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Allorché iniziai ad impiegare il ritrovato metodo della lettura dei segni, visti i soddisfacenti risultati
che ottenevo aprendo e leggendo testi di secondo livello dalle pagine della Torah, pervenni alla
ragionevole convinzione che molti enigmi delle profezie possono sciogliersi proprio con tale metodo.
"Poi, prese con sé i Dodici e disse loro: Ecco, noi andiamo a Gerusalemme, e tutto ciò che fu scritto dai
profeti riguardo al Figlio dell'Uomo si compirà. Sarà consegnato ai pagani, schernito, oltraggiato coperto di
sputi e dopo averlo flagellato lo uccideranno e il terzo giorno risusciterà." (Lc 18,31ss)
e di questi annunci ce ne sono molti in Luca (9,44; 12,50; 17,25; 24,7.25ss), invece non v’è traccia di tale
profezie da leggere in modo esplicito, che però ci sono in tutti i profeti nel testo sommerso.
Anche nel Vangelo di Matteo Gesù ricorda che su Lui:
"La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni." (Mt 11,13)
Altre testimonianza sulla solidità e sull'ampiezza delle profezie in tutti i profeti si trova nel kerigma di San
Paolo nella sinagoga ad Antiochia di Psidia ove dice:
"...condannandolo hanno adempiuto le parole dei profeti che si leggono ogni sabato." (At 13,27)
La valanga delle profezie, la loro ampiezza, la densità dei particolari, la fedele corrispondenza ai Vangeli mi
hanno trovato impreparato, in quanto credevo di trovarle, ma come messaggi sporadici, mentre si tratta d’un
fiume che scorre continuo.
San Paolo, che era un fariseo e conosceva bene i sacri testi
"...confutava vigorosamente i Giudei in pubblico, dimostrando attraverso le Scritture che Gesù era il
Cristo." (At 18,28)
"Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per vocazione, prescelto per annunciare il vangelo di Dio, che egli
aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture."
Nel corso delle traduzioni ho avuto anche il dubbio che la precisione tra i testi delle profezie che ho trovati ed
i Vangeli, fosse sospetta nel senso che questi riportassero semplicemente quello che leggevano dal testo
nascosto.
Mi sono però risposto che all’epoca dei Vangeli erano ancora vivi testimoni dei fatti di Gesù e che quei
testimoni le profezie le hanno viste compiute, altrimenti qualcuno le avrebbe confutate.
Questi dubbi sembrano previsti da Giovanni (20,30):
"Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. Questi
sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché credendo abbiate la vita nel suo
Nome."
Cioè, nel Vangelo di Giovanni (ma vale anche per i sinottici) sono scritti gli eventi profetizzati che si trovano
nelle Scritture di cui si dà riscontro testimoniale perché si creda che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio come
profetizzato.
E solo i fatti profetizzati con il testo esplicito e con il criptato sono quelli che si trovano nei Vangeli; perciò i
Vangeli sembrano copiare l'epopea antica nascosta, ma ciò è voluto dagli evangelisti per dimostrare la
divinità del Cristo che s’è piegato alle profezie, rispettandole con i fatti compiuti.
Inoltre, sono scritti soltanto eventi profetizzati, perciò la fedeltà dei Vangeli a quanto scritto nelle scritture
serve a dimostrare ai cultori della parola che Dio ha realizzato per il suo popolo quanto promesso.
E l'Evangelista incalza:
"Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti." (Gv 21,24a)
per poi concludere confermando che scopo del suo Vangelo non è di raccontare le avventure di Gesù, ma di
testimoniare che è Lui l'atteso, infatti:
"Vi sono ancora molte cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo
stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere." (Gv 21,25)
Le profezie che si leggono con la scrutatio del testo con i segni ebraici dell’A.T. riguardano anche gli Atti e
l'Apocalisse.
IL VANGELO DI ZACCARIA
Nelle Bibbie commentate si trovano citazioni e riferimenti che portano al profeta Zaccaria, precisamente
sull'acqua che esce dal tempio, relativa a Zc 14.
Scorrendo i Vangeli, pure vari sono i richiami e precisamente:
Queste citazioni sono tutte concentrate nella seconda parte di tale profeta che va dal Cap. 9 fino alla fine,
Cap. 14.
Ho proceduto perciò alla decriptazione completa, lettera per lettera del complesso di 90 versetti.
L’esposizione, capitolo per capitolo, è così organizzata:
- decriptazione tutta di seguito preceduta da un riassunto che, versetto per versetto, presenta il succo del
contenuto trovato cosicché si ha una rapida panoramica di quanto trattato;
- dopo ciascun capitolo disponibile (ma per brevità non l'ho inserita) la dimostrazione versetto per versetto
della decriptazione, ma con vicino alle parole decriptate i segni ebraici di riferimento solo, però, quando
relativi al parole chiave da trovare nel vocabolario ebraico e non alle lettere singole, i cui significati sono
standardizzati in altra parte della ricerca.
Zc 9,1 "Il Signore, in una perla d’uomo viene nel mondo per strappar via il serpente con il fuoco."
"E scorre nelle midolla d’un uomo a confinarsi per porre termine al serpente.
A casa entra del nemico per portarsi a cacciarlo.
Ed inviata in un vaso è la Sapienza che i viventi per l'Unico aiuterà."
Zc 9,3 "Scende il Figlio, si lega ai viventi; porta in un cuore il retto amore e tutti i precetti."
Zc 9,4 "Viene nel bisogno per spengere il male entrato all’origine col mangiare del frutto dell’albero."
"Ecco il Signore sarà a portarsi a stare nel bisogno per i lamenti che si portano dal mondo.
A spengere colla rettitudine sarà nei viventi del mondo l’esistenza del serpente con la perversità, che fu
all’origine dentro una donna a confinare col mangiare (del frutto dell’albero proibito)."
Zc 9,5 "L’annuncerà un profeta (Giovanni Battista) che nascerà da una sterile; sarà la voce."
"Indicarlo si vedrà all’inizio da parte d’un illuminato.
Una voce si porterà da un profeta per recarne indicazioni dell'esistenza.
Fu nel corpo l’Unico a portare in azione questi nel mondo, recando l’indicazione nel dolore della madre; il
primogenito aiutandola portò dalla sterile.
Ed un angelo così fu nel mondo, allo stupito fiducia portò di padre (Zaccaria).
Nel sangue la potenza anelata agì.
Questi (Giovanni Battista) che al mondo portò la donna la voce porterà energica; con potenza indicherà: La
Luce dentro…"
Zc 9,6 "Dirà che un fuoco vive che si pone mano al ventilabro per il malvagio; viene l’agnello scelto."
"...si porta, un forte fuoco dentro per i viventi, a sventolare (ventilabro) s’inizia il fuoco, il diletto si porta nel
mondo, l'agnello scelto è, che cammina per la malvagità col soffio potente a bruciarla finendola dagli esseri
viventi."
"Di portarsi s’apre in pienezza il segno che nel corpo è d’un simile il giorno che la Parola sia a portarsi.
E l’illuminazione versata giù fu.
A portarsi dalla Madre in casa fu un angelo luminoso che inviato era stato per portarsi.
E l’inviato l’illuminò che l’Unigenito nel corpo le scorrerà, in vita al mondo porterà Dio, della divinità ad
entrare sarà l’energia e lo porterà fuori a stare nel mondo; come Dio parlò, (a Natan che lo riferì a David)
così di Giuda porterà il discendente.
La parola che l’angelo alla retta fu a casa a portare: Piena tu sarai..."
"Giubila grandemente scenderà la colomba concepirai, sarai a sentirne la forza dentro, segni ci saranno del
corpo, porterai alla luce il Potente vivente.
Ecco è il re. Così sarà!
Dentro porterai l'Unigenito, camminerà da giusto inviato.
Gesù al mondo recherai, si porterà ai miseri ed ai deboli.
Nella casa si vedrà del pane portare il corpo (casa del pane = Betlemme) e in alto sulla città il Figlio l'Unico
indicherà; con gli angeli porterà l'indicazione."
Zc 9,10 "Al mondo porta il frutto. L’Eterno è in terra, vive da povero per aiutare i poveri viventi."
"Ai simili da casa si porta per recarsi di cuore nelle angustie e da inviato inizia a girare, a lanciare è nel
mondo la speranza.
Camminando alle acque si apre il giorno dell'annuncio ai viventi.
Illumina l’inviato (Battista) che al mondo dell’Unico la Luce è dentro in cammino…"
Zc 9,13 "È la via indicata, che nel corpo è il Figlio, Dio lo attesta, scende la colomba."
"…che così esiste la via che scelta è stata dal Potente, è uscito per portarsi in aiuto al mondo l’arcobaleno
(l’alleanza di Noè).
In pienezza ad indicarlo fu l'Unico, che parlò all’irrigazione nell’acqua e vibrò nelle menti il segno che era il
Figlio essendo cosi a scendere una colomba dall’alto.
Sul Figlio fu cosi la colomba portata dal Nome da segno che era retto.
Il vigore alle moltitudine dall’alto porta nel corpo."
Zc 9,14 "Si porterà ad indicare con segni che è vivo e sceglierà apostoli."
"In Gesù vive il Signore Dio che uscito al mondo è ai viventi; alla casa quel giorno entrato, egli ai vasi a far
scendere inizia energica azione sull'acqua portata nei vasi.
È dal Padre al figlio a pioverla, segnandoli d’energia porta la pienezza.
Pienamente si porta il segno che dall'alto l’Unico aiuto a quest’uomo reca."
"I vasi sono ai viventi aperti, la bontà recano dentro e la portano: Che bellezza!
Un mano dal giardino (dell’Eden) dentro l’ha pigiato portandolo dall'alto e (vino) di Tiro è il frutto dentro.
In una casa per la Vergine portò il segno."
Zc 10,1 "Nel tempo porta una parola di speranza, accende il rifiuto per il demonio."
Zc10,3 "È venuto per togliere il male dal mondo; è pane da mangiare."
"Per togliere dal mondo il male si è il Vivente racchiuso col corpo al mondo, dell'Unico il volto si è portato
dall'alto, in campo si vedono i segni portarsi dalla mano forte del Vivente; inizia il soffio a versare portando ai
fiacchi le forze.
A visitare è il mondo portatosi fuori da casa, inizia a portare segni, inizia completamente ad agire in giro
portandosi.
L'Unigenito indica che dal Tempio di Giuda si conduce il Nome, inizia il segno che il Vivente dal trono si reca
in giro fuori, per portare aiuto recandosi dentro da vivente da pane per il mondo."
Zc10,4 "Una colma misura di pane vivo esce per farli camminare."
Zc10,6 "Scelta è stata la casa di Giuseppe in Giuda per recare Gesù che schiaccerà la testa al serpente."
"E che cammina dentro al corpo il segno c'è stato, l'Unigenito l'ha indicato.
La casa è stata scelta di Giuda per portare l'Unigenito, scelta la casa è stata completamente di Giuseppe
che ha originato Gesù, ma al mondo a portarlo in esilio è stato il Vivente perché l'utero a segnare è stato il
Vivente.
Ed al mondo è stato portato dentro l'Unigenito Principe al serpente primo per scacciarlo. Indicato è ai viventi
completamente che il vaso è di 'io sono il Signore Dio' che uscito è al mondo ai viventi per portare ad iniziare
la grazia."
"Di beati un'assemblea esce di viventi che si porta all'Unigenito, convocata dal Vivente perché sono stati
riscattati dall'amarezza interna.
E dentro per la vita che si porta molti vi si portano."
Zc10,9 "Allontana i viventi dal male per riportarli a casa dal Padre."
Zc10,10 "Conversioni."
"Si portò ad attraversare dentro il mare, dalle strette (della folla) per uscire.
Lo portano fuori in un vaso (barca), escono del mare le onde, il mare si porta ad entrare dentro, è circondato
dalla potenza dell'acqua che si alza portandosi guizzante.
E l'indicazione è all'Unigenito recata che sazio si portava prostrato dal cammino.
L'Unigenito portano gli apostoli ad iniziare a stare attento e s’accende dentro il cuore per i viventi, l'angoscia
del mare è rimossa."
"Ha portato in cammino dentro alle menti il segno: il mare dentro è rientrato, anche la perversità che la
vergogna ai viventi reca, sarà a finire.
Ad uscire il serpente da casa porterà.
Oracolo del Signore!"
"Libera i cuori dall’energia che porta l’impurità che il serpente segnò, così porta a finire l’originaria prigione,
riaccende dentro la luce; in questi sta la rettitudine."
"Uscito che è il serpente dai cuori alle menti si riporta la luce, perché è inviato il soffio.
Il serpente dalla luce colpito dell’Unigenito brucia nel corpo ed inizia a girare; è stato (così) nei viventi al
demonio uno sbarramento portato.
Ad uscire è il serpente essendo stata la potenza recata.
Il primo serpente porta lamenti per la casa che gli brucia per l'energia retta che è scesa.
È il nemico ad uscire; nel fango reca il corpo."
(Si pensi ai demoni che escono ed entrano nei porci Mt 8,30, Mc5,12;Lc 8,32)
"E inizia amarezza dal serpente delle origini all'Unigenito; il cattivo esce.
L'Unigenito indica che dal vaso la vita uscirà.
Dai viventi completamente uscirà.
Finirà, morto.
Lo porterà ad uscire l'energico vigore per la legge.
Finirà il vaso alla tomba sbarrata, ma fuori si leverà, con il corpo si riporterà completamente.
Indica che l'Unico tutta l'energia gli riaprirà, l'Unigenito risorgerà al mondo.
L'Unigenito indica che dalla carne il male porterà completamente fuori."
Zc 11,10 "I potenti mandano una spia che s’associa agli 11 apostoli."
"…e che in croce il soffio dal corpo da dentro gli sarà un giorno ad uscire.
Egli lo porta è alla conoscenza ai retti apostoli che afflitti sono.
Ad aprisi iniziano le spine, esce l'osservatore, è il vivente Unigenito indicato.
È così. È il volere del Signore stesso!"
Zc 11,12 "L'Unigenito suda sangue; alla spia per tradirlo sono dati 30 sicli d'argento."
Zc 11,13 "Inizia la passione; il traditore oppresso dal misfatto butta le monete nel tempio e s’uccide."
"Ed è l'inizio!
Il ribelle uscito, si porta fuori all'Unigenito dai potenti.
È aperto il tradimento; facilmente fuori si portano.
Di maledizione è il portatore (del tradimento) oppresso, inizia in giro ad uscire.
Il prezzo dell’Unigenito gli brucia nella mente.
Il prezzo gli indica che è un misfatto.
E presi i trenta sicli d'argento dal primo all'ultimo li porta al Tempio.
È uscito, si porta in un campo per la maledizione, si è ad un ramo sollevato il corpo."
Zc 11,14 "Il ramo si spezza e muore. Escono per legare l'Unigenito. Giuda è l'apostolo che l'ha tradito."
"Il ramo s’iniziò a spezzare, venne la vita rovesciata del traditore dall’esistenza.
Uscì per illuminare quell’apostolo; fu l'Unigenito ad indicare in campo aperto onde a legarlo fossero da vivo i
potenti.
Uscito in faccia l’avrebbero visto; l’indicherà apertamente.
Con l'Unigenito usciti, portatisi fuori di casa, furono gli apostoli.
Giuda, portatosi da casa, fu l'apostolo che fu ad illuminare la vista ai potenti."
Zc 11,16 "Vengono rovesciati dall'energia che gli esce dal corpo; segno che se vorrà vincerà il serpente."
Zc 11,17 "Un apostolo acceca con una spada uno dei potenti; nei vangeli Pietro taglia un orecchio."
"Fuori si portò.
Afflitto fu ad uscire l'Unigenito di notte per l'abbandono che ci sarà del mondo.
Sollevò il primo apostolo una spada in alto.
Per colpire gridando la portò e nell'agire un potente il vedere oppresse a destra ed il colpo male arrecò; fu
dentro portata la luce a finire, completamente a seccare portò l'occhio destro e restò accecato."
Zc 12,1 "L'Unigenito gli riporta la vista e rimprovera il primo apostolo. Si lascia circondare."
"Al vivente la luce per l'Unigenito, che aiutò, dentro la testa fu a rientrare, riportasi a riaprire la vista con la
potenza dell'Essere.
Sciolto il potente, all'apostolo primo (disse): Chi esce col bastone ecco qua (cosa accade)!
La carità uscita dal cielo ha recato.
È circondato, (ed ora) la protezione di luce a scendere porta.
Con forza si portano al corpo, il corpo con bastoni stringono, all'Uomo da presso si accostano con bastoni."
Zc12,2 "Quelli venuti con bastoni e torce lo prendono. Era in alto sopra Gerusalemme."
"Ecco, all'Unigenito gli inviati, il vaso è alla luce; del Vivente Unigenito indicato sono al corpo con bastoni di
fuoco (torce), perché accerchiare si lascia dai potenti serpenti tutti usciti.
Al popolo era stato il Vivente vicino, ma neanche in azione i potenti s’erano apertamente portati per la
protezione che gli usciva; se l'erano fuori fatto consegnare. Il vivente su aveva portato il corpo in alto/sopra a
Gerusalemme. (Evidentemente l’orto degli olivi)."
Zc12,3 "Di fatto volontariamente s’è consegnato. Considerazioni sul disegno di Dio."
Zc 12,4 "Gli apostoli impauriti si riportano a casa. L'Unigenito portano dentro in una casa."
"Da casa s’era recato il Vivente fuori, Lui con gli apostoli.
Iniziato il vivente ad essere fuori si portarono in campo per l'Unigenito, così uscirono, così i serpenti a
circondarlo si portarono.
Circondatolo, dentro impauriti si portarono gli apostoli.
E per l'oppressione alle case si riportarono, dentro da impazziti si condussero gli apostoli.
Si portarono in azione i potenti (in quanto) dalla casa c'è stata l'indicazione di Giuda, iniziarono la Parola a
rovesciare, strinsero l'Unigenito completamente.
L'azione è da inviati con forza e così i potenti l'hanno accerchiato, portatisi attorno in campo aperto hanno
agito i viventi.
Sono al Vivente Unigenito con facilità usciti; in una casa si vede portare da vinto."
Zc12,5 "Qui lo prendono a pugni ed a schiaffi al volto, gli portano via l'energia dal corpo."
Zc 12,6 "All'alba lo recano fuori col volto sfigurato. Sobillano la folla. Condannato, della croce lo gli caricano."
"Dalla casa di giorno fuori in campo aperto portano l'Unigenito, iniziata l'alba, è il vivente Unigenito indicato
al primo potente.
Dal volto è il forte splendore uscito per le mani a coppa (schiaffi) con pugni portati al corpo.
Iniziano a giurare che un sollevatore è il vivente, portatore di tutte le sciagure.
Iniziata la luce dalla casa al popolo è il corpo portato.
E il primo vaso potente si porta in alto (in posto elevato il gabbatà dei Vangeli), sono i viventi in forte
agitazione, da potenti accesi (onde) alla vita dell'Unigenito portino il no.
Con la croce si completi; (questo) del popolo è il contributo.
Dentro è in casa riportato.
È dalla Luce splendente portata pacifica testimonianza.
Sotto il carico è il corpo dell’asse portato in pace."
Zc 12,7 "Gesù porta la croce, si porta ad essere glorificato, viene inchiodato. Diventa buio a Gerusalemme."
"Gesù è in campo aperto portato; ad uscire inizia con la croce, con l'Unigenito escono i potenti, in forza sono
usciti, lo portano sbarrato.
Il mondo a creare ricomincia, perché ai viventi l'energia emette il potente Unigenito con la croce gloriosa; e
per glorificare l’indica.
Dentro è in croce, addolorato, le mani porta segnate.
La Parola dell'Unico con il corpo la croce abita.
A Gerusalemme in alto è lo splendore uscito. (Diventa buio a Gerusalemme)"
"E dal mondo Colui che è (l'Essere) esce in quel giorno, Egli al Padre riversa la luce potente, esce del Nome
il forte aiuto, inizia in croce a venir meno, a scorrere portata è la vita. Rientra a casa l'Unigenito; è il tramonto
a Gerusalemme."
Zc 12,10 "Il cuore per la croce è in languore, emette lo spirito. Gli trafiggono il cuore."
Zc 12,11 "La parte interna del tempio si piaga; la madre è in cordoglio. Viene rovesciato dalla croce."
"A casa s’è riportato il Vivente, fuori dal mondo si portò l'Unigenito; fu la gloria ad uscire con la vita che
riempiva la Parola.
La parte più interna del Tempio (il Santo dei Santi) per il delitto si piagò.
Dalla madre il cordoglio uscì dal seno.
Il corpo del Vivente recato vuoto, rovesciare si vide dalla croce.
Ai viventi correrà il giudizio."
Zc 12,12 "Il corpo deposto in un lino in una grotta; donati da potente illuminati."
"E in pienezza, per liberare il mondo, l'Unigenito col corpo scese tra i viventi, illuminò la trappola (del
demonio); l'ha portata ad indicare ai viventi, sul (monte) calvo ha portato dalla croce dal cuore il sangue.
La luce alla Parola (però) hanno chiuso completamente, dentro fu crocefisso, l'amato da solo portarono
all'oblio i viventi.
Un potente solo, dalla vita illuminata, una grotta che da presso era alla croce donò per un solo (posto); portò
un inviato illuminato, che è in campo, alla Madre, d’un potente un lino (la sindone)."
Zc 12,13 "Dal colle lo portano alla grotta col lenzuolo. Gli è uscita acqua dal cuore."
Zc12,14 "Alla grotta lo fasciano con lini, illuminati dalle fiaccole, e lo chiudono dentro."
Zc 13,1 "A casa s’è riportato il Vivente, ha portato dal corpo miele e latte."
"A casa (in cielo) s’è riportato il Vivente, dal mondo Egli è uscito.
È uscita la vita, l'ha rovesciata, ha portato dal corpo miele e latte; è stato in croce l'amato e dei potenti è
stato in prigionia, è stato povero il Potente.
Al Vivente dei potenti i peccati l'hanno crocefisso, ha portato del serpente l'impurità."
Zc 13,2 "Considerazioni sul crocefisso. Hanno portato in croce il Signore degli eserciti."
"E dal mondo fu ad uscire com’è stato profetato, agli uomini la testimonianza ha recato.
L'Unigenito a vivere in un corpo si recò. Dio s’è portato, dal Padre è stato recato e dall'Unico alla madre
portato fu partorito.
È stato portato dai potenti a finire la vita; così è stato, con frode.
La Parola in croce, da dentro la luce del Vivente è uscita, recata fuori; da un'asta trafitto.
Egli dentro fu nel mondo a riportarsi.
E l'Unico in vita lo riportò, lo rigenerò, fu riportato dentro al mondo.
Dagli apostoli a casa l'Unigenito si riportò."
Zc13,4 "È risorto, vivo dalla tomba. A casa agli apostoli fa vedere le mani."
"E in campo è riuscito, da dentro si è riportato il Vivente, al mondo si riapre, lo ha riportato l'Unico, l'esistenza
della luce si riporta fuori. Degli apostoli alla casa è, l'Unigenito è vivo, dall'Unico è stato risorto vivo dalla
tomba; questo è il frutto del mondo.
Agli apostoli, a casa l'Unigenito indicazione porta.
E con potenza dall'Unico è stato il cuore riacceso, inizia con le mani il corpo ad indicare risorto. Il nemico
serpente i viventi vedranno che emette calunnie (cioè la morte non esiste)."
"E riinizia a vivere, al corpo il potente Unigenito l'energia dentro è riiniziata, dall'Unico inviata al vaso
dell'Unigenito,
Gesù dal lino rosso esce (il nuovo Adamo, riesce tutto rosso nel sangue).
Così sarà per gli uomini = Così fu per Adamo.
Rientrò nel rovesciato l’energia che rinviò la forza della vita; per l’energia a risvegliarsi fu."
(Così fu per Adamo, Dio l’addormentò per regalargli Eva; così Gesù si risvegliò per ricevere in dono dal
Padre la Chiesa.)
Zc 13,6 "Dapprima si porta dalla Madre in vista. Risurrezione, segno l’amore non muore."
"Ed uscito dal peso della distruzione, in terra con energia riinizia a vivere di Iahwèh il volto.
È la luce riinviata forte ai viventi, dentro riuscito è l'agnello segnato si reca a chi è in cammino, si porta alla
vista.
E si porta fuori il terzo (giorno) che è stato crocefisso, fu a riportarsi in giro, a casa rientrò."
(Per volte, ai versetti 13,1.2 e 4 Zaccaria nel testo ebraico esterno ha ripetuto 'In quel giorno' per preparare
l'evento del terzo giorno nel criptato.)
Zc 13,9 "Dopo varie considerazioni parla agli apostoli della loro missione."
"Si apre agli apostoli, entra un giorno in casa, la divinità (lo Spirito) il Signore la reca ai nascosti; potenti
rovescia di fuoco lingue; guizza così dentro le viscere la rettitudine."
Zc 14,11 "I risorti portando con una veste di lino bianco; il Cristo testimonia per loro."
"E saranno i risorti a casa portati, dentro usciranno recando (una veste) di lino bianco.
Con il Potente Unigenito saranno ad entrare, che sarà apertamente a testimoniare che portatori sono di luce
dentro, che è stata ai corpi portata la risurrezione perché un cuore caritatevole racchiudono."
Zc 14,14 "Il serpente antico è gettato in un pozzo infuocato e viene chiuso dentro."
"Ed camminerà vivo, sarà fuori recato dalla porta, uscirà completamente consunto al pozzo portato al fuoco,
perché all'origine riempì col soffio i viventi.
I serpenti tutti usciranno.
Scorre il giorno della pienezza, dentro è la preda racchiusa.
Dentro si porterà in trono la Parola, ma per la perfidia che fu nei viventi, dei serpente le moltitudini delle
centinaia alla porta."
"E l'Unigenito dalla vita dei viventi ha bruciato in trappola completamente chi oppressore era della vita, il
serpente che l’Unigenito in croce innalzò.
Riportò la potenza il Padre all'Unigenito al mondo, per recare il 'no' dell’Altissimo riuscì dai morti
nell’esistenza con le aperte piaghe.
D’una donna la Chiesa fu a in cammino col soffio dal Signore che l'Unico ha indicato, aprendo ai gentili la
beatitudine.
on potenza dall'Unigenito sarà in alto recata a festeggiare la festa delle capanne."
(Secondo i rabbini Sukkot, una delle tre feste di pellegrinaggio o festa del raccolto, è una festa che si rivolge
anche ai gentili. Infatti, all'epoca dl Tempio, venivano pure offerti settanta tori per le settanta nazioni del
mondo, per incoraggiare gli angeli guardiani delle nazioni ad amare anche Israele. Il Dizionario di usi e
leggende ebraiche di Alan Untermann dice - Nell'era messianica tutte le nazioni saliranno a Gerusalemme
per celebrare Sukkot. - Queste nazioni saranno il vero raccolto di quella festa delle capanne.)
"Per questa (Donna=Chiesa), che l'Unigenito in croce indicò al mondo che fu ad uscirgli dal chiuso del cuore,
iniziò la purezza, giù i corpi fu alle acque a recare, il peccato tutto uscì, in cammino li portò, furono a vivere
da beati che il rifiuto furono agendo al serpente a recare.
Il vigore a scorrere venne, ai paurosi il cammino aprì, pienamente retti li recherà alla fine."
Zc 14,20 "Conferma tutte le precedenti profezie; il Signore verrà nella storia, sarà crocifisso."
"E fuori sarà ad uscire la sposa che a riempirgli il corpo era dentro.
A Gerusalemme la porterà, dentro sarà lo splendore ad uscire del Santo.
Il Potente risarà nel mondo, si riporterà in campo su a casa dall’Unico, nel tornare l'Unigenito riporterà la
sposa.
In sacrificio sarà al Vivente portato il serpente che abbattuto alle strette porterà dalla vita ad uscire.
I viventi porterà a casa al sicuro, la casa aprirà ai viventi.
E il Potente dove sarà che uscirà?
A Cana agirà con energia, sarà la testimonianza in una casa!
Dentro ci sarà il segno del Signore.
Scenderà in una casa l'Unigenito porterà indicazione dentro un giorno, al mondo s’aprirà si porterà a
cominciare."
(In quest’ultimo versetto c'è la sposa ed il banchetto messianico, manca solo il vino; la profezia si concreta a
Cana e l'evangelista Giovanni ne dà precisa testimonianza.)
Conclusioni:
Per quanto mi riguarda sono certamente entusiasmanti, ma le lascio al lettore che può verificare la costante
rigida applicazione di tutte "le lettere" che il lettore può verificare.
Sono ovviamente a disposizione per fornire la dimostrazione del testo ottenuto.