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Calibro

Si tratta di uno strumento realizzato in acciaio inossidabile, ben lavorato meccanicamente e


costituto essenzialmente di un regolo su cui può scorrere un cursore (v. Figura 1).

Figura 1

Con esso si possono misurare:

1) le dimensioni esterne, a, di un oggetto posto tra le ganasce A

2) le dimensioni interne, b, per mezzo delle ganasce B

3) la distanza, c, tra due livelli di un oggetto, individuata dalla parte estrema del regolo, C, e
dall'estremo di un'asticella solidale al cursore, D.

Le misure vengono lette su una scala millimetrata incisa sulla parte fissa del calibro in coincidenza
con una incisione sul cursore, cosicché l = 0.5 mm. Tuttavia, poiché la lavorazione meccanica è
cosi accurata da consentire una deviazione standard per lo strumento sensibilmente minore di
questo valore, si può ottenere un valore di l confrontabile con la deviazione standard dello
strumento mediante l'uso del nonio (v. Figura 2), Questo è costituito da una serie di n incisioni
equidistanti poste sul cursore la prima delle quali è quella di cui si è gia parlato. La distanza, d, tra
due suddivisioni del nonio è tale che, detta D la distanza tra due suddivisioni sulla scala fissa del
regolo, sia

perciò se la prima divisione di riferimento del nonio (zero del nonio) coincide con una divisione
della scala, la prima divisione del nonio si troverà arretrata di D/n rispetto alla successiva della
scala, la seconda di 2.D/n, la terza di 3.D/n, ecc. Se invece è per es. la terza divisione del nonio che
coincide con una della scala, la seconda divisione del nonio avrà sorpassato la precedente divisione
della scala di D/n, la prima di 2.D/n e lo zero del nonio di 3.D/n.

In generale, quindi, se effettuando una misura si ha che è la k-esima divisione del nonio che meglio
coincide con una qualsiasi della scala, il valore della misura è dato dalla divisione della scala che
precede immediatamente lo zero del nonio, più k.D/n. Si ha quindi l ' = l / n = (0.5 mm/ n). In
Figura 2 è rappresentato un nonio ventesimale (n=20) nella posizione in cui la misura è 0.000 cm e
nella posizione in cui la misura è 0.260 cm.

Nell'uso del calibro occorre fare attenzione a due possibili errori sistematici:

1) eventuale presenza tra l'oggetto in misura e le ganasce di piccoli corpi, come per es., frammenti
di vernice, polvere, limatura metallica, ecc., dà misure sistematicamente maggiori per dimensioni
esterne, minori per quelle interne.

2) esercitare una pressione eccessiva nel fare aderire le ganasce all'oggetto può comportare, a
seconda delle proprietà meccaniche di quest'ultimo, una sua deformazione che provoca errori
sistematici in senso opposto a quelli precedenti.

Figura 2

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