Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Le due serie di elementi nel blocco f derivano del riempimento, dei sette orbitali 4f e
5f. Le propietà chimiche dei lantanidi sono notevolmente diverse da quelle degli
attinidi e perciò saranno discusse separatamente. Come si vedrà, c’è una sorprendente
uniformità nelle proprietà dei lantanidi e maggiore diveersità nella chimica degli
attinidi.
I principali minerali dai quali vengono estratti i lantanidi sono dei fosfati; il più
importante fra gli attinidi, l’uranio è ottenuto dal suo ossido.
I lantanidi sono metalli reattivi che sono impiegati su piccola scala in applicazioni di
tipo specialistico; l’uso degli attinidi è limitato alla loro radioattività.
Nella parte sinistra della serie gli orbitali f a più bassa energia (che puntano lontano dai
leganti) vengono progressivamente occupati al crescere del numero di elettroni f (f1-
f4). Per le configurazioni elettroniche successive, f6-f7, gli orbitali a più alta energia
sono occupati e, dal momento che essi puntano verso i leganti, l’accresciuta repulsione
elettrone-legante comporta una diminuzione del raggio ionico inferiore a quella attesa.
Come già sappiamo, si trovano come Ln(III), questo viene attribuito al fatto che, una
volta rimossi gli elettroni di valenza s e d, gli elettroni f sono fortemente trattenuti dal
nucleo e non si estendono oltre il nocciolo tipo-xeno dell’atomo. Un’ulteriore
conseguenza del fatto che gli elettroni f sono molto interni è che lo ione Ln3+ non
possiede orbitali di frontiera con preferenze direzionali e quindi la stabilizzazione del
campo dei leganti gioca solo un ruolo marginale ne determinare le proprietà dei
complessi dei lantanidi.
In relazione ai composti formati, gli ioni di lantanidi, Ln(III), hanno raggi che vanno da
116pm a 98pm, per confronto, il raggio ionico di Fe3+ +e 64pm. Quindi il volume
occupato per Ln(III) è come quattro o cinque volte quello occupato per un ione del
blocco 3d. Diversamente dai metalli 3d, che raramente superano il numero di
coordinazione 6 (oppure 4), i lantanidi hanno spesso numeri di coordinazione 6 e 12.
Gli ossidi binari degli ioni dei lantanidi, Ln2O3, hanno strutture moderatamente
complesse in cui il n.c. degli ioni Ln3+ è spesso 7 (6).Ci sono diversi tipi di
strutture chiamate, A,B,C; molti degli ossidi sono polimorfi e al variare della T si
hanno transizione tra le fasi. Le geometrie sono determinate dal raggio dello
ione Ln(III) e si osserva che il n.c. medio del catione decresce al diminuire del
raggio ionico.
In accordo con il concetto che gli ioni dei lantanidi non hanno orbitali di frontiera
direzionali, non è sorprendente che essi non presentino una chimica organometallica
particolarmente ricca. In particolare, la mancanza di orbitali che siano in grado di
retrodonare verso leganti organici limita il numero di tipologie di legame accessibili.
Così leganti come gli alcossidi, le amidi, alogenuri, sono comuni, mentre leganti come
CO e fosfine non si incontrano.
La chimica degli attinidi
I 14 elementi che vanno dal torio (Th Z=90, 5f1) al laurenzio (Lr, Z=103, 5f14)
comportano il riempimento progressivo del sottolivello 5f e in questo senso sono
analogui ai lantanidi. Tuttavia gli attinidi non presentano l’uniformità chimica dei
lantanidi. Anche se, gli attinidi posseggonoo lo stato di ossidazione comune An(III), al
contrario dei lantanidi i primi membri della serie possono avere numerosi altri stati di
ossidzaione.
- Radioattività: proprietà che hanno gli atomi di alcuno elementi, i cui nuclei, non
stabili o radioattivi, di trasformarsi in altri nuclei con un diverso numero di
protoni e neutroni (generalmente più stabili). Durante tale processo di
trasformazione vengono emesse spontaneamente radiazioni ionizzanti, cioè
particelle subatomiche e/o onde elettromagnetiche di diversa energia a
seconda del tipo di nucleo.