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Ministero dell’istruzione, dell’ universita e della ricerca
UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE - UFFICIO CONTENZIOSO CIVILE
Via G. Ripamonti, 85 — 20141 Milano — Tel. 02 56666511- Fax 02 56666583
MIUR AQOUSPMI R.
Prot. 3238 Milano, +
i Dirigenti delle seuole
di ogni ordine e grado
di Milano e Provincia
Celebrazione atti di culto nella scuola: parere Avvoeatura Generale dello Stato.
Si trasmette, per opportuna conoscenza, la nota del Gabinetto del MIUR prot, AQOUFGAB
1, 900 del 29 gennaio 2009, unitamente al parere reso dall’Avvocatura Generale dello Stato in
merito alla questione sull’ammissibilita o meno delle benedizioni religiose e delle celebrazioni di
messe in orario scolastico e/o nella scuola.
IL DIR(GENTE
(Antonio f ipechino)
VLimpuxtone, del Université: e della Ricerca
Gabinello
Prot. AQOUFGAB n. Gas/s a Roma,
te . ALL'UFFICIO LEGISLATIVO
4 SEDE,
AL DIPARTIMENTO PER L’ISTRUZIONE,
SEDE -
AL DIPARTIMENTO PER LA PROGRAMMAZIONE
SEDE
AGLI UFFICI SCOLASTICI REGIONALI
LORO SEDI
eps. ALL’AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO,
SEZIONE SETTIMA
VIA DEI PORTOGHES! 12
00186 ROMA RM
(Rit letra Partenzan, 3868; C5 n, AL7TBN ~ Aww. Gitcome Aiello - del'81/2009)
OGGETTO: Celebrazione atti di culto nella scuola~ Parere Avvocatura Generale.
Si trasmette, per opportuna conoscenza, l’unito parere dell’ Avvocatura Generale dello Stato
in merito alla questione sull’ammissibilita o meno delle benedizioni religiose e delle celebrazioni di
masse in orario scolastico e/o nella scuola,
Con il predetto parere I'Avvocatura Generale, dopo aver preliminarmente affrontato Pintera
questione alla luce dei principi costituzionali, tenendo conto della specifica normativa e delle varie
pronunce giurisdizionali in materia, ritiene che non sussistand ostacoli alla configurabilita della
benedizione religiosa e della messa quali attivita extrascolastiche. -
Contestualmente al medesimo avviso, vengono fornite alcune indicazioni pratiche circa le
diverse modalit di svolgimento dei predetti atti di culto sia all’intemo che all’esterno delle
istituzioni scolastiche e sia in orario scolastico curriculare o al di fuori da tale oratio.
In ogni caso comungue, fermo restando il rispetto della normativa vigente, il comportamento
degli organi scolastici dovrebbe sempre ispirarsi — secondo I’Awvocatura Generale ~ al criterio di
opportunita, dando particolare rilicvo alla sensibiliti e al coinvolgimento delle componenti
seolastiche.
Per quanto riguarda, infine, le penalizzazioni in cui potrebbe incorrere il dirigente scolastico
quelora consentisse atti di culto disapplicando i limiti posti. dalle richiamate indicazioni, si
rammenta che lo stesso dirigente scolastico potrebbe esporsi a contestazione di addebiti de parte del
proprio Diretiore Generale Regionale ed i! suo comportamento essere oggetto di valutazione ex art.
20 del CCNL — Area V — sottoscritto in data 11/4/2006.
IL viphtaraiigesinerro
CCTibmp att cate nelle seuota /Dy CTPOSTA PRIORITARIA
a0 /208-88
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Avni Soreraladidectae” F6 seromraRTA
Via dei Portoghesi, 12
00186 Roma
AVVOCATURA DISTRETTUALE
Roma, DELLO STATO
VIA GUIDO RENIN.
te a
Partenza N____ 40125 BOLOGNA
Tipo Affare Cs. 4177808 Sez. VIE epe.
Av. Giacomo fliello MINISTERO DELL‘ISTRUZIONE,
fal S UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
“ UFFICIO DI GABINETTO
7
Si prega di indicare nella suecessivd
corrispondenza i dati sopra riportati VIALE TRASTEVERE 76
00153 ROMA
Risposta a nota del 6/11/08 n. 17565
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| OGGETTO: Benedizione religiosa di e ificio
In riscontro alla nota emarginata ed al fine di rendere il richiesto parere, si
tileva quanto segue.
La questione concerne |’ammissibilité delle benedizioni religiose ¢ delle
celebrazioni di messe in orario scolastico e/o nei Jocali scolastici. Al riguardo, una
premessa di ordine generale appare d’ obbligo.
La sfera religiosa permea non soltanto la vita privata, ma anche la vita publica
Gell’individuo, nel senso che questi crea all’intemo della vita civile e di relazione
lo spazio per rispettare i precetti della propria fede.
La nostra Costituzione riconosce, all’art. 19, “i diritto ai professare
liberamente la propria fede religiosa, in qualsiasi forma, individuale o associata,
di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto”. Nel nostro
sistema, dunque, lo Stato non resta indifferente verso il fenomeno religioso ma, al
contrario, ne proclama e salvaguarda il vaiore.