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Lirica, cantanti aquilani in Cina

con il Teatro Regio di Parma


Alberto Martinelli, Benedetto Agostino, Guerino Pelaccia e Gianmarco Di
Cosimo, portano il bel canto in Cina, protagonisti di due opere di Verdi
16 maggio 2019

Cantanti aquilani in Cina con il Coro


dell’Opera del Teatro Regio di Parma.
Sono ben quattro i cantanti lirici provenienti dalla provincia di L’Aquila, che hanno appena ultimato
un’importantissima trasferta internazionale in Cina, a Guangzhou con il Coro del Teatro regio di
Parma, insieme all’Orchestra Sinfonica “G.Verdi”, sempre dello stesso teatro emiliano, per la mes-
sinscena di ben due opere scritte dal Maestro Verdi : “Un ballo in maschera”, e “Rigoletto”.

Opere di infinita bellezza musicale e drammaturgica, che, come molte altre opere italiane, stanno
pervadendo l’interesse dei popoli asiatici, in particolare la Cina, che negli ultimi anni, ha costruito
parallelamente alle nuove grandi metropoli, teatri di dimensioni eccezionali, per poter ospitare pro-
duzioni liriche provenienti dall’estero, spesso dall’Italia, patria dell’opera lirica e del bel canto.
I maestri sono: Alberto Martinelli e Benedetto Agostino,
tenori, Guerino Pelaccia e Gianmarco Di Cosimo, barito-
ni.
Già da molti anni nelle file del coro del regio di Parma, storicamente diretto dal leggendario Mae-
stro Martino Faggiani, i nostri artisti sono stati diretti in questa produzione dal Maestro di coro Emi-
liano Esposito.
Non solo, a due di loro sono stati affidati anche due ruoli cosiddetti da “comprimari” : il Maestro
Martinelli ha interpretato nel Rigoletto, il “cortigiano” Borsa, fidato faccendiere del perfido Duca di
Mantova con la veemenza e la cinica crudeltà richiesta dal ruolo, mentre, sempre nel Rigoletto il
Maestro Pelaccia ha interpretato lo sventurato e anziano Monterone, che dopo l’oltraggio del Duca
arrecato a sua figlia, la contessa di Ceprano, scaglia contro il Duca e Rigoletto, suo buffone di corte,
la famigerata “maledizione”, attorno alla quale si sviluppa l’evoluzione del dramma.
Il Maestro Pelaccia ha inoltre interpretato ne Un ballo in maschera, il ruolo di Silvano, marinaio e
fidato soldato di Re Riccardo, con brillante e naturale presenza sul palco, propria di chi calca da
anni le tavole dei teatri d’opera.

La grande produzione che ha portato le due opere in


Cina, ha visto la collaborazione del Gran Teatro “La Fe-
nice” di Venezia per Un ballo in maschera e del Teatro
“C.Felice” di Genova per Rigoletto.
Allestimenti, scenografie, coreografie e regie sono state tutte “Made in Italy”, si direbbe in contro-
tendenza a quanto sta accadendo in economia negli ultimi anni.
Direttore di Rigoletto il M Giuseppe Acquaviva, mentre la regia è stata affidata a Luca Ramacciotti,
bacchetta di Un ballo in maschera il M Aldo Sisillo con la regia di Gianmaria Aliverta.

Il successo è stato enorme, tanti e calorosi applausi,


spesso accompagnati da spettatori cinesi che urlavano
“Viva l’Italia” e fiori, tanti fiori, essendo Guangzhou la
città cinese dei fiori.
Insomma, una rappresentanza abruzzese-aquilana importante, all’interno di un vero e proprio pro-
dotto italiano che esporta fuori dai confini nazionali, il meglio del nostro Paese, e i melomani cinesi,
sanno benissimo di aver ascoltato e visto un “Made in Italy” d’eccellenza.

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