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L’analisi dei movimenti oculari si presta agli studi sull’usabilità poiché si caratterizza per alcuni
criteri importanti: L’oggettività innanzi tutto, infatti le registrazioni dei movimenti oculari
producono dati quantitativi, quindi oggettivi, durante l’uso del software. In quanto oggetttive, le
registrazioni sono indipendenti dalle opinioni dei valutatori e dei soggetti sottoposti al test.
Attraverso l’analisi delle registrazioni è possibile rilevare le strategie di ricerca dell’utente
durante le sue ricerche all’interno dell’interfaccia grafica del software, permettendo quindi di
ottenere informazioni relative ai processi cognitivi che sottendono all’esplorazioen ed
all’interazione dell’utente con l’interfaccia, ponendo in relazione i dati quantitativi con il
contestoo costituito dalla scena visiva.
L’analisi dei movimenti oculari è utilizzata in particolare dagli psicologi specializzati in
ergonomia cognitiva (i cosiddetti Human Factors Engineers).
L’integrazione bilaterale delle attività oculomotorie determina che i due occhi costituiscano una
singola unità funzionale, fornendo una visione unica e stereoscopica degli oggetti. I movimenti
dei due occhi possono essere uguali (orizzontali, verticali, di torsione sull'asse antero-posteriore)
od opposti (convergenza, divergenza), dovendo soddisfare l’esigenza di:
1) mantenere stabile l'asse visivo,
2) rintracciare, inseguire e fissare gli oggetti che entrano nel campo visivo,
3) consentire una visione unica e stereoscopica,
4) permettere un’esplorazione attenta dell'ambiente.
Durante l'esplorazione di una schermata, gli occhi compiono un numero considerevole di
movimenti. È impossibile percepire tutto il contenuto dello schermo o della pagina che
guardiamo con un’unica occhiata, che ci dà solo un'immagine generale del contenuto. Per
poterlo analizzare è necessario fissare con precisione ogni elemento che d’interesse.
La percezione visiva è la funzione che permette di formare e memorizzare immagini, a livello
cerebrale, con le informazioni rilevate dall'occhio. I fotoni colpiscono la retina, vera e propria
propaggine del cervello, nella cui periferia sono presenti solo i bastoncelli, impedendo il
riconoscimento di forma e colori degli oggetti.
Quando un oggetto entra nel campo visivo dell'occhio, questo produce un movimento istintivo
della testa e dell'occhio con lo scopo di portare l'immagine nella zona centrale della retina, la
fovea, dove si raggiunge la massima capacità di visione, al centro della macchia lutea, dove
sono presenti solo coni.
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Ergonomia di un software di firma digitale
Vito Francesco De Giuseppe
Il campo visivo dell’occhio fermo ha un’ampiezza di 140° in senso orizzontale e di circa 120° in
senso verticale. La visione della macchia lutea ha un campo rispettivamente di 8 e 6 gradi,
mentre quello della fovea poco più di 1 grado.
L'analisi di una scena visiva, come l'osservazione di una schermata su un computer, è imputabile
alla visione foveale. Quando si osserva la schermata stazionaria dell’interfaccia grafica di un
software, gli occhi eseguono una scansione del campo visivo con movimenti rapidi, detti
movimenti saccadici, alternati a fissazioni.
La scansione del campo visivo non è regolare, tranne che nella lettura in cui l’organizzazione
della raccolta d’informazioni visive è di tipo seriale.
In generale si può sostenere che durante i processi di percezione visiva, alcune zone sono
ignorate e altre sono fissate con più frequenza.
I movimenti saccadici sono meccanismi inibitori attivi e l’informazione visiva è acquisita dal
sistema nervoso centrale solo durante le fissazioni.
I movimenti saccadici, o saccadi, sono movimenti oculari volti a collocare il contenuto dello
schermo nella zona di maggior risoluzione dell'occhio. Si tratta dei movimenti più rapidi che il
corpo umano è in grado di eseguire e possono superare i 400° al secondo, la cui durata si aggira
tra i 20 e i 50 millisecondi.
Le fissazioni, cioè le singole soste sugli elementi d’interesse presenti nel campo visivo, la cui
durata media è di circa un quarto di secondo ognuna, sono volte alla rilevazione e all'analisi del
contenuto fissato.
I movimenti saccadici e le fissazioni si alternano, facendo sì che l’occhio si muova da un punto
all'altro dello schermo, dove se l'immagine di questo si sposta rapidamente sulla fovea, gli occhi
conservano la posizione che avevano per circa 200 millisecondi per poi compiere un movimento
rapido, saccadico, per riportare l'immagine sulla fovea. I movimenti saccadici sono stereotipati
con un andamento standardizzato, caratterizzato da un incremento e una successiva riduzione
regolare della velocità di rotazione del globo oculare, che può raggiungere i 900°/sec, 1° = 1 cm
a 57 cm di distanza dall’occhio. Si possono modificare volontariamente l'ampiezza e la
direzione dei movimenti saccadici, ma non la loro velocità. Infatti, la velocità e così alta e la
durata del movimento così breve, poche decine di millisecondi con una media di 3 al secondo,
che le informazioni visive non fanno in tempo a modificarne il decorso una volta che è iniziato.
Le eventuali correzioni sono operate con ulteriori piccoli movimenti saccadici che seguono
quello primario1.
I movimenti saccadici orizzontali sono generati a livello della formazione reticolare del ponte,
mentre quelli verticali dalla formazione reticolare del mesencefalo. Il cervelletto è anch'esso
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http://fc.units.it/ppb/visione/blocco6.html
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Ergonomia di un software di firma digitale
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Ergonomia di un software di firma digitale
Vito Francesco De Giuseppe
sotto lo schermo del computer che la persona stava fissando Nessun elemento
dell'apparecchiatura tocca la persona, che quindi non è infastidita dalla sua presenza. Fatto che
rende quest’apparecchiatura particolarmente adatta agli esperimenti di ergonomia e usabilità
delle Interfacce.
Le informazioni che si possono ricavare dall'analisi di saccadi, fissazioni e scanpath sono in
grado di fornire riguardo la ricerca e il trattamento delle informazioni da parte dei soggetti i cui
movimenti oculari sono stati registrati.
Le misure estratte dall'analisi dei movimenti oculari per il processo cognitivo della Ricerca delle
informazioni, riguardano il numero di saccadi, la lunghezza e la durata dello scanpath, mentre
per il processo cognitivo del trattamento delle informazioni riguardano il numero delle fissazioni
e la loro durata.
Soggetti
15 soggetti di età compresa tra i 21 e i 47 anni, 9 femmine e 6 maschi, con titolo di studio di
diploma di Scuola Media Superiore o Laurea, hanno partecipato al test di usabilità con
metodologia di eytracking.
Il campione era composto da:
3 impiegati nel privato (tre femmine);
3 studenti universitari (due femmine e un maschio);
3 docenti universitari (2 maschi e una femmina);
3 impiegati pubblici (2 femmine e un maschio);
3 liberi professionisti (1 avvocato, 2 ingegneri edili), (1 femmina e due maschi).
I dati rilevati durante la sperimentazione hanno proposto valori medi da cui si evidenziano tre
schermate critiche per ognuno dei task oggetto dello studio.
Nella schermata che segue, l’analisi delle fissazioni, riportata come valore della media delle
fissazioni dei 15 soggetti, sulla schermata risultata critica durante il task, evidenzia un
raggruppamento in alto a sinistra, dove è presente un Area d’interesse, con punti di fissazione
sui quadranti laterali della porzione mediana della schermata (Fig.1.)
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Fig. 1: Media delle fissazioni dei 15 soggetti durante il task di firma di un documento, nella schermata critica.
Lo Scanpath, della schermata critica, riporta movimenti oculari che si concentrano nell’area
d’interesse, rilevata dalle fissazioni con vettori che riportano lo sguardo sul limite inferiore della
finestra e sul pulsante di chiusura della finestra aperta (Fig.2).
Fig. 2: Media dei tracciati dello scanpath (percorso dei movimenti oculari) dei 15 soggetti durante il task di
firma di un documento, nella schermata critica.
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DATA
WINDOW METRICS:
Time span shown start (seconds) 88,095
Time span shown end (seconds) 790,392
Total time shown (seconds) 117,154
Total time tracked (seconds) 99,216
Total tracking time lost (seconds) 17,938
Total fixation duration (seconds) 9,413864
Total time nonfixated excluding gaps (seconds) 89,80214
Percent time tracked 84,68853
Percent tracking time lost 15,31147
Percent time fixated 8,035461
Percent time nonfixated excluding gaps 76,65307
Percent time fixated related to time tracked 9,488252
Percent time nonfixated related to time tracked 90,51175
Average pupil x diameter 13,87272
Average pupil y diameter 13,87272
Average pupil area 152,9294
Pupil x diameter std dev 1,5045
Pupil y diameter std dev 1,5045
Pupil area std dev 30,35114
Number of fixations 73
Fixation count / Total time shown 0,623111
Fixation count / Total time tracked 0,735768
Average fixation duration (seconds) 0,128957
Std dev fixation duration (seconds) 0,029938
Average pupil x diameter in fixations 14,23041
Average pupil y diameter in fixations 14,23041
Average pupil area in fixations 160,4637
Pupil x diameter std dev in fixations 1,343827
Pupil y diameter std dev in fixations 1,343827
Pupil area std dev in fixations 30,16417
Number of gazepoints 12728
Gazepoint count / Total time shown 108,6433
Gazepoint count / Total time tracked 128,2858
Number of input events 40
LOOKZONE METRICS:
OUTSIDE OF ALL LOOKZONES
Duration before first fixation arrival (seconds) 89,08
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La media della durata delle fissazioni è stata di 0,128 secondi. La Deviazione Standard è di
0,029 secondi, mentre le fissazioni hanno riguardato il 9,4 % del tempo totale di tracciamento.
Nella schermata risultata critica, i punti di fissazione sono concentrati nel quadrante superiore,
con un area di concentrazione anche verso il quadrante inferiore destro (Fig.3).
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Fig. 3: Media delle fissazioni dei 15 soggetti durante il task di verifica della firma di un documento già firmato,
nella schermata critica.
Lo scanpath evidenzia invece un numero di movimenti saccadici elevato, indice di una ricerca
d’informazioni, probabilmente a causa di una scarsa significatività di quelle rilevate (Fig.4).
Fig. 4: Media dei tracciati dello scanpath dei 15 soggetti durante il task di verifica della firma di un documento
già firmato, nella schermata critica.
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DATA
WINDOW METRICS:
Time span shown start (seconds) 56,987
Time span shown end (seconds) 1087,518
Total time shown (seconds) 107,511
Total time tracked (seconds) 67,865
Total tracking time lost (seconds) 39,646
Total fixation duration (seconds) 21,04361
Total time nonfixated excluding gaps (seconds) 46,82139
Percent time tracked 63,12377
Percent tracking time lost 36,87623
Percent time fixated 19,57345
Percent time nonfixated excluding gaps 43,55033
Percent time fixated related to time tracked 31,00804
Percent time nonfixated related to time tracked 68,99196
Average pupil x diameter 19,67302
Average pupil y diameter 19,67302
Average pupil area 311,164
Pupil x diameter std dev 3,02648
Pupil y diameter std dev 3,02648
Pupil area std dev 61,81138
Number of fixations 130
Fixation count / Total time shown 1,209179
Fixation count / Total time tracked 1,915568
Average fixation duration (seconds) 0,161874
Std dev fixation duration (seconds) 0,079433
Average pupil x diameter in fixations 19,35724
Average pupil y diameter in fixations 19,35724
Average pupil area in fixations 312,348
Pupil x diameter std dev in fixations 4,795996
Pupil y diameter std dev in fixations 4,795996
Pupil area std dev in fixations 85,53254
Number of gazepoints 9074
Gazepoint count / Total time shown 84,40067
Gazepoint count / Total time tracked 133,7066
Number of input events 18
Fixation points in zones 0
Percent fixations in zones 0
Gazepoints in zones 0
Percent gazepoints in zones 0
Input events in zones 0
Percent input events in zones 0
LOOKZONE METRICS:
OUTSIDE OF ALL LOOKZONES
Number of times zone observed 0
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I valori medi indicano in circa 0,16 secondi la durata media delle fissazioni, su un tempo totale
di tracciamento di circa 67 secondi. La Deviazione Standard è stata di 0,079 secondi. La
percentuale delle fissazioni ha riguardato il 31% dell’intero tempo di tracciamento.
La concentrazione dei punti di fissazione evidenzia un’area d’interesse nel quadrante superiore
sinistro, probabile interferenza dei pulsanti, i quali essendo di grosse dimensioni attirano
l’interesse dei soggetti (Fig.5).
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Fig. 5: Media delle fissazioni dei 15 soggetti durante il task di controfirma di un documento già firmato, nella
schermata critica.
Lo Scanpath, della schermata critica, riporta movimenti oculari che si spostano dall’area
d’interesse, per una scansione che passando per il centro si porta verso il quadrante inferiore
delle finestre aperte (Fig.6).
Fig. 6: Media dello scanpath dei 15 soggetti durante il task di controfirma di un documento già firmato, nella
schermata critica.
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DATA
WINDOW METRICS:
Time span shown start (seconds) 30,169
Time span shown end (seconds) 789,999
Total time shown (seconds) 68,969
Total time tracked (seconds) 45,125
Total tracking time lost (seconds) 23,844
Total fixation duration (seconds) 10,94391
Total time nonfixated excluding gaps (seconds) 34,18109
Percent time tracked 65,42795
Percent tracking time lost 34,57205
Percent time fixated 15,86787
Percent time nonfixated excluding gaps 49,56007
Percent time fixated related to time tracked 24,25244
Percent time nonfixated related to time tracked 75,74756
Average pupil x diameter 14,51535
Average pupil y diameter 14,51535
Average pupil area 171,4212
Pupil x diameter std dev 2,750641
Pupil y diameter std dev 2,750641
Pupil area std dev 40,57605
Number of fixations 73
Fixation count / Total time shown 1,058447
Fixation count / Total time tracked 1,617729
Average fixation duration (seconds) 0,149917
Std dev fixation duration (seconds) 0,058617
Average pupil x diameter in fixations 14,471
Average pupil y diameter in fixations 14,471
Average pupil area in fixations 171,4128
Pupil x diameter std dev in fixations 2,974465
Pupil y diameter std dev in fixations 2,974465
Pupil area std dev in fixations 41,74345
Number of gazepoints 6351
Gazepoint count / Total time shown 92,08485
Gazepoint count / Total time tracked 140,7424
Number of input events 2
Fixation points in zones 0
Percent fixations in zones 0
Gazepoints in zones 0
Percent gazepoints in zones 0
Input events in zones 0
Percent input events in zones 0
LOOKZONE METRICS:
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La media delle fissazioni è stata pari a 0,149 secondi, mentre la Deviazione Standard è stata di
0,058.
MEDIA DIKE
DATA
WINDOW METRICS:
Time span shown start (seconds) 58,417
Time span shown end (seconds) 889,303
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LOOKZONE METRICS:
14
Ergonomia di un software di firma digitale
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La media totale delle fissazioni è di 0,14 secondi, mentre la deviazione standard è di 0,056. Le
fissazioni hanno riguardato il 21% del tempo totale di tracciamento.
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SignaturErgonomics
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proprio computer gratuitamente) e software on line (che possono essere usati in tempo
reale senza bisogno di installarli sul pc e anche questi gratuitamente), sia dello specifico
software sottoposto a test.
Area Ergonomia (items 9-17), attraverso la quale si valuta il comportamento che il
soggetto adotta di fronte ad una difficoltà d’uso di un software o meglio a quale tipo di
soluzione ricorre per risolverla (manuale, help on line, da solo, esperto) o se, al contrario,
lo abbandona. Si compone di items su scala Likert pentenarie (mai, raramente, poco,
spesso, sempre) atte a valutare:
o Qualità dell’applicazione software, cioè come è usato, se è usata per la sua
efficienza, efficacia, praticità, facilità, piacevolezza oppure, al contrario, se non è
usato per le ragioni opposte causate da scarsa usabilità e di conseguenza poca
ergonomicità.
o Qualità dell’interfaccia o finestra di dialogo, cioè ciò che appare quando il
software è aperto e grazie alle quali è possibile interagire con esso. Gli items
sulla disposizione grafica delle funzioni del software hanno l’obiettivo di valutare
se gli utenti sono soddisfatti dall’interfaccia stessa, se la usano con semplicità, se
è intuitiva o, al contrario, se essendo poco piacevole, rallenta le attività dei
soggetti impegnati a trovare prima la funzione necessaria per poi proseguire.
Area Customer satisfaction (items 18-23), cioè se l’utilizzo ha permesso al soggetto di
raggiungere il suo scopo, se il documento creato è all’altezza delle sue attese e obiettivi.
Il soggetto potrebbe raggiungere il suo scopo. Le domande sono state elaborate puntando
sul significato ergonomico che queste qualità hanno, perché un software ergonomico è
un software usabile e un software usabile è efficace, efficiente, soddisfacente.
Il riferimento al compito ha lo scopo di sondare se l’utilizzo del software influisce
negativamente aggravando la sua complessità o se lo agevola rendendo il suo svolgimento più
facile e rapido.
Il test è stato sottoposto a processo di validazione, per valutarne l'attendibilità su un campione di
80 soggetti.
Per attendibilità di un test s’intende la coerenza fra i punteggi rilevati con esso; cioè i punteggi
ottenuti devono essere il più possibile indipendenti dalle variazioni accidentali nelle condizioni
dei soggetti testati e in quelle di somministrazione e da fattori che possono costituire fonti di
errore nella misurazione.
Un test è tanto più attendibile quanto più fornisce misure accurate, cioè immuni da errori
casuali. L’attendibilità di un test può essere definita in tanti modi come, ad esempio,
correlazione tra forme parallele di uno stesso test.
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Ergonomia di un software di firma digitale
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Il 53 % sa cos’è un software per la firma digitale, ma il 67 % dei soggetti non conosce Dike.
Solo tre soggetti utilizzano Dike nella loro attività e tutti incontrano difficoltà che cercano di
risolvere in piena autonomia (“da soli” il 100 %).
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Ergonomia di un software di firma digitale
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Gli strumenti meno usati sono il manuale cartaceo, usato da due soggetti su tre, così come per
l’help online.
La soluzione adottata non determina apprendimento perché per il 100% dei soggetti l’uso di
Dike di poco, e 2 su 3 rinunciano all’utilizzo dell'applicativo.
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Per tutti e 15 i soggetti, Dike non è facile da usare, è un software che spesso fa perdere tempo,
ha un’interfaccia per niente intuitiva e non facilita lo svolgimento delle loro attività.
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Ergonomia di un software di firma digitale
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Conclusioni
I test cui è stato sottoposto il software hanno mostrato come l’utilizzo dell’applicativo, moduli
un alto livello di stress negli utilizzatori. Le registrazioni eyetracking hanno mostrato come lo
sforzo cui si è sottoposti durante l’uso, produca effetti, rilevabili dai movimenti saccadici
oculari, che indicano un forte sforzo psicofisiologico, che interessa funzioni cognitive quali
l’attenzione, la percezione, l’elaborazione e la pianificazione delle risposte allo stimolo.
Tali situazioni sembrano essere indotte da una grafica in cui le proporzioni tra le dimensioni dei
pulsanti e le finestre che si aprono, non consentono una rapida discriminazione dello stimolo,
così come la sua significatività, non sono rilevabili dalle caratteristiche grafiche. Tale
condizione, unita alla mancanza d’indicazioni semplici ed esaustive sui percorsi che l’utente
deve compiere per utilizzare adeguatamente le finestre, induce uno sforzo tale da spingere i
soggetti, a non utilizzare l’applicativo.
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Ergonomia di un software di firma digitale
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BIBLIOGRAFIA
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mental workload. In D. de Waard, G.R.J. Hockey, P. Nickel, and K.A. Brookhuis (Eds.), Human Factors
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