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(dettagli) (dettagli)
E pluribus unum
(Da molti uno solo, 1776)
In God We Trust
(Confidiamo in Dio, 1956)
Dati amministrativi
Altre lingue italiano, spagnolo,[2][3] francese,[4]cinese, tagalog, vietnamita, coreano, tedesco, persiano (vedi
anche le lingue dei nativi americani)
Politica
Superficie
Popolazione
Densità 34 ab./km²
Geografia
Continente Nord-America
Oceania (Stato delle Hawaii)
Economia
Valuta Dollaro statunitense (USD, $)
Varie
Codici ISO 3166 US, USA, 840
TLD .us
.um
.edu
.gov
.mil
Prefisso tel. +1
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Evoluzione storica
Stato precedente Tredici colonie
America Russa
Repubblica delle Hawaii
Gli Stati Uniti d'America (comunemente indicati come Stati Uniti, in inglese: United States of
America o anche solo United States; in sigla USA[10] o anche U.S. e impropriamente con
la sineddoche America)[11] sono una repubblica federale composta da cinquanta Stati e un distretto
federale.
I quarantotto Stati contigui e il distretto di Washington D.C. (la capitale federale) occupano la fascia
centrale dell'America settentrionale tra il Canada e il Messico e sono bagnati dall'oceano Atlantico a est
e dall'oceano Pacifico a ovest. Lo Stato dell'Alaska occupa i territori nord-occidentali dell'America
settentrionale e confina con il Canada a est e separata dallo stretto di Bering con la Russia (Asia) a
ovest. Lo Stato delle Hawaii è un arcipelagoa metà strada tra America e Asia nel nord del Pacifico. Il
Paese ha anche cinque territori disabitati e nove territori popolati nel Pacifico e nei Caraibi.
Con 9 372 641 km² in totale e circa 325 milioni di abitanti gli Stati Uniti sono il quarto Paese al mondo
per superficie e il terzo per popolazione davanti all'Indonesia e dietro alla Cina e all'India.
La geografia e il clima degli Stati Uniti sono estremamente vari,
con deserti, pianure, foreste e montagne che sono anche sede di una grande varietà di fauna selvatica.
È una delle nazioni più multietniche e multiculturali al mondo, prodotto di larga scala dell'immigrazione
da molti Paesi.
Storicamente i paleoamericani migrarono dall'Asia verso quelli che sono gli Stati Uniti circa 12 000 anni
fa. La colonizzazione europea cominciò intorno al 1600 e venne per lo più dall'Inghilterra. Gli Stati Uniti
ebbero origine dalle tredici colonie britanniche situate lungo la costa atlantica. Le controversie tra
la Gran Bretagna e le colonie portarono alla rivoluzione americana: il 4 luglio 1776 i delegati delle
tredici colonie redassero all'unanimità la dichiarazione di indipendenza, che diede ufficialmente vita agli
Stati Uniti d'America. La guerra di indipendenza americana, conclusasi con il riconoscimento
dell'indipendenza degli Stati Uniti dal Regno di Gran Bretagna, è stata la prima guerra per
l'indipendenza da una potenza coloniale europea. La Costituzione fu adottata il 17 settembre 1787 e da
allora è stata emendata ventisette volte. I primi dieci emendamenti, collettivamente denominati
«Dichiarazione dei diritti» (Bill of Rights), furono ratificati nel 1791 e garantiscono molti diritti civili e
libertà fondamentali.
Gli Stati Uniti intrapresero una vigorosa espansione per tutto il XIX secolo, spinti dalla controversa
dottrina del destino manifesto. L'acquisizione di nuovi territori e l'ammissione di nuovi Stati membri
causarono anche numerose guerre con i popoli nativi. La guerra civile americana si concluse con
l'abolizione della schiavitù negli Stati Uniti. Alla fine del XIX secolo gli Stati Uniti si estesero fino
all'oceano Pacifico. La guerra ispano-americana e la prima guerra mondiale hanno confermato lo stato
del Paese come potenza militare globale. Gli Stati Uniti sono usciti dalla seconda guerra
mondiale come una superpotenza globale, il primo Paese dotato di armi nucleari e quale uno dei
cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Dopo una grave crisi politica
e sociale negli anni sessanta e settanta come conseguenza anche della sconfitta nella guerra del
Vietnam, che sembrava minare il predominio mondiale statunitense, l'inattesa fine della guerra fredda e
la dissoluzione dell'Unione Sovietica negli anni novanta hanno invece riconfermato il ruolo dominante
degli Stati Uniti che sono rimasti l'unica superpotenza militare e politica mondiale.