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Usi del presente di conguntivo

INTRODUZIONE

Il congiuntivo è il modo che esprime la soggettività, la volontà, l’incertezza e la


possibilità di un evento, di un’azione o di uno stato. Mentre l'indicativo ne esprime la certezza.
In altri termini, un eventa espresso all’indicativo è presentato come un fatto oggettivo,
realizzato o che si realizzerà, mentre un evento espresso congiuntivo è presentato come
possibile, come desiderato, come presupposta. (Enrica e Dario,2000;235)

Quando se si usa il soggetto della principale ma in la subordinata è diversi, si usa il


congiuntivo. Ma quando sono uguali, si usa la costruzione : verbo +di + infinitivo.

Per esempio: Credo che lei abbia un concerto in Spagna.

Credo di avere un concerto in Spagna.

Usi del conguntivo presente in italiano

Per esempio:

Realtà: Ana ha un concerto.

La soggettività (opinione, per es. credere, ritenere, pensare. presumere,sembrare):


Credo che non faccia bene il concerto.
Non credo che faccia bene il concerto.
Penso che Ana non abbia un concerto.
Ma quando la frase sia “Penso che Ana non ha un concerto.”, significa la voce
“io” sono sicura, invece nel congiuntivo non .

La incertezza(dubbio , per es. dubitare, temere, immaginare):


Dubitio che Ana abbia un concerto in Italia , lei è spagnola.
Immagino che Ana abbia un concerto in Italia ma è spagnola.
Temo che Ana abbia un concerto in Italia perché non conosce l’italiano.

La volontà(desidero, per es. desidero,volere):


Desidero che venga il concerto di Ana.
Voglio che venga il concerto di Ana.
Mi fa piacere che Ana faccia molti concerti.

La possibilità(per es. è possibile, è bene , è utile. è inutile, è opportuno , è necessario. è


meglio,ecc)
Il concerto è possible che non lo abbia.
Il conceerto è bene che lo faccia in Italia.
È meglio che il concerto non lo abbia.

Verbi impersonali(come prima lo ho scritto, c’è anche bisogna che, pare che, sembra
che,ecc)
Bisogna che Ana abbia un concerto in Italia.

Verbi fattivi:(per es. piacersi, dispiacere, meravigliarsi, stupirsi, rincrescere, ecc.)


Mi piace che abbia un concerto di Ana in Italia.
Mi dispace che non venga il concerto di Ana in Italia.

Connettivi + congiuntivo(per es. affinché, benché,sebbene, quantunque, per quanto, nel


caso che, qualora, a meno che, qualora, senza che, a patto che ,a condizione che ,prima che
,purché, nonostante ,quasi, ecc.)
Benché Ana sia spagnola, ha un concerto in Italia.
Non te ne verrai, finché Ana sia qui.

(Si usa il congiuntivo che significa te ne verrai soltanto quando Ana sarà arrivato. Invece usa
presente di indivativo che significa non te ne verrari per tutto tiempo quando Ana sta qui.)
Te lo dico perché sia inteligente.
(Si usa il congiuntivo che significa come sarai intelligente,invece usa il presente di indicativo
che significa adesso sei una persona intelligente.)

Frase indipendenti( non usa molto in congiuntivo):


1. La voce in tono cortese: Tenga la porta cerrada , per favore.
2. La frase che esprime una meraviglia : Che Ana veda più bella.

3. La frase nella domanda che c’è dubito : Dove sia il suo concerto?
4. La frase che esprime una concessione o un consenso: Faccia lo che vuole.

La frase nei comparativi e superlativi


La raggaza è la più inteligente che mi aspetti.

Usi del presente di conguntivo in spagnolo

In frasi indipendenti:
• In desiderativi esclamativi
¡Viva Madrid!
¡Dio ti ayude!

•Con alcune persone verbali, negli imperativi o esortativi (in effetti è qui in modo
imperativo, alcune delle forme sono prese dal congiuntivo):
¡Lea!
¡Vaya!
• In alcune espressioni del valore di concessione:
Yo lo haga diez veces , finalmente no te gusta .

• La incertezza(dubbio):
QUIZÁS/TAL VEZ/ SEGURAMENTE + CONGIUNTIVO
Quizás mañana Ana tenga un concierto.

SER POSIBLE/PROBABLE + QUE + CONGIUNTIVO


Es probable que mañana Ana tenga un concierto.

•La soggettività (opinione) :


NO CREER + QUE + CONGIUNTIVO
No creo que Ana tenga un concierto.

•La volontà(desidero):
OJALÁ/QUE + CONGIUNTIVO
Ojalá tenga un concierto.

•Circostanze temporal:
ANTES DE QUE + CONGIUNTIVO
Antes de que te vayas, ven a mi habitación.

CUANDO/MIENTRAS + CONGIUNTIVO (Ma in italiano non bisogna il


conguntivo)
Cuando llegues al restaurante, compra una pasta.

EN CUANTO/TAN PRONTO COMO + CONGIUNTIVO


En cuanto haya terminado el caso, voy al concierto de Ana.

SIEMPRE QUE/NUNCA CUANDO + CONGIUNTIVO


Siempre que vaya al concierto di Ana.

DESDE QUE + CONGIUNTIVO(in italiano non bisogna il conguntivo)


Desde que llegue al concierto de Ana, no haré otra cosa.

HASTA QUE + CONGIUNTIVO (in italiano non bisogna il conguntivo)


Voy a comprar un bilhete hasta que llegue al concierto de Ana.

Conclusioni

Attenzione, quando usa presente di congiuntivo, dipende il tempo della frase


principale.Come usi il presente di congiuntivo in italiano e in spagnolo non è molto differente,
ma in alcuni casi, per esempio, si usa il congiuntivo in italiano : Che sia malato? Ma, in
spagnlo si usa ¿Estará enfermo? In italiano si usa anche il futuro , sarà malato?.(Carrera
Díaz,2006;187)

Invece per esempio, si usa il congiuntivo in spagnolo e non in italiano, nella seconda
persona singolare dell'imperativo negativo. Per caso di morfologia differente, lo che in
spagnolo quella forma verbale usa dal congiuntivo ma in italiano usa dall'infinito. E nella frase
con attenuazione di cortesia, in italiano sempre usa il condizionale. La frase in certe espressioni
esclamative che in spagnolo sono costruite secondo lo schema che + verbo in congiuntivo,
mentre in italiano si preferisce la sequenza aggettivo + sostantivo. I elementi con cui indicativo
o congiuntivo possono essere usati in base al grado di sicurezza del parlante quando la
principale siano quizás, tal vez, caso, mentre che in italiano l'avverbio forse non può mai essere
seguito dal congiuntivo: Quizás haya comprado ya = forse è già comprato.

Dati bibliografici

E. M. e Corno, D. (2000): Lingua I: esercizio e la grammatica. Torino, Paravia.


Barbero, Juan Carlos; Bermejo, Felisa; San Vicente, Félix (2012): Contrastiva. Grammatica
della lingua spagnola. Bologna: CLUEB, 2ª ed.

Carrera Díaz, Manuel (2006): Manual de gramática italiana. Barcelona, Ariel.

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