scarso riconoscimento giuridico a professione. Dpr 162 del
832-> formazione universitaria assistente sociale. x lavoro sociale intendiamo qualsiasi
azione mirata a ridurre disadattamento di qualunque genere o a prevenirlo. E rientra
anche il ss. Ci furono molti modi x definire ss, mary Richmond ne da due definizioni:
-arte di svolgere servizi diversi per e con persone diverse, cooperando con loro a
raggiungere il loro miglioramento ed insieme quello della società. E piu tardi scrive :
-ss è arte di aiutare uomini, donne, e bambini a raggiungere il miglior adattamento
nelle loro relazioni sociali.
Conferenza a parigi lo definisce come “ funzione di collegamento “ tra protezione
sociale e individuo.
numerosi furono i tentativi ma spesso divergenti i percorsi. Molti saggi vedono
assistente sociale come “ cerniera collegamento “ tra bisogni comunità e x altri è un “
agente di socializzazione “ . anche tentativi x caratterizzare assistente sociale
attraverso i suoi strumenti di lavoro è piu complesso :x es colloquio ( strumento
privilegiato da psicologo), ricerca sociale.
CAP 4 PROSPETTIVA GIURIDICO- LEGISLATIVA

Lo stato non aiuta minimamente ss nel suo riconoscimento attraverso politiche sociali
di questo operatore si dilata , si va da anziani, tossicodipendenti, bambini , famiglie ,
handicappati, tutto ciò sempre senza riconoscimento giuridico e non è facile
confrontarsi senza poter contrattuale o di fronte a colleghi x debolezza strumenti
conoscitivi e indagine. Dopo dpr 162 del 82,almeno su piano giuridico , mentre resta
sempre aperta la legittimazione scientifica. Oggi percorso verso raggiungimento di una
identità professionale sembra meno tortuoso ,ma si apre ancora riflessione intersa
assistente sociale x capire chi si è , identità, e differenza con altri confini, ruoli e
conoscenze , percorso non ancora raggiungo completamente , ma siamo sulla buona
strada visto anche che nel 94 , abbiamo avuto diploma università di ss e cn legge 93 n
94 -> l’iscrizione all’albo.
Profilo assistente sociale
Consiglio nazionale di studio x definizione dei profili professionali, definiscono
operatore sociale -> l’assistente sociale è un operatore sociale che , agendo secondo i
principi, le conoscenze, il metodo e le tecniche specifiche della professione, svolge la
propria attività nell’ambito del sistema organizzato delle risorse messe a disposizione
dalla comunità a favore di individui , gruppi e famiglie x risolvere e prevenire
situazioni di bisogno , aiutando l’utenza nell’ uso personale di tali risorse, organizzando
e promuovendo prestazioni e servizi x una maggiore rispondenza degli stessi alle
particolari situazioni di bisogno e alle esigenze di autonomia e responsabilità delle
persone , valorizzando a questo scopo tutte le risorse della comunità. Il problema è
anche il metodo utilizzato da loro, dal greco metodos -> via percorso una meta. Gilles
Gaston Grangier-> fa sintesi delle problematiche del metodo dicendo che usare un
metodo-> seguire regole regolative ( che regolano comportamento) e regole
costitutive che le fondano. X lui abbiamo due metodi :
-sperimentale-> x scienze esatte , si procede con verifica ipotesi con i dati ottnuti
-clinico-> x scienze umane -> orientamento strategico della conoscenza in modo
scientifico verso l’individuo.
Il procedimento metodologico è per Ponticelli :
-individuazione o riconoscimento del problema sia individuale che sociale
-raccolta informazioni x prima analisi situazione
-valutazione situazione
-fissazione obbiettivi , formulazione piano lavoro, contratto x sua attuazione.
-attuazione piano lavoro
-verifica andamento del processo di aiuto e dei risultati ottenuti
-conclusione del processo.
Tutto ciò deve far riferimento a un modello teorico-> bisogna rifarsi a regole
consolidate e criteri rigorosi.
Campo di intervento
Il lavoro assistente sociale, si muove in uno scenario istituzionale articolato e
complesso, spazio condiviso con medici, infermieri, psicologi, educatori ,psichiatri. Il
rapporto utente-operatore è una triade xke abbiamo anche istituzione che
contribuisce a definire tipo di relazione.
Utenza
Area di povertà globale dove si addensano individui, gruppi , famiglie con problemi
gravi e complessi, entra in relazione con loro quando queste arrivano in crisi, ecco xke
c’è carattere urgenza nell’intervento. Si trattano persone e gruppi che vivono
marginalmente e con arretratezza culturale ed arretrata,dove incontriamo anziani e
bambini maltrattati, abbandonati, soli, handicappai fisici e mentali ,
tossicodipendenti, extra-comunitari senza tetto, ragazze madri. Operatore deve
individuare regole che presiedono l’agire dell’altro e i suoi valori x capire natura del
suo bisogno, la sua richiesta e capire il suo comportamento. La valorizzazione delle
risorse personali e sociali che operatore deve promuovere a utente.
Compiti
Modello operativo concentrato sul fare. 1 professione che privilegia compiti pratici,
come programmare, promuovere , attuare , risolvere, prevenire, ecco xke formazione
prevede anche la pratica. Il problema è che il compito sta non solo nel fare le cose ma
nel come vengono percepite, capite e vissute da operatori-> operatore ha modi diversi
di agire, può rifiutare, accettare, aiutare solo a livello burocratico.
Verso una identità
Servizio sociale si può delineare delle sue caratteristiche:
-intervento su particolari e determinati problemi, nasce come una pratica finalizzata
ad affrontare esiti incontro uomo-società dove emarginazione e povertà producono
bisogno , dipendenza, disuguaglianza sociale, nate come prodotto della società
moderna, che pone attenzione su conseguenze che disagi, emarginazioni e sofferenza
hanno sulle persone in difficoltà.
-servizio sociale ha un suo “ oggetto di lavoro” intrinseco nella sua prassi, ma oltre al
suo oggetto deve porsi problemi conoscitivi a questo. Cosi ss ha una istanza
conoscitiva che si articola su 2 livelli :
1-> conoscenza e interpretazione in chiava psicologica e sociologica delle situazioni,
avrà compito di operare una rielaborazione e un utilizzo di ipotesi e strumenti in vista
delle proprie finalità .
2-> legame tra politica sociale e servizio sociale , tutelato da legge ss riconosciuto a
livello giuridico e unione di istanza conoscitiva con istanza operativa.

CAP 5 IL PROBLEMA DELLA CONOSCENZA NEL SS

Assistente sociale incontra situazioni di bisogno molto diversi nel suo lavoro
quotidiano, si alterna tra lavoro psicologico e organizzativo , da sussidio a colloquio di
sostegno, da visita domiciliare a intervento educativo in una costante ricerca di
equilibrio tra ascolto e azione, comprensione e controllo. Bisogna analizzare percorsi
conoscenza delle pratiche del ss. Ss nella sua storia ha individuato alcuni modelli che
sull’impatto del lavoro quotidiano mostrano limiti :
1 modello-> centralità al bisogno in se x se, assistente sociale deve ipotizzare
risposta immediata di intervento e azione passa da conoscenza a intervento dando
poco spazio a teoria
2 modello-> analisi del bisogno prevale , si cerca di capire cosa il bisogno nasconde
3 modello-> situazione collegata a elementi burocratici e politici, dove processo
valutativo assistente sociale è ridotto .
Rapporto ss con scienze umane
Riflessione italiana scarsa e confusa su questo tema. Nel campo scienze umane,
definire una teoria come manipolatoria significa giudicarne in termini negativi la
capacità di comprendere uomo e comportamento formulando un giudizio di legittimità
scientifica, e resta insoluto il xke ss deve arrogarsi la facoltà di giudizio. Esperto ss
può optare x un quadro teorico piuttosto ce un altro ma non può ergere giudizio delle
ipotesi e dei risultati acquisiti in altre discipline.
Ci sono 2 tipologie attraverso cui operatore ha appreso e applicato teorie e
prospettive, riconducibili al bisogno piu o meno consapevole degli assistenti sociali di
marcare contesto e propria identità.
1->piu saperi e conoscenze possono aiutare operatore ad affrontare problemi sempre
piu diversi e complessi. Conoscenza si sviluppa all’interno di un eccletismo piu
rassicurante xke da piu visioni.
2->concetti, categorie di una prospettiva teorica sono assunte come cosa in se e quindi
esplicative ed esemplificative della totalità, ogni fatto che non rientra in quei saperi è
escluso o censurato. Una sovrastruttura che offre schemi e categorie entro cui
comprendere e significare i casi che si presentano.
Conoscenza come totalità : eccletismo
Conoscenza , la piu ampia e possibile poiché è ampio il campo di intervento e sono molte
le cose da fare . il lavoro dell assistente sociale è stato definito attività pratica , volta
a risoluzione di problemi, reali e concreti, cosi mandato istituzione privilegia aspetti
pratici e concreti considerati non collegabili ad aspetti teorici della realtà, i quali
abbiano equivoco che porta a individuare una formazione pratica e una professione
pratica ed è x questo che ci sono problemi tra operatori, conoscenza, istituzione e
utente. In questa prospettiva del fare ci si pone come obbiettivo una valutazione, la
piu oggettiva possibile della situazione, mentre diversamente la teorizzazione di ss
concettualizza la necessita di un rapporto neutralmente affettivo dove l’agire è
caratterizzato da distacco e non partecipazione affettiva, è insegnato a operatore a
non farsi coinvolgere e di mantenere separate esperienze personali operatore da
quelle dell’utente.
Conoscenza come verità : oggettivazione
Conoscenza scientifica spiega e definisce fenomeno culturale ed esperienza uomo.
Conoscenza è scientifica se basata su regole che prescindono da aspetti soggettivi ed
affettivi, da qui tentativo di applicare a uomo metodo scienze naturali. Sociologia
funzionalista, vede società come “ organismo sociale” con ruoli e funzioni che
garantiscono equilibrio e funzionamento dell’intero sistema . la psicologia
sperimentale-> individuo scomposto nelle sue singole funzioni psichiche, è chiamato x
sottoporsi a condizioni sperimentali, è studiato x le sue reazioni a tali condizioni,
prescindendo dalle sue relazioni con mondo in cui è vissuto e sviluppato. Relazione
individuo –società è un percorso qui chiaro , lineare. Anche ss vive questa illusione xke
anche i suoi strumenti fanno riferimento . cosi si separa oggettivo da soggettivo ,,
operatore che indaga e ricerca deve procedere neutralmente senza influenzare o
essere influenzato da avvenimenti che indaga. Cosi si formano specialisti x utenti
descritti da metodo scienze naturali :drogato, extracomunitario e tutto ciò ha
prodotto scissione della teoria – prassi, ambiti, intervento realtà esterna, interna.
Individuo , gruppo. Tutto giustificato xke solo cosi usciva neutralità . max weber
cerca di leggere e comprendere fenomeni umani e sociali, offrendo possibilità di una
costruzione razionale. I valori x lui sono importanti xke sono alla base e dirigono
attivita pensiero nelle scienza sociali. Lo scienziato non è che rigetta i valori della
persona 2regole gli competono :
-esplicare criteri attraverso cui commisurare realtà da cui trarre giudizi di valore
-chiarire dove finisce il ricercatore con la sua opera di pensiero e dove comincia a
parlare uomo.
Uomo di scienza non è indifferente, neutrale, non accantona l’umanità È che studia e
valuta realtà ,chiarendo parametri, teoria con cui la commisura. Ciascuno muove da
precisi valori personali , ciascuno legge e giudica realtà secondo propria visione, ma
operatore deve di fronte a sofferenza deve collocarsi all’interno di un punto di vista
che gli consente di accogliere, leggere, e interpretare dati e situazioni da un punto di
vista diverso dal suo.

CAP 6 VERSO UNA NUOVA EPISTEMOLOGIA DELLE PRATICHE SOCIALI

Si parte da convinzione che ricomporre frammenti conoscenza e azione significa


riconciliarsi con la complessità . complessità -> contenuta nei principi fondanti pratica
sociale. il paradosso è l’ambiguità di prescrizioni come “ favorire autodeterminazione “
che sta nel fatto che esse non sono supportate da una formazione che consente a
operatore di metterle in atto. Scrivere analisi imparziale di una domanda o bisogno
pone operatore nella condizione di potere e di dover essere imparziale anche
nell’incertezza rispetto al come. Alcuni esempi x capire complessità che c’è rispetto
alle semplificazioni che vi sono state date :
-concezione globale del bisogno-> i bisogni hanno risvolti nella sfera sociale ,affettiva
ed emotiva e quindi ogni situazione presenta sempre una duplicità di contenuto , che fa
riferimento a realtà sociale e psichica. Quella sociale che si puo vedere e ascoltare
nelle situazioni e richieste che utente formula al servizio, quella psichica legata a
sentimenti. Entrambi definiscono situazione nella sua globalità . utente deve sentirsi
libero di esporre problema come lo vive e lo sente e non indotto a presentarlo in
ottica medica, economi, psicologica. Bisogna porsi da un punto di vista globale, aprire
spazio e tempo di ascolto comprensione realtà, che si propongono composite nei loro
contenuti, senza frammentare questa unitarietà dei processi
-concezione non individualistica intervento-> vengono toccati soggetti “ significativi “
dell’utente e non si considera che ciò tocca legami e relazioni piu spesso complesse e
conflittuali senza riuscire a capirle. Dobbiamo capire che cosi come uomo è animale
sociale, è anche dentro di noi nelle rappresentazioni che di lui abbiamo costruito.
-favorire autodeterminazione utente-> tutto si svolge in un rapporto di dipendenza ,
ci chiede aiuto vive in una situazione di bisogno e il rapporto tra aiutante e aiutato è
difficile xke operatore si puo sentire come colui che sa e ha il potere delle cose.
Operatore non deve pensare e agire x l’altro.
-favorire e comprendere dimensione relazionale operatore-utente-> ogni incontro
x assistente sociale è un tentativo di entrare nella storia dell’altro x ricostruire
orizzonte di comprensione e significato di quella persona. Operazione complessa,
soprattutto se c’è grande differenza tra operatore e utente, diversa modalità di
affrontare problemi e diverso sistema di valori. Operatore deve rinunciare a
considerarle cose dal suo punto di vista x capire persona da aiutare.
Tutto cio ci fa capire come una prospettiva teorica puo guidare nostra conoscenza e
azione. Va considerato xò che teoria spesso ci farà cogliere solo alcuni aspetti della
realtà che vogliamo conoscere. Ne derivano 2 conseguenze ad ogni approccio
metodologico.
1->formazione operatore conoscenza approfondita x acquisire un punto di vista
2->quadri teorici sono trattati in tutta la loro unicità e completezza metodologica.
Ss è legato a livello teorico sia a sociologia sia a psicologia . la sociologia offre chiavi
di lettura del macro come individuare percorso teorico da cui osservare e poi cogliere
il carattere della situazione -> fare una scelta , e la psicologia come ipotesi
interpretativa e operativa del micro-> deve ascoltare, cogliere e comprender e
problema. C’è confusione x assistente sociale xke alla base c’è incertezza teorica e
operativa della professione. Ma assistente sociale può applicare teorie di quella
professione ma con modalità proprie e scopi inerenti a sua professione.

CAP 7 UNA PROSPETTIVA METODOLOGICA X LAVORO ASS.SOCIALE

Ognuno di noi deve avere un quadro teorico di riferimento, che ci offre coordinate
culturali, concettuali e tecniche . il quadro teorico società qui è la “ conoscenza
psicologica ad orientamento psicoanalitico” . la scelta è dovuta al fatto che le scienze
psicologiche sono conoscenze applicabili -> hanno cioè una efficacia pratica e questo è
importante visto che ss ha come obbiettivo aiutare le persone a prendere
consapevolezza della loro situazione x attivare proprie risorse personali in vista di un
cambiamento , tutto ciò è un lavoro psicologico, si tratta di ascoltare e cogliere i suoi
modi di vivere la situazione , i significati che ha x lui il problema che ci espone , cosi
come il significato che ha x lui il rivolgersi a un servizio sociale pubblico ma si tratta x
operatore di cogliere i significati che attribuisce al problema utente e al fatto che a
lui è stato richiesto aiuto. conoscenza psicologica è utile e necessaria a tutti, inoltre
gli strumenti : colloqui, ascolto ecc sono gli stessi. Conoscenza psicoanalitica -> è
importante xke vede cura attraverso interazione tra paziente e analista ! terapia
psiconalitica-> metodo trattamento x disturbi nervosi,, diverso da teoria-> teorie e
concetti su funzionamento dell’apparato psichico. Teoria psicoanalitica porta dialogo in
tutti i campi di attivita dell’uomo. Inoltre questo approccio non è individuale xke nella
vita psichica individuale l’altro è sempre presente.
Orientamento metodologico e assetto mentale operatore.
1 aspetto-> relazione operatore-utente , incontro non è mai conosciuto o
conoscibile prima del suo svolgersi reale. Conoscenza psicoanalitica suggerisce
a operatore di chiedersi xke mi rivolge questa richiesta in questo momento?
Cosa mi chiede ? x non incorrere nell’uguaglianza di tutti gli utenti che si
presentano.
2 Aspetto-> consapevolezza operatore->è importante capire che siamo coinvolti
con tutta la persona e non solo con conoscenza. Entrare troppo nella situazione
significa assumere dei ruoli” che offuscano relazione reale. Ognuno di noi xo nel
suo agire professionale si muove a partire da premesse, ovvero modalità di
intervento legate al nostro modo di essere. X es assistente sociale deve
giudicare x tribunale madre adatta o no x un minore, operatore farà
sicuramente riferimento a conoscenza teorica ma metterà in relazione piu o
meno consapevolmente con proprio schema di madre, cosi come egli ha
elaborato e costruito nella sua esperienza di figlio. In linguaggio psicoanalitico,
“ controtransfert “-> tutto ciò che accade dentro di noi e che si mette sempre
in moto.
3 Identificazione come strumento di conoscenza-> non bisogna comprendere
comportamento in correlazione con i propri, ne cercare di modificarli x il bene
dell’utente, ma cercarli di cogliere nel significato che hanno, senza giudicare ,
entrare nel loro linguaggio, logica, valori. Nostro compito è quello di
comprendere che significa x utente paura, rabbia,, e cosa è x noi dissenso x
istituzione.
Questa prospettiva da valore a comprensione significati interni ed esterni che ogni
situazione assume x noi, e questo perche principio teorico dice che realtà psichica e
sociale sono unite xke noi , cio che pensiamo , siamo e facciamo è risultato di questo
intreccio.
I bisogni sono condizioni che vanno interpretati attraverso strategie orientate sul
significato che ha x il soggetto che lo esprime.
Setting operativo
Il setting x psicoanalisi è un semplice scenario pratico, è la cornice in cui terapeuta e
paziente sviluppano le loro interazioni. È dato da luoghi e istituzioni , frequenza,
regole di base, e doveri. In senso classico è insieme di regole formali che rendono
possibile lo svolgersi del processo terapeutico e attività interpretativa dell’analista.
Assistente sociale non ha un setting adeguato anzi spesso si trova in una situazione di
stress , luoghi confusionari, dove vige urgenza . x operatore sociale darsi un setting
vuol dire individuare costanti di : spazio- tempo – ruolo entro cui si svilupperà il suo
lavoro.
Spazio-> contenitore fisico di ogni relazione e situazione lavoro e tutto un casino e
davvero tutto ridotto
Tempo-> elemento che storicizza e limita ogni esperienza indicandoci che ogni
relazione avrà un inizio e una fine. Non abbiamo tempo oggi giorno! Capita che tutto
diventa veloce e non si riesce ad ascoltare la persona, tutti i casi diventano =, e non si
da peso se un utente non si presenta a colloqui o se operatore non può riceverlo. Anche
x utente tempo è percepito in maniera diversa , c’è anziano ch vede le giornate lente,
chi è assillato da problema , chi è apatico e vive in una visione tanto è tutto inutile.
Darsi un tempo all’interno del nostro lavoro significa cogliere significati che se no non
sarebbero decodificati .
Ruolo -> ha la funzione di discriminare i soggetti interagenti in ogni relazione nel
nostro caso, operatore sociale, utente, istituzione, cosi da distinguere comportamento
e atteggiamento di ognuno nella situazione. C’è continua divisione lavoro, ricerca del
proprio specifico professionale e una sovrapposizione di ruoli .
Supervisione -> strumento consapevolezza critica dell’agire
Anche per questa parola abbiamo confusione su cosa sia. In realtà è una parola
generica composta da due parti , super-> chi sta in alto e visione-> sguardo percezione.
Visione di chi sta fuori e sopra le parti. Supervisione come spazio, come
apprendimento da esperienza, come valutazione.
Lo scopo di una supervisione è cercare che operatore acquisti conoscenza e capacità
necessarie al suo lavoro in virtù di apprendimento come consapevolezza di cio che
avviene tra lui e utente, tra lui e collega e tra lui e istituzione.
Lavoro supervisione presuppone 2 regole :
-tra operatore e supervisore una condivisione rispetto a prospettiva teorica e a
metodo di lavoro
-funzione di supervisore implica il possedere identità professionale di chi si sottopone
a supervisione e una teoria della tecnica che consente rigore e scientificità al lavoro.
Assetto mentale operatore rifacendosi a teoria psicoanalitica(riassunta in 6 punti)
1 ->considerare relazione operatore –utente, operatore- istituzione, interazione
reciprocamente influenzabile dove operatore è sempre interno a fatti che deve
comprendere
2->operatore deve essere consapevole dei propri processi interni che subentrano
quando opera
3->essere in grado di cogliere atteggiamento comportamento, idee e pensieri,
identificandosi
4->considerare che realtà psichica e realtà sociale sono intrecciate tra loro e ogni
situazione bisogno deve essere compresa come individuo al vive e la affronta.
5-> darsi un setting operativo di spazio, ruolo e tempo, che ci fa individuare le
strategie e le operazioni concrete che ci sembrano piu pertinenti a ogni percorso
assistenziale e che ci fa uscire da logica urgenza e comicità
6-> considerare indispensabili un costante lavoro di pensiero e apprendimento su di se
e sul proprio operato, attraverso la supervisione.
CAP 8 LA RELAZIONE DI AIUTO NEL SS

Relazione è sempre considerata un metodo centrale nel percorso conoscitivo e di


approccio al bisogno da parte assistente sociale . è una dimensione complessa xke
collega 2 momenti diversi.
Concetto relazione
Ci sono tanti interrogativi su definizione relazione ma elementi in comune su questi
interrogativi è il concetto che la relazione implica un rapporto, una interazione la dove
dati i 2 termini , la possibilità di identificarsi e specificarsi uno rispetto all altro è
possibile solo all’interno del loro rapporto\relazione. Relazione-> principio di identità e
senso. Relazione è vista come esperienza dove i soggetti io e tu all’interno del loro
rapporto possono ri-conoscersi x poi differenziarsi e definirsi con specificità.
In questo complesso gioco in cui si riconoscono le somiglianze nell’altro a partire dalle
quali prendono corpo le differenze, relazione è vicenda in cui le parti,nella costruzione
identità e ricerca senso, si determinano e influenzano reciprocamente. Su queste
differenze trova fondamento e significato uno dei principi centrali del lavoro
assistente sociale -> “ autodeterminazione persona”.
Relazione aiuto
In una relazione qualsiasi c’è difficoltà x conoscere e accettare l’altro come diverso
da se , e questo xke sembra esserci in noi un atteggiamento mentale che tende a
voler imporre le regole del gioco. La differenza è presupposto del principio identità se
non accettata e riconosciuta può compromettere sviluppo di un autodeterminazione
della persona. Oggi problema differenza emerge in maniera maggiore, xke viviamo in
una cultura della centralità e normalità accerchiata da mondi orgogliosi della loro
diversità, qui la prospettiva di aiuto si pone con tutte le sue difficoltà.
Relazione aiuto assistente sociale
Aiutare -> unire i propri sforzi a quelli della persona che si vuole aiutare. Scheider -
>pone accento su fatto che motivazione di relazione aiuto spesso muove da colui che
vuole aiutare e non da chi deve essere aiutato, in linguaggio psicologico aiuto soddisfa
all’inizio bisogni narcisistici di chi offre aiuto, sec lui, questa relazione pone l’aiutato in
posizione debolezza e dipendenza e questa condizione di inferiorità e infantilizzazione
dell’aiutato caratterizza relazione e ne consente la sua realizzazione. È importante
non negare questa asimmetria delle parti, è una relazione difficile e complessa xke
assistenti sociale agisce concretamente nella vita dell altro. Può capitare quindi sia
che operatore diventa padre dell’utente , forte risposta al debole e sia il contrario,
utente manipola operatore.
Chi sono i soggetti di aiuto dell’assistente sociale-> è una fascia di popolazione in cui si
addensano individui, gruppi, famiglie, che si trovano in condizioni di marginalità e
povertà . assistente sociale entra in relazione con le persone quando queste davanti a
problema giungono a crisi o a un punto di non ritorno.
Relazione operatore- utente-istituzione
Complessità relazione deriva anche dal fatto che relazione non è mai a 2 ma a 3 -> xke
c’è l’ istituzione che obbliga operatori a determinati compiti, o a utenti a relativi
percorsi . oltre al problema operatore con istituzione, da sottolineare c’è anche come
operatore interiorizza questa relazione, spesso con rabbia e ingiustizia , o spesso
confonde regole , del suo spazio, tempo e ruolo, altri ancora totale sottomissione a
istituzione, questa relazione operatore –istituzione influenza eccome relazione con
utente. Inoltre anche utente è influenzato nella relazione con istituzione, c’è chi si
presenta li con atteggiamento di delega x risolvere problema , chi si sottomette
direttamente , chi cerca di proporre se stesso e il suo problema come pensano che
istituzione voglia sentirselo riferire, come coppie aspiranti ad affido.
Qual è atteggiamento operatore di fronte ad aspettative utenti? Schneider individua
lista con 10 diversi modi di relazione che possono esserci tra medico e paziente, di
queste ne esaminiamo 3 , piu ricorrenti nel ss
-relazione tecnica \ di riparazione
Qui il medico è l’esperto cui il cliente affida oggetto da riparare x individuare guasto,
riparazione, e restituzione oggetto. Tutto il rituale sociale si esaurisce nel 1 contatto
,dove paziente esprime difetto oggetto rotto e come vuole che si ripari. In questa
relazione, la relazione la relazione non esiste piu con il cliente ma con oggetto rotto e
su modo specifico -> desiderio di ripararlo
-relazione di manutenzione \ relazione cronica
È una relazione molto diffusa e consiste nella richiesta di una prestazione di un
intervento , sempre lo stesso , che si ripete ciclicamente senza che sia interessata la
struttura globale del problema, è una relazione ripetitiva , stereotipata, statica che
mantiene questa categoria grazie a complicità operatore-utente.
-relazione scientifica
Relazione che medico ha con paziente è = a relazione che lui ha durante gli studi con il
proprio oggetto di studio. Il malato diventa un caso, oggetto che deve obbedire
passivamente. Vi è una estraneazione dell’operatore da situazione , ma molto estrema.
-relazione identificatoria
Unica relazione che recupera e comprende tutto quello che è censurato e accantonato
dalle relazioni precedenti. Una dimensione identificatoria, non manca mai
completamente in ogni relazione che persona ha ,ed è piu presente quando piu ognuno è
disposto a ritrovare nell’altro aspetti di se. Quindi anche se persone sono considerate
delle cose, i loro pensieri e aspettative ci saranno sempre nella relazione, solo che
operatore le negherà. All’assistente spesso si chiede di gestire situazioni disparate e
spesso disperate come : trovare casa a una famiglia sfrattata col capofamiglia
alcolista e disoccupato, integrare un anziano solo e malato di mente, un adolescente
ribelle e bullo, prevenire tossicodipendenza, emarginazione e aborto-> dove
complessità quotidiane, all’interno delle quali la relazione può morire ma ascolto e
conoscenza di se sono uniche possibilità di gestire risonanze interiori.
Identificazione -> 1 forma conoscenza
Identificazione in psicoanalisi-> processo psicologico attraverso cui il soggetto si
costituisce gradualmente, assimilando 1 o piu tratti di un altro individuo e
modellandosi su di essi. Psicoanalisi ci insegna che identificazione è una forma di
conoscenza con cui ognuno di noi apprende se stesso e il mondo, e questa forma di
conoscenza che sperimentiamo nella prima relazione in cui ci troviamo, relazione
madre- bambino. Ruolo madre- bambino è asimmetrico, bambino è in condizione di
totale dipendenza da madre x tutti i suoi bisogni fisici, affettivi ed emotivi , madre x
comprendere e soddisfare bisogni deve essere sensibile e in grado di rispondere ai
segnali che bambini trasmettono. È una relazione complessa, la madre cerca di
comprendere bisogni attraverso contenuti emotivi -> pianto, sonno, agitazione e da
questi segni cerca di cogliere significati che possono assumere nella relazione. Pianto->
fame, dolore, ecc e madre dovrà identificarsi x cogliere dolore bambino.
Ma dopo essersi identificato c’è una altro ostacolo, occorre che si distanzi x
restituire all’altro ciò che ha compreso.
Ostacoli a relazione identificatoria
Operatore quando si trova davanti alle sofferenze che incontra quotidianamente cerca
di evitare o difendersi da quelle emozioni dolorose:
-attraverso la negazione nell’esperienza dell’utente di aspetti pericolosi per la propria
quiete.
-negando emozione , sentimento, dentro di se attraverso rabbia, paura , fastidio
In tutti e due i casi ci si sottrae a identificazione, c’è rifiuto dettato dalla paura di
trovare nell’altro aspetti di noi che piu temiamo e che x questo teniamo nascosti . un
altro ostacolo oltre paura è l’uscita dalla identificazione, x consentire all’altro la presa
di coscienza dei suoi processi di comportamento e pensiero, si chiama “ identificazione
operativa”-> processo x entrare e uscire da identificazione.

CAP 9 COLLOQUIO NEL LAVORO DELL’ASSISTENTE SOCIALE


Colloquio è uno degli strumenti piu utilizzati da assistente sociale , ma sembra darsi
sconta tata la capacità di saperlo utilizzare. È importante il 1 colloquio e le prime
parole, formulate dagli interlocutori xke teoria psicoanalitica ci insegna che è in
questo primo incontro, nelle parole, nei silenzi, che si sviluppano i tratti della relazione
tra i protagonisti. È anche importante l’ascolto che non è il registrare o memorizzare
quanto l’altro ha detto ma la capacità di dare spazio di ascolto a risonanze interiori
che risveglia in noi.
Uso colloquio nella pratica assistente sociale
È usato nella pratica quotidiana assistente sociale , spesso non sanno nemmeno usare
questo strumento o lo confondono con altre pratiche come intervista, questionario,
amnesi , pensano sia solo un rapporto a due quando invece è a 3 xke c’è sempre
l’istituzione. Dunque vige confusione, fusione e diffusione di questo strumento.
Intervista
Consiste in una situazione di relazione che presuppone 2 attori , intervistatori e
intervistati che si incontrano in una specifica situazione di spazio e tempo x realizzare
intervista , diversamente da colloquio x modalità relazionale.->intervista ha obbiettivo
di raccogliere informazioni precise e x ciò farà domande gia preparatorie e
caratteristica è che situazione dialogica è gia predisposta prima dell’incontro, c’è
tutto un prima , dopo le persone si separano e non si incontrano piu. Intervento ->
relazione strutturata attorno ad un oggetto preciso che viene indagato e investigato
utilizzando stimoli standardizzati e predefiniti.
Il questionario
Consiste in una serie di domande strutturate, chiuse attorno ad un oggetto specifico
di analisi e studio , a cui intervistato deve rispondere attraverso compilazione schema
predisposto e utilizza modalità di risposte indicate da questionario, diversamente è
che qui non coinvolgimento emotivo dei soggetti , e limita al massimo interferenze
soggettive. Uno strumento che circoscrive e limita al minimo indispensabile la
dimensione relazionale e comunicativa dei soggetti cercando di raccogliere dati piu
oggettivi possibili rispetto a oggetto indagine.
Amnesi
Dal greco “ reminiscenza” , riaffiorare alla memoria delle idee in presenza cose
sensibili. Consiste nella raccolta del medico , della storia della patologia attuale e
remota del paziente, xke questi dati possono definire la sua condizione di salute,tutto
cio mentre paziente è costretto a svolgere mediazione tra stato salute ed esperienza
e medico. situazione relazionale e comunicativa che prevede un ruolo attivo del medico
che struttura interamente il campo relazionale e un ruolo passivo del paziente che ha
compito di fornire quanto richiesto.
Colloquio psicosociale
Nella pratica assistente sociale, colloquio avviene o su richiesta utente o su decisione
operatori x accogliere , comprendere o formulare richiesta aiuto. è una situazione
relazionale in cui due attori operatore e utente si incontrano x cercare di comunicare
attorno a un problema .
Colloquio e comunicazione
Un problema nel colloquio psicosociale è individuazione di un codice comunicativo ,
modo che ci consente di capire i messaggi dell altro e di farli capire i nostri. La
conoscenza di questa modalità , ovvero l’assetto mentale diventa importante per
capire :
-nostra motivazione a fare colloquio, quel colloquio, con quella persona e in quel
momento del nostro lavoro
-che abbiamo idea di cos’è colloquio e xke abbiamo deciso di usarlo li.
In senso tecnico, produzione e ricezione di messaggi implica un codice comune e un
contesto che possono essere capiti dai destinatari. X operatore primo livello analisi è
costituito da percezione e riformulazione di quanto detto da utente -> si scompone
messaggio verbale e no, consapevole o no, nelle sue diverse funzioni componenti.
È psicologico xke cerca di accogliere e comprendere problemi cosi come lui li vive e li
percepisce nei suoi aspetti oggettivi o soggettivi, è sociale xke operatore oltre a
comprendere da un sostegno , interviene concretamente nella vita della persona. È
una relazione interpersonale soggettiva che si stabilisce tra 2 o piu persone e
operatore non usa solo la sua conoscenza ma anche la sua persona , x cui colloquio
psicosociale , relazione in cui 2 interlocutori si incontrano e uno di questi x sue
conoscenze e ruolo ha compito di capire ciò che accade nella relazione e agire in base
a questa conoscenza. Si tratta di individuare un “ codice comunicativo” attraverso cui
capire e potersi capire, ascoltare, e sapersi ascoltare nei linguaggi , silenzi, gesti o
comportamenti .
Possiamo ricollegarci a modello comunicazione di r jakobson-> secondo cui
comunicazione si articola in un modello di 5 elementi :
mittente – contesto-messaggio-contatto-codice-destinatario
ogni messaggio presenta un orientamento verso una delle componenti, ed è questo
orientamento che determina struttura e specificità messaggio. Questo orientamento
può essere schematizzato in funzione sec modello parallelo a quello dei fattori
comunicativi :
funzione emotiva - referenziale- poetica-fatica-metalinguistica-funzione conativa
funzione emotiva -> orientamento su mittente, si analizza cosa il singolo voglia dire x
comunicare qualcosa su se stesso, cio che non è leggibile a tutti subito.. operatore non
deve fermarsi a valutazione messaggio come se fosse orientato semplicemente sul
contesto. In ogni messaggio possiamo leggere funzione referenziale come emergente
di un messaggio dove c’è sempre un significato altro, ulteriore, risposta a messaggio
percepibile. Non bisogna mai fare analisi bisogno standardizzando i soggetti.
X es i tossicodipendenti può essere omologato e ridotto a richiesta disintossicazione
ma puo anche essere che il vero significato del suo messaggio è sofferenza .
Bisogna quindi parlare di significati e non di dati, di vissuti e non di fatti.
Primo colloquio
Proprio il concetto di tempo caratterizza questa denominazione, la dove ci parla di
qualcosa che prima non c’èra ed era sconosciuto .espressione 1colloquio, è ricca di
significati che forniscono operatore alcune indicazioni di metodo.
-consapevolezza che qui sono piu le cose che non si sanno che quelle si si credono di
sapere.
-tra i 2 interlocutori chi sa piu cose è l’utente .
Al 1 colloquio operatore limiterà al massimo il suo agire attraverso le parole,
comportamenti, ma sarà orientato a far parlare l’altro x potersi porre ? xke persona è
qui, cosa si aspetta da me , cosa posso fare ? queste domande aiutano operatore non
facendolo attivare subito x fare qualcosa, affinchè ascolti, rifletta, rispetti punti di
vista altrui. 1 colloquio ->avvio di una conoscenza reciproca da qui si capirà vicenda ed
esperienza che vedrà interagire operatore e utente. Ma c’è un altro significato piu
profondo -> passaggio da silenzio a parola x utente rispetto a un momento della sua
vita, rappresenta volontà del soggetto di dar voce a qualcosa che fino a questo
momento non è stata tenuta in silenzio. Questo passaggio non è facile, è presa di
decisione di dire finalmente ciò che non si era detto- quanto è servizio a imporre o
offrire aiuto è legittimo chiedersi cosa si puo fare e se sia possibile lavoro con questa
persona . operatore deve agire con piu cautela x non far fraintendere offerta aiuto e
affinchè non sia rifiutata. Chiedere aiuto non è facile x nessuno di noi, è una scelta di
rinunciare a posizione egocentrica di essere autosufficienti , di superare paure e
timori che richiesta non sia accolta ne capita , di affrontare i fantasmi che richiesta
di oggi richiama alla mente risposte a richieste del passato. Questo è degno di
attenzione xke dobbiamo dimostrare a utente che possiamo meritarci una sua
collaborazione che può avere fiducia in noi e nell’istituzione che in quel momento
rappresentiamo e che siamo disponibili a collaborare con lui. In questo passaggio da “
silenzio a parola” c’è ancora un significato profondo, la disponibilità della persona a
farci entrare in un momento intimo e privato della sua vita.
Richiesta di colloquio
Vi è una grossa differenza se richiesta aiuto viene da utente o è posta da istituzione,
xke ci sono due aspetti importanti che vengono a mancare :
-consapevolezza del problema
-motivazione al cambiamento
In caso in cui istituzione è a proporre aiuto, o qualcun altro ad attivarsi x l’utente
come x es i genitori, bisogna cmq offrire uno spazio e tempo di ascolto x cercare di
capire se è veramente un altro il soggetto dell’aiuto o la persona che si è rivolta a noi .
Tempo del colloquio
Orientamento metodologico è quello sempre di dare un appuntamento rispetto al
colloquio xke può essere che non abbiamo la sicurezza di essere disponibile , siamo
sommersi di lavoro ecc. questo puo essere considerato un atteggiamento altezzoso ma
non bisogna nemmeno trasformare l’anticamera di ufficio di ss in una sala di attesa
con 20 persone. Bisogna trovare giusto mezzo. Bisogna valutar e darsi un tempo di
lavoro x specifiche richieste o come sono formulate , da chi e rispetto a cosa. X
quanto riguarda colloquio, questo deve avere almeno 50\ 55 minuti in cui inizia , si
sviluppa e si conclude. Rispetto a tempo svolgimento colloquio, c’è una difficoltà
diffusa di mantenere spazio stabilito xke spesso troppo tempo provoca in operatore
ansia e difficoltà x es reggere i silenzi che si interrompono con intervento operatore
e chiusura colloquio, oppure si fanno domande stile intervista , o viene prolungato
troppo. Darsi un tempo nel colloquio è una indicazione metodologica importante xke se
è troppo limitato o dilatato non consente a operatore comprensione dei livelli di
comunicazione reciproca e dei significati che a questi livelli si muovono.
Spazio colloquio
Inteso in 2 modi fisico e mentale , dove x mentale si intende come io concepisco
dentro di me lo strumento del colloquio xke cio condizionerà scelta o importanza che
attribuirà a colloquio. Anche spazio fisico che noi scegliamo x colloquio comunica
qualcosa a utente , deve essere tutelato da invasioni o rumori.
Scopo colloquio
Necessità di avere sempre chiaro qual è lo scopo di ogni colloquio. Ogni colloquio deve
avere scopo preciso , dobbiamo evitare di farla parlare inutilmente di se, non possiamo
farla parlare se non sappiamo a quale scopo lo stiamo chiedendo. Ecco xke colloquio
non è una routine quotidiana e va usata solo quando serve .

CAP 10 VISITA DOMICILIARE

È un momento operativo in cui raggiungiamo utente nel suo domicilio , nel suo ambiente
di vita quotidiana , nasce da pratica medica e poi in particolare x il povero visitato
periodicamente x offrirgli sollievo. Con passaggio società moderna, povertà è un fatto
sociale, che deve essere affrontato e debellato secondo orientamento libertà e
uguaglianza davanti a stato. In questo passaggio nascono prime forme di assistente
sociale uso di questo strumento non è accompagnato da analisi teoriche , sul come e
xke si fa visita domiciliare. Diversamente da colloquio , ambito psicologico, visita
nasce con ss. fin da inizio questa azione rappresentava esigenza di toccare con mano,
di verificare situazione bisogno e povertà e va precisato che queste indagini furono
importanti x apporti conoscitivi su condizioni. Col tempo diventa routine senza capire
xke si fa , a volte operatore lo rifiutano xke visto come momento di controllo. Questo
xke inizialmente lo facevano i “ vigili sanitari” che poi riportano informazioni ad
assistenti sociali. Strumento sembra essere verifica di quanto utente dichiara
rispetto a definizione teorica e metodologica , cosi come uso violento come visite a
sorpresa senza preavviso, un'altra visione su questo strumento viene da psichiatria ,
dopo chiusura manicomi visto come nuovo modo x esercitarla . nella tradizione medica-
> modalità di lavoro che favorisce intimità tra operatore e paziente.
Che cos’è visita domiciliare
Visita domiciliare puo essere vista in senso positivo. X cellentani possiamo considerare
come “ particolare tipo di colloquio che si svolge in spazio diverso da quello
istituzionale in cui si svolgere nostra attivita e che utilizziamo in una specifica
situazione che stiamo cercando di comprendere x cui ci è necessaria. Possiamo fare
quindi 3 considerazioni :
-richiesta è sempre partita da operatore, se è una relazione sempre triangolare, è
anche istituzione che viene a domicilio dell’utente e questo può provocare ansia e
paura soprattutto se ha esperienze negative verso istituzione
-non deve diventare routine, spesso può compromettere relazione con utente o
favorire posizione di impotenza, dipendenza e infantilizzazione
-è negativo scoprire subito delle informazioni cosi senza che prima utente ce ne abbia
parlato.
Tempo della visita domiciliare
Quando effettuarla? È difficile x operatore cambiare setting. Rispetto a questo
strumento lavoro bisogna usarlo con le dovute cautele e riflessioni.
Spazio visita domiciliare
Spazio è aspetto piu delicato e complesso dove coincide spazio di vita piu intimo e
privato delle persone. Ci sono anche difficoltà x operatore xke non è nel suo territorio
ma in quello dell’utente. Spesso si sentono disarmati. Questo spiega xke spesso visita
si svolge in coppia, giustificata dal fatto che l'altro operatore deve occuparsi di quell
utente o di quel nucleo, ma soprattutto è x non sentirsi a disagio. Visita domiciliare
entra nella fase diagnostica come strumento di osservazione e incontro molto
particolare, è uno strumento che va usato con la consapevolezza del significato che ha
, e fare cio non è facile.

CAP 11 EQUIPE E LAVORO DI’ GRUPPO NEL SS


Gruppo ed equipe -> sono due strumenti che si sono affermati e articolati nel lavoro
dell’assistente sociale, presenta difficoltà e ambiguità , riguardo alla loro definizione
concettuale e operativa e spesso si fondono e confondono.
Emblematica è la tendenza della delle famiglia ad aggregarsi tra loro, cosi come
tendenza dei singoli ad aggregarsi x problemi. Qual è la spinta aggregatrice ? che
significato ha x ognuno degli integranti del gruppo lo scopo? E che strumento ha
operatore sociale x cogliere e interagire con questa complessità ?
Grazie a politiche sociali, momento del lavoro i gruppo acquista un ruolo centralità
nella realizzazione del nuovo e questi 2 strumenti diventano punti di riferimento
fondamentali x istituzione e x cittadini e sono garanzie interventi efficienti ed equipe
garanzie di una risposta ai loro problemi .
Storia
Ci rimanda a spazio e tempo, spazio -> territorializzazione servizi, tempo, momento
cambiamento :
legge divorzio 1970
legge riforma famiglia 75
istituzione asili –nidi comunali 71
aborto 78
chiusura manicomi nel 78
abilitazione tossico-dipendenti 78
assistente sociale e lavoro di gruppo

assistente sociale nel lavoro di gruppo vive in un disagio ancora piu accentrato , x lui è
una pratica abituale. Nella realtà urbanizzata e modernizzata i gruppi marginali
chiedono di essere integrati ai nuovi schemi di vita e comportamenti. È importante x
operatore cogliere difficoltà , capire xke è importante aggregarsi in un quartiere, in
una strada, x isolarsi da un tessuto sociale dove hanno cmq scelto di vivere.
Dimensione gruppo ha un duplice visione :
-coordinamento persone rispetto a obiettivo e risorse
-essere membri , comunicando e collaborando e proprio x la mancanza di teoria, è
difficile unire le due funzioni.
Spesso il coordinare confonde operatore che si ritrova a entrare nella situazione
pensando di avete gia in mente cosa fare , inoltre il condurre il gruppo , fa si che
operatore non lo concepisce gruppo come un campo , non come una somma di membri,
ma con tante possibili rappresentazioni che si realizzano quando ci sono piu persone x
affrontare problema, operatore si puo sentire piu solo davanti a tutti.
Come pensare il gruppo
Gruppo -> insieme persone in spazio con luogo comune, e che possono comunicare tra
loro e conoscersi. Esiste scopo ci permette di capire cos’è un gruppo e cosa non lo è.
Ad esso è collegato il sentimento di “ appartenenza” a quali che supera i singoli e che
consente di percepirsi come un noi. Dopo la differenza tra gruppi primari e secondari
di cooley, ci fu Bion che rompe questa scissione, lui parte da presupposto che vede nei
gruppi mettersi in movimento elementi razionali e affettivi .secondo lui la vita mentale
di un gruppo è sempre assai complessa e legata a realtà ma anche dalla volontà di voler
cooperare in quella finalità . all’interno del gruppo oltre a funzione di sviluppo e
impegno , compaiono tendenze emotive che possono favorire e ostacolare gruppo -> i
cosi detti “ assunti di base “-> che cercano di impedire che ansie messe in moto dal
partecipare a gruppo non vengono fuori. Quando gruppo è dominato da questi assunti
di base, è detto “ gruppo di base” . cosi abbiamo che lavoro di gruppo cerca di
cooperare e gruppo di base, dipende da inconscio della personalità uomo cerca di
ostacolare , inconscio che lui chiama “valenze”. Ci sono x lui 3 assunti di base :
-accoppiamento-> sentimento di attesa, aspettativa , fiducia ottimista e la non
realizzazione dello scopo mantiene viva questa speranza ma alimenta rabbia e
rassegnazione.
-dipendenza >si creano x avere un capo da cui dipendere e avere protezione , anche
rispetto a idea o movimento ma sempre x avere sicurezza
-attacco-fuga ->si riunisce x combattere o fuggire qualcosa.
Possiamo rintracciare modi teorici x orientare lavoro assistente sociale con gruppi :
-compito
-piano emotivo
Come pensare l’equipe
da equipage-> equipaggio, gruppo persone che si attrezza e si predispone x affrontare
un viaggio e raggiungere destinazione stabilita . idea equipage contiene idea :gruppo ,
scopo comune, organizzazione, cooperare , spazio comune. Sono costituiti da gruppi di
lavoro multi professionali.
Questo comporta 2 considerazioni :
-è istituita da istituzione , è lei che stabilisce nascita gruppo e 1 problema è capire
come membro interiorizza dentro di se questo mandato istituzionale e se c’è
condivisione xke il livello di motivazioni esprime rispetto alla loro appartenenza.
-rispetto a multi professionalità
Equipe non sono gruppi omogenei, dunque c’è confronto tra piu culture , competenze e
idee in merito a compito e strategia. E bisogna entrare nel gruppo con propria idea del
compito che e stato affidato da istituzione a quell equipe e come compito puo essere
affrontato al meglio. X coordinare e superare differenze ci vuole coordinatore , che è
un facilitatore della comunicazione del gruppo, segnala ostacoli e difficoltà che gruppo
attraversa e deve accettare ruolo esterno a gruppo.
Tempo gruppo
Non possono pensare a un tempo, non deve essere troppo poco ne tanto, è fissato a un
ora e mezzo 2, una volta ogni 15 giorni .Prolungarlo potrebbe mettere in difficoltà
operatore . stabilito cio coordinatore deve assicurarsi che non ci siano invasioni e
attacchi che possono venire da istituzioni e da gruppo stesso.
Momento importante del gruppo :
-avvio , inizia anche quando non ci sono tutti, xke è il coordinatore che manipola
tempo non membri.
-conclusione , anche qui non deve essere anticipata xke se no si da l’idea di qualcosa
conclusa ma non finita
-fluttuazioni , entrate e uscite durante attività gruppo, sono tutte le comunicazioni
che fanno capire a coordinatore la situazione gruppo.
Spazio del gruppo
Luogo fisico e mentale in cui si sviluppa processo gruppale, non deve trasformarsi in
luogo di ricreazione , disordine , piacere e cazzeggio.

CAP 12 SEGRETARIO SOCIALE E NUOVI ORIZZONTI DELLA


CONSULTAZIONE SOCIALE

Una caratteristica dell’assistente sociale è l’essere anche “ segretario sociale “


attività informativa e comunicativa rivolta ai cittadini che si trovano in condizioni di
difficoltà e bisogno x facilitare conoscenza servizi e l’iter x la loro fruizione e dopo
legge 328 del 2000, è stato previsto servizio di segretario sociale , come
prestazione essenziale da realizzare in ogni territorio

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