Sei sulla pagina 1di 22

27 settembre 2017

2 \ dossier \
FV in grid parity, come finanziarlo?
5 \ Tra risultati concreti e obiettivi da raggiungere
6 \ in agenda \
tra reti e consumatore, ad Amsterdam
per vedere come cambiano le utility europee
9 \ scenari \
ARABIA SAUDITA, Il processo di integrazione
di Riyad: Saudi Vision 2030
13 \ report \
Lo sviluppo elettrico per treni, aerei, auto e navi
16 \ il punto con \
La mobilità elettrica “in concerto”
18 \ 3 domande a \
L’acqua e il bisogno di una “visione olistica”
20 \ visto su qe \
Acqua, interrogazione
alla Camera sui limiti nazionali Pfas
21 \ tecnonews \
22 \ calendario eventi \
dossier

FV in grid parity,
come finanziarlo?
Monica Giambersio

27 settembre ‘17 - Un settore “agli impianti fotovoltaici, con una potenza


albori” che nel nostro Paese non è totale di 64 MW.
un’ipotesi astratta, ma che, prima di
poter diventare una realtà su larga Ma cosa pensano le banche come
scala, dovrà percorrere ancora molta Unicredit o Microcredito Italiano di
strada. Questo lo scenario del Foto- questo passaggio a impianti merchant
voltaico in Grid Parity emerso dal in grid parity?
workshop che Anie Rinnovabili ha or-
ganizzato a Milano con l’obiettivo di “Vediamo luci e ombre su quest’og-
fare il punto su un comparto che nel getto che inizia a definirsi”, ha spie-
nostro Paese vede già la presenza di gato Marco Martorana, Head of
qualche esempio concreto. Nel corso Equipment and Renewables Ma-
dell’evento è stata presentata, infatti, nagement di Unicredit. “Il primo
la best practice del parco fotovoltai- elemento positivo - ha sottolineato il
co di Montalto di Castro (Viterbo) manager - è che le banche sappiano
realizzato dal fondo di investimento esattamente di cosa stanno parlando
Octopus, una struttura costituita da 5 quando affrontano questi temi. Può

2
dossier
sembrare un’affermazione scontata, ma non lo è. Abbiamo un’esperien-
za quotidiana di quali siano i buoni e cattivi comportamenti dei nostri
partner”.

Tra i temi affrontati dal manager anche quello dei nuovi soggetti che
operano in questo comparto. In generale quando si parla degli opera-
tori del comparto grid parity o market parity - ha affermato Martorana
- “stiamo parlando di pochi soggetti, in questo senso l’approccio è dun-
que quello di una valutazione di progetti speciali, non di prodotti con
caratteristiche standard”.

La questione tuttavia cruciale, ha sottolineato Martorana, è comprende-


re a fondo le caratteristiche operative di questi nuovi soggetti e le com-
petenze specifiche richieste per gestirli in modo da mettere in campo
business model mirati. “Ogni progetto deve essere disegnato su misura
come nel project financing classico e questo richiede alcune cautele.
Partendo dal presupposto che a mia informazione le grandi banche non
hanno ancora finanziato investimenti in market parity, stiamo parlando
di un laboratorio in cui stiamo mettendo insieme una serie di elementi
e in cui capire come eventualmente mitigare alcuni rischi e mettere in
campo azioni di tipo istituzionale per trovare una risposta efficace”.

In generale ha concluso Martorana, “le banche sono positivamente di-


sposte a sostenere il settore perché hanno imparato a conoscerlo in
questi anni e hanno valutato positivamente la serietà della filiera”.

In linea con le considerazioni di Martorana anche la vision di Giusep-


pe Dasti - Desk Energy Coordinator di Mediocredito Italiano che
ha ribadito come un un elemento chiave sia proprio capire chi sono

3
dossier
i soggetti che si dovrebbero rivolgere alle banche ra pubblica si è assunta un rischio. In questo senso la
per un sostegno finanziario e quali elementi possa- Sen - che distingue tra breve, medio e lungo periodo
no impattare sullo sviluppo del settore. “Oggi - ha - delinea alcune prospettive interessanti, ha sottoli-
spiegato il manager - vedo questi grandi operatori neato il manager che ha spiegato come nel breve
sia di natura finanziaria sia di natura industriale mol- periodo lo strumento principe siano le aste, soluzio-
to impegnati sostanzialmente sulle transazioni del ne che nel nostro Paese ha funzionato bene. Tuttavia,
mercato secondario e a mio avviso questo trend ha precisato Dasti, è fondamentale chiedersi se l’e-
durerà ancora qualche anno. L’interesse dei grandi lemento della neutralità tecnologica contenuto nella
player è quello di acquisire portafogli di impianti Sen non possa arrivare a “cannibalizzare il fotovoltai-
FV sul mercato secondario, un trend che proba- co”, soprattutto nel confronto con l’eolico “oggi più
bilmente rallenterà investimenti diretti e nuovi sul competitivo del FV”.
market parity”.
Tra i principi menzionati dalla Sen che potranno ser-
Per quanto riguarda le operazioni in grid parity o vire ad aiutare gli operatori a limitare il rischio, ha
market parity Dasti ha sottolineato come esista- spiegato il manager, anche il fatto che “il contratto
no dei rischi specifici: tecnologico, autorizzativo, PPA debba basarsi su un segnale di prezzo a breve e
operativo e legato alle politiche fiscali. “Questi ri- lungo termine”, un indicatore di prezzo che oggi non
schi a mio avviso - ha spiegato il manager - sono c’è.
mitigati con le tipiche forme del project financing.
C’è però un pericolo che finora è stato allocato sul In sintesi ci sono “segnali positivi” nel testo della Sen
sistema e che un domani potrà diventare il rischio - ha detto il manager - “anche se è prematuro espri-
principale, ovvero quello mercato legato all’an- mersi ora. Tuttavia se questi indirizzi dovessero trovare
damento del prezzo dell’energia elettrica, fino ad conferma ci sono le premesse e le condizioni perché
oggi mitigato perché allocato sul sistema”. il sistema possa evolvere e si possano fare importanti
investimenti. Se ci sono queste condizioni, se c’è una
Come arginare dunque questo rischio legato al prez- suddivisione del rischio e ogni operatore sa che pe-
zo dell’energia elettrica? “Lo strumento principe sono ricolo assume allora potremmo ragionare anche con
i PPA Long Term, ma non abbiamo esperienze cor- leve finanziarie significative”. In caso contrario, ha con-
porate di questi mezzi di investimento”, ha spiegato cluso il manager, la banca potrà finanziare comunque,
Dasti sottolineando come, attraverso il Contract for ma in un contesto di rischio aumentato occorrerà tro-
difference, si siano create di fatto PPA dove la struttu- vare nuovi strumenti.

4
dossier
Tra risultati concreti e
obiettivi da raggiungere
Il dibattito al convegno Anie
sul FV in grid parity

27 settembre ‘17 - Dal dibattito che si è tenuto a Milano è emerso


come attualmente in Italia il Fv in Grid Parity non costituisca ancora
una realtà consolidata, ma sia un settore ancora agli inizi di cui però ci
sono già esempi concreti, come dimostra la best practice presentata
da Octopus nel corso della giornata. Tra gli elementi chiave che lo svi-
luppo di questo settore richiederà c’è sicuramente un cambio di para-
digma nei modelli di business, diversi da quelli adottati finora. Questo
approccio dovrà favorire una gestione adeguata dei rischi e valutare
la presenza di nuovi soggetti operanti nel settore. Un mutato scenario
di cui le banche sono ben consapevoli e che, nonostante l’assenza di
un coinvolgimento diretto in progetti di questo tipo, stanno valutando
con attenzione.

“Tutti gli attori del settore condividono che gli investimenti nel FV non
incentivato in Italia sono possibili - ha sottolineato Alberto Pinori,
Presidente di ANIE Rinnovabili in conclusione dell’incontro - molto
dipenderà dalla propensione al rischio del soggetto investitore e dalle
condizioni al contorno. La presenza di stabilità normativa, di corretta
progettazione, di un nuovo business model e di adeguati strumenti di
mercato che forniscono segnali di prezzo sul medio e lungo periodo
consentono di suddividere e mitigare l’esposizione al rischio di tali in-
vestimenti e saranno elementi essenziali per lo sviluppo in grid parity”.

5
in agenda

Tra reti
e consumatore,
ad Amsterdam per vedere
come cambiano le utility europee
Agnese Cecchini

27 settembre ‘17 - La European Utility Week (EUW, Amsterdam 3-5


ottobre) è una fiera ricca di incontri e congressi molto conosciuta nel
settore delle utility. Nel corso delle varie edizioni, l’evento è sempre
stato un riferimento per comprendere le evoluzioni che sta vivendo il
comparto. Partendo dalle reti che diventano intelligenti fino a coinvol-
gere l’utilizzatore e i responsabili della mobilità cittadina.

e7 ha intervistato Florence Coullet, Direttore dei contenuti scientifici


dell’EUW, a proposito dell’evoluzione del programma fieristico tra ICT,
edifici intelligenti, energia rinnovabile e finanza.

Guardando al programma del 2017, come si immagina il profilo


delle utenze per l’anno in corso? Quali sono i nuovi approcci e quali
saranno i cambiamenti definitivi?

Per la comunità delle utility smart la EUW è l’evento cui partecipare


se si è interessati a capire quello che succede attualmente nel campo
dell’energia e si vogliono scoprire le opportunità per gestire in modo
graduale la transizione energetica.

6
in agenda
L’evento è un momento di confronto dedicato al (chiusura sessione di apertura).
settore per approfondire la conoscenza del com-
parto con incontri strategici. Una vera piazza per Inoltre, per la prima volta, il tema della mobilità elet-
acquistare soluzioni innovative e fare relazioni. trica è l’argomento di chiusura di questa edizione.
Sempre per la prima volta, dalla storia della confe-
L’evento coinvolge più di 12.000 esperti di ogni renza, con ingresso libero a tutti i visitatori. L’idea
tipo di energia. Partecipano molte tipologie di uti- è centrarlo come momento identificativo per l’edi-
lity ogni anno. I due gruppi più rilevanti sono: zione di quest’anno. Non molti eventi delle nostre
dimensioni offrono questo numero di momenti di
• Utility che provengono dall’attività tradizionale confronto gratuiti per i fruitori, con in evidenza i pro-
di trasmissione e distribuzione di energia; getti più innovativi dell’intera Europa.
• Utility di “prossima generazione” con l’attività
improntata soprattutto alla gestione dei servizi. Il tema portante della digitalizzazione è ancora il
cuore dell’EUW come è il carburante del motore
La seconda è nata dalla sinergia tra due linee di del cambiamento. Discutiamo proficuamente qual
sviluppo: apertura del mercato diffuso dell’e- è il vantaggio e a favore di chi (pannello Sessione
nergia ed “elevazione del consumatore”. Fat- 14: A chi conviene) e come integrare la digitalizza-
tore che, secondo me, sta diventando sempre zione nell’attività delle utenze (sessione 16: Portare
più importante. a termine a trasformazione digitale delle utenze).

Con quest’idea abbiamo sviluppato la parte del Personalmente, non vedo l’ora di partecipare
programma dedicata all’angolo del consumatore, alla presentazione di Brien Sheahan, a capo del-
con un’apertura a cura dell’Antropologo dell’ener- la Commissione del Commercio dell’Illinois, che
gia Benjamin Sovacool; l’incontro dal tema “Cit- si terrà durante la cerimonia di apertura. Il tema
tadini Coinvolti, e ciò che le utenze offrono esat- sarà centrato su “Innovazioni nella regolazione ne-
tamente alla popolazione?” (sessione in evidenza gli Stati Uniti!” L’incontro sarà coordinato dal sig.
n. 12: Città in Movimento: coinvolgere i cittadini Adnan Amin di IRENA. Siamo molto orgogliosi an-
nella rivoluzione digitale); e il tema “I Grandi Con- che di questo.
sumatori di energia che partecipano a questa tran-
sizione” (programma CIED). Come sta cambiando il profilo del pubblico
di questi incontri?
Tema dominante quest’anno è inoltre “Mobili-
tà e veicoli elettrici”. Emerge una mobilità elet- Bene, seguendo il cambiamento delle attività si
trica come vantaggio nelle realtà cittadine mi- realizzano nuovi comparti all’interno delle utility
nori (sessione 10: mobilità urbana sostenibile e e delle altre aziende. C’è una richiesta di unità
modelli di mercato) e strumento per innovare all’interno dei partecipanti al settore energia per
7
in agenda

condividere le proprie esperienze e aiutare l’industria a


comprendere quali opportunità possono in futuro interes-
sare il comparto. Riunire i soggetti interessati, compresi
studenti, start up, aziende, professionisti della tecnologia
ecc. in modo più compatto e sinergico, ci permette di
guardare al cambiamento più approfonditamente e trova-
re insieme delle soluzioni.

All’interno di questo appuntamento, infatti, il vostro la-


voro è anche favorire delle alleanze tra imprese. Come
partecipate a questo processo e quali sono i vostri obiet-
tivi a riguardo?

Abbiamo sviluppato il contenuto del Summit e delle


hub session di concerto con la nostra comunità. Le idee
portanti del programma sono organizzate in modo da
favorire la nostra community di professionisti a crescere
all’interno delle aziende.

Considerate che durante la tre giorni dell’evento siamo


costantemente in contatto con 70 tra comitati di consu-
lenza, rappresentanti di brand, collaboratori, associazioni
e colleghi che ci aiutano nello sforzo di offrire alla nostra
community il giusto supporto per realizzare la transizio-
ne verso una fornitura di energia a ridotto contenuto di
carbonio.

Il programma si è sempre distinto per la collaborazione tra


le nostre utenze manageriali, i collaboratori, i giganti della
tecnologia, nuove imprese e giovani talenti per condivide-
re, discutere e motivare gli altri con visioni più attuali da e
per l’industria. Usiamo il loro stimolo per implementare una
struttura per il programma che successivamente condivide-
remo con i nostri attori chiave e colleghi di utenze, tra cui
possiamo ricordare ENEDIS, EnergyOttawa, ENGIE, E-ON,
GRDF, INNOGY.
8
scenari
ARABIA SAUDITA
Il processo di integrazione
di Riyad: Saudi Vision 2030

Domenico M. Calcioli

27 settembre ‘17 - Che succede in Medio Oriente? Il


Qatar è veramente uno stato “canaglia” che finanzia i
terroristi a spregio delle norme internazionali? Hanno fat-
to bene l’Arabia Saudita e gli altri stati arabi a condan-
nare il piccolo emirato petrolifero? Qual è il significato
geopolitico di Vision 2030?

Saudita significa ”dei Sa’ud”, la famiglia che da quasi


300 anni governa e amministra questo stato. Nei secoli
la famiglia Sa’ud ha preso il potere in ogni suo aspetto:
ministeri, forze armate, cultura, giustizia, amministrazioni
decentrate. Ogni ambito della vita pubblica si mischia
con le esigenze private (talvolta personali) di un familia-
re. Per descriverlo in modo insolito, ma profondamente
vero, l’Arabia Saudita è una “grande famiglia”!

9
scenari

Quando, a metà del Settecento, Muham- è necessario considerare che al-Bagdadi,


mad b. Sa’ud prese il potere, era affian- il capo dello stato islamico, ritiene i Sa’ud
cato da Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhab indegni di governare e vivere in Arabia
che diede il nome al “wahabismo”, il cre- Saudita. Così come li riteneva indegni
do musulmano ortodosso che contraddi- Osama bin-Laden. I motivi di tanto astio
stingue la dottrina religiosa saudita. Pur erano, e sono tuttora, da cercare nella
avendo creato un embrione di stato, la presenza dei “crociati” (gli occidentali,
vita in Arabia era caratterizzata da pover- soprattutto gli USA) nella terra del pro-
tà e arretratezza. feta Maometto, sia umana, con soldati,
politici e tecnici, sia economica, con la
La svolta avvenne nel 1937, quando tec- vendita di armi per miliardi di dollari, e
nici statunitensi scoprirono le riserve pe- infine anche urbana, con basi e strutture
trolifere nel deserto arabo. Da questo militari. Dopo una serie di attentati, so-
momento la storia del regno saudita si è prattutto nella Provincia orientale, a mag-
sviluppata in stretta relazione con quella gioranza sciita, il capo di al-Qa’ida si rese
degli USA. Nonostante la presenza di una conto che la sua idea di mettere in crisi il
preponderante percentuale di sunniti wa- regno dei Sa’ud era fallita: dopo i primi
habiti, una fazione rigida del clero musul- attacchi gli arabi presero le contromisure,
mano, gli Stati Uniti hanno conservato un aiutati dai servizi statunitensi e britannici
rapporto privilegiato con l’Arabia anche addestrarono corpi speciali per prevenire
quando hanno difeso Israele e l’Iran, fino gli attacchi, arrestarono o “eliminarono” i
alla rivoluzione khomeinista, dal resto del terroristi più esperti e preparati.
mondo arabo.
Le scelte dei governanti sauditi sono
L’Arabia Saudita è il secondo produttore coincidenti con le esigenze degli Stati
di petrolio al mondo. Negli ultimi anni, Uniti, che sono però invisi a buona parte
grazie allo shale oil, è stata superata dagli del clero, quello più oltranzista, e ai nobili
Stati Uniti. Con il flusso impressionante di più tradizionalisti. Così vediamo lo stato
denaro dovuto allo sfruttamento del pe- arabo che fornisce basi, soldati e risorse
trolio, l’Arabia, a partire dagli anni Settan- per le guerre contro il fondamentalismo
ta, creò un fondo (Fondo saudita per lo islamico e sceicchi che sono accusati di
sviluppo e le attività di proselitismo) per finanziare quest’ultimo in funzione “anti-
finanziare la costruzione di scuole (cora- crociati”. Questo atteggiamento “bipola-
niche), strade, ferrovie e porti per per- re” è esasperato dal confronto, profondo
mettere una divulgazione della dottrina e radicato, con la Repubblica persiana.
wahabita. L’Iran è, da sempre, il nemico principa-
10
scenari
le del mondo arabo. Oltre agli aspetti già
sottolineati in precedenza (vedi e7 del
04/12/2017), si profila un’inedita e sorpren-
dente alleanza tra Iran, Turchia e Russia, con
la Cina “in platea” a guardare interessata,
in funzione antiaraba per privare gli Stati
Uniti di quel “pivot to Asia” di obamiana
memoria. L’aspetto più sorprendente di
questa alleanza è la presenza della Turchia:
un paese Nato e sunnita che si scopre in
sintonia con la Russia, nemico “genetico”
della Nato, e con il paese bandiera degli
sciiti. Il Presidente turco Erdogan ha valu-
tato più utile una collaborazione con questi
paesi che un ingresso nell’Unione Europea.
Tornando all’Arabia Saudita, il principe
Muhammad bin Salman, nel 2016, ha pro- Grazie a Dottor Sorriso ONLUS,
posto un progetto di riforme economico- i bambini in ospedale possono continuare a essere bambini.
sociali per far coincidere le richieste del Aiutaci con un semplice gesto.
mercato del lavoro con l’implementazio-
ne del sistema d’istruzione verso un siste-
ma meno intollerante e più aderente alle

45513
necessità di un mondo che cambia con
una velocità impressionante (Saudi Vision
2030). La realizzazione di questo progetto
è basata sul Fondo Saudita di Investimen-
DONA AL
Il tuo gesto porterà ancora più sorrisi.
to Pubblico (Saudi Public Investment Fund,
SPIF), portandolo a un valore di 3,5 trilioni
di dollari, il più grande fondo a livello mon- Dall’1 settembre al 2 ottobre 2017
diale. Il piano prevede l’aumento dal 40% Dona 2 € con SMS da cellulare personale

al 65% del contributo delle attività private 320 445

al PIL, con l’aumento fino al 35%, dall’11, di  Dona 5 € con chiamata da rete fissa  Dona 5 o 10 € con chiamata da rete fissa
quello prodotto dalle piccole e medie im-
prese. Obbiettivo principale di Vision 2030
320 445

è la riduzione del tasso di disoccupazione


www.dottorsorriso.it
dall’11 al 7%, con una partecipazione attiva
Con il patrocinio di In collaborazione con

11
scenari

delle donne che aumenterà dal 22 al 30%. di coloro che la controllano. Oltre a questo limite,
Il progetto di riduzione della dipendenza un altro problema rende la vendita della quota di
dell’economia saudita dal petrolio prospetta Aramco più incerta nei ricavi previsti: a fronte dei
l’aumento delle esportazioni non petrolifere 2 miliardi di dollari preventivati, affiora qualche
dal 16 al 50% del PIL. dubbio sull’effettivo realizzo. Con il prezzo del pe-
trolio in caduta, tutti i paesi produttori cercano di
L’efficacia o il fallimento di Vision 2030 vendere le proprie aziende: l’Algeria la Sonatrach
potrebbe determinare il futuro dell’Ara- e la Russia la Rosfnet, fra le altre. Tutto ciò crea
bia Saudita. una concorrenza che ridurrà il prezzo di vendita
dell’azienda. Altra fonte di ricavi non derivanti dal
E’ necessario fare delle premesse. Nono- petrolio è rappresentata dalla produzione di armi,
stante la vicinanza geografica alle nazioni considerando, inoltre, che l’Arabia è uno dei più
che hanno dato vita alle “Primavere Arabe”, importanti acquirenti di armi convenzionali in rap-
i sauditi ne hanno risentito in modo margi- porto al PIL.
nale. Questo non significa che non esistano
forti dissensi all’interno dello stato. L’Arabia Il prezzo del petrolio relativamente basso può
è una realtà che vive di “rendita”: i ricavi, le funzionare da stimolo per attuare quanto previ-
entrate sono rappresentati esclusivamente sto nel Saudi Vision 2030, visto che la necessità di
dalla vendita di petrolio e gas. Con questi cambiare il contratto sociale saudita si presenta
introiti lo stato si occupa dei cittadini con più impellente in un periodo di sofferenza per le
sussidi, servizi e impieghi pubblici. Non esi- finanze dello stato.
ste alcun prelievo fiscale e non vi è alcuna
rappresentanza politica: lo stato sussidia edi- Un progetto senza dubbio ambizioso, che ha sol-
lizia, sanità, carburanti, elettricità, acqua. Se- levato qualche perplessità a livello internazionale,
condo le stime del FMI (dati riferiti al 2014), sia sull’efficacia sia sulla realizzabilità. FMI è sta-
lo stato saudita spende il 13% del Pil in sus- to il più critico, quando nel 2016 è stato presen-
sidi e impiega i due terzi della popolazione tato Vision 2030. Masood Ahmed, responsabile
in età da lavoro. Il provvedimento contiene dell’area mediorientale e del Mediterraneo del
novità importanti, come l’apertura all’iniziati- Fondo, riteneva più utile per l’economia araba un
va privata in economia e la riduzione di una incremento degli investimenti privati, consideran-
burocrazia inetta e onnipresente. La soluzio- do che tra cinque anni, se non avverranno cam-
ne, che richiede tempo, è quella di stimolare biamenti radicali, il paese sarà uno “stato fallito”.
l’attività dei privati, come la privatizzazione Sull’attendibilità del progetto Vision 2030, infine,
del 5% dell’Aramco, la compagnia petrolife- ha inciso negativamente l’accordo firmato dall’A-
ra di stato; ma la vendita delle azioni farebbe rabia Saudita per l’acquisto di armi per 350 miliar-
venire a galla l’intreccio di segreti contabili di di dollari in dieci anni con gli USA.

12
report
Lo sviluppo elettrico
per treni, aerei,
auto e navi
Antonio Jr Ruggiero

27 settembre ‘17 - Combinare una mobilità efficiente con le


fonti sostenibili di energia diverse dai fossili. Questa l’opportu-
nità primaria offerta dall’elettrificazione dei trasporti secondo
un nuovo studio pubblicato dalla Direzione generale per la
Ricerca e l’Innovazione della Commissione europea.

Il documento “Electrification of the Transport System” pren-


de in considerazione quattro ambiti di mobilità: stradale, nava-
le, ferroviaria e aeronautica. Il primo caso è quello a maggiore
penetrazione elettrica ma con un gap ancora da colmare sui
costi delle tecnologie e le applicazioni sulle lunghe percorren-
ze. Nei mari, invece, le navi a emissioni zero non sono un tabù,
secondo la ricerca, con uno sviluppo in modalità ibrida parallelo
all’uso di biocarburanti e idrogeno. L’alimentazione alternativa,
in questo caso, si adatta già alle brevi percorrenze e soprattutto
lo studio sottolinea l’importanza di collegare le imbarcazioni alla
rete di terra durante lo stazionamento portuale per abbattere le
emissioni in maniera significativa.

13
report

Aerei e treni, infine, sono gli estremi in questo settore.


Se i mezzi volanti alimentati a elettricità sono del tutto
sperimentali e dimostrativi (come nel caso dell’impre-
sa svizzera Solar Impulse), nella rete ferroviaria l’elet- Connecting the smart community
trificazione è avanzata.
European Utility Week is the premier business, innovation and information platform
Dato questo rapido excursus, il report della com- connecting the smart utility community, allowing you to meet with experts from utilities,
missione chiarisce come lo sviluppo di tutte le solu- network operators, vendors, consultants, startups and system integrators covering the
zioni passi inevitabilmente per l’aumento dei servizi entire smart energy value chain.
all’utente finale. Al netto del costo e delle prestazio-
ni delle batterie nelle auto elettriche, ad esempio, la
maggiore connettività con i sistemi informativi e con 480 600 400
la rete elettrica delle case ne aumenterebbe l’appe- International International Speakers
utilities exhibitors
al per il consumatore. Nel caso dei trasporti navali e
aerei, comunque, l’elettrificazione sarà più tangibile a
partire dal 2030, spiega lo studio, principalmente a
causa degli sviluppi ancora attesi in tema di storage.
50
Startups
14
Country
4Co-located
Tra le ulteriori barriere, infine, il report UE cita anche pavilions events
la necessaria formazione degli operatori (ad esempio
per far fronte a emergenze e riparazioni).
12,000 40% 113
Dal punto di vista ambientale le emissioni derivanti dai International Senior decision Countries
visitors makers represented
trasporti potrebbero essere ridotte di oltre il 60%, ri-
spetto ai livelli del 1990 entro il 2050, a patto che l’e-
nergia impiegata sia generata esclusivamente da fonti
rinnovabili. 3-5 October 2017 | Amsterdam, The Netherlands
Per quanto riguarda le istituzioni pubbliche, invece,
quelle centrali dovrebbero “prendere l’iniziativa quan- 4 Co-located events
do c’è incertezza su quali azioni devono essere av-

REGISTER HERE!
14
report
Grafico 1: numbers
viate per l’implementazione dell’innovazione”, of electric passenger
mentre a livello regionale e cittadino si dovreb- cars on the road (end
be “promuovere lo sviluppo dell’infrastruttura of 2015).
di ricarica” e “l’uso di mezzi più ecologici”. In
generale si chiede uno scatto sulla promozione Fonte “Electrification
della sostenibilità sia in maniera propositiva, con of the Transport
incentivi e bandi pubblici, sia penalizzante, con System” report
sanzioni e limiti emissivi sempre più severi, da
estendere anche a “scooter, aviazione e droni”.

“Le opportunità di cooperazione internazionale


nell’elettrificazione dei trasporti sono moltepli-
ci. Essi vanno dallo scambio di informazioni (ad
esempio sui programmi e progetti di R&I) alla
standardizzazione di componenti e protocolli
(ad esempio su caricamento wireless o in viag-
gio, batterie, ecc.)”. ll report, dunque, “racco-
manda una maggiore partecipazione dell’UE ai
programmi di collaborazione tecnologica, come
l’Hybrid and Electric Vehicles TCP della Interna-
tional Energy Agency”.

Guardando al prossimo futuro, “se si realizzasse-


ro batterie sicure, durature e convenienti, il 60%
di tutti i veicoli stradali nuovi in Europa (e il 100%
nel segmento bus) potrebbe essere elettrico en-
tro i prossimi 10 anni”. Inoltre, “con uno sviluppo
della densità energetica delle batterie a livelli di 3
o 5 volte superiori si potrebbero ottenere risultati
in tempi brevi anche per camion e navi”.
Grafico 2: numbers of electrified ship (1: Gas turbine generators
with diesel-generators are used to generate electicity, 2: Batteries
provide the main means for propulsion and/or auxiliary power)

Fonte “Electrification of the Transport System” report


15
il punto con

La mobilità 27 settembre ‘17 - Diffondere una maggiore

elettrica
cultura dei trasporti sostenibili a livello sociale
e istituzionale. Questo il messaggio lanciato
dalla Eco Mobility Association (EMA), nuova

“in concerto”
realtà rappresentativa del settore costituita a
giugno di quest’anno.

Tra i primi progetti divulgativi di EMA c’è


“Eco Mobility Flash Mob”, una due giorni
di raduno dei mezzi elettrici di ogni tipo che
si terrà sabato 30 settembre e domenica 1
ottobre nel Golfo del Tigullio, tra Rapallo,
Antonio Jr Ruggiero
Santa Margherita Ligure e Portofino.

Per l’occasione sarà possibile vedere e prova-


re “bici, auto, camion e barche” elettriche o
ibride, spiega a e7 Daniele Bossi, Presiden-
te di EMA, con le aziende del settore della
green economy che metteranno in mostra
le loro tecnologie. Ma sarà anche un evento
all’insegna dei record. L’idea, infatti, è quel-
la di sintonizzare tutti i mezzi, anche quelli in
mare, sulla stessa stazione radio per far sentire
contemporaneamente la stessa programma-
zione musicale e realizzare così “il più grande
concerto diffuso in mobilità”, spiega Bossi.

16
il punto con
Lo stesso percorso scelto per una carovana di mezzi
elettrici via terra e via acqua segue il “Red Carpet più
lungo del mondo” (8 chilometri) realizzato proprio tra
i tre Comuni costieri. “Territori - secondo il Presidente
di EMA - in cui è sicuramente possibile, e direi neces-
sario, effettuare investimenti per una mobilità sosteni-
bile a favore della qualità dell’ambiente”.

“Noi vogliamo cercare di informare il cittadino e met-


terlo in contatto con le aziende che oggi hanno diffi-
coltà a comunicare”, prosegue Bossi, ma tra le inten-
zioni di EMA c’è anche la volontà di relazionarsi con le
Pubbliche Amministrazioni, attraverso la promozione
di progetti concreti.

Tra questi un piano per i comuni del Golfo del Tigullio


con cui si propone “uno stop di auto e bus a propulsio-
ne endotermica” in un’area costiera ad alta intensità di
traffico e scarse possibilità di ampliare o diversificare
le strade. Ciò, sia attraverso “tassazioni” ecologiche
sia implementando “hub di interscambio”, sfruttando
anche “gli spazi lasciati liberi stagionalmente dai can-
tieri navali”. L’iniziativa, conclude il Presidente Bossi,
sarà realizzata “insieme all’Università di Genova e al
Politecnico di Milano” e in futuro potrà “essere appli-
cata anche su scala più grande”.

17
3 domande a

Claudia De Amicis

27 settembre ‘17 - All’acqua, che negli ultimi


mesi è stata al centro dell’attualità prima per la
sua assenza e poi per la sua “esuberanza”, è de-

L’acqua
dicato il Festival organizzato da Utilitalia, in col-
laborazione con Acquedotto Pugliese, e giunto
quest’anno alla sua quarta edizione (Bari, 8-11
ottobre). Ne abbiamo discusso con Giordano

e il bisogno Colarullo, Direttore generale Utilitalia.

di una
“visione
olistica”
18
3 domande a
Normativa, regolazione ma anche tecnologia.
Quali sono le prossime sfide del settore?
Dalla siccità alle alluvioni pas- le reti per verificarne l’efficienza ed
Come ho già anticipato la sfida alle conseguenze
sando per l’economia circolare. intervenire prima che le dispersioni
derivanti dal cambiamento climatico è certamen-
Qual è il filo rosso che collega diventino significative, ecc. La stes-
te il tema più rilevante e riguarda sia il problema
tutti questi temi? sa cosa per fare fronte ai flash flood
della siccità ma anche, soprattutto in alcune aree
improvvisi. Al di là del mantenimen-
fortemente urbanizzate/impermeabilizzate, le
Quello che accomuna questi temi è to in buono stato della rete meteo-
conseguenze sugli assetti idrogeologici (alluvio-
l’impellente esigenza di avere sem- rica locale provvedimenti importanti
ni, ecc.). In una parola occorre diventare più “re-
pre di più una visione “olistica” e di come le vasche di espansione richie-
silienti”. A questo punto si può dire che l’assetto
adottare un approccio multilaterale. dono un approccio in una logica di
normativo e quello della regolazione dovranno in
La piccola gestione comunale non bacino idrografico e quindi ben ol-
qualche modo assecondare questo processo di
esiste più e non deve esistere più, i tre il territorio comunale. Lo stesso
reindirizzo e ridefinizione delle priorità.
problemi richiedono un metodo che si può dire per l’economia circolare.
va ben al di là dei ristretti confini am- In base anche ai principi europei
Non solo workshop tecnici ma anche incon-
ministrativi e non è solo per il dise- che regolano la materia dei rifiuti
tri con attori, musica e lezioni per le scuole.
gno di razionalizzazione voluto dalla (oltre che al buon senso) la strate-
Come si legano acqua e cultura?
legge Galli ma parchè l’incrudirsi di gia migliore è di non avere rifiuti
una serie di fenomeni costringe a da smaltire. Ecco allora che tutte le
In una battuta verrebbe da dire che dipende tutto
guardare al di fuori del nostro ristret- forme di recupero, dall’uso agricolo
dal liquido amniotico (in grandissima parte acqua),
to orto. Così come per i mutamenti dei fanghi di depurazione sino alla
quello nel quale siamo stati creati. In sostanza l’ac-
climatici, che richiedono innanzitut- produzione di nuovi prodotti attra-
qua è fortemente connaturata con la nostra natura
to cambiamenti comportamentali verso bioraffinerie, o anche al riuso
di esseri umani e pertanto con tutte le manifesta-
di tutti, l’acqua è un bene prezioso irriguo delle acque depurate, sono
zioni anche culturali che ci possono caratterizzare
e non va sprecato: un principio che un modo per dare una risposta for-
rispetto agli altri esseri viventi del Creato. L’arte
si applica ai gestori e ai cittadini. te a questo problema. Come visto
nelle sue mille espressioni, la cultura, la religione
Tuttavia, adattarsi ai cambiamenti per il mutamento climatico la risolu-
e infine l’educazione che si ritrovano nel program-
climatici richiede anche sviluppi in- zione non viene da una internalizza-
ma fanno parte di questo disegno che distingue il
frastrutturali importanti che possono zione del problema ma, al contrario,
Festival dell’acqua da altri convegni strettamente
comprendere invasi, nuovi potabi- da un dialogo e da una condivisione
tecnici/scientifici. Senza tuttavia togliere nulla alla
lizzatori (nel caso dissalatori), inter- anche di processi tecnologici che ri-
scienza e alla tecnica, che anzi vengono declinate
connessioni fra acquedotti diversi, chiede imprese organizzativamente
al massimo livello, siamo attenti ad una agevole
sistemi di monitoraggio on-line del- e tecnologicamente avanzate.
e comprensibile veicolazione. Anche questo è un
elemento distintivo dei Festival dell’Acqua.

19
Acqua, interrogazione alla
Camera sui limiti nazionali Pfas
L’atto di Realacci e Bratti (PD) chiede interventi
in Veneto. Intanto la Regione approva soglie
“drastiche” sull’inquinamento idrico. Il ministro
Lorenzin: a dicembre direttiva Ue di settore

ROMA 26 settembre 2017

VISTO SU
Con un’interrogazione a risposta scritta depositata ieri alla Camera il presi-
dente della commissione Ambiente, Ermete Realacci, e il presidente della
commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti, Alessandro Bratti, sono in-
tervenuti sul problema dell’inquinamento idrico da Pfas, che ha visto con-
trapporti in questi mesi la Regione Veneto e il Governo.

In particolare, i due esponenti PD chiedono ai ministeri dell’Ambiente e


della Salute “se e quali iniziative, anche normative, intendano assumere
per fissare limiti uniformi su tutto il territorio nazionale in tema di inquina-
mento da Pfas”. Inoltre, “se intendano, d’intesa con la regione Veneto, for-
nire un quadro dettagliato degli interventi effettuati e da completare per
l’approvvigionamento e la depurazione delle acque nei territori delle pro-
vince venete colpite”, secondo quanto rilevato con indagini Cnr del 2013.

••• continua a leggere

Sei un fotografo? Un amante della fotografia?


Fotografa l’energia che cambia
Il concorso di QE: per info www.quotidianoenergia.it
20 20
tecnoNEWS

27 SETTEMBRE
Da Mitsubishi Electric Colonnine ricarica elettrica, FV, Quercus realizzerà un
iQ-R ”Hot-Redundant” per ABB nuovo ordine da EnBW impianto da 600 MW in Iran

“Controllo di processo altamente mo- L’ampliamento, con 117 nuove colon- La realizzazione di un impianto foto-
dulabile, elevata disponibilità, sempli- nine, della rete dei sistemi di ricarica voltaico da 600 MW in Iran. è il pro-
ficazione dell’ingegneria con softwa- veloce sulle autostrade tedesche. è getto che porterà avanti Quercus, in-
re integrato, massima affidabilità con quanto prevede il nuovo ordine che vestitore del settore fer specializzato
eliminazione punti singoli di guasto”. ABB ha ricevuto dal fornitore di ener- in progetti utility-scale, che ha firmato
Sono queste le caratteristiche princi- gia EnBW. I sistemi di ricarica veloce un accordo con il Ministero dell’Ener-
pali delle nuove soluzioni iQ-R ”Hot- - che verranno forniti entro la fine del gia iraniano. In questo modo - spie-
Redundant” per il controllo di proces- 2017 - saranno collocati presso le sta- ga l’azienda in una nota - si realizza
so di Mitsubishi Electric, come spiega zioni di servizio Tank & Rast. “L’ultima “uno dei maggiori investimenti nel
l’azienda in una nota. I moduli CPU del- generazione di colonnine di ricarica - si settore energetico iraniano sin dalla
la serie MELSEC iQ-R gestiscono una legge in una nota di ABB - è connessa fine delle sanzioni internazionali nel
vasta gamma di applicazioni di con- a internet tramite una soluzione cloud 2016”. Quercus - stando a quanto pre-
trollo di processo, da quelle piccole a consentendo, tra l’altro, pagamenti visto dall’accordo - si farà carico del-
quelle su larga scala. Tutti i modelli si non in contanti”. EnBW aveva già as- la costruzione, dello sviluppo e della
caratterizzano, poi, per alta velocità e segnato l’anno scorso ad ABB un or- gestione dell’impianto. I lavori indi-
capacità di gestire una grande quantità dine per 68 stazioni di ricarica veloce cativamente dovrebbero avere una
di loop PID con algoritmi di controllo con una capacità di ricarica di 50 kW. durata di tre anni. In particolare ogni
incorporati. Queste soluzioni integrano Dal 2010 ABB ha installato in rete in sei mesi sarà realizzato un lotto da 100
poi sia il controllo generale sia quello di tutto il mondo oltre 5.000 sistemi di ri- MW a sé stante e pienamente opera-
processo in un unico modulo. Inoltre il carica veloce per autovetture e veicoli tivo. Il Progetto Iran rappresenta il pri-
software integrato GX Works3 permet- commerciali. mo investimento di Quercus al di fuori
te di programmare in diversi linguag- dell’Europa.
gi, tra cui il diagramma a blocchi per il
controllo di processo.

21
Mont
h

L M M4
GVS
D
5 6 7
calendario eventi Direttore responsabile: Agnese Cecchini
1 2 3 1 12 13 14 1
0 1 2
8 9 1 7 18 19 20 8
1
15 16 4 25 26 27
2
22 23 1
2
Redazione di Roma: Ivonne Carpinelli, Claudia De Amicis,
29 30
3
Federico Gasparini, Carlo Maciocco,
Antonio Jr Ruggiero, Luca Tabasso

Redazione di Milano: Monica Giambersio


2-6 ottobre
Grafica: Paolo Di Censi
16° International Waste management
and landfill symposium Redazione e uffici: Via Valadier 39, 00193 Roma
Telefono: 06.87678751 - Fax: 06.87755725
Organizzato da: sardinia_2017
Sede: Forte Village, Santa Margherita di Pula - CA Pubblicità:
Sito web Camilla Calcioli 06.87754144 c.calcioli@gruppoitaliaenergia.it
Raffaella Landi 06.87757022 r.landi@gruppoitaliaenergia.it
Simona Tomei 06.87756975 s.tomei@gruppoitaliaenergia.it
3 ottobre
La transizione a una circular economy e-mail: e7@quotidianoenergia.it
http://e7.mag.quotidianoenergia.it/
e il futuro del riciclo degli imballaggi in Italia
Organizzato da: Università Bocconi
Registrazione presso il Tribunale di Roma con il n. 220/2013
Sede: Aula Notari, Università Bocconi - Milano del 25 settembre 2013

Editore: Gruppo Italia Energia s.r.l. socio unico

3-5 ottobre TUTTI I DIRITTI RISERVATI. È VIETATA LA DIFFUSIONE


European Utility Week E RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE IN QUALUNQUE FORMATO.

Organizzato da: Synergye Events


Sede: Amsterdam, The Netherlands
Sito web

22

Potrebbero piacerti anche