Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
E CONSOLIDAMENTO
DEL COSTRUITO STORICO E MONUMENTALE
Parte seconda
Antonio Borri
Ordinario di Scienza delle Costruzioni nell’Università degli Studi di Perugia
Presidente Centro Studi Mastrodicasa
Coordinatore del Master in Restauro e consolidamento del costruito storico e monumentale
Email: antonio.borri@me.com
LINEE GUIDA
PER LA VALUTAZIONE E RIDUZIONE DEL
RISCHIO SISMICO DEL PATRIMONIO
CULTURALE. ALLINEAMENTO ALLE
NUOVE NORME TECNICHE PER LE
COSTRUZIONI
VALUTAZIONE RIDUZIONE
DEL RISCHIO SISMICO
1
SICUREZZA
Vs
CONSERVAZIONE
Sicurezza:
- Valutazione numerica di sicurezza
- Progetto (e quindi firma del progettista) in caso di interventi
2
1 OGGETTO DELLA DIRETTIVA
2 REQUISITI DI SICUREZZA E CONSERVAZIONE
3 AZIONE SISMICA
4 CONOSCENZA DEL MANUFATTO
5 MODELLI PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA
6 CRITERI PER IL MIGLIORAMENTO SISMICO E TECNICHE DI
INTERVENTO
7 QUADRO RIASSUNTIVO DEL PERCORSO DI VALUTAZIONE DELLA
SICUREZZA SISMICA E PROGETTO DEGLI INTERVENTI DI
MIGLIORAMENTO SISMICO
Allegato A. Programma per il monitoraggio dello stato di conservazione dei beni
architettonici tutelati
Allegato B. L’analisi strutturale delle costruzioni storiche in muratura
Allegato C. Modello per la valutazione della vulnerabilità sismica delle chiese
5
Riferimenti normativi
Articolo 29, comma 4 per i beni immobili situati nelle zone dichiarate
soggette a rischio sismico il restauro comprende l’intervento di miglioramento
strutturale
3
Riferimenti normativi
D.M. 14 gennaio 2008 e relativa Circolare contenente Istruzioni
per l’applicazione
Cap. 8.4
Cap. 12
Finalità e criteri
4
1 OGGETTO DELLA DIRETTIVA
2 REQUISITI DI SICUREZZA E CONSERVAZIONE
3 AZIONE SISMICA
4 CONOSCENZA DEL MANUFATTO
5 MODELLI PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA
6 CRITERI PER IL MIGLIORAMENTO SISMICO E TECNICHE DI
INTERVENTO
7 QUADRO RIASSUNTIVO DEL PERCORSO DI VALUTAZIONE DELLA
SICUREZZA SISMICA E PROGETTO DEGLI INTERVENTI DI
MIGLIORAMENTO SISMICO
Allegato A. Programma per il monitoraggio dello stato di conservazione dei beni
architettonici tutelati
Allegato B. L’analisi strutturale delle costruzioni storiche in muratura
Allegato C. Modello per la valutazione della vulnerabilità sismica delle chiese
9
10
5
Quando fare LV1 LV2 o LV3
Il livello LV1 consente la valutazione dell’azione sismica allo SLV
attraverso metodi semplificati, basati su un numero limitato di
parametri geometrici e meccanici o che utilizzano dati qualitativi
(interrogazione visiva, lettura dei caratteri costruttivi, rilievo critico
e stratigrafico).
11
Caratteristiche LV2
12
6
Caratteristiche LV2
Caratteristiche LV3
14
7
Caratteristiche LV3
Analisi globali
Meccanismi locali
15
16
8
Prima:
Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali - Circolare del 18 Luglio 1986 n.1032.
Interventi sul patrimonio monumentale a tipologia specialistica in zone sismiche:
raccomandazioni.
“ … si può concludere che gli interventi sul patrimonio monumentale devono essere
caratterizzati da un aumento di sicurezza nei confronti delle azioni sismiche senza però
che si ponga in modo rigido il problema del rispetto delle verifiche formali nei
confronti delle azioni sismiche di progetto previste per le nuove costruzioni”.
Oggi:
D.M. 14.01.2008 Norme Tecniche per le Costruzioni
Cap. 8 Edifici esistenti
“ … Per i beni di interesse culturale in zone dichiarate a rischio sismico, ai sensi del
comma 4 dell’art. 29 del D. lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del
paesaggio”, è in ogni caso possibile limitarsi ad interventi di miglioramento effettuando
la relativa valutazione della sicurezza”.
18
9
Procedura di analisi e progettazione intervento per i BB.CC.
19
… continuiamo a leggere …
20
10
L’obiettivo è evitare opere superflue, favorendo quindi il criterio del
minimo intervento, ma anche evidenziare i casi in cui sia
opportuno agire in modo più incisivo.
«conservazione» «sicurezza»
21
22
11
La vita nominale è il periodo nel quale la struttura può essere
considerata sicura, nel senso che è in grado di sopportare l’azione
sismica che ha una fissata probabilità di occorrenza nel periodo di
riferimento ad essa collegato (tenendo conto, attraverso il
coefficiente d’uso, della funzione svolta dal manufatto).
23
Riducendo la vita nominale, fermo restando lo SLV (cioè la PVr di 0,10), si riduce l’azione sismica.
Si potrebbe affermare che i livelli di sicurezza richiesti dalle NTC sono raggiunti per una vita
nominale inferiore a quella richiesta per le costruzioni nuove
12
Edifici ospitanti funzioni rilevanti o strategiche
Esistono manufatti d’interesse storico-artistico nei quali vengono
svolte funzioni strategiche o rilevanti (ospedali, scuole, caserme,
ecc). L’adozione del miglioramento, in deroga all’adeguamento, in
linea di principio consiste semplicemente nell’accettare per
l’edificio una vita nominale più breve, ma è evidente che se
questa scende al di sotto di certi limiti la probabilità annuale di
occorrenza del terremoto che porta allo SLV potrebbe risultare
troppo elevata, oltre al problema di dover procedere in tempi
ravvicinati ad una nuova verifica; considerate le conseguenze di
un eventuale collasso, si ritiene pertanto che, al di sopra di un
certo livello di rischio (vita nominale troppo breve), debba essere
presa seriamente in considerazione la possibilità di delocalizzare
le funzioni rilevanti e/o strategiche.
25
VR
TR
ln 1 PVr
CASO A sisma che ha probabilità di essere superato pari al 10% nei prossimi 50 anni
PVr = 0.10 ; Vr = 50 anni
Tr = 475 anni es. a L’Aquila : ag = 0.261g
CASO B sisma che ha probabilità di essere superato pari al 10% nei prossimi 5 anni
PVr = 0.10 ; Vr = 5 anni
Tr = 47,6 anni es. a L’Aquila : ag = 0.102g
13
«debba essere presa seriamente in considerazione la possibilità
di delocalizzare le funzioni rilevanti e/o strategiche»
28
14
“Questa vita nominale ridotta (anche inferiore a 50 anni)
consentirà comunque di certificare la sicurezza di un
intervento meno invasivo, in quanto questo tutelerà la
costruzione in termini probabilistici per un numero minore
di anni”.
30
31
15
“Ulteriori e più pesanti interventi potranno in tal modo essere
posticipati nel tempo; al termine della vita nominale una nuova
verifica dovrà essere eseguita, e conseguentemente nuovi
interventi potranno risultare necessari, ma sarà a quel punto
possibile avvalersi dei progressi conoscitivi e tecnologici, in
termini di conoscenza della pericolosità sismica, capacità di
valutare la vulnerabilità della costruzione e disponibilità di
tecniche di intervento meno invasive”.
32
33
16
Riassumendo….
34
Con una verifica nei confronti dello SLV si garantisce non solo
l’incolumità delle persone ma la stessa conservazione del
manufatto, che potrà essere restaurato a seguito dell’evento.
35
17
Stato Limite di danno ai beni Artistici, SLA
36
37
18
Stato Limite di danno ai beni Artistici, SLA
38
39
19
Stato Limite di danno ai beni Artistici, SLA
40
41
20
Stato Limite di danno ai beni Artistici, SLA
Analisi del rischio sismico per alcune statue della Galleria Nazionale
dell’Umbria (gruppo Prof. A. Borri)
21
44
22
Conoscenza del manufatto
46
Caratterizzazione funzionale
Rilievo geometrico
Aspetti geotecnici
Monitoraggio
47
23
Identificazione della costruzione
48
49
24
Rilievo geometrico
50
51
25
Evoluzione della fabbrica e analisi eventi storici Studio Ing.
Vetturini
52
53
26
Evoluzione della fabbrica e analisi eventi storici Studio Ing.
Vetturini
54
55
27
Individuazione dell’organismo resistente
Valutazione della qualità muraria:
56
57
28
Identificazione dei materiali e caratterizzazione meccanica
58
59
29
Identificazione dei materiali e caratterizzazione meccanica
60
Es. Rocca
Albornoziana a
Spoleto. Spessore di
questo muro > 2 m (e
non è il muro più
grosso)
61
30
Identificazione dei materiali e caratterizzazione meccanica
62
63
31
Identificazione dei materiali e caratterizzazione meccanica
Se non si possono fare VALUTAZIONE DELLA QUALITA' MURARIA
Pannello n. 1 Rispettata
prove distruttive e non Parz. Rispett.
Non Rispett.
si vuole ricorrere alle Azioni Azioni
Azioni
tabelle delle NTC che si Parametri regola arte
verticali
ortogona complanar
li i
è: S.G. 3 0
0
0
0
0
0
D.EL. 3
Termografia + MA. 3 0 0 0
Georadar + RE.EL. 1 1 1 1
Aspetti geotecnici
L’accertamento del tipo e della consistenza del sistema di
fondazione, unitamente alla caratterizzazione geotecnica del
terreno compreso nel volume significativo di sottosuolo,
costituiscono elementi necessari alla valutazione dell’azione
sismica e dei suoi effetti sulla costruzione
65
32
Aspetti geotecnici
66
67
33
Livelli di conoscenza e fattori di confidenza
fattore di confidenza
69
34
Modelli meccanici in LV2 ed LV3
Tale tema sarà ampiamente trattato in un successivo intervento. Ora ci si limita ad alcuni
cenni.
35
LV1: analisi qualitativa e valutazione con modelli meccanici semplificati
Metodi semplificati che siano tuttavia in grado di stimare l’indice di sicurezza sismica,
definito al § 2.4
36
Valutazione semplificata LV 1. Palazzi e ville
Riassumendo ….
Accelerazione aSLU
L’accelerazione di collasso globale aSLU dell’edificio corrisponde al
minimo tra i valori corrispondenti al collasso per i diversi piani e per le
due direzioni principali.
75
76
37
Modello semplificato LV1 per le chiese
28 meccanismi di danno (allegato C).
Per ciascun meccanismo si riportano:
- presìdi antisismici
- indicatori di vulnerabilità
Esempio:
Presidi antisismici
• Presenza di catene longitudinali
• Presenza di efficaci elementi di contrasto
(contrafforti, corpi addossati, altri edifici)
• Ammorsamento di buona qualità tra la facciata
ed i muri della navata
Indicatori di vulnerabilità
• Presenza di elementi spingenti (puntoni di
copertura, volte, archi)
• Presenza di grandi aperture nelle pareti laterali
in vicinanza del cantonale
77
78
38
Modello semplificato LV1 per le chiese
79
39
CRITERI PER GLI INTERVENTI
I criteri per la scelta degli interventi seguono la logica dei principi della
conservazione.
• compatibilità e durabilità
• integrazione (e non trasformazione) della struttura
• rispetto di concezione e tecniche originarie della costruzione
• non-invasività
• reversibilità / removibilità (ove possibile),
• minimizzazione dell’intervento
Gli interventi devono essere in genere rivolti a singole parti del manufatto,
contenendone il più possibile l’estensione ed il numero, e comunque evitando
di alterare in modo significativo l’originale distribuzione delle rigidezze negli
elementi.
82
40
CRITERI PER GLI INTERVENTI
L’intervento deve essere realizzato solo dopo aver accertato i benefici che
possono conseguirsi e l’impatto sulla costruzione storica.
In particolare devono, in via generale, essere evitate tutte le opere di
demolizione-sostituzione e di demolizione-ricostruzione, operando con
interventi che si integrino con la struttura esistente senza trasformarla
radicalmente. In situazioni di emergenza si può derogare da questa condizione,
adottando tuttavia soluzioni provvisionali tali da produrre minime alterazioni
permanenti.
83
84
41
6.3.2 Interventi volti a ridurre le carenze dei collegamenti
L’inserimento di tiranti, metallici o di altri materiali
Cerchiature esterne con elementi metallici o materiali compositi
85
Cordoli in sommità
in muratura armata, consentendo di realizzare il collegamento attraverso una tecnica volta alla
massima conservazione delle caratteristiche murarie esistenti.
in acciaio, rappresentando una valida alternativa per la loro leggerezza e la limitata
invasività.
in calcestruzzo armato (c.a.), solo se di altezza limitata, per evitare eccessivi appesantimenti ed
irrigidimenti, che si sono dimostrati dannosi
86
42
Efficace connessione dei solai di piano e delle coperture alle murature … possono risultare
utili i cordoli in acciaio, realizzati con piatti o profili … ancoraggio al paramento murario
esterno attraverso ancoraggi passivi diffusi
87
Piastra
acciaio
cuneo
acciaio
Pacchetto
nastri fibre di
vetro L=25cm
Malta reoplastica
con carica
88
43
6.3.4 Interventi volti a ridurre l’eccessiva deformabilità dei solai ed al loro consolidamento
Rinforzo con soletta collaborante in calcestruzzo (gli effetti di tale intervento vanno valutati)
89
90
44
6.3.6 Interventi volti ad incrementare la resistenza degli elementi murari
91
45
Rapporto tra interventi e calcolo
in ogni caso:
Nelle valutazioni di sicurezza e nella progettazione di interventi:
• Far girare più modelli per lo stesso edificio e valutare quale è il più
congruente con la costruzione
• NON trascurare del tutto i risultati delle analisi se i modelli sono ben
fatti e congruenti con la costruzione.
94
46