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Cari Fratelli e sorelle, nel Vangelo di oggi, Gesù risponde a tre persone che avrebbero dovuto seguirlo.

Vediamole quindi tutte e tre perché ci danno insegnamenti molto importanti.

«Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il
capo». - Con queste parole Gesù vuole farci comprendere la necessità del distacco dalle cose materiali, al
punto che Egli, Gesù, non aveva niente su questa terra, nemmeno un guanciale per il riposo. Questo ci
insegna a usare le cose di questo mondo senza attaccarvi il cuore, perché in Paradiso non porteremo nulla,
ma soltanto le opere buone da noi compiute. Ci fa capire inoltre un’altra cosa molto importante: Gesù non
è venuto a insegnare cose e a compierne altre, come tante volte capita in questo mondo, ma per primo
mette in pratica il suo insegnamento, dando il buon esempio.

«Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va' e annuncia il regno di Dio» - A riguardo dice
Sant’Agostino: “La fede del suo cuore si manifestava al Signore; ma la pietà verso il padre gli faceva
rimandare l’accettazione dell’invito. Ma il Signore, quando chiama gli uomini per il Vangelo, non vuole che
s’interponga nessuna scusa di ordine temporale. Ma qui si tratta della legge di Dio, e il Signore stesso
rimproverò i Giudei perché distruggevano i comandamenti di Dio… questo giovane voleva obbedire a Dio,
seppellendo il padre. ... Il padre dev’essere onorato e Dio dev’essere obbedito. Il padre dev’essere amato,
ma Dio Creatore dev’esser preferito. Io, dice il Signore, ti chiamo per il Vangelo: mi sei necessario per
un’altra cosa; questa è più grande di quella che vuoi fare tu”1. In altre parole, Gesù non ci sta dicendo di
non avere rispetto per nostro padre, ma di ricordarci che c’è un altro Padre, molto più grande, Dio, che ha
la precedenza su tutto. Questo non vuol dire non avere cuore, ma essere giusti, mettendo al primo posto
ciò che è più importante.

«Nessuno che mette mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio» - Questa frase
possiamo capirla meglio alla luce di tante vite di santi, che hanno lasciato tutto per Cristo. Per esempio San
Francesco: figlio di un ricco mercante di tessuti, aveva tutto ciò che si può desiderare su questa terra. Ma
quando Dio tocca il suo cuore e lo chiama, arriverà a lasciare tutto, l’attività e la casa paterna, arriverà
anche a spogliarsi di tutto in pubblico. Oppure pensiamo al Beato Giusto Takayama, samurai e signore
feudale, che, a causa della persecuzione anticristiana, nel 1614, abbandonò il suo paese, il Giappone, le sue
terre, i suoi titoli nobiliari e morì esule per non abbandonare Cristo. E quanti, ancora ai giorni nostri per
poter diventare o rimanere cristiani, rischiano ogni giorno la vita, specialmente nei paesi mussulmani. Tutto
ciò ci può lasciare sgomenti, ma il Signore vede ciò che fanno per Lui e riempie il loro cuore di pace e di
gioia, perché nonostante abbiano perso tutto, possiedono ancora quella perla preziosa che è la grazia di
Dio. Anche a noi forse un giorno verrà chiesto qualcosa del genere, ma non dobbiamo preoccuparci con se
saremo fedeli a Dio, col suo auto, potremo superare qualsiasi difficoltà.

Chiediamo allora Vergine Maria di mettere in pratica gli insegnamenti di Cristo, mettendo Dio sempre al
primo posto, anche se questo ci costa qualche sacrificio, sicuri che ciò che avremo in cambio ha un valore
infinitamente più grande. Sia lodato Gesù Cristo!

1
Agostino, Sermo 100, 1-3

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