LETTERA AI COLOSSESI Introduzione Anno 63 d.C. Durante la prima prigionia in Roma.
Capitolo 1 Intestazione e ringraziamento a Dio. 1 - Paolo, per volontà di Dio apostolo di Cristo Gesù, e il fratello Timoteo, 2 ai santi e fedeli fratelli in Cristo, che sono in Colossi, grazia a voi e pace sia da Dio Padre nostro. 3 Ringraziamo Iddio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo, ogni volta che preghiamo per voi, 4 sentendo la fede che avete in Cristo Gesù e l'amore che portate a tutti i santi, 5 per via della speranza che riposta per voi nei cieli; speranza che avete già da tempo concepito nella parola di verità del Vangelo, 6 pervenuto a voi, come in tutto il mondo sta producendo i suoi frutti e facendo progressi quali fa tra voi, da dì che l'avete udito, e avete conosciuto la grazia di Dio nella sua verità; 7 conforme avete imparato da Epafra, l'amato nostro conservo, il quale è fedele ministro di Cristo per voi, 8 e che ha fatto anche a noi palese lo spirituale effetto vostro. 9 Perciò anche noi, dal giorno che abbiamo udito ciò, non cessiamo dal pregare per voi e dal chiedere che siate ben compenetrati della conoscienza di quel che è la vostra volontà in tutto il campo della sapienza e intelligenza spirituale, 10 sì da procedere in modo degno del Signore, con pieno suo gradimento, in ogni opera buona, fruttificando e progredendo nella cognizione di Dio, 11 in ogni virtù fortificati secondo la sua gloriosa potenza a sopportare ogni cosa con pazienza e longanimità, 12 con gioia ringraziando Dio Padre dell'avervi resi atti ad aver parte nell'eredità dei santi nella luce; [quel Dio] 13 che ci ha sottratti all'impero delle tenebre, e ci ha trasportati nel regno del Figlio dell'amor suo, 14 in cui abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati. Dignità sovreminente di Gesù. 15 Egli è immagine dell'invisibile Dio, il primogenito d'ogni creazione, 16 giacchè in Lui furon create tutte le cose nei cieli e sulla terra, le cose visibili e le invisibili; siano i Troni, siano le Dominazioni, siano i Principati, siano le Podestà. Tutto per mezzo di lui e in vista di lui fu creato; 17 ed egli è avanti a tutto e il tutto in lui sussiste 18 ed è il capo del corpo, ossia della Chiesa. Egli è il principio, e primogenito di tra i morti, affinchè in ogni cosa egli tenga il primato; 19 giacchè in lui piacque [al Padre] che abitasse ogni pienezza, 20 e per lui fossero a sè riconciliate tutte le cose, avendole pacificate per il sangue della croce di lui, sia le cose della terra sia quelle dei cieli. 21 E voi che eravate una volta alienati e nemici nell'anima per le opere malvage, 22 ora vi ha riconciliati nel corpo della carne sua per via della morte, sì da presentarvi santi e immacolati e irreprensibili di fronte a se stesso, 23 se pur perseverate ben fondati e saldi nella fede, e non vi lasciate smuovere dalla speranza del Vangelo che avete udito, e che è stato predicato a tutte le creature sotto il cielo, di cui io Paolo sono stato fatto ministro. Ministero di Paolo. 24 Ora io mi rallegro nelle sofferenze che patisco per voi, e completo nella mia carne quel che manca delle sofferenze di Cristo, a pro del corpo suo che è la Chiesa, 25 della quale io sono stato fatto ministro, secondo il compito da Dio a me affidato rispetto a voi, di completare la parola di Dio; 26 il mistero occultato ai secoli e alle generazioni, che ora è stato rivelato ai santi di lui; 27 ai quali ha voluto Iddio far conoscere qual sia la ricchezza della gloria di questo mistero fra i Gentili, che è Cristo, in voi speranza di gloria; 28 Lui noi annunziamo esortando ogni uomo, e ogni uomo ammaestrando in tutta la sapienza, affinchè ogni uomo possiamo presentare come perfetto in Cristo. 29 Al qual fine, io m'affatico lottando secondo l'energia di lui che in me potentemente agisce. Capitolo 2 1 - Giacchè voglio sappiate che lotta sostenga per voi e per quei di Laodicea, e per tutti quelli che non mi hanno visto di presenza; 2 affinchè siano consolati i loro cuori, uniti strettamente nell'amore, e giungano a possedere tutta la ricchezza della piena intelligenza, sì da conseguire la conoscenza del mistero di Dio, [cioè] Cristo, 3 in cui sono tutti i tesori riposti della sapienza e della scienza. 4 Questo dico, affinchè nessuno vi tragga in inganno per un parlar seducente. 5 Perchè se anche son da voi lontano di corpo, ma con lo spirito sono con voi; e godo osservando l'ordine vostro e la solidità della vostra fede in Cristo. L'Apostolo impugna i falsi dottori. 6 Come dunque avete accolto Cristo Gesù il Signore, in lui vivete, 7 radicati ed edificati in lui e rinforzati nella fede come vi era stato insegnato, progredendo in azioni di grazie. 8 Badate che alcuno non abbia essere il predatore vostro, per mezzo della filosofia e di un vuoto inganno, secondo la tradizione degli uomini secondo gli elementi del mondo, non secondo Cristo; 9 poichè in Esso abita corporalmente tutta la pienezza della Divinità, 10 e voi in Lui siete stati ripieni, in Lui che è capo d'ogni Principato e d'ogni Podestà. 11 In Lui siete anche stati circoncisi, con circoncisione non fatta da mano d'uomo, nella spogliazione del corpo di carne, [cioè] nella 2 circoncisione di Cristo, 12 sepolti con Lui nel battesimo, nel quale anche siete stati con lui risuscitati, per la fede nell'onnipotenza di Dio che Lui risuscitò da morte. 13 E voi che eravate morti per i peccati e per l'incirconcisione della vostra carne, vi fece con se stesso rivivere, condonando a voi tutti i peccati, 14 scancellando il chirografo contro di noi delle disposizioni che erano a noi contrarie, ed ei lo levò di mezzo inchiodandolo alla croce; 15 e spogliati i Principati e le Podestà, li trascinò alla gogna, trionfando di loro su essa [croce]. 16 Nessuno dunque vi giudichi quanto al cibo e alla bevanda, o in riguardo di feste, di novilunii, di sabbati, 17 le quali cose son l'ombra di ciò che doveva avvenire, ma il corpo è di Cristo. 18 Nessuno v'inganni in affettazione di umiltà e seguendo il culto superstizioso degli angeli, andando dietro a sole fantasie, vanamente enfiato dei pensieri della carne, 19 non aderendo al capo, dal quale tutto il corpo ben sorretto per via delle articolazioni e dei legamenti e insieme compatto, prende quello sviluppo, che è da Dio. 20 Se siete morti in Cristo agli elementi del mondo, perchè come viventi nel mondo vi lasciate imporre precetti: 21 «Non pigliare di questo», «Non gustar di quello», «Non toccare», 22 che son cose tutte destinate a perir coll'uso secondo gli ordini e le discipline degli uomini? 23 Son cose che hanno sì ragion di sapienza per apparenza di spontaneo culto e di umiltà, e per trattare senza riguardi il corpo, ma non hanno alcun valore a soddisfazione della carne. Capitolo 3 Vita nuova di virtù e di santità. 1 - Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è, sedente alla destra di Dio; 2 pensate le cose di lassù, non quelle della terra. 3 Poichè siete morti e la vita vostra, s'è nascosta con Cristo in Dio. 4 Quando Cristo si sarà manifestato che è la vita vostra anche voi allora con lui sarete manifestati nella gloria. 5 Mortificate dunque le vostre membra terrene, cioè la fornicazione, l'impurità, la libidine, la prava concupiscenza e l'avarizia che è un'idolaria; 6 per le quali cose piomba l'ira di Dio sui figliuoli della incredulità; 7 in quelle anche voi camminaste una volta quando in mezzo a que' visi vivevate; 8 ma ora buttate via anche voi tutte codeste cose: ira, animosità, malizia, bestemmia, turpiloquio che possa uscire dalla vostra bocca; 9 non ditevi bugie a vicenda, spogliandovi dell'uomo antico coll'opere sue, 10 e rivestendo il nuovo che si rinnovella in modo riconoscibile secondo l'immagine del suo creatore, 11 dove non è più Gentile nè Giudeo, circoncisione e incirconcisione, Barbaro o Scita, schiavo o libero, ma tutto e in tutti è Cristo. 12 Assumete dunque come eletti di Dio, santi e amati, viscere di misericordia, benignità, umiltà, modestia, longanimità, 13 sopportandovi a vicenda, e a vicenda perdonandovi, se uno abbia a muover lamento d'un altro; come il Signore perdonò a voi, così fate anche voialtri. 14 E soprattutto rivestitevi di quell'amore che è il vincolo della perfezione. 15 E la pace di Cristo risieda arbitra nei vostri cuori, [la pace] a cui siete stati chiamati formando un sol corpo; e siatene grati. 16 La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, in ogni sapienza ammaestrandovi ed esortandovi a vicenda, fra salmi, inni e cantici spirituali, dolcemente a Dio cantando nei vostri cuori; 17 e qualunque cosa facciate o con parole o con opere, tutto fate nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio padre per mezzo di lui. Doveri di una famiglia cristiana. 18 Mogli, siate soggetti ai mariti, come si conviene nel Signore. 19 Mariti, amate le vostre mogli e non le amareggiate. 20 Figliuoli, siate ubbidienti ai genitori in tutto, poichè questo è ben piacevole nel Signore. 21 Padri, non provocate a sdegno i vostri figliuoli affinchè non si perdano d'animo. 22 Servi, ubbidite in tutto a quelli che secondo la carne sono vostri padroni, non a servigio servizievoli all'occhio come fa chi vuol piacere all'uomo, ma in semplicità di cuore per timor di Dio. 23 Quel che avete a fare, fatelo di buon animo, come pel Signore, non per gli uomini, 24 sapendo che dal Signore riceverete la ricompensa dell'eredità. Servito a Cristo Signore, 25 poichè chi commette ingiustizia riceverà il male che ha fatto; e non vi è accettazione di persone presso Dio. Capitolo 4 1 - Voi, padroni, date agli schiavi quel che è giusto ed equo, sapendo che anche voi avete un Signore nel cielo. Ultime raccomandazioni e saluti. 2 Perseverate nella preghiera vegliando in essa con senso di gratitudine; 3 pregando insieme anche per noi affinchè Iddio ci apra la porta della parola, e ci sia dato annunziare il mistero di Cristo, per il quale anche sono ora in catene; 4 affinchè io lo manifesti come conviene ch'io parli. 5 Diportatevi saviamente con gli estranei, cogliendo il tempo opportuno. 6 E il vostro parlare sia sempre grazioso, avveduto, per sapere come abbiate a rispondere a ciascuno. 7 Le cose mie ve le farà conoscere Tichico, fratello carissimo, e 3 ministro fedele e conservo nel Signore, 8 cui ho mandato a voi, giusto perchè sappiate le cose nostre e perchè conforti i vostri cuori; 9 e l'ho mandato insieme col fedele e caro fratello Onesimo che è dei vostri. Tutto vi faranno essi conoscere delle cose di qui. 10 Vi saluta Aristarco il mio compagno di prigione e Marco il cugino di Barnaba, per il quale avete ricevuto delle raccomandazioni; se vien da voi, fategli accoglienza; 11 e Gesù soprannominato il Giusto; i quali provengono dai circoncisi; quegli soli sono miei cooperatori per il regno di Dio, e mi sono stati di conforto. 12 Vi saluta Epafra che è dei vostri, servo di Cristo Gesù, il quale si adopra sempre nelle sue orazioni a pro di voi, affinchè, perfetti, e pienamente convinti, rimaniate saldi in ogni volere di Dio. 13 Io sono a lui testimone che si preoccupa molto di voi, e di quei di Laodicea, e di quei di Gerapoli. 14 Vi saluta Luca, l'amato medico, e Demade. 15 Voi salutate i fratelli di Laodicea, e Ninfa e la chiesa di casa sua. 16 E quando questa lettera sia stata letta da voialtri, fate in modo che sia letta anche nella chiesa di Laodicea, e quella che verrà da Laodicea fate in modo di leggerla anche voi. 17 E dite ad Archippo: «Bada al ministero che hai ricevuto nel nome del Signore, e fa' di adempirlo!». 18 Il saluto è di mia mano, di me Paolo. Ricordatevi delle mie catene. La grazia sia con voi.