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R1 R2 Dati:
I2
A = 5A Risultati:
A E1 = 30 V I2 = −3 A
E2 = 12 V Pg,E2 = −96 W
E2
E1
R1 = 15Ω
R2 = 6Ω
Soluzione:
Per risolvere questo esercizio, è possibile applicare il metodo del tableau. La rete ha 5 componenti,
quindi il sistema risolutivo dovrebbe essere un sistema di 10 equazioni (3 KCL, 2 KVL e 5 EC) in 10
incognite. Tuttavia, è possibile ridurre il numero di equazioni non considerando i nodi impropri.
Per calcolare la potenza generata da E2 , è necessario calcolare la corrente nel generatore, presa con la
convenzione dei generatori:
Pg,E2 = E2 · IE2 (1)
Indicando le correnti e le tensioni non ovvie:
V1 R2
I2
A IE2 V2
R1
VA E2
E1
Esercizio B.1.2
Data la rete in figura, calcolare la tensione VAB , la potenza generata da E1 e la potenza dissipata
da R2 .
E2
R3 Dati:
A
R1 = 20Ω Risultati:
R2 = 15Ω Pg,E1 = 140 W
R1 VAB = 15 V
R3 = 15Ω
E1 = 70 V Pd,R2 = 60W
E3
E2 = 15 V
E1 E3 = 45 V
B R2
Soluzione:
Questa rete è composta da un unico anello, quindi, nota la corrente che circola nell’anello, è possibile
calcolare qualunque altra grandezza.
La corrente I è scelta con la convenzione dei generatori rispetto ad E1 , in modo tale da poter calcolare
facilmente la potenza:
Pg,E1 = E1 · I (7)
Le altre incognite della rete si possono esprimere rispetto alla corrente I:
VAB = E3 − R2 I (8)
Pd,R2 = R2 I 2 (9)
E2
R3
A
R1
E3
I VAB
E1
V2
B R2
VAB = E3 − R2 I = 15 V (13)
Pd,R2 = R2 I 2 = 60W (14)
Esercizio B.1.3
Data la rete in figura, verificare il bilancio di potenze, calcolando la potenza totale dissipata dai
resistori, e le potenze generate da A, E1 ed E2 .
E1
R1 Dati:
R1 = 25 Ω Risultati:
PR = 260 W
R2 = 10 Ω
A Pg,A = 310 W
R3 = 30 Ω
E2
Pg,E1 = 100 W
A = 2A
Pg,E2 = 150 W
E1 = 50 V
E2 = 75 V
R2 R3
Soluzione:
Pd,R2 = R2 A2 = 40 W (16)
Pd,R3 = R3 A2 = 120 W (17)
La potenza totale dei resistori è quindi:
Per quanto riguarda i generatori di tensione, si noti che per E1 la corrente A rispetta la convenzione
dei generatori, mentre questo non accade per E2 . Quindi:
Mentre:
Pg,E2 = −E2 A = −150 W (20)
La potenza risulta negativa perché, nella realtà, questo generatore sta dissipando potenza.
VA = E2 − E1 + R1 A + R2 A + R3 A = 155 V (21)
Quindi:
Pg,A = A · VA = 310 W (22)
Per verificare il bilancio di potenze è necessario verificare la seguente identità:
Esercizio B.1.4
Dato il seguente circuito, calcolare la potenza dissipata dal resistore R1 e la tensione V3 . Calcolare,
infine, la potenza totale generata e quella dissipata, verificando il bilancio di potenze.
A1 Dati:
R1 = 40Ω Risultati:
A2
Pd,R1 = 10 W
R2 R2 = 10Ω
V3 = 50 V
R3 = 10Ω
R1
Pd,tot = 510 W
E A1 = 3 A
Pg,tot = 510 W
A2 = 2 A
V3 R3
E = 20 V
Soluzione:
Per calcolare la potenza dissipata da R1 e’ necessario conoscere o la tensione ai capi del resistore o
la corrente che scorre nel resistore. Nel circuito in esame, la tensione è calcolabile con una semplice
KVL:
V1 = E = 20 V (24)
Segue che:
V12
Pd,R1 = = 10 W (25)
R1
Per calcolare V3 si potrebbe pensare di chiudere una KVL. Tuttavia conterrebbero sempre un gene-
ratore di corrente, che non fornisce nessuna informazione riguardo alla tensione. Di conseguenza, e’
possibile considerare l’ipotesi di calcolare V3 attraverso la legge di Ohm. Per fare ciò, è necessario
conoscere la corrente che circola in R3 , facilmente calcolabile con una KCL:
A1
R2 A2
I3
E R1 V1
V3 R3
I3 = A1 + A2 = 5 A (26)
V A1 R2 A2
V2
IE I1
I3
E R1 V1 V A2
V3 R3
V1
IE = A1 + I1 = A1 + = 3,5 A (28)
R1
Quindi:
Pg,E = IE E = 70 W (29)
La tensione VA2 ai capi del generatore A2 , può essere ottenuta tramite una KVL alla maglia di destra
Quindi:
Pg,A2 = VA2 A2 = 200W (31)
La tensione VA1 ai capi del generatore A1 può essere calcolata tramite una KVL alla maglia di sinistra
Quindi:
Pg,A1 = VA1 A1 = 240W (33)
Per quanto riguarda le potenze dissipate, è necessario calcolare la potenza dissipata da R2 e da R3 :
Ottenendo dunque una identità, possiamo concludere che il bilancio delle potenze risulta rispettato.
R
Dati:
R1 = 50Ω Risultati:
A1 A1 = 4 A Pd,E1 = 90 W
E1 E1 = 30 V
E2 = 20 V
E2
Soluzione:
Al fine di calcolare la potenza dissipata da E1 , e’ necessario trovare la corrente che scorre in tale
generatore. Infatti:
Pd,E1 = E1 I1
con I1 presa con la convenzione degli utilizzatori.
R
IR
A1
E1
I1
E2
I1 = A1 − IR (39)
R
IR
VR
A1
E1
I1
E2
R1
Dati:
R1 = 4Ω Risultati:
V1 V1 = 14 V
R2 = 15Ω
E R2 R3 R3 = 10Ω
E = 35 V
Soluzione:
In questo circuito non si puo’ applicare direttamente il partitore di tensione dato che, in serie al
generatore di tensione, non ci sono solo due resistenze.
E’ possibile calcolare la resistenza equivalente fra R2 ed R3 :
R1
V1
E R23
A questo punto, si vede che sono soddisfatte le condizioni di applicazione del partitore di tensione:
R1
V1 = E = 14 V (46)
R1 + R23
R1
Dati:
R1 = 5Ω Risultati:
R3 R2 = 5Ω V4 = 20 V
R3 = 10Ω
E R2 R4 = 5Ω
E = 140 V
V4 R4
Soluzione:
In questo circuito non si puo’ applicare direttamente il partitore di tensione dato che, in serie al
generatore di tensione, non ci sono solo due resistenze.
E’ possibile calcolare la resistenza equivalente:
15
R234 = R2 //(R3 + R4 ) = Ω (47)
4
R1
E R234
R3
V234 R2
V4 R4
Se si considera solo la serie fra R3 ed R4 si vede che sono soddisfatte le condizioni di applicazione del
partitore di tensione:
R4
V4 = V234 = 20 V (49)
R4 + R3
R1 R2
Dati:
V1 R1 = 10Ω
Risultati:
R2 = 30Ω V1 = −10 V
R3 R3 = 40Ω V6 = 40 V
R4 = 15Ω
E R4 R5 R5 = 30Ω
R6 = 20Ω
E = 100 V
V6
R6
Soluzione:
V123
E R54
V6
R6
R6
V6 = E = 40 V (52)
R6 + (R123 + R45 )
R123
V123 = −E = −40 V (53)
R123 + (R6 + R45 )
A questo punto:
R1 R2
V1
V123
R1
V1 = V123 = −10 V (54)
R1 + R2
R R
Dati: Risultati:
I R = 32Ω
I = −0,5 A
E = 40 V
E R R
Soluzione:
R1 R3
I
E V2 R2 R4
V2
I=− (55)
R2
Per calcolare V2 si puo’ notare che questa e’ anche la tensione ai capi del parallelo fra R2 e la serie di
R3 ed R4 .
R1
E V2 R2 //(R3 + R4 )
A questo punto vengono rispettate le condizione per l’applicazione del partitore di tensione:
2
R2 //(R3 + R4 ) R//(R + R) R 2
V2 = E · =E· =E· 3 = E · = 16 V (56)
R1 + (R2 //(R3 + R4 )) R + (R//(R + R)) 5 5
R
3
Quindi:
I = −0.5 A (57)
Soluzione:
Si puo’ applicare direttamente il partitore di tensione, notando che la resistenza R1 non altera la
corrente che scorre nel parallelo R2 R3 .
R3
I2 = A = 2A (58)
R2 + R3
Dalla legge di Ohm:
V2 = R2 I2 = 30 V (59)
Esercizio B.3.2
Dato il circuito in figura, calcolare la corrente I3 .
R1 Dati:
R1 = 5Ω Risultati:
I3 R2 = 30Ω
A I3 = −6A
R3 = 8Ω
R2 R3 R4
R4 = 20Ω
A = 10 A
Soluzione:
La formula del partitore di tensione non e’ facilmente estendibile al caso di piu’ resistenze in parallelo,
quindi si consiglia di calcolare sempre la resistenza equivalente e di ricondursi al caso base:
R24
I3 = −A · = −6 A (61)
R24 + R3
Esercizio B.3.3
Dato il circuito in figura, calcolare la differenza di potenziale V e la corrente I.
Soluzione:
Il circuito si puo’ risolvere notando che sono presenti due blocchi avente ciascuno due resistenze in
parallelo e la corrente entrante nota (sempre A).
Per il primo gruppo:
R1
V
A
R2
R2
V = −A · R1 = −24 V (62)
R1 + R2
Per il secondo gruppo:
R3
A
R3 I
A
I= = 5A (63)
2
Esercizio B.3.4
Dato il circuito in figura, calcolare la differenza di potenziale V5 .
R2 Dati:
R1 = 20Ω
R2 = 4Ω Risultati:
R3 R4 R3 = 12Ω V5 = 48 V
A
R1
R4 = 24Ω
R5 = 24Ω
V5 R5 R6 R6 = 12Ω
A = 12 A
A questo punto è possibile calcolare la corrente che circola in R2 attraverso il partitore di corrente:
R1
I2 = A1 = 6A (65)
R1 + R23456
La parte destra della rete si può quindi ridisegnare come segue:
I2
R3 R4
V5 R5 R6
Quindi:
R6
V5 = R5 · I2 · = 48 V (66)
R6 + R5
Esercizio B.3.5
Dato il circuito in figura, calcolare la corrente I.
A1
Dati: Risultati:
Ri = 20Ω, ∀i = 1...4
I = 3A
R1 R3 A1 = 15 A
R2 R4
Soluzione:
Il circuito puo’ essere risolto mediante l’applicazione a cascata del partitore di corrente.
Infatti, si puo’ notare che la resistenza R1 e la resistenza R2 sono fra di loro in parallelo. Quindi la
corrente I e’ la corrente che entra nel parallelo (I3 ) ripartita come:
R I3
I = I3 · = (67)
R+R 2
Facendo il parallelo fra R1 ed R2 si trova:
R1 //R2 R3
I3
R4
Quindi si vede che la serie R3 + R1 //R2 e’ in parallelo ad R4 e che la corrente entrante nel parallelo
e’ nota.
La resistenza equivalente vale:
3
Req = (R3 + R2 //R1 ) = R (68)
2
Quindi e’ possibile applicare il partitore di corrente:
R4 R 2
I3 = A1 · = A1 · = A1 · = 6 A (69)
R4 + Req 5 5
R
2
Usando questo dato nella formula di I:
I3
I= = 3A (70)
2
M
A
Dati:
R1 = R4 = 10Ω Risultati:
E1 R3 R2 = R3 = 5Ω V4 = 20 V
R2
E1 = 20 V
E2 = 100 V
R4 R1 E2 A = 5A
Soluzione:
E1 E2
A− +
R1 R3
VM N = = 46 V (71)
1 1 1
+ +
R1 R2 R3
Si noti che, dato che R4 e’ in serie ad un generatore di corrente, non da’ contributi agli effetti esterni.
M
Dati:
R1 = 6Ω Risultati:
A E1 14
R2 = 12Ω I1 = A
E1 = 60 V 3
R2
A = 2A
R1
I1
N
Soluzione:
E1
VM N
R1 V1
I1
N
Esercizio B.4.3
Calcolare: I2 , V4 ed I6 .
E1 R7
Soluzione:
Si vede subito che R6 non da’ contributo agli effetti esterni, tuttavia una delle incognite appartiene a
questo elemento, quindi va calcolata prima di eliminarlo:
V6 −E2
I6 = = = −4 A (75)
R6 R6
Un discorso analogo si puo’ fare per il parallelo fra R4 ed R5 .
Analizzandoli separatamente dal resto del circuito:
M
R4 V4 R5
R1
A E2
I2
R2 R3
R7
E1
Quindi:
E1 E2
+ +A
R23 + R1 R7
VM N = = 25 V (79)
1 1
+
R23 + R1 R7
Isolando il ramo di interesse:
M
R1
R23 VM N
E1