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Matematica Numerica

Article · January 1998


Source: OAI

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3 authors, including:

Alfio Quarteroni Riccardo Sacco


Politecnico di Milano Politecnico di Milano
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Simulation and Parameter Estimation for Organic Semiconductor Devices View project

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Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09

Giovedı̀ 12 marzo 2009

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 1 / 27


Testi Consigliati
Testo adottato:
titolo: Matematica numerica
autori: Quarteroni, A. M., Sacco, R., Saleri, F.

Per approfondimenti si suggerisce la lettura di


titolo: Introduzione all’analisi numerica 1
autori: Stoer, J.

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 2 / 27


Algebra sul calcolatore

Il seguente teorema è ben noto.

Teorema (di rappresentazione)


Data una base β > 1 ed un qualsiasi numero reale x 6= 0, esiste p ∈ Z ed un’unica
successione di numeri naturali {αi } – la rappresentazione in base β–

X
x = sign(x)β p αi β −i
i=1

tale che
(i) 0 ≤ αi < β;
(ii) α1 6= 0;
(iii) non esiste nessun intero k per cui si abbia αj = β − 1, ∀j > k.

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 3 / 27


Osservazione
L’ipotesi [(ii)] serve a evitare la proliferazione di scritture del tipo

0, 1 = 1 · 10−1 = 0, 001 · 102 .

Quando si usa la base β = 2,

α1 6= 0 ⇐⇒ α1 = 1

e quindi si risparmia memoria.


L’ipotesi [(iii)] tiene conto del fatto che
9
0, 9 = 10
+ 1092 + . . . 109n + . . .
9 1
+ . . . + 101n + . . .
` ´
= 10
1 + 10
9 1
= 10 1− 1
=1
10

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 4 / 27


La numerazione binaria
Il sistema di numerazione interno al computer è quello binario, ovvero in base β = 2.

(Cambiamento di base)
Se vogliamo rappresentare in base 2 il numero 147, si procede come segue

147 : 2 = 73 con resto 1


73 : 2 = 36 con resto 1
36 : 2 = 18 con resto 0
18 : 2 = 9 con resto 0
9:2=4 con resto 1
4:2=2 con resto 0
2:2=1 con resto 0
1:2=0 con resto 1

e pertanto si trova
(147)10 = (10010011)2 .

Esempio
(2, 25)10 = (10, 01)2
(0, 625)10 = (0, 101)2
...

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 5 / 27


Domanda
Un numero reale ha uno sviluppo decimale
finito: (0, 25)10 , (0, 7564)10 etc.
illimitato periodico: (0, 3)10 = (1/3)10 , (0, 2)10 = (2/9)10 , etc

illimitato non periodico (numero irrazionale): 2 = 1, 414213..., π = 3, 141592...,
etc
Se un numero reale x ha sviluppo finito (infinito periodico) in base 10 (in base 2) allora
ha sviluppo binario finito (infinito periodico) in base 2 (in base 10)?

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 6 / 27


Risposta
Se un numero è irrazionale in base 10, allora resta irrazionale in base 2 e viceversa.
L’essere irrazionale è indipendente dalla base che si sceglie.
Se un numero ha sviluppo binario finito, allora ha sviluppo decimale finito. Infatti le
frazioni del tipo 21n hanno sviluppi decimali finiti, e la somma di un numero finito di
sviluppi decimali finiti è finito!
La periodicità non si conserva cambiando la base: infatti si ha, per esempio

(0, 001100)2 = (0, 1100 · 2−2 )2 = (0, 2)10 = (1/5)10

infatti
(0, 1100 · 2−2 )2 1
`1
+ 212 + 215 + 216 + . . .
´
= 4 2
1 1
1 + 21 + 215 1 + 12 + . . .
` ` ´ ` ´ ´
= 4 2
1 3 1
+ 215 + . . .
` ´
= 4 2 2
3 1
1 + 214 + 218 . . .
` ´
= 8 2
3 1
= 16 1− 1
24
1
= 5

Quindi, in generale, numeri che sono periodici in binario possono non esserlo più nel
sistema decimale. E il viceversa?

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 7 / 27


Esempio
Rappresentare in base 2 il numero la cui rappresentazione decimale è 0, 6.

0, 6 × 2 = 1, 2 = 0, 2 +1
0, 2 × 2 = 0, 4 = 0, 4 +0
0, 4 × 2 = 0, 8 = 0, 8 +0
0, 8 × 2 = 1, 6 = 0, 6 +1
...

e quindi
(0, 6)10 = (0, 1001)2 .

Osservazione
Il passaggio da base 2 a base 8 è assai semplice, basta raggruppare a 3 a 3 i termini dello
sviluppo binario
(0, 6)10 = (0, 1001)2
= (0, 100110011001...)2
= (0, 4631 . . .)8
= (0, 4631)8
...
e quindi
(0, 6)10 = (0, 4631)8 .
() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 8 / 27
Esempio
Rappresentare in base 8 il numero la cui rappresentazione decimale è 0, 6.

0, 6 × 8 = 4, 8 = 4, 8 +8 × 0
4, 8 × 8 = 38, 4 = 6, 4 +8 × 4
6, 4 × 8 = 51, 2 = 3, 2 +8 × 6
3, 2 × 8 = 25, 6 = 1, 6 +8 × 3
1, 6 × 8 = 12, 8 = 4, 8 +8 × 1
...

e quindi
(0, 6)10 = (0, 4631)8 .

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 9 / 27


Floating points

Il computer lavora con un insieme finito di numeri, detti numeri macchina.


Quindi non si lavora con numeri reali, ma neppure con i razionali (che sono entrambi
insiemi aventi cardinalità infinita).
Nei primi computer si utilizzavano i numeri in virgola fissa, ovvero i numeri su cui il
computer operava erano quelli aventi N = N1 + N2 cifre di cui
N1 che rappresentano la parte intera
N2 che rappresentano la mantissa, ovvero la parte che segue la virgola.
Questo tipo di rappresentazione è stato abbandonato a favore dei numeri con virgola
mobile, detti anche Floating Points

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 10 / 27


Definizione
L’insieme dei numeri macchina – Floating Points – con
base β > 1
t ∈ N \ {0} cifre significative
range [L, U], con L < 0 < U
è l’insieme F (β, t, L, U) dei numeri della forma
t
X
x = sign(x)β p di β −i
i=1

dove
d1 6= 0
0 ≤ di ≤ β − 1 i = 1, ..., t
L≤p≤U

Osservazione
In un moderno calcolatore, l’insieme dei Floating Points è F (2, 53, −1021, 1024), ovvero
un insieme di cardinalità 2 · 253−1 · (1024 − (−1021) + 1) + 1 = 253 · 2046 + 1, molto
grande ma finita!

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 11 / 27


Esempio
Andiamo a costruire F (2, 3, −1, 1). Questo insieme, per costruzione, è simmetrico
rispetto all’origine, dunque studieremo solo i numeri positivi. Si ha
1
4
= (0, 100) · 2−1 ; 5
16
= (0, 101) · 2−1 ; 3
8
= (0, 110) · 2−1 ; 7
16
= (0, 111) · 2−1
1
2
= (0, 100) · 20 ; 5
8
= (0, 101) · 20 ; 3
4
= (0, 110) · 20 ; 7
8
= (0, 111) · 20

1 = (0, 100) · 21 ; 5
4
= (0, 101) · 21 ; 3
2
= (0, 110) · 21 ; 7
4
= (0, 111) · 21

0 0,25 0,5 0,75 1 1,25 1,5 1,75 2 2,25

Non è difficile riconoscere che tali punti non sono uniformemente spaziati tra loro.
Preso un numero x ∈ [ 41 , 74 ] \ F (2, 3, −1, 1),
può accadere che x ∈ [ 14 , 7
16
] e in tal caso trovo q ∈ [ 14 , 47 ] tale che |x − q| ≤ 2−5
ma posso avere x = 98 (uno dei casi più sfortunati): in tal caso qualunque sia
q ∈ F(2, 3, −1, 1) si ha |x − q| ≥ 2−3

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 12 / 27


Consideriamo F (β, t, L, U), esaminando al solito solo i numeri positivi. Si prova che
xmin = β L−1 = min F (β, t, L, U) ∩ {x > 0}
xmax = β U (1 − β −t ) = max F (β, t, L, U) ∩ {x > 0}
Preso x > 0, può accadere che
x < xmin : in tal caso il numero è approssimato a 0 – UNDERFLOW;
x > xmax : in tal caso la macchiana segnala errore – OVERFLOW;
x ∈ [xmin , xmax ] \ F (β, t, L, U): in tal caso si presenta il problema di approssimare il
numero x.

Definizione (Arrotondamento)
Preso x ∈ [xmin , xmax ] \ F (β, t, L, U), diciamo arrotondamento di x, e lo indichiamo
con rd(x), un numero di F (β, t, L, U) tale che

|x − rd(x)| ≤ |x − g |, ∀g ∈ F(β, t, L, U).

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Esempio
Sia F (10, 4, −5, 5), allora

rd(0, 14285 · 100 ) = 0, 1429 · 100


rd(3, 14159 · 100 ) = 0, 3142 · 101
rd(0, 142842 · 102 ) = 0, 1428 · 102

(Come costruire rd(x))


Si consideri x 6∈ F(10, t, L, U) compreso tra il massimo ed il minimo,

x = 0, d1 d2 . . . dt · 10p = a · 10p

con p ∈ [L, U]. Si costruisce


(
0, d1 d2 . . . dt se 0 ≤ dt+1 ≤ 4
a=
0, d1 d2 . . . dt + 10−t se 5 ≤ dt+1

Si pone fl(x) = a · 10p , e si ha che fl(x) = rd(x), ovvero è l’arrotondamento introdotto in


precedenza

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 14 / 27


Osservazione
Per come abbiamo definito fl(x), si ha che
|x − fl(x)| ≤ 12 10−t+p ≤ 5 · 10−t−1+p Errore assoluto arrotondamento
|x − fl(x)| 1 1 5 · 10−t−1
≤ 10−t+p ≤ ≤ 5 · 10−t Errore relativo
|x| 2 |a| · 10p |a|
arrotondamento

Osservazione
Preso x ∈ [xmin , xmax ] \ F (10, t, L, U), dove xmin = 10L−1 e xmax = 10U (1 − 10−t ), in
luogo dell’arrotondamento si può operare, meno accuratamente, usando il cosidetto
troncamento alla t−esima cifra decimale, ovvero, se p ∈ [L, U],

X t
X
x = 10p di 10−i −→ tronc(x) = 10p di 10−i .
i=1 i=1

Risulta chiaro che l’errore commesso è maggiore (doppio!) rispetto all’arrotondamento,


infatti
|x − tronc(x)| ≤ 10−t+p Errore assoluto troncamento
|x − tronc(x)| 1 10−t
≤ 10−t+p ≤ ≤ 101−t Errore relativo troncamento
|x| |a| · 10p |a|

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Operazioni sui Floating Points

Definizione
Dato F (β, t, L, U), il numero
1 1−t
εM = β
2
viene detto precisione di macchina

Osservazione
La caratterizzazione di εM è la seguente:

εM = inf{z ∈ F(β, t, L, U) ∩ {x > 0} : fl(1 + z) > 1}

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 16 / 27


Osservazione
L’insieme F (β, t, L, U) non è chiuso rispetto alle operazioni di somma e prodotto.
Ad esempio se x = 0, 11 · 100 e y = 0, 11 · 10−2 , allora x + y = 0, 1111 · 100

x, y ∈ F(10, 2, L, U), mentre x + y 6∈ F(10, 2, L, U)

Definizione
Dati x, y ∈ R, possiamo definire le operazioni di macchina come segue

x ⊕y := fl(fl(x) + fl(y ))
x y := fl(fl(x) − fl(y ))
x y := fl(fl(x) · fl(y ))
x y := fl(fl(x)/fl(y ))

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 17 / 27


Ha senso andare a valutare come si opera in F , un sistema di cardinalità finita.

Esempio
In F , ⊕ non soddisfa la proprietà associativa Infatti, presi a, b, c ∈ F(10, 4, −10, 10) dati
da
a = 0, 19 · 107 , b = −0, 19 · 107 , c = 0, 9 · 101
si ha che
(a ⊕ b) ⊕ c = 0 ⊕ 0, 9 · 101 = 0, 9 · 101
mentre
a ⊕ (b ⊕ c) = 0, 19 · 107 ⊕ fl(−0, 19 · 107 + 0, 9 · 101 )
= 0, 19 · 107 ⊕ fl(−0, 19 · 107 + 0, 0000009 · 107 )
= 0, 19 · 107 ⊕ fl(−0, 1899991 · 107 )
= 0, 19 · 107 − 0, 19 · 107
= 0

Osservazione
Si può mostrare che in F non vale neppure la proprietà associativa del prodotto e la
propietà distributiva del prodotto sulla somma ⊕.

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 18 / 27


Problema
Andiamo a vedere la propagazione degli errori, ovvero un errore commesso sulle variabili
in ingresso x, y quale errore genera sulla somma, prodotto, quoziente, differenza?

Esempio (Propagazione errori nella somma)


Poniamo
|x − fl(x)|
εx = , al variare di x ∈ R;
|x|
|(x + y ) − fl(x + y )|
ε⊕
x,y = , al variare di x, y ∈ R.
|x + y |
Vogliamo provare che
„ «
|x| |y |
ε⊕
x,y ≤ ε M + (1 + ε M ) ε x + ε y
|x + y | |x + y |

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 19 / 27


Poniamo A = |(x + y ) − (fl(x) + fl(y ))|

|(x + y ) − (x ⊕ y )| ≤ A + |(fl(x) + fl(y )) − fl(fl(x) + fl(y ))|


≤ A + εM |fl(x) + fl(y )|
≤ A + εM |fl(x) + fl(y ) + (x + y ) − (x + y )|
≤ A + εM |x + y | + εM A

Ne segue che „ «
A A
ε⊕
x,y ≤ εM 1+ +
|x + y | |x + y |
Essendo
A |x − fl(x)| |y − fl(y )| |x| |y |
≤ + ≤ εx + εy
|x + y | |x + y | |x + y | |x + y | |x + y |
si ottiene
„ «
|x| |y | |x| |y |
ε⊕
x,y ≤ εM 1 + εx + εy + εx + εy
|x + y | |x + y | |x + y | |x + y |
cioè „ «
|x| |y |
ε⊕
x,y ≤ εM + (1 + εM ) εx + εy
|x + y | |x + y |

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Un risultato analogho vale per il prodotto (trascurando i termini di ordine superiore al
primo): posto
|(x · y ) − fl(x · y )|
ε x,y :=
|x · y |
si ha che
ε
x,y = εM + εx + εy , ∀x, y ∈ R.

Per quanto riguarda il quoziente (trascurando i termini di ordine superiore al primo):


posto
|(x/y ) − fl(x/y )|
ε
x,y :=
|x/y |
si ha che
ε
x,y = εM + εx − εy , ∀x, y ∈ R.

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Data una funzione x → f (x) = y , quando la si vuole implementare nel computer diventa

x̃ → f (x̃) = ỹ

Supponendo che la funzione f sia derivabile con continuità , lo sviluppo di Taylor ci dà

f (x̃) = f (x) + f 0 (x)(x̃ − x) + o(|x̃ − x|)

e trascurando i termini di ordine superiore al primo

|ỹ − y | ' |f 0 (x)||x̃ − x| (errore assoluto)

come pure
|f 0 (x)| |x̃ − x|
„ «
|ỹ − y |
' |x| (errore relativo)
|y | |f (x)| x
|f 0 (x)|
Il numero C (f , x) = |x| è detto indice di condizionamento.
|f (x)|

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|f 0 (x)|
L’indice di condizionamento C (f , x) = |x| prima introdotto misura la ”bontà ” di
|f (x)|
un algoritmo in quanto
se C (f , x) è grande, un piccolo errore relativo nei dati x in ingresso diventa un
grande errore relativo nel risultato y = f (x)
se C (f , x) è piccolo, un piccolo errore relativo nei dati x in ingresso porta ad un
piccolo errore relativo nel risultato y = f (x).

Definizione
I problemi per cui C (f , x) è piccolo vengono detti ben condizionati, mentre quelli per
cui C (f , x) è grande vengono detti mal condizionati.

Osservazione
Prendendo in esame le operazioni di somma e prodotto, si ha che
la somma (differenza) è mal condizionata: quando |x ± y | ' 0, piccoli errori nei dati
in ingresso danno luogo a grandi errori nel risultato.
il prodotto (quoziente) è ben condizionato: piccoli errori sui dati in ingresso dallo
luogo a piccoli errori nel risultato.

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Quanto visto in precedenza suggerisce che l’errore viene amplificato molto quando la
derivata della funzione risulta avere valore assoluto grande.

Esempio

Dato il polinomio x 2 − 4x + α = 0, vediamo come varia la radice xα = 2 + 4 − α al
variare di α ∈]4 − ε, 4 + ε[.
Intanto osserviamo che quando α = 4, si ha x4 = 2. Consideriamo α̃ = 4 − 10−6 : si ha
p
xα̃ = 2 + 4 − α + 10−6 = 2 + 10−3 .

Ne segue che
|α̃ − α| 10−6
εα = =
|α| 4
|xα̃ − xα | 10−3
εxα = =
|xα | 2
e quindi una pertubazione in ingresso dell’ordine di 10−6 è stata amplificata di un fattore
103 .

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 24 / 27


Osservazione

Il risultato dell’esempio precedente era prevedibile in quanto f (x) = 2 + 4 − x e si ha
che
|f 0 (x)|
˛ ˛˛ ˛
˛ 1 ˛˛ 1 ˛
C (f , x) = |x| = |x| ˛˛ √ ˛˛ √ ˛
|f (x)| 2 4 − x 2 + 4 − α˛
˛ ˛
e dunque ˛ ˛˛ ˛
1 1
C (f , 4 − 10−6 ) = |4 − 10−6 | ˛˛ ˛ ' 103
˛ ˛˛ ˛
˛˛
2 · 10−3 ˛ ˛ −3
2 + 10 ˛

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La cancellazione

Esempio
Consideriamo le radici del polinomio

x 2 − 2px + q = 0

con p 2 − q ≥ 0 (radici reali). Le radici sono date da


p p
x1 = p + p 2 − q, x2 = p − p 2 − q

Quando p 2 >> q, può intervenire il fenomeno della cancellazione, ovvero può accadere
che x2 si annulli a causa degli arrotondamenti.
Per ovviare a questo problema si osserva che q = x1 · x2 , e quindi
p
x1 = p + p 2 − q

mentre p q q
x2 = p − p2 − q = p =
p+ p −q
2 x1

ovvero p q
x1 = p + p 2 − q, x2 =
x1

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 26 / 27


Esempio
Quando si tratta di valutare la funzione
p
f (x) = x( 1 + x 2 − x)

quando x > 0, per evitare fenomeni di cancellazione può risultare opportuno esprimere la
funzione come
x
f (x) = √
1 + x2 + x
ovvero 8 p
<x( 1 + x − x) se x ≤ 0
> 2

f (x) = x
:√
> se x > 0
1 + x2 + x

() Calcolo Numerico A - a.a. 2008/09 Giovedı̀ 12 marzo 2009 27 / 27

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