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POLITECNICO DI TORINO

FISICA 2 (Modulo Elettromagnetismo classico)


Fila A
Cognome:
Nome: 14 febbraio 2013

Matricola:
(Modulo Elettromagnetismo classico)
(tempo a disposizione 1 h e 15 min. Punti: 5 a domanda e 7.5 a esercizio)
1) Un solenoide caratterizzato da un numero N di spire distribuite su una lunghezza L è polarizzato da un
generatore di f.e.m. (costante nel tempo), supponendo di deformare il circuito raddoppiando N,
mantenendo costanti L, la resistenza elettrica del solenoide e la superficie racchiusa da ciascuna spira, e
trascurando il fenomeno di induzione elettromagnetica:
a) L’energia del campo magnetico generato all’interno del solenoide raddoppierà rispetto al valore assunto
precedentemente alla deformazione.
b) L’energia del campo magnetico generato all’interno del solenoide si dimezzerà rispetto al valore assunto
precedentemente alla deformazione.
c) L’energia del campo magnetico generato all’interno del solenoide risulterà inalterata rispetto al valore assunto
precedentemente alla deformazione.
d) La densità di energia per unità di volume associata al campo magnetico generato all’interno del solenoide
raddoppierà rispetto al valore assunto precedentemente alla deformazione.
e) La densità di energia per unità di volume associata al campo magnetico generato all’interno del solenoide
quadruplicherà rispetto al valore assunto precedentemente alla deformazione.
f) La densità di energia per unità di volume associata al campo magnetico generato all’interno del solenoide
dimezzerà rispetto al valore assunto precedentemente alla deformazione.

2) Una spira a geometria circolare (chiusa su se stessa ed indeformabile) ruota rispetto a uno dei suoi
assi di simmetria passanti per il suo centro ed è immersa in un campo magnetico stazionario distribuito
uniformemente nello spazio con direzione perpendicolare rispetto all’asse di rotazione:
a) Se la velocità angolare della spira è costante nel tempo, risulterà altrettanto costante la corrente secondaria
indotta
b) Se la velocità angolare della spira è costante nel tempo, risulterà altrettanto costante la forza elettromotrice
indotta
c) Se la velocità angolare della spira varia linearmente nel tempo ( = cost  t ) , la corrente secondaria indotta
risulterà costante nel tempo
d) Se la velocità angolare della spira è costante nel tempo, la corrente secondaria indotta risulterà oscillare con una
frequenza direttamente proporzionale alla suddetta velocità angolare.
e) Se la velocità angolare della spira varia linearmente nel tempo ( = cost  t ), la forza elettromotrice indotta
risulterà variabile nel tempo con la stessa costante di proporzionalità che correla la velocità angolare al tempo.
f) Se la velocità angolare della spira varia linearmente nel tempo( = cost  t ), la forza elettromotrice indotta
risulterà costante nel tempo.

3) Il fenomeno di diffrazione:
a) Nell’ambito dell’ottica ondulatoria, è spiegabile in termini di riflessione totale qualora un’onda elettromagnetica
interagisca con un ostacolo con dimensioni molto superiori rispetto alla lunghezza d’onda.
b) Nell’ambito dell’ottica geometrica, è spiegabile in termini di rifrazione qualora un raggio di luce che si propaghi
da un mezzo 1 a un mezzo 2 con diversi indici di rifrazione venga deviato a seconda delle condizioni
all’interfaccia tra i 2 mezzi.
c) Nell’ambito dell’ottica ondulatoria, è spiegabile in termini di interferenza qualora un’onda elettromagnetica
interagisca con un ostacolo; è particolarmente evidente quando l’ostacolo ha dimensioni molto superiori rispetto
alla lunghezza d’onda.
d) Nell’ambito dell’ottica ondulatoria, è spiegabile in termini di interferenza qualora un’onda elettromagnetica
interagisca con un ostacolo; è particolarmente evidente quando l’ostacolo ha dimensioni confrontabili con la
lunghezza d’onda.
e) Nell’ambito dell’ottica geometrica, è spiegabile in termini di riflessione interna totale, qualora un raggio di luce
si propaghi da un mezzo 1 a un mezzo 2 con indici di rifrazione n1 > n2.
f) Nell’ambito dell’ottica geometrica, è spiegabile in termini di riflessione interna totale, qualora un raggio di luce
si propaghi da un mezzo 1 a un mezzo 2 con indici di rifrazione n1 < n2.
1) Si consideri un condensatore a facce piane parallele distanti l =1 cm sulle quali vi è una densità
di carica superficiale s=10-12 C/m2. Una particella di carica q=-1.6 mC e massa m=100 g posta
all’interno del condensatore si muove verso la piastra carica positivamente.
Supponendo che nell’istante in cui la carica si trova esattamente alla stessa distanza tra le due
piastre venga scaricato il condensatore (si trascuri il transitorio di scarica e si consideri tale processo
istantaneo) e acceso un campo magnetico uniforme stazionario orientato perpendicolarmente alla
traiettoria iniziale rettilinea della carica; si calcoli il valore minimo del modulo del campo
magnetico affinchè la carica non impatti con la piastra positiva.
Calcolare la velocità con la quale la particella arriva in prossimità della piastra positiva
considerando l’influenza del campo magnetico.
Si suppongano trascurabili le forze di interazione gravitazionale.
C2/(m2N)]
- +
- +
- +
- q +
- +
- +
- +
- +
- +
- +
- +
- +
2) Una spira quadrata di lato l=2- cm è percorsa da una corrente
+ elettrica I=1 mA (si veda in figura il
- +
verso di percorrenza della corrente). All’istante t=0 viene acceso un campo magnetico stazionario
B0=2 T distribuito uniformemente con un’inclinazione di =/4 rad rispetto alla superficie della
spira. Si calcoli (all’istante t=0) la forze magnetica esercitata sul lato A della spira e il momento
meccanico inerente alla forza magnetica totale esercitata sulla spira. Si indichi infine la posizione
finale di equilibrio della spira.

B0
I A

N. B. I candidati sono pregati di scrivere per esteso le procedure adottate per ottenere i singoli
risultati in modo chiaro e leggibile.

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