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SUPPLEMENTO A ÈUREKA! N.

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STILE LIBERO
di Simona Recanatini

SOSTENIAMO
IL SOSTENIBILE

I
numeri sono davvero modi sostenibili per produrre il industriale sulle risorse naturali,
impressionanti: nel corso cibo, che possano appunto aiutare molte aziende si stanno già
dei prossimi cinque a sfamare una popolazione in strutturando per modificare
anni, la popolazione del continuo aumento. l’approccio produttivo e per
pianeta Terra supererà Oggi sappiamo che la produzione cercare, appunto, soluzioni nuove
per la prima volta gli 8 miliardi di alimentare globale, per tenere da applicare ai propri sistemi di
abitanti. L’Organizzazione delle il passo con questo incremento produzione: è indispensabile che
Nazioni Unite per l’alimentazione demografico, dovrà aumentare l’innovazione, la ricerca scientifica
e l’agricoltura (FAO) stima del 60%... e le metodologie di produzione del
addirittura che nel 2050 la Grazie alle nuove tecnologie futuro siano realmente orientate
popolazione mondiale supererà i i sistemi di produzione legati alla sostenibilità e alla riduzione
9 miliardi di persone. all’Industria 4.0 possono degli sprechi.
I cambiamenti climatici e cambiare davvero l’orientamento Gli scienziati avvertono che
la limitata disponibilità di alla produzione e al consumo. il pianeta ha bisogno di nuovi
risorse (idriche in primis) Le strade da percorrere? Per algoritmi di intelligenza artificiale,
contribuiranno a mettere ancor esempio, la riduzione dell’impatto di dispositivi collegati al cloud,
più a dura prova la nostra ambientale della produzione di modi completamente nuovi
complessa catena alimentare, già con la completa compensazione di considerare la sicurezza
parecchio logorata. di emissioni di CO2, soluzioni alimentare, di progressi nei
Gli esperti ammoniscono che per intelligenti per il risparmio di settori della chimica e della
rispondere alle esigenze di questo acqua e di energia, azioni mirate microbiologia. Ma la sostenibilità
prossimo “affollamento” c’è la su packaging e imballi, il sostegno del cibo va ben oltre la modifica
necessità assoluta di apportare dei di progetti di responsabilità dei processi produttivi e comporta
cambiamenti a tutti i livelli della sociale e ambientale, una vera e propria scelta di vita.
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marzo/aprile 2019 adeguato delle tecnologie abilitanti.


Anche nel comparto del Food
p. 36
da Baumer, focus sui sensori per
lo sviluppo di processi affidabili
p.98
assicurano l’ottimizzazione di un
impianto destinato a un birrificio
p. 122

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Stile libero Osservatorio


5 Sosteniamo 44 L’Italia (buona)
il sostenibile del Food
di Simona Recanatini Anche se con un po’ di fatica,
il 2018 si è rivelato un anno
positivo per il comparto del
12 Protagonisti Food & Beverage italiano:

78
una notizia “buona”, è il
News caso di dirlo, confermata
14 Innovazione, cultura da Federalimentare, che
digitale, ricerca, ha reso noti i trend che
scenari hanno caratterizzato l’anno
a cura della redazione passato. 90 Impiantistica DOC
di Nadia Marchi per una nuova cantina
Tenuta Guado al Tasso, di
START Marchesi Antinori, si trova
22 Birra sostenibile CULT nella piccola e prestigiosa
di Nadia Marchi 52 Tecnologia DOC di Bolgheri, sulla
al servizio del latte 72 Tra cedri, tradizione
24 Componenti essenziali e innovazione costa dell’Alta Maremma.
di Corrado Tamiozzo Granarolo, uno dei Per la nuova cantina de
principali operatori Due secoli di storia, la
26 All’insegna del tradizione di distillare “Il Bruciato” sono state
agro-industriali del scelte le soluzioni di
risparmio energetico nostro Paese, utilizza infusi idroalcolici
di Francesca Ferrari ricavati dal cedro, una BTicino, unendo tradizione
con successo sensori e innovazione.
28 Una gamma completa per l’industria lattiero- filiera controllata, tanta
innovazione: questi di Luigi Ortese
per ogni esigenza casearia firmati Baumer
di Francesca Ferrari all’interno del suo gli ingredienti che
caratterizzano la storia di FUTURA
30 La risposta facile per stabilimento di lavorazione
e confezionamento del Cedral Tassoni, eccellenza 98 Il sesto senso
un settore complesso italiana nel settore del per l’alimentare
di Luca Locatelli latte fresco a Bologna.
di Simona Recanatini beverage. “Future Food & Beverage
32 Quando freddo è di Nadia Marchi Processing Conference”,
sinonimo organizzata lo scorso
58 Un compendio febbraio da Baumer
di freschezza
del “saper fare” 78 Il mondo dei legumi
di Francesca Nebuloni diventa 4.0 a Bologna, ha aperto
Campari Group digitalizza una finestra sul futuro
34 Pulizia a lunga durata i processi con la suite Melandri Gaudenzio,
da oltre 70 anni attiva dell’industria alimentare,
di Luca Locatelli SIMATIC IT. Grazie alle sulle sfide della
tecnologie di Siemens, ha nel settore dei legumi
e cereali, evolve al 4.0 digitalizzazione e, in
Cover Story creato un unico repository particolare, sul ruolo dei
globale per tutte le scegliendo di investire
36 La ricetta della sullo storico stabilimento di sensori per lo sviluppo
trasformazione specifiche di prodotto e ha di processi affidabili e
aumentato notevolmente Bagnacavallo per rendere
digitale la fabbrica un centro tracciabili.
Mission di EFA l’efficienza dei processi di di Corrado Dal Corno
sviluppo e produzione. produttivo innovativo,
Automazione è quella efficiente e ben organizzato.
di guidare i propri di Alfredo Pennacchi
di Simona Recanatini 104 La sicurezza
clienti nell’utilizzo alimentare passa
delle nuove tecnologie 66 I segreti
di trasformazione per una pizza perfetta 84 Una storia (anche) dai cuscinetti
che nasce dal mare SKF ha studiato delle
digitale, che stanno, Un polo produttivo
È il 14 gennaio 1913 innovative unità cuscinetto
di fatto, mutando il internazionale che grazie a
quando Giacinto Callipo, a sfere che consentono
mondo dell’automazione un rinnovamento radicale
commerciante e “armatore di ampliare le possibilità
industriale. Anche nel delle linee è una vera e
di paranzi”, decide di per la progettazione
comparto Food. propria eccellenza: Buitoni
dare una svolta alle sue igienica, assicurando alle
di Simona Recanatini ci ha aperto le porte del suo
attività imprenditoriali nel aziende del settore Food
stabilimento di Benevento
commercio di tonno e delle & Beverage un’affidabilità
per svelare i segreti della
conserve ittiche: nasce così superiore, costi di
realizzazione della sua
Giacinto Callipo Conserve manutenzione ridotti e una
celebre pizza surgelata.
Alimentari. maggiore sostenibilità.
di Simona Recanatini
di Nadia Marchi di Nadia Marchi

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Anno 3 – Supplemento al numero 2 – Bimestrale
MARZO/APRILE 2019
DIRETTORE RESPONSABILE
Fiammetta Di Vilio (fiammetta.divilio@openfactory.eu)
DIRETTORE EDITORIALE
Simona Recanatini
ART DIRECTOR
110 Dalla fattoria… Giancarlo Pasquali (giancarlo@joyadv.it)
alla forchetta REDAZIONE
Il tema della tracciabilità Daniela Badiini (daniela.badiini@openfactory.eu)
si ripropone ogni volta Francesca Nebuloni (francesca.nebuloni@openfactory.eu)
che ci troviamo di fronte a Pamela Pessina (pamela.pessina@openfactory.eu)
un problema di sicurezza Lorenzo Ruffini (lorenzo.ruffini@openfactory.eu)
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misurazioni cromatiche ÈUREKA! - registrazione del Tribunale di Milano n. 228 del 09.09.2016
ÈUREKA! ©2019 Open Factory Edizioni s.r.l.
più precise e oggettive. Numero iscrizione ROC 31994
di Orazio De Bellis Diritti riservati: articoli, fotografie, disegni che pervengono in redazione non vengono restituiti, anche se non
pubblicati. È vietato riprodurre qualsiasi parte della pubblicazione senza autorizzazione scritta preventiva da
PRIMO PIANO parte dell’Editore. Editore e Autori non potranno, in nessun caso, essere responsabili per incidenti e/o danni che a
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pubblici e privati a garantire corso della pubblicazione, se costretto da mutate condizioni di mercato. L’IVA sugli abbonamenti, nonché sulla
i prodotti food che arrivano vendita dei fascicoli separati, è assolta dall’Editore ai sensi dell’Art. 74, 1° comma, Lettera C del DPR 26/10/72 n.
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NEWS FOOD: PROTEGGERE
L’AUTOMAZIONE
DAI BLACKOUT ELETTRICI
Innovazione,
cultura digitale,
ricerca, scenari
a cura della redazione

Per il settore Food & Beverage l’inaspettata perdita o


interruzione di corrente può avere davvero ripercussioni
negative sul prodotto da realizzare e sull’impianto: alcune
stime indicano che i problemi legati all’alimentazione di
corrente degli impianti di questo comparto causano costi
fino a 1 milione di dollari l’ora. “Per l’industria casearia
il monitoraggio e il tracciamento accurato del prodotto
lungo tutto il processo sono di vitale importanza. Queste
operazioni vengono normalmente svolte da un sistema di
controllo di processo. Se però si verifica un’interruzione
di corrente anche l’esecuzione del programma tramite il
sistema viene interrotta” spiega Gernut van Laak, della
divisione Food and Beverage di ABB. “Se il sistema non è
in grado di registrare o elaborare i dati raccolti, l’azienda
potrebbe essere esposta al rischio di non conformità
con i regolamenti in materia di sicurezza alimentare.
Se l’impianto non può tracciare gli eventi più critici,
come per esempio il trasferimento del latte crudo nel
serbatoio di pastorizzazione allora il prodotto dovrebbe
persino essere scartato”. Come si risolve la questione?
“È possibile utilizzare i gruppi di continuità (UPS), come
quelli forniti da ABB, per assicurare l’alimentazione delle
apparecchiature, soprattutto della rete di automazione
e dei sistemi di controllo (PLC) nel caso si verifichi
un’interruzione di corrente” spiega van Laak. In questo
caso si riduce il rischio che gli alimenti rimangano
bloccati nelle linee di produzione e si massimizza la
disponibilità dei dati sulle prestazioni.

L’INCREDIBILE SOSTENIBILITÀ
DELL’ACQUAPONICA
Trovare modi sostenibili di produrre cibo che possano sfamare una popolazione in
continuo aumento e sempre più “cittadina” è una necessità incombente.
L’acquaponica è un sistema di produzione integrata che, basandosi sui principi di
economia circolare e su metodologie di simbiosi industriale, permette la riduzione degli
impatti ambientali del settore agroalimentare e rese elevate. Prevede la coltivazione di
ortaggi senza l’utilizzo di terreno e con un consumo idrico ridotto, che può raggiungere
il 90% in meno rispetto alle pratiche agricole tradizionali, riciclando l’acqua carica di
reflui organici, nutrimento per i vegetali, provenienti da allevamenti ittici. Il ciclo viene
reso ancora più virtuoso utilizzando, per l’allevamento dei pesci, mangimi ottenuti
da insetti e alghe, anche questi presenti nel sistema. E l’acquaponica è il grande
tema che unisce AquaFarm e NovelFarm, le due manifestazioni punto d’incontro, in
Fiera a Pordenone, dei rappresentanti internazionali del mondo dell’acquacoltura
e pesca sostenibile e delle coltivazioni fuorisuolo e agritech. Un altro importante
aspetto dell’acquaponica è che la produzione di energia necessaria a far funzionare
l’impianto può essere generata interamente all’interno del sistema, bruciando il biogas
ottenuto dagli scarti di produzione. Stiamo parlando quindi di un sistema sempre più
autosufficiente e circolare, realmente sostenibile sia da un punto di vista ambientale
che economico.

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BIRRA, E SAI COSA BEVI…
L’ELEGANZA DELL’ACQUA Beer Attraction e BBTech Expo 2019, eventi B2B di Italian

in lattina
Exhibition Group in programma alla fiera di Rimini, hanno
chiuso quest’anno un’edizione da incorniciare. Oltre 32.000
presenze complessive (+ 40% sul 2018) e 600 espositori da 10
Paesi esteri interessati a incrementare know-how e opportu-
Non solo vetro e PET: l’acqua nità d’affari sul mercato italiano. BBTech Expo, in particola-
minerale è anche in lattina. re, ha presentato agli addetti ai lavori la più completa offerta
Acqua Minerale San Benedetto di tecnologie processing e filling, materie prime, imballi, at-
ha presentato all’International trezzature e servizi per birre e bevande.
Horeca Meeting, la principale
manifestazione dedicata al ca-
nale Horeca (Fiera di Rimini),
il nuovo formato dell’Acqua Mi-
nerale San Benedetto in elegan-
te lattina Sleek “Single serve”
33 cl. Realizzata completamen-
te in alluminio, la lattina è sicu-
ra, pratica, funzionale e 100%
riciclabile. Con questo nuovo
formato, San Benedetto amplia
la già vasta gamma di prodotti
rispondendo all’alta richiesta
di acqua minerale in lattina so-
prattutto all’estero, mercato in
cui l’azienda veneta si sta sem-
pre più espandendo.

GLI SMARTPHONE CATS41 SBARCANO IN VIGNA


Vino e tecnologia, che strana coppia. Eppure è anche quello di non avere bisogno di caricare la
l’adozione di sistemi tecnologicamente avanzati batteria frequentemente, oltre alla possibilità di
ha aiutato l’industria vinicola della Catalogna a scattare foto di alta qualità” ha affermato Albò. La
migliorare le performance, rendendo il lavoro più sua esperienza con Cat S41 ha provato che si tratta
semplice e proficuo. Celler Cooperatiu d’Espolla, di uno strumento ideale per il lavoro in condizioni
azienda vinicola con una delle tradizioni produttive estreme, che richiedono l’uso di strumenti resistenti.
più antiche della regione dell’Alt Empordà ha
collaborato con Cat Phones scegliendo di includere
i rugged Cat S41 nel suo equipaggiamento tecnico
standard. Nei campi e nelle fabbriche i professionisti
del vino si trovano a compiere azioni che mettono
i loro telefoni in pericolo. Pau Albò, l’enologo della
cooperativa, ha valutato a lungo le performance
di Cat S41 tra le vigne. “Durante la giornata ho
bisogno di avere con me un cellulare per comunicare
con i miei colleghi e per fotografare e registrare
il processo di produzione del vino. Il problema è
che spesso mi trovo in situazioni in cui il telefono è
esposto a pericoli. Infatti, sono costretto a cambiare
dispositivo dalle due alle tre volte l’anno, proprio a
causa di incidenti sul lavoro, come la rottura dello
schermo o il contatto con acqua o vino. Grazie a Cat
S41 non mi devo più preoccupare di dove lascio il
mio telefono o se questo cade; un grosso vantaggio

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Packaging,
Sono stati 161 i progetti presentati per la quinta edizione
del Bando Prevenzione 2018 indetto dal CONAI (Consorzio
Nazionale Imballaggi), che premia le soluzioni di packaging
Conai premia più innovative ed ecosostenibili immesse sul mercato nel
biennio 2016-2017. Latteria Sociale Merano, storica azienda

lo yogurt in altoatesina specializzata nella produzione di yogurt di alta


qualità, è stata premiata con lo yogurt in Ecopack, il primo

Ecopack
yogurt da bere prodotto con il 70% di plastica in meno
rispetto alla bottiglietta da 200 g.
I risultati dell’analisi del CONAI hanno riscontrato che il
packaging dello yogurt da bere in Ecopack permette un
effettivo risparmio di materia prima. Altra peculiarità della
confezione è che consente di bere direttamente lo yogurt
con una cannuccia o versandolo in un bicchiere, limitando
così lo spreco alimentare. Meno imballaggio e meno sprechi
è del resto la filosofia di Latteria Sociale Merano, che da
sempre investe in innovazione tecnologica e di prodotto,
nel completo rispetto dell’ambiente e del territorio. L’a-
zienda ha così raggiunto i limiti di riferimento prefissati
dal CONAI per la sostenibilità ambientale degli imballaggi,
che corrispondono alla riduzione delle emissioni di CO2 del
55%, del consumo totale energia del 42% e del consumo di
acqua del 44%.

RISTORANTI
E TECNOLOGIA:
arrivano i droni
Doxa, la società di ricerche di mercato internazionale, e
TheFork, piattaforma leader per la prenotazione di ri-
storanti in Europa, hanno collaborato alla realizzazione
di uno studio sulle tendenze della ristorazione previste
per questo 2019 a livello globale. Una delle 7 tendenze
segnalate riguarda il boom tecnologico nella ristora-
zione per migliorare l’efficienza dei ristoranti. Dall’uso
dei droni nel delivery e nel servizio fino al check-out
basato su applicazione, i ristoranti integrano sempre più
soluzioni tecnologiche nelle loro attività. In alcuni casi
la tecnologia diventa parte dell’esperienza. Robot.He,
ad esempio, è un ristorante di pesce fresco “robotico”.
Si trova nel supermercato Hema di Alibaba, a Shanghai.
Una combinazione di nastri trasportatori, un braccio ro-
botico e carrelli mobili gestiscono quasi tutto il lavoro di
gambe dei camerieri, mentre il sistema software li guida
utilizzando codici QR inviati dal cliente per calcolare
posti a sedere, ordini e pagamenti tramite l’app Hema. A
parte questi casi “estremi”, c’è un aumento di strumenti
tecnologici progettati per il catering sia nel back-end
che nel front-end.

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BLOCKCHAIN,
IL VINO ITALIANO CERTIFICA LA SUA FILIERA
Ricci Curbastro in Franciacorta, la cantina toscana Ruffino
e la cantina pugliese Torrevento sono le prime aziende
italiane ad aver adottato My StoryTM, la soluzione dell’ente di
certificazione internazionale DNV GL, basata sulla blockchain
pubblica VeChainThor, per narrare passo passo la storia
del loro prodotto. A fare da apripista, dunque, è il settore
vitivinicolo italiano con i vini di tre cantine d’eccellenza. “My
StoryTM fornisce ai consumatori una quantità di informazioni
sul prodotto senza precedenti con un grado di accuratezza
mai stata possibile prima. La trasparenza e l’immediatezza
garantite dalla blockchain, unitamente alle verifiche di My
StoryTM e ai controlli già in essere effettuati da Valoritalia,
contribuiscono a far chiarezza sui prodotti e sulle relative
filiere” spiega Luca Crisciotti, CEO di DNV GL Business
Assurance. Sfruttando la blockchain i risultati delle attività
di verifica sono a disposizione del consumatore, che può
facilmente accedervi attraverso un QR-code posto in etichetta.
Inquadrando il codice può leggere per esempio che l’energia
utilizzata nei processi produttivi di quel vino è al 100%
proveniente da pannelli fotovoltaici.

IL BARMAN-ROBOT
CHE PREPARA
GLI SMOOTHIES
Un Barman Robot che serve freschi smoothies, ma che
in futuro potrebbe anche preparare cocktail e servire
altre bevande. Lo abbiamo visto all’ultima edizione di
SIGEP, il Salone internazionale di Gelateria, Pasticceria,
Panificazione artigianali, caffè e cioccolato di Italian

LA VISIONE Exhibition Group, andato in scena nel quartiere fieristi-


co di Rimini. Il macchinario è stato ideato dall’azienda
ARTIFICIALE Totaro, specializzata da più di una generazione nella

aiuta l’e-commerce meccanica. Dalla sinergia con il partner britannico


Smoothie Solution, è nato Freesko: un barman auto-

di prodotti freschi matico che non tarderà a comparire anche in Italia,


soprattutto nei centri commerciali. Gli ordini vanno già
a ruba in mezzo mondo. Freesko è una macchina dotata
Minsait, società di Indra, ha presentato la prima di un braccio meccanico che, azionato attraverso l’inse-
soluzione per la vendita online di prodotti freschi: rimento di un gettone in un apposito totem con touch
consente al cliente di vedere i prodotti e usufruire screen da cui si effettua l’ordinazione, procede in pochi
dei consigli di un esperto commesso per un servizio minuti a preparare e versare in un apposito bicchiere lo
completamente personalizzato. Si tratta di una solu- smoothie prescelto dal cliente. Il robot prende il pro-
zione rivoluzionaria, che offre un controllo assoluto dotto dal frigo, vi aggiunge succo di mela e versa il tutto
sull’acquisto dei prodotti freschi, garantendo così la nel frullatore, che non dimenticherà di lavare al termine
completa corrispondenza tra l’ordine realizzato e del servizio. In futuro, l’interazione con il cliente potrà
i prodotti ricevuti. Attraverso tecnologie di visione avvenire anche attraverso messaggi vocali. 
artificiale e di telecamere di tracciamento avanzate,
che seguono il movimento dell’impiegato del negozio
focalizzando automaticamente i prodotti, il cliente
“vive” l’esperienza d’acquisto come se fosse sul posto.
La proposta di Minsait, basata sulla sua soluzione
Onesite Platform (la piattaforma open di IoT con
funzionalità Big Data) è completamente integrata
nell’e-commerce del retailer, consentendo al cliente
di realizzare il proprio ordine all’interno dei servizi
online proprietari del distributore.

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NEWS
Nastri di trasporto:
la soluzione giusta
Copyright Krones
per ogni linea
Tutti i vantaggi sia di una lubrificazione Dry che Wet igiene altissimo: muffe o residui rappresentano infatti un
riuniti in un solo lubrificante per garantire un ambiente fattore di rischio severo.
operativo pulito, sicuro ed efficiente. L’idea di una serie Klüber Lubrication ha ascoltato con attenzione gli operatori
di lubrificanti dedicata ai nastri di trasporto nasce da una di settore, mettendo a punto una rosa di soluzioni in
precisa richiesta del mercato: diversi gruppi industriali che grado di soddisfare tutte le esigenze produttive: dalla
operano nel settore beverage riscontrano quotidianamente lubrificazione asciutta, attraverso la famiglia di prodotti
numerose problematiche relative a questo tema. Klüberplus C2, a quella a base olio del Klüberfood NH1
Sono spesso richiesti interventi manutentivi importanti, C 4-58, è infatti possibile ottenere un ambiente operativo
dati dall’usura del componente o dalla necessità di pulire pulito, sicuro ed efficiente, in cui ridurre al minimo gli
lo stesso in modo approfondito. L’aspetto qualitativo è poi interventi di manutenzione e garantire la piena operatività
cruciale, in quanto è essenziale garantire uno standard di produttiva senza inutili sprechi.

MENO OLIO
NEL TONNO,
IL MARE
RINGRAZIA
Mareblu, in collaborazione con
Legambiente, ha lanciato il Tonno
UN PREMIO
ALLA QUALITÀ
all’Olio d’Oliva con Meno Olio. In
questo modo Mareblu contribuisce
alla prevenzione dell’inquinamento
dei mari italiani, evitando che vi siano
DEI PRODOTTI FOOD
Giunto alla quarta edizione, è andato in scena
disperse inutilmente 1.000 tonnellate a Milano l’evento di ufficializzazione del
di olio all’anno. L’85% delle persone premio Quality Award, ideato da Marketing
che acquista il tonno in scatola all’olio, Consulting e attribuito ai prodotti alimentari
infatti, sgocciola nel lavandino l’olio (Food & Beverage) attraverso rigorosi test
in eccesso, gesto molto dannoso per sensoriali condotti da laboratori indipendenti
l’ecosistema marino. Anche il pack del specializzati: è attualmente l’unico premio in
prodotto è studiato nel rispetto della Italia che coinvolge ben 300 consumatori italiani
natura, grazie a carta certificata PEFC, heavy user della tipologia di prodotto in test.
garanzia di provenienza da foreste Nell’edizione 2019 sono state premiate
28 aziende in 42 categorie merceologiche.
gestite in modo sostenibile e da fonti
controllate.

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S
IN USA LA PIÙ GRANDE
fiera dell’industria
alimentare
Il Winter Fancy Food Show, in programma a San Francisco, è la
più grande fiera dedicata all’industria alimentare: nel mese di
gennaio apre le sue porte per far assaggiare, ad appassionati ed
esperti del settore, nuovi e innovativi prodotti di tutto il mondo.
Riso Buono, azienda agricola del novarese, ha partecipato
all’ultima edizione dello show nello stand di Italian Harvest.

LA TECNOLOGIA
AL SERVIZIO
DELLA BRESAOLA
La tecnologia interviene attivamente nella produzione
di un prodotto altamente artigianale come la bresaola:
succede al Salumificio Panzeri, azienda specialista nella
produzione di Bresaola della Valtellina IGP. Sin dalla sua
fondazione, nel 1943, Panzeri porta avanti la tradizione

RIGONI DI ASIAGO
della Bresaola chiavennasca e valtellinese aggiornata ai
migliori standard qualitativi e di sicurezza alimentare. Di

PUNTA ALL’ESTERO
questo approccio sono testimoni i prodotti firmati Panzeri
presenti sui banchi delle principali catene della Grande
Distribuzione nazionale ed esportati con successo nel
Rigoni di Asiago, leader in Europa nella produzione
e commercializzazione dei prodotti alimentari
mondo. Panzeri dispone di due stabilimenti dove vengono
biologici certificati, ha lanciato un nuovo piano di prodotte 12.000 bresaole alla settimana. A Gordona (SO),
sviluppo incentrato sulla crescita della quota di a 8 km dalla sede storica dell’azienda, sorge il secondo
fatturato estero, rimodulando la propria posizione e iper-tecnologico stabilimento Panzeri, inaugurato nel
finanziaria. Il Gruppo vicentino ha siglato un accordo 2013 e deputato all’affettatura e al confezionamento in
per un nuovo finanziamento di complessivi 50 milioni vaschetta della bresaola. La produzione annua è pari a 15
di euro con un pool di banche composto in quota milioni di vaschette. I moderni impianti di affettatura e
paritetica da UniCredit e Banco BPM. L’operazione confezionamento sono costituiti da reparti isolati all’in-
permetterà all’azienda di proseguire nella crescita terno del sito produttivo: il controllo totale dei flussi d’a-
sui mercati esteri, sfruttando così appieno la capacità ria, della pressurizzazione, della temperatura e dell’umi-
produttiva del sito produttivo di Albaredo d’Adige (VR),
dità, insieme a un efficiente sistema di filtraggio, riducono
recentemente ampliato. Il Gruppo Rigoni, a seguito
del recente riassetto societario, è oggi controllato da
pressoché a zero il rischio di contaminazioni, garantendo
Giochele S.r.l., holding di partecipazioni della famiglia così standard di qualità e sicurezza estremamente elevati.
Rigoni: Andrea Rigoni, nella foto, ne è il Presidente. A tutto vantaggio del consumatore finale.

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Il riso “amico della terra”
Riso Gallo ha scelto di muoversi in modo attivo sul fronte della responsabilità sociale e
ambientale, a testimonianza di una costante attenzione alle esigenze delle comunità e del
territorio: l’italianità delle materie prime, l’impegno alla riduzione di consumi energetici, rifiuti
prodotti ed emissioni di CO2. E ha condiviso i primi risultati del progetto “Coltiviamo il Futuro”,
presentando le misure innovative recentemente introdotte dall’azienda. Nel triennio 2014/2017
ha registrato un -17% in termini di consumi energetici totali (energia elettrica e metano) per
chilo di risone lavorato; -60% in termini di emissioni dirette e indirette di CO2 per chilo di risone
lavorato, relative ai consumi di metano ed energia elettrica (dal 2016 certificata da 100% fonti
rinnovabili); -24% per quanto riguarda la diminuzione dei rifiuti totali per quintale di riso
trattato nel periodo dal 2015 al 2017; significative riduzioni anche sul consumo di cartoncino nel
packaging. E oggi Riso Gallo è il primo marchio mass market del settore ad aver intrapreso la
produzione di riso da agricoltura sostenibile: due diverse varietà diverse sono state certificate
dal programma internazionale Friend Of The Earth, lo Standard di Certificazione dell’Agricoltura
e dell’Allevamento Sostenibili.

PRODUZIONE
sotto controllo
Solo Italia, parte della multinazionale francese Andros, produce e
commercializza prodotti alimentari freschi e congelati. Con due siti
produttivi in Italia, l’azienda aveva l’esigenza di sostituire il sistema
di monitoraggio della linea presso il suo stabilimento di Ossona (MI)
con uno più efficace, che permettesse agli operatori di verificare
costantemente la produzione, così da attuare manovre correttive
in tempi rapidi. SB Italia, che progetta, realizza e gestisce soluzioni
IT, aveva già realizzato soluzioni efficaci di business intelligence
per Solo Italia in altri reparti. È stato quindi naturale per Solo Italia
rivolgersi a SB Italia per questo nuovo progetto, quale partner
affidabile in grado di comprendere tutte le esigenze aziendali e
degli utilizzatori per tradurle in una soluzione flessibile e scalabile.
“Questo progetto rappresenta per il settore industriale una reale
novità: non sono molte le soluzioni che applicano cruscotti di BI
direttamente sugli impianti” ha dichiarato Moreno Simonetta, B.U.
Manager Business Intelligence di SB Italia (nella foto). “La digital
transformation è un viaggio continuo: ogni tappa conta”.

ECCELLENZE FOOD TECH IN PASSERELLA


Raccontare le eccellenze food tech. Questo l’obiettivo di Tuttodigital, la nuova area dedicata alla
trasformazione digitale, tra le grandi novità di Tuttofood 2019, (a Fieramilano dal 6 al 9 maggio. Perché
se nel mondo fisico esistono le Strade del Vino o dell’Olio, in quello virtuale esistono altrettante
strade digitali (del Grano, Olio, Vino e Carne), dove ogni giorno sapori, tipicità e tradizioni incontrano
innovazione e tecnologia. Tuttodigital vuole dare spazio alle innovazioni tecnologiche e al loro impatto
sulla filiera agroalimentare, partendo dalle materie prime fino ad arrivare al consumatore finale.
Grande attesa per il progetto Blockchain Plaza, che si focalizzerà sulle potenzialità di questa nuova
tecnologia nell’ambito dell’authentication.

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BIRRA SOSTENIBILE
Negli ultimi anni l’approccio al tema della sostenibilità ha cambiato il modo di pensare e di agire di Heineken, primo
produttore di birra in Italia con il 30% di quota di mercato.
DI NADIA MARCHI

P er un’azienda orientata verso il


futuro come Heineken, l’innova-
zione è il tratto distintivo, un fattore
▲ Heineken Italia aderisce al piano
decennale di sostenibilità “Brewing
a Better World”.
imprescindibile per la crescita del
business e una sfida nel far evolve-
re una bevanda che ha più di sei-
mila anni ed è legata alla tradizione associata alla produzione di Birra
e all’originalità della ricetta. Pertan- Moretti Baffo d’Oro, Certiquality ha
to, l’innovazione si rivela un fattore ufficialmente sancito che il prodotto
cruciale su cui l’azienda investe in risulta conforme alle prescrizioni del
termini di ricerca e creatività, af- Documento Tecnico 78 (che certifi-
fermando sul mercato proposte ca il fabbisogno energetico connes-
uniche. Il piano decennale di so- so alla realizzazione di un prodotto
stenibilità “Brewing a Better World” e la sua compensazione con pari
ha permesso ad Heineken Italia di quantitativo di energia elettrica fo-
intraprendere un percorso virtuoso tovoltaica). La certificazione è stata
ben integrato nel business anche in ▲ Birra Moretti La Forte è frutto poi estesa anche a Birra Moretti La
Italia, che ha portato a risultati si- dell’impegno e degli investimenti Rossa, La Forte e La Bianca.
dell’azienda volti all’implementazione
gnificativi. Dal 2010 nel nostro Pae- di impianti per la produzione di energia Nel 2012, invece, sono stati instal-
se è stato costituito il Sustainability rinnovabile. lati 8.136 pannelli solari nei birrifici
Team, un gruppo di lavoro composto di Comun Nuovo (BG) e Massafra
da diverse figure professionali in tata la prima birra in Italia “fatta con (TA), cui si sono aggiunti, nel 2016,
rappresentanza delle principali fun- il sole”: Birra Moretti Baffo d’Oro, ulteriori 8.848 pannelli solari, che
zioni aziendali. una lager realizzata con energia hanno portato il parco fotovoltaico
Tra i risultati ottenuti, in occasione rinnovabile. Considerando il totale complessivo di Heineken Italia a
di Expo Milano 2015 è stata presen- dell’energia elettrica equivalente circa 17.000 pannelli, in grado di
produrre a pieno regime ogni anno
5,52 GWh di energia, con una ridu-
zione annua di 2.191 tonnellate di
CO2. Con 13.000 pannelli comples-
sivi, il birrificio Heineken di Massa-
fra è primo al mondo per produzione
di energia fotovoltaica e per numero
di pannelli solari installati, secondo
la classifica mondiale “Top 50 Solar
Beer Breweries” di SolarPlaza.

Il birrificio Heineken di Massafra


è primo al mondo per produzione di
energia fotovoltaica e per numero di
pannelli solari installati.
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COMPONENTI ESSENZIALI
Metal Work S.p.A. offre una gamma completa di prodotti per applicazioni nell’industria alimentare che comprende
cilindri, raccordi, gruppi trattamento e valvole.
DI CORRADO TAMIOZZO, R&D MANAGER METAL WORK S.p.A.

P er quanto riguarda i cilindri, la


proposta di Metal Work com-
prende versioni in acciaio inossida-
▲ Cilindro Metal Work Serie HCR.

bile a norma ISO6432, versioni a


norma ISO15552 e versioni a forma
tonda, con profilo pulito. In alterna- tato superficialmente, dal tipico co-
tiva, in alcune applicazioni, è possi- lore grigio brillante, e la serie F-NSF,
bile utilizzare la serie di cilindri HCR realizzata in ottone a basso piombo
(High Corrosion Resistance) che con ulteriore processo di depiomba-
offre ottimi livelli di resistenza alla tura, senza trattamenti superficiali,
corrosione, con un prezzo inferiore ▲ Isola di elettrovalvole EB80 Splash distinguibile per il colore giallo.
rispetto ai cilindri inox. Questa se- Area. In tema di gruppi di trattamento,
rie, sviluppata a partire da una spe- Metal Work propone il miniregola-
cifica esigenza nel settore caseario, il raccordo. Metal Work dispone di tore di pressione MRA BIT serie F:
è il risultato di numerosi test effet- un’ampia gamma di raccordi ed ac- si tratta di un oggetto semplice ed
tuati con materiali e trattamenti dif- cessori di alta gamma, realizzati in economico, realizzato con materiali
ferenti. Il comportamento è ottimo acciaio inossidabile AISI 316L. L’of- appartenenti alle liste approvate a
in applicazioni ove vi sia esposizio- ferta comprende raccordi rapidi a livello internazionale.
ne ad ambienti aggressivi (casea- pinza, raccordi a calzamento, regola- Metal Work propone anche isole di
rio, ortofrutticolo, alimentare…) o tori di flusso e valvole di non ritorno. valvole serie HDM oppure EB80 per
a lavaggi con detergenti aggressivi In alternativa al raccordo in acciaio “splash area”. Il concetto su cui si
(soda caustica, acido cloridrico, aci- inossidabile, Metal Work propone basano è di suddividere in due il
do lattico…). due serie di raccordi in ottone per sistema: la zona con i raccordi per
Un altro componente essenziale ambito alimentare: la serie F-E, rea- tubi dell’aria viene disposta all’in-
per l’impiego con fluidi alimentari è lizzata in ottone depiombato e trat- terno della parte di macchina desti-
nata a subire lavaggi; la zona con
le valvole e le relative connessioni
elettriche viene collocata all’ester-
no, quindi esentata dal dover resi-
stere all’acqua o ai fluidi di lavag-
gio. Una flangia in tecnopolimero, in
alluminio trattato o in acciaio inox
(a seconda dei casi) con una guarni-
zione tiene separate le due zone. Si
ottiene così il vantaggio di poter la-
vare liberamente la zona interna alla
macchina senza esporre a danni o
infiltrazioni le parti elettropneumati-
che delle elettrovalvole.

Raccordi Metal Work Serie F-E e F-NSF.


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ALL’INSEGNA DEL RISPARMIO ENERGETICO


2G Italia, filiale italiana di 2G Energy AG, uno dei maggiori produttori di impianti di cogenerazione per la generazione
decentrata e fornitura di energia elettrica e calore, annovera tra i propri clienti Cooprolama Cooperativa Produttori
Latte, azienda bresciana parte del consorzio per la produzione del Grana Padano.
DI FRANCESCA FERRARI

C ooprolama, azienda che opera


da oltre 70 anni nella produzio-
ne di latte e formaggi, ha installato
▲ “Questi impianti sono soluzioni
dove si utilizza un unico combustibile
per produrre energia sia elettrica sia
termica, risparmiando in questo modo
una g-box 50, uno dei prodotti di considerevoli quantità di energia
punta di 2G, in un box esterno rea- primaria”, dichiara Christian Manca,
lizzato direttamente dal cliente che CEO di 2G Italia.
rifornisce energia elettrica e acqua
calda per i processi di produzione.
La cooperativa ha 60 dipendenti,
un’area produttiva di circa 20.000 m2
e si occupa della trasformazione
del latte, circa 1.000 quintali l’an-
no, per la produzione di Grana Pa-
dano, formaggio Gran Maddalena, lazione, così come i comandi sono
formaggio da latte intero e magro e integrati in esso.
grattuggiati solo di prodotti italiani. La g-box raggiunge elevatissimi li-
A seguito della realizzazione di nuo- velli di efficienza elettrica, termica
ve aree per la lavorazione, avvenute e complessiva: il livello di efficienza
tra gli anni 2010 e 2011, la società ▲ Il caseificio sociale negli ultimi complessivo della g-box 50, instal-
ha deciso di investire dotandosi di anni ha effettuato diversi investimenti lata presso la cooperativa, tocca
utili a migliorare ed efficientare la punte del 103,1%, con quello ter-
un impianto di cogenerazione che produzione di una delle eccellenze del
gli consentisse di incrementare nostro territorio, il Grana Padano. mico al 68,6% e quello elettrico al
34,5%.
Il fabbisogno energetico dello stabi-
l’efficienza del- limento è davvero notevole e trami-
la propria attività te l’installazione dell’impianto da
quotidiana. parte di 2G, operativo da un anno
Cooprolama ha installato esatto, ad oggi si è riusciti ad ot-
una g-box 50, un cogenerato- tenere un ingente risparmio annuo
re a gas naturale fornito come grazie alla produzione di 300.000
modulo compatto pronto al kWh di energia elettrica. Grazie a
collegamento. L’armadio di questo, e a tutti i vantaggi propri
comando è stato proget- della cogenerazione, la Cooperati-
tato come unità separata va Cooprolama conta di ottenere
dal modulo e tutte le fun- un ritorno sull’investimento in circa
zioni di controllo e rego- 3 anni.

La g-box non solo lavora in modo


altamente efficiente, ma è anche
molto silenziosa, grazie a una capsula
completamente insonorizzata.

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in inox per il settore food o progettati con un particolare design che permetta la rimozione degli eventuali residui
di produzione.
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L’ industria del Food & Beverage


richiede un controllo molto ele-
vato, componenti in gradi di assi-
▲ Dal trattamento aria alla
strumentazione, alle valvole e
attuatori, SMC offre soluzioni
d’avanguardia per l’industria
curare la salute e l’igiene di molti automobilistica, per l’industria
aspetti della produzione e prepara- elettronica, alimentare e life science.
zione, materiali anti-corrosione, si-
gilli speciali e lubrificanti…
SMC Italia segue ogni partner abbi-
nando propensione all’innovazione
e attenzione alle esigenze speci-
fiche del settore applicativo, alla
crescente richiesta di produzioni ve-
locizzate e elevato risparmio ener-
getico. lavorare con pezzi irregolari, morbidi,
La ventosa ZP3P, in gomma siliconi- variabili o ultrasottili, come i prodot-
ca di colore blu, è stata progettata ti confezionati con pellicola, senza
per offrire prestazioni ottimali ed lasciare tracce di eventuali pieghe.
efficienti in termini di aspirazione e Il pressostato ISE70 offre una mi-
manipolazione. gliore flessibilità e un maggiore
Il modello è dotato di un bordo sot- controllo delle applicazioni. Include
tile e morbido, con perdite ridotte la comunicazione IO-link per un mi-
e presa stabile, ideale per lavorare ▲ Il pressostato ISE70 presenta gliore controllo grazie ai maggiori
caratteristiche che migliorano le dati disponibili e a diversi segnali di
con pezzi sottili che si deformano prestazioni e l’efficienza per rispondere
durante l’aspirazione. Inoltre, la for- alle esigenze dell’Industria 4.0. diagnostica, oltre a quelli standard,
ma piana della ventosa con stopper quali campo di pressione nominale
centrale crea una superficie che non previene le pieghe su materiali sotti- e limite superiore di temperatura.
danneggia né deforma il prodotto e li come vinili e pellicole. Insieme a un display inclinato a 3 vi-
La ventosa è ideale per il settore ali- sualizzazioni dotato di meccanismo
mentare, altamente adattabile, può di rotazione dell’unità, gli utenti pos-
sono visualizzare in modo completo
la pressione misurata e altri valori
selezionabili da qualsiasi posizione,
adattandosi a qualsiasi ulteriore
modifica dell’impianto.
Insieme a ISE71, quest’ultimo am-
pliamento della gamma di presso-
stati di SMC, incrementa il campo
della pressione operativa. Entrambi
i pressostati offrono un grado di pro-
La ventosa ZP3P, in gomma
siliconica di colore blu, può lavorare tezione IP67 e dotati di connettore
con pezzi irregolari, morbidi, variabili o M12, quindi sono robusti e possono
ultrasottili. essere utilizzati in ambienti gravosi.
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Sfamare tutte le esigenze
dal processo al fine linea
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Il vostro successo richiede soluzioni che garantiscono ottima qualità, flessibilità e igiene.
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Senza titolo-1 1 10/04/2019 09:45:45


S T A R T

LA RISPOSTA FACILE PER UN SETTORE COMPLESSO


Alle aziende che operano nel settore Food & Beverage è richiesto un elevato livello di efficienza produttiva che tro-
va nello smart manufacturing e nei paradigmi dell’industria 4.0 l’ambiente ideale per essere espresso al meglio.
Proprio per questo wenglor sensoric continua ad arricchire la propria gamma con prodotti sempre più smart.
DI LUCA LOCATELLI

M acchine intelligenti e intercon-


nesse che scambiano infor-
mazioni tra loro e che, a loro volta,
▲ Il settore del Food & Beverage
è caratterizzato da una crescente
complessità, variabilità della domanda
e competitività.
ricevono dati da dispositivi installati
lungo la linea. Uno scenario nel qua-
le sensori in grado di rilevare, rico-
noscere, misurare, in modo rapido vare bottiglie in PET o vetro rende
e affidabile, e di comunicare dati, i PNG//smart ideali per il settore
assumono un ruolo chiave diven- ▲ La gamma di sensori di profilo beverage. La funzione intelligente
tando i componenti essenziali delle weCat 2D/3D di wenglor sono l’ideale per la regolazione della soglia di-
macchine intelligenti. Non a caso per monitorare le non conformità o per namica di commutazione, fa sì che
wenglor sensoric offre un ventaglio ridurre al minimo gli sprechi durante le questi sensori possano rilevare e
di prodotti smart in grado di rispon- operazioni di porzionamento. di conseguenza segnalare eventua-
dere adeguatamente a specifiche li contaminazioni, invecchiamenti
esigenze applicative. È questo il o fluttuazioni di temperatura, una
caso della famiglia di sensori opto- capacità decisamente interessante
elettronici PNG//smart, lanciata lo per un settore nel quale la qualità
scorso anno con il formato miniatu- rende questi sensori perfetti per il del prodotto deve essere sempre
rizzato 1K e oggi arricchita dei forma- confezionamento di alimenti poiché sotto stretto controllo.
ti 1P e 1N. Per citare qualche esem- rilevano in modo affidabile imballag- In risposta poi alle crescenti esigen-
pio, il principio di funzionamento a gi scuri o trasparenti. Così come il ze dell’alimentare in tema di sistemi
tasteggio diretto con soppressione principio operativo ottico a barriere di visione in grado di garantire preci-
dello sfondo e anche a luce blu, catarifrangenti per il riconoscimento sione, rapidità, affidabilità, efficien-
una novità assoluta per il mercato, del trasparente consentendo di rile- za, wenglor risponde con la propria
gamma di sensori di profilo weCat
2D/3D che nel settore alimentare
risultano ideali, ad esempio, per mo-
nitorare le non conformità - prodotti
da forno non correttamente lievitati
o danneggiati nella forma - oppure
per ridurre al minimo gli sprechi du-
rante le operazioni di porzionamen-
to degli alimenti - taglio di carni e
formaggi - con notevoli benefici sulla
profittabilità dell’azienda.

Grazie alla combinazione vincente


di funzionalità e capacità di
comunicazione tramite interfaccia
IO-Link 1.1, i sensori PNG//smart
rappresentano la scelta ottimale per il
settore alimentare.
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portoni e sistemi di chiusura
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di controllo, manutenzione e riparazione

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QUANDO FREDDO È SINONIMO DI FRESCHEZZA


La qualità dei prodotti e la sicurezza dei consumatori sono un aspetto fondamentale nell’industria alimentare.
Per garantire la catena del freddo di ingredienti e pizze, Domino’s ha scelto i sistemi Hörmann dedicati alla logistica.
DI FRANCESCA NEBULONI

O ltre 15.000 punti vendita diffu-


si in più di 85 Paesi e nuove
aperture previste in altri 4 nel 2019:
▲ Il primo punto vendita Domino’s
Pizza Italia ha aperto a Milano
nell’ottobre 2015.
con un fatturato 11 miliardi di dolla-
ri, Domino’s Pizza è la prima catena
di pizzerie al mondo specializzata
nella consegna a domicilio e ritiro
da asporto. Il modello di business
unisce altissimi standard di qualità
e customizzazione del prodotto, otti- ▲ La consegna delle pizze ai clienti
mizzato per il consumo a domicilio, avviene entro 30 minuti dalla presa
con piattaforme digitali per gestire dell’ordine con il prodotto a 70 °C,
gli ordini e metodi innovativi di con- contro una media di mercato di
segna come autoveicoli ad hoc, ro- 36-40 °C.
bot e droni.
In Italia, il marchio è presente tra-
mite la società Epizza, titolare di un
contratto di master franchising per temperatura ambiente e controllata del supply chain center, “la princi-
20 anni che permette di sviluppare (4 °C e -23 °C). La principale esigen- pale necessità di Domino’s Pizza
la catena su tutto il territorio nazio- za organizzativa consiste nel regola- Italia era trovare un fornitore per i
nale. re con precisione i flussi in ingresso portoni che potesse guidarci nella
L’headquarter italiano, situato a e in uscita, in modo da separare i scelta dei prodotti più adatti alle no-
Buccinasco (Milano), integra sito momenti di ricevimento merci da stre esigenze. Abbiamo selezionato
produttivo, attività amministrative e quelli di carico. Poiché i mezzi che Hörmann, attualmente nostro part-
logistica. “La struttura riceve e di- accedono sono diversi, la massima ner unico. Sono state individuate
stribuisce quotidianamente prodot- flessibilità dei sistemi di attracco due diverse tipologie di prodotti: i
ti finiti e materie prime, stoccati a e scarico/carico è fondamentale”, portoni sezionali standard, per la
afferma Alberto Morandotti, Supply baia di carico a temperatura am-
Chain Manager di Domino’s Pizza biente, che regola l’ingresso di mer-
Italia. ci non deperibili in aree a basso
“In fase di realizzazione”, afferma rischio igienico-sanitario e i portoni
Fabrizio Frombola, Construction con sistema DoBO, i quali consento-
Manager di Domino’s Pizza, che si no l’attracco di mezzi frigoriferi con i
è occupato della ristrutturazione vani ancora chiusi e che, grazie alle
guarnizioni pneumatiche, garanti-
scono il mantenimento delle tempe-
rature nel locale antistante le celle
frigorifere. In questo modo, mante-
niamo al massimo grado di sicurez-
La sede Domino’s di Buccinasco,
in provincia di Milano, è dotata dei za la catena del freddo, a vantaggio
portoni Hörmann per garantire la dell’elevata qualità dei prodotti e
continuità della catena del freddo. del servizio offerto alle pizzerie”.
32

032_Start6_Hormann_suppleALIMENTARE.indd 32 10/04/19 15:30


L’innovazione
è il nostro business.

Nati per informare. w w w.t e c n e l a b . i t

4aCopertina_suppleALIMENTARE.indd 1 10/04/19 18:18


S T A R T

PULIZIA A LUNGA DURATA


I nuovi motori Food Safe in acciaio inox di ABB per impianti di alimenti e bevande resistono al lavaggio con getto ad
alta pressione, favorendo il rispetto delle norme igieniche e riducendo i tempi morti.
DI LUCA LOCATELLI

A BB ha lanciato una gamma


completa di motori IEC Food
Safe progettati per applicazioni
▲ ABB lancia i motori IEC per
l’industria alimentare progettati per
agevolare la pulizia e durare più a
lungo.
nell’industria alimentare che richie-
dono frequenti cicli di sanificazione.
I nuovi motori IEC fanno parte della
famiglia Food Safe di ABB che com-
prende anche motori NEMA in accia-
io inossidabile, supporti cuscinetto
a sfere e riduttori. ▲ I nuovi motori IEC fanno parte
I motori IEC Food Safe sono adatti a della famiglia Food Safe di ABB che
clienti che devono rispettare norme comprende anche motori NEMA si potrebbero accumulare sostanze
igieniche sempre più rigorose e non in acciaio inossidabile, supporti contaminanti. I motori resistono a
solo. Hanno una carcassa in accia- cuscinetto a sfere e riduttori. getti ad alta pressione e sono pie-
io inox con superfici totalmente le- namente compatibili con i metodi
vigate, facile da pulire e sanificare. clean-in-place (CIP). I motori Food
Hanno un grado di protezione IP69 Safe rendono superfluo anche l’uti-
che garantisce la tenuta stagna Le superficie esterne dei motori lizzo di carter e involucri esterni che
all’acqua e sono provvisti di avvol- sono autodrenanti e prive di fessure potrebbero trattenere particelle di
gimento incapsulato che assicura dove potrebbero depositarsi parti- alimenti e favorire la proliferazione
una durata nettamente superiore celle di lavorazione e sporcizia. Tut- di batteri.
rispetto ai motori generici nelle ap- te le marcature sono incise a laser “I nuovi motori sono stati testati in
plicazioni che richiedono lavaggi ad direttamente sulla carcassa, evitan- modo approfondito da clienti nell’in-
alta pressione. do canali e scanalature nella quali dustria della carne e del pollame”,
dice Tero Helpio, Food and Beverage
Segment Manager, IEC LV Motors,
ABB. “Sono stati sottoposti a cicli di
pulizia e sanificazione molto gravosi
e i clienti hanno confermato che ri-
spettano tutti i requisiti di sicurezza
alimentare e affidabilità”.
I motori IEC Food Safe di ABB sono
disponibili nella gamma di potenze
I motori Food da 0,18 a 7,5 kilowatt, nelle taglie
Safe rendono di telaio da 71 a 132, in versioni
superfluo anche a 2-6 poli per 230-690 Volt a 50 o
l’utilizzo di carter 60 Hertz. Grazie alle diverse confi-
e involucri esterni
che potrebbero gurazioni di montaggio si adattano
trattenere particelle praticamente a tutte le applicazioni.
di alimenti e favorire Infine la classe di efficienza Pre-
la proliferazione di mium IE3 consente di ridurre consu-
batteri.
mi energetici ed emissioni.
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materiali adatti al contatto del cibo, in accordo con le normative europee EU1935/2004, EU10/2011 and EU
174/2015. Puliti, sicuri e resistenti agli olii e ai grassi, le soluzioni Megadyne per l’industria del Food sono
utilizzabili lungo tutto il processo produttivo di tutti i tipi di prodotti alimentari, umidi e secchi.
La gamma comprende: le cinghie sincrone Megalinear FC e Megapower FC; i nastri trasportatori in
poliuretano, PVC e poliestere (Serie P - P8/A/BL e P9/A/BL/PX; Serie R - R13/LB; Serie F - F10/AB) disponibili
anche con tasselli, profili e pareti laterali.

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food_Eureka.indd 10/04/2019 09:46:36
05/04/2019 17:01:43
COVER Story

La
ricetta
della
trasformazione
digitale
In un’epoca di cambiamenti radicali e di nuovi paradigmi tecnologici, la
missione di EFA Automazione, forte di un’esperienza di 30 anni sul campo,
è quella di guidare i propri clienti nell’utilizzo delle nuove tecnologie
di trasformazione digitale, che stanno, di fatto, mutando il mondo
dell’automazione industriale. Anche nel comparto food.
di Simona Recanatini

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Foto ORVA

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COVER Story

La mission di EFA
Automazione è guidare i
propri clienti nell’utilizzo
delle nuove tecnologie di
trasformazione digitale
che stanno cambiando
il mondo dell’automazione
È sotto gli occhi di tutti:
la trasformazione
digitale in atto nel
mondo dell’industria
italiana sta modificando
non solamente la
tecnologia, ma anche
i modelli di business e
le infrastrutture, linee
storia e alla profonda
conoscenza del mondo
dell’automazione, si
propone proprio di
“traghettare” le aziende
verso il nuovo. Come
ci conferma Franco
Andrighetti Founder &
industriale. Managing Director di EFA
produttive comprese. Le Automazione.
aziende di tutti i settori, “Da 30 anni ci occupiamo
food incluso, oggi si di connettività, ovvero
stanno ritrovando ad di fare in modo che i
affrontare questo delicato più disparati dispositivi
cambiamento. Se gli installati in produzione
incentivi di Industria 4.0 possano comunicare in
rappresentano grandi modo efficace e sicuro
opportunità di crescita tra di loro, nonché con
per le aziende del nostro i livelli superiori di
Paese, per portare “vera” supervisione e MES. Oggi
innovazione nel sistema stiamo vivendo una fase
produttivo nazionale di trasformazione che
serve tecnologia sta stupendo tutti, anche
intelligente che spinga noi. Quello che era vero
alla reale collaborazione fino a 5 anni fa ora non
tra IT e OT. lo è più: con le tecnologie
EFA Automazione, di comunicazione e
“Technology driven la crescita prepotente
company” basata alle del Cloud, è tutto in
porte di Milano, grazie movimento e hanno preso
ai suoi 30 anni di piede nuovi paradigmi

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036_043_CoverStory_Efa Automazione_suppleALIMENTARE.indd 38 12/04/19 10:12


Franco Andrighetti (a sinistra) e Gianfranco Abela sono i contitolari di EFA Automazione,
la cui sede è alle porte di Milano.

tecnologici e nuovi
modi di interpretare
l’automazione”, spiega.

L’IMPORTANZA
DEL DATO
L’avvento del Cloud e
della digitalizzazione
della fabbrica
hanno avviato una
trasformazione radicale.
Quello che in precedenza
era un ecosistema ben
delimitato è cambiato a
tal punto da aver assunto
la forma paradigmatica
di Yin-Yang: un grande
e unico ambiente le
cui funzionalità si
compenetrano e si
equilibrano per il utile a una determinata riduce gli errori e EFA Automazione
raggiungimento di uno e circoscritta operazione, incrementa l’efficienza
scopo comune. ora gli stessi dati possono delle operazioni, ma
è una “Technology
“Questa evoluzione essere pubblicati su offre anche una visione driven company”
coincide con piattaforme aperte o di insieme per la attiva da oltre
l’abbattimento della di tipo enterprise per conduzione del business 30 anni nell’Industrial
barriera fisica tra i essere trasformati e resi prima impraticabile”,
mondi IT e OT. Se prima disponibili sotto forma specifica Andrighetti. Communication.
i dati venivano estratti di informazioni. Tutto In questo scenario e in
ed elaborati localmente ciò non solo agevola il questo processo di digital
per ottenere un risultato lavoro dell’operatore, transformation, il dato

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036_043_CoverStory_Efa Automazione_suppleALIMENTARE.indd 39 12/04/19 10:12


COVER Story

“Oggi chi non innova


in digitalizzazione
non ha futuro: occorre
interpretare questo
percorso come una leva di
innovazione per i prodotti,
per i processi e come
fattore di evoluzione del
rapporto con i clienti”,
spiega Franco Andrighetti.

anni. Rendere noto tutto


questo è il nostro compito
attuale: da ciascun
singolo dato generato da
ogni singola macchina
si possono estrarre
informazioni utilissime,
che consentono di
ottimizzare l’efficienza
produttiva e, quindi,
generare profitto”.
“Possediamo già da tempo le tecnologie necessarie per risulta il vero elemento Insomma, il ruolo
portante. primario di EFA
ricavare il dato e lo possiamo dimostrare con i fatti, “Il dato è il vero Automazione è quello
cioè con referenze, know-how, un lungo elenco di clienti protagonista, importante di aiutare le PMI a
soddisfatti”, precisa Gianfranco Abela. per alimentare gli valorizzare i dati in
analytics, l’e-learning chiave di business.
e via dicendo: ma non
è assolutamente facile SOLIDE
Foto ORVA

recuperarlo” precisa FONDAMENTA


Gianfranco Abela, co- La Digital
titolare e Managing Transformation, per
Director di EFA sua natura, tocca
Automazione. “Siamo trasversalmente tutti
stati i primi a fregiarci del gli ambiti aziendali in
paradigma 4.0, quando un’ottica di integrazione
ancora non si sapeva a dei processi. Per questo
cosa fosse riferito, stesso la sua efficacia viene a
discorso per l’IoT. Ora dipendere dalla solidità
questi sono acronimi delle fondamenta su cui
usati e abusati: per farci essa si basa: i dati da
meglio comprendere un lato, la connettività
preferiamo utilizzare dall’altro.
l’espressione ‘raccolta “Per fare chiarezza,
dati’ o trasformazione diciamo che il dato (i
digitale o convergenza cicli macchina, i pezzi
OT-IT”, aggiunge Abela. prodotti, i parametri di
“Le referenze per noi processo… n.d.r.) risiede
sono molto importati. dentro un PLC, un CNC o
Abbiamo iniziato ad un sistema equivalente.
affrontare progetti di Con dispositivi
digital transformation con configurabili riusciamo
aziende dell’eccellenza a estrarlo in maniera
italiana ancor prima del rapida senza dover
Piano Calenda. Ecco: noi sviluppare software
ci consideriamo il vero proprietari o scrivere
Centro di Competenza, codice, procedura che non
attivo sul campo già da rispetterebbe i necessari

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requisiti di sicurezza e quello di portare le
che, anzi, porterebbe stesse opportunità alle
inevitabilmente a realtà più piccole, alle
problemi tecnici” PMI, sensibilizzandole
aggiunge Abela. “Ma sulla necessità di
bisogna fare molta aggiornare i loro modelli
attenzione quando si gestionali e aiutandole
approccia il dato, che è il a capire quanto
mattone del grattacielo questo sia importante
che rappresenta la Digital per continuare a
Transformation. Se le competere sul mercato
fondamenta non sono internazionale”, afferma
solide, tutto crolla”, gli fa Andrighetti.
eco Andrighetti. “Oltre all’esperienza
unica che abbiamo
UN APPROCCIO maturato in tre decenni
CONCRETO di attività passati sul Foto ORVA
“Molte grandi aziende campo per risolvere
hanno avviato con problematiche di
successo progetti di connettività, possiamo
Digital Transformation offrire un approccio
grazie alla disponibilità concreto, pragmatico.
di risorse importanti: I nostri interventi seguono
il nostro obiettivo è la filosofia bottom-up: non

PIADINE, TRA SUPERVISIONE


ED EFFICIENZA: L’ESPERIENZA DI ORVA
ORVA s.r.l. è un’azienda romagnola che opera nel settore
alimentare dal 1979: produce piadine, pan carrè,
pan bauletti e molti altri prodotti da forno. Il costante
incremento produttivo che ha segnato la sua recente
evoluzione ha evidenziato la necessità di effettuare un
revamping degli impianti, asservendoli sotto un’unica Foto ORVA
regia tramite un sistema di supervisione evoluto e aperto
a futuri ampliamenti, anche a seguito della costruzione del
nuovo stabilimento di Bagnacavallo (RA).
“Circa quattro anni fa abbiamo condotto un benchmark
per capire quale prodotto soddisfacesse al meglio le
nostre necessità” afferma Gianluca Bertoletti, responsabile
dell’automazione di Gitoma s.r.l., società produttiva che
riporta alla capogruppo ORVA. “È stato in quell’occasione
che abbiamo conosciuto EFA Automazione e la piattaforma
SCADA/MES Ignition, software di Inductive Automation su
cui è ricaduta la nostra scelta in virtù delle sue avanzate
capacità di comunicazione e interfacciamento con il
numeroso ed eterogeneo parco macchine che caratterizza
i nostri impianti”.
Il progetto prevede di utilizzare Ignition, di cui EFA
Automazione è distributore ufficiale in Italia, non solo per
attività di supervisory control degli impianti di produzione,
ma anche come centrale di monitoraggio e supervisione Foto ORVA

dell’intero edificio e delle utenze di servizio. “Siamo ancora


in corso d’opera nell’implementazione di Ignition”, spiega Alcune fasi produttive del nuovo
Bertoletti. “Al momento sono collegate in supervisione le stabilimento di ORVA a Bagnacavallo.
utenze del nuovo stabilimento di Bagnacavallo e siamo in L’azienda ha optato per Ignition in virtù
progress nell’implementazione delle otto linee produttive.
Poiché non è possibile interrompere la produzione,
delle sue avanzate funzionalità che, oltre
l’aggiornamento degli impianti, nonché l’inserimento di alle tipiche funzioni SCADA, mettono a
nuove macchine e la loro integrazione nel sistema Ignition, disposizione potenti strumenti di livello
deve necessariamente essere fatto gradualmente”. MES e di calcolo dei principali KPI.

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COVER Story

Per le attività di supervisione del nuovo


stabilimento di ORVA la scelta è ricaduta
sulla piattaforma SCADA/MES Ignition,
distribuita in Italia da EFA Automazione.

Foto ORVA
ORVA è un’azienda romagnola che opera nel settore
alimentare dal 1979 producendo principalmente
piadine e bauletti. Nell’immagine, il nuovissimo
stabilimento di Bagnacavallo (RA).
perdiamo mai di vista il percorso di innovazione
punto di partenza, cioè la perché la Digital
specifica esigenza a cui Transformation è
l’azienda deve far fronte, stata presentata loro
che riusciamo sempre a (erroneamente!) come
soddisfare con soluzioni un progetto oneroso e
efficaci, di rapida complicato.
implementazione e, “Oggi chi non innova
soprattutto, economiche”. in digitalizzazione
Questo tipo di approccio, non ha futuro: occorre
rispetto a uno di tipo top- interpretare questo
down, viene apprezzato percorso come una leva
per la sua concretezza di innovazione per i
e rappresenta la prodotti, per i processi
soluzione ideale per e come fattore di
tutte quelle aziende evoluzione del rapporto
che spesso sono frenate con i clienti”, spiega
dall’intraprendere un Andrighetti.

TANTI STANDARD DA INTEGRARE


L’automazione produttiva di ORVA e affidabile tutti i diversi standard e tipi di Hakko, dei gateway/router industriali
è composta, come accade in molte di comunicazione che caratterizzano il eWON Flexy 205 e delle schede di
analoghe realtà, da un mix di impianti nostro stabilimento”. comunicazione Anybus di HMS Industrial
acquistati negli anni e di soluzioni In relazione alla costruzione del nuovo Networks, di cui EFA Automazione è
realizzate internamente. “È piuttosto stabilimento di Bagnacavallo, dovendo distributore ufficiale per l’Italia. Tra i
complicato chiedere ai fornitori di reimpostare la supervisione pressoché primi benefici riscontrati vi è l’efficienza
unificare PLC o interfacce di automazione. da zero, ORVA ha contattato EFA degli interventi di manutenzione. Inoltre,
Ciascuno dispone di specifiche Automazione per valutare l’acquisto non dal punto di vista produttivo, ORVA è
diverse, con il risultato che spesso la solo di Ignition e KepServer EX, ma anche riuscita a semplificare la produzione
loro integrazione diviene alquanto di altre soluzioni. conto terzi, nello specifico la marcatura
complessa. Abbiamo egregiamente L’azienda progetta internamente ed etichettatura del prodotto: lavorando
risolto queste problematiche grazie alla buona parte delle automazioni e la per il 90% per altre aziende alimentari
Suite KepServer EX, il middleware di scelta di prodotti capaci di supportare (alcune di fama internazionale) ciò
Kepware (marchio distribuito in Italia la connettività multiprotocollo è rappresentava un grosso problema di
da EFA Automazione, n.d.r.) che ci ha fondamentale. Per questo la scelta è efficienza che andava risolto: missione
consentito di integrare in modo efficiente ricaduta sulle soluzioni HMI Monitouch compiuta.

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Grazie alle soluzioni
e al supporto di
EFA Automazione,
ORVA ha potuto integrare
in modo efficiente
i diversi standard
dei suoi impianti.

ma anche gli end-user


oggi hanno la necessità
di implementare processi
di Digital Transformation
in modo rapido, sicuro
ed economico: per questo
tra i nostri clienti attivi
vi sono molte aziende di
produzione”. Ciò grazie
alla sinergia combinata
di EFA Automazione con
Foto ORVA gli integratori sia del
mondo IT, che di quello
IL SETTORE sia italiani che esteri. alcunché, ma anzi OT: et voilà, il cerchio si
ALIMENTARE Ogni macchina, a seconda riusciamo a integrare chiude. “Di fronte a noi
EFA Automazione è molto della sua provenienza, digitalmente tutto il vi è un decennio di sfide
attiva nel comparto se tedesca o americana, parco macchine esistente. e cambiamenti, dieci
food e vanta referenze asiatica o europea, L’investimento per il anni in cui la nazione
che spaziano a 360 utilizza inverter, PLC, cliente è dunque minimo: dovrà trasformarsi
gradi: dai prodotti da sensori, componenti di accompagniamo ogni PMI e gli asset dovranno
forno alla lavorazione comunicazione differenti. a un’implementazione necessariamente
delle carni, dal dairy Il nostro punto di forza è rapida, sicura ed diventare interconnessi.
al dolciario. Anche le che, con il nostro know- economica del processo Ora siamo solo all’inizio,
aziende alimentari how e le tecnologie di digitalizzazione” ma noi siamo pronti da
sono, ovviamente, che offriamo, non spiega Abela. “Non solo anni”, conclude Franco
coinvolte dalla Digital andiamo a stravolgere i costruttori di macchine Andrighetti.
Transformation.
“Il mondo dell’alimentare
deve ottemperare a
severi requisiti in tema
di tracciabilità, che si può
efficacemente attuare
solo utilizzando le più
adeguate tecnologie
digitali. Tipicamente,
inoltre, un’azienda
di food si avvale in
produzione di impianti
e macchine provenienti
dai fornitori più disparati,

.
Particolare della centrale
tecnologica di ORVA. Al
momento sono collegate
tutte le utenze del
nuovo stabilimento.
Gradualmente saranno
integrate tutte le otto
linee di produzione. Foto ORVA

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L’ITALIA
(buona)
DEL FOOD
Anche se con un po’ di fatica, il 2018 si è rivelato un anno
positivo per il comparto del Food & Beverage italiano:
una notizia “buona”, è il caso di dirlo, confermata da
Federalimentare, che ha reso noti i trend che hanno
caratterizzato l’anno passato.
Sul 2019, invece, la parola d’ordine è cautela…
di Nadia Marchi

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Osservatorio

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>O s s e r v a t o r i o

B
uono. Non c’è aggettivo particolare”, ha affermato Ivano
migliore per descrivere Vacondio intervenendo alla confe-
il 2018 dal punto di vista renza stampa di presentazione di
del comparto del Food Cibus Connect, la nuova edizione
& Beverage. Buono e consisten- della manifestazione in program-
te, anche se i risultati sono stati ma il 10 e 11 aprile 2019 a Parma.
raggiunti con crescente fatica. A “È sul fronte dell’export, infatti,
confermarlo è Federalimentare, che siamo cresciuti nell’ultimo
associazione che rappresenta, tu- decennio dell’81% ed è in questo
tela e promuove l’Industria italia- campo che nei prossimi due anni
na degli Alimenti e delle Bevande, ci aspettano nuove sfide: quella di I dati di Federalimentare,
il secondo settore manifatturiero raggiungere, come industria ali- associazione che rappresenta,
del nostro Paese, composto da cir- mentare, un’incidenza del fattura- tutela e promuove l’Industria
ca 56.000 aziende. Con un fattura- to export sul fatturato totale final- italiana degli Alimenti e delle
to annuo di oltre 137 miliardi di mente uguale o superiore al 25% Bevande, confermano che il
euro, il Food & Beverage contribu- e quella di spingere in un biennio 2018 è stato un anno positivo
isce per l’8% al PIL nazionale. Di- per tutto il comparto alimentare.
ciamo subito che nel 2018 la pro-
duzione delle industrie alimentari
italiane è aumentata dell’1,1% ri-
spetto all’anno precedente e l’ex-
port del 3%, raggiungendo i 140
miliardi di euro di fatturato (32,9
miliardi nell’export). In assenza di
forti turbative internazionali, l’ex-
port nell’anno in corso dovrebbe
confermare il trend 2018, per po-
sizionarsi di nuovo su un passo at-
torno al +3%. Nel 2018 le esporta-
zioni sono cresciute sensibilmente
in diversi mercati emergenti
come Egitto (+48,8%), Ucraina
(+43,6%), Lettonia (+31,3%), Nige-
ria (+22,6%), Filippine (+24,5%),
Bulgaria (+31,1%), Nuova Zelanda
(+22,0%) e Vietnam (+19,0%). “La
stagnazione dei consumi interni
ci impone di aprirci sempre di
più verso i mercati esteri in gene-
rale e verso quelli emergenti in

Il Packaging italiano continua a crescere


Non accenna a fermarsi la crescita dei costruttori ita- lativi ai primi otto mesi dell’anno, l’area dove si registra-
liani di macchine per il packaging. Secondo i dati pre- no le performance migliori è il Nord America che cresce
consuntivi del Centro Studi di UCIMA (Unione Costruttori del +27,2%, con gli Stati Uniti che si confermano il primo
Italiani Macchine Automatiche per il confezionamento mercato di sbocco delle tecnologie Made in Italy e fanno
e l’imballaggio), anche nel 2018 il fatturato di set- registrare una crescita record del +35,4%. Al secondo
tore lievita di altri 6,8 punti percentuali arrivando posto troviamo l’Africa e Australia (+15,3%), seguite da
a sfiorare i 7,7 miliardi di Euro. Un traguardo Unione Europea (+9,6%) e Sud America (+2,5%). Risul-
raggiunto grazie al mercato italiano e inter- tano in calo invece le esportazioni nei Paesi dell’Europa
nazionale. Nei dodici mesi del 2018 le Extra-UE (-5,8%) e in Asia (-2,4%). Per quanto riguarda
vendite oltre confine hanno superato in l’andamento dei singoli Paesi, dopo gli USA, si confer-
valore i 6 miliardi di Euro con un in- mano sul podio Francia, con un incremento del +3,1%, e
cremento del 6,6% sull’anno pre- Germania (+1,5%). È proseguito anche nel 2018 il buon
cedente. Secondo gli ultimi dati andamento dell’Italia, che ha generato ricavi per 1,6 mi-
disaggregati disponibili e re- liardi di euro (+7,5%).

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Export alimentare – Mondo. Le dinamiche in valuta (gennaio-ottobre 2018). la quota di export agroalimentare
Fonte: elaborazione Federalimentare su dati ISTAT. complessivo, di cui l’industria co-
pre oltre l’81%, alla quota ambita
Prodotti MONDO Var.% in valuta 10 mesi 2018-2017
di 50 miliardi”.
Prodotti vegetali -4,7
Prodotti zootecnici -6,8 Uno sguardo
Prodotti forestali 1,3
d’insieme
Prodotti pesca e caccia -3,4 I dati più aggiornati forniti dal
Tot. Primario -4,9 Centro Studi Federalimentare
Riso -1,5 rivelano i principali trend che
Molitorio 0,2 hanno caratterizzato la chiusura
Pasta 3,2 del 2018. Partiamo dal mese di
Dolciario 3,0 dicembre 2018 che ha chiuso con
Zucchero -9,8 un -4,0% nel confronto col dicem-
Carni preparate 0,6 bre 2017. Ne è uscito un aumento
Ittico 2,0 del +1,1% a consuntivo sui dodici
Trasfor. Ortaggi 2,5 mesi, dopo il +1,7% dell’anno pre-
cedente.
Trasfor. Frutta 4,6
La produzione industriale 2018
Lattiero-Caseario 3,1
nel suo complesso ha accusato a
Oli e Grassi -4,3 dicembre un -5,5%, per chiudere
Alim. Animale 5,2 a consuntivo con un +0,8%. Dopo
Industria enologica 4,7 tre anni nei quali aveva segnato
Birra 11,9 un passo più accelerato dell’ali-
Acquaviti e Liquori 23,2 mentare, ha registrato perciò un
Alcool etilico -17,1 andamento inferiore a quello del
Acque Minerali e gassose 6,9 settore. La produzione alimen-
Caffè 1,6 tare 2018, sul passo lungo, ha
Altre Ind. Alimentari 8,8 superato di appena 0,4 punti il
Tot. Ind. Alimentare 3,8 livello raggiunto nel lontano 2007,
ultimo anno pre-crisi. Mentre la
Tot. Bil. Commerciale 3,8
produzione industriale complessi-
va 2018 del Paese rimane ancora
sotto tale quota del -19,2%. Fra i
due aggregati si evidenzia perciò,
nel periodo, una forbice vistosa di
19,6 punti.

Il fatturato
dell’industria
alimentare
Il fatturato 2018 dell’industria ali-
mentare ha raggiunto i 140 miliar-
di di euro, facendo registrare una

I dati del Centro Studi di


Federalimentare mettono in
evidenza che il comparto
alimentare, nel corso del 2018, ha
trainato la “ripresa” italiana: la
produzione continua a crescere.

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>O s s e r v a t o r i o

crescita del 2% sui 137 miliardi Export alimentare – Mondo. I principali prodotti (gennaio-ottobre 2018).
toccati nel 2017. Ricordiamo che, Fonte: elaborazione Federalimentare su dati ISTAT.
nel quadriennio 2013-16, era ri-
Prodotti Milioni euro Incid%
masto fermo a quota 132 miliardi.
A dicembre 2018 il fatturato di Prodotti vegetali 5.191,6 14,7
settore è sceso del -4,6% su quello Prodotti zootecnici 1.116,2 3,2
del dicembre 2017. A fianco, il fat- Prodotti forestali 111,6 0,3
turato industriale complessivo ha
registrato un -7,3% sul dicembre Prodotti pesca e caccia 293,4 0,8
2017, mentre gli ordinativi indu- Riso 457,4 1,3
striali nel loro complesso sono Molitorio 325,3 0,9
calati del -5,3%. L’export 2018
dell’industria alimentare, secon- Pasta 2.014,10 5,7
do le stime di Federalimentare, Dolciario 3.572,80 10,1
ha raggiunto i 32,9 miliardi di Zucchero 144,3 0,4
euro, con un +3% circa sull’anno
precedente. Il passo è rallentato, Carni preparate 2.413,3 6,8
dopo il +6,3% del 2017, ma le per- Ittico 296,6 0,8
formance sul passo lungo dell’in-
Trasfor. Ortaggi 1.907,6 5,4
dustria alimentare rimangono
largamente premianti. Dal 2007, Trasfor. Frutta 1.000,1 2,8
ultimo anno pre-crisi, l’export ha Lattiero-Caseario 2.600,2 7,4
segnato infatti un aumento del
+81%, contro il +28,5% del totale
Oli e Grassi 1.701,2 4,8
industria. Ne esce un differenzia- Alim. Animale 666,6 1,9
le di oltre 52 punti. L’export delle Vini, Mosti, Aceto 5.451,1 15,5
indicazioni geografiche protette
ha registrato, in parallelo, un Birra 168,3 0,5
aumento del +145%. L’incidenza Acquaviti e Liquori 868,4 2,5
export/fatturato 2018 raggiunge Alcool etilico 33,3 0,1
il 23,5%, maturando un salto di
dieci punti percentuali rispetto Acque minerali e gassose 628,5 1,8
alle incidenze export-fatturato Caffè 1.206,0 3,4
poco superiori al 13% registrate Altre Ind. Alimentari 3.096,7 8,8
all’inizio dello scorso decennio.
I comparti alimentari più per- Totale Industria 27.551,8
formanti sono stati quelli delle Totale Agroalimentare 34.264,6
acquaviti e liquori (+24,1%), della
birra (+11,2%), dell’alimentazione
animale (+7,9%) e delle acque mi-
nerali (+7,6%).

L’industria italiana del Food


è in salute sia nel mercato
interno che sul fronte
internazionale.

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Il fatturato 2018 dell’industria L’import 2018 di settore ha chiuso a premium, agli estremi, e ulteriore
alimentare ha raggiunto i 140 21,8 miliardi circa, con un calo del schiacciamento della fascia di ac-
miliardi di euro, facendo registrare -1,2% sull’anno precedente. Ne esce quisto centrale, a seguito del peri-
una crescita del 2% sui 137 miliardi un saldo attivo 2018 di 11,1 miliar- coloso deterioramento specifico del
toccati nel 2017. di, in aumento del +12,1% su quello ruolo socio-economico della classe
del 2017 (9,9 miliardi). media. Il fatturato di settore, dopo
essere salito a quota 140 miliardi,
Le previsioni continuerà a crescere per portarsi
per il 2019 attorno a quota 142 miliardi, per il
combinato disposto di un aumento
L’Ufficio Studi di Federalimentare
marginale di produzione, molto
evidenzia che le previsioni 2019
probabilmente inferiore al punto
dell’industria alimentare sono
percentuale, e di ritocchi espansivi
intonate a grande cautela e, nel
dei prezzi praticati alla produzio-
mercato interno, la fiducia rimane
ne. In assenza di forti turbative
modesta. La forte frenata del PIL
internazionali, l’export dovrebbe
emersa in chiusura del 2018, che si
confermare il trend 2018, per po-
protrarrà per almeno tutto il primo
sizionarsi di nuovo su un passo
semestre 2019, non consente infatti
attorno al +3%. Spinte aggiuntive
di uscire dalla stagnazione e il PIL
potrebbero arrivare dalla soluzio-
2019 si muoverà con una dinamica
ne del contenzioso commerciale
prossima mediamente allo zero. Le
Cina-USA e dal rasserenamento del
vendite alimentari replicheranno
clima internazionale conseguente.
ritocchi in valore e volume, sull’or-
Raffreddamenti, invece, potrebbero
dine degli “zero virgola” dell’ultimo
legarsi agli esiti della Brexit e alla
periodo. La polarizzazione dei
situazione specifica del mercato
consumi continuerà a consolidarsi,
del Regno Unito, quarto sbocco del
con crescite, probabilmente meno
settore.
marcate, dei segmenti low cost e

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ULT FOOD and bever age

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TECNOLOGIA
AL SERVIZIO
DEL LATTE
Granarolo, uno dei principali operatori agro-industriali del nostro
Paese, utilizza con successo sensori per l’industria lattiero-casearia
firmati Baumer all’interno del suo stabilimento di lavorazione e con-
fezionamento del latte fresco a Bologna.
di Simona Recanatini

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>C U L T

Il sogno di una filiera


del latte collaborativa
e di eccellenza nacque
60 anni fa, con la
fondazione della
cooperativa che sarebbe
diventata Granlatte,
la più grande realtà
di produttori di latte
in Italia.

Quello del latte è un sapore ancestra-


le, che appartiene al nostro DNA. Non
è facile associare questo prezioso ali-
mento ad altisonanti concetti tecnolo-
gici: è un’immagine che stride. È solo
andando sul campo, tra serbatoi, silos
di latte e macchinari, che si può com-
prendere l’importanza della tecnolo-
gia e della strumentazione all’interno
di una produzione delicata e vitale
come è quella dei prodotti lattiero-ca-
seari vale a dire il latte e tutti i suoi
derivati.
Proprio l’innovazione rappresenta GRANAROLO, LA PIÙ IMPORTANTE FILIERA
la leva competitiva principale per ITALIANA DEL LATTE, NONCHÉ UNICA
Granarolo, la più importante filiera FILIERA ITALIANA BASATA SU UN SISTEMA
italiana del latte, nonché unica filiera INTEGRATO DI PRODUZIONE, DOVE L’INTERO
del nostro Paese basata su un sistema
integrato di produzione, dove l’inte-
PROCESSO È CONTROLLATO E GESTITO IN
ro processo è controllato e gestito in
STRETTA COLLABORAZIONE CON I MIGLIORI
stretta collaborazione con i migliori PRODUTTORI LOCALI.
produttori locali. Insieme a loro, il I numeri del Gruppo Granarolo
Gruppo Granarolo segue tutte le fasi Oggi Granarolo è il maggiore gruppo agro-industriale del Paese a capitale italiano che
di processo: dalla produzione della comprende due realtà diverse e sinergiche: una cooperativa di produttori di latte (Gran-
materia prima alla distribuzione del latte) che opera nel settore agricolo e raccoglie la materia prima, e una società per
prodotto finito ai punti vendita, il tutto azioni (Granarolo S.p.A.), che trasforma e commercializza il prodotto finito e conta 18 siti
per garantire una produzione mirata, produttivi dislocati su tutto il territorio nazionale e 7 siti esteri. Il Gruppo Granarolo conta
programmata e orientata alla qualità. attualmente 700 allevatori produttori di latte, 70 mezzi per la raccolta della materia prima
Il sogno di una filiera del latte collabo- alla stalla, 720 automezzi per la distribuzione che muovono 850.000 t di latte all’anno e
rativa e di eccellenza nacque 60 anni servono ogni giorno più di 50.000 punti vendita, raggiungendo circa 20 milioni di famiglie
italiane. Il portafoglio di business si è allargato nel 2004 con una maggiore quota nell’area
fa, con la fondazione della cooperati-
dello yogurt, grazie all’acquisizione del gruppo Yomo, e in quella dei prodotti caseari con
va che sarebbe diventata Granlatte, la l’acquisizione di Lat Bri nel 2011. Con l’assorbimento di CIPF Codipal avvenuta nel 2013,
più grande realtà di produttori di latte il Gruppo è inoltre diventato il 1° importatore di formaggi italiani duri e il 2° di formaggi
in Italia. Proprio questa, attraverso un freschi in Francia. Negli anni successivi il Gruppo è cresciuto molto all’estero e oggi circa
processo di crescita e acquisizioni, ha il 30% del fatturato è fatto fuori dall’Italia.
dato vita al Gruppo Granarolo. n

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OTTIMIZZAZIONE
COSTANTE
Di recente è emersa la volontà da
parte di Granarolo di inserire alcu-
ne migliorie all’interno della produ-
zione nello stabilimento di Bologna,
con l’obiettivo di ottimizzarla ulte-
riormente e ridurre gli sprechi. Ed è
qui che entra in scena Baumer, che
da oltre 50 anni sviluppa tecnologie
innovative creando valore aggiunto
nei processi legati all’automazione
di fabbrica, vantando oltre 35 anni
di esperienza proprio nel design
di sensori per l’industria lattiero-
casearia, dove è presente con pro-
dotti da utilizzare dalla lavorazione
all’imballaggio, in zone con alimen-
ti o senza (sensori di processo per
la misurazione della conducibilità,
flusso e temperatura, livello e pres-
sione, sensori a ultrasuoni, induttivi,
fotoelettrici, encoder, telecamere
e così via): dalla ricezione del latte
fino all’imballaggio, l’accento per
BAUMER VANTA OLTRE 35 ANNI DI ESPERIENZA
Baumer è sempre puntato sulla sicu-
NEL DESIGN DI SENSORI PER L’INDUSTRIA
rezza alimentare, sull’efficienza dei LATTIERO-CASEARIA, DOVE È PRESENTE
processi e sull’affidabilità a lungo CON PRODOTTI DA UTILIZZARE DALLA
termine. LAVORAZIONE ALL’IMBALLAGGIO, IN ZONE
CON ALIMENTI O SENZA.

BAUMER HA
SVILUPPATO LA
CONNESSIONE
AL PROCESSO PIÙ
IGIENICA SUL
MERCATO SECONDO
EHEDG CHE LO HA
INSERITO NELLA
COPERTINA DELLE
PROPRIE LINEE
GUIDA. LA HYGIENIC
CONNECTION
(BHC) CONSENTE
IL PERFETTO
ABBINAMENTO TRA
LA SEMPLICITÀ DI
UNA CONNESSIONE AD
INNESTO TRI-CLAMP
E L’IGIENICITÀ DI UN
MONTAGGIO A FILO.
LA BHC MIGLIORA
NOTEVOLMENTE
L’EFFICIENZA DI
LAVAGGIO E RIDUCE
IL RISCHIO DI
CONTAMINAZIONE.

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052_057_Cult1_Baumer_suppleALIMENTARE.indd 55 11/04/19 18:07


>C U L T

ÈUREKA! È
ENTRATA NELLO
STABILIMENTO
GRANAROLO DI
BOLOGNA, CUORE
DELLA PRODUZIONE
DEL LATTE FRESCO E
DELLA PANNA DELLA
PIÙ IMPORTANTE
FILIERA ITALIANA
DEL LATTE.

L’IMPORTANZA DELLA
COMPENSAZIONE
Un aspetto importante nel misura-
UNO STRUMENTO genti di lavaggio. Proprio grazie a que- re la conducibilità è la dipendenza
ESSENZIALE sto strumento che abbiamo montato dalla temperatura. Lo stesso media,
“Baumer, in particolare nel compar- sulle postazioni di lavaggio possiamo al variare della temperatura, ha una
to lattiero-caseario, si è focalizzata garantire la massima sicurezza ali- conducibilità sensibilmente diversa:
molto sulla parte di processo, nella mentare”, spiega Landuzzi. Il misura- il conduttivimetro CombiLyz AFI, mi-
lavorazione della materia prima. In tore di conduttività Baumer, installato sura la temperatura, compensa la dif-
quest’ambito l’interesse maggiore si è nella linea di ritorno, grazie al suo ferenziazione e rivela la conducibilità
concentrato sul conduttivimetro AFI design compatto e in esecuzione uni- corretta, non più influenzata dalla me-
(Analysis Field Inductive – della fami- ca, ha tempi di risposta e di compen- desima. “Baumer punta a incrementa-
glia CombiLyz), strumento che misura sazione della temperatura rapidi che re l’efficienza della produzione, l’igie-
la conducibilità e si utilizza negli im- permettono una comunicazione velo- nicità delle connessioni al processo
pianti di lavaggio (Clean-In-Place) per ce e accurata con il PLC. Il risultato? Il dei nostri strumenti, riducendo scarti
definire se il ciclo è stato completato processo di pulizia viene ottimizzato, e sprechi. Il nostro conduttivimetro ha
con successo”, spiega Erald Dema, permettendo di risparmiare acqua, un tempo di compensazione veloce e
Product Marketing Manager Process prodotto e sostanze chimiche, ma an- questo è importante perché, finché il
Sensor di Baumer Italia. “Il processo che energia e tempo. dato non viene compensato, è insigni-
di lavaggio scatta alla fine di ogni ciclo
di produzione” sottolinea Bruno Lan-
duzzi, Responsabile Manutenzione
Pastorizzato di Granarolo. “In questo
stabilimento di Bologna effettuiamo
25/30 lavaggi ogni giorno che riguar-
dano serbatoi, tubazioni e impianti di
trattamento termico (pastorizzatori,
raffreddatori…): in sostanza tutte le
parti dove transita il latte, dallo scari-
co al confezionamento, alla fine della
produzione vengono pulite”, precisa
Landuzzi.
I lavaggi vengono effettuati con siste-
mi automatizzati nei quali il condutti-
vimetro Baumer riveste una notevole
rilevanza per quel che riguarda la
distinzione tra recupero latte, acqua
o soluzioni in base proprio alla loro
conducibilità. “Qui in Granarolo uti-
lizziamo il conduttivimetro Baumer
come discriminante fondamentale
per valutare la conducibilità del latte
rispetto a quella dell’acqua e deter-

L’IMPIANTO
DI REFRIGERAZIONE
DEL LATTE CRUDO.

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ficante: con il nostro prodotto Grana-
rolo può svolgere più velocemente i
LA BOTTIGLIA DEL
vari passaggi, risparmiando centinaia LATTE, PRIMA E DOPO
di migliaia di litri d’acqua, di soluzio- LA “SOFFIATURA”.
ne di lavaggio o latte”, sottolinea Erald
Dema. “Lo stesso approccio è stato
portato avanti nello stoccaggio del lat- ciclo chiuso: l’operatore lancia il lavag-
te grezzo nei silos utilizzando i nostri gio di un serbatoio, viene mandata ac-
trasmettitori di pressione CombiPress qua e poi questa torna indietro. La par-
PFMH, che hanno un’ottima compen- te di prodotto che può essere rimasta
sazione in temperatura e permettono nelle tubazioni, nel viaggio di ritorno,
di ridurre al massimo gli scarti che in base alle indicazioni del conduttivi-
rimangono in fondo ai serbatoi”, ag- metro viene recuperata e messa in un
giunge Dema. serbatoio a parte o destinata ad altro.
Sul proprio sito Baumer ha impostato
LAVAGGI E SAVING un foglio di calcolo in cui tutti gli utiliz-
zatori possono inserire quanti lavaggi
“Nei nostri impianti di lavaggio le so-
luzioni sono già preparate in modo effettuano al giorno e i parametri del
specifico per lavare la materia orga- lavaggio stesso per avere un immediato
nica, grasso o proteine, che può depo- riscontro del saving che si può ottenere
ci spiega infine il Direttore di Produ-
sitarsi sulle tubazioni, in particolare utilizzando il conduttivimetro Baumer.
zione dello stabilimento Granarolo
negli impianti di trattamento termi- Il focus sul risparmio, del resto, oggi è
di Bologna, Fabio Cova. “Il secondo
co dove la temperatura elevata per a 360 gradi: si lavora per evitare non
obiettivo è farlo nel più breve tempo
il ciclo di pastorizzazione fa sì che ci solo la perdita di prodotto (latte) ma
possibile al minor costo possibile, cer-
siano delle precipitazioni di alcuni per ottimizzare la produzione dal pun-
cando sempre le migliori soluzioni,
derivati del latte che si attaccano alle to di vista del risparmio energetico. Per
anche a livello tecnologico. Per questo
piastre... Il ciclo di lavaggio porta a questo in Granarolo stanno lavorando,
collaborare con i nostri fornitori è fon-
delle variazioni di temperatura note- per esempio, anche per ridurre ulte-
damentale; Baumer con il suo portafo-
voli (dall’acqua fredda alle soluzioni riormente le concentrazioni di sostanze
glio prodotti igienici e innovativi nella
di lavaggio con soda a 85 °C): per que- chimiche impiegate, che si traducono
misura di pressione, livello, conducibi-
sto è importante compensare la tem- in riduzione dei tempi di risciacquo e in
lità, flusso e temperatura, è risultato il
peratura perché la lettura sia corretta. un risparmio di acqua.
partner naturale.
Grazie alla compensazione veloce di La tecnologia proprietaria del sen-
Baumer, abbiamo potuto risparmiare IN EQUILIBRIO sore di livello CleverLevel, nonché il
oltre 100.000 litri di media/anno per TRA SICUREZZA sensore unico per misurare flusso e
ogni postazione ottenendo un saving ED EFFICIENZA temperatura FlexFlow, ci hanno aiuta-
significante ed operando nel massimo “L’obiettivo principale della mia gior- to a mantenere ben presente il focus
rispetto dell’ambiente”, specifica Lan- nata è garantire la produzione e la di- sul punto esatto da migliorare grazie
duzzi. Il sistema è automatico ed è un sponibilità del latte al cliente finale”, all’innovazione”, aggiunge.
“Insieme alle aziende del settore dob-
biamo essere in grado di coniugare
sicurezza ed efficienza della struttura
produttiva, senza compromettere né
l’una né l’altra”, conclude il manager
di Baumer. Un sottile e delicato equili-
brio nel quale i sensori giocano davve-
ro un ruolo strategico…

SONO ALL’INCIRCA
5.000 I QUINTALI
DI LATTE CRUDO
CHE OGNI GIORNO
ENTRANO NELLO
STABILIMENTO
GRANAROLO DI
BOLOGNA, CHE SI
TRADUCONO IN 3.500 q
DI PRODOTTO
FINITO, TRA LATTE
E PANNA FRESCA.

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UN COMPENDIO
DEL “SAPER FARE”
Campari Group, azienda leader nel settore degli Spirit, con un portafo-
glio di oltre 50 marchi, digitalizza i processi con la suite SIMATIC IT.
Grazie alle tecnologie di Siemens, la multinazionale ha infatti creato un
unico repository globale per tutte le specifiche di prodotto e ha aumen-
tato notevolmente l’efficienza dei processi di sviluppo e produzione.
di Alfredo Pennacchi

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>C U L T

Campari Group negli


ultimi ventitré anni
ha effettuato 27
acquisizioni nel settore
degli Spirit, fino a
diventare il sesto player
mondiale del comparto.

In un periodo nel quale si parla spesso


di difesa dell’italianità delle aziende,
ci sono realtà che giocano all’attacco
e portano lo stile di vita italiano e il
Made in Italy in tutto il mondo. Fra
queste c’è Campari Group, che negli ul-
timi ventitré anni ha effettuato 27 ac-
quisizioni nel settore degli Spirit, fino
a diventare il sesto player mondiale HEADQUARTER DI CAMPARI GROUP,
del comparto, con oltre 50 brand di
categoria Premium e Super Premium.
SESTO SAN GIOVANNI (MI).
Oltre agli aperitivi prodotti, conosciuti
in tutto il mondo (Campari, Aperol), Attualmente sono oltre 50 i siti che il di processo, e abbracciando così la fi-
l’offerta del Gruppo comprende amari Gruppo deve gestire: 18 stabilimenti losofia Siemens della “Digitalization”.
(Averna, Cynar, Braulio) e Spirit (Skyy, di proprietà più co-packer e centri di SIMATIC IT Interspec consente all’a-
Grand Marnier, GlenGrant, Wild Tur- distribuzione, con migliaia di materia- zienda di sviluppare, configurare e
key, Appleton). li e specifiche. gestire tutte le specifiche di prodotto:
Nel 2017 il Gruppo ha realizzato un La svolta nella gestione di questa real- dalle materie prime, passando per in-
fatturato consolidato di oltre 1,8 mi- tà molto articolata e in continua evolu- termedi, semilavorati e prodotti finiti,
liardi di Euro, la maggioranza delle zione è giunta nel 2012. Fino ad allora, fino al packaging, con un unico reposi-
vendite è concentrata nelle Americhe Campari Group aveva mantenuto un tory centralizzato per tutti i dati.
e nell’area Sud Europa, Medio Oriente approccio non strutturato per quanto In Campari Group, SIMATIC IT Inter-
e Africa (SEMEA). riguarda la gestione delle specifiche spec si interfaccia con l’ERP SAP® per
di prodotto che venivano sviluppate a acquisire le anagrafiche dei materia-
INTEGRAZIONE livello locale, su documenti Microsoft li, ma può essere utilizzato anche in
CONTINUA Word o fogli Microsoft Excel®. Oltre modalità “stand-alone”, codificando i
Ad ogni acquisizione, il Gruppo ha a produrre documenti in diversi for- materiali direttamente in SIMATIC IT
dovuto affrontare l’integrazione di mati e diverse lingue, non esisteva un Interspec per gestire tutte le informa-
nuovi prodotti, impianti e risorse nei flusso di lavoro standard per la crea- zioni utili al business dell’azienda. Que-
propri sistemi di gestione delle attivi- zione e l’approvazione dei documenti sta opzione è stata utile in casi come
tà operative. Fra gli esempi più recenti e le informazioni venivano condivise quello di Grand Marnier, prima che
spiccano J. Wray & Nephew, azienda via mail o telefonicamente. SAP venisse attivato definitivamente
con oltre 2.000 addetti che produce A partire dal 2012 il Gruppo ha intra- nel giugno 2017. Nel frattempo, è stato
Appleton Estate, il primo rum giamai- preso la strada verso la completa di- possibile procedere con l’implementa-
cano, fra i più antichi con i suoi 225 gitalizzazione dei processi operativi, zione globale di SIMATIC IT Interspec,
anni di storia, Grand Marnier in Fran- puntando su SIMATIC IT Interspec di armonizzando i dati dei prodotti finiti
cia, brand acquisito nel luglio 2016, Siemens PLM Software, una soluzio- per la preparazione delle schede di
Bulldog London Dry Gin nel 2017 e ne configurabile per la gestione delle prodotto necessarie per le attività di
Bisquit Cognac nel 2018. specifiche di prodotto nelle industrie marketing, vendita ed export.

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A PARTIRE DAL
2012 IL GRUPPO
HA INTRAPRESO
LA STRADA VERSO
LA COMPLETA
DIGITALIZZAZIONE
DEI PROCESSI
OPERATIVI, PUNTANDO
SU SIMATIC IT
INTERSPEC DI SIEMENS
PLM SOFTWARE,
UNA SOLUZIONE
CONFIGURABILE
PER LA GESTIONE
DELLE SPECIFICHE
DI PRODOTTO
NELLE INDUSTRIE
DI PROCESSO, E
ABBRACCIANDO
COSÌ LA FILOSOFIA
SIEMENS DELLA durre i tempi di risposta alle richieste in tutto il mondo”, osserva Rocca. “La
di informazioni sui prodotti del Grup- maggior parte dei documenti ha una
“DIGITALIZATION”. po provenienti sia dai consumatori valenza esterna, alcuni vengono con-
sia dagli enti regolatori. La soluzione divisi con i fornitori per definire i re-
di Siemens PLM Software copre non quisiti delle materie prime e dei com-
solo i siti Campari in tutto il mondo, ponenti di imballaggio necessari per
ma anche i co-packer e i centri di di- la produzione. Altri documenti sono
stribuzione, che ricevono il prodotto relativi ai prodotti finiti e includono
finito e lo distribuiscono, effettuando informazioni utili per la commercia-
a volte piccole rilavorazioni o sempli- lizzazione, dai descrittori caratteristici
cemente modificando gli schemi di del liquido fino alle informazioni lega-
pallettizzazione in base alle esigenze li riportate sull’etichetta come la pre-
dei clienti. “Attualmente vengono ge- senza di allergeni, oltre a indicazioni
stite in SIMATIC IT Interspec le infor- utili per il consumatore, quali diete
mazioni tecniche di oltre il 95% dei specifiche e valori nutrizionali. Oltre
prodotti presenti in SAP”, sottolinea alle caratteristiche dei semilavorati
Marco Rocca, Global HSE Systems & e dei nostri prodotti, le specifiche de-
STANDARDIZZAZIONE Sustainability Analytics Manager di scrivono a volte anche il ciclo operati-
DEI PROCESSI E Campari Group. vo, cioè il modo in cui i liquidi vengo-
RAPIDITÀ DI RISPOSTA L’attività inizia dalla raccolta delle in- no prodotti”.
Il progetto realizzato con SIMATIC formazioni qualitative e quantitative Oggi, in Campari Group, tutte queste
IT Interspec nasce dalla necessità di che descrivono i prodotti: ingredienti informazioni sono raccolte e gestite in
standardizzare e semplificare la rac- e altre materie prime, semilavorati un unico repository globale accessibi-
colta dei dati e, nel contempo, di ri- di produzione, componenti di imbal- le via web a 180 “contributor” (gli spe-
laggio e, infine, prodotti finiti. In una cialisti che inseriscono e approvano i
multinazionale con oltre 50 brand, dati) e oltre 400 “reader”, cioè utenti di
migliaia di SKU (articoli a magazzino) varie funzioni, per lo più non tecniche,
e componenti che devono essere co- che accedono alla pagina web per con-
dificati, acquistati, prodotti e venduti, sultare le informazioni ed estrarre do-
questo significa gestire un patrimo- cumenti e report. La raccolta dei dati
nio di oltre 21.000 specifiche e infor- avviene con moduli e formati stan-
mazioni collegate. “Ovviamente, con dard in base alla tipologia di materiale
l’espansione del Gruppo è diventata descritto, utilizzando le stesse regole
impellente la necessità di standardiz- e la stessa lingua (l’inglese) in tutto il
zare le informazioni e le procedure di mondo. Gli utenti creano le specifiche
raccolta delle stesse, definendo cicli di in SIMATIC IT Interspec ogni volta che
approvazione chiari e uniformi per si crea un codice materiale in SAP. Il
garantire la correttezza dei dati rac- ciclo di approvazione delle specifiche
IL SITO PRODUTTIVO colti e la loro condivisione efficiente viene gestito a livello regionale e, per
DI NOVI LIGURE (AL).

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>C U L T

perché si è dimostrata fin dall’inizio


SIMATIC IT INTERSPEC CONSENTE ALL’AZIENDA la soluzione più flessibile”, conferma
DI SVILUPPARE, CONFIGURARE E GESTIRE Rocca. “Possiamo configurare il siste-
TUTTE LE SPECIFICHE DI PRODOTTO: DALLE ma in maniera autonoma, aggiungere
MATERIE PRIME, PASSANDO PER INTERMEDI, proprietà, creare nuovi frame, modi-
SEMILAVORATI E PRODOTTI FINITI, FINO AL ficare i contenuti; in pratica, è tutto
PACKAGING, CON UN UNICO REPOSITORY configurabile senza customizzazioni.
Altre soluzioni erano più rigide e ri-
CENTRALIZZATO PER TUTTI I DATI. chiedevano l’intervento di un sistemi-
sta per queste attività. Con SIMATIC IT
alcune tipologie di materiali critici,
come ad esempio i liquidi finiti, è ri-
FLESSIBILITÀ Interspec è stato sufficiente un breve
corso di formazione per essere presso-
chiesta una seconda validazione a li- E AUTONOMIA, ché autonomi. Si tratta inoltre di uno
vello globale. Sono stati standardizzati VANTAGGI CHIAVE strumento in commercio da qualche
anche tutti i documenti destinati alle Fra diverse soluzioni, la scelta è caduta decina d’anni, quindi è ampiamente
comunicazioni verso l’esterno, in par- su SIMATIC IT Interspec per la flessibi- rodato e stabilizzato”.
ticolare le schede prodotto e le schede lità e l’autonomia operativa. “Abbia- L’implementazione di SIMATIC IT
di pallettizzazione per lo più richieste mo puntato su SIMATIC IT Interspec Interspec è partita dall’Italia ed è du-
da distributori, co-packer e clienti, e
le schede di ingredienti e materiali di
imballaggio da condividere con i for-
nitori.
“Abbiamo inoltre sviluppato una sem-
plice applicazione web per consentire
agli utenti non tecnici di accedere ai
documenti senza entrare in SIMATIC
IT Interspec, attraverso un portale
user-friendly con informazioni in tem-
po reale”, aggiunge Rocca. “In pratica,
al momento della realizzazione del
prodotto sono già disponibili docu-
menti validati e accessibili a tutti gli
interessati, da tutto il mondo, senza
bisogno di telefonare, mandare richie-
ste via mail e aspettare diversi giorni
per ricevere una risposta. Prima ci
volevano mediamente sette giorni per
evadere una richiesta di informazioni
su un nuovo prodotto, oggi avviene
tutto in tempo reale”. Tutto questo è
stato realizzato con SIMATIC IT Report
Manager.

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“Pur con questa mole di lavoro enor-
SIMATIC IT UNILAB, me, la maggior parte delle implemen-
ADOTTATA DA tazioni a livello locale è avvenuta
CAMPARI GROUP, senza risorse aggiuntive, grazie all’ef-
È UNA SOLUZIONE ficienza e alla flessibilità di SIMATIC IT
PER LA GESTIONE Interspec”, osserva Rocca. “Il roll-out
DEI DATI DI in Sudamerica, che ha interessato tre
impianti in Brasile e Argentina, per un
LABORATORIO (LIMS) totale di 1.550 codici materiali, è stato
FRA LE PIÙ DIFFUSE portato a termine con un team locale
E APPREZZATE composto da circa 15 persone, per la
NELL’INDUSTRIA DI maggior parte impegnate nella raccol-
PROCESSO. ta e nell’inserimento dei dati”.

rata circa sei mesi, dall’installazione al UN SISTEMA


“go live”. L’attività più critica in que- INTEGRATO
sta prima fase è stata la definizione L’adozione della tecnologia Siemens in
dei frame, cioè dei modelli standard Campari Group non si limita a SIMATIC
utilizzati per la raccolta dei dati. “Ma IT Interspec. L’azienda ha infatti im-
la parte più lunga e che ha comportato plementato altri moduli di SIMATIC
lo sforzo maggiore è stata l’immissio- IT, in particolare SIMATIC IT R&D Su-
ne dei dati”, sottolinea Rocca, “che ha ite per attività di ricerca e sviluppo,
richiesto quasi quattro mesi perché e SIMATIC IT Unilab, una soluzione
molti documenti erano cartacei o, nel per la gestione dei dati di laboratorio
migliore dei casi, file Word o Excel con (LIMS) fra le più diffuse e apprezzate
informazioni da riadattare ai nuovi nell’industria di processo. SIMATIC
formati”. IT Unilab si interfaccia da un lato con
Una volta impostato il lavoro nei siti SAP e dall’altro con SIMATIC IT Inter-
italiani, il roll-out è proseguito con Sco- spec. Nel primo caso, quando arriva
zia, Messico, Giamaica, Kentucky, Irlan- una merce da un fornitore o avviene
da, Grecia, Brasile, Argentina, Austra- una produzione interna, SAP invia a
lia, Francia e Canada. Attualmente il SIMATIC IT Unilab una richiesta di ve-
programma copre tutti gli stabilimenti rifica dei campioni, ultimata la quale
del Gruppo, con oltre 22.000 specifiche, l’operatore restituisce a SAP una de-
11.000 grafiche per il packaging e circa cisione sull’utilizzo del prodotto, cioè
8.000 documenti raccolti dai fornitori “rilasciato” o “bloccato”. L’interfaccia
esterni (schede di sicurezza, dichiara- con SIMATIC IT Interspec è invece uni-
zioni su allergeni e ingredienti). direzionale, per il trasferimento delle

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>C U L T

IL PROGETTO
REALIZZATO
CON SIMATIC IT
INTERSPEC NASCE
DALLA NECESSITÀ DI
STANDARDIZZARE
E SEMPLIFICARE LA
RACCOLTA DEI DATI
E, NEL CONTEMPO,
DI RIDURRE I TEMPI
DI RISPOSTA ALLE
RICHIESTE DI
INFORMAZIONI
SUI PRODOTTI
DEL GRUPPO
PROVENIENTI SIA
DAI CONSUMATORI mente”. Campari Group utilizza anche
SIA DAGLI ENTI il modulo SIMATIC IT Report Manager
anche l’attivazione di un modulo per
la qualità e la misura dell’efficienza
REGOLATORI. per estrarre diverse tipologie di report complessiva degli impianti”. L’OEE
specifiche da SIMATIC IT Interspec da SIMATIC IT Interspec, accessibili (Overall Equipment Effectiveness) ve-
al laboratorio. “L’implementazione via Internet o Intranet a utenti diversi niva misurata fino a quel momento
di SIMATIC IT Unilab è stata avviata in base a profilo, area geografica, ruo- con dati raccolti manualmente in un
nel 2015 in Scozia su un impianto di lo e autorizzazioni. foglio Excel ed elaborati secondo un
piccole dimensioni in cui producia- modello di calcolo e regole interne.
mo Glen Grant, uno dei whisky del MISURARE Sfruttando la soluzione Siemens, ab-
Gruppo”, racconta Rocca. “Nel 2018 L’EFFICIENZA biamo sviluppato un progetto OEE per
è stata completata nel nostro labora- L’architettura implementata da Cam- la raccolta e l’elaborazione standar-
torio centrale a Sesto San Giovanni pari Group prevede un altro elemen- dizzata e semplificata dei dati su tre
(MI) e nello stabilimento in Giamaica, to: il monitoraggio delle prestazio- stabilimenti italiani, creando appositi
molto più complesso per l’estensio- ni degli impianti con la tecnologia cruscotti (dashboard) per visualizzare
ne e la varietà dei prodotti. SIMATIC SIMATIC IT OEE. “Il progetto con Sie- le prestazioni delle linee di produzio-
IT Unilab rappresenta un altro passo mens è partito dall’urgenza di ge- ne e, soprattutto, per fornire alla ma-
avanti nell’integrazione e digitalizza- stire le specifiche tecniche”, spiega nutenzione informazioni e indicazio-
zione dei nostri processi, consentendo Carlo Bidoglia, Global IT Application ni più puntuali rispetto al passato.
di semplificarli e di automatizzare le Development Director SC di Campari “Siamo partiti con un sito pilota a
comunicazioni tra le diverse funzioni Group. “Nella roadmap d’implemen- Canale d’Alba, raccogliendo dappri-
e altre attività prima eseguite manual- tazione abbiamo incluso fin dall’inizio ma i dati manualmente senza alcuna
automazione, per poi collegare in un
secondo tempo il sistema SIMATIC IT
all’impianto tramite schede Ethernet
montate sulle macchine per racco-
gliere dati relativi alle fermate e alla
loro casualizzazione”, spiega Bidoglia.
“Con questo approccio abbiamo una
misura OEE in tempo pressoché reale:
ogni fermata viene giustificata dall’o-
peratore nel turno di lavoro e a fine
giornata facciamo una consuntivazio-
ne dei dati di produzione e scarti per
ottenere il vero e proprio coefficiente
OEE”. “La soluzione OEE di Siemens
consente a Campari Group di identifi-
care possibili aree di miglioramento e
definire azioni e interventi correttivi
in fase di manutenzione degli impian-
ti o revisione dei processi, nell’ottica di
una maggiore efficienza della produ-
zione”, conclude.

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I “SEGRETI”
PER UNA PIZZA
PERFETTA
Un polo produttivo internazionale, con le migliori tecnologie disponi-
bili, che grazie a un rinnovamento radicale delle linee è una vera e pro-
pria eccellenza in grado di valorizzare la qualità e il saper fare auten-
ticamente italiani: Buitoni ci ha aperto le porte del suo stabilimento
di Benevento per svelare i segreti della realizzazione della sua celebre
pizza surgelata.
di Simona Recanatini

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È proprio dall’unione
di tradizione e
innovazione che nasce
la nuova pizza
“Bella Napoli”
di Buitoni.

Ebbene sì: la ricetta della pizza per-


fetta passa anche dalla tecnologia.
Sorpresi? Da un lato ci sono gli in-
gredienti, semplici e naturali, tra cui
una farina ad alto contenuto protei-
co, per dar vita a un impasto soffice
e ben aerato, ispirato alla tradizione
napoletana e lievitato per ben 22
ore, che risulta croccante alla base
e con un cornicione pronunciato,
come vuole la cultura partenopea.
Dall’altro lato un processo produtti-
vo che impiega le più sofisticate e in-
novative tecnologie oggi disponibili
sul mercato in tema di automazione.
È proprio dall’unione di tradizione e
innovazione che nasce la nuova piz- BUITONI HA TRASFORMATO L’IMPIANTO DI
za “Bella Napoli” di Buitoni, azienda BENEVENTO NEL PRIMO POLO DI ECCELLENZA
alimentare italiana nata nel 1927 a DEL SUD ITALIA NELLA PRODUZIONE DELLA
Sansepolcro (Arezzo) e oggi di pro- PIZZA SURGELATA CHE, DAL TERRITORIO
prietà della multinazionale svizzera
Nestlé per quanto riguarda la linea
SANNITA, SI APPRESTA A VARCARE I CONFINI
dei prodotti surgelati.
NAZIONALI ALLA CONQUISTA DEL MONDO.
Lo stabilimento di Benevento, fon-
surgelata che, dal territorio sannita,
dato nel 1974, è stato acquistato da
si appresta a varcare i confini nazio-
HUB
Nestlé nel 1993 ed è da oltre vent’an-
ni che la pizza Bella Napoli viene nali alla conquista, in questa prima INTERNAZIONALE
fase, dell’Europa, dove è presente in È proprio il processo produttivo par-
preparata con la medesima sapienza
sei Paesi, e successivamente del re- ticolare, accanto alle materie prime
e passione in questa storica fabbri-
sto del mondo. selezionate, come dicevamo, la ca-
ca della zona industriale di Ponte
ratteristica vincente della gamma
Valentino: qui a Benevento la cente-
naria esperienza di Buitoni si fonde
magistralmente alla vocazione cam- Attenzione all’ambiente
pana, culla del prodotto ambasciato- Lo stabilimento Buitoni di Benevento è dotato di 5.200 di impianto fotovoltaico con 3.000
re del Made in Italy nel mondo. pannelli. Tutta l’energia utilizzata proviene esclusivamente da fonti rinnovabili: un monito-
Proprio di recente Buitoni ha voluto raggio costante dei consumi aiuta a ridurre gli sprechi. E sono zero i rifiuti che finiscono in
trasformare l’impianto di Benevento discarica, 100% i rifiuti che vengono riciclati: anche lo stabilimento di Benevento contribu-
isce al Progetto Nestlé “Zero Waste for Disposal”, che coinvolge tutto il Gruppo, inclusi gli
nel primo polo di eccellenza del Sud
stabilimenti e la sede di Assago di Nestlé Italia.
Italia nella produzione della pizza
n

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LA NUOVA PIZZA
BELLA NAPOLI DI
BUITONI NASCE
DALL’UNIONE DI
TRADIZIONE E
INNOVAZIONE. “IL
SEGRETO DELLA SUA
BONTÀ È LEGATO A
DOPPIO FILO CON LE
FASI DEL PROCESSO
INDUSTRIALIZZATO
CHE SIMULA IN
TUTTO E PER
TUTTO QUELLO
ARTIGIANALE”, DICE
GIUSEPPE ESPOSITO,
RESPONSABILE
RICERCA E
SVILUPPO DELLO
STABILIMENTO
BUITONI DI
BENEVENTO.

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>C U L T

IL SITO PRODUTTIVO DI BENEVENTO È DIVENTATO UN HUB


INTERNAZIONALE: SIAMO DI FRONTE A UN VERO E PROPRIO PROGETTO
DI INDUSTRIA 4.0, CHE HA PREVISTO IL RINNOVAMENTO RADICALE
DI TUTTE LE AREE E DI TUTTE LE FASI DEL PROCESSO PRODUTTIVO.
Bella Napoli che, oltre alla Margheri- nuovo layout lineare per uno stabili- lenza in grado di portare all’estero
ta, la referenza più venduta in Italia, mento che vanta un’estensione pari nuovi prodotti e valorizzare sempre
si compone di altre varianti. Grazie a a più di 20 campi di calcio in grado di di più la qualità e il saper fare auten-
un piano di rilancio e di sviluppo e a restituire fino a 350 pizze al minuto. ticamente italiano”, ha sottolineato
importanti investimenti per oltre 50 Per dare un’idea, in precedenza ve- Stefano Bolognese, Business Executi-
milioni di Euro, con il contributo del nivano “sfornate” circa 5.000 pizze ve Officer Buitoni Culinary Italia. “Il
Ministero dello Sviluppo Economico al giorno: un bel salto, non c’è che connubio tra tecnologia, competenze
(attraverso Invitalia) e di Regione dire. e conoscenze possono andare di pari
Campania, l’idea di base del proget- “La nostra ambizione è quella di fare passo, la nostra cultura agroalimen-
to è stata quella di trasformare il sito della fabbrica campana un’eccel- tare e i processi industriali avanzati
produttivo di Benevento in un Hub possono alimentarsi a vicenda: tec-
internazionale. Siamo di fronte a un nologia, dunque, e migliori risorse a
vero e proprio progetto di Industria favore di una diffusione sempre più
4.0, che ha previsto il rinnovamento capillare del buon cibo italiano del
radicale di tutte le aree e di tutte le quale la pizza è simbolo nel mondo”,
fasi del processo produttivo, dalla ha aggiunto Bolognese.
progettazione ai macchinari all’in-
novazione di prodotto sulle quali UN ROBOT
ha lavorato un team internazionale
di 20 persone, tra tecnici ed esperti.
SPARGISUGO
“L’ambasciatrice di questo proget-
Tre linee di ultima generazione, tre to è la nuova Bella Napoli, sintesi
nuovi magazzini (uno per le materie perfetta di tradizione napoletana
prime, uno per il confezionamento, (dalla qualità delle materie alla lie-
uno per il prodotto finito e surgelato, vitazione lenta) che si coniuga con
completamente automatizzato), un processi di produzione e conserva-

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zione di altissima tecnologia che
garantiscono tanto le caratteristiche
organolettiche della pizza appena
sfornata quanto la massima igiene e
sicurezza”, ha sottolineato Giuseppe
Esposito, Responsabile Ricerca e
Sviluppo dello stabilimento Buitoni
di Benevento. “Il segreto della sua
bontà è legato a doppio filo con le
fasi del processo industrializzato
che simula in tutto e per tutto quello
artigianale. Come nel caso del Robot
Spargisugo, innovazione unica nel
panorama europeo che, grazie a un
braccio meccanico e a un sistema di
visione ottica, calcola esattamente
il centro del disco di pasta e con un IL ROBOT SPARGISUGO, GRAZIE A UN BRACCIO
movimento rotatorio, che si ispira MECCANICO E A UN SISTEMA DI VISIONE
al gesto del pizzaiolo, distribuisce OTTICA, CALCOLA ESATTAMENTE IL CENTRO
uniformemente il pomodoro”, ha ag-
giunto Esposito.
DEL DISCO DI PASTA E CON UN MOVIMENTO
Gli investimenti nello stabilimen- ROTATORIO, CHE SI ISPIRA AL GESTO DEL
to Buitoni di Benevento prevedono PIZZAIOLO, DISTRIBUISCE UNIFORMEMENTE
l’installazione di tre linee produttive IL POMODORO.
con tecnologie all’avanguardia in ot-
tica di Industria 4.0 che garantiscono perfetta tra tradizione e innovazio- vitare in un’apposita sala per circa
un’eccellente performance abbinata ne, quest’ultima dettata dall’investi- 22 ore, dopodiché viene suddiviso in
alla ricerca e alla qualità dei migliori mento cospicuo messo in campo per panetti che vengono inviati alla zona
ingredienti. Il team che ha lavora- poter allestire le linee produttive con della produzione vera e propria,
to alla concretizzazione del piano è le tecnologie più avanzate proposte dove il panetto viene lavorato, steso
composto da una ventina tra esperti in questo frangente dal mercato. e arricchito con la salsa di pomodo-
e tecnici con esperienza internazio- ro, disposta alla perfezione dal Robot
nale (con un’età media inferiore ai IL CICLO Spargisugo. Poi vengono aggiunti, a
35 anni…), che ha permesso allo sta- PRODUTTIVO seconda della ricetta, altri ingredien-
ti: la flessibilità dei macchinari nella
bilimento campano di raggiungere Vediamo più da vicino come avviene
vertici altissimi di produzione e so- il ciclo produttivo della Pizza Bella gestione delle differenti tipologie di
prattutto di qualità della produzione. Napoli: tutto ha inizio con la dosa- pizza è un altro importante valore
La pizza Bella Napoli è la “portaban- tura e la miscelazione delle materie aggiunto del nuovo stabilimento.
diera” di questo progetto: è la sintesi prime, poi l’impasto viene fatto lie- Le pizze scorrono veloci sul nastro
trasportatore fino al forno e poi di-
rettamente alla surgelazione, a -35°.
La pizza Bella Napoli viene quindi
ricoperta con una pellicola termore-
traibile ed è pronta per essere confe-
zionata e ispezionata da un sistema
di visione a raggi X, per scongiurare
la presenza di corpi estranei.

STEFANO BOLOGNESE
(A SINISTRA),
BUSINESS EXECUTIVE
OFFICER BUITONI
CULINARY ITALIA,
E GIUSEPPE ESPOSITO,
RESPONSABILE
RICERCA E
SVILUPPO DELLO
STABILIMENTO
BUITONI DI
BENEVENTO.

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TRA CEDRI,
TRADIZIONE
E INNOVAZIONE
Due secoli di storia, la tradizione di distillare infusi idroalcolici ricavati
dal cedro (è una delle pochissime realtà industriali a farlo), una filiera
controllata, tanta innovazione: questi gli ingredienti che caratterizzano
la storia di Cedral Tassoni, eccellenza italiana nel settore del beverage.
di Nadia Marchi

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Nata come Farmacia,


nel corso dei suoi
225 anni di storia
l’azienda si è evoluta
fino a diventare
un marchio solido.

È il 1793 e a Salò, sulla riva brescia-


na del Lago di Garda, nasce Cedral
Tassoni, storico marchio italiano reso
celebre dall’iconica Cedrata. Nata
come Farmacia, nel corso dei suoi
225 anni di storia l’azienda si è evo-
luta fino a diventare un marchio soli-
do, capace di perdurare al di là delle
mode, entrato a far parte dell’imma-
ginario collettivo e del patrimonio
culturale italiano. Tutti i prodotti del
brand, di qualità molto elevata e re-
alizzati con aromi naturali, nascono
nei siti produttivi di Salò, sulle rive
del Lago di Garda, immersi tra tradi-
zione e innovazione. Qui si produce
la Cedrata, i nuovi soft drinks e tutta
l’ampia gamma di sciroppi e spirits. LA LAVORAZIONE DEI CEDRI, FEDELE ALLA
Due secoli di storia, la tradizione di di- TRADIZIONE SECOLARE, INIZIA IN AZIENDA A
stillare infusi idroalcolici ricavati dal NOVEMBRE CON L’ASPORTAZIONE DEL FLAVEDO,
cedro Diamante di Calabria, il rispetto LA PARTE SUPERFICIALE DELLA SCORZA,
delle materie prime e una filiera con-
trollata rendono questa azienda tutta
PROCEDENDO POI CON LA SUA MACERAZIONE
italiana un’eccellenza riconosciuta IN UNA SOSTANZA IDROALCOLICA PER
a livello mondiale. Una storia che ha L’ESTRAZIONE DEGLI OLII ESSENZIALI.
fatto breccia nel cuore degli italiani la-
sciando un segno di garanzia e qualità I prodotti Cedral Tassoni
fuori dal tempo, un marchio noto ed Fiore all’occhiello dell’azienda è la Cedrata Tassoni Soda, la cui prima produzione risale
evocativo (“…quante cose al mondo agli anni ’50: prodotta con soli aromi naturali estratti dal cedro e dagli agrumi, oggi nasce
puoi fare”: chi non ricorda i celebri dalla lavorazione dei migliori cedri maturati al sole della Calabria e acquistati diretta-
spot degli anni Sessanta con la voce mente dal fornitore. A partire dal 2014 l’offerta delle bibite Tassoni si è arricchita con
l’introduzione della Tonica Superfine, con aroma naturale di quassio, preferito al chinino, e
unica di Mina?). Visitando la sede di
l’aroma naturale di cedro, nel 2016 con Fior di Sambuco, nel 2017 con Mirto in Fiore, bibite
Cedral Tassoni abbiamo ammirato i innovative e profumate che nascono dall’intuizione di “raccogliere i fiori e portarli in un
vecchi manifesti, le locandine, i layout bicchiere”. La novità del 2018 si chiama Pescamara, fresca e aromatica, a base di succo di
delle pubblicità: la storia e il segno di pesca e con un leggero gusto di amaretto.
come è cambiato il costume e di quan- n

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DI RECENTE CEDRAL TASSONI HA VARATO
UN INVESTIMENTO RILEVANTE, POCO SOTTO
IL MILIONE DI EURO, PER AUTOMATIZZARE
L’INTERA FILIERA PRODUTTIVA.
to fosse pionieristico l’approccio alla La lavorazione dei cedri, fedele alla di controllo qualità e di packaging in
comunicazione, non solo alla produ- tradizione secolare, inizia in azienda maniera totalmente interconnessa.
zione, dell’azienda di Salò. a novembre con l’asportazione del L’installazione dei nuovi impianti di li-
flavedo, la parte superficiale della nee ad altissima automazione, iniziata
IL SITO scorza, procedendo poi con la sua ma- a novembre 2017 e finanziata parzial-
PRODUTTIVO DI SALÒ cerazione in una sostanza idroalcolica
per l’estrazione degli olii essenziali.
mente dagli incentivi varati dal Gover-
no per Industria 4.0, ha come obiettivo
Cedral Tassoni è una delle poche real-
tà industriali a produrre direttamente Proprio come si faceva una volta… finale quello di migliorare significati-
la maggior parte degli aromi a parti- L’azienda ha di recente varato un in- vamente la produzione giornaliera e
re da agrumi italiani ed erboristeria, vestimento rilevante, poco sotto il l’impiego del personale produttivo.
controllando in modo costante e pun- milione di euro, per automatizzare “Non smetteremo di innovare, anzi:
tuale la filiera, a garanzia di qualità l’intera filiera produttiva, inserendo stimiamo che il peso della R&D arri-
dell’intero ciclo di vita del prodotto. robot che si occupano di tutta la fase verà a incidere per un 5-6% sui ricavi
aziendali da qui a breve”, conferma
Elio Accardo, Amministratore Delega-
to di Cedral Tassoni, a guida dell’azien-
da bresciana dal 2014.

I MIGLIORAMENTI
DI INDUSTRY 4.0
“L’industria 4.0 ha rappresentato per
noi un’opportunità importante: abbia-
mo avviato un piano di investimenti
di circa un milione di euro per au-
mentare  sia  la produttività sia l’auto-
mazione degli impianti, ma anche per
recuperare efficienza e ottimizzare
l’impiego delle risorse. L’installazione
di linee ad altissima automazione, ge-
stito con controlli da remoto, ci ha con-
sentito un miglioramento importante
sulla produzione giornaliera”, raccon-
ta Marco Beltrami, Responsabile di
produzione di Cedral Tassoni. “Esem-
plificando gli interventi, abbiamo ac-
quistato nuovi impianti per il reparto
packaging con relativi nastri traspor-

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>C U L T

tatori di collegamento gestiti in modo con il produttore per immediati inter-


“LA TECNOLOGIA CI automatico. Grandi miglioramenti an- venti da remoto, quando necessari, e
AIUTA A RISOLVERE che per i sistemi di controllo con un’i- dotate di sensori che consentiranno
BRILLANTEMENTE spezione a telecamere per bottiglie a Cedral Tassoni di fare anche manu-
ALCUNI COLLI DI piene e con un controllo non distrut- tenzione predittiva. “La tecnologia ci
BOTTIGLIA E ALCUNE tivo della CO2 in ogni singola bottiglia aiuta a risolvere brillantemente al-
con lo stesso sistema che utilizzano i cuni colli di bottiglia e alcune proble-
PROBLEMATICHE”, principi di funzionamento della luce matiche. Abbiamo sostituito i vecchi
SPIEGA IL laser”, continua Beltrami. Per esem- impianti con mezzi tecnologicamen-
RESPONSABILE pio, si può verificare che l’anidride te più avanzati, abbiamo migliorato
DI PRODUZIONE DI carbonica presente in ogni bottiglia sia l’efficienza aumentando le velocità di
CEDRAL TASSONI, omogenea, scartando i pezzi difettosi confezionamento e riducendo i tempi
MARCO BELTRAMI. con una precisione impossibile prima
d’ora. Ad essere interessata dalla tra-
di cambio formato. Per esempio con i

sformazione è anche la linea di confe-


zionamento con una nuova macchina
per inserire il prodotto in cluster e
un’incartonatrice wrap-around. Linee
che saranno collegate in teleassistenza

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clusters abbiamo aumentato del 30%
la produttività e ridotto del 50% i tem-
pi necessari per il cambio formato.
Inoltre, il prodotto viene controllato
con estrema cura, in modo da garan-
tire ai nostri consumatori il massimo
della qualità possibile”, prosegue Bel-
trami.

IL FUTURO? ANCORA
PIÙ TECNOLOGICO
E i prossimi step di automazione?
“Nell’anno corrente daremo corso a
investimenti pari a 2 milioni di euro
per nuovi impianti e per il rifacimen-
to di parti interne. Verrà aggiornato
gran parte dell’impianto della parte
bagnata. Nello specifico avremo due
nuovi depallettizzatori per alimentare
le nostre due linee di produzione, na-
stri trasportatori sempre con gestione
automatizzata nell’ottica del rispar-
mio energetico, due blocchi completi
di riempimento, con sistemi auto-
matizzati di sanificazione interna ed
esterna, controlli di livello e presenza
tappo con verifica della litografia. Il
tutto sempre in ottica di Industria 4.0
per controllo da remoto”, conclude il
Responsabile di produzione di Cedral
Tassoni.
Significativi i saving previsti, come la
riduzione dei servizi di manutenzio-
ne con la garanzia di una maggiore
efficienza di linea che porterà la pro-
duzione a 200.000 pezzi giornalieri,
CON GLI INVESTIMENTI IN TECNOLOGIA controllata da pochi operatori e una
CEDRAL TASSONI È RIUSCITA A MIGLIORARE riconversione del personale su man-
L’EFFICIENZA AUMENTANDO LE VELOCITÀ sioni a maggiore valore aggiunto. Il
DI CONFEZIONAMENTO E RIDUCENDO I TEMPI passo successivo riguarderà la logisti-
ca, in un brillante percorso che vede
DI CAMBIO FORMATO. GRAZIE AI CLUSTERS Cedral Tassoni realmente pronta al
È AUMENTATA DEL 30% LA PRODUTTIVITÀ salto a cui tutte le imprese sono chia-
E SI È RIDOTTO DEL 50% IL TEMPO NECESSARIO mate, verso automazione e internazio-
PER IL CAMBIO FORMATO. nalizzazione.

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IL MONDO
DEI LEGUMI
DIVENTA 4.0
Melandri Gaudenzio, da oltre 70 anni attiva nel settore dei legumi e ce-
reali, evolve al 4.0 scegliendo di investire sullo storico stabilimento di
Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, per rendere la fabbrica un centro
produttivo innovativo, efficiente e ben organizzato.
di Simona Recanatini

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>C U L T

Per garantire un ulteriore


step di crescita, l’azienda
ha scelto di investire
sullo storico stabilimento
di Bagnacavallo, in
provincia di Ravenna,
che da oltre 70 anni
è in via Boncellino.

Nel cuore della Romagna c’è un’a-


zienda seria, vivace e rispettosa del-
la natura, che ha come attività prin-
cipale l’importazione, la selezione, il
confezionamento e la commercializ-
zazione di legumi, cereali, zuppe e
semi oleosi ottenuti da agricoltura
convenzionale e biologica. Questa
azienda è la Melandri Gaudenzio,
oggi diretta dalla grintosa Roberta
Colla Melandri, alla quale il nonno,
fondatore dell’impresa, ha saputo
tramandare la passione e l’amore
per la terra e i suoi frutti.
È una realtà di successo, fedele alla
filosofia con la quale è nata, nel lon-
tano 1974: offrire una gamma di pro-
dotti di eccellenza che per la qualità,
la cura e la scelta delle materie prime
sa rispondere in modo convincen-
te alle richieste di un mercato alla
ricerca di un’alimentazione sana,
genuina ma anche gustosa. Proprio LE LINEE DI CONFEZIONAMENTO PERMETTONO
per questo, Melandri Gaudenzio è
da sempre fortemente improntata a
DI REALIZZARE DIVERSI FORMATI DI
un continuo miglioramento dei pro-
PACKAGING: IMBALLI TRADIZIONALI,
pri prodotti e della propria organiz- SOTTOVUOTO O IN ATMOSFERA PROTETTIVA,
zazione aziendale. Per garantire un A GARANZIA DELLA MIGLIORE CONSERVAZIONE
ulteriore step di crescita, l’azienda DEI PRODOTTI.
ha scelto di investire sullo storico
stabilimento di Bagnacavallo, in pro-
vincia di Ravenna, che da oltre 70 La certificazione IFS
Melandri Gaudenzio s.r.l. opera per garantire al consumatore qualità e sicurezza dei pro-
anni è in via Boncellino. Il progetto
dotti offerti e dei servizi resi puntando su gusto, nutrizione e benessere. L’azienda ha otte-
di ampliamento del sito produttivo
nuto la certificazione IFS (International Food Standard), che attesta la qualità dei processi
è stato studiato nei minimi dettagli: produttivi del settore alimentare. Questa certificazione definisce i requisiti per l’attuazione
ha richiesto un investimento di 5 mi- di un Sistema di Gestione per la Qualità e la Sicurezza dei prodotti alimentari: interessa e
lioni di euro ed è stato realizzato nel coinvolge tutti i processi di lavorazione, selezione e confezionamento e pone la massima
giro di sei mesi, nel primo semestre attenzione alla sicurezza alimentare del prodotto e all’organizzazione dell’impresa.
del 2018. n

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INDUSTRIA 4.0, MELANDRI GAUDENZIO S.R.L., DA SEMPRE
TRA AUTOMAZIONE FORTEMENTE IMPRONTATA A UN CONTINUO
ED EFFICIENZA MIGLIORAMENTO DEI PROPRI PRODOTTI E
L’inaugurazione ufficiale della nuo- DELLA PROPRIA ORGANIZZAZIONE AZIENDALE,
va sede 4.0 dell’azienda è avvenuta
lo scorso settembre. L’investimento
HA SCELTO DI INVESTIRE SULLO STORICO
in ottica 4.0 dello stabilimento di STABILIMENTO DI BAGNACAVALLO, IN
Bagnacavallo ha previsto un amplia- PROVINCIA DI RAVENNA.
mento del sito di 4.800 m2. L’unità
produttiva si sviluppa complessiva- La nuova realtà produttiva consente dedicata alla Ricerca e Sviluppo, alla
mente su un’area di 12.500 m2 ed è a Melandri di dotarsi di una struttu- produzione caratterizzata da im-
organizzata secondo una logica di ra innovativa ad alta efficienza ener- pianti e tecnologie innovative, robo-
processo che privilegia l’efficienza getica dal minimo impatto ambien- tizzate, digitalizzate e interconnesse,
e il rispetto rigoroso di tutte le nor- tale (è stato installato un impianto in linea con le logiche e gli standard
me igienico-sanitarie per garantire fotovoltaico ad alta efficienza), che dell’Industria 4.0.
al consumatore finale un prodotto racchiude al suo interno tutte le Il presupposto alla base di Industria
di elevato standard qualitativo e co- componenti operative: dagli uffici al 4.0, e quindi del progetto di Melandri
stante nel tempo. punto vendita, da un’avanzata area Gaudenzio, è quello di rendere la

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>C U L T

IL PROGETTO DI
AMPLIAMENTO DEL
SITO PRODUTTIVO È
STATO STUDIATO NEI
MINIMI DETTAGLI:
HA RICHIESTO UN
INVESTIMENTO DI 5
MILIONI DI EURO ED
È STATO REALIZZATO
NEL GIRO DI SEI MESI,
NEL PRIMO SEMESTRE
DEL 2018.

non sostituiscono la manodopera,


al contrario le forniscono un ausilio
per rendere più snello ed efficiente il
processo produttivo”, afferma la Pre-
sidente Roberta Colla Melandri. Tra
i principali obiettivi dell’azienda, ol-
tre a quello di mantenere le attuali
quote di mercato e di ottimizzare la
produzione, c’è anche il costante mi-
glioramento delle condizioni di lavo-
ro dei collaboratori.

QUALITÀ IN PRIMIS
In un ambiente così tecnologico biso-
gna però sottolineare che i processi
di lavorazione e selezione manten-
gono inalterate le caratteristiche
organolettiche e hanno lo scopo di
verificare se i prodotti soddisfano o
meno i requisiti di qualità, eliminan-
do quelli non conformi. A seconda
del tipo di prodotto vengono scelte
fabbrica un centro produttivo inno- china. Nell’area di pallettizzazione, ed effettuate diverse lavorazioni. La
vativo, efficiente e ben organizzato. due robot antropomorfi si occupano selezione mediante selezionatrici ot-
Per questo in azienda sono arrivati di gestire il fine linea della produ- tiche, per esempio, agisce attraverso
i robot. Le linee produttive sono cin- zione, prelevando scatole riempite raggi luminosi che rilevano e separa-
que, tutti i reparti sono totalmente automaticamente con i prodotti con- no i semi con differenze cromatiche
digitalizzati e collegati tra loro, men- fezionati. Siamo nel regno del 4.0. (macchie o difetti) eliminandoli con
tre un nuovo software gestionale è “Per noi investire sul capitale umano un sistema di espulsione ad aria.
interconnesso con ogni singola mac- è strategico per lo sviluppo. I robot Le linee di confezionamento permet-

L’AZIENDA
È ATTUALMENTE
DIRETTA DA ROBERTA
COLLA MELANDRI,
ALLA QUALE IL
NONNO, FONDATORE
DELL’IMPRESA,
HA SAPUTO
TRAMANDARE LA
PASSIONE E L’AMORE
PER LA TERRA
E I SUOI FRUTTI.

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IL PRESUPPOSTO ALLA
BASE DI INDUSTRIA
4.0, E QUINDI
DEL PROGETTO
DI MELANDRI
GAUDENZIO, È
QUELLO DI RENDERE
LA FABBRICA UN
CENTRO PRODUTTIVO
INNOVATIVO,
EFFICIENTE E BEN
ORGANIZZATO.

tono di realizzare diversi formati di e che garantiscono al consumatore la conquistarsi nel corso del tempo
packaging: imballi tradizionali, sot- completa tracciabilità del prodotto. un mercato importante, che vede la
tovuoto o in atmosfera protettiva, a presenza dei suoi prodotti (a mar-
garanzia della migliore conservazio- chio o con private label) su diversi
ne dei prodotti e inibendo qualsiasi
OBIETTIVO: canali distributivi: dalla vendita al
tipo di alterazione. Sono dotate di CONTINUARE dettaglio tradizionale all’ingrosso,
sistema di metal detector, X-Ray e AD AVANZARE dalla ristorazione collettiva all’in-
controllo peso, nonché di sistemi di “Grazie all’automazione introdotta dustria alimentare passando per la
marcatura dei dati mobili e dei co- potremo, ipoteticamente, triplica- grande distribuzione.
dici EAN sull’imballo primario e se- re la nostra produzione”, spiega L’organizzazione del personale, i
condario del prodotto finito. Oltre la Roberta Colla Melandri. “Va però metodi di lavoro pianificati, l’uti-
qualità del prodotto, si pone atten- precisato che l’investimento non lizzo di un sistema adeguato e di
zione anche alla qualità degli imbal- ha il solo scopo di incrementare il un’infrastruttura all’avanguardia,
laggi. Vengono verificate le saldatu- fatturato: vogliamo riposizionarci e dunque, forniscono realmente a
re, la presenza e la leggibilità dei dati consolidare i rapporti commerciali Melandri notevoli vantaggi per con-
mobili (lotto, TMC…) e di tutte le altre in essere, per cogliere le nuove op- tinuare ad avanzare con competiti-
indicazioni relative all’etichettatura portunità di un mercato in espan- vità e sicurezza e per ambire a mi-
che devono essere presenti sulle con- sione”, precisa. A questo proposi- gliorare la propria organizzazione e
fezioni secondo la normativa vigente to, l’azienda romagnola ha saputo la propria efficienza produttiva.

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UNA STORIA
CHE NASCE
DAL MARE
È il 14 gennaio 1913 quando Giacinto Callipo, commerciante e “arma-
tore di paranzi”, decide di dare una svolta alle sue attività imprendi-
toriali nel commercio di tonno e delle conserve ittiche. Nacque così
Giacinto Callipo Conserve Alimentari, storia di successo e di innova-
zione, diventata oggi il simbolo di un’imprenditoria sana e illuminata,
che crea valore sul territorio in cui risiede: la Calabria.
di Nadia Marchi

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>C U L T

In oltre 30 anni di
gestione Filippo
Callipo ha portato
l’azienda verso
traguardi importanti
con una crescita
considerevole in
termini di fatturato
e il consolidamento
sul mercato nazionale
ed estero.

È risaputo che fare imprenditoria nel


Sud Italia, in particolare in una regio-
ne come la Calabria, non è per niente
facile. Per questo siamo doppiamente
orgogliosi di raccontare la storia di
successo di un’azienda che è diventata
il volto nobile del meridione produtti-
vo oltre che il simbolo di un’imprendi-
toria sana e illuminata, che crea valo-
re sul territorio in cui risiede. Ed è una
storia che parte dal mare quella della
CON UNA PRODUZIONE DI CIRCA 5.200
Giacinto Callipo Conserve Alimentari: TONNELLATE ALL’ANNO E UNA CAPACITÀ
era il 14 gennaio 1913 quando Giacin- PRODUTTIVA GIORNALIERA DI CIRCA 300.000
to Callipo, commerciante e “armatore SCATOLE E 35.000 VASETTI DI VETRO, CALLIPO
di paranzi”, decise di dare una svolta È PRESENTE SUL TERRITORIO NAZIONALE
alle sue attività imprenditoriali nel
commercio di tonno e delle conserve
E INTERNAZIONALE IN TUTTI I PRINCIPALI
ittiche. Una storia che affonda le sue CANALI DISTRIBUTIVI.
radici nella cittadina di Pizzo di Ca-
labria (VV), località nota fin dall’anti- verso traguardi importanti con una lo sport e della produzione di gelato.
chità per la pesca del tonno e per gli crescita considerevole in termini di Aziende con business diversificati ma
impianti di “tonnare fisse”, sistema di fatturato e il consolidamento sul mer- accomunate dalla stessa mission: la
pesca importato dagli arabi e diffuso cato nazionale ed estero. qualità totale e l’attenzione (reale) al
intorno all’anno mille, fra le più rino- Sono passati esattamente 106 anni territorio di appartenenza.
mate del Mediterraneo. Callipo è stata dalla fondazione ma l’amore per la
la prima azienda in Calabria e tra le Calabria, con la scelta precisa di non LO STABILIMENTO
prime in Italia ad inscatolare il pre- delocalizzare mai la produzione, il ri- DI MAIERATO
giato tonno rosso del Mediterraneo, spetto e l’attenzione per le maestran- Ancora oggi la Callipo è una delle po-
raccogliendo l’eredità di una cultura ze, considerate le risorse più preziose, che aziende, tra quelle distribuite a
millenaria radicata sul territorio. la strategia di sviluppo e diversifica- livello nazionale, ad effettuare la la-
L’azienda, oggi, è guidata da Filippo zione che ha portato alla creazione di vorazione, in tutte le sue fasi, esclusi-
Callipo, Amministratore Unico, e dal un Gruppo con 6 aziende e circa 400 vamente in Italia nel proprio stabili-
figlio Giacinto che prosegue l’eredità e dipendenti, sono da sempre i valori mento di Maierato (VV) che si estende
rappresenta la quinta generazione in che guidano la famiglia Callipo nella su una superficie di circa 34.000 m2
famiglia. In oltre 30 anni di gestione propria storia imprenditoriale, che (9.700 coperti) e si caratterizza per
Filippo Callipo ha portato l’azienda spazia nei mercati del turismo, del- l’elevata efficienza degli impianti e

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“NEL CORSO DEL TEMPO, L’INNOVAZIONE
HA RIVESTITO UN RUOLO NOTEVOLE NELLA
CRESCITA DELL’AZIENDA, PRESENTE DA
106 ANNI NEL MERCATO DELLE CONSERVE
ITTICHE; BASTI PENSARE CHE NEL 1994 È STATA
LA PRIMA A PRESENTARE SUL MERCATO I
FILETTI DI TONNO IN VASO DI VETRO” DICE
GIACINTO CALLIPO.
delle attrezzature moderne e tecno- come ad esempio la monda e l’invaset-
logicamente avanzate. Nello stabili- tamento. Detto questo, l’automazione,
mento, attraverso minuziosi e attenti all’interno della nostra produzione,
controlli e a personale altamente qua- è di grande importanza”, esordisce
lificato, viene lavorato il tonno intero, Giacinto Callipo, proprietario dell’a-
che permette di offrire una maggio- zienda e rappresentante della quinta GIACINTO CALLIPO,
re garanzia di qualità e tracciabilità. generazione. PROPRIETARIO
Quella di non delocalizzare la produ- DELL’AZIENDA
zione è una precisa scelta azienda- PROCESSI CALLIPO CONSERVE
le che da sempre vuole garantire la
qualità dei suoi prodotti 100% Made
AUTOMATIZZATI E RAPPRESENTANTE
in Italy: si parla di una produzione di
Callipo utilizza i macchinari in alcune DELLA QUINTA
circa 5.200 tonnellate all’anno, una
fasi cruciali della produzione, tra que-
ste citiamo per esempio il taglio delle
GENERAZIONE.
capacità produttiva giornaliera di cir- parti anatomiche del tonno, la cottura
ca 300.000 scatole e 35.000 vasetti di a vapore sottovuoto, la sterilizzazione. sono invece gli impianti di gestione
vetro. “Per continuare a tramandare Citiamo poi le linee automatiche di del magazzino, di pesatura, di depura-
una tradizione artigianale che nella riempimento (Tuna Filler) a elevata zione (tutte le fasi di depurazione sono
nostra terra è secolare, il nostro ciclo precisione: si tratta di un sistema che gestite da un software innovativo con
di lavorazione prevede diverse fasi riempie due lattine contemporanea- controllo e gestione da remoto) e gli
realizzate ancora oggi manualmente, mente con una capacità di output fino impianti “raggi X” per il rilevamento
a 300 lattine al minuto per filler, e una di corpi estranei. In questo caso, un
capacità produttiva totale fino a 600 elaboratore centrale analizza l’imma-
lattine/min. “Anche il nostro reparto gine secondo i criteri impostati nella
di confezionamento è completamente ricetta prodotto, e per elaborazioni
automatizzato con più linee di confe- successive eseguite ad altissima velo-
zionamento: linea cluster, linea astuc- cità, verificando l’integrità e la com-
ci, linea vasi con etichetta o cluster e pletezza del prodotto, la presenza di
linea sleeve per vasi vetro. In questo eventuali corpi estranei, inviando un
reparto, inoltre, avviene la verifica del segnale di buono o cattivo al PLC. Il
prodotto e il successivo carico a ma- segnale di espulsione sincronizzato
gazzino”, spiega Giacinto Callipo. consente di scartare con elevata pre-
Gli impianti a servizio del processo, cisione la confezione sospetta, men-
che rivestono un’importanza altret- tre un sensore di controllo si accerta
tanto rilevante per l’efficacia e l’effi- dell’avvenuta deviazione del prodotto
cienza dell’intero sistema produttivo, in zona scarto.

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>C U L T

QUALITÀ
INNANZITUTTO
“Il supporto tecnologico e l’automazio-
ne di alcuni processi ci consentono il
miglioramento degli standard quali-
tativi dell’intero processo produttivo”,
sottolinea Callipo. “Contestualmente,
una migliore efficienza degli impian-
ti tecnici a servizio ha come diretta
conseguenza anche la riduzione di
consumi energetici e quindi un mi-
nor impatto ambientale. ‘La Qualità
Innanzitutto’ è la mission principale
della nostra azienda. Il rispetto degli
standard di prodotto e di processo, per
l’intera gamma, al variare delle condi-
zioni operative dettate dalla materia
NEL 1926 CALLIPO OTTENNE IL BREVETTO DI prima, dalle esigenze commerciali e
FORNITORE UFFICIALE DELLA REAL CASA A dai vari fattori che possono influenza-
TESTIMONIANZA DELL’ATTENZIONE VERSO re l’attività, può essere meglio gestito
e controllato avendo a disposizioni
“LA QUALITÀ INNANZITUTTO”, DIVENTATA, tecnologie che permettono di tarare e
FIN DALLA FONDAZIONE, LA MISSION coordinare al meglio tutte le fasi del-
DA SEGUIRE PER OFFRIRE AI PROPRI la produzione. È evidente che l’auto-
CONSUMATORI PRODOTTI DI ALTISSIMO mazione interviene maggiormente in
LIVELLO, SICURI E GUSTOSI. quei processi dove la meccanizzazio-

CALLIPO EFFETTUA LA LAVORAZIONE, IN TUTTE LE SUE FASI,


ESCLUSIVAMENTE IN ITALIA NEL PROPRIO STABILIMENTO
DI MAIERATO (VV), CHE SI ESTENDE SU UNA SUPERFICIE
DI CIRCA 34.000 METRI QUADRATI.

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LO STABILIMENTO
DI MAIERATO SI
CARATTERIZZA
PER L’ELEVATA
EFFICIENZA DEGLI
IMPIANTI E DELLE
ATTREZZATURE
MODERNE E
TECNOLOGICAMENTE
AVANZATE.
logie per rispondere a tali esigenze.
Nel 2017 in azienda sono stati avviati
e portati a termine importanti investi-
menti tecnologici che hanno riguarda-
to l’automazione e l’efficientamento
dell’impianto di depurazione oltre a
nuove autoclavi di sterilizzazione. Nel
ne è necessaria per ottenere migliori 2018 gli investimenti hanno riguarda-
risultati come, ad esempio, la cottura,
INDUSTRIA 4.0, TRA to principalmente il cuocitore tonno,
il taglio, la sterilizzazione, il confezio- PRESENTE E FUTURO l’automazione della linea “monda”,
namento. Allo stesso modo anche la L’evoluzione e la messa a punto di nuo- il revamping delle macchine xRay, la
gestione logistica interna all’azienda vi prodotti sono direttamente legati nuova linea lavaggio cassette e vassoi,
beneficia dell’automazione, soprat- alla necessità di linee di produzione e il magazzino imballi semiautomati-
tutto in considerazione del notevole di impianti a servizio altrettanto pron- co, l’implementazione di un sistema
numero di articoli relativi agli imballi ti a rendere industrializzabile il nuovo SCADA e sistemi di acquisizione
e ai prodotti finiti”, afferma Giacinto prodotto. Per tale motivo lo sviluppo e gestione dei dati energetici. Nel
Callipo. progettuale è aggiornato sulle tecno- breve-medio periodo lo sviluppo è
principalmente indirizzato a rendere
automatizzabili alcune fasi di proces-
so ripetitive e che oggi sono gestite
manualmente, quali ad esempio le
movimentazioni interne e le pallettiz-
zazioni. “La tecnologia, a supporto an-
che delle fasi ancora oggi artigianali,
riveste un aspetto fondamentale nella
nostra azienda in quanto consente di
ridurre operazioni anch’esse manuali
e ripetitive che potrebbero rallentare
il processo o essere fonte di errore con
ripercussioni sulla qualità del pro-
dotto”, sottolinea Callipo. “Nel corso
del tempo, l’innovazione ha rivesti-
to un ruolo notevole nella crescita
dell’azienda, presente da 106 anni nel
mercato delle conserve ittiche; basti
pensare che nel 1994 è stata la prima
a presentare sul mercato i filetti di ton-
no in vaso di vetro. Risulta evidente
come all’evoluzione dei prodotti e alla
crescita dell’azienda sia seguita sem-
pre l’innovazione dei processi e degli
impianti dovuta a necessità non solo
produttive ma volte anche a rendere
efficienti gli impianti, oltre che sicuri,
e a raggiungere il più basso impatto
ambientale possibile. Tutto questo
UN MOMENTO DELLA SERATA ORGANIZZATA senza dimenticare che il capitale uma-
A MILANO PER FESTEGGIARE I 105 ANNI no costituisce per noi la più importan-
DELL’AZIENDA, CON LA GIORNALISTA te risorsa che abbiamo…”, conclude
DEL TG5 COSTANZA CALABRESE. Giacinto Callipo. Chapeau.

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IMPIANTISTICA DOC
PER UNA NUOVA
CANTINA
Tenuta Guado al Tasso, di Marchesi Antinori S.p.A., si trova nella pic-
cola e prestigiosa DOC di Bolgheri, sulla costa dell’Alta Maremma, a un
centinaio di chilometri a sud-ovest di Firenze. Per la nuova cantina de
“Il Bruciato” sono state scelte le soluzioni di BTicino, unendo tradizione
e innovazione.
di Luigi Ortese

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>C U L T

La tenuta Guado al
Tasso, di proprietà
della famiglia Antinori
dal 1934, si trova
all’interno della
piccola e prestigiosa
DOC di Bolgheri.

Una superficie di mille ettari, 320 NELLA TENUTA DI GUADO AL TASSO,


dei quali coltivati a vigneto. Vigne
curate, nelle quali vengono coltivati
320 ETTARI SONO COLTIVATI A VIGNETO
Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah,
DA CUI NASCONO VINI DI ALTA QUALITÀ.
Cabernet Franc, Petit Verdot e Ver-
mentino, situate all’interno del co-
siddetto “anfiteatro bolgherese”, una
splendida pianura circondata da col-
line e lambita dal mare dell’Alta Ma-
remma. La tenuta Guado al Tasso, di
proprietà della famiglia Antinori dal
1934, si trova all’interno della pic-
cola e prestigiosa DOC di Bolgheri,
denominazione dalla storia relati-
vamente recente (nata nel 1995) ma
che in poco tempo ha saputo gua-
dagnare fama internazionale come
nuovo punto di riferimento enolo-
gico nel panorama vitivinicolo na-
zionale e internazionale. I vini della
tenuta sono così diventati fra i più
noti e apprezzati tra gli appassionati
di tutto il mondo, vini che riflettono
perfettamente il carattere della loro
terra di origine.

ENOLOGIA
E TECNOLOGIA
I vini di eccellenza, non sono sola-
mente il frutto di questo territorio
eccezionale, sospeso tra il mare e le
colline, nati dalle vigne che costeg- LA NUOVA CANTINA DE “IL BRUCIATO”
giano i filari di cipressi di Carduccia- È STATA INAUGURATA NEL CORSO
na memoria, ma richiedono soprat- DELLA VENDEMMIA 2018.

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tutto passione, grande competenza
e tecnologia. La tenuta è diretta da
Marco Ferrarese, enologo di forma-
zione (e passione), diventato con il
tempo anche il Direttore della tenuta.
Sotto la sua guida, nel 2016 sono
iniziati i lavori per la creazione di
una nuova cantina, immersa nella
tenuta, a poche centinaia di metri
dal mare, in cui produrre tre dei vini
provenienti dai vigneti di Tenuta
Guado al Tasso.
La progettazione architettonica
della struttura è stata affidata allo
studio asv3 – officina di architettu-
ra dell’Arch. Fiorenzo Valbonesi di
Cesena; Ferrarese è intervenuto in
maniera determinante nelle scelte
più importanti, coniugando il rispet-
to del territorio con la funzionalità
produttiva. La sua formazione e la
sua esperienza lo hanno portato a
conoscere molto bene le esigenze
produttive e sotto il suo indirizzo la
nuova cantina è stata sviluppata per
garantire le condizioni ottimali alla
elaborazione di vini di alta qualità.
Un’attenzione che si percepisce
già dall’esterno: l’intero edificio, di
6000 m2, parzialmente interrato per
annullare l’impatto visivo sull’am-
biente, è protetto da una copertura IMPIANTISTICA DOC NELL’AREA
in zinco titanio, forata sulle pareti la- PER CONSUMI DI RICEZIONE DELLE
terali. Questo accorgimento permet- RIDOTTI UVE, GLI ARMADI
te di riflettere il calore ma, al tempo Proprio il contenimento dei consumi IN ACCIAIO INOX
stesso, lascia filtrare luce e aria, mi-
nimizzando i consumi necessari per
energetici ha rappresentato “uno dei
principi a cui ci siamo ispirati nella co-
LEGRAND SONO
mantenere le condizioni di tempera- struzione. Viviamo immersi in un con-
INTEGRATI NELLE
tura ideali per la vinificazione e affi- testo agricolo meraviglioso e, quindi, PARETI.
namento del vino. siamo naturalmente predisposti al ri-

PER MARCHESI
ANTINORI, COME
SPIEGA IL DIRETTORE
MARCO FERRARESE,
“IL RISPETTO
DELL’AMBIENTE E
DI CONSEGUENZA
IL RISPARMIO
ENERGETICO SONO
PRIORITARI”.

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>C U L T

GLI AMBIENTI DI
PRODUZIONE SONO
ESPOSTI A ELEVATA
UMIDITÀ
E FREQUENTI
LAVAGGI, PER QUESTO
GLI ARMADI HANNO
GRADO
DI PROTEZIONE IP55
L’energia elettrica, comunque, può
mancare anche per blackout esterni
all’impianto. Una situazione che, in
alcune condizioni, potrebbe mettere
a repentaglio l’incolumità del perso-
nale, o l’intero lavoro di un’annata.
Da qui la scelta di installare un grup-
spetto dell’ambiente”, spiega Ferrare- mi e il corretto funzionamento sono po di continuità Trimod Legrand da
se. Da qui la scelta, quasi scontata, di costantemente monitorati. Le solu- 15 kVA che, in caso, di necessità, for-
adottare l’illuminazione a LED. “Non zioni di Energy management per- nisce l’elettricità necessaria per con-
ci siamo accontentati di richiedere mettono infatti di supervisionare e sentire di completare in sicurezza
un’impiantistica elettrica realizzata gestire in tempo reale tutti i consumi le varie attività. Un servizio che ha
con prodotti affidabili nel tempo, faci- di energia all’interno dell’edificio. consentito di ottenere la certificazio-
li da utilizzare e concepiti per essere In questo caso è stato scelto, in una ne EN 50171, che convalida l’effica-
installati in ambienti umidi come le prima fase, di raccogliere solo i dati cia dell’impianto di illuminazione di
cantine. Volevamo anche che l’aspet- complessivi. Ma, a regime, è previ- emergenza e della relativa alimenta-
to estetico dell’impiantistica avesse sta un’implementazione con l’obiet- zione.
un ruolo nell’immagine di un prodot- tivo di avere monitoraggi puntuali,
to di qualità come il vino”. Esigenze grazie ai quali ottenere, nel tempo,
alle quali hanno risposto le soluzioni l’andamento dei consumi ricondu-
IL SISTEMA
BTicino, che spaziano da quelle per cibili a ogni singolo quadro elettrico DI AUTOMAZIONE
il terziario a quelle produttive, i suoi della cantina. In questo modo sarà MIGLIORA
prodotti sono testati negli ambienti possibile individuare eventuali con- LA FUNZIONALITÀ
più svariati e, al tempo stesso, sono sumi anomali e intervenire in modo Proprio l’attenzione ai dettagli ha
facilmente reperibili sul mercato. “Le proattivo a fronte di problematiche suggerito ad Alberto Marchi, Diretto-
nostre necessità operative ci hanno che portino a picchi di assorbimento. re Generale di S.T.E. Società Toscana
spinto ad accelerare la realizzazione
della nuova cantina in tempi rapidi.
Avevamo bisogno di fornitori capaci di
garantire la veloce disponibilità di tut-
ti i prodotti e la continuità di servizio
nel tempo. Durante la vendemmia le
lavorazioni in cantina si concentrano
in tempi relativamente ristretti e, in
quelle poche settimane, non possiamo
tollerare nessun problema impianti-
stico. Per questo era necessario avere
precise garanzie anche in termini di
affidabilità e reperibilità sul mercato.
Tutte caratteristiche che abbiamo già
apprezzato, avendo scelto BTicino in
altre nostre tenute, e che sono state
confermate nella nuova cantina de
‘Il Bruciato’, inaugurata con successo
durante la vendemmia 2018”, spiega
Ferrarese.

ENERGIA SOTTO
CONTROLLO LE PORTE IN VETRO PERMETTONO
Proprio per l’importanza riconosciu- DI VERIFICARE IL CORRETTO FUNZIONAMENTO
ta all’impiantistica elettrica, i consu- DI TUTTA LA COMPONENTISTICA.

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e affidabilità dell’impianto, perché
era necessario essere operativi in
tempo utile per la vendemmia 2018.
Tempi e aspettative sono state piena-
mente rispettate e adesso possiamo
dedicarci all’ottimizzazione dell’im-
pianto stesso. Gli eccellenti risultati
finora raggiunti, anche dal punto di
vista elettrico, sono infatti un punto
di partenza, che dovrà permetterci
di lavorare ancora meglio”.
In particolare, si vuole migliorare ul-
teriormente l’efficienza dell’impian-
to: “Grazie agli strumenti di misura
della famiglia BTDIN già oggi siamo
in grado di monitorare costantemen-
te i consumi generali e, quindi, di
individuare tempestivamente even-
tuali anomalie. Ma l’obiettivo, per il
prossimo futuro, è utilizzare la piat-
taforma BTicino per monitorare ogni
singolo quadro elettrico, con la pos-
sibilità di remotare i dati ed essere
PER IL QUADRO PRINCIPALE, ESTERNO ALL’AREA costantemente aggiornati. Al tempo
PRODUTTIVA, CHE OSPITA ANCHE IL SISTEMA stesso, vorremmo gestire e program-
mare da remoto una serie di funzio-
DI MONITORAGGIO, SONO STATI UTILIZZATI nalità, prevenendo così gli sprechi
ARMADI DELLA HDX. tipicamente imputabili ai controlli
Elettrica s.r.l., che ha curato il pro- biamo sviluppato con il supporto locali”.
getto e la realizzazione degli impian- tecnico di Fabio Vivoli dell’ufficio re-
ti elettrici, di adottare un sistema di gionale BTicino di Firenze, ci siamo IL VALORE
automazione dell’illuminazione ba- concentrati solo sulle funzionalità di DELLA PROTEZIONE
sato su tecnologia SCS BTicino. “Que- base e il corretto dimensionamento Controllo e supervisione, però, sono
sta piattaforma permette ai respon- dei quadri”, spiega lo stesso Marchi. solo l’ultimo anello di un’infrastrut-
sabili della cantina di monitorare Una volta resa pienamente operativa tura elettrica che inizia nell’area di
costantemente i consumi, evitando la cantina, e conclusa la vendemmia ricezione uve, all’ingresso della can-
inutili sprechi che si ripercuotono 2018, la Direzione della cantina va- tina stessa. Già osservando questo
sull’ambiente. Ma, soprattutto, è la luterà con attenzione le opportunità piazzale si percepisce come l’intera
piattaforma ideale per il controllo, di Building Automation disponibili. cantina sia stata studiata in ogni det-
in locale e da remoto, di tutti gli am- “In una prima fase abbiamo chie- taglio, a partire dai nastri incaricati
bienti. In una prima fase, che ab- sto garanzia dei tempi di consegna di trasportare i grappoli d’uva all’in-
terno, installati in un’area in cui i
macchinari possono muoversi age-
volmente e gli operatori lavorare in
condizioni di massima sicurezza. “I
giorni di vendemmia sono partico-
larmente frenetici e delicati, soprat-
tutto per quei produttori che come
noi ricercano la massima qualità
nei loro vini. I tempi, infatti, sono
dettati dal clima, dal perfetto grado
di maturazione delle uve e quindi
dalle condizioni meteorologiche du-
rante la vendemmia, non possiamo
tollerare nessun malfunzionamen-
to degli impianti”, spiega Ferrarese.
Anche per questo in quest’area co-
perta, ma esposta alla necessità di
frequenti lavaggi per rimuovere la
terra trasportata dai vigneti, sono
LA SERIE CIVILE LIVINGLIGHT EQUIPAGGIA stati installati due armadi elettrici
TUTTI GLI AMBIENTI CHE NON SONO DEDICATI con struttura in acciaio inox e porte
ALLA PRODUZIONE DEL VINO. in vetro Legrand. La scelta di questa

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>C U L T

IL MONITORAGGIO
DEI CONSUMI
PERMETTE DI
INDIVIDUARE
EVENTUALI
ANOMALIE.

elettrica, un’attenzione specifica è


stata prestata anche ai “semplici”
interruttori. Negli uffici e negli am-
bienti di rappresentanza, infatti, la
serie civile LivingLight nella versio-
ne Air, interamente bianca, unisce le
caratteristiche di una linea elegante
con la possibilità di integrare i di-
spositivi di automazione e controllo
dell’impianto elettrico. La stessa so-
carpenteria, realizzata su misura dri. Negli ambienti meno aggressi- luzione, però, non può essere instal-
per essere integrata all’interno delle vi, come gli uffici e il laboratorio di lata in produzione, dove l’aggressi-
pareti, è stata confermata anche per analisi, sono stati installati i più co- vità dell’ambiente è troppo alta per
i venti armadi rack posti a ridosso muni armadi SDX e HDX. Soluzioni soluzioni destinate a uffici e abita-
delle linee produttive. All’interno di chiamate a custodire gli apparecchi zioni. Da qui la scelta di proteggere
una cantina occorre proteggere la di controllo e distribuzione dell’e- gli interruttori con involucri in ac-
componentistica elettrica dall’umidi- nergia elettrica che alimenta l’intera ciaio inox, realizzati appositamente
tà ma, soprattutto, garantire la tenu- cantina. Quadri e armadi distribu- per ospitare le soluzioni di BTicino.
ta ai lavaggi. Il grado di protezione zione sono equipaggiati da interrut- “In questo modo possiamo sfruttare
IP 55, unito alla realizzazione inte- tori scatolati Megatiker e interruttori le funzionalità del sistema di auto-
ramente in acciaio inox, è richiesto e ausiliari della famiglia BTdin. mazione MyHome anche in un am-
dalle prescrizioni del settore alimen- biente produttivo”, spiega Marchi.
tare. Le porte in vetro permettono di LA QUALITÀ La scelta della piattaforma MyHome
ha rappresentato uno dei plus
verificare il corretto funzionamento È NEI DETTAGLI nell’infrastruttura a servizio della
di tutta la componentistica, senza la Per il particolare ambiente in cui
necessità di aprire le porte dei qua- cantina de “Il Bruciato”. Marchi e
deve operare la componentistica
i tecnici di S.T.E., infatti, possono
vantare una notevole esperienza,
in quanto hanno installato impianti
elettrici negli ambienti più svariati.
“Malgrado l’esperienza accumulata
negli anni, ogni impianto ha le pro-
prie particolarità e, anche in questa
occasione, abbiamo avuto una serie
di incontri con la proprietà e i pro-
gettisti per identificare le soluzioni
ottimali alle necessità della cantina.
Come in molti casi, però, in corso d’o-
pera sono emerse una serie di nuove
esigenze. Aver scelto la piattaforma
di automazione MyHome ci permet-
te, anche a lavori conclusi, di inserire
agevolmente nuove funzionalità. Nel
catalogo BTicino abbiamo sempre
trovato la componentistica utile alle
nostre necessità, che abbiamo potu-
to reperire in tempi rapidi dal nostro
distributore. Tutte caratteristiche
che ci hanno permesso di rispettare
i tempi di consegna ma, soprattutto,
ALL’INTERNO DELLA CANTINA È STATO di realizzare un impianto che potrà
NECESSARIO ADOTTARE SOLUZIONI evolvere in funzione delle specifiche
IN GRADO DI RESISTERE ALL’UMIDITÀ esigenze di Marchesi Antinori”, con-
E AI FREQUENTI LAVAGGI. clude Marchi.

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STAINLESS STEEL
OVERCOMES HARD CONDITIONS

Stainless
steel
brushless
gear motor

w w w . m i n i m o t o r. c o m

Senza titolo-1 1 11/04/2019 09:58:52


IL SESTO SENSO
PER L’ALIMENTARE
LA NOSTRA REDAZIONE HA SEGUITO I LAVORI DELLA
“FUTURE FOOD & BEVERAGE PROCESSING CONFERENCE”
ORGANIZZATA LO SCORSO 19 FEBBRAIO DA BAUMER A BOLOGNA.
UN’AGENDA RICCA DI CONTENUTI CHE HA APERTO UNA FINESTRA
SUL FUTURO DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE, SULLE SFIDE
DELLA DIGITALIZZAZIONE E, IN PARTICOLARE,
SUL RUOLO DEI SENSORI PER LO SVILUPPO
DI PROCESSI AFFIDABILI E TRACCIABILI.

di Corrado Dal Corno

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c
he cosa servirà all’industria del Food & Beverage nei prossimi anni? Quali tecnologie svol-
geranno un ruolo fondamentale in questo settore? A queste e altre domande si è proposta
di rispondere Baumer con l’evento per OEM e utilizzatori finali organizzato lo scorso 19
febbraio a Bologna, nella splendida cornice di FICO, il più grande parco agroalimentare
del mondo. Nelle intenzioni dell’azienda svizzera, uno dei maggiori produttori mondiali
di sensori di processo e posizionamento, encoder, strumenti di misura e sistemi di visio-
ne, l’appuntamento era la prima edizione di un evento che verrà riproposto con cadenza
annuale per offrire agli operatori del settore, italiani e internazionali, un’occasione di con-
fronto e networking, per raccogliere le loro esigenze e per mostrare le soluzioni e i progetti
ai quali Baumer sta lavorando.

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>F U T U R A

Da esperti a esperti
L’impronta tecnico-scientifica del convegno è con-
fermata dall’elenco dei partner che si sono succedu-
ti nel corso della giornata, offrendo ai partecipanti
(poco meno di un centinaio) un quadro esaustivo
degli sviluppi più recenti e interessanti del settore
alimentare, da un punto di vista normativo e tec-
nologico: Fraunhofer Institute for Process Engine-
ering and Packaging IVV di Dresda ha parlato di
come i nuovi dispositivi mobili per la pulizia attra-
verso i sensori a bordo possano garantire l’igiene
più completa abbattendo i consumi e gli sprechi
in modo significativo per esempio attraverso il
concept dell’Intelligent tank cleaning che grazie ai
suoi adaptive jet cleaners può mirare con maggio-
re efficacia all’annientamento dei batteri rispetto ai
più tradizionali sistemi orbitali. ENFIT (la prima
associazione internazionale per lo sviluppo di nor-
me europee e internazionali mirate alla sicurezza
e alla trasparenza della supply chain) ha parlato di GLI INTERRUTTORI DI LIVELLO CLEVERLEVEL
Digitalizzazione nella supply chain e tracciabilità SONO LA VERA ALTERNATIVA ALLE FORCELLE OSCILLANTI
4.0 nella parte logistica per garantire la massima PER APPLICAZIONI CON QUALSIASI TIPO
igienicità anche in fase di trasporto. EHEDG (Eu- DI LIQUIDO E MATERIALE SFUSO.
ropean Hygienic Engineering and Design Group)
ha illustrato quali sono le migliori linee guida del
Hygienic design lungo tutto il percorso del cibo,
nonché il processo di certificazione.

Casi di successo
Ma, naturalmente, il tema del convegno era il Food
& Beverage, così l’agenda della giornata si è aperta
con la storia di Granarolo S.p.A. (vedi articolo di
approfondimento in questo stesso numero, a pagi-
na 52), uno dei tanti marchi famosi che si affida-
no a Baumer per la gestione dei loro processi: da
Carlsberg a Lactalis, da Nestlè a Müller, da Unilever
a Danone, ma anche costruttori di impianti come
GEA, Krones, Alfa Laval e Sidel.
Bruno Landuzzi e Giorgio Malisardi, Responsabili
della manutenzione in Granarolo, hanno illustra-
to l’organizzazione di una realtà da un miliardo di
euro che opera in un settore ad altissima criticità.
Basti pensare che, ogni anno, il cibo contaminato
causa 420.000 vittime nel mondo. Granarolo adem-
pie rigorosamente a tutte le normative di sicurezza PER LA MISURA SICURA E COMODA DI TEMPERATURA,
alimentare, monitorando l’intera catena dalla sele- PRESSIONE E CONDUCIBILITÀ, BAUMER PROPONE
zione delle materie prime, passando per la lavora- LA GAMMA MODULARE COMBISERIES:
zione e la conservazione, fino alla distribuzione al LO STESSO DISPLAY PER TRE STRUMENTI.
consumatore.
“Tutto questo viene gestito in un’ottica di efficien- quando abbiamo installato il sensore di conducibilità AFI4 di Baumer,
za di produzione e sostenibilità ambientale”, hanno che offre tempi di risposta quattro volte più veloci, abbiamo abbattuto
sottolineato i responsabili di Granarolo. “Ed è qui drasticamente il consumo di acqua, di oltre 100.000 litri all’anno per
che i prodotti di Baumer fanno la differenza. Gra- ogni stazione. Oltre all’evidente beneficio ambientale, questo significa
zie a soluzioni specificamente progettate per l’indu- un risparmio di oltre 400.000 euro all’anno”.
stria casearia, che rappresenta l’80% del nostro bu- Granarolo utilizza diversi componenti della linea CombiSeries di Bau-
siness, abbiamo garanzie di sicurezza alimentare, mer conformi ai requisiti igienici dell’industria alimentare. Oltre ai
efficienza del processo e affidabilità a lungo termi- sensori di conducibilità CombiLyz AFI4, l’azienda emiliana ha adottato
ne. Per fare un esempio concreto, i nostri impianti i sensori di temperatura igienici CombiTemp TFRH e i trasmettitori
sono soggetti a 25/30 cicli di pulizia al giorno, con di pressione PFMH. CombiTemp TFRH è una gamma professionale di
grande impiego di acqua e sostanze chimiche. Da trasmettitori di temperatura dotati di un display grafico incorporato.

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>F U T U R A

I trasmettitori con elemento sensore Pt100 a 2 o 4


cavi sono ideali per il trattamento di cibi e bevan-
de, prodotti farmaceutici e acqua. CombiPress è un
trasmettitore di pressione per la misura accurata
e affidabile della pressione in applicazioni sia in-
dustriali standard (PFMN) sia igieniche (PFMH).
L’apparecchio è adatto per la misurazione del livel-
lo idrostatico, nonché per quella della pressione in
linea. CombiSeries è concepito come un sistema
modulare composto da un unico display Combi-
View per tutte le misure, che può essere abbinato al
trasmettitore di pressione CombiPress, al sistema
per la misura della temperatura CombiTemp e al
sensore per la misura di conducibilità e concentra-
zione CombiLyz.

Megatrend: le risposte di Baumer


Nella sessione pomeridiana il team di Baumer ha
fornito al pubblico qualificato del convegno una
SMARTREFLECT È LA SOLUZIONE IDEALE DOVE NON
panoramica sull’evoluzione dell’industria alimen-
È POSSIBILE INSTALLARE UN RIFLETTORE SEPARATO,
tare e delle sue esigenze, guidata sia dai consuma-
ELIMINANDO COSÌ I COSTI DI INSTALLAZIONE, MESSA
tori sia dai produttori. La quantità di cibo neces-
IN OPERA, REGOLAZIONE E PULIZIA DEL RIFLETTORE.
saria aumenterà del 70% entro il 2050 e i livelli di
spreco resteranno elevatissimi, circa un terzo della
produzione mondiale; i consumatori chiedono cibi
“comodi e pratici” e sono attenti al valore nutrizio-
nale e alla chiarezza delle etichette. Dal canto loro
le aziende si trovano a dover gestire una quantità
crescente di codici (SKU) e cambi frequenti di pro-
duzione su impianti che devono essere sempre più
flessibili. Facilità di pulizia, flessibilità, sicurezza,
autodiagnosi per la manutenzione preventiva, ro-
botizzazione e misurazione dei livelli di efficienza
(OEE) sono esigenze ormai consolidate in qualsiasi
stabilimento alimentare.
Oltre agli apparecchi della linea CombiSeries,
Baumer risponde a questi “megatrend” con di-
verse soluzioni presentate a Bologna, a partire da
CleverLevel, la serie di interruttori di livello con
tecnologia a scansione di frequenza, compatibili
con ogni genere di sostanze: oli, schiume, liquidi
viscosi e appiccicosi, polveri e granulati. Grazie al
design speciale e all’impiego di materiali di alta
qualità come acciaio inox e PEEK, questi strumenti
soddisfano i requisiti dell’industria alimentare, del LA DIGITALIZZAZIONE COMINCIA DAL SENSORE:
beverage e farmaceutica. I SENSORI BAUMER COME I MODELLI A ULTRASUONI
Smart Reflect è la nuova tecnologia sensoristica U500/UR18 (NELLA FOTO) SONO DI FACILE UTILIZZO,
sviluppata da Baumer che consente di realizzare SI REGOLANO AGEVOLMENTE E COMUNICANO TRAMITE
una barriera senza l’uso di catarifrangenti. I sensori INTERFACCE STANDARDIZZATE, AD ESEMPIO IO-LINK.
a retroriflessione Smart Reflect, premiati da Frost &
Sullivan nella categoria “New Product Innovation”,
sono disponibili anche in versioni speciali per il colore, dalla forma e dalla trasparenza di un oggetto, che già nella ver-
rilevamento del trasparente con campo di lettura sione standard sono così robusti da resistere persino alla sabbiatura. I
fino a 1.000 mm. responsabili di Baumer hanno inoltre illustrato l’organizzazione dell’a-
Utilizzando interfacce di comunicazione digita- zienda, richiamando in particolare l’attenzione sui numerosi centri di
le tra le varie tecnologie, Baumer offre un’ampia competenza che offrono esperienza avanzata nell’ambito dei sensori,
gamma di sensori IO-Link per il rilevamento di del motion e della visione industriale. Esperienza al servizio di diversi
oggetti e la misurazione della distanza. A Bologna segmenti industriali, dall’automazione di fabbrica all’automazione di
l’attenzione è stata incentrata sui sensori miniatu- processo, senza trascurare industrie come l’energia eolica, il trasporto
rizzati ad ultrasuoni U500/UR18, indipendenti dal ferroviario, l’agricoltura, l’intralogistica e il sollevamento.

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La sicurezza alimentare
passa (anche)
dai cuscinetti
SKF ha studiato delle innovative unità cuscinetto a sfere che consentono di ampliare le
possibilità per la progettazione igienica, assicurando alle aziende del settore Food & Beverage
un’affidabilità superiore, costi di manutenzione ridotti e una maggiore sostenibilità.
di Nadia Marchi

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>F U T U R A

N
ell’industria alimentare, mantenere la qualità e la sicurezza degli
alimenti in tutta la catena produttiva è una delle sfide più importan-
ti da vincere. Gli stabilimenti di lavorazione alimentare, per evitare
malattie causate da agenti patogeni veicolati dagli alimenti, cercano
di applicare costantemente rigorosi regimi di pulizia e di controllo.
Nonostante i progressi compiuti in ambito tecnologico, la contami-
nazione può essere possibile a causa di agenti presenti in natura o
in seguito a procedure scorrette. Insomma: la sicurezza alimentare
può essere a rischio. Di recente SKF, fornitore leader a livello mon-
diale nel settore di cuscinetti, tenute, meccatronica, sistemi di lu-
brificazione e servizi, ha provato a rispondere ad alcuni dubbi legati
alla sicurezza alimentare, cercando di capire, nello specifico, se i
cuscinetti possono comportare rischi per la sicurezza alimentare. E
lo ha fatto introducendo una nuova generazione di unità cuscinetto
sicure per gli alimenti, Food Line – Blue Range, realizzate secon-
do principi di progettazione igienica, che assicurano anche un alto
livello di affidabilità durante i lavaggi e in ambienti contaminanti.

SKF ha introdotto una nuova


generazione di unità cuscinetto
sicure per gli alimenti, la Food
Line – Blue Range, realizzate
secondo principi di progettazione
igienica che assicurano anche un
alto livello di affidabilità durante i
lavaggi e in ambienti contaminanti.

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UNITÀ CUSCINETTO SICURE
PER GLI ALIMENTI
Le nuove unità cuscinetto a sfere permettono di estendere la proget-
tazione igienica ai componenti dei cuscinetti per gli impianti di tra-
sformazione alimentare: un aiuto concreto alle aziende del settore a
migliorare l’approccio proattivo alla sicurezza. Ma facciamo un passo
indietro: è dal 2012 che il settore del Food & Beverage ha assistito a
un sensibile aumento dei richiami di prodotto. La contaminazione
batterica e gli allergeni non dichiarati costituiscono il 75% delle prin-
cipali cause di richiamo da parte della Food and Drug Administration
(FDA). Alla luce dell’aumento dei richiami non stupisce che la sicu-
rezza alimentare proattiva sia diventata la maggior fonte di preoc-
cupazione da parte degli operatori di settore. Da qui, l’attenzione si
è spostata verso l’adozione di un approccio più inclusivo, finalizzato
ad agevolare la ricerca della sicurezza alimentare, trascurando però i
potenziali rischi di contaminazione a livello di componenti e di con-
seguenza le soluzioni per eliminarli.

QUESTIONE DI APPROCCIO
“Le aziende implementano pratiche di sicurezza per proteggere gli
alimenti che producono”, ha spiegato Victoria van Camp, CTO &
La gamma Food Line – Blue Range
President, Innovation and Business Development, SKF. “Tali pra- di SKF permette di eliminare i costi di
tiche possono comprendere misure quali una segnaletica che inco- rilubrificazione e di ridurre la frequenza
raggia a lavarsi spesso le mani o l’acquisto di macchine ‘approvate di sostituzione dei cuscinetti.
per il settore alimentare’, costruite secondo principi di progettazione
igienica. Il problema è costituito dai metodi di rilubrificazione tradi-
zionale, i lavaggi e la pulizia a secco dei cuscinetti, che possono diven-
tare veicoli per la propagazione degli agenti contaminanti, in forma
di nebulizzazioni, acque reflue o grassi contaminati”, ha aggiunto la
manager. “Per eliminare questi rischi per la sicurezza alimentare è
necessario adottare un approccio differente alla progettazione igieni-
ca e i cuscinetti a sfere Food Line – Blue Range sono stati progettati
appositamente”, ha concluso Victoria van Camp.

SKF ha sviluppato le unità


cuscinetto a sfere Food Line
partendo da zero, componente
per componente, per aumentare
il livello di igiene, migliorare
le prestazioni e favorire la
conformità alle normative del
settore alimentare.

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>F U T U R A

C’è tantissima innovazione


nel design di questa nuova e
rivoluzionaria unità cuscinetto
sicura per gli alimenti, la Food PRESTAZIONI ELEVATE E ZERO RISCHI
Line – Blue Range di SKF. SKF ha sviluppato le unità cuscinetto a sfere Food Line partendo da
zero, componente per componente, per aumentare il livello di igie-
ne, migliorare le prestazioni e favorire la conformità alle esigenti
normative del settore alimentare.
Grazie a un innovativo sistema di tenuta, un grasso a elevate pre-
stazioni e la possibilità, se necessario, di ottenere unità completa-
mente a tenuta, i cuscinetti a sfere SKF Food Line assicurano alti
vantaggi in termini di prestazioni. Gli OEM possono pertanto sta-
bilire nuovi livelli per la progettazione igienica per le applicazioni
del settore alimentare, utilizzando unità che durano più a lungo,
sono esenti da rilubrificazione e permettono un elevato grado di pu-
lizia. La progettazione igienica delle unità cuscinetto consente di
ridurre i rischi di depositi batterici in aree difficili da pulire e ridur-
re al minimo la proliferazione batterica durante la pulizia stessa.
Inoltre, l’utilizzo di queste unità permette di aumentare il tempo di
disponibilità in produzione: essendo esenti da rilubrificazione, non
è necessario fermare le macchine per applicare il lubrificante e l’as-
senza di grasso in eccesso riduce i tempi di pulizia, con conseguente
riduzione dei tempi di fermo. A tutto vantaggio della produttività e,
certamente, della sicurezza.

SOSTENIBILITÀ
E RIDOTTO CONSUMO ENERGETICO
La gamma Food Line – Blue Range di SKF permette quindi di eli-
minare i costi di rilubrificazione e di ridurre la frequenza di sostitu-
zione dei cuscinetti. Le aziende possono abbattere i costi per i ma-
teriali e la manodopera necessari per il re-ingrassaggio, riducendo
la frequenza e, di conseguenza, i costi di sostituzione dei cuscinetti
stessi. Inoltre, permettono di ridurre gli scarti e gli sprechi a favore
della sostenibilità. La riduzione del consumo di acqua per la pulizia
dei cuscinetti e del grasso nelle acque reflue, per esempio, combi-
nata con componenti riciclabili al 100% e al consumo energetico
ridotto, permette alle aziende di favorire un approccio ambientale
orientato non allo smaltimento bensì alla prevenzione.

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Food processing machines


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Food preservation
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Dalla
fattoria…
alla forchetta
IL TEMA DELLA TRACCIABILITÀ
SI RIPROPONE OGNI VOLTA CHE CI
TROVIAMO DI FRONTE A UN PROBLEMA
DI SICUREZZA ALIMENTARE.
A PARTIRE DAI CASI ECLATANTI
DELLA “MUCCA PAZZA” NEL 2001
E DELL’INFLUENZA AVIARIA NEL 2003,
LE LEGGI E LE TECNOLOGIE SI SONO
EVOLUTE, E OGGI ESISTONO VALIDI
STRUMENTI DI PREVENZIONE
E CONTRASTO. LE SOLUZIONI DATALOGIC
COPRONO TUTTE LE ESIGENZE
DI TRACCIABILITÀ, DALLA MATERIA PRIMA
FINO AL PRODOTTO FINITO.

di Alfonso Pinna

110

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>F U T U R A

IL REGOLAMENTO EUROPEO 178/2002 STABILISCE I PRINCIPI E


I REQUISITI GENERALI (GENERAL FOOD LAW REGULATION) DELLA
LEGISLAZIONE ALIMENTARE. IN PARTICOLARE, L’ART. 18 RICHIEDE
LA RINTRACCIABILITÀ DEGLI ALIMENTI IN TUTTE LE FASI DI PRODUZIONE,
TRASFORMAZIONE E DISTRIBUZIONE.
La tracciabilità consiste nel fornire i dati, ossia lasciare tracce lungo
tutta la filiera “from farm to fork”, dalla fattoria alla forchetta, mentre la
rintracciabilità riguarda i processi inversi per risalire alle varie operazioni di
produzione, trasformazione e distribuzione.
Gli operatori del settore devono disporre di sistemi e procedure per fornire alle
autorità competenti tutte le informazioni necessarie e individuare le imprese
alle quali hanno fornito i propri prodotti. Gli alimenti o i mangimi immessi
sul mercato devono pertanto essere
adeguatamente etichettati o identificati
per consentirne la rintracciabilità. Risulta
dunque evidente che le informazioni da
riportare sui prodotti alimentari sono
sempre più regolamentate e richiedono
controlli e gestione automatizzate.

Una gamma completa di soluzioni


Negli Stati Uniti il Food Safety and Modernization Act è legge dal 2011 e
comprende i controlli preventivi e la tracciabilità, conferendo alla Food and
Drug Administration l’autorità legale di richiedere controlli lungo la catena di
MATRIXTM 220 distribuzione alimentare. Per quanto riguarda la tracciabilità, indica quattro
DI DATALOGIC È tecnologie di riferimento: codici a barre, codici a matrice 2D, RFID, sistemi
UNO SCANNER integrati di tracciatura dei lotti basati su etichette e immagazzinamento dei
dati. Datalogic fornisce una gamma completa di lettori fissi e manuali di
INDUSTRIALE IMAGER codici a barre 1D e matriciali 2D, marcatori laser per codici e caratteri OCR,
ULTRACOMPATTO, sistemi di visione flessibili e integrati (smart cameras), e lettori RFID.
CARATTERIZZATO DA “Per quanto riguarda la tracciabilità lungo l’intera filiera produttiva, sia con
soluzioni di lettura codici e OCR sia con lettori industriali, Datalogic è leader
ELEVATE PRESTAZIONI di mercato da quasi cinquant’anni. La nostra offerta di prodotti copre in modo
E UN’ALTISSIMA eccellente le esigenze di tracciabilità, dalla materia prima fino al prodotto
FLESSIBILITÀ. finito: partendo dalla fabbrica, passando per la distribuzione e i magazzini,
fino ad arrivare al punto vendita. Datalogic ha nel suo portafoglio soluzioni
per l’ispezione automatica, al fine di risolvere applicazioni di controllo
qualità”, ci dicono in azienda.
Nell’ambito del Food & Beverage, seguendo un trend industriale generale, è
sempre più rilevante il tema della “machine vision”, che si declina in una linea
di prodotti in cui il sistema di visione non solo legge il barcode, ma esegue
ulteriori controlli relativi a qualità, misura e ispezione.
Datalogic propone una intera gamma di lettori di codici, smart cameras e
sistemi di visione 2D e 3D, capaci di operare su livelli differenti e con funzioni
molto avanzate di riconoscimento ottico.

Evoluzione continua
Un esempio di questa tendenza evolutiva è rappresentato dal nuovo Matrix™
220, uno scanner industriale imager ultracompatto caratterizzato da elevate

112

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PER COMPLETARE IL PROCESSO
DI RICONOSCIMENTO E
TRACCIATURA È NECESSARIO
ANCHE UTILIZZARE UN SISTEMA
PER IL RICONOSCIMENTO
CARATTERI DENOMINATO
ADVANCED OCR, SUPPORTATO
DAI PROCESSORI DI VISIONE
AD ALTE PRESTAZIONI
DELLA SERIE MX-E.

prestazioni e un’altissima flessibilità. Si tratta infatti di un componente


che, grazie alla sua dimensione e ai connettori rotanti, è molto semplice
P1X-SERIES È UNA SMART da installare e da integrare anche in spazi ristretti, e ciò lo rende il lettore
indicato per applicazioni non solo nel settore del Food & Beverage, ma anche
CAMERA ULTRACOMPATTA in quelli dell’elettronica, automotive, packaging e gestione di documenti.
CHE OFFRE AVANZATE Un altro punto di forza di Matrix 220 è la perfetta leggibilità di codici ad
FUNZIONI DI VISIONE alta risoluzione, anche su superfici irregolari, come spesso accade nei beni
alimentari confezionati. È un prodotto che offre le opzioni di luce polarizzata
ARTIFICIALE IN UN e diffusa incorporate, che garantiscono un’illuminazione ottimale. I modelli
DISPOSITIVO a luce bianca, rossa e blu sono in grado di risolvere una vasta gamma di
STAND-ALONE applicazioni con le migliori prestazioni.
Per completare il processo di riconoscimento e tracciatura è necessario anche
COMPLETAMENTE utilizzare un sistema per il riconoscimento caratteri denominato Advanced
INTEGRATO. OCR, supportato dai processori di visione ad alte prestazioni della serie MX-E.
Consente di leggere stringhe di testo quali date di scadenze, numeri di lotto,
codici seriali ampiamente utilizzati in vari settori industriali, come appunto
il Food & Beverage. Una delle principali caratteristiche dell’Advanced OCR
è quella di essere un algoritmo estremamente affidabile e robusto anche in
situazioni di lettura molto sfidanti come caratteri deformati o puntinati, testo
a basso contrasto, stringhe marcate direttamente su superfici metalliche,
ruvide o lucide. La configurazione dell’algoritmo può essere realizzata in
modo semplice e intuitivo attraverso la piattaforma software IMPACT, che
oltre all’Advanced OCR include oltre 100 tool di ispezione immagine. Usato
in combinazione con le telecamere digitali E-Series, con imager CMOS
con risoluzioni da VGA fino a 5MP, l’algoritmo Advanced OCR consente di
risolvere applicazioni quali la verifica di date di scadenza e lotti di produzione
stampati con tecnologia ink-jet o marcati laser sul prodotto (ad esempio
lattine in alluminio) o sull’imballo primario (primary packaging).
L’ampiezza dell’offerta Datalogic, la pluriennale esperienza e il dominio
delle principali tecnologie di riferimento fanno dell’azienda un partner di
riferimento per rispondere alle esigenze sempre più complesse e articolate
dell’industria alimentare.

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PANE COTTO
A PUNTINO
CON LE
TELECAMERE
IP E R S P E T T R A L I
Il colore della crosta del pane è un valido indicatore della qualità
del prodotto. Individuando i tempi di cottura e la temperatura
del forno ideali, si riducono sprechi e costi. Le tecnologie
iperspettrali assicurano prestazioni nettamente superiori
all’occhio umano quando si tratta di identificare in maniera
oggettiva i colori. Grazie ai sistemi di imaging iperspettrale di
Specim Spectral Imaging Ltd è possibile eseguire misurazioni
cromatiche più precise e oggettive. Le telecamere Specim sono
distribuite in Italia da iMAGE S.
di Orazio De Bellis

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>F U T U R A

Può essere difficile Le telecamere RGB hanno una percezione


cromatica differente rispetto all’occhio
capire quale sia la umano e una precisione non sufficiente per

giusta colorazione alcune applicazioni. Le tecnologie iperspet-


trali, invece, hanno prestazioni nettamente
della crosta del pane. superiori all’occhio umano quando si tratta

L’occhio umano riconosce di identificare in maniera oggettiva i colori.


Sono in grado di riconoscere ogni sfumatura
piuttosto bene le in modo affidabile e oggettivo, producendo

sfumature cromatiche, ma
risultati comparabili.
Per mostrare come si possono utilizzare si-
la valutazione è molto stemi di visione iperspettrali per misurare

soggettiva e varia da
e analizzare i colori, è stata analizzata la
colorazione di panini preparati con diversi

persona a persona. tempi di cottura in forno. Il tempo di cottura


secondo la ricetta era di 5-6 minuti. Il panino
più chiaro è stato lasciato in forno per 3 mi-
nuti, gli altri ciascuno un minuto in più del
precedente. Pertanto, il panino più scuro e
chiaramente bruciato è stato cotto per 8 mi-
nuti (Figura 1).

SPAZIO
COLORE LAB
I dispositivi di visione iperspettrali misurano
gli spettri luminosi che possono essere ana-
lizzati con lo spazio colore LAB. Lo spazio co-
lore LAB (o CIELAB) è un sistema cromatico
a tre assi nel quale: L = luminosità, da nero a
bianco; a = colore opponente da ciano a ma-
genta/rosso; b = colore-opponente da blu a
giallo (Figura 2). Per indicare la precisione di
percezione cromatica si usa il valore ΔE, che
descrive la differenza fra due punti nello spa-
Figura 1
zio colore LAB. Minore è il valore, maggiore è
la precisione della percezione.
Gli esseri umani raggiungono all’incirca un
valore ΔΔE=1, mentre la precisione delle tele-
camere RGB è di soli ΔE=8 - 10. Gli strumenti
iperspettrali raggiungo un valore assoluto
ΔΔE<1, che consente di individuare con pre-
cisione un colore nello spazio LAB. Il valore
relativo che descrive la differenza fra due
colori nello spazio LAB può essere misurato
con una precisione di ΔE = 0,2 (Figura 3).
I colori LAB sono assoluti: questo significa
che il colore è esatto e indipendente dal
dispositivo e che i risultati di diverse misura-
Figura 2 zioni possono essere confrontati in maniera
affidabile.

IMPOSTAZIONE
DEL TEST
E MISURA
Per il test sono state utilizzate le seguenti
apparecchiature: Specim FX10c; Specim
Figura 3 Labscanner 40 x 20; 6 lampade alogene

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Figura 4 Figura 5 Figura 6
DECOSTAR 51 ALU 35W 12V 36deg GU5.3;
PC per acquisizione dati e software Lumo
Recorder.
Specim Spectral Imaging Ltd è tra i principali
produttori mondiali di strumenti e sistemi di
imaging iperspettrale. Le telecamere Specim
sono distribuite in Italia da Image S.
Per eseguire questo test le misure sono state
effettuate con una telecamera Specim FX10c
che opera nello spettro della luce visibile
(fascia 400-770 nm). Specim FX10c è stata
progettata specificamente per misurare colo-
ri (Figure 4, 5, 6).
Poiché la telecamera opera con il metodo
“push-broom” e acquisisce l’obiettivo linea
dopo linea, l’oggetto deve muoversi nel cam-
po visivo della telecamera durante la misura.
Nel test la telecamera FX10c è stata montata
su Specim Labscanner 40 x 20 per creare il Figura 7
movimento. Lo scanner serve solo per movi-
mentare in laboratorio i campioni
da analizzare.
Per un’illuminazione adeguata sono state
usate due file di tre lampade alogene
DECOSTAR 51 ALU 35W 12V 36deg GU5.3.
Le luci sono state allineate sulla zona di
misura, evitando la proiezione di ombre
sull’obiettivo. I dati grezzi sono stati raccolti
utilizzando un PC di acquisizione con
software Lumo Scanner di Specim (Figura 7).

ANALISI
E RISULTATI
Sono stati analizzati i dati grezzi dei cam-
pioni con il software di analisi proprietario
di Specim per ottenere i valori LAB che de-
finiscono il colore della crosta del panino.
Per chiarezza presentiamo solo i valori di tre
punti di misura isolati; si possono comunque
avere gli stessi valori per ogni pixel dell’im-
magine.
La tabella riporta i valori LAB misurati in tre
diversi punti per ogni panino (Figura 8).
Figura 8

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>F U T U R A

L’analisi dei dati mostra con chiarezza al-


cuni elementi: i valori L sono compresi fra
50 e 60 per i panini cotti nei tempi indicati
dalla ricetta, i panini crudi mostrano valori
superiori (oltre 65), mentre i valori dei pa-
nini troppo cotti sono nettamente inferiori,
attorno a 35; i valori A sono inferiori (<16)
per i panini sia poco sia troppo cotti, mentre
i valori ottimali sembrano essere attorno a
20-22; c’è poca differenza nei valori b, tran-
ne che per i panini troppo cotti. Se il valore
b è <10, il panino probabilmente è troppo
Figura 9 cotto, mentre è decisamente bruciato se il
valore b scende sotto 4 (Figura 9).
Ecco ciascuno dei panini analizzati.
Tempo di cottura 3 minuti
I valori L sono costantemente superiori a
65, a indicare che il panino è troppo chiaro,
mentre i valori b sono leggermente superiori
rispetto ai panini ben cotti (Figura 10).
Tempo di cottura 4 minuti
Qui due dei punti misurati sembrano resti-
tuire valori accettabili per il colore della
crosta. Tuttavia, il terzo punto di misurazio-
ne indica che il panino non è ancora cotto
a puntino: tutti i valori LAB in quel punto
sono più vicini a quelli del panino cotto solo
per 3 minuti (Figura 11).
Tempo di cottura 5 minuti
Questo panino è stato cotto rispettando
i tempi della ricetta. Non ci sono valori L
superiori a 70, i valori a sono superiori sia
Figura 10 Figura 11 a quelli dei panini poco cotti sia a quelli dei
panini troppo cotti e i valori b sono intorno a
30 (Figura 12).
Tempo di cottura 6 minuti
Questo panino rientra nei tempi di cottura
ottimali, ma uno dei punti misurati mostra
valori inferiori rispetto a quelli del panino
cotto per 5 minuti. Questo indica che il tem-
po di cottura dovrebbe essere più vicino a
5 minuti che a 6, anche se entrambi i tempi
di cottura sono conformi alla ricetta. Que-
sto dimostra inoltre che, per garantire una
qualità omogenea del prodotto, è necessario
misurare il maggior numero possibile di
Figura 12 Figura 13 punti (Figura 13).
Tempo di cottura 7 minuti
All’’ispezione ottica questo panino sembra
leggermente troppo cotto ma commestibile,
soprattutto se non ci sono altri panini con
cui effettuare un confronto. Tutti i valori
LAB misurati sono però più vicini a quelli
del panino bruciato da 8 minuti, pertanto
questo panino non rispetta i criteri di quali-
tà (Figura 14).
Tempo di cottura 8 minuti
Questo panino è chiaramente bruciato e
ogni punto di misura ha valori inferiori a
quelli rilevati sugli altri panini (Figura 15).
Figura 14 Figura 15

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MENO SPRECHI
E MENO COSTI
La telecamera iperspettrale è ideale per
misurazioni cromatiche perché è più pre-
cisa delle telecamere RGB e, diversamente
dall’ispezione visiva, assolutamente og-
gettiva. È possibile definire il colore asso-
luto dell’oggetto da misurare nello spazio
colore LAB con una precisione di ΔΔE<1,
migliore rispetto alla percezione cromatica
dell’occhio umano (ΔΔE = 1), o il suo colore
relativo rispetto a un altro obiettivo con
una precisione di ΔΔE = 0,2.
Nel settore della panificazione è possibile
determinare l’esatto colore della crosta e
regolare il processo di cottura per migliora-
re la qualità del prodotto.
Si ottiene così una riduzione degli sprechi
e quindi dei costi. La tecnologia “push-
broom” consente di misurare ogni punto
dell’oggetto per garantire che il prodotto
sia cotto in modo uniforme. Inoltre, il me-
todo push-broom effettua la misura su una
sola linea, pertanto è sufficiente illuminare
la linea misurata, riducendo la quantità
di lampade necessarie. Al momento si
cominciano a trovare anche illuminatori
iperspettrali a LED che riducono il costo di
manutenzione.
Per testare l’idoneità della visione iper-
spettrale nella panificazione sono stati
analizzati panini con tempi di cottura e co-
lorazioni della crosta differenti. Anche con
questo lotto di pochi pezzi è stato facile
constatare come i tempi di cottura incidono
sui valori cromatici. I valori L, che misura-
no la luminosità, diminuiscono all’aumen-
tare dei tempi di cottura.
I panini troppo cotti presentano inoltre
valori b nettamente inferiori agli altri. In
base a questi risultati è molto semplice
definire limiti di accettazione dei prodotti
da forno che consentono non solo di clas-
sificare i prodotti per livelli di qualità, ma
anche regolare il processo di cottura per
ottenere i migliori risultati.
Le capacità della visione iperspettrale non
si limitano alla misura dei colori: la tec-
nologia consente di riconoscere eventuali
contaminanti e sostanze estranee, la quan-
tità di zucchero o la percentuale di umidità,
o ancora di verificare l’uniformità di una
farcitura e così via. Queste misure sono ve-
loci e affidabili e contribuiscono a miglio-
rare notevolmente la qualità e la sicurezza
degli alimenti.

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Dal 1993 ifm, società specializzata nella
progettazione e costruzione di sensori, è vicina
anche ai clienti italiani per affiancarli in qualità
di partner tecnologico attento alle loro esigenze.
Ecco un interessante caso applicativo dove
Master IO-Link e sensoristica ifm assicurano
l’ottimizzazione della gestione dei valori di
processo nella sala di cottura di un impianto
destinato a un birrificio australiano.
DI ALFONSO PINNA

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L ASI s.rl. è un’azienda italiana attiva a
livello internazionale da oltre 60 anni
nella progettazione e nella realizzazione
di sale di cottura e fermentatori per
il comparto della birra e di autoclavi,
fermentatori, serbatoi e presse
pigiatrici per il settore enologico. La
collaborazione con ifm è nata dalla
La sala cottura, dove
ha inizio il processo di
necessità di realizzare un nuovo impianto
per un birrificio australiano che prevede
produzione della birra, è
un’innovativa sala cottura.
stata realizzata da LASI.
Giorgio Avanti, tecnico commerciale di
ifm Italia, ha lavorato in collaborazione tecnologia innovativa IO-Link di ifm si è
con i tecnici e i mastri birrai di LASI allo rivelata vincente”.
sviluppo del layout dell’intero progetto.
Ivan Pulina, tecnico commerciale e SOLUZIONE AVANZATA
birraio qualificato riconosciuto a livello La soluzione ifm, costituita da master
internazionale, nonché Responsabile IO-Link e sensoristica, ha reso possibile
della vendita e realizzazione di impianti l’ottimizzazione della gestione dei valori
per la birra presso LASI, illustra le di processo per la sala di cottura del
principali caratteristiche di questo nuovo impianto, equipaggiandolo in
impianto: “La sala cottura automatica modo completo in ottica Smart Factory.
da 75 hl a 3 tini, con un carico di circa
2 t di malto d’orzo per batch, destinata
al mercato australiano, è composta da
un primo tino di ammostamento, da un
secondo di filtrazione e da un terzo tino
di bollitura/whirlpool dove avviene la
cottura del mosto. Puntando a mercati
internazionali, come quello australiano,
e data la necessità di monitorare da
remoto l’intero impianto, la scelta della

Pressostato
elettronico
ifm PI2898
installato Sensore induttivo di
all’esterno sicurezza ifm GG505S
del tank. installato sull’oblò del tino.

123

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>P R I M O P I A N O

Master IO-Link AL1102 di ifm


con display a LED DP2200
per la conversione dei valori
Tre relè Ecco i principali elementi di dotazione analogici.
di sicurezza ifm: sensori di livello (LMT100), di
ifm G1501S. temperatura (serie TA) e di pressione UN IMPIANTO SMART
(serie PL e PI) installati direttamente I master IO-Link AL1102, i moduli
sui silos; sensori induttivi di sicurezza IO-Link AL2401 e la sensoristica di ifm
(GG505S) evitano l’apertura degli oblò hanno reso l’impianto innovativo e pronto
dei tini in caso di temperatura/pressione per Industria 4.0, garantendo diagnostica
potenzialmente dannosa. Sono dunque integrata per tutti i sensori a bordo.
utili sia per garantire la sicurezza Precisione estrema dei valori di processo
dell’operatore sia per evitare possibili su tutti i tini di cottura, ottimizzazione
contaminazioni del prodotto durante della produzione, riduzione di tempi/costi
le fasi di lavorazione; i convertitori di esecuzione ed estrema semplicità di
di segnale DP2200 permettono cablaggio sono tra i principali vantaggi
l’integrazione di tutti quei componenti ottenuti dal cliente.
non provvisti della tecnologia IO-Link. “Grazie a questa tecnologia è stato
Tutto l’impianto è stato realizzato nel possibile risparmiare molte ore di lavoro
rispetto della certificazione europea nell’assemblaggio e altrettante ore nella
1935/2004 e FDA americana riconosciuta messa in servizio, oltre che parecchi metri
a livello internazionale per gli ambienti di cavo, che un tempo si utilizzavano per
dell’industria alimentare. cablare tutti i sensori al quadro; siamo
La realizzazione del progetto si è riusciti a integrare tutti quei componenti
positivamente conclusa il luglio scorso non dotati di IO-Link a bordo grazie a dei
e l’installazione presso l’end user convertitori di segnale. Posso affermare
australiano, avvenuta nello lo scorso che ifm è entrata a far parte integralmente
febbraio, ha confermato l’ottima riuscita di tutto il nostro progetto industriale di
e la ripetibilità dell’applicazione. produzione di birrerie”, ha detto Pulina.

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P R I M O P I A N O

SICUREZZA,
TRACCIABILITÀ
E QUALITÀ
È un sistema di controlli pubblici e privati a
garantire i prodotti food che arrivano sugli
scaffali della Grande Distribuzione Organizzata.
Un ecosistema complesso, mappato per la prima
volta da The European House – Ambrosetti,
per conto di ADM, che ha redatto il dossier
“Sicurezza alimentare, tracciabilità e qualità”.
DI SIMONA RECANATINI

126

126_129_PrimoPiano1_sicurezza_alimentare_suppleALIMENTARE.indd 126 11/04/19 18:11


S ulla salute dei consumatori non si
scherza. Nel 2017, nei punti vendita della
Grande Distribuzione Organizzata (GDO),
sono stati effettuati qualcosa come 2
milioni e 300.000 test (pubblici e privati).
La qualità e la sicurezza alimentare, nei
supermercati italiani, sono garantite
da un ecosistema articolato, preso
recente a Milano, oltre che oggetto
del convegno di apertura della fiera
MarcabyBolognaFiere 2019. L’obiettivo
dello studio è stato quello di tracciare un
quadro il più possibile analitico in grado
di informare correttamente i consumatori
e andare oltre fake news e odiosi articoli
ad effetto che spesso appaiono in rete o
a modello da diversi Paesi europei. in certi magazine.
Si compone di venticinque autorità e
organi preposti, che effettuano controlli UNA FOTOGRAFIA
sistematici, ai quali vanno ad aggiungersi COMPLETA
tutti gli enti esterni selezionati dalle Affrontiamo qualche numero: nei 26.000
diverse imprese distributive per le grandi e piccoli supermercati italiani le
proprie attività di autocontrollo. Un autorità competenti visitano mediamente
sistema complesso, senza dubbio, in cui tra le cinque e sei volte in un anno ogni
crescono gli investimenti delle aziende punto vendita, con attività di controllo e
in personale e in nuove tecnologie che verifica. Nel 2017 sono stati fatti 143.000
controllano tracciabilità, scadenze, stato controlli e 100.000 verifiche ispettive,
di conservazione e igiene dei prodotti con il coinvolgimento dei Ministeri della
alimentari in vendita e delle superfici Salute, dell’Agricoltura, dell’Economia
di lavoro. Questo vasto ecosistema è e dell’Ambiente. Tra gli enti operativi
stato mappato per la prima volta da figurano: ASL – ASR (Agenzia Sanitaria e
The European House – Ambrosetti, sociale Regionale), ATS (Agenzia Tutela
per conto dell’Associazione della della Salute), Servizi Veterinari, NAS
Distribuzione Moderna (ADM), che ha dei Carabinieri, Capitanerie di Porto,
redatto il dossier “Sicurezza alimentare, Guardia di Finanza, Ispettorato ICQRF
tracciabilità e qualità”, presentato di (Ispettorato Centrale della tutela della

Un momento
della
conferenza
stampa di
presentazione
del dossier
“Sicurezza
alimentare,
tracciabilità
e qualità”,
elaborato da
The European
House –
Ambrosetti,
per conto
di ADM.

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>P R I M O P I A N O

Qualità e della Repressione delle Frodi di


prodotti agroalimentari), Polizia Locale,
Consorzi di Tutela. A questi controlli si
sommano le centinaia di migliaia di test
che le imprese distributive con i loro
Uffici Controllo Qualità affidano a istituti
specializzati indipendenti. Nel 2017 le
stesse insegne distributive hanno inoltre
commissionato circa 2.000 controlli sulle
industrie fornitrici di prodotti alimentari
per la Marca del Distributore (MDD) e di
prodotti freschi e freschissimi.

INVESTIMENTI IMPORTANTI
La Grande Distribuzione negli ultimi dieci
anni ha raddoppiato gli investimenti in
qualità, tracciabilità e sicurezza, a tutela
degli acquisti alimentari. Lo studio di
The European House – Ambrosetti è
arricchito da una survey sui responsabili
sicurezza e qualità delle imprese
distributive dalla quale risulta che il
70% delle insegne ha aumentato gli
investimenti proprio nella sicurezza
alimentare, con una spesa annua che
per alcune aziende può arrivare anche a
5 milioni di euro. Investimenti destinati
a crescere ulteriormente nei prossimi
cinque anni, specie in nuove tecnologie
che renderanno più semplici ed efficaci
i processi legati alla qualità e alla
sicurezza: dal QR Code per migliorare
il controllo sullo stato di conservazione
dei prodotti (smart label) alla Blockchain
per migliorare la tracciabilità, dal Rating
dei prodotti venduti online al Cloud
Giorgio Santambrogio, Presidente ADM, alla per l’integrazione dei database e dei
conferenza stampa milanese di presentazione parametri per valutare i fornitori.
del dossier realizzato da TEH Ambrosetti.
CONTRIBUTO AL CAPITALE ECONOMICO
Secondo il modello dei Quattro Capitali di The European House – Ambrosetti, il contributo di Marca del Distributo-
re per il Sistema Paese per quanto riguarda il Capitale Economico tocca i 10,1 miliardi di Euro di fatturato nel 2017
(+2,8% vs 2016 rispetto a +2,6% dell’industria alimentare). La crescita della Marca del Distributore tra il 2003 e il 2017
spiegherebbe il 30% della crescita dell’industria alimentare e la quota di mercato nel 2017 è pari al 18,7% (+0,2 p.p.
vs 2016). È di 10,2 miliardi di Euro di valore esteso generato lungo la filiera (0,6% del PIL), di cui 2,4 miliardi di Euro
di valore diretto. Sono circa 1.500 le imprese di fornitura, di cui il 92% italiano e con fatturati in crescita del 5,6% nel
2017 rispetto al 2016. Interessante l’analisi anche dal punto di vista del Capitale Ambientale: -30% di consumi ener-
getici dal 2005 al 2017 in un supermercato medio in Italia e un risparmio economico di 190 milioni di Euro. Inoltre,
112 milioni di litri d’acqua in meno sono stati consumati in un anno, pari alla capacità di 50 piscine olimpioniche e
al consumo idrico settimanale di una media città italiana grazie al risparmio idrico della Distribuzione Moderna. Il
75% dei retailer, infine, utilizza materie prime sostenibili per i propri prodotti di marca.

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clienti”, ci tiene a sottolineare Giorgio
Santambrogio, Presidente di Associazione
Distribuzione Moderna (ADM). “Il luogo
più sicuro dove comprare prodotti
alimentari è rappresentato dai punti di
vendita della Distribuzione Moderna: qui
possono infatti acquistare con fiducia ogni
tipo di prodotto, ma soprattutto le Marche
del distributore, garantite da un sistema
di controlli capillare e approfondito,
come dimostrato dal position paper di
The European House – Ambrosetti. I
prodotti a Marca del Distributore sono
la nostra bandiera e abbiamo lavorato
molto per assicurare qualità e sicurezza,
e continueremo a investire in futuro”,
promette Santambrogio.

FILIERE CONTROLLATE
Tutti i prodotti vengono controllati
dalle circa 1.500 industrie fornitrici
(“copacker”), dagli Uffici Controllo Qualità
della Grande Distribuzione e dagli Enti
pubblici preposti. Sempre più apprezzati
dai consumatori italiani, trovano spazio
anche all’estero attraverso i circuiti
internazionali ai quali aderiscono le
imprese distributive nazionali, divenendo
così ambasciatori dell’italianità. Da anni
sono state realizzate le ‘filiere controllate’
caratterizzate da rigorosi sistemi di
produzione, trasporto e vendita. “Siamo
fieri di essere un Paese che assicura
ai propri consumatori il massimo delle
garanzie sulla sicurezza alimentare e
di essere un settore che contribuisce in
La missione UN TEMA STRATEGICO
modo determinante a raggiungere questo
primaria “Dalla survey emerge che la Distribuzione
risultato, applicando rigorosamente
di ADM è Moderna sta impiegando risorse crescenti
le norme e facendo di più con attività
quella di nella gestione della qualità e della
di autocontrollo”, ha continuato
rappresentare sicurezza alimentare aumentando il
personale e gli investimenti tecnologici
Santambrogio. “È tuttavia necessario,
il settore nei negli Uffici Controllo Qualità”, ha a nostro parere, attivare un miglior
confronti confermato Valerio De Molli, Managing
coordinamento tra i tanti enti preposti ai
della Partner e CEO di The European House
controlli, razionalizzandone gli interventi
produzione Ambrosetti. “La sicurezza alimentare
e assicurando unicità di interpretazione
industriale e è un tema che viene seguito ormai della medesima norma sul territorio.
agricola. Dunque ben vengano i controlli, ma
direttamente dai vertici di quasi tutte le
procediamo a una messa a punto del piano
insegne distributive: nel 78% dei casi
complessivo, per evitare quelle procedure
la funzione sicurezza e qualità dipende
o incomprensioni che non generano alcun
direttamente dall’Amministratore
vantaggio sulla sicurezza, ma creano
Delegato”, ha aggiunto De Molli.
ostacoli e burocrazia dove invece ci
“Apriamo il 2019 con un messaggio
dovrebbero essere efficienza e risultati”,
positivo per i consumatori, nostri
ha concluso il Presidente di ADM.

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