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27\03\19

I CARRACCI

 I modelli per quest’ultimi furono i classici ma anche Raffaello e Correggio


 fondarono l’accademia degli incamminati (1580 ) , una delle prime accademie d’arte in Italia . (Il
nome incamminati vuole alludere ad una nuova strada da prendere)
 Invitava gli allievi a studiare dal vero e l’arte doveva essere verosimile alla natura.
 Una delle novità era la possibilità di studio del nudo , i modelli nudi divennero una norma nella
bottega dei Carracci come è testimoniato dai disegni .
 Gli artisti del tempo smettono di esser considerati solo artigiani ma vengono innalzati di ruolo.
 Il disegno per i Carracci è fondamentale e rappresenta il mezzo, lo strumento per indagare la
natura.
 colore della scuola veneziana per cui a quel modello tutto fiorentino basato sul disegno si associa il
colore , un colore caldo .
 Un altro riferimento è il Correggio del quale ricordiamo le volte affrescate a parma che sono un
elemento centrale per comprendere l’arte barocca e il concetto di grazia .
 La grazia delle figure di Correggio è appunto usato a modello dei Carracci .
 I carracci danno molta importanza al paesaggio
 Bologna è la città in cui i Carracci operano.

LUDOVICO CARRACCI

 Direttore dell’accademia
 Cugino di Agostino e Annibale
 Ludovico si accosta al periodo della controriforma
 Vediamo un’attenzione per il disegno ( scuola fiorentina ) e al colore ( scuola veneta).

AGOSTINO CARRACCI

 Il teorico del gruppo perché anche grazie alle sue incisioni lui non fa altro che riproporre diverse
opere e i caratteri della sua pittura vanno in opposizione al manierismo
 Ricordiamo tra le opere più importanti gli affreschi a palazzo fava con le storie di Giasone (
ricordano la scuola veneta)
 Oltre che a Venezia è attivo anche a Parma
 Dopo il soggiorno a parma vi è un mix tra cultura veneziana e parmense ( correggio)
 Dopo tutto ciò andò a Roma ( ricordiamo il palazzo farnese )
 Palazzo magnani – storie di romolo e remo .
L’opera è caratterizzata da uno sguardo all’antico , a Raffaello..

Madonna con il bambino e santi

 Grazia delle figure ( correggio )


 Colore dei veneziani

Assunzione vs assunta di Tiziano .

Cristo e l’adultera
 Classicismo che ci ricorda alcuni tratti del 400 ma allo stesso tempo va a precedere quel che sarà il
neoclassicismo .

ANNIBALE CARRACCI

Nasce a Bologna nel 1560 , con il fratello Agostino ed il cugino Ludovico fonda l’accademia .
Bernini guarderà di buon occhio questo pittore
L’opera sicuramente più nota di Annibale è la volta del palazzo Farnese.

Volta della galleria farnese

 Attenzione al disegno
 Colori vivaci , luminosi che prendono come modello la scuola veneziana e soprattutto Tiziano
 Con questa opera Annibale sarà il nuovo modello per tutti gli artisti italiani e non .

Le prime opere di Annibale sono con soggetti di genere ovvero soggetti che riproducono la realtà
quotidiana .
In realtà non sappiamo molto della formazione di Annibale, in molti pensano sia stato allievo del cugino
Ludovico mentre altri credono che la sua formazione sia avvenuta al di fuori .

Crocifissione e santi

 Prima opera certa ( nota ) di Annibale


 Fu oggetto di varie critiche per il forte realismo con cui Annibale rappresenta il cristo in croce ( da
collegare a Donatello e l’aneddoto tra lui e Brunelleschi )

Bottega del macellaio

 Vediamo l’attenzione al vero


 Risultati crudi : carni sezionate, appese
 Non fu l’unico a rappresentare tale soggetto in quegli anni ma importante è lo stile
 Personaggi molto disinvolti
 Ci fa immergere nella bottega del macellaio

Anche artisti della scuola fiamminga si erano dedicati alla rappresentazione di genere

Mangiafagioli
 La scelta dell’iconografia è personale
 Le interpretazioni sono differenti : c’è chi ci ha visto una casuale scelta di un personaggio preso dal
vivo , altri pensano che il mangiatore sia una maschera della commedia dell’arte
 Novità del tempo
 Influenzato da artisti bolognesi
 Annibale non filtra la realtà : rappresenta il villano intento nel mangiare un piatto semplice
 C’è del pane, una brocca , vino
 Il pasto è umile
 Il personaggio è colto mentre sta per mangiare un cucchiaio di fagioli
 Pare stia guardando l’osservatore
 Sembra quasi un bozzetto ma in realtà lo scopo è quello di raccontare la realtà senza idealizzarla
 Il mangiafagioli appare colto in un momento intimo mentre soggetti analoghi del tempo sono più
artefatti , più manierati , pare stiano recitando una parte ma il soggetto di annibale non da tale
impressione

Nei disegni dei volti possiamo notare i personaggi con uno sguardo molto suggestivo , pare che i soggetti ci
guardino

Studio di giovane seminudo

 Notiamo il nudo
 Una grande sensualità

Venere e adone
In questa opera va a prevalere la linea obliqua che sarà ripresa dai suoi allievi e caratteristica nell’arte
barocca.

Romolo e Remo allattati dalla Lupa

 Da notare qui è il dettaglio del paesaggio che rappresenta un interesse di Annibale.

Elemosina di san rocco

 Molti personaggi
 Classicismo forte
 Il soggetto necessita di una folla che vede la sua azione

ANNIBALE A ROMA

L’artista quando andò a Roma già godeva di una modesta fama in Emilia.
Il primo soggiorno è finalizzato alla visione di Palazzo Farnese ( luogo in cui dovrà lavorare) e per terminare
l’accordo con il cardinale che gli aveva commissionato il lavoro.
è proprio lì , nella città papale, che la sua fama andrà a crescere.
Santa margherita ( prima opera pubblica e non destinata a palazzi privati )

 La figura raffigurata è una martire


 Si dice che l’opera sia stata molto apprezzata da Caravaggio che commentò dicendo “C’è ancora
qualcuno che sa dipingere” .
Ciò non è difficile da credere dato che l’opera presenta tipici tratti caravaggeschi : chiaroscuro ,
naturalismo ....

EXCURSUS SU CORREGGIO ( MOLTO BREVE DATO CHE DEL MODULO A)

Decorazioni duomo di parma

 Opera molto criticata poiché si dice abbia dipinto zampe di gallina


 In basso vi sono gli apostoli e i santi che assistono alla scena
Galleria farnese ( i carracci erano soliti decorare volte private )

Opera che risale al periodo romano di Annibale , quando assimila il classicismo .

Che doveva celebrare palazzo Farnese ?

Il padre di Alessandro Farnese che aveva avuto successo nelle Fiandre

Il camerino Farnese

 Primo intervento a palazzo farnese


 Celebra le virtù di Edoardo Farnese
 Apparato decorativo che fa da contorno

Da ricordare Ercole al Bivio

 Modello classicheggiante
Sono state molte le ipotesi sul ciclo pensiamo a Bellori che nel 1672 nel suo testo fornisce una lettura
moralizzante degli affreschi : secondo Bellori Annibale avrebbe voluto raffigurare il contrasto tra amor
volgare e amor platonico. A vincere ovviamente è il secondo , la strada incarnata da ercole che tra vizio e
virtù sceglierà certo la virtù.
Questa interpretazione ha tutta una tradizione di pensiero già presente in passato .
NB:L’amore spirituale è amore corrisposto .

Trionfo di Bacco e Arianna

 Corteo nuziale in festa


 Bacco ( dio dell’ebrezza, del vino , dei festeggiamenti..) è con Arianna e i due sono su carri trinfali
guidati da tigri e renne( o si è anche detto siano capre )
 Il fauno in basso a sinistra rimanda a Bacco
 La figura femminile, una meade o una ninfa forse rimanda ad Arianna
 Attenzione ai dettagli decorativi
 Oggetti dettagliati ( fiamminghi )ù
 Molto cibo , molta gioia, figure danzanti ( secondo appunto la tradizione del corteo dionisiaco)
 Il quadro non è riportato ( non si vuole dar l’idea di un quadro poggiato sulla parete come per
esempio quelli in legno )
 C’è una cornice in marmo architettonica e basta
 Scena in cui il cielo è più presente e vi è uno sfondato prospettico ( come Mantegna )
 Ci sono dei precedenti al livello iconografico basti pensare al baccanale di Tiziano

Baccanale \tiziano
 Questo è il momento in cui a vincere è l’amor spirituale ( quello corrisposto ) dove addirittura
Bacco , il Dio più licenzioso in eccellenza, si sposa .
 Pare che l’arianna addormentata in basso sembra rimandare ad un marmo di origine greca di età
ellenistica ora in vaticano

Molto interessante la correlazione tra scultura e pittura che va ad annullare il conflitto che è tipico
del tempo tra le arti che vedrà la loro unione solo con il Barocco.
Dietro tutto ciò c’è Michelangelo ma anche il classicismo raffaellesco

( apollo di raffaello, figure oblique ,equilibrio … come nelle composizioni di annibale )

 Attenzione decorativa al carro dorato


 Luce
 Chiaroscuro dei corpi
 Rimando a raffaello e all’incendio di borgo nella figura sulla destra

Aurora e Cefalo
 Notiamo qui la cornice raffigurata e pittata che sembra vera poiché molto curata nel disegno e nel
chiaroscuro cromatico

Notiamo nell’opera riprese dai classici :

ASSUNZIONE-ROMA- CAPPELLA CERASI\S. MARIA DEL POPOLO


 La cappella è molto importante perché qui il carracci si incontra con caravaggio
 Seconda opera pubblica dopo S.Margherita
 La vergine è assunta al cielo e portata dagli angeli
 Il tutto molto naturalistico
 Distacco dal mondo terreno
 Gli apostoli in primo piano sono Pietro e Paolo
 Scena molto affollata
 Sembra che la madonna voglia superare il piccolo altare della cappella
 Rapporto spazio circostante e spettatore ( con tutto ciò che è intorno al dipinto )
 Mix delle arti che sarà portato al livello esponenziale nel barocco
 Dal punto di vista iconografico : tiziano(assunzione) e raffaello ( trasfigurazione)

Raffaello Tiziano
 A Tiziano accostata per i colori che tiziano porta all’estremo : toni caldi e toni scuri
Notiamo qui figure accese in primo piano e andando indietro il tutto si fa meno luminoso , più scuro

Fuga in Egitto

 Paesaggio ricchissimo che non rimanda al paesaggio desertico immaginato per la zona
 Attenzione per il paesaggio
 Figure piccole
 Fuga in egitto un po’ anomala
 Scusa per rappresentare con attenzione al paesaggio ( cosa che si faceva nell’arte nordica ma non
in Italia )
 Ormai il paesaggio è autonomo e non è solo presente in piccoli dettagli (Leonardo )
 Il paesaggio non è reale ma ideale, classicheggiante

Dipinti della cappella Herrera in San Giacomo degli spagnoli a Roma

 La chiesa oggi non eisite più


 Iniziata da annibale e portata a termine da un suo allievo
 La maggior parte degli affreschi è oggi a Barcellona

Annibale avrà molti allievi e sarà l’autore di molti progetti per opere fatte da altri .

CARAVAGGIO
Lo ricordiamo come altro grande riferimento dell’arte italiana del 500.
Nasce a Caravaggio (Lombardia) e si forma a Milano (città inoltre molto vicina) .
L’artista fa un uso innovativo della luce : un uso scenografico.
Nel contesto lombardo ricordiamo uno studio naturalistico , Leonardo aveva portato il disegno
fiorentino ,lo studio dal vero. Molto probabilmente Caravaggio è entrato in contatto anche con
Venezia, più in particolare con il colorismo veneto.
A Roma entra in contatto con il cavalier d’Arpino, il quale aveva una bottega.
Il Caravaggio ha modo di farsi conoscere come pittore di nature morte e delle pitture di genere. Dal
1950 trova poi un mecenate: il cardinale francese Maria del Monte, ambasciatore del granduca di
toscana.

Crocifissione di San Pietro

 Gioco di diagonali ( quella della croce taglia tutta la scena)


 Iconografia insolito : Pietro spesso è raffigurato già in croce
 Sforzo fisico ( soggetti che portano la croce )
 Sebbene Pietro sia il protagonista anche gli altri soggetti sono descritti con minuzia
 In primo piano si nota la pala usata per scavare nel punto in cui andava la croce
 Piede nero che ricorda la madonna del pellegrino
 Forza,sgomento di Pietro
 Pietro è l’unica figura completamente invasa dalla luce
 Attenzione ai movimenti , al nudo , al volto di pietro che fa pensare ad uno studio dal vero da parte
di Caravaggio
 Torso che ha una fattura Michelangiolesca ( rimanda al classico )
 L’ambientazione è spoglia , nuda … Il tutto mette in risalto la figura di Pietro
 La direzione della luce costruisce la scena
 La luce proviene da sinistra
 Ginocchia, gomiti conferiscono profondità

In seguito agli anni Romani l’ira di Caravaggio sfocia addirittura in un omicidio ( contesa per una
donna, questioni economiche ) .
In seguito a questo avvenimento si apre un periodo che vede protagoniste opere molto violente ,
crude…

David con la testa di golia ( secondo periodo napoletano )

 Opera che rispecchia vicende biografiche : Caravaggio venne condannato a morte , alla
decapitazione : chiunque avrebbe potuto ucciderlo incontrandolo per strada
 La testa di Golia è un autoritratto

Non potendo restare a Roma Caravaggio inizia la sua “fuga” e conoscendo personaggi illustri inizia a
chiedere protezione, ricordiamo Filippo I Colonna ( Lazio) che lo ospita per un periodo di tempo .

Cena di Emmaus
 Da ricondurre al suo periodo di “fuga”
 Opera eseguita per i Colonna
 Volti indagati e luce che come sempre disegna tutto quanto

Periodo Napoletano
In seguito al consiglio dei colonna Caravaggio va a rifugiarsi a Napoli dove passerà un periodo di stabilità.
Il periodo napoletano andrà ad influenzare le opere settecentesche .

Le sette opere di Misericordia

 Scena molto movimentata rispetto alle opere romane dove tutto era più statico
 È difficile qui individuare un reale protagonista ( rinuncia al fulcro centrale della scena narrata)
 Figure legate nei gesti e negli sguardi

Dopo Napoli , nel 1607, Caravaggio parte per Malta

Ritratto di Vignacourt
 Gran maestro dell’ordine dei cavalieri di Malta a cui spettava la scelta dei nuovi cavalieri (
Caravaggio desiderava entrare nelle grazie di quest’ultimo e diventare cavaliere di modo da
annullare la sua pena)

A Malta ha discussioni e viene imprigionato, si narra che riesce ad evadere e scappare in Sicilia , prima a
Siracusa.
Viene dunque espulso dall’ordine dei cavalieri ma a Malta lascia opere che influenzeranno gli artisti .
A Siracusa viene ospitato da Mario Minniti , amico che già aveva conosciuto negli ultimi anni romani .
In questi anni si dedica agli studi archeologici ( Pensiamo al territorio ) e proprio in quel periodo esegue
diverse opere :

Sepoltura di S. Lucia

 Ambientazione spoglia senza elementi di riferimento che si attiene ad una scena del genere
 Anche qui non si può individuare il fulcro dell’azione
Dopo la Sicilia si assiste al secondo periodo Napoletano dove di nuovo ha problemi data la sua precedenza
storica.
Si ritrova ad esser ricercato dai cavalieri di Malta e dai suoi nemici romani.
Le opere di questo periodo sono piuttosto discusse
Nell’estate del 1610 viene a conoscenza del fatto che il papa stava revocando la sua condanna per questo
decide di tornare a Roma ( in segreto ) in attesa dell’effettiva grazia pontificia.
Solo che muore per cause non troppo certe ( problemi di salute ? agguato per mano di un sicario maltese?
).

IL BAROCCO (600)

Il termine non rimanda ad una corrente artistica precisa.


La parola ha origini incerte, forse deriva dallo spagnolo o dal portoghese e rimanda ad una perla
particolare.
Rimanda a qualcosa di strano , tortuoso..
Inizialmente è legato più alla sfera filosofica infatti nella letteratura artistica nel corso del 600 non appare
tale termine, sarà visibile solo nel 700 ma con un significato dispregiativo dati gli eccessi tipici del barocco
che andavano a scontrarsi con l’arte neoclassica.
La critica odierna, già a partire dal 900 , ha eliminato il pregiudizio , il valore negativo di un certo tipo di arte
del 600.
Il periodo è molto esteso :fine 500 , inizi 700.
Questo approccio alle arti parte da Roma fino a raggiungere poi tutta l’Europa. Trovandosi a dialogare con
realtà locali prende forma abbastanza differenti per cui non c’è un’unità ,quello del barocco è più un gusto.
Il 600 è un contrasto del Protestantesimo ( 500) e si ha un ritorno al cattolicesimo “bigotto” .
Per il ritorno a tale spiritualismo c’è bisogno che l’arte abbia un forte impatto emotivo sull’osservatore (
molto diverso dunque dalla ricerca di razionalità ed armonia che segna il 400 e anche il 500 ) .
In questo periodo c’è una nuova concezione di alcuni elementi come i giardini e le fontane.

GIAN LORENZO BERNINI

 Opposto di Caravaggio ( biograficamente )


 Vive al centro della Roma del tempo
 Diventa presto famoso e benestante
 Figlio d’arte, nato in Toscana ma si forma a Roma
 Arte che aderisce alla controriformaCoinvolgimento emotivo e fisico
 Incarna l’artista Barocco infatti va ad unire le 3 arti (architettura, pittura e scultura)
 La sua opera inizia con il disegno ( schizzi preparatori molto rapidi)

Notiamo nella figura a matita rossa l’inserimento di elementi


naturalistici in contatto con la figura umana.

Ratto di Proserpina
 Inizio anni 20
 Soggetto mitologico , pagano
 Dopo varie peripezie conservato nella galleria borghese
 Il soggetto si rifà alle metamorfosi di Ovidio :Plutone, Dio degli inferi rapisce Proserpina ovvero la
figlia di Giove e Cerere e fanciulla giovane e bella della quale si è innamorato.
 Pathos che si nota dai volti emozionati e dai gesti forti
 L’animale sotto fa parte della storia( Cerbero) ma funge anche da contrappeso per il marmo
 La felicità con la quale Plutone, forte e muscoloso , avvinghia e cerca di rapire Proserpina è del tutto
opposta alla fatica e alla piccolezza di lei .
 Lei è sconvolta
 Carni molto indagate
 Una lacrima lega il volto di Proserpina ( la ragazza non è innamorata di Plutone)
 Lei appare vergognata da quella presa violenta
 Contrasto tra la forza (maschile) e la fragilità ( femminile).
 I capelli della giovane che svolazzano conferiscono dinamismo alla scena e rendono al meglio la
violenza dell’azione
 Tecnica del trapano
 Il movimento appare abbastanza artificioso , notiamo la posizione abbastanza insolita di Plutone (
proteso all’indietro )
 Movimento a spirale dinamismo
 Dita che affondano nella carne  sembra una fotografia
 Muscoli chiaroscurati , vene.

PIETRO DELLA CORTONA

Arriva a Roma nel 1611 ( periodo in cui vi sono molti artisti toscani qui ).
Come Bernini lega a Roma la sua attività, fino alla sua morte .
Il barocco di Pietro della Cortona è ricco di fantasia, le composizioni sono molto scenografiche e ricche di
dettagli decorativi , lo ricordiamo per uno stile imponente.
La Decorazione del soffitto di Palazzo Barberini è una delle sue opere più note.

Il ratto delle sabine


 Personaggi molto idealizzati ( diverso dunque dalla scuola dei Carracci )
 Molti elementi decorativi
 Panneggi ricchi

Trionfo della divina provvidenza

 Rimando al classico ma rivisitato


 Effetti scenografici tipici del Barocco
 Opera dell’artista maturo
 Rappresenta simbolicamente la divina provvidenza ( al centro ) di un’allegoria molto complessa
 Il tutto legato a papa Urbano VIII e dunque alla famiglia Barberini
 Notiamo le 3 api ( stemma della famiglia Barberini).
 Lo stemma viene sorretto dalle virtù teologali
 Progetto iconografico molto molto complesso
 Illusione di uno spazio prospettico che proietta verso l’esterno , verso il cielo
 La profondità prospettica getta le basi per quel che sarà il 600 e il 700
 Invita l’osservatore a partecipare alla scena muovendosi , guardando il tutto da varie prospettive (
come le sculture di Bernini)
 Lo spazio chiuso del salone grazie a questa decorazione ( con il cielo) ci proietta verso l’esterno in
maniera più forte rispetto a quello che fa Annibale Carracci( qui il cielo ha un’unità: sui lati corti e
quelli lunghi è un cielo comune )
 Realtà e finzione si fondono
 Luce diffusa : molto ricorrente nelle opere del Barocco e contribuisce a ridefinire tutte le figure e
viene suggerita con pennellate puntiformi ovvero piccoli puntini che conferiscono una maggiore
leggerezza , illusività, evanescenza.
 Notiamo la divina provvidenza che fa incoronare dall’eternità lo stemma Barberini
 Struttura architettonica illusiva ( Annibale Carracci ,Michelangelo) che diventa molto più carico .
 La compostezza ricercata da Annibale Carracci sparisce , pensiamo al gran numero di personaggi
presenti .
 I telamoni sono molto dinamici a differenza di quelli di Annibale
 Pura pittura che imita le altre due arti ( fusione tipca del barocco )
 Sfrutta il cornicione vero del salone: un gigante pare cadere e fermarsi sul pavimento che in realtà e
il cornicione.
Decorazione stanza della stufa( Palazzo Pitti-Firenze)
 Età dell’oro , del bronzo, del ferro e dell’argento : ripresa di Ovidio e le metamorfosi ( le 4 età
dell’uomo )
 Nel 37 inizia i lavori e questo costituisce un test da parte di Ferdinando II De Medici :voleva mettere
alla prova l’artista per poi andare ad affidargli la decorazione di altre sale.
 Nascita della decorazione murale in età Barocco ( non più solo di volte)
 Le pareti non sono ferme, comunicano illusivamente con l’esterno ( rimando a Mantegna e le pareti
della camera degli sposi )
 La stufa era la sala da bagno del gran Duca
 La sala fu decorata in 2 fasi : prima da artisti toscani ( Rosselli, Vannini) che eseguirono le lunette ,
con decorazioni a stucco
 Pavimento in maiolica eseguito da manifatture locali

L’età dell’oro

 È difficile cogliere un centro , un nucleo centrale, un protagonista : tutto è in movimento e tutti i


personaggi sono importanti
 Le figure sono molto riconoscibili : volti aguzzi ed idealizzati ( lontani dal naturalismo classico )

Età dell’argento

 Il paesaggio dopo i Carracci avrà molta importanza

Età del ferro

 Aspetto illusivo e di profondità conferito dalle colonne che lasciano immaginare più livelli
 Tra le colonne avviene l’eccidio
 Gli elementi architettonici dipinti comunicano con la sala stessa

Età del Bronzo

Perché si scelse di raffigurare le età dell’uomo ? ( Bronzo , ferro, argento e oro )

Il tutto è teso a celebrare Ferdinando II de Medici e un punto d’arrivo della civiltà Medicea : una nuova età
dell’oro

Dopo aver decorato ciò decorerà altre stanze di Palazzo Pitti in cui il protagonista è Ercole ( alter Ego di
Ferdinando II).
Ciro Ferri ( allievo di Pietro ) concluderà le stanze dal momento che il suo maestro dovette tornare a Roma.

Sala di venere

 Minerva porta via Ercole dalle donne( soprattutto venere) per guidarlo alla virtù
 Volti molto idealizzati , quasi tutti uguali
 Tutto dedicato alla strada Intrapresa verso la virtù

Sala di Giove

 Era una sala di udienze ( tema connesso a ciò che avveniva nelle sale )

Sala di marte

 Dedicata a ricevere gli ambasciatori


 Elementi architettonici tendono sparire
 Lo spazio è più libero dove trionfa lo stemma dei Medici

Sala di apollo

 Lunette
 Decorazione circolare con vari aspetti illusivi protesi verso l’esterno
 Sfondato che pare anticipare le grandi cupole d’età barocca
 Il tutto privo di perno centrale

Sala di Sturno

 Ai lati non c’è più la lunetta ne il rettangolo , ci sono degli ovali ( elemento molto presente nel 600
anche al livello architettonico
 Decorazione al centro dipinta
 Tutto molto esageratamente pieno d’oro e di stucco

Notiamo una grande varietà di Invenzione tra una sala e l’altra .


Volta della navata centrale della chiesa di Santa Maria in Vallicella a Roma ( chiesa madre dell’ordine dei
Filippini )

 Visione di san filippo Neri realizzata ad affresco


 La cupola all’incrocio dei transetti : trinità in gloria .
 Non c’è più il mondo pagano ma quello sacro e cristiano ( San Filippo Neri )  elemento molto
importante al tempo dato il periodo delle controriforma

Storie di Enea ( palazzo pamphilij) , Roma

 Qui è molto difficile capire quale sia l’aspetto illusorio e quale quello reale
 Qui emerge l’interesse per l’architettura di Pietro della Cortona

Pietro della Cortona architetto

Rielabora l’architettura di Bramante ( primi del 500) e anche dei classici .

Santa Maria della Pace,Roma

 Parte dalla riproposizione degli ordini classici del mondo antico ma modella il tutto in senso
scenografico
 Comunicazione scenografica ed illusiva con il contorno

Chiesa di Santi Luca e Martina

 Si ha accesso ad essa dai fori imperiali


 Una delle prime soluzioni convesse che si ritrovano nella facciata di una chiesa
 Edificio progettato da cima a fondo da Pietro , sia internamente che esternamento
 Edificio con due chiese di fatto : una inferiore e una superiore
 Inferiore: cupola sorretta da colonne angolari
 Superiore : a croce greca

Santa maria in Via lata(via del Corso

 Strada non molto larga per cui si deve costuire pensando al fatto che la facciata può esser vista solo
da vicino . Il problema lo risolve scandendo il tutto in due livelli di colonnati soprapposti , c’è un
portico in basso, un loggiato superiore e ciò crea uno spazio in cui passa la luce e da molta
profondità
 Portico ricco di elementi del classicismo
 Tutto chiuso da un arco che richiama soluzioni Palladiane, Classiciste

FRANCESCO BORROMINI
Borromini ha avuto sfortuna : il barocco in età neoclassica venne criticato ed in più si aggiunsero dei
problemi biografici dell’artista.
Fu un assoluto innovatore al livello architettonico , ricordiamo un detto riferito a Borromini e che va a
riassumere tutta la sua attività: “ chi segue altri , non li va mai inanzi , et io al centro non mi sarei posto a
questa professione col fine di esser solo copista”.
Nasce alla fine del 500 ( 1499) sul lago di Lugano. La prima città in cui si reca a lavorare e ad imparare la sua
attività architettonica è Milano .
Trasferitosi a Roma entrerà in contatto con Bernini con il quale collaborò ( Baldacchino di San Pietro ) ma
dopo i due si ritrovarono ad esser “rivali”.
Borromini è una personalità molto diversa da Bernini : molto chiuso , dedito allo studio , collezionista di libri
, molto curioso ..Queste non erano costanti degli architetti del tempo .
Lui operò solamente come architetto ( a differenza di Pietro della Cortona e Bernini ) ed infatti con lui nasce
il concetto di “Specializzazione”.
Bernini cerca di fargli ottenere la carica di Professore alla sapienza ma solo per tenerlo impegnato in altro .
In realtà l’artista non riuscì ad assumere quella carica.
Lui morì suicida a Roma .

Chiostro di San Carlo alle Quattro Fontane

 Facciata in marmo bianco molto luccicante


 Cupola che illumina l’interno
 l‘impressione che da la decorazione interna e la nuova pianta è di spaesamento rispetto a quel che
era il classicismo , si dice addirittura che i primi visitatori mentre erano in chiesa non facevano che
girarsi e guardarsi intorno , non riuscivano a star fermi , vedevano difficile trovare un punto
centrale e guardarlo ,per cui stare fermi Non c’è un centro e appunto c’è un senso dinamico
 La parte superiore della facciata subì delle modifiche ( si è confrontata con i disegni rimasti )
 Facciata - alternanza linee concave e convesse ( gradini vs basi vicino)
 Inizialmente gli venne commissionato solo il chiostro

 a pianta rettangolare , struttura a due livelli ( doppio ordine di colonne , quello inferiore stile
tuscanico e quello in alto con colonne trabeate e capitello molto diverso ) . il tutto va a dilatare
verso l’alto lo spazio che era molto molto ristretto
 Alternanza di elementi curvi e dritti ( ancora solo al livello della trabeazione)
 La pianta rettangolare del chiostro diventa ottagono con quei lati obliqui che spezzano la rigidità
del rettangolo che vediamo in pianta, crea così uno spazio diverso , più mosso
 Agli angoli del chiostro vediamo una forma convessa

Sant’Ivo alla Sapienza

 Adotta uno schema geometrico e ripeterlo in più punti dell’edificio ma arriva a soluzioni differenti
rispetto al passato
 Un lato del cortile già esistente era curvilineo e per questo lui fa una facciata completamente curva
(concava verso l’interno ) sopra la quale vi è un tamburo alternato di forme concave e convesse )
 Borromini abbandona lo schema rinascimentale delle proporzioni : non fa che ripetere moduli
geometrici uguali e a differenza di quanto era avvenuto in San Carlo la forma della pianta è ripetuta
in altezza
 La cupola termina con una lanterna che però e innovativa : è un’elica scultorea( mix della arti tipico
del Barocco )
 È come se sulla cima galleggiasse nell’aria la palla e la croce

Basilica di San Giovanni in Laterano

 Commissionatagli dato il giubileo del 1650 doveva esserci una chiesa degna
 Grande unità spaziale della navata centrale ( molto ampia )
 Unità però frantumata da elementi decorativi ( navate laterali , pilastri con angoli smussati )
Santa Agnese in Agone

 Sovrasta la fontana dei 4 fiumi


 Pianta centrale
 La concezione della chiesa non è sua ma modifica il progetto originale
 Facciata concava per dar risalto alla cupola ( come Sant ‘Ivo)

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