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Vertebre toraciche
• Prima vertebra toracica: reagisce appena ignoriamo i nostri limiti quando facciamo
sport, quando lavoriamo o quando realizziamo i semplici sforzi quotidiani. Implica
difficoltà respiratorie.
• Seconda vertebra toracica: perde l’equilibrio quando non esprimiamo le nostre
emozioni e si manifesta tramite dolori al cuore e ai polmoni.
• Terza vertebra toracica: anche questa è collegata alle funzioni respiratorie e al petto.
• Quarta vertebra toracica: ha a che vedere con il piacere, con le tentazioni e con i
desideri insoddisfatti. Ciò può provocare problemi alla cistifellea.
• Quinta vertebra toracica: i problemi di questa vertebra sono collegati alla sensazione di
perdita di controllo e si manifestano tramite disturbi epatici e del sangue.
• Sesta vertebra toracica: se non è in buone condizioni, scatena problemi di stomaco.
• Settima vertebra toracica: reagisce quando non si dorme abbastanza e se non si è rilassati.
• Ottava e nona vertebra toracica: si trovano all’altezza del diaframma e lo “gestiscono”. Se si
ha molta paura o si prova insicurezza, è la prima zona che ne risente. Le malattie della milza,
le allergie o l’orticaria sono le reazioni più comuni.
• Decima vertebra toracica: una profonda insicurezza scatena dolori ai reni.
• Undicesima vertebra toracica: è collegata al sistema nervoso e può scatenare malattie
cutanee come l’acne o l’eczema.
• Dodicesima vertebra toracica: uno squilibrio di questa vertebra scatena problemi intestinali,
dolori articolari, disturbi delle tube di Falloppio e una circolazione linfatica carente.
Vertebre lombari
• Prima vertebra lombare: può causare patologie dell’intestino e del colon, come la stitichezza
o la dissenteria.
• Seconda vertebra lombare: la solitudine e la timidezza influiscono su questa vertebra che,
quando non si trova in condizioni ottimali, provoca vene varicose, dolori all’addome e
appendicite.
• Terza vertebra lombare: quando si devono affrontare problemi familiari, ciò si manifesta
tramite dolori degli organi riproduttivi, della vescica e delle ginocchia. È anche causa di
artrite.
• Quarta vertebra lombare: implica dolori del nervo sciatico e, nel caso degli uomini, problemi
alla prostata.
• Quinta vertebra lombare: patisce le conseguenze della gelosia e del dispiacere e provoca
dolori nelle gambe, nelle ginocchia e nei piedi.
Vertebre sacrali
• Prima, seconda e terza vertebra sacrale: scatenano problemi sessuali.
• Quarta e quinta vertebra sacrale: sono collegate a dolori e problemi di fertilità, herpes, cisti,
calcoli renali, diarrea e stitichezza.
Per concludere, il coccige, che è considerato il centro dell’energia corporea, poiché è qui che si
trova il primo chakra, può scatenare problemi intestinali, urinari, riproduttivi, circolatori e digestivi.
Generalità
I primi sette nervi cervicali (da C1 a C7) escono dal canale vertebrale
sopra la rispettiva vertebra cervicale (C1 esce superiormente alla prima
vertebra cervicale, C2 sopra alla seconda, ecc.): il primo nervo cervicale
esce nello spazio delimitato dall'osso occipitale e dall'atlante; dal secondo
al settimo nervo cervicale passano nel foro delimitato dalla vertebra di
numero precedente e quella di numero corrispondente (il nervo C2 esce tra
C1 e C2); l'ultimo nervo cervicale, C8, esce attraverso il foro delimitato
dall'ultima vertebra cervicale e dalla prima vertebra toracica.
Tutti gli altri nervi spinali fuoriescono da sotto la vertebra corrispondente.
Dei dodici nervi toracici i primi undici escono attraverso il foro delimitato
dalla vertebra di numero corrispondente e dalla vertebra di numero
seguente (il nervo T1 esce tra T1 e T2), il dodicesimo esce attraverso il
foro delimitato dall'ultima vertebra toracica e dalla prima vertebra
lombare.
Dei cinque nervi lombari i primi quattro escono attraverso il foro
delimitato dalla vertebra di numero corrispondente e dalla vertebra di
numero seguente, l'ultimo attraverso il foro delimitato dall'ultima vertebra
lombare e l'osso sacro.
Dei cinque nervi sacrali i primi quattro escono attraverso i corrispondenti
fori sacrali, tranne l'ultimo, che esce tra l'osso sacro e il coccige.
Solo il primo paio dei nervi coccigei merita considerazione, in quanto gli
ultimi due sono rudimentali; esso emerge lateralmente al coccige ed esce
tra la prima e seconda vertebra coccigea.
Struttura dei nervi spinali
Ogni nervo è avvolto da tre strati di tessuto connettivo:
• Epinevrio: costituito da collagene, si continua con la dura madre che
avvolge il midollo spinale
• Perinevrio: suddivide il nervo in piccoli compartimenti contenenti
fasci di assoni, detti fascicoli
• Endonevrio: le fibre connettivali circondano i singoli assoni; ospita le
diramazioni dei capillari che forniscono le sostanze nutritive agli
assoni e alle cellule di Schwann.
I rami dorsali
I rami posteriori sono nervi misti, di cui i principali sono i primi tre
cervicali:
• il nervo sottocipitale, motorio, per i muscoli della nuca
• il nervo grande occipitale, misto, per i muscoli della nuca e per la
pelle della regione occipitale
• il nervo piccolo occipitale, misto, che si distribuisce ai muscoli e alla
pelle della regione occipitale.
I rami ventrali
Prima di formare i plessi, i rami ventrali danno due diramazioni che
terminano nel ganglio simpatico (questi gangli connettono un nervo sopra
con uno sottostante formando la catena paravertebrale).
I plessi dei rami ventrali sono:[1]
• Il plesso cervicale, dato dai primi quattro nervi cervicali. L'ultimo si
anastomizza col plesso brachiale.
• Il plesso brachiale, dato dai nervi cervicali dal quinto all'ottavo, e dal
primo toracico, oltre rami del plesso cervicale e del secondo nervo
toracico. Dà origine, tra gli altri, ai nervi radiale, mediano e ulnare.
• Il plesso lombare, dato dai primi quattro nervi lombari, con rami dal
dodicesimo intercostale. Dà origine, tra gli altri, al nervo femorale.
• Il plesso sacrale, dato dal tronco lombosacrale (nervi quarto e quinto
lombare) e dai primi tre sacrali. Dà origine, tra gli altri, al nervo
ischiatico.
• Il plesso pudendo, costituito da parte del secondo e dai terzo e quarto
nervi sacrali. Dà origine tra gli altri al nervo pudendo.
• Il plesso coccigeo, formato dal quinto nervo sacrale e dal primo
coccigeo, generalmente con un contributo del quarto sacrale.
https://psicoadvisor.com/diritti-negati-nellinfanzia-e-ripercussioni-in-
eta-adulta-15369.html
Schizoide
Allo schizoide è stato negato il diritto di esistere. Ha incontrato un
ambiente freddo ed ostile, una madre rifiutante e che non lo vuole
inconsciamente. Se pensiamo agli stili di attaccamento teorizzati da
Bowlby dobbiamo pensarlo con un sistema di attaccamento disorganizzato
o ansioso evitante nei casi meno gravi.
Ha risposto all’odio della madre attraverso il ritiro dall’intimità con lei
prima di tutto e dal mondo in generale. Ha avuto il terrore di incontrare gli
occhi della madre quindi si è ritirato e non potendo reggere quel
sentimento di angoscia si è staccato dal corpo per vivere nel mondo
delle idee come forma di compromesso.
C’è un ritiro nel corpo proprio a livello energetico che specialmente
riguarda tutte le zone di contatto: gambe, braccia, mani, piedi e testa. È
spesso dissociato dal corpo e fugge nel mondo delle idee, è un
intellettuale: questo gli garantisce l’evitamento delle sensazioni corporee.
Il lavoro corporeo con gli schizoidi è molto difficile. Ci vuole tanto tempo
prima che lo schizoide contatti sensazioni a livello fisico.
Orale
All’orale è stato negato il diritto di essere amato e nutrito. È un bambino
che si è proteso per ricevere amore fino allo sfinimento delle sue forze
e non ha trovato risposte né qualcuno che ha nutrito questo suo
bisogno. Si presenta fisicamente scarico, senza energie, con il bacino che
scivola in avanti. Ricorda un sacco vuoto perché ha sperimentato il vuoto
di amore.
Di fronte all’assenza di risposta al suo protendersi posso avvenire due
cose:
Nel primo caso, impara a non chiedere perché sa che dall’altra parte
non otterrà risposta. Nega i suoi bisogni, si sforza di essere
indipendente ma non ha l’età per esserlo perché è ancora molto
piccolo (parliamo di bambini dai 6 ai 18 mesi). Quindi da adulto si
relazionerà alle persone ancora quel senso di vuoto attivo e avrà la
tendenza a pretendere perché non ha ricevuto abbastanza, a non stare
sulle proprie gambe e a non essere un adulto che vede le esigenze del
partner. Anche la sua sessualità sarà più bisognosa che desiderosa. Dirà ti
amo ma in realtà manderà un messaggio diverso: voglio che tu mi ami.
Un’altra risposta può essere l’aggrappamento (dipendenze). Nei pazienti
questi aspetti caratteriali si vedono ad esempio a ridosso delle
vacanze. Reazione di aggrappamento: “Come farò”. Reazione di
negazione del bisogno: non parlare delle vacanze e fingere che non
esistano.
Psicopatico
Allo psicopatico è stato negato il diritto di essere sostenuto.
Il bambino inizia a gattonare, si sforza e ha bisogno che i suoi sforzi siano
riconosciuti. Il genitore lo gratifica e pensa: “Come sta diventando
grande!”. Poi le richieste aumentano fino a diventare troppo alte per la sua
età. Il genitore gli chiede di alzarsi prima del tempo e il bambino
diventa grande prima del tempo.
Non è attento ai suoi bisogni e le sue fragilità, gli chiede di essere forte per
soddisfare le sue aspettative. Lo umilia quando è più bisognoso e da
quel momento il bambino imparerà a porsi al di sopra dei propri
sentimenti. Per questo la sensazione che ci arriva dal suo corpo è di un
corpo tirato su, superiore e dominante con una carica che tira verso l’alto.
Il respiro è toracico con un petto gonfio e prominente che danno immagine
di forza e di potere.
Masochista
Al masochista è stato negato il diritto di essere autonomo, libero ed
indipendente. Tra i 2 e i 5 anni il bambino vuole andare verso il mondo,
esplorarlo e affermarsi, ma si scontra con una madre che lo trattiene a
sé e per farla contenta torna indietro.
Vuole autonomia ma incontra una madre che non sa arretrare, che si
impone, lo invade, lo controlla e non rispetta i ritmi e la sua capacità
di autoregolarsi. Gli dice faccio io che non sei capace cosi lui impara di
non essere capace. È una lotta di potere dove vince sempre la madre e il
bambino è sottomesso. Accetta la sottomissione perché riceve amore.
È un bambino che comincia a dire no e questo è importante per lui, ma
anche qui incontra il giudizio della madre o la sua forte opposizione e
finisce per sviluppare senso di colpa, per essere bravo per farla felice. È
una madre che si sacrifica e poi presenta il conto. E quando può
colpevolizza dicendo: “Con tutto quello che ho fatto per te..”.
Quindi è un carattere che ha imparato a trattenere e questo lo sviluppa
anche nel corpo la cui caratteristica più evidente è il trattenimento.
Trattiene, non si oppone e rimane immobile.
Ha avuto un’esperienza del troppo e del troppo pieno e spesso ha il torace
gonfio e una sorta di apnea inspiratoria ed energia compressa. Sguardo
ingenuo, bravo ragazzo. Opinione comune: il masochista ama farsi del
male. Reich diceva che anche il masochista tende al piacere. Soltanto che
le esperienze che per altri sono spiacevoli, per lui non lo sono.
Rigido
Come diceva Reich, è rigido. Nei movimenti, nel corpo e nei pensieri. Al
carattere rigido è stato negato il diritto di amare sessualmente. Nella fase
edipica si muove con tutta la sua carica verso il genitore di sesso opposto.
Lui/lei va con questa carica che è anche sessuale e genitale ma che per il
bambino/a è solo carica, certamente non ha una valenza sessuale (non ne
sa niente del sesso!); non fa distinzione per lui è amore ed è uno slancio.
Cosa succede? Tutto va bene se viene accolto.
I guai subentrano se dall’altra parte c’ è un genitore che rifiuta oppure
freddo. Rifiuta per paura o per vergogna, non importa, il messaggio che
arriva è un “no”. Il bambino è quindi costretto a rinunciare e alla sua
sessualità e al cuore che dovrà essere protetto per paura di essere
nuovamente rifiutato. Vivrà una separazione fra cuore e genitali e per lui
quel rifiuto è stato totalizzante. In questo periodo c’è anche il tema della
rivalità con il genitore dello stesso e la paura della castrazione. Facilmente
c’è un genitore che ha sentito la bambina seduttiva come una minaccia e
allora non l’ha sostenuta nel suo andare verso il papà ma l’ha osteggiata
perché gelosa.
Fisicamente i rigidi sono irrigiditi, carichi di energia e vitalità perché
comunque accettati e nutriti, gli occhi sono vivi. Si tiene indietro per
proteggere il suo cuore, ha il bacino trattenuto che indica un trattenimento
degli impulsi sessuali. Non può esprimere i suoi sentimenti di amore e ha
paura della sua carica sessuale. E una divisione fra cuore e genitali che a
volte è proprio segnata con una riga sulla pelle. Sono pazienti che
raccontano le loro performance, sul piano lavorativo o sessuale. Hanno
difficoltà a scendere sul piano emotivo e del cuore, sono apparentemente
freddi. Sono competitivi e facilmente entrano in sfida.
#3. Somatizzazione
Più che una ferita, questa, sembrerebbe una condanna.
Molte affermate teorie riferiscono che le malattia psicosomatiche nascono
dall’incapacità di esprimere e riconoscere le emozioni, nonché i propri stati
interiori.
L’ammutinamento emotivo vissuto da bambina, fa sì che le emozioni
disturbanti (mancata accettazione, frustrazione, rabbia, rancore…), invece
di salire a galla, allo stato consapevole, trovano un’immediata espressione
in una sorta di linguaggio organico.
In altre parole, se le emozioni non vengono convalidate, dovranno pur
“manifestarsi” in qualche modo e lo fanno attraverso disturbi
psicosomatici, anche insospettabili.
Prima di essere accusata dai tipici lettori diffidenti, cito qualche autore di
tali teorie: Paul MacLean (1949, 1954, 1977). Jurgen Ruesch (1948).
Marty e de M’Uzan (1963). Emanuel Sifneos (1972).
Nota bene: si può essere inclini alla cosiddetta “depressione mascherata“.