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29/11/2018

Cavi RJ45  4 coppie di fili, sono arrotolati (più immuni ai disturbi)  8 collegamenti

Chiavetta USB: massa, positivo 5v, trasmettitore, ricevitore  trasmetto segnali con un potenziale 1-0 (pos,
neg). Potenzialmente posso estrarre energia quando creo corrente elettrica  viaggia lungo il filo, posso
misurarla con l’amperometro a pinza, ma non so la tensione  la devo riferire ad una massa.

Sistema stellare: mi servono gli AB (moltiplicatori).

Ilock  chiavette con codice.

Sistemi numerici =

Base: quantità più piccola non esprimibile con una sola cifra.

Esadecimale 1-9 + A-F  MSB – LSB

OOOO OOOO

AC = 1010 1100  vale 172 ma non mi interessa in realtà la quantità, è un codice, mi importa
l’informazione di livello pratico (tastiera midi le note di una tastiera  alcuni casi i bit sono una quantità,
altri no).

MIDI Musical Instrument Digital Interface (Data Interchange) collegamento dati di tipo seriali = un bit alla
volta.
U(S)ART massa, trasmettitore e ricevitore. 8 bit  TX  RX  8 bit.
Quelle sincrone hanno altri fili che le collegano: avvisano che stanno per mandare.
Contenute nel USB.
Il MIDI è nato per collegare una tastiera ad un computer = NOTE ON – NOTE OFF (primi due codici che ci
interessano) + velocity parametro del MIDI (7 byte dal 2 all’8)  128 combinazioni da 0 a 127 cioè 2^7.

Il tasto lo tiro su quando voglio io, non h senso la durata perché è in tempo reale.
Tutte le macchine midi hanno un clock: cambiandolo cambiando la velocità di lettura del brano (nastro
magnetico cambia anche le frequenze).

Sintetizzatore 1) suoni davvero sintetizzati da zero (partono dalla formula matematica),

2) suoni campionati.

Codice  nota on – nota off

Codice numerico  tasto

Velocity  un dato, è una quantità

Canale midi  timbro (partitura orchestrale), contemporaneamente (non esiste, e fa una dopo l’altra ma in
realtà nemmeno ce ne accorgiamo)  discriminatore: nota on  4 bit + gli altri 4 ci dicono su che canale.

Program Change (da 0 a 127  implementato a 255*): info che dicono al sintetizzatore di cambiare il
programma, cambiare strumento.
Il sintetizzatore ha i banchi di strumenti.

Standard General Midi  è una convenzione, esistono strumenti, sintetizzatori che hanno una mappatura
generale  Su qualunque sintetizzatore non cambia la natura, lo strumento.  cambia solo la qualità.

Variation  es. 00 grand piano + variation che però dipende dal sintetizzatore, alcuni non le hanno.

Virtual Instruments  sintetizzatori che stanno nel computer, li uso da Cubase ecc.

Tanti altri parametri in tempo reale  sto suonando e uso il pedale  After Touch, Pic Bender,
Modulation, Volume (da 0 a 127)  Control Change (primo byte CC il secondo è su che canale  poi
dico il volume  poi ?)

SYSEX (sistema esclusivo)  esclude il sistema midi (stessa cosa quando faccio l’aggiornamento del
telefono): oggi serve per riprogrammare i pulsanti di un sint, utilità che si fanno con il sistema esclusivo.
Mando solo dei dati, criptato, vedrò il risultato finale.

13/12/2018

Architettura del computer  prima lezione.

Passaggio dei dati: matematica che usiamo nel computer, sistema binario (lo usiamo perché è
corrispondono ad acceso e spento, il segnale passa/il segnale non passa. I simboli rappresentano una
quantità  conosciamo binario, ottale, decimale, esadecimale).

Relè (accendo e spengo il transistor, è binario), il transistor è progressivo.

V = volt, differenza di potenziale (molla tesa)

A = utilizzo della tensione (rilascio la molla)  più corrente passa, più questo fila manifesta la resistenza.

Omega =
Formano la legge di Hom!

Relè: è un mobiletto, o si apre o si chiude Transistor: un rubinetto  nel computer sono


tantissimi tutti nel micro processore = CPU
Anche la memoria è formata da tanti transistor*

Personal Computer è un micro computer: nelle


vecchie macchine non esisteva il processore era un
insieme di processori in armadi.
CHIP 

*1) RAM (può essere letta e scritta ma allo spegnimento della macchina si cancella o meglio quando la
accendiamo riceviamo dei valori casuali) e

2) ROM (non si cancella mai  da le istruzioni iniziali, carico il sistema operativo, sta nella memoria di
massa ma è lento  lo “porto”, lo copio nella RAM,
esempio della bibilioteca).

Energia elettrica della batteria, lo standby  mantiene la RAM.

Periferiche  tutte le interfacce che ci collegano con il mondo esterno.


BUS  1) seriale = un filo dove i bit vanno o in una direzione o
nell’altra  Tx/Rx (Full Duplex  come il telefono, il walkie talkie è
Half Duplex)

2) parallelo, ne passano tanti contemporaneamente. Macchina a 64


bit vuol dire che ho 64 fili di collegamento. Passo tutti i dati in una
volta sola: è più immediato ma (contro?)

Usato all’interno delle macchine basta che faccio delle piste  per
collegarle all’esterno uso il seriale.

L’unità di memoria: BITE  8 bit, 8 fili  256 combinazioni (da tutto a 0 a tutto a 1  2^8).

Quando ho il trasferimento dati non ragiono più in bite ma bit 


Anche il bluetooth è un ricetrasmettitore come il wifi ma lavora su un altro protocollo: le regole, sistema di
correzione d’errore ecc.

TCP/IP  internet protocol

UTP

Come funziona la logica interna di una macchina? In molti casi non fa calcoli matematici ma calcoli LOGICI.

Posso avere:
1) dati numerici  operatori matematici
2) dati alfanumerici  è uguale vedere “c” o “9” sono tutti caratteri, 9 non ha un valore: operatori di
stringa
3) dati logici = Vero e Falso  a livello binario li identifico con 0/1, operatorio logici che lavorano su questo.

Si parte di un’algebra che si basa sulla logica  ALGEBRA BOOLEANA: metto insieme delle affermazioni è
do un risultato.

QR

AND

NOT operatore segno:

(VEDI FOTOGRAFIE…)
Compito: più elementare dei FILP FLOP.
INDUZIONE ELETTROMAGNETICA  (..)
Casse acustiche  principio elettromagnetico, c’è la bobina. Riproduce le variazioni di pressione.

Se le mando alla bobina fatta a C: istante per istante trasferisco il campo magnetico sul nastro, tutti i
pezzettini di ferro che ci sono sul nastro si orientano (come la bussola) ma poi restano li.
Il microfono è un trasduttore  genera corrente, trasforma un movimento meccanico in un segnale
elettrico.

Bobina debitrice  bobina creditrice.

C’è una testina che incide il nastro e una che la legge  quella nera più piccola azzera la memoria.
Progettato per la NASA per la missione apollo 8 per registrare i segnali biometrici.

SN – SSN (versione stereo): funziona peggio perché serve mezzo nastro e mezzo nastro, quindi mezza
energia. C’è più disturbo.

Programma: serie di istruzioni che do al processore.


IDE: ambiente di lavoro che mi permetti di scrivere il programma e mandarlo in esecuzione.
Quando scrivo un programma deve essere in un codice comodo per il programmatore e per il computer 
programma sorgente: codice che appartiene ad un linguaggio (sito di Arduino  learning  reference*)

Setup()  creo l’ambiente di lavoro  ha le parentesi perché? …..

Parti annidate l’una nell’altra  tante info che si chiudono in punti diversi.

Linguaggio sorgente di basso livello, i vecchi sistemi erano linguaggi di basso livello (codice macchina).
Macchina stand alone  do corrente e va da sola. Nel nostro caso uso un monitor e tastiera virtuale.

Compilazione completata: l’ambiente IDE ha letto tutto e ha trasformato le info in codice macchina.

Fase di AND SHAKE: suoni strani prima di mandare un fax, le due macchine si mettono d’accordo sulla
massima velocità di trasmissione  in codice morse sono VVV

Si cerca sempre di non dare valori assoluti ma valori relativi  basta che cambia un parametro che cambia
tutto.

Int: intero 8bit quindi può valere al max 265


Long: ha più valori.

17/01/2019

MIDI = è rimasto il PROTOCOLLO. Le regole, ma oggi si usa il cavo USB, posso collegare tutte le macchine
che voglio, posso anche usare i cavi di rete.

1. Vettorizzare da una tastiera ad un computer o un sintetizzatore  1) scrivere, registrare 2) suonare


in tempo reale
2. Andare dal computer ad un sintetizzatore
 tramite cavi midi

Cosa si dicono?

Spediti più byte uno dopo l’altro  8 non basterebbero ho solo 256 combinazioni.
4 categorie di informazione:

1) Program (Change)  devo informare prima di che strumento si tratta  1 byte.


Ogni strumento è un programma: codice di solito da 0 a 127.

 Banco suoni
 Sottobanco di suoni

Funziona solo le chi trasmette e chi riceve ha lo stesso cifrario  si è creato un cifrario comune il
GM (general midi).
Ho da 0 a 127 suoni che saranno sempre quelli, sono stati solo registrati a qualità diverse quindi
cambierà la fedeltà.
Ma non basta dire organo  ne esistono di diverse tipologie: uso il banco.
Nei sistemi professionali carico io i suoni alla più alta qualità che mi è possibile (magari tutto il
pacchetto sono 20 GB, mi carico solo quello che mi serve, gli do un numero e sul mio computer
suonerà quello.)

2)Nota on – Nota off (di 8  mezzo bit dice che è nota on/off, l’altro mezzo
3)Codici di NOTA
4)Velocity
5)Control Change*  1) after touch 2) rotella dell’intonazione 3) modulation  rotella del
vibrato 4) controllo il volume del suono ecc.
 Quale?
 Valore

Infiluppo di ampiezza di un suono  Attack (Attacco): fornisco energia, Decay (Decadimento), Sustain*
(Sostegno)  sto trasferendo energia e in più ci sono gli attriti (es. altalena), Release (Rilascio): tolgo
energia ma dura un periodo, un tot.

Strumenti a controllo dinamico o continuo: voce, fiati, archi.

Il MIDI ha un suo Clock una sua velocità di campionamento  se ho una semiminima so che ci sarà un
programma che la semiminima la spacca in 512 parti (EDU), la croma de vale la metà.
Ho un dettaglio che è un 512 di semiminima ma in un altro programma magari è ancora più dettagliato,
definisco intervalli, è un campionamento.

M-Audio  è un computer, ha il suo nome (collegato ad una mappatura  si autosetta), lo collego e lo


vedo nel computer.

MIDI Loupe 
c: 1, Note on: 72, 1  72 è la nota (uso il sistema decimale)
(72 è il do centrale, 84 quello sopra, 60 quello sotto)

1 è la velocity.

c: 1, Note off: 72, 0

c: 16, Control message: 113, 127


c: 16, Control message: 113, 0  da 113 a 118  ha solo premo o mollo

c: 16, Control message: 7, 0-127  volume, non sono abbastanza veloci da prendere tutti i valori.

c: 1, Pitch wheel:

Cosa vuol dire c:1, c:16 ecc.?


Sono come i canali della tv, seleziono il canale di ascolto, un emittente può anche trasmettere su frequenze
diverse. Comando di nota ON  devo selezionare il canale.

- Controllo un mixer che ho sul computer: fare più cose insieme


- Posso pilotare dei software  tipo Max di Ableton: intervengo sui suoni che mi arrivano in tempo
reale.
- Installazioni musicali: una telecamera ci riprende, influenziamo i parametri con il nostro corpo
(xbox)  si dividono i compiti su due macchine, uno gestisce le immagini l’altro il suono  OSC
tipo MIDI (ultra veloce) mette in comunicazione 2 macchie, attraverso la rete.
Max deve essere mappato  si parlano.

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Garritan  finale. Sintetizzatore Aria.

Fluid legge gli sf3 di MuseScore  molto più piccoli. Un altra è sfz.
31/01/2019

Pro Tools  1 traccia del mixer = 1 traccia registrata

MULTITRACCIA suona e registra più tracce, li riproduce, li accosta sulla stessa traccia, editing (taglia e cuci).
Si faceva prima del digitale con forbici e nastro  taglio a 60 gradi (non si sente, come un cross fade). Ti fa
semplicemente una giunta, se devi fare un cross fade lungo è un lavoro assurdo, cerco l’inclinazione con il
regolo, taglio con il taglierino di precisione, giunto con il nastro lungo ecc… oggi è semplicissimo.

Audition ha anche l’editor di forma d’onda.

Nome:
Frequenza di campionamento: sto creando un contenitore vuoto. 44100 tipica dei CD.
Se campiono ad 8 kH la massima frequenza che posso campionare è un po’ meno di 4 (teorema di Naiquist:
deve essere sempre almeno il doppio della massima frequenza che voglio campionare.)
Devo poter campionare tutte le armoniche che fanno il timbro del suono.
Canali: Mono/Stereo/5.1 (Dolby)  sempre dispari, perché c’è anche la cassa centrale. Il .1 è il subwoofer,
prende tutti i canali che arrivano ed estrapola solo le frequenze sotto un certo valore.

Profondità di bit/di campionamento/di quantizzazione:


1) Quando prendo un campione sto misurando  MISURO (in realtà campiono un segnale elettrico)

2) Devo poi salvare la mia misurazione  SCRIVO

Ipotizzo di campionare 4,2532 V

MAX 5 V  di solito lavoro tra +1 e -1

MIN -5 V

Limite quantistico ma soprattutto l’errore di lettura  se il mio strumento misura 4 decimali avrà da 0 a
99999 x 2 perché solo + e –

Questo se uso il sistema decimale  nel computer sistema binario.


8 bit  0,039 V/bit a bit è 1/6 dell’escursione di un microfono dinamico.
16 bit  0,000152 V/bit (ho 800 valori su un millivolt)
24 bit 

Quando prendo il campione ho uno strumento che ha una profondità di tot  sarebbe il numero di
decimali ma è binario quindi sono più possibilità di esprimere valori, lo posso dividere in fettine verticali
sempre più piccole.

Perdiamo le consonanti con un attacco rumoroso se registro a 8000 Kh  parziali molto acute.

Analizziamo la “T” 
la rappresentazione che vedo sullo schermo si chiama  FORMA D’ONDA: vedo il contenuto energetico
nel tempo, l’ampiezza  si divide in due, lo vedo già ad occhio (la parte della consonante dove ho
frequenze più alte, avvengono più cose nel tempo e parte tipo “vocale”, goturale dove ho frequenze più
basse).
 ho anche la visualizzazione spettrale  dove c’è più energia è rosso (arrivo quasi a 20.000 Hz nella
parte consonante “t”  nella parte vocale “e” sono armoniche, concentrazione su 400).

Se genero un rumore bianco (un fruscio)  nel rumore bianco c’è un po’ di tutto, posso mettere dei filtri
per sentire solo la frequenza che mi interessa e ci sono tutte!

Formant heed head had hod haw'd who'd


Men F1 270 530 660 730 570 300
F2 2290 1840 1720 1090 840 870
F3 3010 2480 2410 2440 2410 2240
Women F1 310 610 860 850 590 370
F2 2790 2330 2050 1220 920 950
F3 3310 2990 2850 2810 2710 2670
Children F1 370 690 1010 1030 680 430
F2 3200 2610 2320 1370 1060 1170
F3 3730 3570 3320 3170 3180 3260
http://www.maurograziani.org/text_pages/acoustic/acustica/MG_Acustica08.html (più nello specifico: vedi
per i termini).

Se ho tutti i valori e seleziono i 3 che danno la vocale riesco a fare uscire quella vocale dal rumore bianco.
Se sussurro le corde vocali sono ferme ma produco fruscio che modulo con i risuonatori che vanno ad
esaltare solo le frequenze corrispondenti alle formanti  per capire il significato ho solo bisogno di capire
le formanti.

La formante è una zona: tutto quello che c’è dentro viene esaltato  zona esaltata su 800 Hz, tutto quello
che sta li intorno viene esaltato, farà una sorta di campana.
Quando accelero un brano sposto anche le formanti, per questo viene falsato il timbro della voce e non
solo le intonazioni. Per cambiare solo quella (o la velocità) devo mantenere le formanti.
La frequenza:

- Display Organici  organic LED


- I^2C  protocollo che funziona con 2 fili come l’USB, serve quando devono passare pochi dati
(sistemi di allarmi, controllo)  economico perché devo fare tratti lunghi

- Motori Stepper  vanno a step (questo per fare un giro deve fare 200 passi).
Funziona con corrente continua.

Cosa sa fare Arduino?

Per esempio:
1) Control Structures  funzionamento di un programma
2) Operatori matematici
3) Operatori Buleani
4) Varabili: tipi di dati diversi (Data Types  devo dichiarare la variabile)
#include “….”  librerie, altri programmi che non vado a modificare, sono definizioni di istruzioni.

Istruzione  risultato (controllo esami, mi devi venire a dire chi li fa)


Istruzione  nessun risultato (pulisco le finestre, non mi fornisci niente di ritorno).
Istruzione (“Fammi la spesa!”  ti devo dare i soldi)

Passaggi di valori  ci sono delle funzioni con istruzioni elementari che è scomodo ripetere ogni volta che
devo dirti di fare quella cosa.
Chiamo la cosa mirando al risultato non al percorso  lui ha già tutti i termini.

#define  definisce delle costanti.

Setup()  viene eseguito una sola volta

Loop()  viene eseguito all’infinito (il computer la il setup quando lo accendi, mentre spetta che gli dici
cosa fare è un loop).
In Arduino vediamo solo la realtà semplificata.

Void  ho pulito le finestre e ti dico “ho finito”, è il valore di ritorno.

Serial.begin e while (serial)  è fatto per evitare i bug, pe fare dei controlli durante l’utilizzo  if! È if not,
quindi se non parte fai….. for (; ;) all’infinito, sta su quella linea di programma li  non può terminare

Dico al programma che motore uso, che display, lo pulisco  mando le info.

Il programma legge il valore del potenziometro 

Ogni step è 1 seicentesimo di secondo.

// sono commenti, non li esegue

07/03/2019

VCO  Volt Control Oscillation (frequenza  altezza)

VCA  Volt Control Amplification (intensità, ampiezza)

Uno con una mano uno nell’altro  Theremin

+ VCF  Volt Control Filter (timbro)

 Tensione collegata all’antenna


IDE  traduce il programma scritto per me in codice


macchina esadecimale.
Processo di compilazione manda il programma ad arduino  lo rendo leggibile anche per me.

NE555  timer, con una resistenza a condensatore (linea di ritardo) ad un altro piedino trigger (start)
quando arriva ad un certo valore, si scarica mi da un valore  produce onde quadre.
Mando una tensione elettrica di controllo per pilotarlo.

DAC  Digital Analogic Converter

ADC  Analogic Digital Converter

Campiono un suono: dentro il computer ho un lista, milioni di numeri che non hanno nessun significato dal
punto di vista matematico e ritornano ad avere un senso, a produrre un suono quando li leggo in sequenza
alla stessa velocità in cui li ho scritto.

Ad ogni numero devo associare un valore di tensione elettrica  lo da il DAC

Se è 8 bit per valore, il DAC deve capire 8 bit e i valori potranno andare da 0 a 255  il DAC mi darà da 0
(tutti 0) a 5 (tutti 1) V  posso anche dire che 2,5 = 255:2 se no devo calcolare il valore incrementale
(incremento di tensione) facendo 5:225 (fosse 16 bit 5:2^16).

OSILLOSCOPIO  Fino a 50 millisecondi a quadretto.

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