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La rivoluzione e la presidenza di Fidel Castro

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Rivoluzione


cubana.

Che Guevara e Fidel Castro nel 1961, fotografati da Alberto Korda


Nel 1950, varie organizzazioni, tra cui alcuni sostenendo rivolte armate, hanno
lottato per ottenere un cambiamento politico. Dopo un tentativo di insurrezione
fallito e un periodo di reclusione, l'avvocato Fidel Castro riorganizz� dal Messico
la lotta contro la dittatura insieme ad alcuni volontari, tra cui il medico
argentino Ernesto Guevara de La Serna, detto 'Che', e l'italiano Gino Don� Paro,
detto 'el Italiano'.

L'ambasciatore USA Arthur Gardner espresse la sua opinione su Fidel Castro in un


rapporto inviato al Dipartimento di Stato. Il leader del Movimento 26 Luglio era un
"gangster" che "andava a impossessarsi delle industrie americane" e "nazionalizzare
tutto". In quanto a Fulgencio Batista, �dubito che abbiamo avuto migliore amico di
lui". Era necessario quindi "sostenere l'attuale governo e promuovere l'espansione
degli interessi economici USA".[9]

Il giornalista Jules Dubois descrisse il regime di Batista: "Batista ritorn� al


potere il 10 marzo 1952 e inizi� allora la fase pi� sanguinosa della storia cubana
dalla guerra d'indipendenza, quasi un secolo prima. Le rappresaglie da parte delle
forze repressive di Batista costarono la vita a molti prigionieri politici. Per
ogni bomba che esplodeva, prendevano due prigionieri dal carcere e sommariamente
venivano giustiziati. Una notte in Marianao, un quartiere dell'Avana, si
ritrovarono i corpi di 98 prigionieri politici nelle strade, crivellati di colpi".
[9]

La rivoluzione cominci� con la spedizione di 82 persone che, sbarcate sull'isola,


affrontarono l'esercito e ripiegarono sui monti della Sierra Maestra per un periodo
iniziale di lotta durante il quale cercarono e ottennero il consenso tra la
popolazione. Questo permise la costituzione di un piccolo esercito popolare che
affront� quello nazionale attraversando tutta l'isola, fino alla decisiva battaglia
di Santa Clara, il 30 dicembre del 1958. La notte di capodanno del 1959 Fulgencio
Batista si dette alla fuga trafugando denaro delle riserve nazionali; il 1� gennaio
1959 le colonne ribelli si diressero alla capitale senza incontrare alcuna
resistenza e l'8 gennaio Fidel Castro e i barbudos entrarono trionfanti a L'Avana.

Verso la fine del 1958 i ribelli avevano conquistato la Sierra Maestra e lanciato
un'insurrezione popolare generale. Il 1� gennaio 1959, dopo che combattenti di
Castro ebbero catturato Santa Clara, Batista fugg� con la sua famiglia in
Repubblica Dominicana. Successivamente and� in esilio sull'isola portoghese di
Madeira e infine si stabil� a Estoril, vicino a Lisbona. Le forze di Fidel
entrarono nella capitale il giorno 8 gennaio 1959. Il liberale Manuel Urrutia Lle�
divenne presidente provvisorio.

La questione razziale � menzionata per la prima volta in un discorso pronunciato da


Castro il 2 marzo 1959, in cui si chiede alla popolazione di eliminare la
discriminazione razziale e stabilisce la sua politica di creazione di scuole e
posti di lavoro a cui i cubani neri hanno accesso. Da allora in poi, le
manifestazioni di razzismo sono state considerate controrivoluzionarie e
politicamente condannate dalle autorit�. Castro ha iniziato un processo di lavoro
politico ed educativo dal 1959 per lo sradicamento del razzismo. Con l'eliminazione
di spazi privati come club, spiagge, scuole e ospedali, scomparve anche la
possibilit� per i proprietari di decidere chi erano i loro membri e di effettuare
tali selezioni in base a questioni razziali.[10] Il governo cubano cominci� anche
ad arrestare i leader della mafia. Prima di morire, Meyer Lansky ha detto che Cuba
"lo ha rovinato. Secondo Enrique Cirulo, uno storico della mafia, Cuba � l'unico
paese dove la mafia ha vissuto una caduta cos� precipitosa.[11]
Il governo degli Stati Uniti ha reagito inizialmente favorevolmente alla
rivoluzione cubana, vedendola come parte di un movimento per portare la democrazia
in America Latina. La promulgazione della legge della riforma agraria, che
espropriava i latifondi e riuniva in cooperative le piccole aziende, e la
nazionalizzazione dell'industria, che priv� le imprese statunitensi della propriet�
delle raffinerie di zucchero, peggiorarono tuttavia i rapporti. Nel febbraio 1960,
Castro firm� inoltre un accordo commerciale con il vicepremier sovietico Anastas
Mikoyan.

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