Sei sulla pagina 1di 2

INTRODUZIONE IL SIGNIFICATO GEOLOGICO DEI CALCARI DI PETRALIA SOTTANA

U n percorso semplice, affabulatore, den-


tro l’urbano e nelle immediate vicinan-
ze, alla ricerca di aspetti scientifici (geologici,
Il percorso è stato realizzato interagendo
con due strutture museali profondamente di-
verse ma entrambe legate alla pietra da specifi-
G li affioramenti calcarei su cui è edificato buona parte del centro storico di Petralia Sottana, pos-
siedono una particolarità; sono costituiti in prevalenza da piccole colonie di coralli costruttori
completamente fossilizzate, in cui si evidenziano i generi: Porites e Tarbestrallea, oltre che i Briozoi

PETRALIA
idrogeologici, paleontologici, geomorfologi- che prospettive di ricerca: il Museo Geologico (forme coralline incrostanti).
ci) e di aspetti etno-ambientali (cultura della pie- del Geopark e l’ Etno-Museo ’u Parmintieddu, L’età relativa di questi sedimenti si aggira nell’ordine di circa 8-10 milioni di anni fa.
tra, leggende, antichi attrezzi, sculture…). ottenendo così un’unione tra la scienza delle La geologia del substrato di Petralia, fu studiata nel dettaglio dal geologo Giuseppe Torre, che in

SOTTANA
Un viaggio alla scoperta di fossili ed eventi rocce e la cultura popolare della lavorazione una pubblicazione del 1971 afferma: L’abitato di Petralia Sottana sorge su un declivio che scende
geologici, nei basolati, nella pietra da costru- delle stesse. verso Ovest, ove affiorano calcari a coralli databili al Miocene superiore.
zione dei monumenti, nei decori, negli affiora- A scalpelli abituati a cercare venature e uoc- I calcari, si presentano spesso vacuolari, discontinui e cavernosi; ciò in relazione, sia
menti, nelle grotte dentro il centro storico. chi (la cultura popolare considera i cristalli co- all’energica e complessa tettonizzazione che hanno subito queste porzioni di territorio, che un ma-
Un modo diverso per avvicinarsi all’archi- me occhi di una materia viva e non inerte), non turo processo carsico il cui prodotto finale è ben visibile attraverso le numerose grotte riscontra-
tettura storica, alla lavorazione artistica delle
pietre, alla storia geologica di un territorio che
poteva sfuggire la presenza di forme fossili mi-
steriose: conchiglie, strani fiori, foglie e forme
bili all’interno dell’abitato di Petralia Sottana.
Episodicamente, in associazione agli affioramenti calcarei, è possibile scorgere lenti di con-
Sentiero Geologico
avvince geologi, naturalisti oltre che semplici
appassionati.
fantastiche. Tutte e sempre di pietra. I fossili ac-
cendono un senso di meraviglia sull’ignoto e si
glomerati poligenici in cui prevalgono ciottoli di quarzareniti del Flysch Numidico, oppure, lem-
bi di sabbia argillosa e/o arenaria quarzosa.
Urbano
Un sentiero originale, lontano dai soliti sche- elaborano in senso epico e narrativo, diventando Inoltre, stratigraficamente al di sotto delle porzioni calcaree, si rinvengono orizzonti calcare-
mi, di grande fascino, scaturito dal dialogo del- patrimonio di racconti orali, d’identità culturale, nitici in cui si possono osservare ricche faune marine dove emergono: molluschi, ostracodi, resti
l’associazione Haliotis e l’Etno-Museo ’u Par- di memoria collettiva. di echinidi e foraminiferi.
mintieddu, nell’ottica di valorizzare porzioni di È un ciclo: dai fossili di pietra si generano leg- La morfologia di Petralia, si presenta in stretta relazione con la natura dei terreni affioranti e, in
territorio interne o limitrofe ai centri abitati che gende, ma dalle leggende escono arcane figure e funzione del diverso comportamento mostrato all’azione erosiva degli agenti esogeni, emergono
riescano ad unire in maniera naturale oltre che l’immaginario collettivo torna a concretizzarsi gli affioramenti calcarei più compatti, delimitati da forti rotture di pendenza.
aspetti strettamente geologici, anche le testimo- nella pietra, nelle arte semplice e fascinosa di L’idrogeologia di Petralia Sottana, è di fatto legata alle litologie calcaree dove possono stabi-
nianze dell’attività dell’uomo ad esse legati. sculture popolari di grande forza narrativa. lirsi falde idriche a carattere prevalentemente sospeso per fessurazione o carsismo, che, quando
Con la volontà dall’Amministrazione Comu- Fra tutti, è curiosa la figura di un personag- in adiacenza a litologie argillose, notoriamente impermeabili, consentono la formazione di pun- ’A cruocchila di San Japicu
nale di Petralia Sottana e dell’Ente Parco delle gio con conchiglia di pietra sulla testa, a deco- tuali sorgenti di contatto.
Madonie, il sentiero contribuisce allo sviluppo ro di un anello per legare i cavalli: è ’a cruoc- Le Madonie chiamano affettuosamente Petralia Sottana Giglio di Roccia, e alle pietre e
del Geopark delle Madonie. chila di San Japicu. all’acqua è legata la sua storia, sin dalle origini. PREMESSA

L a geologia è quella scienza che ci aiuta a ri-


costruire la storia evolutiva del nostro pia-
neta attraverso osservazioni sulla morfologia e
percorso, nel centro abitato di Petralia, si in-
contrano alcune sorgenti opportunamente cap-
tate la natura delle cui acque (Bicarbonato alca-
composizione delle rocce e dei terreni di una da- lino-terrose calciche), è una chiara indicazione
ta area. L’idea di organizzare un percorso in un che le rocce serbatoio debbano necessariamen-
La ristampa di questo pieghevole e la rea- centro urbano con l’intento di scoprire peculia- te essere costituite da rocce carbonatiche che in
lizzazione del Sentiero Geologico Urbano, rità geologiche ed idrogeologiche del territorio alcuni punti del centro abitato sono bene evi-
danno l’occasione per ringraziare quanti han- su cui insiste il centro abitato è senza alcun dub- denti in affioramenti più o meno estesi.
no offerto il loro generoso contributo: bio originale e nel contempo ci suggerisce che Il riconoscimento delle caratteristiche di
Il Prof. Mariano Valenza, Università di Pa- anche posti visitati tantissime volte, possono evi- una pietra facente parte di un monumento o co-
lermo; Massimo Belli dell’Isca e Pasquale Li denziare, se guardati con la dovuta attenzione, munque di un manufatto, spesso consente di ri-
Puma, Ente Parco delle Madonie; Sergio particolari ricchi di informazioni di varia natura. salire alla formazione naturale da cui è stata
Mammina per il progetto grafico; Enzo, Mi- La ricostruzione della geologia di un area su estratta e quindi contribuisce ad una attendibi-
chele e Giuseppe Carapezza per i testi, Museo cui insiste un centro abitato è spesso difficolto- le ricostruzione storica delle abitudini delle ge-
‘U Parmintieddu; Alessandro e L. Fabio Tor- sa per l’impossibilità di accedere con semplici- nerazioni che ci hanno preceduto.
re per i testi di geologia e le foto, Associazio- tà alle formazioni che sono ben coperte dalle ca- È pertanto molto suggestivo immaginare che
Fossili, fauna e flora del Parco delle Mado- se e strade. Spesso ci vengono in aiuto osserva- un percorso urbano opportunamente tracciato
nie. Una medaglia dello scultore Vincen- ne Haliotis; Roberta Ferraro per la traduzio-
ne; il M° Vincenzo Gennaro per le sculture; zioni indirette di varia natura e non ultime le ca- possa consentire oltre alla fruizione di beni ar-
zo Gennaro ispirata all’eterno miracolo ratteristiche chimico-fisiche delle emergenze chitettonici di vario tipo al riconoscimento dei
Roberto Ardizzone, Giuseppe Castrianni e Le-
della natura per il sentiero geologico urba- onardo Neglia. idriche naturali presenti nell’area. Infatti, come materiali che lo compongono ed alla possibile
no di Petralia Sottana nell’ambito del Ge- già intuito dal padre dei naturalisti: Plinio il vec- origine di tali materiali.
opark delle Madonie a cura dell’Associa- Il Sindaco chio, le acque naturali hanno le stesse caratteri-
Santo Inguaggiato stiche dei terreni che attraversano ( Tales aquae
Fontana ’u canali Museo Geologico del Geopark zione Haliotis. Prof. Mariano Valenza, Ordinario di Geochimica
quam terrae in quas fluunt ). Nel caso di questo presso l’Università degli Studi di Palermo
IL CORSO PAOLO AGLIATA ETNO-MUSEO ’U PARMINTIEDDU L’ALBERO MONUMENTALE L’ANTICA NEVIERA
(punti 1-2-4-6-7) (punto 14) (punto 15) (punto 18)

Il corso Paolo Agliata venne creato, a partire dal Museo didattico, territoriale, con carattere storico a Dove oggi si trova la pittoresca fontana zampillante
Dalle sorgenti della Silva dei Reformati defluivano
1871, su progetto dell' Ing. Severino che riunì diversi seg- prevalenza etnografico-folklorico, attento alle temati- della Pineta comunale era una profonda fossa naturale,
copiose acque che creavano un habitat favorevole alla
menti viari preesistenti, che avevano nomi, livelli, e ca- che del sacro e della montagna, costruito all'interno di scoscesa che veniva riempita di neve. Il bosco e i nivalo-
crescita di pioppi neri rigogliosi e secolari.
ratteristiche diversi. Una geometria ideale, lunga 540 m, una suggestiva grotta. ra (chi preparava le niviere e trasportava poi la neve nel-
Ne sopravvive solo uno, censito tra gli alberi monu-
risultò così nel 1874, decisamente sovrapposta all'antica mentali del Parco delle Madonie. le città), provvedevano a coprirne la sommità con strati
struttura urbana. Percorrendo il corso, è possibile ri- Si trova nelle adiacenze del Museo ’u Parmintied- di foglie, paglia e terra. In tal modo si rallentava lo scio-
Corso Agliata, basola
scontrare nei basolati dei marciapiedi, l'utilizzo di litolo- du; di eccezionale dimensione: il tronco misura oltre 6 glimento della neve che durava fino all’estate quando si
gie calcaree biocostruite nelle quali si riconoscono fos- metri di circonferenza e 30 di altezza. tagliava a pezzi e si refrigerava un contenitore dove gli
sili del tipo: Rudiste, Nerinee oltre che Coralli e Spu- Dal Museo al Convento, si sale una scaletta che è abili gelatai e i monsù avevano segretamente dosato gli
gne; queste, hanno un significato geologicamente diver- un esempio della vecchia tipologia di acciottolato, rea- ingredienti per preparare i più squisiti gelati e granite che
so dai calcari a coralli di Petralia Sottana. Difatti i calcari lizzato con le diverse pietre di scarto delle costruzioni vantavano il primato in tutte le Madonie.
grigi fossiliferi del Mesozoico, provengono da un luogo e dallo spietramento dei giardini adiacenti; le scale so-
del paesaggio già sacralizzato prima del cristianesimo: no sistemate a gradoni e perimetrate da catene in calca-
Santo Otiero. La vistosa rocca di Santu Tieri ha la strana re bianco. L’area dell’Antica Neviera,
forma di un animale (di animale divino conferma l' eti- oggi occupata dalla fontana circolare
mologia greca), ed è stata utilizzata in passato come ca-
va di roccia pregiata. Le età di queste rocce Giurassico EX CONVENTO DEI REFORMATI
– Cretacee varia da circa 200 sino a circa 65 milioni di
anni fa. La cultura della pietra, ha dialogato con la cultu- (punto 16)
ra della ceramica, del legno e del ferro, resistendo agli at-
tacchi del tempo e della storia. Forte delle sue radici si è
tramandata fino ai nostri giorni. Per secoli ha cavato pie- Chiesa di S. Pietro, fossili nel portale
tre, trasformando frantumi di roccia in pietra da costru-
zione e ornamenti, tanto che, esisteva, fino a un secolo fa
la strata di marmurari pirriatura, un quartiere di arti-
giani della pietra; scolpire la pietra, vuol dire cercare la
forma dell'anima nella dura materia ancestrale, liberarla,
scrutare tra i segreti di una storia di milioni di anni.

CAVA DELLA GASENA


(punto 19)
L’ex Convento dei Reformati
LA CHIESA MADRE Nella cava “d’’a gasena, è stata estratta sabbia e
Fossili nelle basole Corallo Giurassico pietre per costruire i fabbricati rurali della Gasena,
(punti 8-9) quartiere di pastori.
Il Complesso architettonico fu edificato nell’ anno
1655 e successivamente allargato a sinistra, come si de-
LE SORGENTI DI CONTATTO È il principale tempio parrocchiale di Petralia Sot- sume da nicchie e avanzi di mura.
tana, dedicato a Maria Assunta. All’esterno della costruzione, risalta il dualismo tra
(punto 3) L’origine si perde nell’oblio dei secoli, essa però litologie calcaree biancastre e le calcareniti di colore
venne ricondotta alla magnifica forma che in atto si ve- giallo-verdastro da cui sono state ricavati gli elementi LE GROTTE DI PETRALIA
Nel lato destro del corso, direzione Chiesa Madre,
prendono forma una serie di sorgenti di contatto, delle
de nella prima metà del ‘600 divenendo larghezza quel- litoidi della struttura. (punto 20)
la che prima era lunghezza, e restando dell’antico edi- Era dedicato a Santa Maria degli Angeli. Al fabbri-
quali però soltanto una è visitabile introducendosi ficio l’ attuale porta secondaria. cato si accedeva a mezzo di due opposte rampe scali-
all’interno del cortile dell’Hotel Madonie; infatti, den- I calcari fossiliferi di Santo Otiero, qui si eviden- Nell’ultima parte del percorso s’individuano
Sorgenti di contatto La Badia
nate ma carraie, con draffino sacralizzato che occulta-
tro, si ha la possibilità di ammirare il riversarsi delle ac- ziano nella loro bellezza sia negli elementi litoidi co- numerose grotte carsiche tra le quali citiamo: Gruttidda
va una galleria.
que direttamente dalla roccia sovrastante. stituenti l’ingresso principale che nelle colonne inter- d’’u campu, le grotte Vadduni e della Cunzuria”, le grotte
Le altre sorgenti lungo il corso sono: una, derivante ne della Chiesa Madre. D’’a pinnina i crapara (fabbricati rurali con ovili e
dalla grutta ‘i tri funtani, grotta retrostante la chiesa di retrostanti grotte che ancora danno nome alla via), e la
Santa Maria della Fontana, che la tradizione vuole cu-
RUDERI DEL CASTELLO Altarino Grotta d’’a Vecchia (unica visitabile), grotta leggendaria
stode di un tesoro incantato (‘a travatura i Santa Ma- (punto 12) sotto la chiesetta della Spartenza che la tradizione vuole
ria), l’altra, incanalata mediante bottino di presa viene LA CHIESA DI SAN PIETRO sia stata abitata dalla Vecchia (simile alla Befana).
convogliata nella fontana ’u canali. Di origine ignota, forse normanno su impianto ro-
(punti 10-11) mano preesistente.
MUSEO GEOLOGICO DEL GEOPARK
LA BADIA - 1503 LA CROCE DELLA ROCCA
“COLLISANI” (punto 5) Della Chiesa di San Pietro Apostolo non sappiamo
l’epoca di edificazione, essa però esisteva già nel (punto 13) (punto 21)
Oltre a visionare la collezione geo-paleontologica 1591. Come pure esisteva il Quartiere delli Pitrazzi,
dello studioso G. TORRE,si può interagire con realiz- dove probabilmente affioravano calcari a coralli e Voluta da Maria Cardona Ventimiglia, reca la misu- Coralli Miocenici
miocenici
Il punto panoramico sulla rocca è sacralizzato da
zazioni in scala caratteristiche della geologia madonita calcareniti fossilifere del Miocene. ra dell’eccezionale nevicata del 1683. una croce in ferro battuto.

Potrebbero piacerti anche