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Fotografia digitale,
scattare a tempo
Iniziamo un breve corso sui rudimenti di fotografia dedicandoci all’importanza
del fattore “tempo” e di come usarlo per creare effetti creativi di Roberto Mazzoni
e fotocamere digitali sono morizzarla, le rendono uno de- alla base di tali automatismi vi fotografia digitale, dove sco-
Comandi superiori
Nella fotocamera di
esempio, il tasto
MODE consente di
passare dalla
modalità
automatica a
quella manuale con
priorità dei tempi,
necessaria per
regolare il tempo di
posa in modo
"creativo". Lo
stesso comando
appare in diverse
fotocamere di
fascia medio-alta
nella forma di un tasto dedicato (spesso contrassegnato dall'icona di una
fotocamera rossa, azinché verde come nella modalità automatica), oppure come
impostazione da menu.
Per questa puntata del nostro corso elementare di fotografia digitale abbiamo Esistono anche fotocamere che hanno programmi speciali già impostati per la
scelto una fotocamera di livello medio alto (prosumer) con un discreto grado di foto sportiva, solitamente contrassegnati dall'icona di un corridore. Nella Coolpix
programmazione nei tempi, la Nikon Coolpix 5700. Monta un sensore da 5 5700 i tempi vendono modificati dalla ghiera di comando, che qui vediamo a
megapixel e un 'obiettivo zoom 8x da 35 mm a 280 mm equivalenti sinistra nella foto
Raw 2560*1920 Piena (full) proprietario 3 7,8 MB 22 sec 1 21 x 16 Foto di alta qualità dettagli
Hi (5 Mpixel) TIFF 2 14,5 MB 25 sec 1 21 x 16 Sconsigliato, usare Raw o JPEG
Fine " JPEG 13 1,4 MB 3 sec 3 21 x 16 Massima qualità in JPEG
Normal " JPEG 26 949 KB 3 sec 3 15 x 20 Ovunque possibile
Basic " JPEG 51 600 KB 3 sec 3 15 x 20 Foto per il Web
Fine 1600*1200 UXGA JPEG 32 700 KB 3 sec 3 13,5 x 10 Stampe di piccole dimensioni
Normal (2 Mpixel) JPEG 62 330 KB 3 sec 3 13,5 x 10 Stampe di piccole dimensioni
Basic " JPEG 118 200 KB 3 sec 3 13,5 x 10 Foto per il Web
I valori sono stati rilevati utilizzando una fotocamera Nikon Coolpix 5700 con firmware aggiornato alla versione 1.1 e dotata di una schedina Compact Flash da 32 MB
La dimensione di stampa indica il valore massimo consigliato
medio alto, la Nikon Coolpix ra cromatica" della pellicola, ciò conviene conoscere come pressione più comune è il
5700 provata di recente. Po- ossia del tipo di luce richiesto padroneggiare gli automatismi JPEG (Joint Photographic Ex-
tremo in tal modo descrivere affinché i colori appaiano na- per avere la macchina pronta perts Group) che ha il pregio
ciò che si può fare con una turali e il bianco, appunto, allo scatto quando ci serve. di ridurre drasticamente le di-
macchina di tipo "prosumer", sembri bianco. Esistono diver- mensioni di un'immagine, e il
ossia di fascia semi-professio- si tipi di pellicole, ma i due più Scelta della qualità difetto di sacrificarne parte
nale, indicandovi anche come comuni sono per luce diurna, dell'immagine dei contenuti. Maggiore è la
riportare le nozioni su qual- adatti alle foto in esterni e con Tutte le fotocamere digitali compressione, più sarà l'im-
siasi altra fotocamera. il flash, e per luce artificiale da comprimono le fotografie pri- magine finale e minore sarà
lampade al tungsteno, adatto ma di registrarle sulla schedi- l'occupazione di memoria.
Le fasi di uno scatto per le foto in interni. Non esi- na di memoria. Si tratta di Quasi tutte le fotocamere pre-
Qualunque sia la tecnica im- stono pellicole per la luce al un'operazione indispensabile vedono almeno tre fasce di
piegata, analogica o digitale, lo neon, le cui caratteristiche so- per sfruttare al massimo lo qualità che corrispondono ad
scatto di una fotografia pre- no troppo variabili e perciò spazio disponibile e per ri- altrettanti livelli di compres-
suppone una serie di azioni vanno corrette con particolari sparmiare tempo. Infatti, a dif- sione. Solitamente sono iden-
ben definite: accensione e pre- filtri da abbinare alle pellicole ferenza del disco di un perso- tificati dalle parole Basic (il
disposizione della fotocame- diurne. Le fotocamere digitali nal computer, le schedine di più povero), Normal (da usare
ra, inquadratura del soggetto non richiedono la sostituzione memoria usate nelle fotoca- di norma), Fine (il migliore).
(il che include regolare l'obiet- della pellicola e nemmeno l'ap- mere sono relativamente co- Alla partenza le fotocamere si
tivo zoom o lo zoom digitale), plicazione dei filtri, ma ricono- stose e lente. È più agevole collocano di solito su Normal
messa a fuoco, esposizione, scono automaticamente il tipo comprimere le informazioni e spetta a noi regolarle diver-
eventuale attivazione del flash di luce presente per ogni scat- prima di trascriverle, anche a samente. Alcuni modelli più
automatico (nel caso di luce to e si regolano di conseguen- costo di perdere alcune infor- evoluti dispongono anche del
troppo debole), bilanciamento za. mazioni. Il formato di com- formato TIFF (Tagged Image
del bianco, scatto e compres- Ciascuna delle fasi elencate
sione/memorizzazione dell'im- concorre alla qualità finale del
magine acquisita. Il bilancia-
mento del bianco e la com-
risultato e richiede un certo
tempo. Le prime fotocamere
Scattare in modalità automatica
pressione sono operazioni ti- digitali, relativamente lente, Ecco le operazioni essenziali da compiere per ottenere una foto
piche delle fotocamere digitali richiedevano alcuni secondi con il minimo sforzo.
e sostituiscono l'opera svolta prima di essere pronte a cat-
dalla pellicola nelle fotocame- turare l'immagine, il che non 1. Accendere la fotocamera, impostandone il funzionamento in
re analogiche. Queste ultime permetteva di "cogliere l'atti- automatico. È spesso contrassegnato dalla lettera A, dalla parola
infatti fissano l'immagine di- mo". Oggi le macchine più evo- AUTO, da un simbolo verde spesso con la sagoma di una
rettamente sulla pellicola at- lute svolgono l'intero ciclo di fotocamera oppure dalla lettera P (programma) come nel caso
traverso un processo fotochi- predisposizione e scatto in fra- della fotocamera che abbiamo utilizzato per il nostro esempio.
mico e utilizzano il "bilancia- zioni di secondo. La risposta 2. Usare il display LCD oppure il mirino ottico, se disponibile, per
mento del bianco" già impo- tuttavia non è istantanea, co- comporre l'inquadratura. Il display consuma molto, ma è
stato dal produttore di quella me non lo è neppure nelle indispensabile per le foto molto ravvicinate, il mirino può essere
particolare pellicola. In gergo macchine fotografiche a pelli- invece utilizzato in tutte le altre situazioni, mantenendo il display
tecnico si parla di "temperatu- cola di tipo professionale, per- spento così da risparmiare sul consumo della batteria.
3. Premere il pulsate di scatto per metà così da attivare la messa
a fuoco, il calcolo dell'esposizione e il bilanciamento del bianco.
Mantenerlo premuto per metà fino al momento dello scatto. La
Corso di fotografia digitale fotocamera segnalerà l'eventuale necessità del flash con un
segnale lampeggiante (spesso una spia rossa)
4. Premere il pulsante di scatto fino in fondo nel momento più
IN QUESTA PUNTATA Lezione 2 propizio. La risposta sarà quasi istantanea perché la macchina ha
- Controllo della fotocamera Luci e ombre: tecniche e segreti già impostato tutti i parametri necessari per la foto.
e creatività: dell’esposizione 5. Attendere che l'immagine sia compressa e registrata sulla
conoscere il tempo di posa Lezione 3: schedina di memoria e spegnere la macchina, oppure passare
e come usarlo Obiettivo centrato: lavorare con direttamente allo scatto successivo non appena la fotocamera sia
l’inquadratura pronta.
open school 1a parte
Goccia: qui vediamo il classico esempio di una goccia che cade dal lavandino. Nel primo caso, qui sopra, abbiamo usato 1/4 di secondo con sensibilità a 100 ISO (la fotocamera
era su un treppiede). Notate che l'immagine è nitida e si nota il rivolo d'acqua che scorre. Nel secondo caso ‘a destra) abbiamo ridotto il tempo di scatto a 1/60 aumentando la
sensibilità a 800 ISO. Così facendo abbiamo isolato la singola goccia che cade, ma l'immagine è più sgranata a seguito del "rumore" elettronico introdotto dal sensore quando
lavora alla massima amplificazione
1a parte open school
sta sarà la sua risoluzione no- Treno: abbiamo fotografato alcuni treni
minale e qualsiasi scatto pro- con diversi tempi di esposizione. A 1/60
vediamo che il treno lascia una "scia" nel
dotto avrà tali caratteristiche. suo passaggio. A 1/250 l'immagine è già
Infatti, se anche noi scegliessi- più definita, ma non ancora immobile.
mo una risoluzione inferiore A 1/1000 di secondo arriviamo
alla nominale, come tutte le fo- finalmente a congelare l'immagine
tocamere ci consentono di fa-
re, l'immagine sarebbe co-
munque catturata alla risolu-
zione nominale, per poi essere non trascurabili sia per il con-
"ridotta" dal computer interno sumo degli inchiostri sia per
alla fotocamera mediante l'eli- l'impiego di carte speciali. Al-
minazione selettiva di pixel cune fotocamere moderne
prima di salvarla sulla schedi- consentono di selezionare
na, seguendo un processo non quali stampare tra le foto in
molto dissimile da quello della memoria così che, una volta
compressione. Perciò se l'o- attivato il trasferimento al PC
biettivo è di risparmiare me- mediante il software a corre-
moria, conviene comunque do, siano immediatamente
cercare di ridurre il livello qua- pronte per la stampa.
litativo, portandosi a Basic, Una via più breve consiste
pur mantenendo la risoluzione nel prelevare dalla fotocamera
massima: avremo più punti su la schedina di memoria e inse-
cui lavorare nell'eventuale fa- rirla direttamente nella stam-
se di ritocco successiva. pante: esistono già diversi mo-
La scelta di una risoluzione delli di inkjet con qualità foto-
ridotta si giustifica nella pro- grafica che accettano i formati
duzione di sequenze rapide, di scheda più comuni e di-
dove la macchina deve poter spongono, talvolta, anche di
produrre numerose immagini un display LCD per scegliere
in pochi secondi e le minori di- quali foto stampare e con che
mensioni favoriscono la velo- dimensione. In alcuni rari casi,
cità. È anche indicata per le la stampante incorpora anche
immagini che saranno unica- un display a colori, simile a
mente visualizzate sullo scher- quello montato sulle fotoca-
mo di un PC, su un televisore mere, per selezionare visiva-
oppure sul Web. mente le foto prima di stam-
Qui il beneficio è di avere parle. Utilizzando la connes-
un'immagine già pronta, in mi- sione diretta, si scavalca l'uso
sura, sulla quale non è neces- del computer e si semplifica
sario eseguire nessuna elabo- l'operazione di stampa. Esisto-
razione software. Non a caso no anche situazioni di abbina-
le risoluzioni inferiori a quella mento diretto tra stampanti e
nominale proposte dalle varie fotocamere, dov'è possibile
fotocamere coincidono esatta- collegare la fotocamera via
mente con le risoluzioni dei USB direttamente alla stam-
monitor per PC: UXGA (Ultra pante senza nemmeno il biso-
XGA) che corrisponde ai 1600 gno di estrarre la schedina.
x 1200 pixel dei monitor da 19" L'impiego del PC tuttavia è in-
in su, SXGA (Super XGA) che dispensabile ogni volta che
fornisce i 1280 x 960 pixel per vogliamo archiviare, cataloga-
i monitor da 17", XGA che ge- re e ritoccare le nostre imma-
nera 1024 x 768 pixel per i mo- gini.
nitor da 15" e, infine, VGA che Uno degli interventi più co-
produce 640 x 480 pixel per vi- muni in fase di ritocco è la
sualizzare le immagini in TV e modifica del formato di stam-
sul Web. Nessuna di queste ri- pa. Una buona qualità di ripro-
soluzione ridotte è adatta o duzione richiede una stampa a
consigliabile per stampe su 300 punti per pollice. Tutte le
carta.. stampanti oggi in commercio
garantiscono tale risoluzione,
Come impostare la stampa anzi la gran parte arriva a 600
Nella gran parte dei casi, le dpi e alcune raggiungono per-
fotografie scattate in digitale sino i 1200 dpi e oltre. Nella
vengono mostrate su compu- pratica, tuttavia, le fotocamere
ter, su televisore o, più sempli- digitali forniscono ancora ri-
cemente, sul display della fo- soluzioni troppo basse per una tabella indicativa che mo- Vediamo che le moderne mac-
tocamera stessa. Sono ancora sfruttare i 600 o addirittura i stra la dimensione massima di chine da 5 megapixel, che co-
poche quelle che effettiva- 1200 dpi, specie negli ingran- stampa, a 300 dpi, in rapporto stituiscono il top dell'offerta
mente finiscono su carta, visto dimenti. A corredo di questo alla risoluzione della fotoca- "prosumer", consentono di
che la stampa comporta costi articolo, abbiamo preparato mera, espressa in megapixel. produrre stampe che coprono
open school 1a parte
gran parte di una pagina A4. bero tracce sulla foto finale.
Non è peraltro indispensabile Quest'ultima apparirebbe po-
usare una 5 megapixel per pro- co definita e "falsa". L'unica
durre ingrandimenti delle pro- soluzione è di "spalmare" i
prie foto migliori. Prendiamo, pixel a disposizione su un'area
ad esempio, una 3 megapixel più grande utilizzando una ri-
che produca 2016 x 1512 pixel soluzione di stampa minore
per ogni foto: tradotti su carta (70 dpi). L'immagine risultante
alla definizione di 300 dpi, ci non sarà "incisa" quanto una
darebbero stampe da 17 x 12 stampa delle stesse dimensio-
cm. Se volessimo ridurre tale ni prodotta a partire da un file
formato al classico 13,5 x 10 a 5 megapixel, però il risultato
cm, potremmo scegliere due sarà accettabile e molto più
strade: eliminare pixel per genuino e gradevole del ri-
adattarsi alla nuova dimensio- campionamento in crescita
ne mediante un processo chia- (con l'aggiunta di pixel fittizi).
mato "ricampionamento", di- Seguendo queste semplici
sponibile in tutti i principali considerazioni, vediamo che la
software di fotoritocco, oppu- regola è di scattare le nostre fo-
re aumentare la risoluzione di to sempre alla massima risolu-
stampa imponendo che i 3 me- zione consentita dalla fotoca-
gapixel vengano stampanti in mera, utilizzando il formato Display colori - Qui vediamo come le nostre impostazioni manuali vengono riportate sul
uno spazio più piccolo (380 JPEG in qualità Normal oppure display e nel mirino elettronico della fotocamera. La lettera S indica che stiamo
dpi per portare 3 megapixel a Fine, riservandoci di ricampio- lavorando in priorità di tempi e che la prossima foto sarà scattata con 1/8 di secondo
13,5 x 10 cm oppure 480 dpi nare in un secondo momento a sensibilità ISO 100
per portare 5 megapixel a 13,5 nel caso dovessimo ridurre. Le
x 10). Il ricampionamento, foto a risoluzione ridotta sono
quando eseguito in riduzione, invece plausibili nel caso le si spositivo meccanico oppure re che si richiude automatica-
vale a dire eliminando pixel, voglia pubblicare su Internet elettronico denominato ottu- mente dopo aver lasciato tra-
toglie informazioni dalla foto- oppure visualizzare unicamen- ratore perché blocca il pas- scorrere un tempo brevissimo,
grafia, ma elimina anche molti te a PC. saggio della luce fino al mo- calcolato dalla fotocamera op-
difetti visibili. Perciò è la stra- Solo nel caso d'ingrandimen- mento dello scatto e lo abilita pure impostabile manualmen-
da consigliata, a condizione ti veramente spettacolari, pen- per un periodo di tempo ben te. La corretta combinazione
naturalmente di produrre una siamo a un formato A3 oppure definito, che dipende dalla tra quantità di luce e tempo di
copia con un nome diverso a un poster, ha senso tentare quantità di luce disponibile e posa produce un'immagine na-
dalla foto originale, altrimenti l'impiego del formato Raw op- dalla sensibilità del sensore. Il turale, dove i colori e le loro
le informazioni andrebbero pure del TIFF, contando sul fat- periodo di apertura dell'ottu- densità sono vicine all'origina-
perse per sempre. La modifica to che i pixel, più numerosi per- ratore prende il nome di "tem- le visibile a occhio nudo. Il
della risoluzione di stampa è ché non compressi, possano po di posa" e la sua lunghezza tempo di posa diventa perciò
invece un processo rapido, meglio essere gestiti dal softwa- è direttamente proporzionale un elemento essenziale per
che non intacca l'originale e re di fotoritocco che preparerà alla quantità di luce che colpi- controllare l'esposizione (la
che lascia alla stampante il la stampa. Anche in questo ca- sce il sensore. Un tempo dop- quantità di luce che arriva al
compito di collocare i pixel al so, tuttavia, è da escludere un pio ci darà il doppio della luce sensore), oltre che per cattu-
meglio. ricampionamento in crescita. e perciò un'immagine molto rare oggetti in movimento.
Diversa è invece la situazio- più chiara, viceversa per un Lasciata a sé stessa, la foto-
ne quando si vuole ingrandire Otturatore e tempo di posa tempo di posa dimezzato. camera tenderà a usare tempi
l'immagine. Supponiamo di Qualsiasi macchina fotogra- In alcune fotocamere digita- intermedi che vadano bene
nuovo di avere la nostra foto fica si basa sul principio fon- li, il sensore è costantemente nella maggior parte dei casi,
da 3 megapixel e di volerla in- damentale di consentire il esposto alla luce e converte ma che sarebbero inadatti per
grandire a tutta pagina (A4). Il passaggio controllato della lu- costantemente l'immagine bloccare oggetti in movimen-
ricampionamento in questo ce che va a colpire un elemen- esterna in una quantità varia- to. Per immortalare un oggetto
caso va assolutamente evitato to fotosensibile, la pellicola bile di elettroni per ciascun nel bel mezzo dell'azione, so-
poiché i punti che verrebbero oppure il sensore, creando co- pixel illuminato. Lo "scatto" no necessari tempi molto bre-
aggiunti sarebbero il frutto sì una copia dell'immagine in- succede mediante l'azzera- vi. Viceversa occorre un tem-
d'interpolazioni matematiche quadrata dall'obiettivo. Tale mento istantaneo del contenu- po di posa più lungo della nor-
che invariabilmente lascereb- controllo è affidato a un di- to dei vari pixel e il prelievo ma per generare scie e contor-
dell'immagine che si forma im- ni indistinti attorno all'oggetto
mediatamente dopo. Questa è che si muove, così da creare
Risoluzioni massime e dimensioni di stampa la tecnica utilizzata dalle mac- un effetto velocità e disegni
rapportate ai megapixel chine con otturatore elettroni- cromatici nelle foto notturne.
co e garantisce risultati di Alcune fotocamere digitali
Megapixel Risoluzione Dimensione di stampa max buon livello per sensori di di- offrono programmi già impo-
2 1600*1200 13,5 x 10 cm mensioni contenute. Al cre- stati per la scelta dei tempi di
3 2016*1512 17 x 12 cm scere della risoluzione e della posa più adatti alle varie cir-
4 2272*1704 19 x 14 cm dimensione del sensore, si costanze. Il programma spor-
5 2560*1920 21 x 16 cm preferisce spesso aggiungere tivo, solitamente contraddi-
un otturatore meccanico. stinto dall'icona di un corrido-
Questi valori sono indicativi e variano da modello a modello e tra le differenti Qualunque sia il sistema re, riduce il tempo di posa al
marche. Offrono comunque un'indicazione della dimensione del sensore, in adottato, quando premiamo il minimo al fine di congelare
megapixel, da secegliere in funzione delle stampe che si vogliono produrre tasto di scatto, stiamo coman- l'attimo dell'azione. Il pro-
dando l'apertura dell'otturato- gramma notturno invece al-
1a parte open school
lunga i tempi, favorendo risul- vale a dire 8 per indicare 1/8 possibilità di vedere un'imma- a un treppiede. In alternativa
tati a effetto. Il miglior risulta- di secondo e 60 per indicare gine mossa. potete anche appoggiare la fo-
to si ottiene tuttavia cono- 1/60 di secondo. Dunque fate Il problema si complica, tocamera sul tetto di una mac-
scendo più direttamente i va- attenzione! Il valore 60 indica poi, se state utilizzando una china, su una sedia, su un mu-
lori del tempo di posa e sce- un tempo che è la metà di 30, macchina con obiettivo zoom. retto o su qualsiasi altro sup-
gliendoli direttamente dai con- non il doppio come verrebbe Infatti la regola vuole che il posrto disponibile e utilizzare
trolli della fotocamera, come spontaneo pensare. Per com- tempo di posa sia equivalente, l'autoscatto.
si può fare in molti modelli. Ba- plicare ancora di più le cose, come denominatore della fra- Se invece volete bloccare
sta cercare la modalità "shut- quando si arriva alle pose lun- zione, alla lunghezza focale movimenti rapidi, come un
ter priority" oppure "priorità ghe, misurate in secondi, si dell'obiettivo usato per la fo- veicolo che passa oppure un
dei tempi" o semplicemente usano gli stessi numeri delle to. Spiegheremo meglio il con- animale che corre, potrete
"S". frazioni, con l'aggiunta del cetto di lunghezza focale in usare 1/250 se l'oggetto in mo-
simbolo di secondo. Perciò se una prossima puntata, ma nel vimento viene verso di voi op-
Scattare a tempo vedete "2" significa che l'ottu- frattempo vi basti sapere che pure 1/500, 1/1000 e oltre se il
Le velocità di posa seguono ratore resterà aperto per uno zoom 3x del tipo conven- movimento dell'oggetto è dia-
una progressione fissa conce- mezzo secondo se invece ve- zionalmente montato su una gonale o addirittura perpendi-
pita per consentire il passag- dete 2" significa che resterà fotocamera digitale ha una colare rispetto al vostro ango-
gio di una quantità doppia di aperto per 2 secondi (quattro lunghezza focale che varia da lo di visione.
luce ogni volta che si raddop- volte più a lungo). A questo 40 a 110 mm, o qualcosa di si- Ma come fare a forzare la fo-
pia il tempo oppure metà del- punto qualcuno si sarà già ar- mile. Perciò il tempo di posa tocamera a ridurre il tempo di
la luce quando lo si dimezza. I reso chiedendosi per quale dovrà essere rispettivamente posa al di sotto di ciò che essa
valori che troverete nella to- motivo dovrebbe sforzarsi di 1/60 e /125 a seconda che stia- considera il minimo valore ac-
talità delle fotocamere in cir- capire queste astrusità. Eppu- te usando la focale corta op- cettabile? Bisogna agire sulla
colazione e che sono comun- re il controllo dei tempi è uno pure l'obiettivo esteso per in- sensibilità del sensore, misu-
que i più usati, vanno da 1/250 dei strumenti creativi princi- tero. rata in ISO. Il risultato è iden-
di secondo a 1/15 di secondo. pali per ottenere una foto a ef- Nelle giornate nuvolose tico a ciò che si ottiene cam-
Tuttavia, per bloccare alcune fetto. sarà difficile raggiungere biando pellicola e passando
azioni particolarmente rapi- Innanzi tutto viene la regola 1/125 di secondo, salvo utiliz- dalla classica 100 ISO, usata
de, è necessario spingersi fino di usare un tempo abbastanza zare il flash, che tuttavia è per le foto di tutti i giorni, a
al millesimo di secondo e ol- breve da compensare l'even- inefficace per fotografare sog- una di sensibilità maggiore:
tre; mentre nelle foto notturne tuale movimento della vostra getti in rapido movimento e 200, 400 oppure 800 ISO. Nelle
può capitare di fissare la posa mano. Spesso, soprattutto che si trovino a più di due o fotocamere digitali non è ne-
per diversi secondi. La pro- nelle giornate nuvolose, vi ca- tre metri. cessario cambiare pellicola,
gressione completa dei tempi piterà di ottenere fotografie La soluzione è perciò dupli- ma è sufficiente comandare
di posa disponibile sulle mac- che sembrano sfocate e non ce: se la luce è sufficiente per un aumento di sensibilità,
chine di fascia medio-alta è la riuscirete a capirne il motivo, scattare a 1/60 con una focale qualora la fotocamera non
seguente: 1/4000, 1/2000, visto che la messa a fuoco au- da 110 o a 1/30 con una focale l'abbia già aumentata in auto-
1/1000, 1/500, 1/250, 1/125, tomatica della macchina è da 40, e dovete fotografare matico. Otterrete tempi più
1/60, 1/30, 1/15, 1/8, 1/4, 1/2, 1 quasi sempre corretta. In persone che camminano op- brevi, al prezzo di immagini
secondo, 2, 4 e 8 secondi. A realtà, i contorni indistinti del- pure che parlano, limitatevi più "sgranate", vale a dire con
ciascun salto verso destra, la l'immagine che avete fotogra- ad appoggiare la schiena o la maggiori imperfezioni visibili,
quantità di luce raddoppia, vi- fato derivano dal fatto che, spalla a un oggetto fisso e te- come del resto accade anche
ceversa se ci muoviamo nel- benché la teniate saldamente nete la fotocamera appoggiata nelle pellicole.
l'altro senso. Poiché è difficile in pugno, la fotocamera tende al viso, usando il mirino. In tal Provate a giocare con i tem-
visualizzare le frazioni sul mi- sempre a muoversi e, scattan- modo ridurrete i movimenti pi e scoprite gli effetti che la
nuscolo display delle fotoca- do con un tempo superiore quel tanto che basta per im- vostra fotocamera vi permet-
mere, la macchina si riporta lungo a 1/60 di secondo (vale pedire che l'immagine sia te di ottenere.
solamente il denominatore, a dire 1/30 o 1/15) esiste la mossa, senza dover ricorrere Quando regolate il tempo
di posa a mano, può capitare
il valore scelto lampeggi nel
Calendario momento in cui premete il ta-
la fotografia campione che abbiamo sto di scatto per metà: signifi-
scattato alla massima risoluzione con ca che si tratta di un tempo
la miglior qualità possibile consentita troppo breve o troppo lungo,
dalla fotocamera di prova (2560*1920 a seconda dei casi, e che va
pixel in modalità Fine) viene esaminata modificato. Con un po' di pra-
in un dettaglio confrontato con la tica scoprirete i valori giusti e
stessa immagine scattata a troverete la vostra vena crea-
1600*1200 in modalità Basic.
tiva per una fotografia d'im-
Si nota nei due ingrandimenti la
diversa qualità raggiunta nei due casi
patto.
open school 2a parte
Fotografia digitale,
luci e ombre sul CD
Scopriamo i segreti dell’esposizione e di come, controllando la quantità Guida di
di luce che passa nell’obiettivo, si possono produrre effetti creativi di Roberto Mazzoni PC Open
otografia significa "scrivere to: il tempo di posa, che influi- no e si compone di lamelle so- un rubinetto. Maggiore sarà l'a-
TO
ZIO
VIM
DI
MO
DISTANZA DALL’OBIETTIVO
MO
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ZIO
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DI
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MO
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DIREZIONE DI MOVIMENTO
DI
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tempo comparabile alla lunghezza tanto velocemente da risultare nitida la foto del soggetto, ma
dell'obiettivo. Nel caso di uno zoom sfocato anche con tempi che sono sfuocato il contorno per dare un'idea
da 110 mm equivalenti (vedremo sufficienti a eliminare il tremore della di movimento e velocità.
meglio cosa significa nella prossima mano. In questo caso bisogna L'effetto è ottenibile in due modi:
Difficile da bloccare
puntata) il tempo dovrà essere di valutare tre aspetti combinati: la muovendosi insieme al soggetto, per a qualsiasi velocità
1/125 di secondo. Uno zoom da 200 distanza dell'oggetto da voi, la sua esempio fotografare da
richiederà 1/250 di secondo. direzione di movimento rispetto un'automobile un'altra automobile in FOTOGRAFO
2. Se costretti comunque a lavorare all'obiettivo, la velocità con cui si movimento, oppure accompagnare il
con tempi ridotti, esistono modi per muove. I tre disegni che seguono vi movimento del soggetto con la fotocamera da fermi (panning).
2a parte open school
FOTOGRAFO FOTOGRAFO
FOTOGRAFO FOTOGRAFO
Controllo dell'esposizione
bbiamo visto che, abbi- accade quando invece lo sfon-
Sopra a sinistra l’immagine di partenza scattata con impostazioni standard. contrasto ridotto. Il grafico delle tonalità si è spostato ulteriormente verso sinistra,
Notate in basso la finestrella con il grafico (istogramma) delle varie tonalità di rispetto all’immagine di partenza, togliendo ancora più dettaglio dalle zone chiare e
colore presenti nell’immagine a partire dalle più scure, a sinistra, per andare alle appesantendo quelle scure, come si nota anche visivamente osservando
più chiare, sulla destra. I picchi del grafico indicano i punti in cui esistono tonalità l’immagine.
più forti, gli avvallamenti viceversa indicano tonalità poco presenti. Proviamo ora ad aumentare la luminosità. Tutta la zona all’estrema sinistra del
La seconda foto da sinistra è stata realizzata con la Coolpix 5700 impostata in grafico (toni chiari) viene amplificata lasciando sostanzialmente invariate i toni
modo da ottenere un aumento di contrasto. Notate che il grafico si è “spostato” intermedi e scuri. Poiché i toni molto chiari e quelli molto scuri sono entrambi più
verso l’estrema sinistra e l’estrema destra a riempire con maggiore dettaglio e alti dei toni intermedi l’immagine appare anche contrastata.
forza le zone chiare delle immagine e le ombre più fitte, alleggerendo tutti i toni L’ultima variante consentita dalla fotocamera (Coolpix 5700) è la riduzione della
intermedi. La trasformazione si nota anche osservando l’immagine dove ora luminosità. Tutta la gamma dei toni chiari è stata limata nella parte all’estrema
riusciamo a intravedere meglio il distacco tra gli oggetti molto chiari e molto scuri. sinistra del grafico lasciandoci un’immagine molto densa e scura, dove le ombre
Notate come il tutto sembri più “croccante” con tali differenze rese più nette. ormai sono un blocco nero solido e dove ne risente anche il contrasto
La situazione s’inverte se chiediamo alla fotocamera di produrre una foto con complessivo
3a parte open school
L’obiettivo zoom
Un obiettivo zoom, del tipo
montato sulle fotocamere digi-
tali, permette di passare da
grandangolo, a normale e a te-
le con facilità. Basta azionare Mantenendo alta la linea dell’orizzonte si mette in evidenza il panorama terrestre,
la leva di comando a due posi- creando un’immagine ricca di contenuto e d’impatto. Le linee sinuose del fiume
zioni, che solitamente riporta che fanno da contrasto alla linea regolare della pianura e al profilo frastagliato
“W” per wide (grandangolo) e delle montagne creano movimento nell’immagine
“T”, sul dorso della macchina e Qui vediamo che restringendo un
scegliere l’angolo di visione poco il campo di visione l’immagine,
che in quel momento ci pare il soggetto risulta meglio centrato e
più congeniale. bilanciato. Nella seconda versione
Quando si regola la posizio- notiamo di nuovo come gli occhi, la
ne dell’obiettivo, solitamente bocca, la mano e i capelli siano in
corrispondenza delle linee di
la macchina modifica l’assetto divisione ipotetiche. Lo stesso effetto
del mirino ottico per seguire le può essere realizzato elaborando la
variazioni nell’angolo di visio- foto più grande con un programma di
ne, tuttavia il mirino ottico, Mantenendo centrale la linea dell’orizzonte si crea un effetto simmetrico tra terra fotoritocco, usando la funzione di
che è riportato a fianco dell’o- e cielo, qui sottolineato dalla simmetria della composizione e dal riflesso delle “ritaglio” o “cropping” all’inglese
biettivo, tende a diventare inaf- montagne nel lago
fidabile a mano a mano che ci Una linea dell’orizzonte bassa
si avvicina al soggetto. valorizza il cielo e crea un’atmosfera
Il modo migliore per con- di spazio e di ampio respiro,
sottolineata qui dall’acqua che si
trollare l’inquadratura è guar- estende in lontananza e messa in
dare il display elettronico, do- evidenza dal contrasto offerto dalle
ve compare fedelmente l’im- montagne sulla destra
magine percepita dal sensore,
oppure il mirino elettronico,
open school 3a parte
Sopra a sinistra l’immagine di partenza scattata con impostazioni standard. contrasto ridotto. Il grafico delle tonalità si è spostato ulteriormente verso sinistra,
Notate in basso la finestrella con il grafico (istogramma) delle varie tonalità di rispetto all’immagine di partenza, togliendo ancora più dettaglio dalle zone chiare e
colore presenti nell’immagine a partire dalle più scure, a sinistra, per andare alle appesantendo quelle scure, come si nota anche visivamente osservando
più chiare, sulla destra. I picchi del grafico indicano i punti in cui esistono tonalità l’immagine.
più forti, gli avvallamenti viceversa indicano tonalità poco presenti. Proviamo ora ad aumentare la luminosità. Tutta la zona all’estrema sinistra del
La seconda foto da sinistra è stata realizzata con la Coolpix 5700 impostata in grafico (toni chiari) viene amplificata lasciando sostanzialmente invariate i toni
modo da ottenere un aumento di contrasto. Notate che il grafico si è “spostato” intermedi e scuri. Poiché i toni molto chiari e quelli molto scuri sono entrambi più
verso l’estrema sinistra e l’estrema destra a riempire con maggiore dettaglio e alti dei toni intermedi l’immagine appare anche contrastata.
forza le zone chiare delle immagine e le ombre più fitte, alleggerendo tutti i toni L’ultima variante consentita dalla fotocamera (Coolpix 5700) è la riduzione della
intermedi. La trasformazione si nota anche osservando l’immagine dove ora luminosità. Tutta la gamma dei toni chiari è stata limata nella parte all’estrema
riusciamo a intravedere meglio il distacco tra gli oggetti molto chiari e molto scuri. sinistra del grafico lasciandoci un’immagine molto densa e scura, dove le ombre
Notate come il tutto sembri più “croccante” con tali differenze rese più nette. ormai sono un blocco nero solido e dove ne risente anche il contrasto
La situazione s’inverte se chiediamo alla fotocamera di produrre una foto con complessivo
3a parte open school
La sequenza di cinque foto realizzate nella nostra forcella che abbiamo scelto con un’ampiezza massima di 0,7. Si parte dall’esposizione corretta e si prosegue
sovresponendo di +0,7 e poi di +0,3, infine si sottoespone di –0,3 e –0,7. Tra le cinque foto risultati troveremo probabilmente quella che soddisfa perfettamente i nostri
gusti, a meno di aver mantenuto una forcella troppo stretta (il massimo d’incremento/decremento è di 2 unità, il che equivale a quadruplicare e dividere per quattro la
luce nell’immagine rispetto all’esposizione standard)
open school 3a parte
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Foto panoramiche
Una delle prerogative che alcune digitali hanno messo alla portata di tutti è la
produzione di fotografie panoramiche. A meno di usare costosissime
fotocamere a pellicola appositamente concepite, il modo più pratico ed
economico per produrre un panorama consiste nell’unire diverse fotografie
contigue così da creare una singola grande immagine. Per il fatto che le
immagini devono unirsi con precisione, è meglio usare un treppiede e
assicurarsi che la fotocamera sia in “bolla” ossia che non risulti inclinata da
un lato o dall’altro, altrimenti ne risulterà un panorama non allineato. Tuttavia,
se non avete il treppiede e volete comunque tentare di produrre un panorama,
1 La Coolpix 4500 dispone di una modalità di funzionamento automatica con 16
accontentandovi di un risultato non eccellente, le digitali moderne vi programmi pre-impostati. Uno di questi si chiama panorama assist e consente di
permettono di lavorare anche a mano libera. Come? Presentandovi sul display realizzare foto panoramiche. 2 Qui vediamo il display della 4500 durante una
una porzione “sbiadita” della foto appena scattata così da poterla usare per sequenza di scatti realizzati con la modalità panorama assist. Notate che un terzo
combaciare gli elementi ancora visibili e produrre una nuova foto che si dell’immagine, sul lato sinistro, ripropone in “velina” la parte finale della foto
sovrappone per 1/3 a quella vecchia. In tal modo ci saranno abbastanza appena scattata. Facendo combaciare gli elementi
informazioni per unire automaticamente le foto una volta terminata la che s’intravedono con quelli della nuova immagine
sequenza, usando software forniti solitamente a corredo con la fotocamera otteniamo una sequenza panoramica completa. La
dotata di questa funzione. Noi abbiamo scelto la Coolpix 4500 che consente freccia bianca rivolta verso destra indica il senso in
cui dobbiamo ruotare la fotocamera per sviluppare la
di realizzare panorami sia verticali sia orizzontali e di scegliere il verso di panoramica
movimento (da sinistra a destra, da destra a sinistra, dall’alto in basso e dal
basso in alto).
Qui vediamo realizzati due panorami della stessa scena, uno verticale e l’altro
orizzontale, scattati in due momenti diversi della giornata. E per finire un
panorama circolare, a 360 gradi, per creare uno scenario da realtà virtuale.
Il panorama verticale di uno scorcio dei navigli, a Milano. È stato costruito con tre
scatti successivi muovendosi dal basso verso l’alto. La composizione è stata
eseguita in automatico dal software fornito a corredo della fotocamera. Notate che
il movimento dell’obiettivo, che si sposta in alto o in basso per riprendere le varie
porzioni della scena, cambia l’angolazione di visione nei vari scatti e produce una
Le due foto che sono state utilizzate per comporre il panorama orizzontale. Notate deformazione delle linee in cima e alla base della foto (si vede particolarmente
che una porzione di ciascuna immagine si ripropone nella successiva in modo da osservando l’antenna che piega verso sinistra). Per evitarlo bisognerebbe utilizzare
consentire il montaggio per sovrapposizione e realizzare una saldatura invisibile un sistema meccanico particolare che permetta di variare il quadro di visione
ruotando la lente dell’obiettivo sul proprio asse ottico anziché spostarla in alto o in
basso. Kaidan (www.kaidan.com) produce una testa per treppiede apposta allo
scopo al prezzo di circa 180 dollari
Se fotografiamo il panorama tutt’intorno a noi, descrivendo un cerchio completo, otterremo durante il montaggio una foto che appare deformata come se l’immagine
fosse piegata all’indietro su due grandi curve. Tuttavia lo stesso panorama può essere “montato” automaticamente nella forma di scenario di realtà virtuale e utilizzando
un software comune come QuickTime potremo guardarlo scorrendo interattivamente la visuale intorno a noi osservando le cose nelle giuste proporzioni dalla stessa
visuale del fotografo. È un meccanismo usato per creare immagini da montare sul Web.
Notate che alcune porzioni dell’immagine sono più scure di altre, questo perché durante una panoramica la fotocamera misura la corretta esposizione nel momento di
scattare la prima foto e poi la mantiene per tutta la sequenza (tecnicamente si chiama Exposition Lock). Perciò se partiamo da una zona poco illuminata e passiamo a una
in cui batte il sole, quest’ultima sarà “bruciata” o viceversa avremo zone buie. Fare diversamente ci darebbe tante esposizioni diverse quanti sono gli scatti e la differenza
si vedrebbe nel punto di saldatura tra un fotogramma e il successivo
3a parte open school
Amplificare la nitidezza
La definizione dei dettagli dipende principalmente da una buona messa a
fuoco e da una risoluzione adeguata del sensore, tuttavia è possibile sfruttare
sistemi di amplificazione della nitidezza che eseguono, direttamente nella
fotocamera, una correzione simile a quella che svolgeremmo usando la
“maschera di contrasto” all’interno di un programma di fotoritocco. In pratica
amplificano la separazione tra oggetti contigui aggiungendo pixel bianchi lungo
le linee rette o curve che li uniscono. L’effetto a occhio nudo è di una
maggiore nitidezza, visto che gli oggetti si separano meglio gli uni dagli altri.
Nessun altro parametro dell’immagine viene modificato perciò questa
correzione potrebbe essere attivata in contemporanea con un aumento del
contrasto, della luminosità o della saturazione al fine di ottenere il miglior
risultato possibile.
Dosare i colori
Il bilanciamento del punto di bianco ci permette di caso delle Coolpix 5700 e 4500 usate come dal colore alla scala di grigi. Le dimensioni delle
ottenere colori naturali, ossia di evitare che le esempio, esiste un controllo diretto di regolazione immagini rimangono le stesse, perciò vale la pena
zone bianche o neutre (grigie) dell’immagine della saturazione selezionabile da menu. di usare questa opzione solo quando pensiamo di
abbiano minime quantità di rosso, giallo o blu tali Aumentando la saturazione avremo colori più stampare in diretta immagini in bianco e nero. In
da farci apparire l’intera immagine innaturale. Tale intensi, perfetti per andare in stampa direttamente tutti gli altri casi, la conversione da colore a bianco
funzione non agisce però sull’intensità dei colori in senza passare dal PC quando stiamo fotografando e nero è talmente rapida da eseguire su computer
quanto tali. oggetti in una giornata nuvolosa oppure anche che conviene scattare sempre a colori e cambiare
Una fotografia dai toni spenti, come quelli che si quando semplicemente vogliamo rendere più ricca solo dopo, all’occorrenza.
ottengono in una giornata nuvolosa, non è l’immagine. Viceversa possiamo ridurre la Diverso è invece il discorso dell’effetto “seppia”,
gradevole a vedersi benché sia corretta e saturazione quando abbiamo davanti a noi una cioè la colorazione marrone scuro usata per le
riproduca fedelmente il soggetto. La gente scena con toni fortissimi. Nella maggior parte dei stampe fotografiche d’epoca. Alcune fotocamere
preferisce solitamente immagini vivaci e possiamo casi, potrete lavorare senza modificare questo prevedono la realizzazione diretta di foto color
rendere più vivaci i colori intorno a noi lavorando parametro, tuttavia è utile conoscerne l’esistenza seppia senza la successiva, più complicata,
sulla loro saturazione. L’operazione può essere e condurre qualche esperimento. Di solito dal elaborazione al computer. Tale opzione compare,
svolta sia in fase di ritocco sia direttamente in menu saturazione è anche possibile selezionare lo quando disponibile, anch’essa nella voce di menu
macchina, qualora la fotocamera lo consenta. Nel scatto di foto in bianco e nero, cioè il passaggio dedicata alla saturazione.
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La chiesa, relativamente vicina, è visibile per intero solo quando 1 Spingendo il tele al massimo (280 mm equivalenti) riduciamo la nostra inquadratura a una porzione
la inquadriamo con l’obiettivo in posizione grandangolare (35 mm del campanile, troppo piccola per mostrarci il campanile nella sua interezza e troppo grande per offrirci
equivalenti). Dato lo spazio relativamente ridotto, è necessario un particolare della campana. 2 Attiviamo lo zoom digitale e già a 2x la campana diventa perfettamente
sfruttare tutto l’angolo di visione. Quando passiamo al medio visibile e mantiene un buon livello di dettaglio grazie al fatto che siamo più vicini rispetto all’esempio
tele (70 mm equivalenti) vediamo meglio l’affresco sul fronte e precedente e che il soggetto è composto da elementi più regolari. Salendo a 4x con lo zoom digitale
abbiamo escluso quasi completamente le case circostanti riusciamo quasi a leggere l’incisione sulla campana, ma la definizione cala visibilmente.
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