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Nikola JakšiÆ
Le vicende che caratterizzarono le antiche chiese ubicate sulla costa orientale dell’Adriatico in età altomedievale fanno parte di un
argomento che solo di recente si è imposto all’interesse degli studiosi. I complessi di culto trattati in questo contributo dimostrano
chiaramente che gli edifici rurali tardoantichi della Dalmazia settentrionale nel corso del IX secolo furono ristrutturati e muniti
di nuovi apparati liturgici. La scelta dei duchi croati cadde su alcuni preesistenti luoghi di culto posti in prossimità della via di
comunicazione Nona – Tenin, lungo la direttrice che collegava i due più importanti centri della regione. In questo modo le chiese
rurali acquisirono un particolare rilievo, divenendo elementi fondamentali nel processo di costruzione delle “infrastrutture” del
giovane ducato. Proprio nel corso dell’altomedioevo si configura dunque l’importante ruolo di questi complessi cultuali che fu
nettamente superiore rispetto al periodo tardoantico.
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Fig. 3. Dalmazia settentrionale con la strada, i siti fortificati e le chiese paleocristiane distrutte (rosso) e sopravissute (azzuro)
Fig. 5. Lepuri, S. Martino, corredo funerare, VIII secolo
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Fig. 7. Lepuri, S. Martino, pianta delle construzioni successive
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Fig. 10. Maestro del pluteo di Koljani, i sarcofaghi di Galovac (sopra) e di Biskupija (sotto)
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SAŽETAK