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premessa:

Potere e -rapporto schizofrenico con il

populismo potere…
-il potere è amato o odiato,
Roma, PUG 10 gennaio 2019
sottovalutato o esaltato, nascosto
rev. prof. Rocco D’Ambrosio,
- ordinario di Filosofia politica
o mostrato, ignorato o criticato,
della Pontificia Università Gregoriana, Roma
- direttore delle Scuole di Cercasi un fine ricercato o fuggito…
1 Rocco D'Ambrosio, some rights reserved 2

Romano Guardini (1885-1968)


Il dizionario italiano presenta
il termine potere come
indicante Il potere
la capacità di influire sul è la capacità
comportamento altrui
influenzandone le opinioni, le di mettere in moto il reale.
decisioni, le azioni, ecc. Die Macht

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il potere è la capacità
di esercitare un effetto… degenerazioni del potere:
superbia, violenza, abuso,
il populismo avidità, latrocinio, dittatura,
è una sua degenerazione, corruzione, mafia, populismo,
una tra le tante… autorefenzialità, ipocrisia…

Rocco D'Ambrosio - some rights reserved 5 Rocco D'Ambrosio - some rights reserved 6

il potere degenera
perché perde la sua finalità: «E’ evidente che tutte le costituzioni [politeiai] che hanno di
mira il bene comune [tò koinè symphéron] sono costituzioni
rette [orthai] in quanto conformi all’assoluta giustizia, mentre
il bene… quelle che hanno di mira il bene dei governanti sono errate e
costituiscono delle perversioni (pareákbáseis) rispetto alle
il bene dei singoli e dei gruppi costituzioni rette: infatti sono dispotiche, mentre la città è una
comunità di liberi».

ARISTOTELE (384 – 322 aC), Politica

Rocco D'Ambrosio - some rights reserved 7 8


Dichiarazione Universale 

dei diritti Umani

• art. 21
i “riferimenti”
• Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del
proprio paese, sia direttamente, sia attraverso
rappresentanti liberamente scelti.
del populismo:
• Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di
eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.
• La volontà popolare è il fondamento dell'autorità ̀ del
governo; tale volontà deve essere espressa attraverso il popolo e il leader
periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio
universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una
procedura equivalente di libera votazione.
9 Rocco D'Ambrosio - some rights reserved 10

Quale popolo? Quale leader?


• un popolo non ben definito - chiamato anche la “gente” - • l’unico e idoneo a rappresentare il popolo
accomunato da bisogni o stato di crisi (specie economica), • un nuovo Cesare (cesarismo): favorito da immaturità
che si sente orfano di reali rappresentanti dei suoi interessi, personale, corruzione, organizzazioni monolitiche,
quasi in perenne stato di resistenza e assediato da alcuni depauperamento dei mezzi di controllo, scarsa partecipazione
nemici sociali storici (ebrei, musulmani, immigrati, stranieri, dei cittadini…
neri e cosi via) • non tollera forme genuine e autentiche di relazioni di potere
• un popolo è, a seconda dei casi, una parte o il tutto • tende a espandere il proprio modello in ogni direzione: si
• il popolo è, in alcuni frangenti, la parte ostaggio, vittima, autoreplica molto facilmente.
oggetto di sfruttamento da parte di poteri alti e forti • la convinzione che il popolo sia “fonte del potere”
• è anche il tutto che solo può esprimere e realizzare le • “rifiuto della rappresentanza”
prerogative sociali e politiche migliori • rifiuto di leggi fondamentali e procedure consolidate

Rocco D'Ambrosio - some rights reserved 11 Rocco D'Ambrosio - some rights reserved 12
Yves Mény e Yves Surel Max WEBER (1864-1920)

«L’importanza dell’attiva democratizzazione di massa sta


la fondamentale caratteristica del populismo è la nel fatto che il capo politico non viene più proclamato
convinzione che il popolo sia “fonte del potere”. candidato in base al riconoscimento della sua buona prova
Da ciò deriva un “rifiuto della rappresentanza o nella cerchia di uno strato di notabili, per poi diventare capo
una critica dei rappresentanti, un considerare il in virtù del suo emergere in parlamento, bensì conquista la
costituzionalismo un ostacolo insopportabile al fiducia e la fede delle masse in sé, e quindi il suo potere,
con mezzi demagogici di massa. Nella sua essenza questo
potere del popolo”. La conclusione degli autori è significa una svolta cesaristica nella selezione dei capi e, in
chiara: “Il populismo è profondamente effetti, ogni democrazia ha questa inclinazione».
antiliberale” Max WEBER, saggio del 1892
MÉNY, Yves e Yves SUREL. 2000. Par le peuple, pour le peuple. Paris: Fayard;
trad. it. Populismo e democrazia

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Alexis de TOCQUEVILLE (1805-1959),



Alexis de TOCQUEVILLE (1805-1959),

De la démocratie en Amérique (1835-1840)
 De la démocratie en Amérique (1835-1840)


«Se cerco di immaginarmi il nuovo aspetto che il dispotismo questo tipo di dispotismo
potrà avere nel [nostro] mondo, vedo una folla innumerevole
di uomini eguali, intenti solo a procurarsi piaceri piccoli e “sarebbe più esteso e più mite e
volgari, con i quali soddisfare i loro desideri. Ognuno di essi,
tenendosi da parte, è quasi estraneo al destino di tutti gli altri: degraderebbe gli uomini senza
i suoi figli e i suoi amici formano per lui tutta la specie umana;
quanto al rimanente dei suoi concittadini, egli è vicino ad essi, tormentarli”.
ma non li vede; li tocca ma non li sente affatto; vive in se
stesso e per se stesso e, se gli resta ancor una famiglia, si
può dire che non ha più patria. Al di sopra di essi si eleva un
potere immenso e tutelare, che solo si incarica di assicurare i
loro beni e di vegliare sulla loro sorte» (pp. 732-733).

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Theodor W. Adorno (1903-1969)
 Dietrich BONHOEFFER (1906-1945)

«l'assurdità si perpetua e si
«Sembra che si tratti di una legge socio-psicologica. La
riproduce mediante se stessa; il potenza dell’uno richiede la stupidità degli altri. Il
dominio si tramanda attraverso i processo secondo cui ciò avviene, non è tanto quello
dell’atrofia o della perdita improvvisa di determinate
dominati» facoltà umane – a esempio quelle intellettuali – ma
Minima Moralia, p. 217
piuttosto quello per cui, sotto la schiacciante impressione
prodotta dall’ostentazione di potenza, l’uomo viene
derubato della sua indipendenza interiore e rinuncia così,
più o meno consapevolmente, ad assumere un
atteggiamento personale davanti alle situazioni che gli si
presentano». Widerstand und Ergebung, testo del 1942
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Manfred Kets de Vries (1942)


Aldo MORO (1916-1977)

Il pericolo grave sorge, mentre le aristocrazie responsabili della vita


spirituale e politica della nazione son accinte alla grande fatica [della
ricostruzione dell’Italia, ndr]. Allora può intervenire l’allettamento
“Il potere è un grande narcotico:
dell’ordine piatto e facile, del compromesso con la propria coscienza
morale, il quale abbandoni nelle mani di altri la cura delle cose che
da vita,
son nostre e debbono esserci care quanto la nostra vita. E’
l’allettamento dell’assolutismo, comunque atteggiato, che pronunzia il
nutre,
suo sorridente e invitante Io mi sobbarco. E può avere esso anche
l’aria di salvare qualche cosa nel momento e può anche riuscire a ci rende schiavi”
salvarla in effetti, ma rende impossibile, con il facile successo iniziale,
quello che più facilmente preme: la rieducazione politica e morale del
popolo italiano. La formula allettante dell’assolutismo va dunque KETS DE VRIES, Manfred F.R. 1993. Leaders, fools and impostors. Essays on the Psycology
of Leadership
respinta, ancorché prometta l’immediato successo… (testo del 1944)

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la democrazia moderna … a rischio populista!
Gli interventi di papa Francesco
- in alcune democrazie apparentemente si
sul tema del populismo
conservano strutture democratiche
- tuttavia attraverso vari meccanismi si esautora la
democrazia e si tradisce il patto costituzionale
- si generano così forme di dispotismo mite. esso
viene anche chiamato dittatura morbida
- si pensi ai casi di Italia, Russia, Sudan, Sri Lanka,
Georgia, Venezuela, Turchia

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Rocco D'Ambrosio - some rights reserved 21

Francesco (1936) Francesco (1936)

Pensiamo al danno che arrecano al Popolo di Dio gli uomini


■ P. Tanto en Europa como en América, las consecuencias de una crisis
e le donne di Chiesa che sono carrieristi, arrampicatori, che
que no acaba, el aumento de la desigualdad, la ausencia de liderazgos sólidos
“usano” il popolo, la Chiesa, i fratelli e le sorelle – quelli che están dando paso a formaciones políticas que están recogiendo el malestar de
dovrebbero servire -, come trampolino per i propri interessi e los ciudadanos. Algunas de ellas –las que se dan en llamar antisemita o
le ambizioni personali. Ma questi fanno un danno grande alla populistas — aprovechan el miedo de la ciudadanía a un futuro incierto para
Chiesa. construir un mensaje de xenofobia, de odio hacia el extranjero. El caso de
Sappiate sempre esercitare l’autorità accompagnando, Trump es el más llamativo, pero ahí están también los casos de Austria e
comprendendo, aiutando, amando; abbracciando tutti e tutte, incluso Suiza. ¿Está preocupado por este fenómeno?
specialmente le persone che si sentono sole, escluse, aride, ■ R. Es lo que llaman los populismos. Que es una palabra equívoca porque en
le periferie esistenziali del cuore umano. Teniamo lo sguardo América Latina el populismo tiene otro significado. Allí significa el protagonismo
rivolto alla Croce: lì si colloca qualunque autorità nella de los pueblos, por ejemplo los movimientos populares. Se organizan entre
Chiesa, dove Colui che è il Signore si fa servo fino al dono ellos… es otra cosa. Cuando oía populismo acá no entendía mucho, me perdía
totale di sé. (Discorso all’UISG 8 maggio 2013) hasta que me di cuenta de que eran significados distintos según los lugares.
Claro, las crisis provocan miedos, alertas. ./.

(intervista a el Paìs 22 ene 2017) - 1


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Francesco (1936) Francesco (1936)

■ ./. Para mí el ejemplo más típico de los populismos en el sentido europeo de la palabra
es el 33 alemán. Después de [Paul von] Hindenburg, la crisis del 30, Alemania destrozada,
busca levantarse, busca su identidad, busca un líder, alguien que le devuelva la identidad y Il populismo è cattivo e finisce male, come ci ha mostrato il
hay un muchachito que se llama Adolf Hitler y dice “yo puedo, yo puedo”. Y toda Alemania vota
a Hitler. Hitler no robó el poder, fue votado por su pueblo, y después destruyó a su pueblo. Ese secolo scorso, per me il concetto di populismo è sempre
es el peligro. En momentos de crisis, no funciona el discernimiento y para mí es una referencia
continua. Busquemos un salvador que nos devuelva la identidad y defendámonos con muros,
stato equivocabile, perché in Sudamerica ha un altro
con alambres, con lo que sea, de los otros pueblos que nos puedan quitar la identidad. Y eso significato. Populismo significa usare il popolo, giusto?
es muy grave. Por eso siempre procuro decir: dialoguen entre ustedes, dialoguen entre
ustedes. Pero el caso de Alemania en el 33 es típico, un pueblo que estaba en esa crisis, que Pensi al 1933, dopo il fallimento della Repubblica di
buscó su identidad y apareció este líder carismático que prometió darles una identidad, y les
dio una identidad distorsionada y ya sabemos lo que pasó. ¿Las fronteras pueden ser
Weimar. La Germania era disperata, indebolita dalla crisi
controladas? Sí, cada país tiene derecho a controlar sus fronteras, quién entra y quién sale, y del ’29, e allora arrivò quest’uomo che disse: io posso, io
los países que están en peligro –de terrorismo o cosas por el estilo-- tienen más derecho a
controlarlas más, pero ningún país tiene derecho a privar a sus ciudadanos del diálogo con sus posso, io posso! Si chiamava Adolf. È andata così. Ha
vecinos. convinto il popolo che lui poteva. Il populismo ha sempre
(intervista a el Paìs 22 ene 2017) - 2 bisogno di un Messia. E anche di una giustificazione: noi
custodiamo l’identità del popolo.
25 (intervista a Die Zeit marzo 2017) 26

Francesco (1936) Francesco (1936)

Quando i grandi del dopoguerra hanno


immaginato l’unità europea, pensi a Schuman, Si assiste con sconcerto al fatto che, mentre da una
Adenauer, hanno immaginato una cosa non parte ci si allontana dalla realtà dei popoli, in nome di
populista: hanno immaginato una fratellanza di obiettivi che non guardano in faccia a nessuno,
tutta l’Europa, dall’Atlantico agli Urali. E questi dall’altra, per reazione, insorgono populismi
demagogici, che certo non aiutano a consolidare la
sono i grandi leader che sono capaci di portare pace e la stabilità: nessun incitamento violento
avanti il bene del Paese senza essere loro al garantirà la pace, ed ogni azione unilaterale che non
centro. Senza essere messia: il populismo è avvii processi costruttivi e condivisi è in realtà un
cattivo, e alla fine finisce male, come ci mostra il regalo ai fautori dei radicalismi e della violenza.
secolo scorso
(intervista a Die Zeit marzo 2017) 27
(Al-Azhar Conference Centre, Il Cairo Venerdì, 28 aprile 2017) 28
Dichiarazione Universale 

dei diritti Umani
Grazie!
Thanks! – Danke! - Merci! - Gracias! - Dziękuję! – Shukran!
art. 19
Rocco D’Ambrosio
• Ogni individuo ha diritto alla libertà di
opinione e di espressione incluso il diritto •ordinario di Filosofia politica, Pontificia Università Gregoriana, Roma
•docente di Etica ella Pubblica Amministrazione presso il Dipartimento per le politiche del

di non essere molestato per la propria personale dell’Amministrazione del Ministero dell’Interno (ex SSAI, Roma)
•direttore delle Scuole di Cercasi un fine

opinione e quello di cercare, ricevere e


r.dambrosio@unigre.it
diffondere informazioni e idee attraverso www.rocda.it
ogni mezzo e senza riguardo a frontiere. www.unigre.it
www.cercasiunfine.it
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piccola bibliografia personale


• D’AMBROSIO R. – GIANNELLA F., La corruzione: attori e trame, Mimemis, 2018
• D’AMBROSIO R., Ce la farà Francesco? La sfida della riforma ecclesiale, la meridiana,
Molfetta 2016; in portoghese: Francisco vai conseguir? O desafio da reforma da Igreja,
Paulinas, Lisboa 2016; in spagnolo: ¿Lo conseguirá Francisco? Reforma eclesial y lógica
institucional, San Pablo, Madrid 2016; in inglese: Will Pope Francis Pull It Off? The Challenge
of Church Reform, Liturgical Press Collegeville (MN-USA).
• D’AMBROSIO R., Non come Pilato. I cattolici e la politica nell’era di Francesco. Cercasi un
fine - la meridiana, Molfetta 2015
• D’AMBROSIO R. (a cura di), Corruptia. Il malaffare in un Comune italiano. Cercasi un fine - la
meridiana, Molfetta 2014
• D’AMBROSIO R. - P. PELLEGRINI, Una Chiesa al passo con i tempi. Riflessioni sul magistero
sociale cattolico, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2013
• D’AMBROSIO R., Luoghi comuni. Un tour etico nella città di Roma, EDB, Bologna 2013
• D’AMBROSIO R., La storia siamo noi. Tracce di educazione politica, Cittadella, Assisi 2011.
• D’AMBROSIO R., Come pensano e agiscono le istituzioni, EDB, Bologna 2011.
• D’AMBROSIO R., Il potere e chi lo detiene, EDB, Bologna 2008.
• D’AMBROSIO R. - PINTO R., La malpolitica, Di Girolamo, Trapani 2009

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