13- TECNOLOGIE
CAPITOLO
13
13 TECNOLOGIE DI DEFORMAZIONE
PLASTICA A FREDDO
Sinossi
L
13.1 Taglio e contornatura
e costruzioni aeronautiche convenzionali in
metallo sono costituite da elementi sottili
(pannelli di rivestimento, ordinate, centine) e da I processi di lavorazione a freddo delle lamiere si
possono dividere in base allarea coinvolta nella
deformazione: estesa per le tecnologie di stampaggio
irrigidimenti esili (correnti), i quali danno luogo alla
struttura a guscio, estremamente efficientemente nel (Figura 13.1), concentrata per le tecnologie di piegatura e
sopportare i carichi flessionali/torsionali e, nel tempo di taglio/contornatura (Figura 13.2).
stesso, nel contenere il carico pagante. Dal punto di
vista costruttivo, gli elementi sottili, generalmente
realizzati in lega leggera, sono realizzati a partire da
lamiere piane tramite tecnologie di lavorazione
plastica a freddo (piegatura e stampaggio). Prima di
essere deformate, le lamiere devono essere tagliate e
contornate, in modo da assumere la forma adatta alla
successiva lavorazione. La loro formabilit viene
valutata preliminarmente ed eventualmente migliorata
con opportuni trattamenti termici. Il processo di
deformazione vero e proprio viene scelto anche in base
a considerazioni legate alleconomicit e numerosit
della serie, prendendo in considerazione, in aggiunta
alle classiche tecniche di stampaggio alla pressa con
stampo e controstampo, altre tecnologie peculiari delle
costruzioni aeronautiche, quali lo stampaggio con
cuscino in gomma, la tornitura in lastra ed i vari tipi di Figura 13.1 Tecniche di stampaggio. Lavorazioni a freddo
stretch forming. Ci comporta ladozione di impianti, che interessano una superficie estesa.
stampi e attrezzature particolari. Tutti questi aspetti
costituiscono loggetto del presente capitolo. In particolare, queste ultime costituiscono la fase
preparatoria alle operazioni successive, in quanto
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predispongono la lamiera nelle dimensioni e nella Tabella 13.1 Valore della costante G
forma opportuna. Esse si possono dividere in: TIPO DI METALLO o LEGA G
processi per lottenimento di semilavorati L.L. alluminio della serie 1100 e 5052 0,045
L.L. alluminio della serie 2024 e 6061, acciai inossidabili 0,060
processi per lottenimento di fori
Acciai inossidabili, acciai al carbonio laminati a freddo 0.075
processi per lottenimento di intagli
processi per il controllo dimensionale
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13.2 Formabilit
L
Figura 13.5 Esempi di angoli di taglio sul punzone e a formatura a freddo dei metalli pu sostanziarsi in
sullo stampo.
due modalit di deformazione: lo stiramento e
limbutitura, a seconda della forma della parte da
Caratteristiche salienti di una tipica contornatrice sono:
realizzare; ad ogni modo la formabilit definita come la
potenza testa di contornatura: 5,0 kW capacit di una lamiera di acquisire in maniera
potenza testa di foratura: 1,5 kW permanente la forma voluta senza incontrare fenomeni di
strizione localizzata o di strappamento. A questo fine
raggio brandeggio del braccio: 3m possono essere individuate alcune caratteristiche delle
diametro utensili di fresatura: 12-18mm lamiere metalliche di importanza basilare ai fini
dellapplicabilit delle tecnologie di deformazione plastica
materiale utensili di fresatura: WIDIA
a freddo:
raffreddamento: CO2
deformazione plastica definisce la capacit
regime di rotazione: 5.000 rpm della lamiera di deformarsi uniformemente senza
Metodi alternativi per il taglio delle lamiere (alcuni dei strizioni localizzate (necking): a tal fine sono
quali saranno descritti in capitoli seguenti) sono: auspicabili elevati valori degli esponenti di
incrudimento n e sensibilit alla velocit di
deformazione m;
deformazione allo snervamento si tratta di un
comportamento tipico degli acciai dolci e delle
leghe di alluminio e magnesio, in base al quale
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Lo =(2/360)(R + kT)
ove:
= angolo di piegatura
Figura 13.10 - Curve limite di formatura per diversi R = raggio di piegatura
materiali metallici.
T= spessore della lamiera
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k = costante 0,33 per R < 2T; 0,5 per R > 2T vanno eliminati da lavorazioni di macchina o resi duttili
La deformazione nella lamiera durante la piegatura con trattamenti termici. Infine va tenuta in conto anche
vale: lanisotropia, le cui direzioni principali si deducono
dallorientazione delle cricche generate a seguito di un
= 1/[(2R/T) + 1] cupping test.
al decrescere del rapporto R/T la deformazione delle Poich tutti i materiali posseggono un modulo elastico,
fibre tese esterne cresce e la lamiera pu criccarsi. Il alla rimozione del carico, la deformazione plastica
minimo valore del raggio cui una lamiera pu essere seguita da un ritorno elastico (springback), che riduce
piegata viene generalmente espresso in funzione dello langolo di piegatura e ne aumenta il raggio. Con
spessore della lamiera stessa. Esso dipende dal tipo di riferimento alla Figura 13.12, il ritorno elastico calcolato
materiale e dallo stato di trattamento termico (Tabella approssimativamente in funzione dei raggi iniziale Ri e
13.2). finale Rf come:
Tabella 13.2 - Valori del minimo raggio di piegatura. Ri/Rf = 4(Risn/ET)3 3(Risn/ET) + 1
Dipendenza del raggio minimo di curvatura dal dove sn lo sforzo di snervamento del materiale.
materiale e dai trattamenti termici.
P = (kr LT2)/W
Figura 13.11 - Diagramma del raggio minimo di La costante k assume valori variabili da 0,7 (stampo a U) a
piegatura in funzione della riduzione dellarea a 1,33 (stampo a V). La relazione si applica particolarmente
trazione r.
bene ai casi in cui il raggio del punzone e lo spessore della
lamiera sono molto minori dellapertura dello stampo.
La piegabilit dipende anche dallo stato dei bordi della
lamiera: una superficie rugosa, la presenza di
inclusioni e di incrudimenti locali promuovono
linnesco di cricche di bordo e la rottura i bordi
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s = (1/) fln(di/d1)
ovvero:
Fs = (1/)dit fln(di/d1)
da cui si evince che i valori di s e Fs diminuiscono
con continuit man mano che il punzone penetra nella
lamiera. Nel frattempo, per evitare il cedimento, la
sezione della parete della coppa deve sopportare la
forza Fs(max), ovvero il limite di stampabilit viene Leffetto dellincrudimento pu essere tenuto in conto
raggiunto quando lo sforzo assiale x raggiunge lo tramite una legge costitutiva tipo = Kn: il massimo
sforzo di rottura della parete p, cio: della forza di stampaggio Fs(max) ritardato (rispetto
allazione del punzone) allaumentare dellesponente di
x = p = Fs(max)/2r1t = fln(d0/d1) incrudimento n, mentre il valore di LDR aumenta
Per quanto riguarda il limite di stampabilit, poich la allaumentare dellesponente n e del rapporto = p/ b.
circonferenza della parete impedita a contrarsi a I bordi superiori della coppa stampata generalmente non
causa della presenza del punzone, prevale uno stato di sono continui, ma presentano irregolarit (vedi sotto
deformazione piano y = 0, cosicch LDR = d0(max)/d1 difetti) sotto forma di valli e di creste (earing);
governata dal rapporto delle componenti di sforzo solitamente queste ultime sono quattro, ma possono essere
corrispondenti allo stato piano di deformazione p anche due o otto; sono dovute allanisotropia nel piano: la
(nella parete) e b (nel bordo): loro altezza e posizione sono correlate con R:
= p (y = 0)/ b (z = 0) = ln(LDR) R = (R0 2R45+ R90)/2
Per un materiale isotropo e perfettamente plastico si ha per R = 0 non si formano creste; per R > 0 creste a
p = b e =1, quindi LDR = e = 2,72. In realt, a 0/90, per R < 0 creste a 45. Per evitare lo sfrido, il
causa della presenza di flessione e di attrito, il valore fenomeno dellearing deve essere il pi possibile limitato
di LDR vicino a 2,1 2,2. E possibile tener conto di (valore massimo 4%). Lesito delloperazione di
queste perdite introducendo un fattore correttivo formatura dipende anche da:
nellefficienza della deformazione . Per un materiale
perfettamente plastico, la reale forza e sforzo massimi gioco tra stampo e punzone: generalmente il suo valore
di stampaggio valgono: maggiore (10-25% ca.) dello spessore della lamiera, per
consentirne lispessimento durante lo stampaggio;
Fs(max)(a) = (2r1 f/)ln(d0/d1) raggio di raccordo allentrata dello stampo: se il suo
e valore aumenta (rimanendo per nel range 2t 10t, con t
spessore della lamiera) il valore della forza di stampaggio
x(a) = (f/)ln(d0/d1) pu diminuire anche del 35%. Il lavoro di piegatura della
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D02/4 = d2/4 + dh
ove:
D0 = diametro iniziale della lamiera
d = diametro della coppa
h = profondit della coppa
se si vuole che la coppa abbia un bordo esterno w da
rifilare, allora il diametro di partenza della lamiera :
(D3/D0) = (D3/D2)(D2/D1)(D1/D0)
2
Un terzo metodo per valutare il limite di stampabilit costituito essendo:
dal rapporto tra spessore iniziale e diametro della lamiera t/d0, che
preferibile sia > 1% per evitare grinze. In tutti i casi in cui uno dei
tre criteri di stampabilit non sia soddisfatto, preferibile effettuare R1 = (D0 D1)/D0 = (1 D1/D0) D1/D0 = (1 R1)
loperazione in pi passi successivi, intervallati da trattamenti
termici (tempra o ricottura) per le leghe dalluminio, ricottura per gli
da cui, in conclusione:
acciai.
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%Rtotale = 100[1 (1 R1)(1 R2)(1 R3)] tra lo spessore e il diametro della lamiera. Se verificata
la relazione:
Oltre allo stampaggio vero e proprio, le costruzioni dlamiera dpunzone < 5 tlamiera
aeronautiche spesso adottano altre operazioni
consimili quali: allora loperazione pu essere portata a termine senza
premilamiera, con un risparmio di costo (Figura 13.26);
- stampaggio multiplo: nel caso in cui limbutitura sia
troppo profonda o la forma sia troppo complicata,
loperazione viene svolta in pi passi, inframmezzati
da opportuni trattamenti termici. Generalmente la
massima riduzione (vedi sopra) al primo stampaggio
del 40-45%, ca.30% per il secondo stampaggio,
ca.15% per il terzo stampaggio (Figura 13.24);
Figura 13.25 - Stampaggio inverso. (1) Figura 13.27 - Estrusione per stampaggio. (1)
Posizionamento/serraggio di un pezzo realizzato con un Posizionamento del sistema punzone/lamiera nello stampo
primo stampaggio mediante premilamiera (2) Secondo (2) Estrusione.
stampaggio di tipo inverso.
3
Il premilamiera una parte mobile dello stampo, a forma di cornice.
Esso, movimentato da attuatori secondari, anticipa la discesa del
Figura 13.33 - Schema tipico di una pressa idraulica per punzone e prende contatto con la lamiera lungo il contorno di
applicazioni aeronautiche. questultima. Il premilamiera applica una pressione (lubrificata) non
tanto forte da bloccare del tutto la lamiera, n tanto leggera da lasciarla
completamente libera di scorrere. Cos facendo esso stira la lamiera,
induce ununiforme riduzione dello spessore, evita la formazione di
grinze e la concentrazione delle deformazioni.
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(b)
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= E per t < sn
Figura 13.41 - (a) Elementino infinitesimo per la Figura 13.42 Effetto dellaumento della trazione durante
valutazione del ritorno elastico (b) Andamento delle loperazione di piegatura rispetto alla parte di sezione della
deformazioni di flessione pura, di trazione pura e la loro lamiera sollecitata elasticamente.
somma agenti su una sezione generica interessata da
una operazione di formatura per stiramento. Queste macchine arrivano ad applicare trazioni di 3,2 KN
e i mandrini spinte di 70 KN. Esse possono deformare
Quindi lentit della trazione e del momento flettente lamiere lunghe fino a 10m e spesse fino a 10mm, con
per unit di lunghezza T e M, ovvero di t e f, dipende allungamenti del 5-10% e strizioni del 2-5%.
la completa/incompleta plasticizzazione della sezione
stampaggio con cuscino in gomma lo stampaggio
della lamiera. Nella tecnologia di formatura per
convenzionale alla pressa richiede due attrezzi specifici
stiramento il ritorno elastico in pratica trascurabile.
(lo stampo ed il punzone), molto costosi e non sempre
Infatti, facendo riferimento alle Figura 13.42, Figura
ammortabili con le piccole serie aeronautiche. Sono allora
13.43, Figura 13.44 si nota che, allaumentare della
state sviluppate diverse tecniche che, sfruttando la
trazione, la parte di sezione della lamiera sollecitata
deformabilit e lincomprimibilit degli elastomeri o di
elasticamente trasla verso la superficie interna. Essa
opportuni fluidi (che prendono il posto dello stampo
scompare del tutto quando la trazione diventa
femmina) consentono di risparmiare il costo di un
sufficientemente elevata da deformare plasticamente
attrezzo, aggiungendo talvolta ulteriori potenzialit alla
sia la superficie esterna che quella interna. Perch la
tecnologia.
sezione sia completamente deformata in campo
plastico deve risultare: Il principio generale di funzionamento rappresentato in
Figura 13.48: lelastomero (o il fluido) occupa tutto il
t f > sn volume attorno al punzone e, grazie alla propria
incomprimibilit, applica una pressione idrostatica alla
Nella pratica, il principio generale di formatura per
lamiera, obbligandola ad assumere la forma del punzone
stiramento applicato a macchine del tipo mostrato
stesso.
nelle Figura 13.45-Figura 13.46, atte a produrre bordi
dattacco o, pi specificamente dalle macchine
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(a)
(b)
Figura 13.47 - Altri schemi di tipologie di macchine. Figura 13.49 - Analisi di processo per lo stampaggio con
Schuler, Sheridan, SNCASO o Hufford. cuscino in gomma. (a) forma iniziale/finale di una lamiera
(b) andamento tipico del momento flettente durante la fase
di stampaggio (stage 1) e nel momento in cui lestremit
tocca il punzone (stage 2)
= E 0 per < sn
Figura 13.48 - Principio generale di funzionamento dello = AK(0 + sn)n per > sn
stampaggio con cuscino in gomma.
ove:
Lanalisi del processo schematizzato nella Figura
13.49a,b prende le mosse dalle ipotesi: A = (2/31/2)[(2+r)(1+r)/2(1+2r)]1/2
assenza di scorrimento lamiera/elastomero ed r il rapporto delle deformazioni plastiche medie per
lamiere anisotrope, e sn la deformazione effettiva totale
lamiera in stato piano di deformazione
e la deformazione allo snervamento. La relazione tra
piano neutro coincidente con piano medio deformazione totale e deformazione circonferenziale
sforzi radiali nella lamiera trascurabili espressa come:
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M 2 0yE Ey / Rydy yE
t/2
AK 0 Ay / R sn n ydy
dove t lo spessore della lamiera e yE la posizione
dellinterfaccia tra zona elastica e zona plastica.
Integrando tale relazione si ottiene il legame tra M ed
R in caso di pura flessione. In realt il processo pu
essere diviso nelle due fasi mostrate in Figura 13.49b:
piegatura della lamiera fino a che lestremo libero
tocca lo stampo; conformazione della lamiera contro lo
stampo dovuta alla pressione esercitata
dallelastomero. Il momento flettente in un qualsiasi
punto B posto alla distanza s dallestremo libero vale:
Figura 13.50 - Tecnica Gurin.
tecnica Marform (Figura 13.51) rispetto alla tecnica tecnica Hydroform (Figura 13.52) essa viene spesso
Gurin classica, essa fa uso aggiuntivo di una cornice assimilata alle tecniche Gurin e Marform, ma solo perch
premilamiera mossa da un pistone idraulico: si tratta anchessa richiede lutilizzo di un elastomero, questa volta
quindi di uno stampaggio a duplice effetto anzich a per sotto forma di un diaframma sottile e deformabile
semplice (Gurin). che serve a contenere liquido in pressione. Il
procedimento poi del tutto diverso e richiede luso di
presse speciali.
Figura 13.53 - Tecnica Verson. (a) Posizionamento della tornitura in lastra detta anche spinning in inglese, una
lamiera (b) Iniezione di un fluido in pressione nella tecnologia atta a produrre pezzi medio/grandi (diametro
vescica e successivo stampaggio tramite
punzone/cuscino in gomma (c) Pezzo finito.
max. 6m) di forma assialsimmetrica a partire da una
lamiera piana, utilizzando un mandrino, un rullo e
tecnica Diaform (Figura 13.54) si tratta di un unapparecchiatura assimilabile ad un tornio parallelo. La
processo molto simile alla tecnica Verson, ma tornitura in lastra viene adottata per produrre in piccola
migliorato, in quanto la tavola che porta lo stampo e la serie: ogive di eliche, corpi cilindrici e anulari per
lamiera si solleva idraulicamente, riducendo cos la turboreattori, coni di missili, serbatoi alari e destremit,
corsa della vescica, limitandone la deformazione ed cerchi ruota. Possono anche essere realizzati componenti
allungandone la vita operativa. Di seguito vengono con sotto-squadro (a patto di utilizzare un mandrino
riportate alcune caratteristiche tipiche della tecnica smontabile) o semi-lavorati da stampare ulteriormente alla
Diaform: pressa. Sono facilmente torniti in lastra (con profondit
almeno pari al diametro) le leghe leggere dalluminio e gli
pressione nella vescica 45 MPa acciai dolci ed inossidabili. Altri metalli possono dover
capacit della pressa 180 MN essere lavorati a caldo. In dipendenza della morfologia e
del dimensionamento del pezzo finito, si usa suddividere
superficie utile 1,2x3,0m la tornitura in lastra in tre metodologie specializzate:
spessore della vescica 10mm tornitura in lastra convenzionale (Figura 13.55Figura
spessore dello strato in gomma 150mm 13.55) un disco di lamiera tenuto contro lestremit di
un mandrino rotante (in legno o vetroresina) avente la
ritmo produttivo 30
forma interna del pezzo da realizzare, mentre un utensile
cicli/ora
applica una pressione tale da deformare la lamiera,
In conclusione si pu affermare che, in base al criterio conformandola alla superficie del mandrino. Il processo
della qualit dei pezzi, i processi Hydroform e Verson comporta diverse fasi, che possono essere svolte
sono preferibili alle tecniche Gurin e Marform, in manualmente o automaticamente (CNC). Poich non si
quanto la pressione esercitata da un fluido anzich verifica apprezzabile riduzione di spessore, il diametro
dalla gomma ed quindi perfettamente idrostatica iniziale della lamiera viene calcolato assumendo il volume
(uniforme e perpendicolare in ogni punto). In base costante;
invece al criterio della profondit e della complessit
fluotornitura (Figura 13.56) il pezzo viene formato sul
dellimbutitura, sono preferibili i processi Marform ed
mandrino non pi a causa di una deformazione di
Hydroform rispetto alle tecniche Gurin e Verson. Il
processo Hydroform il migliore in assoluto, in
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flessione, ma di taglio; il metallo fluisce plasticamente deformazioni che si vengono a creare, il processo
e subisce una forte riduzione di spessore (fino al 75%). fortemente esotermico e necessita di un sistema di
lubrificazione e raffreddamento;
fluotornitura di tubi (Figura 13.57) la tecnica utilizzata
per ridurre lo spessore ed aumentare la lunghezza di un
tubo in conseguenza dellazione di un rullo che preme il
metallo su di un mandrino cilindrico rotante. Si pu avere
fluotornitura di tubi interna o esterna, diretta o inversa
(come per lestrusione). La tecnica simile alla
fluotornitura, ma il semilavorato di partenza un tubo
anzich un disco: la riduzione di spessore r viene
comunque calcolata nello stesso modo. Questa tecnica
serve per produrre recipienti in pressione, componenti di
missili e turboreattori e gli alberi di compressori e delle
Figura 13.55 - Tornitura in lastra convenzionale. (a)
Serraggio della lamiera sul mandrino (b) e (c) turbine dei motori a reazione (ad esempio lalbero del
Deformazione della lamiera tramite un opportuno compressore del motore Rolls-Royce Olimpus del
utensile. supersonico civile Concorde prodotto per forgiatura e
poi per fluotornitura.
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forgiatura. Il componente di Figura 13.58 pu venir John Wiley & Sons, Inc., Hoboken New Jersey, 2007.
prodotto sia per imbutitura profonda che per tornitura [5] Guibert, M.P.:
in lastra, con costi dei due processi significativamente Fabrication des Avions et Missiles
diversi: gli stampi per imbutitura profonda sono infatti Dunod, Parigi, 1960.
costituiti da molti componenti ed i loro costi sono
molto pi alti del semplice mandrino necessario ad una
[6] Hu, Jack:
tornitura in lastra. Di conseguenza, lammortamento
dello stampo pi gravoso per piccole serie Mechanics of Sheet Metal Forming
produttive, quali di solito sono quelle aeronautiche. Elsevier Butterworth-Heinemann Londra, 2002.
Daltra parte, questo componente pu essere realizzato
per imbutitura molto pi velocemente rispetto alla [7] Kalpakijan, S., Schmid, S.R.:
tornitura in lastra (ancorch automatizzata); Manufacturing Engineering and Technology
questultima tecnica richiede inoltre manodopera pi
Prentice-Hall, Inc., Upper Saddle River New Jersey, 2001.
qualificata. In considerazione di tutto ci, per il caso
specifico, il punto di break-even corrisponde a circa
700 unit prodotte: la tornitura in lastra conveniente [8] Mielnik, E.M.:
per numerosit minori, limbutitura per serie Metalworking Science and Engineering
produttive pi numerose. McGraw-Hill, Inc., New York, Parigi, 1991.
Bibliografia