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Università degli Studi di Trieste

Sistemi contabili e informazione d’impresa

Modulo di Ragioneria Internazionale

Rappresentazione e
valutazione degli strumenti
finanziari

di Michele Bertoni
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Michele Bertoni
Principi IFRS rilevanti

 IAS 32: definisce i criteri di classificazione degli strumenti emessi


da un’azienda per la corretta distinzione tra debito e capitale
netto.
 IAS 39: si occupa del riconoscimento e della valutazione degli
strumenti finanziari e della contabilità per le coperture. Richiede
l’uso del fair value per la maggior parte degli strumenti finanziari.
 IFRS 7: contiene tutte le indicazioni sulle informazioni fa fornire in
nota integrativa (in precedenza incluse nello IAS 32).
 IFRS 9: emanato a partire dal 2009, sostituisce lo IAS 39. Entrata in
vigore prevista nel 2013, poi rimandata al 2015, 2017 e infine al
2018.

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Michele Bertoni
Esempi comuni di strumenti finanziari

 Denaro
 Depositi bancari
 Cambiali e titoli simili
 Crediti verso client, prestiti attivi e passive, debiti verso fornitori
 Titoli di debito e di capitale, sia dalla prospettiva dell’emittente,
sia dell’investiture. Includono anche gli investimenti in società
collegate, controllate e in joint ventures
 Titoli garantiti da attività, come mutui ipotecari
 Strumenti derivati, incluse opzioni, warrants, future, forward e
swap.

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Michele Bertoni
Derivati

Un derivato è uno strumento finanziario:


 il cui valore cambia in relazione al cambiamento di una variabile
sottostante, come un tasso di interesse, il prezzo di un’azione, di
un bene reale, o l’oscillazione di un indice;
 che non richiede un investimento iniziale, o che richiede un
investimento minore rispetto a contratti che producono effetti
simili rispetto alla variazioni degli stessi fattori di mercato;
 che è eseguito e regolato in una data futura. [IAS 39.9]

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Michele Bertoni
Separare debito e capitale netto

Uno strumento finanziario deve essere classificato nel capitale netto


solo se (a) lo strumento non include un’obbligazione contrattuale di
consegnare denaro o altre attività finanziarie, e (b) se lo strumento
sarà o potrà essere regolato con l’emissione di strumenti di capitale
netto da parte della società stessa (in sostanza: non ci può essere
insolvenza su uno strumento di capitale proprio).
Alcuni strumenti finanziarti sono formalmente capitale netto, ma in
sostanza sono passività per lo IAS 32: negli Stati Uniti esistono le
redeemable preferred stock, dove l’azionista ha il diritto al rimborso
delle azioni ad un prezzo prestabilito. I dividendi pagati su questi
strumenti sono costi.
Le azioni privilegiate nelle quali non esiste questo diritto di rimborso
sono strumenti di capitale netto.

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Michele Bertoni
Strumenti finanziari composti

 Alcuni strumenti finanziari hanno natura ibrida, presentando


aspetti di debito e di capitale proprio.
 Lo strumento ibrido più comune è costituito dalle obbligazioni
convertibili.
 Un’obbligazione convertibile è un titolo di debito che, a scelta
dell’obbligazionista, può essere convertito in azioni dell’emittente.
Il diritto di conversione, incorporato nel titolo, non è una passività
ma, secondo lo IAS 32, uno strumento di capitale proprio.
 In particolare, lo strumento di capitale proprio incorporato
nell’obbligazione è un derivato: un’opzione call sulle azioni
dell’emittente.

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Michele Bertoni
Rappresentazione contabile di un’obbligazione convertibile

 Secondo lo IAS 32, l’emittente deve stimare il fair value della


componente di debito. Il valore residuo deve essere attribuito
all’opzione.
 Tentare di stimare direttamente il valore dell’opzione sarebbe in
contrasto con il Framework, in quanto il capitale proprio non si
stima direttamente, ma solo quale differenza tra attività e
passività.
 In altri termini, lo strumento di capitale proprio si stima come
differenza tra le attività ricevute (denaro) e il fair value della
passività.

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Michele Bertoni
Esempio di un’obbligazione convertibile - 1

 Una società emette 5.000 obbligazioni convertibili, valore


nominale unitario €1.000; emissione totale €5.000.000.
 Durata 4 anni.
 Interessi pagati semestralmente al tasso annuale nominale del 5%.
 Ogni obbligazione è convertibile in 150 azioni ordinarie della
società.
 Alla data di emissione, obbligazioni non convertibili dalle
caratteristiche simili (per rischio e durata) rendono l’8% annuo.

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Michele Bertoni
Esempio di un’obbligazione convertibile - 2

 Il fair value della componente di debito è determinato usando il


tasso di attualizzazione dell’8% (tasso semestrale equivalente:
3,923%):
• Valore attuale di 5.000.000 in 8 semestri al 3,923%: €3.675.149
• Valore attuale di 8 pagamenti semestrali di €125.000 al 3,923%:
€844.244.
• Totale: €4.519.423

 Ammontare attribuito al componente derivato (capitale netto):


• Totale incasso: €5.000.000
• Meno: fair value del debito: €4.519.423.
• Valore residuo attribuibile all’opzione di conversione: €480.577

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Michele Bertoni
IAS 39 – Contabilizzazione e valutazione degli strumenti
finanziari

E’ un principio contabile molto complesso, redatto ispirandosi agli US


GAAP, emanato nel 1999 e completamente riscritto nel dicembre 2003.
Sarà sostituito dall’IFRS 9 quando questo entrerà in vigore.

Nasce dall’esigenza di introdurre gli strumenti derivati in bilancio, tematica


generalmente ignorata dai principi contabili europei.

È l’unico principio emesso dallo IASB che la Commissione Europea non ha


accolto integralmente.

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Michele Bertoni
Determinazione del fair value di uno strumento finanziario

 Il fair value è il corrispettivo al quale un’attività può essere scambiata, o


una passività estinta, tra parti consapevoli e disponibili, in una
transazione tra terzi indipendenti.
 Lo IAS 39 fornisce una gerarchia da usare nella determinazione del f.v. di
uno strumento finanziario:
• I prezzi che si formano in un mercato attivo sono la migliore evidenza del
fair value e se esistono dovrebbero essere utilizzati per misurare lo
strumento finanziario.
• Se un mercato non è attivo, si può fare ricorso a tecniche di valutazione che
fanno uso di input di mercato, a prezzi formatisi in transazioni recenti, al fair
value di strumenti sostanzialmente identici, al calcolo del valore attuale dei
flussi di liquidità attesi, ai modelli di stima del valore delle opzioni.
• Se non c’è un mercato attivo e se non è possibile determinare un valore in
maniera affidabile, allora lo strumento va misurato al costo storico,
rettificato per riflettere perdite durevoli di valore.

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Michele Bertoni 11
IAS 39 – Ambito di applicazione

Si applica a tutte le imprese e a tutti gli strumenti finanziari, tranne:

 Partecipazioni in controllate, collegate, joint ventures (IAS 27, 28, 31)


 Diritti e obblighi derivanti da contratti di leasing (IAS 17)
 Attività e passività di natura previdenziale (employee benefits), IAS
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 Contratti di assicurazione (IFRS 4)
 “Equity instruments” emessi dall’impresa (inclusi nel capitale netto)

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Michele Bertoni
Categorie di attività finanziarie per lo IAS 39

Held to maturity asset Attività con scadenza prestabilita che l’impresa ha


l’intenzione e la capacità di detenere sino a
scadenza.
Loans and
receivables Attività finanziarie create dall’impresa fornendo
originated by the direttamente a un debitore denaro, beni o servizi.
enterprise
“Held for trading” (si
includono i derivati)
Financial assets at fair value
through profit or loss
“Designated”

Available for sale Attività diverse da quelle detenute sino a scadenza e


quelle detenute a scopo di negoziazione.

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Michele Bertoni
Classificazione nello stato patrimoniale

Le quattro categorie previste dallo IAS 39 hanno la sola funzione di


determinare il criterio di valutazione adottabile, non la
rappresentazione in bilancio. Per esempio, uno strumento finanziario
detenuto sino a scadenza potrebbe essere un’attività corrente, mentre
un titolo disponibili per la vendita potrebbe essere classificato tra le
attività non correnti.

La distinzione tra attività correnti e non correnti non ha più rilevanza


ai fini della valutazione, ma solo ai fini della classificazione (IAS 1)

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Michele Bertoni
Categorie di passività finanziarie per lo IAS 39

“Held for trading” (si


includono i derivati)
Financial liabilities at fair value
through profit or loss
“Designated”

Other financial liabilities Passività finanziarie misurate al “costo”


ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di
interesse effettivo.

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Michele Bertoni
Titoli detenuti sino a scadenza

Non è possibile mantenere un investimento nella categoria di “titoli


detenuti sino a scadenza” se si verifica una delle seguenti condizioni:

 l’impresa ha intenzione di mantenere l’investimento solo per un


periodo indefinito;
 l’impresa è pronta a vendere l’attività finanziaria in seguito al
cambiamento di tassi di interesse, esigenze di liquidità, ecc.;
 l’emittente ha il diritto di rimborsare l’attività finanziaria per un
ammontare significativamente inferiore al costo.

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Michele Bertoni
Rigidità della classificazione

L’impresa non dovrebbe classificare in questa categoria alcuna attività


finanziaria, se nell’esercizio in corso e nei due precedenti ha venduto
prima della scadenza attività finanziarie classificate come “detenute
sino a scadenza” (tainting rule).

La categoria dei titoli detenuti sino a scadenza, in sostanza, è


un’eccezione rispetto alla classificazione della maggior parte delle
attività finanziarie, con rilevanti conseguenze in termini di criteri di
valutazione adottabili.

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Michele Bertoni
Valore di prima iscrizione

Quando un’attività o una passività sono iscritte per la prima volta,


devono essere valutate al costo, che coincide con il fair value dello
strumento finanziario. Per le passività, per costo va inteso il
corrispettivo ricevuto.

I costi accessori (commissioni, bolli, imposte, ecc.) devono essere


sempre compresi nel valore iniziale di tutte le attività e passività
finanziarie.

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Michele Bertoni
Valutazioni successive
Le valutazioni successive a quelle di prima iscrizione devono essere
effettuate, a seconda della tipologia di attività finanziarie:

• Costo ammortizzato
• Fair value

(mixed model: coesistenza di valori storici e correnti)

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Michele Bertoni
Criterio del costo ammortizzato (amortised cost)

È l’ammontare al quale è valutata al momento della prima


contabilizzazione l’attività o la passività, meno le variazioni finanziarie in
linea capitale, più o meno aggi e disaggi di emissione, meno qualsiasi
svalutazione per perdite di valore.

Successivamente alla prima iscrizione, il costo ammortizzato viene


incrementato degli interessi maturati (calcolati sulla base del tasso
effettivo - TIR) e ridotto dei pagamenti effettuati in conto capitale e in
conto interesse.

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Michele Bertoni
Perdite di valore (impairment)

Un’attività finanziaria, stimata al costo, ha perso valore se il valore


stimato recuperabile è inferiore a quello riportato in bilancio.

Il valore recuperabile è determinato, per i titoli detenuti sino a scadenza,


attualizzando i flussi di cassa futuri derivanti dallo strumento finanziario
al tasso di interesse effettivo originario (e non al tasso corrente di
mercato). Su tali strumenti non grava un rischio di tasso, ma uno di
insolvenza.

Le perdite di valore di attività finanziarie determinano dei costi per


svalutazione.

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Michele Bertoni
Ambito di applicazione del fair value

Si applica a tutte le attività e passività finanziarie tranne:


 investimenti detenuti sino a scadenza;
 crediti e debiti originati dall’impresa;
 attività finanziarie non quotate e il cui valore corrente non può essere
valutato attendibilmente.

Inoltre il criterio del fair value può essere applicato a qualsiasi strumento
finanziario, per scelta dell’impresa (designated items), purché il f.v. sia
determinabile in maniera affidabile (“Fair value option”).

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Michele Bertoni
Effetti della stima a fair value

Le perdite e gli utili che scaturiscono dalla valutazione a fair value (sempre al
lordo delle spese di vendita) si contabilizzano come segue:

Attività detenute a scopo di trading, derivati, C.E.


designated items:

Attività disponibili per la vendita: O.C.I.*


* Dal 2009 lo IAS 1 prevede che queste componenti siano inserite nel conto economico complessivo (other
comprehensive income, OCI).

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Michele Bertoni
Riepilogo dei criteri di valutazione
Strumento finanziario Valutazione Variazioni di valore

Costo (ammortizzato) Non rilevanti


Held to maturity asset
(tasso di interesse effettivo) (tranne impairment)

Loans and receivables Costo (ammortizzato) Non rilevanti


originated by the (tranne impairment)
enterprise

Available for sale Fair Value O.C.I.


Assets and liabilities
Fair Value C.E.
held for trading

Derivatives Fair Value C.E.

Assets and liabilities


Fair Value C.E.
designated at fair value

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Michele Bertoni
Embedded derivatives

Sono derivati contenuti in altri strumenti finanziari non derivati. Per


esempio, le obbligazioni convertibili in azioni contengono un’opzione
per l’esercizio della conversione.

Lo strumento derivato incorporato in uno strumento strutturato deve


essere separato dal contratto “ospite” se:

a. Le caratteristiche ed i rischi del derivato non sono strettamente


correlate con le caratteristiche e i rischi del contratto ospite;
b. La componente derivata individuata ha le caratteristiche tali da
essere considerata uno strumento finanziario derivato;
c. Lo strumento strutturato non è valutato al fair value e le variazioni
di valore non sono incluse nel conto economico.

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Michele Bertoni
Crisi finanziaria e riclassificazione delle attività finanziarie

In seguito alla crisi finanziaria dell’ottobre 2008, lo IASB ha modificato lo


IAS 39 per tenere conto dei problemi di applicazione dei fair value in
presenza di mercati inattivi.

L’emendamento è stato immediatamente recepito dalla Commissione


Europea e riguarda la possibilità di riclassificare alcune attività finanziarie.

È stata seguita una procedura d’urgenza, senza seguire il c.d. “due


process”, completata in circa 48 ore.

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Michele Bertoni
Condizioni per la riclassificazione

In seguito alla modifica dell’ottobre 2008, è possibile riclassificare le


attività finanziarie valutate a fair value ad altra categoria, purché ne
sussistano le condizioni. In precedenza tale riclassificazione non era
consentita.

Le condizioni per la riclassificazione sono:

 deve trattarsi di circostanze rare;


 l’azienda deve avere l’intenzione di mantenere l’attività finanziaria sino
a scadenza o nel prevedibile futuro (se si trattava di riclassificazioni a
categorie stimate al costo).

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Michele Bertoni
Esclusioni

Restano esclusi dalla possibilità di riclassificazione:

• Gli strumenti finanziari derivati;


• Gli strumenti finanziari designati a fair value all’atto della prima
iscrizione con esercizio della fair value option.

L’applicazione della riclassificazione poteva essere retroattiva sino al 1


luglio 2008, se effettuata entro il 1 novembre 2008.

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Michele Bertoni
Conseguenze pratiche

Nel caso di passaggio alla valutazione al costo, le perdite sulle attività


riclassificate emergeranno solo in seguito ad impairment test e, quindi, in
un momento presumibilmente successivo rispetto a quello relativo
all’applicazione del fair value.

Le modifiche allo IAS 39 non sono temporanee, ma definitive, sebbene si


possano applicare solo in circostanze rare.
L’IFRS 7 richiede una serie di informazioni integrative sulle operazioni di
riclassificazione operate nel corso dell’esercizio.

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Michele Bertoni
Critiche al fair value

“L’uso del fair value introduce volatilità nei dati di bilancio e nei risultati
economici”

Il fair value non genera il rischio, il mercato genera il rischio. Il fair value è
un sistema per accogliere la variabilità esistente nel mercato nei bilanci
delle imprese.

Spetta al management prendere le opportune decisione per la gestione


del rischio e per evitare la volatilità dei risultati.

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Michele Bertoni

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