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FAR DA SÉ

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FARE LO STAMPO GETTARE IL VASO


Incollando insieme numerosi blocchi di polistirolo si ottiene un I due stampi, prodotti nello stesso modo, sono spalmati di si-
cubo dal quale far nascere lo stampo che ci serve in due metà. licone per evitare che il cemento si attacchi e chiusi con l’aiuto
Dopo aver appoggiato il pezzo ai riscontri si accende l’alimen- di cinghie con tensionatore. Sulla bocca si monta il maschio di
tatore e si ruota, da sotto il piano, l’albero con il filo metallico poliuretano e si getta il cemento dal fondo. Dopo un giorno si
rovente. Il processo si ripete sui blocchi superiori con un altro toglie il maschio e, delicatamente si aprono gli stampi per
filo sagomato per la parte alta del vaso. liberare il vaso.

1. Macchine speciali
per tagliare polistirolo
La lavorazione del polistirolo e delle altre resine espanse apre molte strade nel settore
degli stampi, ma è necessario attrezzarsi con macchine molto diverse dalle solite. LA FRESA SULLA COLONNA
Sempre partendo, come è nostra abitudine, da quello che c’è a portata di mano DA TRAPANO
1. Nell’ottica di riutilizzare gli attrezzi che esistono già modifi-

G li isolanti espansi sembrano di facile lavora-


zione, ma come possiamo ricavarne una for-
ma complessa? il filo rettilineo caldo è un punto
lUna ruota munita di freno elettromagnetico re-
cuperata da un vecchio macchinario è il cuore
del nostro tornio multifunzione. Si rimuove l’elet-
chiamo la flangia del supporto a colonna per trapano.
2. La modifica è necessaria per aumentare la distanza tra
colonna e flangia di attacco. Allo scopo prepariamo un tubo
di partenza per i primi esperimenti: bisogna co- tromagnete e si monta l’albero con i cuscinetti con una boccola di ottone e una lunga vite M8 che lo attraversa
e va ad inserirsi nel foro originale del supporto.
struire un archetto della misura adatta e trovare su di un piano di multistrato ampio e solido: il
3. La flangia ha un foro da 43 mm adatto sia al trapano che alla
un alimentatore a bassa tensione regolabile per supporto si usa prima come sostegno per l’ap- fresatrice. Allentando la vite M8 è possibile ruotare l’utensile
scaldare il filo senza fonderlo. Le figure di rota- parecchiatura di taglio a filo caldo, adatta per la- per indirizzarlo nel punto prestabilito.
zione, invece, possono essere incise in due modi: vorare superfici interne e poi, con il montaggio 4. Si blocca il supporto a colonna sul piano di multistrato con
tagliando il polistirolo con un filo rigido sagomato del disco, come mandrino per far ruotare i blocchi due viti, accanto ad un disco montato su di un alberino girevole
sulla generatrice della figura da ottenere oppure di poliuretano, durante la tornitura esterna; il cui montaggio è descritto nella pagina seguente.
rimuovendo il materiale da un blocco in rotazione l’utensile in questo caso è una fresatrice montata 5. Lo scopo del disco è di sostenere stabilmente un grosso
pezzo di poliureteano in lenta rotazione mentre la fresatrice ne
con una fresa. Nel primo caso a ruotare è “l’uten- su di una colonna per trapano. Non è necessario incide la superficie. Il processo è piuttosto lento dato che l’uten-
sile” mentre nel secondo è il blocco da lavorare. motorizzare il tornio: la puleggia che spunta nella sile deve esssere riposizionato a mano ogni volta che ha ter-
In entrambi i casi serve un supporto rotante solido parte inferiore del piano è sufficiente per mettere minato il giro, ma il risultato è comunque soddisfacente. Con
e preciso. in rotazione a mano i due accessori.n questo metodo si costruiscono, in due pezzi, i maschi necessari
ad ottenere la cavità dei vasi di cemento.

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FAR DA SÉ FAR DA SÉ
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Macchine speciali per tagliare polistirolo

L’ARCHETTO

IL TORNIO
1. La costruzione di questo tornio molto particolare co-
mincia con il reperimento di un albero montato su cusci-
netti: eliminando la bobina da un freno elettromagnetico
inutilizzato si ottiene un supporto flangiato di facile mon-
dis
taggio.
2. In un pannello di multistrato da 18 mm si pratica un
foro con una sega a tazza abbastanza grande da far passare
il mozzo del supporto. Sfruttando alcuni dei fori già pre-
senti sulla flangia, si fissa il supporto sul lato inferiore
del pannello con alcune viti autofilettanti.
3. La sporgenza dell’albero non è sufficiente per i nostri
scopi per cui si monta un tubo d’acciaio da 3/8” lungo 1. Il taglio e la sbozzatura di grossi blocchi di polistirolo richiede una
300 mm il cui diametro interno è esattamente uguale a attrezzatura proporzionata: per il nostro lavoro serve una struttura simile
quello dell’alberino. a quella di una sega a telaio con, al posto della lama, un sottile filo di
4. Costruiamo la boccola scorrevole partendo da un niples acciaio inox fissato da due viti sui bracci dell’archetto.
di ottone da 3/4”. Foriamo il niples con una punta da 4,3 2. Sul lato opposto del telaio si lega uno spago doppio. Attorcigliandolo
mm e filettiamo con un maschio M5 i due fori diametral- con l’aiuto di una stecca si mette in trazione il filo d’acciaio quanto basta
mente opposti. per mantenerlo rettilineo durante il taglio del blocco. I bracci dell’archetto
5. Uno dei fori filettati serve per inserire una vite a brugola sono più corti sul lato dello spago perchè lo sforzo da applicare per
che blocca lo scorrimento verticale della boccola. Per tendere filo è, in realtà, molto piccolo.
compensare la differenza tra il diametro interno della boc- 3. Si collegano due grossi cavi elettrici, almeno 2,5 mm2 di sezione, ai
cola e quello del tubo abbiamo inserito un secondo spez- fili d’acciaio e all’alimentatore a bassa tensione. Attivando il circuito il
zone di tubo, più grande, che scorre perfettamente in ver- filo diventa incandescente e taglia il polistirolo con grande facilità.
ticale ma si blocca non appena si serra la vite a brugola
6. Ora serve un isolatore adatto a sopportare le alte tem-
perature del filo insieme allo sforzo meccanico dato dal
bloccaggio e dalla spinta esercitata sul polistirolo durante
il taglio. Un pezzo di piastrella, tagliato sacrificando una
vecchia lama da seghetto, è quello che serve. Con la punta
al widia, usata a bassa velocità e senza percussione, si
pratica il foro centrale e con il seghetto le due scanalature
necessarie per guidare il passaggio dei fili .
7. Con due pezzi di piastrella forati su ottiene un efficace
morsetto capace di trattenere in posizione il filo. Per il
bloccaggio si inserisce una vite M5 con una grossa ron-
della nel foro della boccola di ottone.
8. Seguendo una sagoma metallica che rappresenta il
profilo da ottenere, si dà forma a un filo d’acciaio da 1,5
mm facendo in modo che i due capi terminino paralleli a
circa 20 mm di distanza.
9. Sul fondo del pannello di multistrato si fissano due
listelli spessi un paio di centimetri. Il loro scopo è fare
da riscontro al blocco di polistirolo durante il taglio.
10. Su di un lato del pannello, ortogonale rispetto al primo
listello, si fissa dall’esterno una tavoletta alta 120 mm
come riscontro laterale del blocco di polistirolo.
11. Il filo sagomato si blocca sul supporto isolante e se
ne collegano i capi ai cavi che vanno all’alimentatore a
bassa tensione con due morsetti. I cavi devono essere
abbastanza corti per non offrire troppa resistenza al pas-
saggio di corrente ed evitare surriscaldamenti.
12.Per ottenere un buon riscaldamento del filo, di diametro
elevato per ragioni di resistenza meccanica, è necessario
usare un alimentatore a bassa tensione piuttosto potente.
più la tensione è bassa e più il riscaldamento del filo è
efficace.

3 09-2013
FAR DA SÉ

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