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1.

 Si consideri il  circuito piano  in figura, formato 
da  due  conduttori  paralleli  connessi  a  una 
estremità  a  un  induttore  L  e  all'altra  a  una 
sbarretta  mobile  conduttrice,  di  lunghezza  l  e 
R l massa  m,  la  quale  è  connessa  a  una  molla 
(isolante) di costante k. Il circuito è immerso in un 
L B
campo magnetico uniforme B ortogonale al piano e 
in verso uscente.  
k Si  suppone  che  siano  trascurabili  gli  attriti 
meccanici.
Al tempo t=0, con la molla a riposo, viene impressa alla sbarretta una velocità iniziale
v0 verso destra e la sbarretta inizia a muoversi. Si chiede: (i) di scrivere l'equazione del
moto della sbarretta e l'equazione del circuito; (ii) di determinare il moto della sbarretta
in funzione del tempo trascurando la resistenza R; (iii) di determinare l'energia totale
del sistema (meccanica+elettromagnetica)

2. Nel circuito in figura viene chiuso il tasto T al


C1 tempo t=0, con i condensatori inzialmente
R1 C3
E scarichi.
Si chiede di determinare la carica su ciascuno
R2 C2 dei condensatori dopo il transitorio.
R1=1 kW , R2 =3 kW, C1=2 mF, C2=3 mF, C3=1.5
T mF, E =15 V.

3.  Un  cilindro  conduttore,  indefinito,  di  raggio    a  =  10  cm, 


elettricamente  neutro,  viene  messo  in  rotazione  con 
velocità angolare w= 104 rad/s attorno al suo asse. 
Il cilindro è sottoposto a un campo B, uniforme,  di modulo 1 
T,  diretto  lungo  l'asse  del  cilindro.  Per  effetto  della 
rotazione  e  della  forza  di  Lorentz  che  agisce  sulle  cariche  a
nasce all'interno del conduttore un campo elettrico E radiale 
e una distribuzione di carica (di volume  e superficiale ).   B
Si  chiede  di  calcolare:  (i)  la  carica  all'interno  e  sulla 
superficie del cilindro; (ii) il campo magnetico addizionale, 
prodotto  dalla  rotazione,  all'interno  e  all'esterno  del 
cilindro.  Suggerimenti:  per la prima domanda si consideri  
che all'equilibrio non scorre corrente nel conduttore, dunque  
E+v  x  B  =  0.  Per  la  seconda,  si  consideri  ogni  guscio 
cilindrico  in  cui  si  può  dividere  il  conduttore  come  un 
solenoide.

Compito di Elettromagnetismo 2 Febbraio 2016 
SOLUZIONE DELL'ESERCIZIO 2

Q1

R1 -Q1
E
Q3 -Q3
Q2
R2
-Q2

A regime non passa corrente nei condensatori e la loro carica  è costante nel tempo.
Dato   che   all'inizio   erano   scarichi   il   conduttore   entro   il   tratteggio   in   figura   rimane
elettricamente neutro, dato che è isolato.

Dunque: 
−Q 3−Q 1 +Q2 =0→Q3 =Q2 −Q1 (1)
La circuitazione del campo  nelle due maglie dei condensatori dà:

Q 3 Q1
i R1+ =  (2)
C3 C1
Q Q
i R 2= 3 + 2  (3)
C3 C2

E
La corrente è determinata dal generatore:  i= =3.75 mA
R 1+ R 2

Sommiamo e sottraiamo ambo i membri di (2) e (3)  ed eliminando  Q3  dalla (1): 
Q Q
i( R 1 + R 2)=15= 1 + 2 1 2 1 2
C1 C2 con:  A= + , B= +
C1 C 3 C2 C3
i( R 1−R 2 )=−7.5= A Q1−B Q2
Risolvendo, risulta:
Q1=15.58 m C ,  Q2=21.63 m C Infine:  Q3=6.05 m C

Compito di Elettromagnetismo 2 Febbraio 2016 
SOLUZIONE DELL'ESERCIZIO 3

Come suggerito nel testo:  E=−v×B=−w B r . 
Si trascurano inoltre gli effetti ai bordi, cioè il cilindro si considera indefinito
Dunque  dalla forma differenziale del Teorema di Gauss ρ=ϵ0 div E=−2 ϵw B
Lo stesso risultato di trova applicando la forma integrale. Infatti considerando una
superficie cilindrica di raggio r<a:
Q ρ 2
E(r )2 π r l= interna
ϵ 0 = ϵ0 π r l
quindi:
2
−w Br 2 π r l=ρ π r l → ρ=−2 ϵ 0 w B
l è l'altezza del cilindro. Qui si è supposto che la densità di carica sia uniforme (cosa
che è stata suggerita durante il compito)
Notare che dal Teorema di Gauss segue anche che il campo elettrico è nullo al di fuori
del cilindro, infatti per r>a
Q
E(r )2 π r l= interna
ϵ 0 =0 essendo il cilindro elettricamente neutro

Anche la carica di superficie può essere calcolata in due modi. Il primo modo sfrutta la
neutralità. La carica totale del cilindro deve essere nulla:
−ρ
σ 2 π a l+ρ π a2 l=0 →σ= a=ϵ0 w B a
2
  Il secondo metodo consiste nell'applicare le condizioni di continuità sulla superficie
del cilindro (Teorema di Coulomb):
E(a +)− E(a -)= ϵσ
0
E(a+)=0 dato che il campo è nullo fuori del cilindro, come abbiamo detto.
−E(a-)=w B a= ϵσ → σ=ϵ0 w B a
0

Calcoliamo ora il campo magnetico. Possiamo considerare ogni guscio  cilindrico come
un solenoide indefinito.
Calcoliamo la corrente per unità di lunghezza in un guscio di raggio r. La carica per
unità di lunghezza è:
dq /l=2 π r dr ρ Essa compie un giro ogni  T=2π / w . La corrente è quindi:
di /l=ρw r dr
Il campo dovuto a ogni guscio è quindi, all'interno del guscio stesso:
dB=m0 ρ w r dr
Analogamente il campo dovuto alla carica superficiale, è all'interno del cilindro:
B=m0 σ w a
Consideriamo allora un punto del cilindro a distanza r<a dall'asse. Il campo magnetico
sarà dato dalla somma dei contributi dei solenoidi a distanza maggiore di r.
 Quindi:
a 2 r2 a2 r 2
a
(
B(r )=∫r m0 ρ w r dr +m0 σ w a=m0 ρ w )
2 2 (
− +m0 σ w a=m 0 ρ w ) ( )
− +m 0
2 2
−ρ
2
a wa

Compito di Elettromagnetismo 2 Febbraio 2016 
2
r
B(r )=−m0 ρ w =m 0 w2 B r 2 r <a
2

Il   campo  per  r>a  è   nullo   dato  che   siamo  fuori   da   tutti   i   solenoidi.   C'è   quindi   una
discontinuità come tutte le volte che abbiamo una corrente superficiale.

a B(r)
r

Compito di Elettromagnetismo 2 Febbraio 2016 
SOLUZIONE DELL'ESERCIZIO 1

R i
l
L B
k
v

Scegliendo il verso positivo della velocità verso destra, il verso positivo della corrente
orario si ha l'equazione del moto e la legge del circuito:
ma=−kx−iBl

di
iR+ L =Blv
dt
Ponendo  R=0  si ricava la derivata della corrente:
di Blv
=
dt L
Derivando l'equazione del moto si ottiene un'equazione in v:
d2 v di B 2 l2
m 2 =−kv − Bl=−k v− v
dt dt L
che è l'equazione di un oscillatore armonico:
d2 v 2 2 k B2 l 2
+w v =0 w = +
dt 2 m mL
la     soluzione   si   trova   imponendo   le   condizioni   iniziali,   la   velocità     iniziale   è   v 0 .
L'accelerazione iniziale  è nulla dato che all'istante  t=0     non passa corrente e la
molla è a riposo:  v =v 0 cos w t
v
Integrando nel tempo si ottiene  x= w0 sin w t
di Blv Bl
Infine,  integrando la relazione = , si ottiene  i= x
dt L L
Da queste relazioni si verifica che l'energia totale del sistema è uguale in ogni istante
all'energia cinetica iniziale:
1 1 1 1
m v 2 + k x 2 + Li2= m v 20 che è quello che ci aspettiamo che succeda dato che non c'è
2 2 2 2
né attrito  né resistenza elettrica

Compito di Elettromagnetismo 2 Febbraio 2016 

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