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IL16 - I Pericoli di Suonare Lentamente - Le Trappole del Metodo Intuitivo Quando si inizia un pezzo nuovo, suonare lentamente in modo ripetuto pus essere dannoso. Abbiamo detto nella Sezione II.1 che suonare len- tamente ed aumentare gradualmente la velocita non é un modo effi- ciente di esercitarsi al pianoforte. Esaminiamo questa procedura per vedere il perché. Stiamo assumendo che lo studente inizi il pezzo e non sappia ancora come suonarlo. In questo caso suonarlo lentamente sara molto diverso da come dovrebbe essere suonato a velocita. Quando si inizia non c’é modo di sapere se i movimenti lenti che si stanno usando siano giusti o sbagliati; nella Sezione IV.3 dimostreremo che la proba- bilita di suonare scorrettamente é praticamente il 100%. Esercitarsi a suonare in questo modo sbagliato non aiuta lo studente a suonare cor- rettamente o pit velocemente: quando questi movimenti verranno ac- celerati incontrera un muro di velocita e il risultato sara lo stress. As- sumendo che questo studente sia riuscito a cambiare modo di suonare, in maniera tale da evitare il muro di velocita, e sia riuscito ad aumenta- re la velocita per gradi, avra bisogno di disimparare il vecchio modo, di re-imparare il nuovo e di continuare a ripetere questi cicli finché non raggiungera la velocita finale. Trovare tutti questi modi intermedi di suonare per prove ed errori pud richiedere parecchio tempo. Diamo un occhiata ad un esempio concreto di come diverse velocita tichiedano diversi movimenti. Consideriamo I’andatura di un cavallo. All’aumentare della velocita l’andatura passa attraverso la camminata, il trotto, il piccolo galoppo ed il galoppo. Ognuna di queste quattro andature ha di solito un modo lento ed uno veloce. Inoltre, una svolta a destra é diversa da una a sinistra (lo zoccolo guida é¢ diverso). Un minimo di sedici movimenti. Queste sono le cosiddette andature natu- —_——— ane 52 II - PROCEDURE ESSENZIALI PER STUDIARE PIANOFORTE rali, la maggioranza dei cavalli le ha automaticamente, ma i cavalli pos- sono imparare altre tre andature: il passo, il foxtrot ¢ l’arack, che allo stesso modo possono essere lenti, veloci, a sinistra ¢ a destra. Tutto questo con solo quattro zampe, una struttura relativamente semplice ¢ un cervello relativamente limitato. Noi abbiamo dieci dita molto com- plesse, spalle molto pitt versatili, braccia, mani ed un cervello infinita- mente pit capace! Le nostre mani sono quindi capaci di eseguire molte pit “andature” di un cavallo. Suonare lentamente ¢ cercare di aumen- tarne la velocitaé ¢ come far correre un cavallo alla stessa velocita di un galoppo aumentando semplicemente la velocita della camminata: chia- ramente non pud farlo. Se la musica quindi richiedesse un galoppo, lo studente finirebbe per dover imparare tutte le andature intermedie. Si pud facilmente capire perché indurre un cavallo a camminare alla velo- cita di un galoppo gli farebbe incontrare dei muri di velocita ¢ indur- rebbe uno stress tremendo. Questo perd é esattamente quello che molti studenti di pianoforte cercano di fare con i metodi intuitivi. Cid che accade nello studio é che lo studente finisce per non acquisire nessuna capacita di camminare alla velocita di un galoppo, ma, nell’accelerare la camminata, incappa accidentalmente in un trotto. Ora, un cavallo da equitazione non pensa “Ehil, per questa velocita devo andare al piccolo galoppo”, ma risponde automaticamente ai se- gnali del cavallerizzo. Si pud, per questo motivo, far eseguire ad un cavallo una svolta a sinistra usando i passi della curva a destra € procu- rargli un infortunio, Ci vuole, di conseguenza, l'intelligenza superiore del cervello umano per trovare la giusta andatura del cavallo sebbene sia quesultimo ad eseguirla. Nel pianoforte funziona allo stesso modo ¢ lo studente si pud procurare dei problemi da solo. Sebbene lo stu- dente umano sia pitt intelligente di un cavallo, il numero di possibilita che affronta é impressionante e ci vuole un cervello superiore per tro- ‘vimenti tra la varieta quasi infinita che la mano uma- La maggior parte degli studenti con un’intelligenza idea di quanti movimenti siano possibili finché un in- fa vedere. Due studenti lasciati a sé stessi, a cui si thieda di suonare lo stesso pezzo, & garantito finiranno per usare mo- Simenti diversi delle mani. Questa é un'altra ragione per cui ¢ impor tante andare a lezione da un buon insegnante quando si inizia pianofor- ter un tale insegnante pud eliminare rapidamente i movimens errad. 0 € & che nel metodo intuitivo lo studente pud aequisire un qual- PUNO de 5 di brutte abitudini prima di accelerare. L'intera procedu- oti studio finisce per essere un’esperienza disastrosa che di fatto lo o- vtacola dal fare progressi vare i migliori mo} na pud eseguire. normale non ha i segnante non glieli 1.17 - L TMPORTANZA DI SUONARE LENTAMENTE 53 E chiaro che una persona che aumenta la velocita sta avendo a che fa- Te con una sconcertante fila di “andature” intermedie (e movimenti dannosi) prima di arrivare all’unico movimento finale. Inoltre lo stu- dente pud aver bisogno di disimparare i lenti metodi precedenti per poter essere in grado di studiare quelli nuovi. Questo é specialmente vero se le due mani sono state bloccate insieme da un lungo studio a mani uni- te. Cercare di disimparare @ uno dei compiti pitt frustranti, stressanti e perditempo che ci siano nello studio del pianoforte. Un errore comune é l’abitudine a sostenere 0 alzare la mano. Suo- nando molto lentamente la mano potrebbe venire sollevata nell’inter- vallo di tempo tra le note quando il suo peso non € necessario. Au- mentando la velocita questo “sollevare” coincide con i] momento in cui si deve premere il tasto successivo: queste azioni si clidono risultando in una nota mancata. Un altro errore comune é agitare le dita libere: mentre suona con le dita 1 e 2, lo studente potrebbe agitare in aria di- verse volte le dita 4 ¢ 5. Questo non presenta alcuna difficolta finché il movimento non viene accelerato a tal punto da non esserci pit il tempo di farlo. In questa situazione, a velocita pit elevate, le dita libere non smettono automaticamente di agitarsi perché i movimenti sono stati ra- dicati da centinaia o anche migliaia di ripetizioni. Il problema é che molti studenti che usano lo studio lento in genere non si rendono conto di queste brutte abitudini. Sapendo come suonare velocemente non si corrono rischi a suonare lentamente, in caso contrario bisogna stare at- tenti a non imparare le brutte abitudini del suonare lentamente o si fi- nira per sprecare un enorme quantita di tempo. Questo spreco é dovu- to al fatto che per ogni passata ci vuole cosi tanto. I metodi di questo libro evitano tutti questi svantaggi. M117 - Eimportanza di Suonare Lentamente Avendo fatto notare i pericoli di suonare lentamente, analizzeremo ora il perché sia indispensabile farlo. Si concluda sempre una sessione di stu- dio suonando almeno una volta lentamente. Questa ¢ la regola pitt im- portante per un buon miglioramento post studio. Si dovrebbe anche coltivare l’abitudine di farlo anche quando si cambia mano durante lo studio a mani separate: prima di cambiare, si suoni lentamente almeno una volta. Questa potrebbe essere una delle regole pitt importanti di questo capitolo perché ha un effetto cosi straordinariamente enorme sul miglioramento della tecnica; il perché funcioni, perd, non 2 del tutto chiaro. E utile sia al miglioramento istantanco sia a quello post studio. Una ragione per cui funziona potrebbe essere che : 1 Si pud rilassare

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