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UN MESE IN CAMPAGNA – (Turgenev, 1850)


NATALJA PETROVNA:
Basta Alexey Nicolaic

Basta, Alexey Nicolaic... È la verità. Vera ha ragione. Sono


colpevole verso di voi e verso di lei... Mi sono diminuita
anche di fronte a me stessa... Non mi resta che un mezzo per
riconquistare un poco la vostra stima, ed è la franchezza:
un'assoluta franchezza, qualunque ne siano le conseguenze.
Del resto ci parliamo per l'ultima volta. Vi amo. Ecco. Vi amo
dal giorno in cui giungeste qui tra noi, ma soltanto ieri me ne
son resa conto... Proprio così: sono stata gelosa di Vera, ho
sperato di poterle dare marito per allontanarla da me e da
voi: ho abusato dei privilegi che mi davano la mia età e la
mia situazione per carpire il suo segreto. Ma l'unica cosa che
contavo di evitare, era il pericolo di scoprirmi. E invece... Vi
amo Bielaiev, ma, sappiatelo, soltanto l'orgoglio mi strappa
questa confessione. La finzione a cui son ricorsa ha finito col
disgustarmi. Non vorrei che serbaste di me un cattivo
ricordo... Non mi rispondete nemmeno una parola? Capisco.
Non avete da dirmi nulla. La situazione di un uomo che si
sente fare una dichiarazione d'amore da una donna che
non ama, è imbarazzante. Vi sono grata anche di questo
silenzio. Addio!

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