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CAPITOLO 20 IPERTENSIONE
DISSECAZIONE DELL’AORTA
Vedi Capitolo 7, Dolore toracico.
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ICTUS
Nei pazienti con ictus ischemico o emorragia intracerebrale deve, generalmente,
essere evitata la riduzione farmacologica repentina della pressione arteriosa. Ini-
zialmente il rialzo della pressione arteriosa usualmente si risolve spontaneamente
in 12-72 ore (nell’80% dei casi con un abbassamento significativo entro 4 ore), ed
una terapia troppo aggressiva può peggiorare l’ischemia. Un trattamento energi-
co deve essere impiegato nei casi di persistente, estremo rialzo della pressione
(pressione arteriosa sistolica, PAS >220; pressione arteriosa diastolica, PAD >120;
pressione arteriosa media, PAM >140). La pressione, inoltre, deve essere abbassa-
ta nell’arco di 24 ore, con terapia endovenosa specifica. Nel paziente a rischio di
infarto del miocardio (IMA), scompenso cardiaco congestizio (SCC), o dissezione
aortica, deve essere effettuato un abbassamento della pressione arteriosa più rapi-
do. Nell’emorragia subaracnoidea, la terapia può necessitare di ridurre la probabi-
le resistenza nel caso in cui gli analgesici, la sedazione e il riposo non riducano la
pressione a livelli preemorragici.
Vedi Capitolo 18, Cefalea, e Capitolo 44, Astenia e affaticamento.
BIBLIOGRAFIA
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ENCEFALOPATIA IPERTENSIVA
SINTOMI
• Cefalea severa
• Confusione
• Letargia
• Vomito
SEGNI
• Innalzamento marcato della pressione arteriosa e stato mentale alterato sono
fattori esenziali (lo stato mentale può fluttuare)
• Papilledema usualmente, se non sempre, presente
• La febbre può suggerire altre cause, per esempio: meningite, encefalite, tireo-
tossicosi o una sindrome neurolettica maligna
ITER DIAGNOSTICO
• Valutare altre cause possibili dei segni e dei sintomi.
• TC del cranio con mezzo di contrasto (o altri esami strumentali neurologici; la
RM può essere utile) è essenziale per escludere una lesione emorragica del SNC,
o una massa, o un ictus ampio con incremento della pressione intracranica.
• Saturazione di ossigeno per correggere l’ipossia.
• Glucosio.
• Analisi delle urine per cercare le proteine del sangue, indice di danno renale.
• Elettroliti, BUN, creatininemia.
• ECG per documentare un’ischemia cardiaca (mascherata o silente).
• Radiografia del torace per scoprire uno scompenso cardiaco congestizio (SCC)
o per indagare la presenza di dissezione dell’aorta, se ve ne è il sospetto.
• Striscio di sangue per indagare se vi è emolisi, che suggerisce presenza di por-
pora trombotica trombocitopenica.
BIBLIOGRAFIA
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SEGNI
• Esame del fondo oculare anormale
• La pressione arteriosa deve essere molto elevata per causare papilledema; se la
pressione arteriosa è solo poco elevata, deve essere presa seriamente in consi-
derazione un’altra eziologia
• Ulteriori segni di altri danni agli organi periferici
ITER DIAGNOSTICO
• Analisi delle urine per cercare le proteine del sangue, indice di un danno renale.
• Elettroliti, BUN, creatininemia.
• ECG per documentare ischemia cardiaca.
• Radiografia del torace per scoprire uno scompenso cardiaco congestizio (SCC)
o segni di dissezione aortica, se c’è il sospetto.
• Altri esami devono essere adattati per scoprire la presenza di danni agli organi
periferici.
BIBLIOGRAFIA
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PRE-ECLAMPSIA ED ECLAMPSIA
La pre-eclampsia è una complicanza della gravidanza caratterizzata da ipertensio-
ne, edema e proteinuria. La diagnosi di eclampsia è fatta quando iniziano gli attac-
chi. La malattia non si presenta fino alla 20a settimana di gestazione, tranne che in
caso di mola idatiforme. Alcune pazienti non sanno (o non ammettono) che sono o
possono essere incinte. Senza adeguate indagini prenatali, possono non conoscere
il periodo gestazionale. Approssimativamente, il 14% dei casi si verifica nel perio-
do postparto (il 25% di questi casi, nel periodo compreso tra 2 e 14 giorni). La sin-
drome di HELLP (emolisi, aumento delle transaminasi, riduzione del numero delle
piastrine) si evidenzia in più del 10% dei casi di severa pre-eclampsia e comporta
un aumento del rischio di coagulazione intravasale disseminata (CID) (30%).
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SEGNI
• L’ipertensione è diagnosticata per valori molto più bassi rispetto ad altre situa-
zioni. Una pressione arteriosa di 140/90, o un incremento di 30/15 mmHg dai
valori basali, è anormale
• Edema, anche se il solo gonfiore delle gambe può essere normale
• Alterazioni dello stato di coscienza
• Iperriflessia
• Petecchie
• Ematomi
ITER DIAGNOSTICO
• Analisi delle urine possono essere ottenute per tutte le pazienti oltre la 20a
settimana di gestazione; più di una traccia di proteine è anormale.
• Emocromo con piastrine.
• Indici di funzionalità epatica.
• PT, PTT, fibrina, prodotti della degradazione della fibrina (quadro della CID)
possono essere richiesti se si sospetta la sindrome di HELLP.
• La TC può essere eseguita in assenza di altre potenziali cause di alterazione
dello stato mentale o attacchi epilettici.
• Esami per possibili infezioni possono essere richiesti se gli attacchi epilettici
sembrano causati da meningite.
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BIBLIOGRAFIA
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ECCESSO DI CATECOLAMINE
L’eccesso di catecolamine può essere causato dal feocromocitoma, overdose sim-
paticomimetica (per esempio cocaina, amfetamine, decongestionanti o pillole
anoressizzanti), astinenza da alcol, clonidina o sedativi ipnotici e gli inibitori del-
la monoamminossidasi (IMAO) che interagiscono con alcuni cibi.
SINTOMI
• Ansia
• Disturbi addominali
• Diaforesi
• Emicrania
• Nausea
• Palpitazioni
SEGNI
• Ipertensione
• Tachicardia
• Diaforesi
• Pallore
• Segni di specifici danni agli organi periferici
ITER DIAGNOSTICO
• Saturazione dell’ossigeno per escludere l’ipossia.
• Controllo della glicemia per escludere l’ipoglicemia.
• Analisi delle urine per ricercare le proteine del sangue, indicazione di coinvol-
gimento renale.
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TEMPESTA TIROIDEA
Vedi Capitolo 29, Cardiopalmo e tachicardia.
IPERTENSIONE ASINTOMATICA
L’ipertensione asintomatica può essere situazionale (“da camice bianco”) o una
ipertensione non diagnosticata. La coartazione dell’aorta deve essere presa in con-
siderazione nei pazienti di età inferiore a 20 anni e con il confronto tra i valori più
bassi e quelli più alti della pressione arteriosa.
SINTOMI
Nessuno: non dolore toracico, non difficoltà respiratoria, non emicrania, non ver-
tigini, non dolori addominali
SEGNI
Nessuno
ITER DIAGNOSTICO
Esami diagnostici sono indicati solamente se la pressione arteriosa resta molto
elevata dopo ripetute misurazioni e si sospetta un’emergenza ipertensiva.
• Analisi delle urine per ricercare le proteine del sangue, indicazione di un dan-
no renale.
• Test di gravidanza, se ve ne è la possibilità.
• Elettroliti, BUN, creatininemia.
• ECG per individuare una ischemia cardiaca silente.
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BIBLIOGRAFIA
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