Benvenuti nel decennio della responsabilità.
Cinque anni fa abbiamo dato vita ad una Scuola Calcio
allo scopo di creare una realtà in grado di incidere effetti-
vamente sulla crescita sportiva, sociale e culturale dei nostri
ragazzi.
A cinque anni di distanza questa realtà è solida e stabile.
Quotidianamente la Scuola Calcio lavora e gioca con deci-
ne di bambini e giovani atleti. Provenienti da tutti i comuni
del territorio circostante.
Le metodologie di lavoro, i valori fondanti dello spirito Ma-
jella Calcio vengono infusi ai piccoli e ai giovani che faranno
funzionare la nostra società tra pochi anni. Oggi la nostra
Scuola Calcio è presente non solo sui campi di gioco, ma
nelle scuole, nel tempo libero, sui media.
La capacità di relazionarsi, prendere decisioni, assumersi
responsabilità, creare interconnessioni sono le qualità che
contraddistinguono l’operare dell’uomo moderno nella so-
cietà odierna. Lo sport e il gioco sono le palestre priviligiate
per il loro sviluppo. In questo senso la collaborazione tra
istituti scolastici, famiglie, operatori e realtà che ci parlano di
altre parti del mondo è diventata una necessità per essere
in grado di formare giovani in grado di interagire ed essere
protagonisti nel mondo di oggi e di domani.
Nel mondo, sogniamo l’autodeterminazione economica e
politica perché sogniamo la libertà di esprimerci. Le nostre
forme di espressione – che si tratti di parole o fotografie,
arte o musica, sport fisico del calcio o sport intellettuale dei
numeri – contengono le nostre idee, i nostri sogni e l’immagi-
ne che abbiamo di noi stessi. Un bambino senza istruzione e
libertà di espressione non può svilupparsi.
La sfida è rendere i nostri ragazzi, e di conseguenza il nostro
territorio, competitivi nell’era della comunicazione e dei rap-
porti globali. Collaborando possiamo progettare questo nuovo
mondo. E prendere le misure necessarie. La scuola e i giova-
ni al centro dello sviluppo del territorio, famiglie consapevoli,
informate e in grado di contribuire, istituzioni capaci di colla-
borare e partecipi e aperte alle realtà attive, tessuto sociale ed
economico attento e preparato a queste nuove sfide.
Durante questi anni abbiamo appreso tanto su cosa ci vuole
per costruire una piccola comunità più responsabile. E abbia-
mo capito anche che farlo crea nuove priorità, come la difesa
e il rafforzamento degli spazi dedicati all’istruzione e all’educa-
zione o la creazione di percorsi di sviluppo virtuosi, per singoli,
associazioni, aziende, enti ed istituzioni.
Il fatto che molte tra pubbliche amministrazioni, istituzioni,
scuole, aziende abbiano compreso il senso di questa sfida è già
un’ottima notizia. Soprattutto perché hanno preso coscienza
che non possiamo lasciarci sfuggire questo momento. Dobbia-
mo farlo ora. E farlo tutti insieme. Il decennio della responsabi-
lità è già iniziato.
Costruiamo insieme un pianeta più responsabile.