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Interpolazione: definizione

 Secondo gli ingegneri…e secondo i matematici…

Dato un set di N punti (𝒙𝒙, 𝒚𝒚), si


definisce interpolazione di tali punti la
determinazione di una funzione 𝑓𝑓(𝑥𝑥)
tale che:
∀ 𝑥𝑥𝑖𝑖 , 𝑦𝑦𝑖𝑖
𝑓𝑓 𝑥𝑥𝑖𝑖 = 𝑦𝑦𝑖𝑖 �
𝑖𝑖 = 1 … 𝑁𝑁

INGEGNERI MATEMATICI

 L’interpolazione di un dato set di punti può essere eseguita con infinte funzioni
𝑓𝑓(𝑥𝑥) differenti, con risultati ovviamente differenti.
 L’interpolazione qui definita è monodimensionale, tuttavia anche interpolazioni
multidimensionali sono possibili. In questo corso saranno però descritti solo
metodi per l’interpolazione monodimensionale.
Interpolazione: a cosa serve?
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 Convertire un insieme discreto di punti, non soggetti ad incertezza, in una


funzione continua.
 Approssimare, in molti metodi numerici, una funzione con una più semplice:
 Ottimizzazione monodimensionale numerica (ricerca dei minimi e massimi di
una funzione di una sola variabile);
 Ottimizzazione multidimensionale numerica (ricerca dei minimi e massimi di
una funzione di diverse variabili);
 Integrazione numerica (calcolo approssimato degli integrali di funzioni la cui
primitiva non può essere calcolata o è difficile da calcolare analiticamente);
 …
 Molto altro nel campo dei programmi di disegno e rendering, come AutoCAD,
3ds Max, ...

A NOI INGEGNERI CHIMICI, L’INTERPOLAZIONE SERVE QUASI


SOLO COME MEZZO PER SVILUPPARE ALGORITMI NUMERICI
PIÙ COMPLESSI
Interpolazione: come si fa?
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I I
𝑝𝑝1
Dato un set di N punti (𝒙𝒙, 𝒚𝒚), si sceglie una …
funzione contenente al suo interno un 𝑓𝑓 𝑥𝑥; 𝒑𝒑 𝒑𝒑 = 𝑝𝑝𝑘𝑘
numero di parametri incogniti pari a N …
𝑝𝑝𝑁𝑁

II II
𝑓𝑓 𝑥𝑥1 ; 𝒑𝒑 = 𝑦𝑦1
Imponendo alla funzione 𝑓𝑓 𝑥𝑥; 𝒑𝒑 il passaggio ………………
per i punti da interpolare, si ricava un sistema 𝑓𝑓 𝑥𝑥𝑖𝑖 ; 𝒑𝒑 = 𝑦𝑦𝑖𝑖
di equazioni che viene risolto rispetto a 𝒑𝒑 ………………
𝑓𝑓 𝑥𝑥𝑁𝑁 ; 𝒑𝒑 = 𝑦𝑦𝑁𝑁

 La soluzione del sistema riportato in (II) può essere molto complessa con alcune
𝑓𝑓 𝑥𝑥; 𝒑𝒑 …la scelta della funzione interpolante non è banale.
Scelta della miglior formulazione della
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funzione interpolante
 Molti matematici del passato si sono posti il problema della scelta ottimale della
funzione 𝑓𝑓 𝑥𝑥; 𝒑𝒑 al fine di:
 Massimizzare la smoothness;
 Migliorare la qualità di approssimazione di generiche funzioni;
 Semplificare il calcolo di 𝒑𝒑.
 Ognuno ha trovato una sua soluzione…che spesso impone a 𝑓𝑓 𝑥𝑥; 𝒑𝒑 di assumere la
forma di un opportuno polinomio…
Interpolazione polinomiale di Vandermonde
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 La funzione 𝑓𝑓 𝑥𝑥; 𝒑𝒑 viene scelta come un polinomio di grado N – 1 con i


parametri 𝑝𝑝𝑘𝑘 che rappresentano i suoi coefficienti:
𝑁𝑁

𝑓𝑓 𝑥𝑥; 𝒑𝒑 = � 𝑝𝑝𝑘𝑘 𝑥𝑥 𝑘𝑘−1


𝑘𝑘=1

 Imponendo a 𝑓𝑓 𝑥𝑥; 𝒑𝒑 il passaggio per i punti da interpolare, si ottiene il seguente


sistema lineare da risolvere in 𝒑𝒑:

1 … 𝑥𝑥1𝑘𝑘−1 … 𝑥𝑥1𝑁𝑁−1 𝑝𝑝1 𝑦𝑦1


… … … … … … …
1 … 𝑥𝑥𝑖𝑖𝑘𝑘−1 … 𝑥𝑥𝑖𝑖𝑁𝑁−1 𝑝𝑝𝑘𝑘 = 𝑦𝑦𝑖𝑖
… … … … … … …
1 … 𝑥𝑥𝑁𝑁𝑘𝑘−1 … 𝑥𝑥𝑁𝑁𝑁𝑁−1 𝑝𝑝𝑁𝑁 𝑦𝑦𝑁𝑁
 L’interpolazione di Vandermonde, che sembrerebbe molto semplice ed efficiente,
viene raramente usata…il sistema lineare da risolvere per il calcolo di 𝒑𝒑 è spesso
mal condizionato.
Interpolazione polinomiale di Newton
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 La funzione 𝑓𝑓 𝑥𝑥; 𝒑𝒑 viene ancora scelta come un polinomio di grado N – 1 con i


parametri 𝑝𝑝𝑘𝑘 che rappresentano i suoi coefficienti:
𝑁𝑁 𝑘𝑘−1

𝑓𝑓 𝑥𝑥; 𝒑𝒑 = � 𝑝𝑝𝑘𝑘 � 𝑥𝑥 − 𝑥𝑥𝑗𝑗


𝑘𝑘=1 𝑗𝑗=1

 Imponendo a 𝑓𝑓 𝑥𝑥; 𝒑𝒑 il passaggio per i punti da interpolare, si ottiene di nuovo un


sistema lineare da risolvere in 𝒑𝒑, ma stavolta triangolare basso:

1 … 0 … 0 𝑝𝑝1 𝑦𝑦1
… … … … … … …
1 … ∏𝑘𝑘−1 𝑥𝑥𝑖𝑖 − 𝑥𝑥𝑗𝑗 … 0 𝑝𝑝𝑘𝑘 = 𝑦𝑦𝑖𝑖
𝑗𝑗=1
… … … … … … …
1 𝑘𝑘−1
… ∏𝑗𝑗=1 𝑥𝑥𝑁𝑁 − 𝑥𝑥𝑗𝑗 … ∏𝑁𝑁−1 𝑥𝑥𝑁𝑁 − 𝑥𝑥𝑗𝑗 𝑝𝑝𝑁𝑁 𝑦𝑦𝑁𝑁
𝑗𝑗=1

 L’interpolazione di Newton risolve il problema di malcondizionamento del


metodo di Vandermonde e consente anche di eseguire un’interpolazione di tipo
modulare...per questo viene a volte utilizzato.
Interpolazione polinomiale di Lagrange
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 La funzione 𝑓𝑓 𝑥𝑥; 𝒑𝒑 è scelta come combinazione lineare di polinomi di grado N –


1 con i parametri 𝑝𝑝𝑘𝑘 che fungono da coefficienti moltiplicativi di tali polinomi:
𝑁𝑁 𝑁𝑁
𝑥𝑥 − 𝑥𝑥𝑗𝑗
𝑓𝑓 𝑥𝑥; 𝒑𝒑 = � 𝑝𝑝𝑘𝑘 �
𝑗𝑗=1
𝑥𝑥𝑘𝑘 − 𝑥𝑥𝑗𝑗
𝑘𝑘=1
𝑗𝑗≠𝑘𝑘

 Imponendo a 𝑓𝑓 𝑥𝑥; 𝒑𝒑 il passaggio per i punti da interpolare, si ottiene di nuovo un


sistema lineare da risolvere in 𝒑𝒑, ma stavolta la sua matrice dei coefficienti è la
matrice identità. Di conseguenza si può immediatamente affermare che:
𝒑𝒑 = 𝒚𝒚
 L’interpolazione di Lagrange permette di eliminare il calcolo di 𝒑𝒑, essendo 𝒑𝒑 = 𝒚𝒚 e
consente di risolvere il problema di malcondizionamento del metodo di
Vandermonde.
 Il metodo di Lagrange consente di generare una funzione interpolante meno
sensibile al problema della precisione di calcolo finita dei computer.
Interpolazione razionale fratta (I)
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 La funzione 𝑓𝑓 𝑥𝑥; 𝒑𝒑 è scelta come rapporto fra due polinomi, uno di grado P e
uno di grado Q, tali che N = P + Q + 1:
∑𝑃𝑃+1
𝑘𝑘=1 𝑝𝑝𝑘𝑘 𝑥𝑥
𝑘𝑘−1
𝑓𝑓 𝑥𝑥; 𝒑𝒑 = 𝑃𝑃+𝑄𝑄+1
1 + ∑𝑗𝑗=𝑃𝑃+2 𝑝𝑝𝑗𝑗 𝑥𝑥 𝑗𝑗 −𝑃𝑃−1

 Imponendo a 𝑓𝑓 𝑥𝑥; 𝒑𝒑 il passaggio per i punti da interpolare, si ottiene questa volta


un sistema non lineare da risolvere in 𝒑𝒑:
∑𝑃𝑃+1 𝑘𝑘−1
𝑘𝑘=1 𝑝𝑝𝑘𝑘 𝑥𝑥𝑖𝑖
𝑃𝑃+𝑄𝑄+1 𝑗𝑗 −𝑃𝑃−1
− 𝑦𝑦𝑖𝑖 = 0 ∀𝑖𝑖 = 1 … 𝑁𝑁
1+ ∑𝑗𝑗=𝑃𝑃+2 𝑝𝑝𝑗𝑗 𝑥𝑥𝑖𝑖

 Il sistema non lineare può essere, in questo caso, ricondotto a un sistema lineare
razionalizzando ogni equazione perché il denominatore di 𝑓𝑓 𝑥𝑥; 𝒑𝒑 è sicuramente
diverso da zero in corrispondenza di ogni 𝑥𝑥𝑖𝑖 . Si ottiene:
𝑃𝑃+1 𝑃𝑃+𝑄𝑄+1
𝑗𝑗 −𝑃𝑃−1
� 𝑝𝑝𝑘𝑘 𝑥𝑥𝑖𝑖𝑘𝑘−1 − 𝑦𝑦𝑖𝑖 1 + � 𝑝𝑝𝑗𝑗 𝑥𝑥𝑖𝑖 =0 ∀𝑖𝑖 = 1 … 𝑁𝑁
𝑘𝑘=1 𝑗𝑗=𝑃𝑃+2
Interpolazione razionale fratta (II)
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 Ora il sistema trasformato può essere risolto come un qualunque sistema lineare
per calcolare 𝒑𝒑. La forma matriciale di questo sistema non viene qui ripotata perché
è complessa da scrivere (dipende da quanto valgono Q e P e non lo si può sapere a
priori) e non aggiunge niente alla spiegazione.
 La forma di interpolazione razionale fratta qui descritta non è l’unica possibile…si
potrebbe pensare di usare un polinomio scritto in forma di Newton o di
Lagrange come numeratore e/o denominatore della funzione reazionale fratta.
 Il metodo di interpolazione basato su funzioni razionali fratte è molto adatto
all’approssimazione di funzioni o serie di dati che presentano andamenti
asintotici…in questo specifico caso l’interpolazione polinomiale non funziona
bene.
 L’interpolazione razionale fratta trova parecchie applicazioni in algoritmi di
azzeramento avanzati, perché una razionale fratta, rispetto ad un polinomio,
permette di solito di approssimare meglio una funzione generica, a parità di
numero di punti di supporto utilizzati.
Interpolazione a tratti: concetti base
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 I metodi di interpolazione di Newton e Lagrange garantiscono una certa semplicità


nel calcolo dei parametri di interpolazione 𝒑𝒑 ma non sempre garantiscono
smoothness e buona qualità di rappresentazione di una generica funzione.
 Più il numero di punti da interpolare (N) cresce, più la smoothenss e qualità di
rappresentazione di una generica funzione, garantite dall’interpolante, peggiorano.
 Quando i punti da interpolare sono più di 5, 6 si preferisce dividere il set di punti
inziale in tanti sub-set più piccoli ed eseguire interpolazioni diverse in ogni sub-set,
cioè eseguire una interpolazione a tratti.

 Potenzialmente ognuno dei metodi di


interpolazione già discussi potrebbe
essere applicato nei sub-set.
 Di solito però si cerca di imporre, in
più, la continuità delle derivate
(prime e/o seconde) delle interpolanti
appartenenti a sub-set, cioè intervalli,
adiacenti.
Interpolazione a tratti: come si fa?
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𝑝𝑝1𝑚𝑚
Dato un set di N punti (𝒙𝒙, 𝒚𝒚) lo si divide in M

sub-set, ognuno di Nm punti, non sovrapposti
𝑓𝑓𝑚𝑚 𝑥𝑥; 𝒑𝒑𝑚𝑚 𝒑𝒑𝑚𝑚 = 𝑝𝑝𝑘𝑘𝑘𝑘
a meno degli estremi; si sceglie inoltre una …
funzione 𝑓𝑓𝑚𝑚 𝑥𝑥; 𝒑𝒑𝑚𝑚 per ogni sotto-intervallo 𝑝𝑝𝑁𝑁𝑚𝑚 𝑚𝑚
I I

II II
𝑓𝑓𝑚𝑚 𝑥𝑥1𝑚𝑚 ; 𝒑𝒑𝑚𝑚 = 𝑦𝑦1𝑚𝑚
Imponendo a tutte le funzioni 𝑓𝑓𝑚𝑚 𝑥𝑥; 𝒑𝒑𝑚𝑚 il
………………………
passaggio per i corrispondenti Nm punti da 𝑓𝑓𝑚𝑚 𝑥𝑥𝑖𝑖𝑖𝑖 ; 𝒑𝒑𝑚𝑚 = 𝑦𝑦𝑖𝑖𝑖𝑖
interpolare, si ricavano M sistemi di equazioni ………………………
indipendenti che sono risolti rispetto ai 𝒑𝒑𝑚𝑚 𝑓𝑓𝑚𝑚 𝑥𝑥𝑁𝑁𝑚𝑚 𝑚𝑚 ; 𝒑𝒑𝑚𝑚 = 𝑦𝑦𝑁𝑁𝑚𝑚 𝑚𝑚

 Se si vuole imporre la continuità delle derivate nei punti estremi degli intervalli,
bisogna aggiungere opportune equazioni e parametri…
Interpolazione con le spline di cubiche
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 La funzioni 𝑓𝑓𝑚𝑚 𝑥𝑥; 𝒑𝒑𝑚𝑚 vengono scelte come polinomi di grado 3 con i parametri
𝑝𝑝𝑘𝑘𝑘𝑘 che rappresentano i loro coefficienti:
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𝑘𝑘−1
𝑓𝑓𝑚𝑚 𝑥𝑥; 𝒑𝒑𝑚𝑚 = � 𝑝𝑝𝑘𝑘𝑘𝑘 𝑥𝑥 − 𝑥𝑥1𝑚𝑚
𝑘𝑘=1

 Ogni sotto-intervallo contiene soltanto 2 punti (𝑥𝑥1𝑚𝑚 , 𝑥𝑥2𝑚𝑚 ), cioè Nm = 2.


 Imponendo:
 a ciascuna 𝑓𝑓𝑚𝑚 𝑥𝑥; 𝒑𝒑𝑚𝑚 il passaggio per i due punti da interpolare 𝑥𝑥1𝑚𝑚 , 𝑥𝑥2𝑚𝑚
 a ciascuna coppia 𝑓𝑓𝑚𝑚 𝑥𝑥; 𝒑𝒑𝑚𝑚 , 𝑓𝑓𝑚𝑚+1 𝑥𝑥; 𝒑𝒑𝑚𝑚+1 la continuità delle derivate
prime e seconde in 𝑥𝑥2𝑚𝑚
si ottiene un sistema lineare da risolvere nei 𝒑𝒑𝑚𝑚 (non riportato).
 L’interpolazione con spline di cubiche è molto efficace e viene utilizzata in molti
campi…per esempio per disegnare linee curve in molti programmi di disegno
tecnico (AutoCAD, etc.).
 La spline di cubiche interpolano male funzioni contenenti uno o più plateau.
Altri tipi di interpolazione
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 Esistono molti altri tipi di interpolazioni diversi da quelli descritti:


 Interpolazione polinomiale di Hermite (si impone che il polinomio
interpolante passi per il set di punti da interpolare e che le sue derivate siano
assegnate in tali punti);
 …
 Solo per l’approssimazione di funzioni generiche, esistono anche interpolazioni
di tipo differente in cui i punti di supporto (set di punti da interpolare) sono
ottimizzati per migliorare la qualità di approssimazione.
 Metodi appartenenti a questa classe sono per esempio:
 Metodo di Čebyšëv;
 …
 Alcuni problemi di interpolazione particolari, utilizzano metodi ad-hoc, cioè
ottimizzati per quella specifica applicazione.

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