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Note addizionali corso di Metodi Matematici per

la Fisica
Domenico Giuliano
March 21, 2015

1 Convergenza uniforme di una serie di funzioni


continue di variabile complessa uniformemente
di Cauchy su di un dominio D
Sia assegnata una successione {fn }n∈N tale che:

• fn (z) sia una funzione analitica nel dominio D ∀n ∈ N ;

• La successione sia uniformemente di Cauchy, vale a dire

∀ > 0 ∃m ∈ N : dFr D (fm , fm0 ) <  , ∀m, m0 > m

con la distanza uniforme in Fr D definita come

dFr D (f, f 0 ) = sup |f (z) − f 0 (z)|


z∈Fr D

Allora si dimostra il seguente teorema di Weierstrass:

• {fn }n∈N converge uniformemente in D ad una funzione f (z);


• f (z) è analitica in D;
0
• {fn }n∈N converge uniformemente ad f 0 (z) in ogni dominio D0 ⊂ D.

Si cominci a porre, per semplicità, γ ≡ Fr D. Ovviamente γ è un compatto.


Quindi, per il teorema di Heine, ciascuna fn (z), essendo continua su γ, è ivi
uniformemente continua, vale a dire:

∀ > 0 ∃δ > 0 : |z − z 0 | < δ ⇒ |fn (z) − fn (z 0 )|

Cominciamo con il dimostrare che fn converge uniformemente ad una funzione


f (z) uniformemente continua su γ. Sia z ∈ γ e si consideri la successione di
numeri complessi {fn (z)}n∈N . Siccome si ha

|fm (z) − fm0 (z)| ≤ dγ (fm , fm0 ) , ∀m, m0 ∈ N

1
allora il fatto che {fn }n∈N sia uniformemente di Cauchy in γ implica che
{fn (z)}n∈N è una successione fondamentale di numeri complessi ∀z ∈ γ. Sic-
come C è completo, allora si ha che

∀z ∈ γ ∃lz ∈ C : lz = lim fn (z)


n→∞

Si definisca la funzione limite puntuale di {fn }n∈N su γ come

f : z ∈ γ −→ f (z) = lz

Mostriamo che f (z) è uniformemente continua su γ. A questo scopo, si ponga


 > 0. Si vuole verificare che ∃δ > 0 tale che |z − z 0 | < δ ⇒ |f (z) − f (z 0 )| < . Si
considerino, allora, tre indici l, n, m (da fissare a seguire) e si usi ripetutamente
la ben nota disuguaglianza relativa al modulo della somma di numeri complessi
per concludere che

|f (z)−f (z 0 )| ≤ |f (z)−fl (z)|+|fl (z)−fm (z)|+|fm (z)−fm (z 0 )|+|fm (z 0 )−fn (z 0 )|+|fn (z 0 )−f (z 0 )|

Per la condizione di Cauchy uniforme su {fn }n∈N si ottiene che ∃m ∈ N tale
che dFrD (fm , fm0 ) < /5 , ∀m, m0 > m . Si scelga m > m nell’equazione
precedente. Usando l’uniforme continuità di fm , si determini δ tale che

|fm (z) − fm (z 0 )| < /5 , se |z − z 0 | < δ

Dalla definizione di limite puntuale si ha che

∃ ν1 ∈ N : |f (z) − fn (z)| < /5 , ∀n > ν1


∃ ν2 ∈ N : |f (z 0 ) − fn (z 0 )| < /5 , ∀n > ν2

Si ponga, allora, l > max{m , ν1 } ed n > max{m , ν2 }. Si ottiene, se |z−z 0 | < δ,

|f (z) − f (z 0 )| ≤ |f (z) − fl (z)| + |fl (z) − fm (z)| + |fm (z) − fm (z 0 )| + |fm (z 0 ) − fn (z 0 )| + |fn (z 0 ) − f (z 0 )|
≤ |f (z) − fl (z)| + dFrD (fl , fm ) + |fm (z) − fm (z 0 )| + dFrD (fm , fn ) + |fn (z 0 ) − f (z 0 )| < 5(/5) = 

che era quanto dovevasi dimostrare. Il prossimo passaggio è la verifica che fn


tende uniformemente ad f se n → ∞, vale a dire, che

lim dFrD (f, fn ) = 0


n→∞

Questa proposizione si dimostra per assurdo, negando la tesi del teorema, il che
comporta che ∃η > 0 tale che ∀M ∈ N si ha che ∃m > M e ∃zm ∈ D tale che
|f (zm ) − fm (zm )| ≥ η. Per verificare l’assurdo, cominciamo col notare che, dalla
condizione di Cauchy uniforme, si ha che ∃mη/2 tale che dFrD (fm , fm0 ) < η/2
∀m, m0 > mη/2 . Si scelga, allora, M > mη/2 e si consideri la disuguaglianza
(valida qualunque sia n)

|f (zM ) − fM (zM )| ≤ |f (zM ) − fn (zM )| + |fn (zM ) − fM (zM )|

Dalla condizione di limite puntuale, limn→∞ fn (zM ) = f (zM ), si ottiene che

2
η
∃νη/2 ∈ N : ∀n > νη/2 , |f (zM ) − fn (zM )| <
2
Sia n > max{mη/2 , νη/2 }. Si ottiene, allora

η ≤ |f (zM ) − fM (zM )| ≤ |f (zM ) − fn (zM )| + dFrD (fn , fM ) < η

che, ovviamente, è un assurdo. Questo completa la dimostrazione della conver-


genza uniforme di {fn }n∈N and f .
Passando alla dimostrazione del teorema di Weierstrass, notiamo che, usando
la rappresentazione integrale di Cauchy, possiamo definire una funzione analitica
in D, f (z), data da
I
1 f (z 0 )
f (z) = dz 0
2πi FrD z − z 0

Vogliamo dimostrare che {fn (z)} converge uniformemente ad f (z) su D. A tale


scopo, notiamo che, per un ben noto corollario della formula integrale di Cauchy,
si ottiene

maxz∈D |f (z) − fn (z)| = maxz∈FrD |f (z) − fn (z)| = dFrD (f, fn )

da cui si ottiene immediatamente che la convergenza uniforme di fn ad f su


FrD implica la convergenza uniforme su tutto D. Passiamo ora a dimostrare
che, in ogni dominio D0 ⊂ D, è possibile passare al limite sotto il segno di
derivata. A tale scopo, poniamo z ∈ D0 e definiamo il numero reale σ, positivo
e indipendente da z, in modo che sia σ = maxz∈D0 ;w∈FrD |z − w|. Usando la
formula integrale di Cauchy per le derivate, si ottiene

I
0 1 fn (w)
fn (z) = dw
2πi FrD (w − z)2
I
0 1 f (w)
f (z) = dw
2πi FrD (w − z)2

È immediato verificare, allora, che si ottiene

I  
1 fn (w) − f (w)
0 0
maxz∈D0 |fn (z) − f (z)| ≤
maxz∈D0 dw
2π FrD (w − z)2
`[FrD] `[FrD]
≤ maxw∈FrD |fn (w) − f (w)| = dFrD (f, fn )
2πσ 2 2πσ 2
con `(γ) pari per definizione alla lunghezza della curva γ. Quindi, la dimostrazione
cercata si ottiene immediatamente dall’osservazione che fn converge ad f uni-
formemente su FrD. Questo teorema sarà fondamentale per dimostrarne uno di
ancor maggiore importanza relativo alle serie di potenze.

3
2 Serie di potenze
Il concetto
P∞ preliminare da definire è quello di serie di funzioni di variabile comp-
lessa n=0 fn (z). A tale scopo, assegnata, per l’appunto, la successione di fun-
zioni {fn (z)}n∈N , tutte analitiche nel medesimo sottoinsieme X di C (dominio o
regione), definiamo successione delle somme parziali {SM }M ∈N la successione il
PM
cui termine M -mo è definito come la funzione analitica SM (z) = j=0 fj (z). Se
esiste, definiamo somma della serie di termine generale fn il limite limM →∞ SM
(ovviamente tale limite potrà esistere nel senso della convergenza puntuale, della
convergenza uniforme, etc.), e indicheremo la somma stessa come

X X
M
fn (z) ≡ lim SM (z) = lim fj (z)
M →∞ M →∞
n=0 j=0

È importante notare come alcune proprietà delle successioni come, per esempio,
la condizione di Cauchy, vengano riscritte, quando applicate a serie di funzioni.
Per esempio, la condizione di Cauchy uniforme per la serie S(z) si scrive

∀ > 0 , ∃m ∈ N : ∀M, M 0 > m , dX (SM , SM


0
)<

È immediato verificare che, se, per esempio, M 0 > M , allora la condizione di


Cauchy equivale a scrivere
X
p
∀ > 0 , ∃m ∈ N : ∀M m , ∀p ∈ N , supz∈X | fM +j (z)| < 
j=1

Quindi, a norma della disuguaglianza


X
p X
p
| fM +j (z)| ≤ |fM +j (z)|
j=1 j=1
P∞
si trova che condizione sufficiente perché
P∞ n=0 fn (z) sia uniformemente di
Cauchy su X è che tale sia la serie n=0 |fn (z)|. Tenendo presente quanto
detto sopra, consideriamo una classe specifica di serie di funzioni, nella quale si
pone fn = an (z − z0 )n , con z0 ∈ C e {an }n∈NP∞successione assegnata di numeri
complessi. La serie corrispondente si scrive n=0 an (z − z0 )n e si chiama serie
di potenze di punto iniziale z0 e coefficienti an . Nel seguito concentreremo la
nostra attenzione sulle serie di potenze. Prima di entrare nello specifico di di-
mostrazioni generali su serie di potenze, risulta utile considerare l’interessante
caso della serie geometrica
P∞di punto iniziale z0 , definita dalla condizione an = 1,
forall n, ossia S(z) = n=0 (z − z0 )n . A meno di una traslazione (che è una
trasformazione analitica), si può, in piena generalità, discutere le proprietà della
serie geometrica per z0 = 0. Nel caso della serie geometrica, è possibile dare
un’espressione esplicita per l’M a somma parziale, ossia

X
M
1 − z M +1
SM (z) = zn =
n=0
1−z

Risulta, quindi, evidente che S(z) converge ∀z tale che |z| < 1. Ciò posto,
mostriamo che S(z) risulta uniformemente di Cauchy su CR , circonferenza di

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centro l’origine e raggioPR, ∀R < 1. A norma di quanto mostrato sopra, basta

dimostrare che la serie n=0 |z|n è uniformemente
P∞ Pdi Cauchy su CR . Questo è

ovvio, visto che, per z ∈ CR , si ottiente n=0 |z|n n=0 Rn , che senza dubbio
converge per R < 1. Siamo, quindi, nelle ipotesi del teorema di Weierstrass
applicato alla successione delle somme parziali {SM }M ∈N , da cui concludiamo
che la serie geometrica converge uniformemente in ogni cerchio chiuso di centro
l’origine e raggio R < 1. P∞
Ciò posto, mostriamo che, data la serie di potenze S(z) = n=0 an z n , se
essa converge per z = z̄, allora converge per z = w, ∀|w| < |z̄|. Per dimostrare
tale teorema,
P∞ cominciamo con il dimostrare il seguente teorema intermedio
1: ”Se n=0 an z̄ n , allora limM →∞ aM z̄ M = 0”. Per dimostrare tale teorema,
basta osservare che
X
M X
M −1 ∞
X ∞
X
lim aM z̄ M
= lim { an z̄ −
n
an z̄ } =
n
an z̄ − n
an z̄ n = 0
M →∞ M →∞
n=0 n=0 n=0 n=0

Detto questo, dimostriamo il teorema intemedio 2: ”limM →∞ aM z̄ M = 0


implica la limitatezza della successione {aM z M }M ∈N0 , ossia, ∃ρ > 0 tale che
|aM z̄ M | ≤ ρ, ∀M ∈ N . Infatti, si ha che

lim aM z̄ M ⇒ ∀ > 0 ∃ν ∈ N : |aM z̄ M | < , ∀M > ν


M →0

Fissato  e determinato ν come sopra, basta porre

ρ = max{|a0 z̄ 0 |, |a1 z̄ 1 |, . . . , |aν z̄ ν |, }

Ovviamente, ρ ≥ |aM z̄ M |, ∀M = 0, 1, . . .. Posto, ora, |w| < z̄, si ottiene



X  w M +j X p
Xp
p p
 M +j
M +j w
X w M +j
| aM +j w M +j
|= aM +j z̄ M +j ≤ a z̄ ≤ρ
z̄ M +j z̄ z̄
j=1 j=1 j=1 j=1

P∞ n
A questo punto, la convergenza della serie geometrica n=0 wz̄ implica che
la serie sia di Cauchy, da cui l’asserto. Questo garantisce che la serie di potenze
converge puntualmente nel cerchio aperto di centro 0 e raggio |z̄|. Più in gen-
erale, la convergenza di una serie di potenze si ha sempre all’interno di cerchi
e, come andiamo ad argomentare nel seguito, la convergenza è uniforme in ogni
cerchio chiuso di raggio R < |z̄|. La dimostrazione, infatti, avviene banalmente,
usando le medesime maggiorazioni
P∞ usate
n sopra ed invocando la condizione uni-
forme di Cauchy per la serie n=0 wz̄ .

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