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Ramsy Sabetta c.

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Niévelo 1 – aula 9 – orario di corso 4:00 a 5:30 pm

Nomi concreti
Indicano cose, persone, animali, oggetti che si possno conoscere attraverso i sensi, ossia, vedere tocare
annusare udire gustare
Maschile singolare Maschile plurale Femminile singolare Femminile plurale
Un amico dei amicci un´amica delle amiccie
Un poeta dei poeti una poetessa delle poetesse
Un giovane dei giovani una giovane delle giovani
Un chirurgo dei chirurgi una chirurga delle chirurge
Un anciano degli anziani un´anziana delle anziane

Nomi astratti
Indicano idea sensazioni concetti che hanno una forma un perso un perso un suono un gusto e dunque
non si percepiscono con i sensi
amicizia
Poesía
Gioventud
Chirurgia
anzianitá

Nomi propri
Indicano persone animale e ccose individualmente e vanno sempre scritti in maiuscole
Rosa tesse la tela
Rocco e un gatto molto obbediente
La famiglia Sabetta è un po' urlatrice
Ilaria e le sue amiche giovano sotto il ciliegio
Il fiume tevere attraversa Roma
Al mio cane Pilu piace il pesce

Nomi colletivi
indicano gruppi di persone, cose e animali in un’unica parola al singolare. Hanno anche il plurale che
serve invece a designare più raggruppamenti.
comitiva
stormo
truppa
squadra
flotta
pineta
scolaresca
mandria
coro

Nomi primitivi
non derivano da nessun´altra parola; strada, fiore, uomo, cane, cioé che e la parte che sprime significato
fundamentale del nome suo valore semántico precisándole il genere e il numero, la radice se ottiene
togliendo la disinenza a-o-e
fior – fiore
gatt-gatto
amor-amore
madr-madre
uom-oumo
ciel-cielo

Nomi derivati
I nomi derivati sono formati dalla stessa radice di un nome primitivo, ma con l’aggiunta di un prefisso
(una parte che si mette all’inizio della parola) o di un suffisso ( parte che si mette dopo la radice), oppure
di entrambi, diventano parole con un significato diverso da quello del nome primitivo dal quale derivano.
te-teiera
pan-panificio
zucchero-zuccherificio
partire-partenza
contento-contentare
giornale-giornalagio
biblioteca-biblotecario
infermeria- infermiere
gelataio-gelateria
birra-birreria
comisario-comissariato
schieno-schienale
scafalle-sacaffalatura
carta-cartolina
mare-marinaio
pazienza-inpazienza
sale-in-sal-ata

Nomi alterati
il procedimento dell´alterazione consiste nell´aggiuengere alla radice del nome determinatti sifissi che
hanno la funzione di dare al nome un particolare valore espressivochi parla esprime tramite il sifissi
alterati una sua valutazione, un suo giudizio, verso qualcuna o qualcosa i nomi che risultano dall´aggiunta
di sufissi alterativi si dicono alterati per capire nel modo corretto la sfumatura di significato che il nome
alterato puó ddi volta in volta acquistare, bisogna tener conto dell´intero contesto, che aiuterá a ccogliere
la intenzione di chi parla i sufissi alterativi posonno havere valore, diminutivo, accrescitivo, vezzeggiativo
e dispregiativo

Diminutivo = quando danno l’idea di piccolezza.Si usano diversi suffissi:


Esempio: ino / ina piatto piattino stella stellina
itto/ etta divano divanetto vasca vaschetta
ello/ ella asino asinello bambina bambinella
icino /icina lume lumicino pelle pellicina
olino /olina punto puntolino bestia bestiolina
icello icella campo campicello rete reticella
icciolo/icciola porto porticciolo asta asticciola
I nomi che finiscono in ONE mettono una C davanti al suffisso.
Esempio: maccherone = maccheroncino

Accrescitivo = quando accrescono , aumentano la grandezza del nome.Si usa il suffisso : one ( per i nomi
maschili) / ona (per i nomi femminili)
Esempio: ragazzo ragazzone testa testona
libro librone mano manona
bicchiere bicchierone gonna gonnona
orologio orologione macchina macchinona

Vezzeggiativo = quando danno l’idea di affetto,di simpatia, talvolta anche con sfumatura diminutiva.
Esempio: uccia/uccio vestito vestituccio cosa cosuccia
libro libruccio bocca boccuccia
uzzo/uzza labbro labbruzzo pietra pietruzza
cino/cina libro libricino canzone canzoncina
torrone torroncino persona personcina

La differenza tra diminutivi e vezzeggiativi è molto lieve e molto spesso questi alterati contengono in sé
entrambi i concetti. Ad esempio la parola “bambinello” può voler dire “piccolo. bambino” ( diminutivo)
ma anche “caro bambino” ( vezzeggiativo)

A volte il significato dipende dal nome; ad esempio il suffisso “icino “ nella parola “cuore” che diventa
“cuoricino”, ha un valore vezzeggiativo ( dolce cuore); mentre lo stesso suffisso nella parola “pelle”, che
diventa “pellicina”, ha un valore diminutivo( piccola pelle).

Dispregiativi = quando danno l’idea di disprezzo antipatia, un giudizio negativo.

Esempio: accio/accia ragazzo ragazzaccio carta cartaccia


astro/astra poeta poetastro nipote nipotastra
ucolo/ucola maestro maestrucolo strada straducola
iciattolo/iciattola mostro mostriciattolo febbre febbriciattola

Particolarità

1 A volte il nome alterato cambia genere.

Esempio: donna (nome femminile)= un donnone (nome maschile) che vuol dire= donna grande e grossa
febbre(nome femminile)= un febbrone(nome maschile) che vuol dire = febbre molto alta

2 Alcuni nomi nel diventare alterati cambiano in parte la radice.

Esempio: uomo = omone


cane = cagnone

3 Nella lingua moderna si possono fare gli alterati usando particolari suffissi come :super =
superstar; maxi = maxischermo; mini = minigonna

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