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Atipicità dell’illecito
Questo significa che il legislatore del codice del 1942 non ha (come ad
esempio avviene in materia di reati penali) individuato una serie di ipotesi
di danno risarcibile, ma ha volutamente adoperato una “formula
valvola” in grado di consentire l’adeguamento del sistema all’evoluzione
sociale.
Vediamo adesso, sulla base della formula di cui all’arte 2043 cod. civ.
quali siano gli elementi costitutivi dell’illecito civile.
1. DANNO.
2. ELEMENTO SOGGETTIVO (DOLO O COLPA).
3. NESSO DI CAUSA FRA COMPORTAMENTO DEL DANNEGGIATO E
IL DANNO CHE NE CONSEGUE.
4. IMPUTABILITÀ (2056).
5. INGIUSTIZIA DEL DANNO.
1. DANNO
Danno ingiusto significa che deve essere “contra jus, e non iure datum”.
2. ELEMENTO SOGGETTIVO
2049
responsabilità dei padroni e committenti per il fatto illecito dei preposti.
Al di là della formula anacronistica della norma, si tratta in sostanza della
responsabilità del datore di lavoro per il fatto illecito del dipendente, e
quindi di una tipica ipotesi di rischio di impresa.
Presupposti: (i) rapporto di preposizione e (ii) occasionalità necessaria
(esempio)
2050
Colpa presunta. - Inversione dell’onere della prova che fa coincidere la
prova liberatoria con la prova del caso fortuito.
Ancora più rigorosa alla luce della distinzione tra cosiddetto fortuito
interno e cosiddetto fortuito esterno (esempio).
2051
Nozione di custodia. Non ha a che vedere con la proprietà del bene,
bensì con lo sfruttamento economico dello stesso. La responsabilità in
questione trova giustificazione nel principio per cui si ritrae l’utilità
economica del bene deve anche sopportare il rischio dei danni connessi
(cuius commoda, eius et incommoda).
2052
idem
2053
2054
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2048 (responsabilità dei genitori, dei tutori, dei precettori e dei maestri
d’arte).
3. NESSO DI CAUSALITÀ
4. IMPUTABILITA’
2046
Non risponde delle conseguenze del fatto dannoso chi non aveva la
capacità di intendere o di volere (capacità naturale) al momento in cui lo
ha commesso, a meno che lo stato d’incapacità derivi da sua colpa.
Descrivere.
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Descrivere.
Motivazioni. (i) L’articolo 1372 comporta che il contratto non possa
produrre effetti nella sfera giuridica dei terzi, ma non anche che i terzi
possano interferire illecitamente in un rapporto contrattuale; (ii) la
distinzione tra diritti relativi nei diritti assoluti era già stata scalfita nel
caso di uccisione dei prossimi congiunti. (iii) Limiti derivanti
dall’applicazione del principio di causalità: occorre che si tratti di una
prestazione di fare di carattere infungibile, sicché il fatto del terzo
comporta l’estinzione dell’obbligazione e un pregiudizio definitivo e
irreparabile per il creditore.